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Tele-anestesia: la visita preoperatoria a distanza. Realta futuribile o immaginazione fantascientifica?

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Academic year: 2021

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PISA

Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica

Scuola di Specializzazione in

ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA

Coordinatore della Scuola: Prof. Francesco Giunta

TELE ANESTESIA: LA VISITA

PREOPER ATORIA A DIST ANZ A. REALT À

FUTURIBILE O IMMAGIN AZIO NE

FANTASCI ENTIFICA?

Candidato: Relatori:

Dr. Nora Terrasini Prof. Carlo Palombo

Prof. Francesco Giunta

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SOMMARIO

INTRODUZIONE ... 3

PRIMI TENTATIVI DI TELEMEDICINA ... 5

TELEMEDICINA IN ANESTESIA (TELEANESTESIA) ... 7

AUSILI ALLA TELEANESTESIA ... 13

ROBOT FARMACOLOGICI PER L’ANESTESIA ... 13

ROBOT FARMACOLOGICI PER LA SEDAZIONE ... 17

ROBOT MANUALI PER L'INTUBAZIONE ... 20

ROBOT MANUALI PER L‘ANESTESIA LOCO-REGIONALE ... 21

OBIETTIVO DELLO STUDIO ... 22

MATERIALI E METODI ... 23 PARTE I... 23 PARTE II ... 30 RISULTATI... 34 PARTE I... 34 PARTE II ... 35 DISCUSSIONE ... 37 REFERENCES ... 39

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INTRODUZIONE

La telemedicina è definita come l’erogazione di assistenza sanitaria e la condivisione di conoscenze mediche a distanza attraverso l’uso di sistemi di telecomunicazione [1]. L'Organizzazione Mondiale della Sanità fornisce una definizione più ampia di ciò che dovrebbe essere considerato telemedicina, descrivendola come "l'erogazione di servizi sanitari, quando la distanza è un fattore di criticità, da parte di tutti gli operatori sanitari che utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per lo scambio di informazioni valide per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione delle malattie e degli infortuni, per la ricerca e la valutazione, per la formazione continua degli operatori sanitari, il tutto nell'interesse della salute degli individui e delle loro comunità" [2]. Il telefono è il più antico sistema di collegamento tra i pazienti ed i medici, ma oggi il termine telemedicina è di solito applicato a contesti che prevedono l’utilizzo di software e attrezzature di videoconferenza, come i più comunemente usati Skype (TM) o Windows Live Messenger [3]. Uno degli scopi principali della telemedicina è migliorare l'accessibilità alla consultazione specialistica in aree remote. La domanda di assistenza medica nelle zone rurali è in aumento, tuttavia molti pazienti non riescono ad accedere alla consultazione clinica specialistica a causa della mancanza di competenze in loco, dovuta alla crescente centralizzazione delle strutture ospedaliere. La necessità di incrementare la telemedicina è quindi legata a diverse questioni, come ad esempio la mancata disponibilità di medici e specialisti, la scarsa possibilità di comunicazione tra differenti figure sanitarie, assenza delle infrastrutture, impossibilità per alcuni pazienti di

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l'obesità pediatrica che è prevalente nelle zone rurali, dove l’inaccessibilità alle strutture sanitarie è il principale ostacolo alla possibilità di una corretta rieducazione alimentare e a cure adeguate [4, 5].

Un altro vantaggio della telemedicina è che può essere meno costosa delle pratiche tradizionali [6]. È un dato di fatto, che una videoconsulenza in una clinica rurale può sostituire un viaggio ad un centro sanitario di terzo livello, con conseguente riduzione dei costi per i pazienti e per la sanità. Inoltre, i medici possono avere bisogno di riflettere su un particolare caso consultandosi con i colleghi più aggiornati, o con conoscenze più specifiche, i quali potrebbero trovarsi anche a svariati kilometri di distanza [7]. Nella vita di tutti i giorni, tramite dispositivi di telecomunicazione, i pazienti da casa potrebbero avere monitorati a distanza diversi parametri, come la pressione sanguigna, il battito cardiaco, il peso, la glicemia e i dati potrebbero essere inviati in tempo reale per ricevere assistenza sanitaria [8-10].

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PRIMI TENTATIVI DI TELEMEDICINA

I primi tentativi di telemedicina risalgono al 1970, quando un sistema di comunicazione a due vie fu utilizzato per la teleanestesia [11]. L'obiettivo del sistema era di collegare una sala operatoria presso il Cleveland Veteran’s Administration Hospital con una sala di consulenza anestesiologica (suite di anestesia) presso l’ University Hospitals of the Case Western Reserve University School of Medicine (U.H.C.). Il sistema di telemedicina accessoriato con voce, monitor e display elettronico ha garantito con successo il collegamento tra le due stazioni: dalla suite di anestesia al UHC, gli anestesisti consulenti hanno controllato una telecamera motorizzata a colori che si trovava circa a 1,6 chilometri di distanza nella sala operatoria del Cleveland Veteran’s Administration Hospital. Gli anestesisti consulenti potevano visualizzare il paziente e i monitor dell’anestesia inclinando la telecamera e regolando lo zoom. Questo esperimento è stato una pietra miliare per la telemedicina perché ha permesso la trasmissione di dati per la valutazione visiva. Infatti, come gli autori hanno affermato, le immagini televisive in tempo reale sono state di grande rilevanza per la consultazione anestesiologica e non potevano essere sostituite dal solo elettrocardiogramma o altri dati trasmessi via telefono.

Un altro esempio interessante di telemedicina risale ancora al 1970 presso il Massachusetts General Hospital. In questo caso, i medici fornirono assistenza medica primaria a 1.000 pazienti a 4,3 km di distanza presso la sede medica del Logan International Airport, attraverso un sistema di televisione a circuito chiuso a due vie [12]. La sede medica presso l'aeroporto era stata istituita per

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cure di emergenza e consulenza medica ai viaggiatori. Durante l'esperimento, gli infermieri erano presenti nella sede medica tutto il giorno. Gli infermieri avevano la possibilità di richiedere la consulenza di un medico su richiesta telefonica. Un sistema di comunicazione visiva era stato implementato al fine di riprodurre un ambiente clinico quasi normale con una relazione anche di tipo visivo tra medico e paziente. Gli autori conclusero che un sistema di telecomunicazione era utile per migliorare l’accessibilità e la qualità delle cure mediche.

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TELEMEDICINA IN ANESTESIA (TELEANESTESIA)

Un’inadeguata valutazione preoperatoria del paziente può comportare l'annullamento dell’intervento il giorno stesso in cui il paziente accede in ospedale per sottoporvisi. Questo non è mai l’ideale, e le valutazioni anestesiologiche a distanza mediante sistemi di telemedicina possono risultare utili all’interno di un percorso di preospedalizzazione. La University Health Network di Toronto ha condotto uno studio pilota in collaborazione con il Northern Ontario Remote Telecommunication Health Network con lo scopo del di effettuare visite preoperatorie a distanza ai residenti del centro e del nord Ontario, Canada [13]. Gli autori hanno descritto l’esperimento di valutazione preoperatoria a distanza condotto su un gruppo di 10 pazienti nel 2003. Un anestesista era presente nell’ambulatorio di telemedicina, mentre un infermiere assisteva i pazienti presso il sito remoto durante la visita anestesiologica. Collegato al sito remoto, l'anestesista poteva visualizzare, ascoltare e auscultare il paziente utilizzando uno stetoscopio digitale. L’anestesista era quindi in grado di raccogliere l’anamnesi del paziente e di eseguire una valutazione delle vie aeree, del sistema respiratorio e cardiovascolare. Tutti i pazienti e gli anestesisti partecipanti si sono dichiarati soddisfatti dalla visita anestesiologica a distanza. Prima di allora, uno studio simile era stato condotto tra il 1996 e il 1997 da Rollert et al. [14]. Nello studio un totale di 43 pazienti sono stati visitati a distanza per la valutazione preoperatoria e l’efficienza della visita a distanza con l’ausilio della telemedicina è stata valutata come la capacità di eseguire l’intervento chirurgico con anestesia generale il giorno del ricovero in ospedale senza la

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paziente. Gli autori hanno dimostrato che la visita anestesiologica a distanza è stata eseguita correttamente nel 100% dei pazienti, nonostante solo il 94% dei pazienti sia stato poi sottoposto all’intervento chirurgico al primo ricovero subito dopo la valutazione con la telemedicina. Questi studi confermano che la valutazione preoperatoria a distanza è fattibile, precisa ed esauriente. Infatti nel 2014, il Landsthul Regional Medical Center, che fornisce assistenza medica a più di 245.000 militari americani di servizio in Europa e ai loro familiari, ha elaborato un programma di visita anestesiologica a distanza al fine di migliorare la qualità dell’assistenza medica e ridurre i costi [15]. Sono state installate 3 postazioni pilota di teleanestesia in Germania ed addestrato il personale in loco ad utilizzare la videocamera e lo stetoscopio digitale. L’esito delle visite effettuate è stato del tutto positivo e il Landsthul Regional Medical Center ha in deciso di estendere il programma ad altre basi militari.

L'accettazione di questa nuova tecnologia da parte dei pazienti è una questione altrettanto importante da considerare. Boedeker et al. [16] hanno studiato come viene percepita dai pazienti la visita anestesiologica preoperatoria a distanza proponendola in alternativa alla necessità di viaggiare per sottoporsi alla valutazione anestesiologica di routine in ospedale. Subito dopo la televisita, i pazienti sono stati invitati a compilare un questionario. Le domande sono state studiate per misurare le impressioni dei pazienti circa la loro esperienza con la telemedicina in merito a: qualità tecnica, l'efficacia percepita, esperienza emotiva e la preferenza del paziente. Lo studio ha riportato che i pazienti hanno accettano servizi di televisita preoperatoria con risposte positive in tutti i domini esaminati. Uno studio analogo è stato condotto in Australia nel

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2013, dove è stata analizzata la soddisfazione dei pazienti riguardo la visita anestesiologica a distanza tra il Royal Darwin Hospital e il Katherine Hospital [17]. Il Royal Darwin Hospital nella periferia nord di Darwin, Northern Territory, Australia è un ospedale da 350 posti letto che agisce come il principale centro di riferimento per una vasta area di circa 500.000 km2 e che serve una

popolazione di circa 170.000 persone. Il Katherine Hospital è situato a 300 km a sud di Darwin, e da qui molti casi chirurgici complicati vengono dirottati al Royal Darwin Hospital. La visita anestesiologica a distanza è stata condotta per mezzo di 2 unità di videoconferenza ciascuna posizionata in una sede e collegate tramite internet con una linea sicura per la protezione dei dati sensibili. Tutte le visite sono state condotte da un anestesista presso il Royal Darwin Hospital in videoconferenza con l’aiuto di un infermiere presso il Katherine Hospital che facilitava la valutazione anestesiologica. Lo studio conferma l'accettabilità della telemedicina nella valutazione preoperatoria a distanza con una percezione positiva in tutti e quattro i domini analizzati, ovvero qualità tecnica, efficacia percepita, esperienza emotiva e la preferenza del paziente.

La telemedicina può essere utilizzata non solo per la valutazione preoperatoria, ma anche per il monitoraggio a distanza dell’anestesia. Come riportato da Cone et al. [18], "una donna di 35 anni, è stata ricoverata per un intervento di colecistectomia in anestesia generale in un luogo isolato dell'Ecuador. Utilizzando una connessione di teleconferenza [...] l'anestesista in carica in Ecuador e l'anestesista consulente presso la Virginia Commonwealth University hanno elaborato insieme una strategia anestesiologica e valutato le vie aeree".

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Dopo la valutazione delle vie aeree, la paziente è stata classificata come difficile da intubare. I parametri monitorati in corso di anestesia, l’elettrocardiogramma, la saturazione pulsatile di ossigeno, la pressione sanguigna e il respiro, sono stati registrati in Ecuador e trasmessi in tempo reale alla Virginia Commonwealth University assieme alle immagini video e l’audio della sala operatoria. Durante il primo tentativo di intubazione della paziente, un paio di battiti prematuri ventricolari sono stati riconosciuti grazie alla trasmissione dell’elettrocardiogramma presso la Virginia Commonwealth University. Poco dopo, l'aritmia è peggiorata e la saturazione di ossigeno diminuita. Questi eventi sono stati notati dall’anestesista consulente presso la Virginia Commonwealth University, ed entrambe le squadre hanno convenuto che fosse necessaria l’intubazione nasale da sveglia procedendo al risveglio della paziente e al cambio di strategia. Questo caso bene evidenzia l’importanza di una consulenza specialistica in tempo reale in una postazione remota avente le infrastrutture sanitarie minime e/o personale non altamente specializzato.

L'importanza della telemedicina in anestesia è stata messa in evidenza anche da 2 casi di trapianto di fegato in età pediatrica. Questi trapianti sono stati infatti eseguiti presso il Narayana Hrudayalaya Institute of Medical Sciences a Bangalore, India, con l’aiuto in tempo reale pre e intraoperatorio fornito da anestesisti presso il Children’s Hospital of Philadelphia, come riportato da Fiadjoe et al. [19]. Recentemente, è stato studiato l'uso della teleanestesia tra il Sado General Hospital che si trova sull’isola di Sado e il Yokohama City University Hospital che si trova in Giappone [20]. L’isola di Sado, con una

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popolazione di circa 60.000 abitanti, è situata nel Mar del Giappone, e venti forti e mare in tempesta a volte impediscono l'accesso all'isola. Il Sado General Hospital è l'unico ospedale sull'isola e circa 1000 pazienti che si sottopongono a chirurgica vengono anestetizzati lì ogni anno. Tra il 2002 e il 2012, un anestesista part-time era presente al Sado General Hospital solo durante il giorno. Durante la notte, oppure quando l'anestesista non riusciva a giungere sull’isola, il chirurgo doveva eseguire l’anestesia ai pazienti che necessitavano di essere operati. Tra aprile 2012 e luglio 2013, solo un medico anestesista ha lavorato presso il Sado General Hospital. Spesso doveva amministrare l’anestesia su 2 due o più pazienti in contemporanea senza personale specificamente preposto ad assistere i singoli pazienti. Una possibile soluzione al problema è stata proprio la teleanestesia. Per coadiuvare l'anestesista presso il Sado General Hospital, è stata sviluppata una linea di assistenza tra il Sado General Hospital e il Yokohama City University Hospital con il fine di valutare l’esattezza dei comandi impartiti a distanza durante la teleanestesia. Lo strumento utilizzato per la comunicazione tra i due ospedali era un software di videoconferenza gratuito (FaceTime), che può essere utilizzato su connessioni Wi-Fi. Venticinque pazienti adulti sono stati arruolati nello studio. La durata totale di anestesia è stata di 37 ore. Tutti i comandi dell’anestesista presso il Yokohama City University Hospital sono stati eseguiti. Questo studio dimostra come la teleanestesia potrebbe far parte della soluzione alla carenza di personale medico nelle zone disagiate.

La prima teleanestesia transcontinentale è stata effettuata il 30 agosto 2010 dal Dr. Thomas Hemmerling e la sua squadra [21]. Tramite una connessione

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internet standard e software di controllo remoto del desktop, gli anestesisti dal Montreal General Hospital, Montreal, Canada si sono collegati con una sala operatoria presso l’Ospedale di Cisanello, Pisa, Italia. Quattro telecamere sono state posizionate strategicamente per monitorare il campo operatorio, il paziente e i monitor dell’anestesia: i dati audiovisivi sono stati inviati in tempo reale agli anestesisti a Montreal. Rispetto agli studi menzionati fino ad ora in cui è stato utilizzato solo il monitoraggio per la teleanestesia, questo esperimento ha introdotto elemento innovativo. Infatti, l’anestesia endovenosa è stata totalmente controllata a distanza attraverso un sistema automatizzato chiamato McSleepyTM. Il McSleepyTM è un sistema a circuito chiuso che

controlla l'effetto dei farmaci anestetici monitorando opportuni parametri come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e il livello di coscienza. In tal modo, il sistema è in grado anche di regolare l'infusione dei farmaci anestetici. Venti pazienti di età ≥18 anni e sottoposti a chirurgia elettiva della tiroide sono stati arruolati in questo studio. Le principali valutazioni sono state la fattibilità e l’efficacia dell’anestesia transcontinentale che ha avuto successo in tutti i pazienti.

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AUSILI ALLA TELEANESTESIA

La parola "robot" apparve per la prima volta, nel 1921, quando lo scrittore ceco Karel Capek la utilizzò nella sua commedia "Universal Robots di Rossum (RUR)" [22]. La parola ceca originale "robota" descriveva uno schiavo che fa con gioia qualsiasi lavoro debba essere fatto, mentre gli esseri umani possono godere della loro vita senza preoccupazioni. Nel 1954, George Devol progettò il primo robot programmabile, e per questo viene spesso chiamato il padre della robotica. Attualmente, i robot sono presenti in molti campi della vita e la chirurgia robotica è una realtà.

E’ possibile classificare i robot di anestesia in "robot farmacologici", che aiutano a gestire correttamente i farmaci anestetici, e "robot manuali", che danno supporto o sostituiscono i gesti manuali degli anestesisti. I robot di anestesia potrebbero trovare un ampio utilizzo proprio nella teleanestesia come dimostrato dal Dr. Hemmerling che ha somministrato la prima anestesia transcontinentale con l’ausilio di un robot farmacologico (McSleepyTM) [21].

ROBOT FARMACOLOGICI PER L’ANESTESIA: i robot farmacologici aiutano a titolare i farmaci anestetici e sono principalmente sistemi a circuito chiuso. Ci sono tre elementi in ogni sistema a circuito chiuso: un software operativo centrale con algoritmi e procedure integrati che rappresentano la struttura operativa del sistema, una o più variabili di controllo e uno o più sistemi di somministrazione di farmaci. Queste tre parti sono interconnesse attraverso dei segnali di feedback. Pertanto, il sistema è in grado di regolare continuamente se stesso per mantenere un obiettivo senza input manuale.

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Nel 2007, Puri et al. [23] hanno presentato un sistema a circuito chiuso di erogazione dell’anestesia (CLADS) concepito e realizzato presso il Postgraduate Institute of Medical Education and Research, Chandigarh, India. In questo sistema, il Bispectral Index (BIS) viene utilizzato come variabile di controllo. Il sistema è calibrato sulla farmacocinetica e sul profilo farmacodinamico del propofol e il cui mezzo di erogazione è una pompa per infusione standard. L’induzione e il mantenimento dell'anestesia totale per via endovenosa possono essere fatti utilizzando il CLADS in cui deve essere inserito dagli anestesisti lo stato di rischio del paziente e il valore di BIS desiderato nel sistema. L’elettroencefalogramma è valutato ogni 5 secondi per i feedback al sistema CLADS; di conseguenza, vine calcolato l'errore di BIS (differenza tra il BIS desiderato e il valore effettivo di BIS). Al fine di raggiungere e mantenere il BIS desiderato, l'errore di BIS calcolato viene utilizzato dall'algoritmo del sistema per regolare la velocità di infusione del propofol. Ogni ulteriore regolazione di infusione del propofol è influenzata dai feedback seguenti l'ultima regolazione. Nel loro studio Puri et al.[23] hanno dimostrato che il gruppo di controllo ha ricevuto significativamente maggiori quantità di propofol durante l'induzione. Nella fase di mantenimento, il sistema CLADS è risultato migliore rispetto all'anestesia manuale ed è stato in grado di mantenere il BIS entro 10 unità dal valore desiderato. I pazienti nel gruppo CLADS hanno sperimentato un recupero più rapido dall'anestesia. Questo tipo di sistema a circuito chiuso può controllare solo un singolo componente dell'anestesia: l’ipnosi. Nel 2006, un sistema a circuito chiuso, simile al CLADS, è stato presentato da Liu et al. [24]. Anche in questo caso si tratta di un sistema

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basato sul BIS per titolare il propofol. Un importante passo in avanti è stato fatto nel 2011, quando è stato proposto un sistema capace di regolare due farmaci [25]. In questo sistema, il monitoraggio BIS è utilizzato per controllare la somministrazione sia di remifentanil che di propofol, utilizzando quindi una sola variabile di controllo. Questo sistema si basa sulla seguente ipotesi: un livello stabile di incoscienza può essere mantenuto attraverso il propofol (BIS tra 40 e 60, con l'obiettivo di 50) se non vi è uno stimolo nocivo; stimoli dolorosi intraoperatori provocano attivazione corticale e di conseguenza aumentano il BIS. L'algoritmo di regolazione (basato sul modello TCI di Schnider et al. [26] per il propofol e di Minto et al. [27] per il remifentanil) calcola gli errori di BIS rispetto al valore desiderato, regolando quale e quanto farmaco infondere. La regolazione si basa sull’ampiezza dell’errore: un piccolo errore di BIS provoca solo la regolazione di remifentanil; quando l'errore di BIS è ampio, l’infusione di entrambi i farmaci viene incrementata. Il sistema modifica anche la velocità di infusione del propofol quando la velocità di infusione di remifentanil è variata per più di 3 volte consecutivamente. Gli autori hanno osservato che il BIS è stato mantenuto tra valori di 40 e 60 per una durata significativamente più lunga con l'ausilio del sistema a circuito chiuso, rispetto al gruppo di controllo. L'estubazione tracheale è stata più precoce nel gruppo controllato dal circuito chiuso. Il sistema ha determinato anche un buon controllo dell’analgesia: la risposta emodinamica agli stimoli dolorosi è stata infatti simile in entrambi i gruppi. Tuttavia, il consumo di remifentanil è stato più alto nel gruppo controllato dal sistema. Un altro sistema analogo è stato presentato nel 2012 da Liu et al. come un

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miglioramento del sistema a in precedenza citato [28]. L’innovazione è stata l’introduzione del monitoraggio con il M-Entropy utilizzato al posto del monitoraggio BIS. Il M-Entropy ha il vantaggio di catturare due segnali distinti che possono differenziare la necessità di propofol dalla necessità di remifentanil. I due parametri sono stati calcolati mediante analisi EEG fatta dal M-Entropy. Il primo è l’ "entropia di stato" (SE), che misura l'irregolarità di attività EEG frontale e che viene usato come misura del livello di ipnosi. Il secondo parametro è l’ "entropia di risposta" (RE), che misura l'attività EEG e l’attività muscolare facciale mediante elettromiografia. La RE può essere considerata come una misura indiretta dell’adeguatezza dell’analgesia. Le variazioni dal valore target di SE e RE sono state usate per regolare automaticamente la titolazione di propofol e remifentanil dal sistema. Per questo studio sono stati arruolati 84 pazienti e i risultati sono stati simili al precedente studio. Nonostante il sistema abbia somministrato quantità simili di propofol e remifentanil, rispetto al gruppo di controllo, gli autori hanno potuto comunque concludere che il sistema regolato dal M-Entropy ha determinato un migliore mantenimento dell'anestesia rispetto al controllo manuale.

Il McSleepyTM, utilizzato nella prima teleanestesia transcontinentale, può

essere considerato il primo vero robot farmacologico perché controlla i tre componenti dell’anestesia: ipnosi, analgesia e rilassamento muscolare e controlla, inoltre, automaticamente l’induzione, il mantenimento ed il risveglio [21, 29, 30]. Il BIS viene utilizzato come variabile di controllo per l’ipnosi, per titolare il propofol il McSleepyTM calcola l’errore di BIS considerando anche le

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valori BIS consecutivi) e la tendenza del BIS (la differenza tra il target e la media BIS negli ultimi 5 minuti). Per l'analgesia è utilizzato l’Analgoscore [31], ovvero un algoritmo che “quantifica” il dolore in base alla frequenza cardiaca (FC) e alla pressione arteriosa media (MAP), valutando la dose di remifentanil appropriata. Fattori diversi dal dolore possono però influenzare HR e MAP. Pertanto, il McSleepyTM è in grado di riconoscere l’ipovolemia come un

incremento HR senza un aumento in MAP e le reazioni vagali come una diminuzione HR senza diminuzione MAP. Il blocco neuromuscolare è controllato mediante la stimolazione train-of-four (TOF). Il rocuronio viene somministrato quando il rapporto TOF è superiore al 25%. Alcune caratteristiche di sicurezza sono state implementate nel sistema per eseguire un'anestesia sicura e stabile, per esempio: un ritardo di almeno 5 minuti tra due consecutivi boli di rocuronio; non più somministrazione di curari a partire da almeno 20 minuti dalla fine dell’intervento chirurgico e un limite minimo e massimo per i farmaci usati durante il mantenimento dell’anestesia. Infine, il sistema può essere facilmente controllato e modificato in caso di necessità. Un'altra caratteristica è l'interfaccia grafica facile da usare, che si compone di quattro finestre: una finestra di impostazione dove gli anestesisti immettono i dati e il tipo di intervento chirurgico, una finestra per l’induzione, una per il mantenimento che mostra anche il monitoraggio e l’immagine video in tempo reale del paziente, e infine una finestra per il risveglio che appare dopo che le infusioni dei farmaci sono fermate.

ROBOT FARMACOLOGICI PER LA SEDAZIONE: i sistemi a circuito chiuso non solo sono stati sviluppati per l'anestesia, ma anche per eseguire la

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sedazione ed uno dei primi sistemi di questo tipo risale al 2002 [32]. Più recentemente, Pambianco et al. hanno presentato il SEDASYS: un sistema per la sedazione assistita da computer [33, 34]. Il SEDASYS è stato utilizzato per eseguire la sedazione con propofol su 489 pazienti sottoposti a esofagogastroduodenoscopia (EGDS) e colonscopia programmata [34]. I pazienti del gruppo di controllo sono stati sedati con benzodiazepine e oppiacei. In entrambi i gruppi, i farmaci sono stati gestiti da non anestesisti. Gli algoritmi di dosaggio del sistema sono stati scritti sulla base della cinetica del propofol e sono stati specificamente progettati per fornire una sedazione da minima a moderata. Gli obiettivi del sistema sono: evitare una sedazione profonda, mantenere una profondità appropriata e conservare la respirazione spontanea. Questo risultato viene ottenuto attraverso un completo monitoraggio, un sistema di erogazione di ossigeno automatizzato, e un monitor di risposta automatizzata. Il monitor di risposta controlla lo stato di sedazione, dando stimoli uditivi e tattili ad intervalli regolari. Se il SEDASYS rileva una sedazione eccessiva, ferma l'infusione di propofol immediatamente, aumenta l'apporto di ossigeno e chiede al paziente di prendere un respiro profondo. Prima di iniziare la procedura, i gastroenterologi determinano la velocità di infusione iniziale di propofol in base alle caratteristiche del paziente, e durante la procedura, il propofol può essere titolato dai gastroenterologi al fine di mantenere una sedazione da minima a moderata in base ai parametri di monitoraggio forniti da SEDASYS. I pazienti trattati con SEDASYS hanno avuto meno ipossia, un recupero più veloce, una migliore soddisfazione e assenza di eventi avversi rispetto ai pazienti sedati manualmente utilizzando midazolam e

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fentanyl. Gli autori hanno dichiarato che un team di personale non specializzato è in grado di fornire una sicura ed efficace sedazione con propofol durante EGD e colonscopia utilizzando il SEDASYS. Il sistema SEDASYS ha già ottenuto l'approvazione da parte dell'Unione Europea e il Canada. Tuttavia, rimane aperta una questione molto importante ovvero la sicurezza dei pazienti sottoposti a sedazione con propofol eseguita da non anestesisti [35, 36]. Anche se il sistema SEDASYS non è destinato ad essere utilizzato per la sedazione di pazienti ad alto rischio, è obbligatorio che gastroenterologi ed infermieri, che utilizzeranno il sistema, completino un programma di formazione per la gestione del propofol e delle vie aeree. Il propofol è infatti un potente farmaco ipnotico e il rischio che i pazienti possano scivolare in una sedazione profonda con arresto del respiro spontaneo è sempre presente.

Un altro sistema per la sedazione cosciente è l’Hybrid Sedation System (HSS), che è stato presentato all’Annual Meeting of the Society for Technology in Anesthesia (STA), January 12-15, 2011, Las Vegas, Nevada, USA [37]. L'HSS è un sistema di sedazione a circuito chiuso che integra un sistema di supporto decisionale (DSS) per gli eventi critici [38]. L’HSS è costituito da un’interfaccia user-friendly e da un sistema di monitoraggio completo (pulsossimetria, capnometria, ECG, pressione arteriosa, frequenza respiratoria, BIS). Gli anestesisti possono utilizzare l'interfaccia per inserire tutti i dati del paziente e il tipo di intervento chirurgico, per controllare i segni vitali ed il loro andamento, e per amministrare un bolo di propofol, se necessario. Il BIS, la saturazione di ossigeno periferica e la frequenza respiratoria sono usati come variabili di controllo per regolare automaticamente l'infusione di propofol. Il

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DSS segnala una frequenza respiratoria critica ed eventi emodinamici sfavorevoli tramite allarmi audio-visivi offrendo anche aiuti decisionali. L’efficacia dell’HSS è stata valutata in pazienti sottoposti a protesi di ginocchio o di anca con anestesia spinale e sedazione con propofol. I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi: il gruppo HSS e un gruppo di controllo. I risultati hanno mostrato che HSS può rilevare più eventi critici e mantenere meglio la sedazione.

ROBOT MANUALI PER L'INTUBAZIONE: in questo caso l’aggettivo manuale si riferisce al fatto che possono sostituire e/o dare supporto ai gesti manuali dell’anestesista. Tighe et al., per esempio, hanno simulato una procedura di intubazione con fibroscopio su manichino utilizzando il robot chirurgico DaVinci Surgical System type S (DVS, USA) [39]. Il primo braccio robotizzato, dotato di una videocamera, è stato posizionato sopra il manichino, sul secondo e il terzo braccio sono stati montati graspers di diverse dimensioni per simulare i movimenti e la presa delle mani. Il quarto braccio è stato dotato di un broncoscopio a fibre ottiche. Un urologo esperto nell’utilizzo del robot chirurgico ha eseguito due intubazioni (nasale e orotracheale) assistito manualmente da un anestesista durante alcune fasi della procedura. L’esecuzione delle procedure è stata molto impegnativa e gli autori stessi ne evidenziano le notevoli difficoltà. Nel frattempo, a Montreal, in Canada, è stato sviluppato un sistema robotico di intubazione: il Kepler Intubation System (KIS) già testato in 12 pazienti con un tasso di successo del 91% [40]. Il sistema è formato da un braccio robotico telecomandato da un joystick. I movimenti del polso e del braccio umano sono simulati dal braccio robotico

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permettendo di simulare la procedura così come eseguita dagli anestesisti. I componenti chiave del KIS sono: un joystick ThrustMaster T.Flight Hotas X (Guillemot Inc., New York, NY, USA), un braccio robotico JACO (Kinova Rehab, Montreal, QC, Canada), un video laringoscopio Pentax AWS (Ambu A/S, Ballerup, Danimarca), e un sistema di controllo del software con un'interfaccia facile da usare, chiamato “KIS Intubation Cockpit” (ITAG laboratory, Montreal, Canada). Il KIS Intubation Cockpit riceve due immagini video in tempo reale, una dal videolaringoscopio e l'altra da una webcam che è posizionata lateralmente al paziente; mostra anche un timer con allarmi visivi e sonori a 2 e 3 minuti dopo l'inizio dell’intubazione.

ROBOT MANUALI PER L‘ANESTESIA LOCO-REGIONALE: in modo analogo

a quanto fatto nello studio prima menzionato, Tighe et al. hanno utilizzato il DVS per eseguire una simulazione di blocco ecoguidato di nervo periferico con inserimento di un catetere perineurale [39]. Al contrario, il Magellan system è stato specificamente progettato per i blocchi nervosi periferici. E' stato testato in uno studio pilota effettuando il blocco ecoguidato del nervo sciatico in fossa poplitea con una tecnica out-of-plane [41, 42]. I principali componenti del Magellan system sono: un braccio robotico a tre velocità capace di manovrare una siringa collegata ad un ago da blocco nervoso, e un software di controllo. Il braccio robotizzato è controllato da un joystick. Gli autori hanno rilevato manualmente il nervo utilizzando la sonda ecografica, dopo di che, è stato eseguito il blocco del nervo utilizzando il robot. L'iniezione dell'anestetico locale è stata eseguita spingendo manualmente la siringa. Il tasso di successo è stato del 100% e non sono stati segnalati eventi avversi.

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OBIETTIVO DELLO STUDIO

Al fine di realizzare la visita anestesiologica preoperatoria a distanza, mantenendo un buon accordo rispetto alla valutazione standard e facilitare l'integrazione della televisita con i sistemi di teleanestesia (McSleepyTM), è stato elaborato un software chiamato 'Pre-op Cockpit' (Fig. 1).

Questo studio mira a valutare la fattibilità della visita preoperatoria a distanza con particolare riguardo alla valutazione delle vie aeree utilizzando il Pre-op Cockpit e senza la presenza di personale medico e/o infermieristico che aiuti il paziente.

Figura 1: Pre-op Cockpit. L’immagine dell'interfaccia è stata sviluppata con LabVIEW per la visita preoperatoria e la valutazione delle vie aeree a distanza. Utilizzando il Pre-op Cockpit è possibile raccogliere l’anamnesi del paziente attraverso un modello di domande predefinite. I dati raccolti vengono salvati in un file di Excel, denominato automaticamente con il nome del paziente.

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MATERIALI E METODI

Lo studio è stato diviso in 2 parti:

I. Test di efficienza del Pre-op Cockpit nella valutazione delle vie aeree su 6 collaboratori.

II. Utilizzo del Pre-op Cockpit per effettuare la valutazione preoperatoria a distanza in 20 pazienti.

PARTE I: Sei collaboratori sono stati arruolati nello studio pilota per testare il Pre-op Cockpit. Il percorso seguito al fine di sviluppare il sistema automatico per eseguire la valutazione preoperatoria è stato suddiviso in tre fasi: identificazione delle variabili, costruzione del software di valutazione e completamento con l'interfaccia grafica. LabVIEW (National Instruments, Austin, Texas, U.S.) è stato utilizzato per programmare e disegnare il Pre-op Cockpit.

Sono state scelte come variabili di interesse nella valutazione delle vie aeree e di possibile intubazione difficile l’apertura della bocca, la distanza tiro-mentoniera, la circonferenza del collo ed la classe di Mallampati con e senza fonazione [43-47].

Durante la visita anestesiologica è fondamentale un’accurata valutazione delle vie aeree al fine di individuare i pazienti potenzialmente a rischio di intubazione difficile. Studi hanno dimostrato che il valore degli screening test per intubazione difficile è limitato quando utilizzati singolarmente, da qui la necessità di valutare più parametri simultaneamente [48, 49]. Nel tentativo di identificare quali fattori siano indicativi di una possibile intubazione difficile nel paziente normopeso ed obeso, numerose comorbidità e caratteristiche fisiche

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citare: classe di Mallampati, spessore del tessuto grasso al livello del collo, sindrome delle apnee notturne (OSA), BMI, malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE), ridotta distanza tiro-mentoniera, sesso, collo corto con ampia circonferenza [50-54].

Il Mallampati viene valutato in corso di visita anestesiologica con il paziente seduto di fronte all’anestesista; al paziente viene chiesto di aprire al massimo la bocca e protrudere la lingua, e successivamente di ripetere l’operazione dicendo “ahhh”, per verificare se con la fonazione vi sia un miglioramento della visibilità delle strutture di interesse. Quando un paziente dice "ahhh" durante la valutazione del Mallampati il muscolo elevatore del velo palatino si contrae tirando verso l'alto e indietro il palato molle. Allo stesso tempo, la lingua è appiattita e questo può migliorare la vista e la classe di Mallampati [55]. Le strutture di interesse sono rappresentate dalle strutture faringee: ugola, pilastri, e palato molle. Secondo la classificazione modificata di Samsoon e Young [56], normalmente utilizzata, esistono 4 classi di Mallampati distinte in base alla diversa visibilità delle strutture faringee:

 classe 1 - visibili interamente pilastri, palato molle e ugola;

 classe 2 - visibile interamente solo il palato molle e l’ugola;

 classe 3 - visibile interamente solo il palato molle;

 classe 4 - non è visibile interamente neppure il palato molle.

Maggiore è la classe di Mallampati, maggiore sarà la probabilità di un’intubazione difficile. Il Mallampati classe III e IV e una circonferenza collo di 43 cm o maggiore correlano con un aumento della probabilità di intubazione difficile [51, 57, 58] (Fig. 2).

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Figura 2: Classificazione di Mallampati secondo Samsoon e Young. Le classi III e IV sono correlate ad un maggior rischio di intubazione difficile.

La visita a distanza è stata fatta utilizzando 2 computers che comunicavano tra loro via Skype (Skype Inc. Luxembourg City, Luxembourg). Un computer è stato utilizzato dal collaboratore che eseguiva la valutazione, l’altro da chi interpretava il ruolo del paziente. In questa prima parte dello studio i 6 collaboratori hanno eseguito a turno entrambi i ruoli.

Nel software del Pre-op Cockpit possono essere caricate le foto scattate durante la videochiamata con Skype (snapshots). Le foto scattate ai pazienti ed utilizzate per misurare la distanza tiro-mentoniera, l’apertura della bocca e la circonferenza del collo devono contenere un oggetto di dimensioni note tenuto sullo stesso piano della testa del paziente ed utilizzato come riferimento (Fig. 3A). Il software calcola il rapporto tra numero di pixel della moneta da 1 euro (2,32 cm di diametro) e della misura da rilevare utilizzando come fattore di conversione la dimensione reale della moneta e salvando in automatico i dati in un file Excel (Fig. 3B).

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Figura 3A: Foto scattate per misurare l’apertura della bocca (1° snapshot), la circonferenza del collo (2° e 4°), e la distanza tiro-mentoniera (3°) utilizzando la moneta come riferimento.

Figura 3B: Metodo di calcolo del software della misura reale dei parametri desiderati utilizzando la moneta come riferimento.

L’apertura della bocca, la distanza tiro-mentoniera, e la circonferenza del collo sono state misurate a ciascuno dei collaboratori dagli altri 5, sia manualmente che usando il Pre-op Cockpit. Conseguentemente, il dataset è risultato composto da 60 misurazioni: 30 manuali e 30 fatte col software. In entrambi i casi l’apertura della bocca è stata misurata come distanza interincisiva, la distanza tiro-mentoniera è stata misurata dal mento alla cartilagine tiroidea con la testa estesa ed infine la circonferenza del collo è stata presa a livello della cartilagine tiroidea [47, 58].

Al fine di misurare i 3 parametri di interesse usando il software Pre-op Cockpit sono necessari 4 snapshots scattati durante la videochiamata. Nel primo snapshot il soggetto a bocca ben aperta è di fronte alla webcam, il secondo è

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analogo ad una fototessera da documento, il terzo è scattato con il soggetto che offre il profilo alla webcam con il collo esteso ed infine il quarto snapshot ritrae il paziente di profilo con il collo in posizione neutra (Fig. 3A). In ciascuna foto il soggetto tiene in mano una moneta da 1 euro di dimensione nota (2,32 cm di diametro) sullo stesso piano della propria testa, ovvero alla stessa distanza dalla webacam. Il primo snapshot è utilizzato per misurare l’apertura della bocca, il secondo ed il quarto per la circonferenza del collo, ed il terzo per la distanza tiro-mentoniera (Fig. 3B).

L’ultima variabile valutata, ma non per questo la meno importante, è stata la classe di Mallampati con e senza fonazione, utilizzando come riferimento la scala modificata di Samsoon e Young [56] (Fig. 2). La valutazione a distanza della classe di Mallampati è stata registrata utilizzando il programma Evaer Video Call Recorder for Skype (Evaer Technology). Successivamente, i video registrati sono stati editati utilizzando il programma Adobe Premiere Elements 10 (Adobe Systems, San Jose, California, U.S.) al fine di migliorare la qualità dell’immagine ed isolare il frame che meglio permetteva di visualizzare la classe di Mallampati (Fig. 4). Anche in questo caso ciascun collaboratore ha valutato la classe di Mallampati con e senza fonazione degli altri 5, sia dal vivo che in videochiamata. Conseguentemente, il dataset è risultato composto da 60 misurazioni: 30 valutazioni dal vivo e 30 fatte in videochiamata.

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Figura 4: Foto ricavata dal video registarto durante la videochiamata ed editato con Adobe Premiere Elements al fine di valutare la classe di Mallampati.

L’ accordo tra le misurazioni a distanza e quelle reali di apertura della bocca, distanza tiro-mentoniera e circonferenza collo è stato calcolato con il Bland-Altman plot, SPSS (IBM, New York, U.S.). Il metodo di J. M. Bland e D. G. Altman è finalizzato a verificare se due tecniche di misura sono comparabili [59]. Il Bland-Altmann plot è un diagramma di dispersione in cui sulle ordinate viene riportata la differenza delle due misure e sulle ascisse la misura di riferimento, ottenuta come media aritmetica delle due misure. Le linee orizzontali rappresentano la media delle differenze, e la media delle differenze ± 2×DS. Se i punti del grafico sono all’interno delle due linee si considera che le due metodiche forniscano risultati congruenti, mentre i punti fuori dalle due linee sono casi in cui i due metodi non sono congruenti tra loro.

Per calcolare la percentuale di accordo (Pr(a)) e il K di Cohen, le variabili continue (apertura della bocca, distanza tiro-mentoniera e circonferenza del collo) sono state trasformate in variabili categoriche. E’ stata utilizzata la Classificazione SIAARTI per trasformare l'apertura della bocca e la distanza tiro-mentoniera in dati categorici [60]. Pertanto, ci sono 3 classi per ciascuno dei 2 parametri (Tabella 1). Per la circonferenza del collo, sono state usate 2

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classi: circonferenza ≤ 43 cm, o circonferenza > 43 cm, misurata a livello della cartilagine tiroidea. Una circoferenza collo > 43 cm è considerata un predittore di intubazione difficile (Tabella 1) [58].

L’accordo tra la classe Mallampati con e senza fonazione reale versus video è stato calcolato usando la Pr(a) e il K di Cohen, SPSS. In entrambi i casi, K è stato calcolato come la media di K calcolati tra le osservazioni di ciascun autore (inter-rater agreement). Mallampati Pr(a) e Mallampati con fonazione Pr(a) sono state calcolate come media della Pr(a) di ciascun osservatore.

Tabella 1: classi utilizzate per convertire in variabili categorighe le variabili continue. Mouth Opening:  class 1 > 3.5 cm  class 2 ≥ 3.0 cm and ≤ 3.5 cm  class 3 < 3.0 cm Thyro-Mental Distance:  class 1 > 6.5 cm  class 2 ≤ 6.5 cm and ≥ 6.0 cm  class 3 < 6.0 cm Neck Circumference:  class 1 ≤ 43 cm  class 2 > 43 cm

Il Cohen’s K è usato per valutare il grado di accordo fra 2 metodi.Questo indice tiene conto della percentuale di accordo corretta per la probabilità che l’accordo sia dovuto al caso [61, 62]. L'interpretazione dei valori K si esegue come segue: K < 0 concordanza assente, 0.00 ≥ K ≤ 0.20 scarsa, 0.21 ≥ K ≤ 0.40 modesta, 0.41 ≤K ≤ 0.60 Moderata, 0.61 ≥ K ≤ 0.80 significativa, 0.81 ≥ K ≤ 1.00 eccellente.

La percentuale di accordo Pr(a) è l'accordo osservato tra due metodi in una tabella 2x2 [61].

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PARTE II: nella seconda parte dello studio il Pre-op Cockpit è stato utilizzato per valutare i pazienti, E’ stato quindi valutato l’accordo tra la visita anestesiologica reale e quella a distanza.

Dopo aver ottenuto l’approvazione del comitato etico locale, sono stati arruolati nello studio 20 pazienti in attesa di intervento chirurgico bariatrico programmato. Ciascun paziente è stato valutato ambulatorialmente e a distanza. La visita anestesiologica ambulatoriale, che rientrava nel percorso di preospedalizzazione, si è svolta presso l’Ospedale di Cisanello, Pisa. Il medesimo specializzando in Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva ha eseguito le valutazioni collaborando con il personale presente in ambulatorio. E’ stata utilizzata una connessione internet standard ed il software Skype al fine di esuguire una videochiamata con il ITAG Research Lab diretto dal prof. Thomas Hemmerling, Montreal General Hospital (MGH), McGill University. Il software Pre-op Cockpit è stato da me utilizzato per eseguire la visita e la valutazione delle vie aeree. In ambulatorio, il paziente è stato lasciato di fronte al computer non ricevendo aiuto dal personale medico ed infermieristico presente in ambulatorio.

In entrambi i casi, la valutazione del paziente prevedeva la misurazione della distanza tiro-mentoniera, della circonferenza collo, della apertura della bocca, della classe Mallampati con o senza fonazione. Durante la visita a distanza la metodologia utilizzata è stata analoga a quella descritta nella prima parte dello studio. Durante la visita ambulatoriale, le distanze sono state misurate manualmente con un righello dallo specializzando ed il Mallampati con e senza fonazione valutato con il paziente seduto di fronte al medico. Inoltre, la

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valutazione delle vie aeree è stata completata prendendo in considerazione altri parametri: protusione dell’arcata dentaria superiore (sì/no), mobilità del collo (normale/ridotta), mobilità mandibola (buona/ridotta), protesi dentarie (sì/no), intubazione difficile prevedibile (sì/no) (Fig.5).

L’anamnesi del paziente è stata raccolta sia attraverso il colloquio con il paziente (in ambulatorio e in videochiamata) sia compilando un questionario predefinito presente normalmente nella visita anestesiologica condotta in ambulatorio ed inserito anche nel Pre-op Cockpit. Il questionario includeva, tra le altre, domande riguardanti allergie a farmaci, alimenti e lattice, diabete, gastrite, vene varicose, ipertensione, malattie cardiovascolari, sindrome apnee notturne e asma (Fig.6 e 7).

I risultati sono presentati come medie ± deviazione standard (DS). La Pr(a) e il K di Cohen sono stati calcolati per ciascun parametro utilizzando SPSS.

Figura 5: Dettaglio del Pre-op Cockpit relativo alla valutazione delle vie aeree. La risposta deve essere selezionata tra quelle suggerite da ciascun menù a tendina.

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Figura 6: Dettaglio del Pre-op Cockpit relativo al questionario per la raccolta dell’anamesi del paziente. Le domande prevedono una risposta del tipo sì/no.

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Figura 7: Visita anestesiologica utilizzata in ambulatorio e sul cui modello è stato disegnato il

Tele-Anesthesia Pre-Operative Assessment

Name Age (y) Sex Weight (kg) Height (cm) Date (mm/dd/yy) M = 1 / F = 2

BMI

Pt. # ASA Diagnosis Surgery

Previous surgeries Previous Difficult Intubation N (1) / Y (2)

Medical History Current medication Hypertension Y/N Tuberculosis Y/N Heart Dis. Y/N Glaucoma Y/N COPD Y/N Stroke Y/N OSA Y/N Phlebitis Y/N Asthma Y/N Varicose Vein Y/N Diabetes Y/N Epilepsy Y/N Liver Y/N Fainting Y/N Kidney Y/N Parkison Y/N Gastritis Y/N Myopathy Y/N Drugs N (1) / Y (2) Allergy Food N (1) / Y (2) Latex N (1) / Y (2) Airway Assessment > 35 mm (1) Mouth Opening 30-35 mm (2) Inter-Incisor distance < 30 mm (3) Upper Teeth Protrusion No (1)

Yes (2) Mallampati

Mallampati with phonation

Assessment time >65 mm (1)

Thyro-Mental distance 60-65 mm (2) <60 mm (3) Normal (1)

Neck Mobility Reduced (2)

Immobile (3)

Jaw Compliance Good (1)

Reduced (2) Dental Prosthesis No (1) Upper and/or

Yes (2) Lower

Neck Circumference < or = 43 cm > 43 cm Predicted Possible Difficult Intubation No (1)

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RISULTATI

I risultati sono presentati separatamente per la I e II parte dello studio.

PARTE I: La Pr(a) relativa all’apertura della bocca, distanza tiro-mentoniera e circonferenza del collo è risultata rispettivamente di 83%, 83% and 100%. Il Bland Altman plot di ciascuno dei tre parametri ha mostrato che 30 su 30, 29 su 30 e 29 su 30 misurazioni di apertura della bocca, distanza tiro-mentoniera e circonferenza collo, rispettivamente, cadono all’interno dei limiti di accordo (media ± 2SD) (Fig. 8).

Figura 8: Accordo tra i 2 metodi di valutazione delle vie aeree relativamente alla misurazione di circonferenza collo, apertura bocca, distanza tiro-mentoniera.

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L’accordo tra la classe di Mallampati reale e quella di Mallampati videoregistrato è risultata significativa con K = 0.61. Analogo risultato per la classe di Mallampati con fonazione (K = 0.61).

Mallampati Pr(a) and Mallampati con fonazione Pr(a) sono risultate 67% e 80%, rispettivamente.

PARTE II: sono stati arruolati 20 pazienti di cui 3 uomini e 17 donne con età media di 46 anni ± 12, BMI di 44.4 kg/cm2 ± 6.8. Il tempo impiegato per la visita a distanza è stato di 10.84 min ± 1.94.

L’accordo tra la valutazione a distanza delle vie aeree e la valutazione ambulatoriale è risultato sostanziale, ma per la valutazione della classe di Mallampati con e senza fonazione è stata solo moderata come mostrato nella tabella 2.

Tabella 2: confronto della valutazione delle vie aeree. * Il numero indica quanti pazienti hanno la caratteristica, ma non indica se la caratteristica appartiene stesso paziente.

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L’agreement per la raccolta dell’anamnesi è stato da moderato a perfetto. Tra i 10 parametri presenti nel questionario, allergia a farmaci e cibo, diabete, ipertensione, sindrome delle apnee notturne hanno mostrato un accordo perfetto con K = 0.87, 1, 1, 0.9, 0.83 e Pr(a) = 95%, 100%, 100%, 95%, 95%, rispettivamente.

Allergia al lattice, vene varicose, e malattie cardiache hanno avuto un accordo sostanziale con K = 0.77, 0.77, 0.64 and Pr(a) = 95%, 95%, 95%, rispettivamente; gastrite e asma hanno mostrato un accordo moderato con K = 0.49, 0.44 and Pr(a) = 75%, 95% rispettivamente.

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DISCUSSIONE

I risultati mostrano che la valutazione della visita anestesiologica a distanza con la valutazione delle vie aeree per prevedere una eventuale intubazione difficile e senza l’aiuto di personale medico e/o infermieristico è fattibile.

Questo progetto è nato dall’idea di automatizzare la valutazione preoperatoria all’interno del sistema McSleepyTM. Dal momento che la valutazione a distanza

è stata effettuata utilizzando una connessione internet standard e una piattaforma di videoconferenza estremamente diffusa come Skype, è possibile ipotizzare che essa potrebbe essere fatta dalla casa del paziente. Il metodo applicato per costruire il programma è stato scelto per minimizzare i requisiti del sistema operativo necessari nel computer utilizzato dal paziente, come fotocamere speciali, rendendo così la visita preoperatoria a distanza conveniente e semplice da allestire.

Gli anestesisti hanno a che fare abitualmente con interventi chirurgici eseguiti con l'ausilio di robot, infatti, i robot chirurgici sono stati introdotti nel 1980. Il più diffuso robot chirurgico, chiamato sistema Da Vinci, è stato rilasciato da Intuitive Surgical Inc. (USA) nel 1999, e approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) nel 2000. Nonostante questo, i robot non sono ancora entrati nella routine nell’anestesia. Gli anestesisti dovrebbero spingere come i colleghi chirurghi per ottenere i più recenti dispositivi e strumenti al fine di tenere il passo con l’innovazione tecnologica, e di conseguenza essere in grado di fornire assistenza di altissima qualità.

Nello studio sono presenti alcune criticità che è necessario menzionare. La prima criticità emersa riguarda la valutazione della classe di Mallampati che è

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webcam. Inoltre, possibili problemi di connessione internet potrebbero richiedere il riavvio della videochiamata rendendo difficoltosa la visita a distanza, da qui l’importanza di assicurarsi che la connessione internet di entrambi i terminali sia di buona qualità. Altre due criticità sono invece strettamente legate ai pazienti: primo essi possono non essere in grado di segnalare adeguatamente i loro problemi di salute e gli anestesisti in corso di valutazione a distanza non hanno accesso in tempo reale alla documentazione sanitaria passata [63-65]. Pertanto, nel Pre-op Cockpit è stato inserito un questionario che semplifica la raccolta dell’anamnesi del paziente. L’altra criticità è dovuta alla difficoltà di capire quale posizione i pazienti siano invitati ad assumere durante le foto istantanee necessarie per le misure dei parametri delle vie aeree.

Infine, è giusto chiarire che ho deciso di usare la percentuale di accordo Pr(a), oltre al K di Cohen per valutare l'accordo tra i 2 metodi perché il K di Cohen può a volte essere “ingiusto”. Questa apparente “ingiustizia” è dovuta al paradosso del K di Cohen: alti valori di Pr (a) possono essere associati con bassi valori di K, ovvero un alto valore della proporzione di accordo osservato può essere paradossalmente alterato dalla correzione per l’accordo atteso per il solo effetto del caso [66].

Concludendo, si evince che ulteriori miglioramenti sono necessari al fine di perfezionare la visita anestesiologica a distanza, tuttavia questo rimane il primo sistema automatizzato di televisita anestesiologica ed è risultato essere efficiente.

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