Global justice
2016/2017 – secondo semestre
Maffettone, Un mondo migliore, capitolo 1
S. Maffettone, Un mondo migliore, cap. 1
• Per parlare di giustizia globale bisogna partire «dall’idea di giustizia sviluppata all’ombra dello Stato-nazione»
• Come è possibile estendere la nozione di giustizia elaborata per lo Stato-nazione alla comunità
• Centralità della nozione di giustizia nella teoria politica contemporanea (almeno a partire da A Theory of Justice di John Rawls del 1971)
Giustizia distributiva
• È un tipo di giustizia politica, legata
all’appartenenza dei soggetti alla struttura
istituzionale ed economica di base, in quanto
fornisce i criteri di distribuzione tra loro dei beni primari
• Principi normativi pensati come criteri per una equa distribuzione dei vantaggi e degli
Alcuni aspetti del discorso contemporaneo
sulla giustizia
• i) al contrario dei pensatori classici, , vige l’eguaglianza tra gli individui e ci si riferisce a un sistema sociale basato sulla
cooperazione
• ii) diversi principi di giustizia distributiva • iii) a chi si applica la giustizia?
• iv) le concezioni di cui ci occupiamo si riferiscono a individui, sono secolari e si applicano alla struttura di base della società
• Perché l’appello alle intuizioni non funziona? Eguaglianza e merito
• Teorie non intuizionistiche: utilitarismo,
giustizia come equità di Rawls (centrale nel nostro discorso), risorsismo di Dworkin,
libertarismo di Nozick, capabilty approach di Sen, ecc.
Utilitarismo
• Visione dominante nella filosofia politica prima di Rawls
• Rapporto problematico giustizia/utilità: di solito la giustizi pone vincoli alla massimizzazione
dell’utilità (caposaldo di ogni forma di utilitarismo) • 4 caratteristiche dell’utilitarismo:
conseguenzialismo, welfarism, massimizzazione, simmetria (rispetto al principio di utilità)
• Problemi dell’utilitarismo a) Diritti individuali
b) Distribuzione giusta
Problema fondamentale: l’utilitarismo non
Giustizia come equità (Rawls)
• Contratto sociale ipotetico – scelta dei principi di giustizia inposizione originaria
I due principi di giustizia:
1) garantire il massimo schema di libertà individuali per ciascuno
compatibilmente con lo stesso schema di libertà individuali per gli altri;
2) (a) devono essere garantite pari opportunità e (b) le
disuguaglianze economiche e sociali devono andare a vantaggio dei meno avvantaggiati (principio di differenza).
• Ordinamento lessicale dei principi: del primo rispetto al secondo e di 2 a) rispetto a 2 b)
• Centralità della struttura di base (critica di Cohen)
Critiche a Rawls
• Libertarismo (Robert Nozick, Anarchy, State and Utopia, 1974) • Critiche alle teorie «teorie basate su modelli (patterned)»: la
distribuzione deve essere sensibile a come gli individui si
comportano nel corso dell’intero processo produttivo; la libertà sconvolge i pattern (esempio Wilt Chamberlain)
• Nozick propone una teoria storica: teoria del titolo valido (giustizia nell’acquisizione, giustizia nei trasferimenti, rettificazione)
Capability approach (Sen)
• Centralità del rapporto beni primari/persone • Non conta solo la distribuzione: le persone
usano i beni primari in modi differenti
• Due approcci alle questioni di giustizia: naya (Sen) e niti (Rawls)
• Problemi etici ed epistemologici dell’approccio di Sen
Risorsismo (Dworkin)
• Eguaglianza delle risorse: legame tra eguaglianza e responsabilità individuale
• Distinzione tra scelta e circostanze • Asta ipotetica
• Dworkin e i luck egalitarians: compensazione per gli svantaggi immeritati
• Problemi: impossibile distinguere
scelta/corcostanze;anche Rawls tiene conto della sorte; scelte volontarie in un mercato capitalistico generano diseguaglianze ingiuste; struttura di base
Giustizia come riconoscimento
• La giustizia distributiva è opaca rispetto alle questioni relative alla cultura e allo status
• 2 versioni della giustizia come riconoscimento: a) Critica comunitarista dell’astrattezza della
giustizia distributiva b) Nesso potere/cultura
Comunitarismo
• Comunitarismo (anni ‘80): ispirazione da Aristotele, Hegel, Durkheim, Tönnies…
• Critiche del comunitarismo al liberalismo
a) Individualismo e astrattezza del soggetto morale rawlsiano b) Priorità del giusto sul bene
c) Sottovalutazione del radicamento sociale e della tradizione Il risultato di queste critiche, secondo i comunitaristi, mina la comunità e svuota il senso di appartenenza dei cittadini.
Potere/cultura
• Critica all’astrattezza del pensiero liberale e della giustizia distributiva
• Teoria schmittiane, marxiste, femministe, ecc • Jacques Derrida (The force of law):
problematizzazione del concetto di giustizia (legame tra diritto e violenza)
• Autori post-coloniali: critica all’oggettività del liberalismo occidentale