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La riduzione dei rifiuti ed i progetti di responsabilità sociale d’impresa

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Academic year: 2021

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311ModFTPW00

Master Universitario di II livello Master GECA

Gestione e controllo dell'ambiente: Economia circolare e management efficiente delle risorse

Anno Accademico

2017/2018

La riduzione dei rifiuti ed i progetti

di responsabilità sociale

d’impresa.

Autore

Nicola Papini

Tutor Scientifico

Francesco Testa

Tutor Aziendale – Leroy Merlin Italia

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SOMMARIO

PREMESSA ... 3

INTRODUZIONE ... 5

STATO ATTUALE E DESCRIZIONE GENERALE DEL PUNTO VENDITA ... 6

PARTE 1: STATO ATTUALE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI ... 8

Rifiuti assimilati ai rifiuti urbani ... 10

Rifiuti speciali... 10 Carta e cartone ... 10 Metallo ... 11 RAEE ... 12 Inerti ... 13 Organico ... 14 Plastica ... 15 Legno ... 15

Altre tipologie di rifiuto ... 15

Metodo di calcolo dei KPI interni sui rifiuti. ... 16

PARTE 2: ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO IN CORSO. ... 18

Attività di prevenzione ... 19

Analisi delle démarqué e delle contestazioni. ... 19

Utilizzo di prodotti démarqué nei progetti di CSR ... 23

Approfondimento legale sull’utilizzo delle démarqué ... 38

Recupero di materia: ... 39

Filiera dei rifiuti ... 39

I prodotti in legno e le policy sulla sua gestione. ... 40

Analisi dei pallet e loro gestione ... 46

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Attività di prevenzione ... 51

Attività di recupero ... 51

Attività di controllo ... 53

Distribuzione temporale delle proposte. ... 56

CONCLUSIONI ... 57

BIBLIOGRAFIA ... 59

SITOGRAFIA ... 60

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PREMESSA

La sostenibilità nelle aziende non è solo una moda o un modo accattivante di attirare i consumatori, è un vero e proprio impegno per le imprese più grandi che si sono dotate o si stanno dotando di reparti di “Corporate Social Responsability” proprio per far fronte ad una nuova mentalità. In più le aziende della Grande Distribuzione Organizzata hanno da sempre problemi per il grande quantitativo di rifiuti che devono gestire in larga misura dovuti al packaging. Le imprese più sensibili a questi temi sono in grado di ottimizzare processi e prodotti per ridurre l’ “impronta ambientale”, spesso producendo anche un report di rendicontazione detto “Bilancio di Sostenibilità” per informare gli stakeholder su i flussi economici, ambientali e sociali dell’azienda. L’attenzione del mercato sul consumo ecosostenibile è accresciuta nel corso degli anni per forza di cose anche l’attenzione aziendale su tale tema è dovuta andare di pari passo. Le imprese più attente e lungimiranti hanno fatto e fanno scelte responsabili scegliendo di investire su efficienza energetica, riduzione degli sprechi, qualità delle risorse, certificazione delle risorse e ricerca di packaging più ecologico. Tra queste imprese poi si inseriscono le imprese di eccellenza per quanto riguarda la sostenibilità, sono quelle che promuovono e attuano i principi dell’economia circolare (COM 98/2008).

Citando il rapporto “GreenItaly 2018”1:“Sono oltre 345.000 le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2014-2017, o prevedono di farlo entro la fine del 2018 (nell’arco, dunque, complessivamente di un quinquennio) in prodotti e tecnologie green. In pratica una su quattro, il 24,9% dell’intera imprenditoria extra-agricola. E nel manifatturiero sono quasi una su tre (30,7%): la green economy è, per un pezzo considerevole delle nostre imprese, un’occasione colta. Solo quest’anno, anche sulla spinta dei primi segni tangibili di ripresa, circa 207 mila aziende hanno investito, o intendono farlo entro dicembre, sulla sostenibilità e l’efficienza. Non è difficile capire le ragioni di queste scelte. Le aziende di questa GreenItaly, dove il made in Italy assume, hanno un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo italiano: con specifico riferimento alle imprese manifatturiere (5-499 addetti), quelle che hanno segnalato un aumento dell’export nel 2017 sono il 34% fra quelle che hanno investito nel green contro il più ridotto 27% relativo al caso di quelle che non hanno investito: un vantaggio competitivo che si conferma anche per le previsioni al 2018 (32% contro 26%). Queste imprese innovano

1realizzato da Symbola e Unioncamere, col patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, in

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4 di più delle altre: il 79% ha sviluppato attività di innovazione, contro il 43% delle non investitrici (quasi il doppio). Innovazione che guarda anche a Impresa 4.0: mentre tra le imprese investitrici nel green il 26% ha già adottato o sta portando avanti progetti per adottare misure legate al programma Impresa 4.0, tra quelle non investitrici nella sostenibilità ambientale tale quota si ferma all’11%. Sospinto da export e innovazione, il fatturato ne trae in complesso benefici: basti pensare che un aumento del fatturato nel 2017 ha coinvolto il 32% delle imprese investitrici nel green (sempre con riferimento al manifatturiero tra 5 e 499 addetti), contro il 24% nel caso di quelle non investitrici. Anche nelle previsioni per il 2018 tale divario si conferma (27% contro 22%).”

Quindi le imprese che volgono la loro attenzione su questi temi vengono premiate dai risultati per cui le adesioni a questi principi stanno aumentando. Vi è anche una maggiore attenzione da parte di chi acquista che è anche pronto a boicottare aziende irresponsabili. L’attenzione nel consumatore è aumentata sia per la qualità del prodotto sia per l’azienda che lo produce e lo distribuisce arrivando a pagare anche di più per un marchio più sostenibile. Ciò emerge uno studio della Nielsen Global Survey, effettuato nel 2015 a livello internazionale. In media la fascia d’età maggiormente propensa a pagare di più per la sostenibilità è quella dei 21- 34 anni, seguita dai tardo-adolescenti (15-20 anni). In Italia, i maggiori driver che spingono alle scelte sostenibili sono la fiducia nel brand (53%), se il produttore è eco-friendly (41%), il packaging a basso impatto ambientale (38%), l'impegno nel sociale (33%), l'impatto positivo dell'azienda sul territorio (31%).”

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INTRODUZIONE

L’attività di ricerca e di stage della durata di tre mesi, conclusiva del master di secondo livello GECA della Scuola Superiore Sant’Anna, è stata mirata ad analizzare un negozio della grande distribuzione organizzata di Leroy Merlin Italia. Come ogni atra azienda della GDO risente dei driver della sostenibilità e di problemi sulla gestione dei rifiuti legati al grosso quantitativo ed alla varietà prodotta.

L’analisi è stata vocata a capire come poter attenuare i problemi della gestione dei rifiuti e della sostenibilità rimanendo in linea con le policy e la mission aziendale.

Il primo passo durante il primo mese di ricerca è stato capire come funziona l’azienda, quali sono i suoi reparti, come vengono gestiti i prodotti ecc. Il secondo passo, all’incirca nel secondo mese, è stato capire come sono gestiti i rifiuti, qual è la loro origine e la loro destinazione finale. Su questo tema si è lavorato in parallelo sulla prevenzione del rifiuto e sul recupero della materia. Per quanto riguarda la prevenzione, campo sul quale punta la strategia dell’Unione Europea con la COM 98/2008, si è maggiormente focalizzata l’attività di ricerca. Si è intravista la possibilità di utilizzare una parte di prodotti, non più vendibili ma ancora in buone condizioni (prodotti démarqué), prima che questi entrino nel ciclo dei rifiuti contestualmente ai progetti di CSR. L’ultimo mese di attività si è concentrato quindi sulla finalizzazione del collegamento tra prodotti démarqué ed i progetti di responsabilità sociale d’impresa. Infine sono state individuate delle criticità che potrebbero interferire su questi cicli virtuosi e sono state date delle proposte per poterle affrontare.

L’elaborato è quindi strutturato in tre parti fondamentali: la prima parte in cui si descrive lo stato attuale della gestione dei rifiuti; nella seconda parte si sono analizzate le attività di miglioramento in corso sotto il profilo della prevenzione e del recupero di materia; nella terza ed ultima parte sono state avanzate delle proposte di miglioramento sempre sotto il profilo della prevenzione e del recupero aggiungendo anche delle proposte di controllo.

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STATO ATTUALE E DESCRIZIONE GENERALE DEL PUNTO VENDITA

Leroy Merlin è una società del gruppo Adèo che si occupa di grande distribuzione e vendita di prodotti da bricolage, prodotti per la casa, arredamenti ecc. In Italia ha 55 punti vendita distribuiti in diverse regioni italiane, i negozi fanno capo a delle sedi regionali e le sedi regionali sono gestite dalla sede nazionale. Lo studio è stato effettuato presso il negozio Leroy Merlin di Livorno, che fa parte della zonizzazione commerciale di Leroy Merlin del Centro Italia, nel periodo che va da settembre 2018 a novembre 2018. Il punto vendita per quanto riguarda la gestione ambientale non ha certificazione EMAS e ISO 14001, attualmente è sprovvisto di una figura unica per la gestione ambientale, attività rivestita da più figure interne ed esterne. Per quanto riguarda la responsabilità sociale d’impresa non ha certificazioni tuttavia risponde alle direttive di corporate ed ha un responsabile CSR a Milano. Annualmente viene emanato il Report di Sostenibilità. Lo schema di funzionamento dei negozi Leroy Merlin, così come quello di Livorno è successivamente descritto. Per prima cosa c’è una suddivisione per reparti in funzione della tipologia di prodotti venduti:

1 Edilizia 2 Falegnameria 3 Cantiere-Smart Home 4 Utensileria 5 Cucina 6 Pavimenti e rivestimenti 7 Bagno 8 Comfort 9 Giardino e Terrazzo 10 Ferramenta 11 Vernici 12 Decorazione 13 Illuminazione 14 Sistemazione

Per ogni reparto ci sono dei consiglieri di vendita (CV) che sono i dipendenti che maggiormente interagiscono col pubblico vendendo prodotti e servizi, per uno o più reparti ci sono dei referenti definiti come capi reparto (CR) i quali oltre a vendere i prodotti hanno anche funzioni coordinative all’interno della squadra. Più reparti sono poi gestiti da capi settore (CS) che hanno funzione di gestione coordinamento. I capi settore interagiscono con il

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7 responsabile del controllo di gestione di negozio (CGN), con il responsabile delle risorse umane di negozio (RUN) e col direttore del negozio.

Oltre ai reparti addetti alla vendita ci sono: la zona accoglienza, gli uffici amministrativi, la zona di ricevimento merci per il negozio (RM), la zona di ricevimento merci per i clienti (SRM) e il magazzino.

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PARTE 1: STATO ATTUALE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Per quanto riguarda la gestione ambientale si è deciso di trattare esclusivamente la gestione dei rifiuti. Attualmente i rifiuti prodotti dal negozio di Livorno derivano dalle seguenti attività:

• Ritiro merce (packaging e prodotti rotti);

• Smistamento merce in negozio (packaging e prodotti rotti); • Attività di ufficio (carta ecc.);

• Attività di pulizie (indifferenziato ecc.);

• Attività di rinnovamento locali, stagionalità ecc. (ingombranti ecc.)

Le attività sopra elencate producono dei rifiuti piuttosto variegati, si pensi ai rifiuti prodotti dal packaging o quelli dovuti alla molteplice varietà di prodotti che si possono rompere durante la supply chain come ad espio mobili, barattoli di vernice, elettrodomestici.

Le tipologie di rifiuto prodotte appartengono a diverse categorie, così come specificato dal D.lgs. 152/2006, e si hanno rifiuti urbani, rifiuti speciali, rifiuti pericolosi e non pericolosi.

Le varie attività quindi producono nel negozio di Livorno circa 380 ton/anno di rifiuti con una media mensile di circa 32 tonnellate.

FORMAZIONE DEI RIFIUTI:

Attività di packaging

:

Carta e cartone, Plastica, Legno ecc.

Rotture di prodotti, dèmarquè: Metalli, Plastica, Legno,

RAEE, Inerti ecc.

Attività di ufficio, vendita e pubbico:

Carta, plastica, indifferenziato ecc.

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9 Secondo il D.lgs. 152/2006 i rifiuti più frequenti sono così distinti per codice CER:

CER Descrizione

15 01 01 Carta/Cartone 15 01 02 Plastica 15 01 03 Legno

17 01 03 Mattonelle e ceramiche

17 01 07 Miscugli di cemento e inerti edili 17 02 01 Legno

17 06 03 materiali isolanti 16 01 20 Vetro

16 01 17 Metalli

16 02 11 Apparecchiature fuori uso con clorofluorocarburi 16 02 14 Apparecchiature fuori uso

17 01 01 Cemento 17 04 05 Ferro e acciaio 17 08 02 cartongesso

17 09 04 Rifiuti misti attività di costruzioni e demolizioni 20 02 01 biodegradabili

15 01 06 Misto

08 01 21 Residui vernici 08 01 11 Vernici

15 01 10 Barattoli con residui

Attualmente le varie tipologie di rifiuto, sono gestite da due attori fondamentali, la società di gestione dei rifiuti urbani che si occupa dei rifiuti assimilati agli urbani e la società che si occupa della gestione dei rifiuti speciali Tecnospurghi srl. Nel dettaglio quindi:

49,92 36,75 30,8 25,26 37,08 32 21,51 23,16 0 10 20 30 40 50 60

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto

To

n

.

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Rifiuti assimilati ai rifiuti urbani

I rifiuti assimilati ai rifiuti urbani ovvero quelli che vengono prodotti: all’interno dei reparti nei cestini fruibili al pubblico, oppure nell’area ristoro per i dipendenti, vengono ritirati circa una volta a settimanadal gestore locale dei rifiuti ovvero l’AAMPS secondo il suo calendario e i suoi mezzi di trasporto. Sono quindi predisposti nei reparti e negli uffici dei cestini che vengono quotidianamente svuotati dall’impresa di pulizie e portati nell’area esterna dedicata ai rifiuti. L’AMMPS effettua quindi la raccolta del multi materiale e del rifiuto indifferenziato.

Figura 2 Cassonetti per raccolta di AAMPS

Rifiuti speciali

I rifiuti speciali sono interamente gestiti da una società livornese con cui Leroy Merlin di Livorno ha un contratto di durata annuale, la società si chiama Tecnospurghi e si trova in via Cimarosa a Livorno. La società si occupa della raccolta dei rifiuti speciali e dello smistamento alle varie filiere. Tra le più frequenti tipologie di rifiuto speciale prodotte si elencano le seguenti.

Carta e cartone

Per la carta e il cartone che rientrano nel capitolo 15 della classificazione CER “rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti” si ha il CER 15.01.01. La gestione di questa tipologia di rifiuto è stata ottimizzata nel corso degli anni anche mediante l’acquisto di una pressa per la riduzione del volume di rifiuto prodotto. Attualmente

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11 Tecnospurghi si affida al circuito del consorzio COMIECO, tuttavia gli accordi commerciali sono in via di ridiscussione per i recenti blocchi commerciali di esportazione in Cina.

Figura 3 Pressa per carta e cartone Figura 4 Carta e Cartone pronti per il ritiro

Metallo

In generale il metallo prodotto deriva da prodotti che si sono rotti e quindi non più recuperabili. All’interno della varia documentazione (formulari) si sono individuati i seguenti codici CER di appartenenza 16 01 17 “rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco...(omissis) metalli ferrosi” e 17 04 05 “rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione,…(omissis) metalli incluse le loro leghe- ferro e acciaio”. In generale la raccolta avviene tramite un cassone messo a disposizione da Tecnospurghi che quando arriva a riempimento viene svuotato, su chiamata, da un mezzo dotato di pinza a ragno. La società di smaltimento poi si fa carico dell’avviamento a recupero.

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Figura 5 Cassone per la raccolta del metallo Figura 6 Cassone Tecnospurghi

RAEE

I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici talvolta citati anche semplicemente con l'acronimo RAEE, sono rifiuti di tipo speciale. Si dividono in:

 R1 – Apparecchiature refrigeranti, per es. Frigoriferi, congelatori, apparecchi per il condizionamento;

 R2 – Grandi bianchi, per es. lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, cucine economiche, ecc.;

 R3 – TV e monitor, per es. televisori, monitor di computer;

 R4 – PED CE ITC, apparecchiature illuminanti e altro, per es. aspirapolvere, macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori, computer (unità centrale, mouse, tastiera), stampanti, fax, telefoni cellulari, videoregistratori, apparecchi radio, plafoniere;

 R5 – Sorgenti luminose, per es. neon, lampade a risparmio, a vapori di mercurio, sodio, ioduri.

Questa tipologia di rifiuto è presente all’interno del punto vendita non solo perché viene prodotto internamente da oggetti rotti in negozio ma anche dalla raccolta per il pubblico di materiale elettrico ed elettronico come ad esempio le pile. Il gestore della raccolta è sempre Tecnospurghi che si avvale anche del consorzio Ecolight per lo smaltimento di questa tipologia di prodotti. Questi rifiuti sono classificati in funzione del loro codice di appartenenza e come tali vengono raccolti.

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Figura 7 Cassone per la raccolta di RAEE categoria R5

Inerti

Gli inerti sono perlopiù prodotti a causa di rotture di oggetti come confezioni di piastrelle, mattoni ecc. La loro gestione interna al negozio consiste nella raccolta e separazione. Questi prodotti rispondono al capitolo 17 dei codici CER “rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione, compreso il terreno proveniente da siti contaminati…(omissis) mattonelle e ceramiche” in particolare in particolare si riscontra speso il codice CER 17.01.03. In generale agli inerti vengono suddivisi in vari contenitori, a seconda dell’apposito CER, e una volta pieni viene chiamata la società di smaltimento per la successiva gestione.

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Figura 8 Rifiuti da inerti nei bigbag Figura 9 Sacchetti di cemento in attesa di esser conferiti nei bigbag

Organico

La frazione organica è prodotta in gran parte dal reparto giardinaggio, infatti gran parte delle piante e dei fiori che non vengono venduti vengono poi conferiti nei big-bag appositi e successivamente prelevati da Tecnospurghi.

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Plastica

La plastica, per quanto riguarda quella derivante da packaging, viene valorizzata attraverso una pressa che ne riduce il volume e ne crea delle balle. Questa tipologia di rifiuto ha il codice CER 15.01.02 “rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi…(omissis) imballaggi in plastica”. Ovviamente non è l’unica tipologia di plastica prodotta come rifiuto ma questa tipologia entra tramite Tecnospurghi in un circuito diverso, il circuito di recupero tramite i consorzio COREPLA. Le altre tipologie di plastica vengono classificate col proprio codice CER ed inviate a smaltimento.

Figura 12 Pressa per la plastica da packaging Figura 13 Plastica da imballaggio inviata a recupero

Legno

I rifiuti da legno sono di varia natura per la maggior parte sono dovute al packaging ovvero i pallets su cui vengono trasportati i colli. Questi pallets, avviati a recupero, sono pallets generici non EUR, EPAL o LPR poiché questi altri seguono cicli diversi dallo smaltimento o dal recupero, cicli che verranno meglio chiariti in seguito. Questa tipologia di rifiuto ha come codice il CER 15.01.03 “rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi…(omissis) Imballaggi in legno”. Questi vengono depositati in un cassone in metallo, quando questo è pieno viene avvertita la società di smaltimento per il suo conferimento.

Altre tipologie di rifiuto

Oltre a quelle sopra menzionate ci sono anche altre categorie di rifiuto che vengono prodotte nel punto vendita tra cui rifiuti speciali pericolosi come i Toner delle Stampati o alcune

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16 tipologie di vernice. Per queste categorie di rifiuto vengono appositamente allestiti dei big bag nei quali vengono conferiti e poi prelevati da Tecnospurghi. Ad esempio, per citare alcuni rifiuti speciali pericolosi si trovano il CER il 08.01.21* “rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti…(omissis)” oppure il 15.01.10* rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti…(omissis) imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze. È possibile che vengano prodotte delle tipologie di rifiuto diverse da quelle sopra elencate ma sono casi abbastanza rari e gestiti in maniera puntuale.

Metodo di calcolo dei KPI interni sui rifiuti.

Attualmente come Key Performance Indicator per quanto rguarda la gestione dei rifiuti per il punto vendita, a livello di azienda è stato assunto un KPI che tiene in considerazione la percentuale di rifiuto misto sulla quota totale di rifiuto totale prodotto mensilmente dal unto vendita. Questo è calcolato nel seguente modo: ogni mese lo smaltitore invia al responsabile del Controllo di Gestione di Negozio (CGN), e al Capo Settore della Logistica (CS log) il report dei rifiuti (uno per negozio). Il tasso di differenziazione è calcolato come: (1 – (% peso del misto)). Si riportano, a titolo di esempio, i quantitativi dei rifiuti effettivamente smaltiti nel mese di agosto 2018.

Codice CER Descrizione Quantità Prodotta (t) % Costo Smaltimento (€/t) COSTI TOTALI Valorizzazione per t RICAVI TOTALI 15 01 01 Carta/Cartone 5,32 23,0% € 120,00 € 50,00 € 370,11 15 01 02 Plastica 0,58 2,5% € 0,00 € 50,00 € 29,00 15 01 03 Legno 10,18 44,0% € 75 € 943,50 € 0,00 17 01 01 Cemento 1,72 7,4% € 120 € 266,40 17 04 05 Ferro e acciaio 1,42 6,1% € 60,00 € 80,00 17 08 02 cartongesso 1,48 6,4% € 250 € 430,00 € 80,00 20 02 01 biodegradabili 0,0% € 130 € 0,00 15 01 06 Misto 2,46 10,6% € 185 € 515,10 TOTALE 23,16 100,0% € 2.335,00 € 399,11

La percentuale della differenziazione del mese di Agosto è quindi: 89,4% ricavata da 100% rifiuti- % Misto.

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17 Rispetto ad un mese di riferimento di esmpio, gennaio 2017, la situazione è la seguente:

MESE COD PDV NEGOZIO REGIONE LMI % RACC DIFF TOT COSTI TOT RICAVI TOT MESE COSTO 2017 DELTA VAL 01/01/18 33 LIVORNO CENTRO 0,802 3420,05 523,23 2896,82 1610,33 1286,49

Nel ranking italiano dei punti vendita di Leroy Merlin, il negozio di Livorno è nella quarta posizione regionale. Parte integrante del project work è quindi di avanzare delle proposte di miglioramento per scalare le posizioni del ranking regionale e italiano rendendo più efficiente e sostenibile la gestione dei rifiuti.

Carta/Cartone Plastica Legno Mattonelle e ceramiche Miscugli di cemento e inerti edili Legno

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PARTE 2: ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO IN CORSO.

Per migliorare le prestazioni da un punto di vista ambientale si possono individuare fondamentalmente due principi di azione: gli interventi sulla prevenzione della formazione del rifiuto e gli interventi sul recupero di materia. Durante i mesi di project work sono state già messe in atto azioni che incidono sul lato della prevenzione e azioni che incidono sul lato del riutilizzo. Si partirà ad analizzare per ordine di priorità le azioni messe in atto, per ordine di importanza come affermato dalla COM 98/2008 le azioni di prevenzione e successivamente quelle di recupero di materia.

Figura 14- Principio gerarchico della gestione dei rifiuti COM 98/2008.

L’ottenere una riduzione del quantitativo dei rifiuti prodotti e l’attivazione di un ciclo di filiera del recupero più efficiente porterà ad un ciclo più sostenibile.

Figura 15- Proposte di intervento NON RIFIUTO Prevenzione RIFIUTO Recupero + economico + sociale + ambiente Sostenibile

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19 Sono quindi di seguito riportate le azioni di miglioramento in corso presso il punto vendita di Livorno.

Attività di prevenzione

Le attività di prevenzione di formazione del rifiuto sono quelle da preferire secondo la COM. 98/2008, si sono quindi descritte le attività che si sono avviate.

Analisi delle démarqué e delle contestazioni.

Leroy Merlin è un azienda che opera nella grande distribuzione, in Italia gran parte della merce arriva ai negozi dai fornitori passando dal deposito di Castel San Giovanni (PC) dove vengono stoccati, smistati e successivamente distribuiti ai negozi.

Quando il fornitore o dalla piattaforma che proviene dal magazzino di Castel San Giovanni porta al negozio locale, nella zona addetta al Ricevimento Merci (d’ora in poi RM) i vari prodotti, l’accettazione fa una prima verifica dell’integrità e il prodotto può risultare integro e andare alla vendita oppure può risultare danneggiato, nel secondo caso per i prodotti rotti viene aperta una contestazione al fornitore e i casi possono essere due:

 il prodotto è stato consegnato da un corriere locale, i prodotti rotti e contestati non vengono scaricati dal mezzo e riportati indietro al fornitore;

 il prodotto rotto è stato consegnato dalla piattaforma di Leroy Merlin (quindi da Castel San Giovanni), il prodotto viene necessariamente scaricato in seguito alla contestazione, il prodotto viene accumulato su un rack dedicato e circa una o due volte al mese il prodotto viene prelevato da una piattaforma di Leroy Merlin e riconsegnato al deposito di Castel San Giovanni.

La gestione delle contestazioni avviene mediante un documento di consegna su cui vengono fatte le annotazioni su ammanchi e rotture.

Per prodotti démarqué (DEM) si intendono invece quei prodotti che sono entrati in negozio, avendo superato l’accettazione del RM che presentano poi dei difetti di fabbrica o si sono danneggiati durante la supply chain o a cui è stato sottratto una o più componenti per cui non è possibile venderli, nemmeno scontati, e quindi vengono “demarcati” da un punto di vista fiscale e smaltiti come rifiuti. Si fa presente che attualmente per policy del gruppo ADEO i prodotti danneggiati non possono essere scontati oltre il 20%, questo crea un aumento dei prodotti in démarqué poiché i clienti non comprano oggetti con difetti di un certo tipo con uno sconto massimo del 20%.

Si è quindi condotta un analisi su quali siano i prodotti, i settori e i fornitori che creano piu démarqué.

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Analisi delle Démarqué.

Dopo aver elaborato i dati fiscali forniti dal responsabile di controllo gestione del negozio. Possiamo vedere dalla tabella sotto riportata un analisi quantitativa dei prodotti DEM prodotti dal 1 gennaio 2018 al 25 settembre 2018 per il negozio di Livorno.

Nr. reparto Descrizione Quantitativo pezzi DEM Livorno

1 EDILIZIA 1027,44 2 FALEGNAMERIA 713 3 CANTIERE-SMART HOME 2983 4 UTENSILERIA 719 5 CUCINA 333,05 6 PAVIMENTI E RIVESTIMENTI 1152,03 7 BAGNO 613 8 COMFORT 220 9 GIARDINO E TERRAZZO 3302 10 FERRAMENTA 1078,1 11 VERNICI 580 12 DECORAZIONE 590,8 13 ILLUMINAZIONE 1128 14 SISTEMAZIONE 245 Totale: 14684,42

Si può quindi osservare che da un punto di vista quantitativo il maggior numero di DEM è fatto dai reparti Cantiere/Smart Home (n.3) e Giardino (n.9).

Da un punto di vista qualitativo (costo dei prodotti DEM) si riporta la tabella seguente. 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

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Nr. reparto Descrizione Costo per reparto_ DEM_ Livorno

1 EDILIZIA 4018,4312€ 2 FALEGNAMERIA 8215,42€ 3 CANTIERE-SMART HOME 8514,82€ 4 UTENSILERIA 5071,15€ 5 CUCINA 6848,2851€ 6 PAVIMENTI E RIVESTIMENTI 9419,976€ 7 BAGNO 16021,94€ 8 COMFORT 3677,12€ 9 GIARDINO E TERRAZZO 17091,06€ 10 FERRAMENTA 2805,946€ 11 VERNICI 3038,45€ 12 DECORAZIONE 4724,05€ 13 ILLUMINAZIONE 9361,94€ 14 SISTEMAZIONE 3044,08€ Totale: 101.852,67€

Da un punto di vista economico i reparti meno performanti sono il Bagno (nr. 7) e il Giardino (nr. 9). Quindi da un punto di vista interno le azioni di riferimento per correggere questo fenomeno devono essere indirizzate ai reparti meno performanti da un punto di vista economico e quantitativo ovvero:

 Bagno;  Giardino;  Cantiere/Smart Home. 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 16000 18000 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

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Da un punto di vista esterno si può analizzare quale siano i fornitori meno virtuosi in

funzione della produzione delle DEM. Filtrando i valori per quantitativi superiori ai 200pz si ottiene la seguente tabella.

Nome fornitore N° pezzi DEM per rottura

N.D. 1317

FLOR CHIARA M &FIGLI SRL 986

FLORENCE SER DI PAGANO 844

FLORICOLTURA MAGNANI 589

IDROSTILE GDO S-MARCHI(XD)R3 566

IRON MINT SRL (X-DOCK) 542

LEROY MERLIN DEP. CSG 436 527

LEROY MERLIN DEP.CSG 436 SR5 370

LM ENT. DPLG ANVERSA\ 311

R.RUB.SPA-IDROGAMMA (X-D)R3 291

TECNORIVEST SRL 283

FASSA SRL 248

VIGO GEROLAMO SRL 208

Imponendo come filtro invece DEM per prodotti con valore complessivo superiore ai 1000€ si ottiene la seguente tabella.

Nome fornitore Valore dei DEM per rottura (€)

N.D. 11070

LEROY MERLIN DEP. CSG 436 10750

LM ENT. DPLG ANVERSA 1756

FLORENCE SER DI PAGANO 1707

FLORICOLTURA MAGNANI 1371

LEROY MERLIN DEP.CSG 436 SR5 1325

LUCE ITALIANA SRL 1297

IDROSTILE GDO S-MARCHI(XD)R3 1278

FLOR CHIARA M &FIGLI SRL 1275

KON.EL.CO SPA (X-D) 1244

LEROY MERLIN DEP.CSG436-SR72 1160

TECNORIVEST SRL 1091

LINEA VZ SRL 1038

DECOR HANDELSMIJ.BV (X-DOCK) 1036

R.RUB.SPA-IDROGAMMA (X-D)R3 1025

FASSA SRL 1024

Grazie a questi dati statistici si sono potute dare nel corso del project work delle indicazioni su quali settori intervenire.

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23

Figura 16 Foto di alcune démarqué prodotte in una settimana

Utilizzo di prodotti démarqué nei progetti di CSR

Alcuni prodotti danneggiati in maniera superficiale, possono essere utilizzati senza alcuna tipologia di intervento, tuttavia come già scritto non trovano acquirenti all’interno del punto vendita molto spesso per sole ragioni di prezzo. Tuttavia questo non deve impedire la valorizzazione di questi prodotti all’interno di altri circuiti, differenti dalla vendita, come quelli di responsabilità sociale d’impresa. Leroy Merlin ha già in attivo diversi progetti di CSR e alcuni sono più indicati di altri per poter valorizzare questi prodotti. Si presentano quindi delle applicazioni concrete sui cui si è riusciti a inserire parte dei prodotti démarqué.

L’Emporio Fai da Noi e utilizzo di prodotti démarqué.

L’Emporio Fai da Noi è un progetto che Leroy Merlin ha attivo in diverse zone in Italia e sta ampliando nelle zone prossime ai suoi punti vendita. Si tratta di un progetto di responsabilità sociale d’impresa che comprende i punti cardine della sostenibilità: economia, ambiente e sociale. L’Emporio è un luogo di condivisione del materiale presso una struttura esterna al PV, dove le persone o le famiglie in difficoltà che necessitano di effettuare lavori di manutenzione di base, piccole ristrutturazioni o lavori di decorazione possono utilizzare gratuitamente – come presso una biblioteca – gli utensili necessari. Inoltre in questa zona di condivisione LM può fornire anche materiali consumabili come vernici, colle, lampadine ecc. Gli spazi generalmente sono gestiti da ONLUS o Associazioni no profit. In questo modo vengono declinati i principi della sostenibilità.

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24

Economico: parte dei prodotti che non viene più venduto nel negozio perché fuori stock o danneggiati trova un nuovo valore presso l’Emporio. Qui infatti i prodotti possono esser venduti all’associazione a prezzo di costo o donati. C’è un risparmio anche sul costo di questi prodotti che se non intercettati sarebbero gestiti come rifiuti.

Ambientale: gli oggetti che sarebbero diventati rifiuti possono essere intercettati prima di entrare nel ciclo e godere così di una nuova vita creando un vantaggio ambientale.

Sociale: si permette alle associazioni di avere dei ricavi dalla vendita dei prodotti per portare aventi le proprie attività oppure si permette a persone o famiglie in difficoltà di utilizzare strumenti che non sarebbero in altro modo accessibili.

Attualmente in Italia ci sono 18 progetti Emporio Fai da Noi attivi e altri sono in procinto di attivazione in diverse zone d’Italia.

Figura 17 Empori Fai da Noi in Italia

L’Emporio Fai da Noi a Livorno

Il progetto di Livorno ha iniziato il suo percorso dalla metà del 2018 con la ricerca dell’ associazione partner migliore per questa tipologia di progetto. Per cui, dopo alcune consultazioni si è deciso di intraprendere questo percorso collaborativo col l’Associazione Amici della Zizzi Onlus. Questa associazione Livornese ha come scopo principale quello di compiere prevenzione ed accoglienza nei confronti dei minori a rischio. Parallelamente, la stessa si impegna a promuovere la cultura dell’Affido affinché sempre più bambini possano essere aiutati. Al centro di tutte le attività sociali portate avanti dall’Associazione, c’è il

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25 bambino o il giovane proveniente da una situazione familiare disagiata. L’Associazione attua in prima persona il percorso dell’affido, accogliendo presso le proprie strutture ragazzi in difficoltà segnalati da servizi sociali, tribunali e dalle famiglie stesse. L’assistenza può essere residenziale o diurna, a lungo termine oppure temporanea. La loro mission è declinabile nelle seguenti finalità:

• soddisfare i bisogni primari del minore, riguardanti la salute, la cura della persona, l’istruzione, il recupero delle autonomie di base e sociali. L’ottica è proiettata verso l’autonomia del soggetto.

• Prevenire il disagio, dalle forme più lievi a quelle più estreme di rischio di devianza e criminalità. Non solo in un’ottica protettiva ma anche e soprattutto per favorire l’autonomia nelle scelte e la progettazione individuale verso il futuro, favorendo così l’orientamento e l’avviamento al lavoro.

• Promuovere la cultura dell’affidamento familiare, attraverso l’organizzazione di iniziative volte a informare l’opinione pubblica.

 Fornire assistenza materiale e psicologica alle famiglie affidatarie e potenziali tali. • Incentivare la tutela e la valorizzazione dell’ambiente.

La scelta di questa associazione è stata fatta anche perché una parte dei loro proventi è data da un mercatino di materiale usato che loro gestiscono. Lo spazio utilizzato è stato visionato per la prima volta nel periodo di luglio 2018 e si trova in via Corso Amedeo, una zona centrale di Livorno.

Figura 18 Facciata del Mercatino della Associazione

Contemporaneamente agli accordi presi con la Onlus si è iniziato ad operare all’interno del negozio. Si è per prima cosa cercata una zona consona a stoccare il materiale, dopo aver analizzato le diverse possibilità e data la carenza di spazio nel magazzino si è trovato uno spazio poco utilizzato e mal gestito nel soppalco di quest’ultimo. Si è quindi liberato uno scaffale e si è ripulita la zona.

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Figura 19 Zona di stoccaggio materiale per Emporio

Figura 20 Scaffale per raccolta materiale

Da un punto di vista organizzativo si è iniziato anche fare un elenco del materiale che serviva per avviare il progetto. La stima del ricevimento del materiale per l’organizzazione è di circa un ritiro ogni due settimane questo periodo di tempo, inizialmente stimato e passibile di revisione, dovrebbe essere sufficiente a garantire il corretto funzionamento della supply chain. Si è lavorato col materiale usato per avviare un progetto analogo nella zona di Perugia usando una check list. Si quindi iniziati a ricercare prodotti démarqué come: silicone, guanti, tasselli, sgabelli, scale, lampadine, segacci ecc.

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27 Da un punto di vista procedurale per poter recuperare il materiale démarqué e non da avviare all’Emporio si sono dovute emettere delle procedure sia per i reparti, sia per la logistica.

Si riporta la descrizione della procedura.

• Il CV, all’atto del ritrovamento della démarqué, individua tramite i criteri definiti se questa è compatibile con la causale «donazione». In caso positivo, identifica il prodotto ed il foglio démarqué con un bollino rosso. Il prodotto dovrà essere oggetto di inserimento di démarqué da parte del CV nell’esatto momento in cui viene apposto il bollino rosso.

• Il CS Supply negozio, facendo da contropotere al CV, al momento della convalida della démarqué come da procedura, individua tra gli articoli oggetto di smaltimento quelli rientranti nell’elenco dei beni che si possono recuperare. Al momento della

validazione della démarqué, il capo settore/responsabile logistica toglie il prodotto dalla lista démarqué ed effettua il prelevamento, allegandone la stampa alla documentazione.

• Gli articoli da recuperare e donare, come da criteri definiti, sono separati fisicamente da quelli da smaltire e posizionati in apposita zona dedicata che dovrà essere mantenuta in ordine e pulita.

• Gli articoli oggetto della donazione dovranno essere, contestualmente alla separazione fisica, oggetto di contro-démarqué e prelevamento con causale donazione. Il CS

Supply invia copia del prelevamento ai CS di riferimento per comunicare la rettifica di valore di démarqué.

• In concomitanza all’inserimento del prelevamento è emesso una fattura attiva come da procedura donazione. L’emissione della fattura è effettuata nello stesso mese del prelevamento.

• Al momento del ritiro dei prodotti da parte dell’associazione è emesso un ddt con

il dettaglio e i riferimenti dei prodotti. Oggetto della donazione

• L’addetto supply chain effettua una verifica di coerenza tra la merce ritirata e quella presente sul dd2t.

Durante la procedura si possono incorrere in alcuni rischi

• Economico: emissione di fattura nel mese di donazione con conseguenti impatti di costo e ricavi nel conto economico del mese

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28 • Affidabilità dello stock: nel caso di mancata gestione contemporanea tra

contro-démarqué e prelevamento

• Frode: consegna beni differenti a terzi non autorizzati

• Fiscale: mancata emissione delle fatture e/o DDT che possono comportate sanzioni (IVA e Imposte dirette)

• Immagine: donazione di prodotti vietati che possono creare problemi di sicurezza per utilizzo improprio o non accurato dei beni.

Gli attori saranno:

• ALOG – addetto logistica • CV – Consigliere di vendita • CS Supply – Capo settore logistica

Si riporta una rappresentazione grafica dello schema funzionale della procedura.

È stato quindi concordato con l’associazione un giorno per il ritiro del primo carico di merce, per poter avviare il progetto per un totale di circa 1500€ di valore.

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29

Ref. Descrizione Quantità Reparto prezzo di

vendita €

30796031 scala te. Ercolina 4 + 4 1 1 49,90

31211362 trabattello 1 1 80,00

34584116 Malta Fassa Bortolo 25 kg 2 1 2,50

36285501 avvolgicavo 15 mt 1 3 19,90

36298416 matassa 100 mt 4 3 20,99

35615055 nastro isolante nero 10 3 1,35

36542415 portalampada 10 3 0,85

34955060 forbice da elettricista 146 .. 2 4 3,00

36101702 aspiratore solidi li 20 lt dexter 1 4 59,90

35859012 kit guanti 4 4 7,20

34661403 kit cazzuole 1 4 12,90

32224094 set 3 spatole 4 4 2,90

31908191 set x forare e avvitare 1 2 4 19,90

35555961 kti utensili 2 4 39,90 36015420 trapano avviatore 1 4 69,90 36261064 trapano avviatore 1 4 89,90 33695410 wd 40 spray universale 2 4 5,90 36634185 carta abrasiva 6 4 2,90 34425601 sacchi calcinacci 2 4 2,90 32176284 mazza 2 4 11,90 33051410 scalpello 1 1 4 2,90 33834066 scalpello 2 1 4 3,00 35861182 segaccio 2 4 6,50 35861154 taglia cornici 1 4 7,50 35861140 taglia cornici 1 4 4,90 36135736 carriola 1 9 21,90 36591051 box tasselli 1 10 15,00 35762062 box viti 1 10 9,90 81250174 sgabello 3 gradini 1 10 19,90

35148225 scala domestica 6gradini 1 10 39,90

30097340 rete in ferro 25c cm 5 11 2,65

34686820 secchio 10 11 3,55

30079343 pertica block telesc 3 11 4,95

35784154 rullo manic all sup dexter 4 11 7,99

33995766 kit 4 pennelli universali 20 40 60 10 11 1,95

32003720 plafon idropittura 150 x 50 5 11 5,99

34566980 silicone 3 11 6,99

36483454 pistola silicone 3 11 2,95

36098475 stucco pasta interni 1 kg 3 11 3,99

36101814 stucco ext 2 11 4,99

31936506 nastro adesivo 10 11 5,55

34190492 rullo ex 2 11 13,90

31992093 pennello ex 2 11 12,55

34252904 teli per copertura 10 11 2,95

35901796 plafoniera 2 13 5,95

34800360 plafoniera 2 13 41,00

36256234 lampadine led 10 13 14,90

36635606 scaffale 5 ripiani 3 14 31,90

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Figura 21 Prodotti raccolti per "Emporio Fai da Noi" Figura 22 Prodotti raccolti e sistemati pronti per il ritiro

Quindi un furgone degli Amici della Zizzi ha caricato tutto il materiale, circa 3 bancali di merce per portarli nella sede di Corso Amedeo, luogo destinato all’Emporio.

Figura 23 Caricamento dei prodotti Figura 24 Prodotti sistemati sul furgone

In questo modo l’associazione Amici della Zizzi è stata in grado di avviare l’attività allestendo lo spazio espositivo. Nella data del 22 Novembre 2018 si è svolta anche la presentazione inaugurale del progetto, la mattina nella sede di via Corso Amedeo a Livorno si

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31 sono visiti tutti i prodotti allestiti all’interno dello spazio creato nella struttura degli Amici della Zizzi. Ci sono state delle interviste ai quotidiani locali e delle foto di rito.

Figura 25 Emporio Fai da Noi allestito a Livorno

La sera invece è stato presentato il progetto “Emporio Fai Da Noi” all’interno dell’Accademia Navale di Livorno. Insieme al progetto con Leroy Merlin sono state presentate durante la serata di gala anche gli altri progetti che gli Amici della Zizzi stanno portando avanti.

Figura 26 Presentazione del progetto Figura 27 Discorso di presentazione del progetto

In futuro i prodotti che verranno destinati al progetto, in particolare AVS (articoli in via di smaltimento) sia che prodotti démarqué saranno i seguenti:

 Arredo bagno

 Arredo cucina

 Arredo giardino

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 Rubinetteria

 Materiale decorativo (tende, carta da parati, bacheca, …)

 Vernici in latte chiuse (es. colori errati)

 Porte/finestre

 Mensole

 Materiale edile (escluse guaine bituminose)

 Cartongesso

 Armadi

 Altro, da valutare.

Sono da ritenersi esclusi tutti i prodotti che necessitano di uno smaltimento specifico o a rischio sicurezza, ed in generale tutti i prodotti che con la movimentazione o posa in opera possono arrecare danni alle persone o cose e che in caso di posa necessitano di certificazione.

 Tutti i Prodotti RAEE

 Tutti i Prodotti elettrici

 Tutti i Prodotti motorizzati

 Prodotti combustibili (es.: petropur)

 Batterie

 Prodotti Reach e CLP aperti, tutti i prodotti chimici pericolosi con pittogramma (es. colle-vernici-acquaragia-acido muriatico)

 Guaine bituminose

 Segature e scarti del taglio legno

 Vetro/specchi

 Stufe-clima-caldaie-caminetti

Il “Bricolage del Cuore” e l’utilizzo di prodotti démarqué.

Il Bricolage del Cuore è una associazione nata in seno a Leroy Merlin Italia e gestita dai suoi collaboratori. Tale associazione svolge numerose attività sociali tra le quali:

Lessons for good: Il 15 dicembre i Leroy Merlin di tutta Italia, in collaborazione con l’associazione Bricolage del Cuore organizzeranno delle lezioni di fai da te non in negozio, come solitamente avviene, ma presso scuole, case Famiglia, onlus e strutture di accoglienza. Una vera e propria maratona di volontariato grazie alla quale materiali e impegno di collaboratori Leroy Merlin e clienti rimarranno a disposizione di chi vive quegli spazi, migliorandone la vita. Perché tutti hanno diritto alla propria casa ideale.

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Bricolage del cuore day: Il 15 dicembre 2018, in collaborazione con Leroy Merlin Italia e ADEO, saranno organizzati in contemporanea in tutta Italia cinquanta Cantieri di Bricolage del Cuore: un evento per imparare, fare e aiutare

SOS Fai da Noi. L’Associazione intende offrire servizi ai privati in situazione di necessità e povertà. L’idea parte dalla consapevolezza che nei quartieri di città le reti primarie, familiari e amicali si stanno indebolendo. La proposta è quella di offrire un servizio di «portierato sociale» SOS FAI DA NOI a supporto delle persone con fragilità (anziani, portatori di handicap, ecc.) offrendo supporto per servizi occasionali quali piccoli lavori domestici e micro manutentivi, riparazioni, tinteggiatura, piccola muratura, elettricità, falegnameria, idraulica, giardinaggio, supporto per pratiche burocratiche, supporto per piccole necessità quotidiane come la spesa, visite mediche, trasporti. Non è solo un intervento pratico ma un investimento nelle relazioni e nel sentirsi parte attiva di una comunità.

Cantieri Bricolage del Cuore. Viene destinata a questa attività una certa quota economica e la possibilità di far intervenire i dipendenti LM attivamente in opere di piccola ristrutturazione e donazione di prodotti. Si riportano le attività che vengono svolte o verranno svolte nel corso del 2018 per i vari negozi di LM in Italia.

NEGOZIO Beneficiari Sintesi attività che verrà volta

Palermo Forum alunni della scuola la realizzazione di un laboratorio scientifico con orto didattico , pareti e/o tetti decorati. il laboratorio vuole essere anche un luogo di aggregazione e scambio per la crescita del sapere.

Brescia ragazzi ed inservienti riorganizzazione di uno spazio di pulizia attraverso il montaggio di mobili che abbiamo al reparto sistemazione.

Napoli Afragola giovani disagiati ripristino pareti delle cucina con piastrelle e pittura Firenze alunni scuola ripristino pareti delle classi e rinnovo imbiancatura a tema

Torino Collegno alunni scuola ripristino aula, sistemazione area verde della scuola elementare Don Milani di Collegno

Pavia alunni scuola ripristino corridoio della scuola elementare di Torrazza coste per benessere alunni.

Mesagne alunni scuola ripristino pareti della scuola materna

Curno centro anziani ripristino pareti delle aule centro diurno anziani e rinnovo imbiancatura a tema

Palermo Mondello giovani della parrocchia ripristino aula didattica oratorio -isolamento acustico per aula musicale- Roma Fiumicino alunni scuola ripristino pareti scuola il girotondo di fiumicino

Roma Laurentina casa famiglia di Castel di leva

ritinteggiatura del locale "ex stalla" da adibire alla ristorazione.

Napoli Giugliano ripristino pareti della cucina e rivestimento camino con piastrelle Assago la fenice Rozzano ridipingere l'appartamento in cui vivono 5 ragazzi portatori di handicap Piazza Bologna giovani disabili ridipingere la stanza di una ragazza di 19 anni con un ritardo cognitivo

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NEGOZIO Beneficiari Sintesi attività che verrà volta

Casalecchio & Bologna

per garantirle un ambiente ideale adatto alla sua età

Bari Casamassima giovani disagiati pitturazione del cancello e sostituzione della grondaia nella struttura della comunità

Marghera persone in difficoltà corso cliente dove costruiamo 15 attaccapanni che consegneremo alla casa dell'ospitalità di Mestre

Pescara studenti/sportivi ritinteggiatura del locale da adibire ad area di socializzazione/studio. Catania decoriamo le aule per i bambini del quartiere

Marcon persone in difficoltà corso cliente dove costruiamo 15 cornici che consegneremo alla casa dell'ospitalità di Mestre

Busnago pediatria ospedale Vimercate allestimento reparto pediatrico dell'ospedale di Vimercate.

vivremo il natale insieme ai piccoli pazienti con l'allestimento di alberi di natale, presepi e tanti doni da scartare insieme

Tiburtina case confiscate alla mafia a Mentana

ritinteggiamo, decoriamo, ricreiamo ambienti per gli ospiti della casa famiglia

Torri Di Q.Lo scuola ripensiamo gli spazi della scuola per creare ambienti più idonei allo sviluppo del bambino

Porta Di Roma case confiscate alla mafia a Mentana

ritinteggiamo, decoriamo, ricreiamo ambienti per gli ospiti della casa famiglia

Verona centro diurno a supporto di minori in difficoltà

ambiente cucina: resina su piastrelle, ripristino pareti ambiente salone: montaggio scaffalature ambiente bagno: sostituzione aspiratore bagno Seriate bambini e adulti affetti da

autismo

riorganizzazione e personalizzazione di una parte dell'aula dedicata all'arte terapia dell'associazione spazio autismo onlus.

Treviso casa famiglia tinteggiatura della veranda, e della stanza studio. decorazioni pareti e fissaggio portabiti

Lissone associazione Con Voi Onlus ritinteggiamo, decoriamo, ricreiamo ambienti

Moncalieri Dudù e la sua mamma sistemazione e tinteggiatura di un appartamento che dovrà ospitare un bimbo senegalese e la sua mamma, dopo gli incontri con gli assistenti sociali, per verificare l'idoneità dell'immobile in questione.

Piacenza alunni ritinteggiatura del locale da adibire ad area di socializzazione/studio. Rimini alunni tinteggiatura di un centro didattico per ragazzi con difficoltà di

apprendimento e non per il dopo scuola Ciampino persone in difficoltà che

vivono nella casa famiglia

costruzione di divanetti in pallet per abbellire e rendere confortevole la zona ricreativa comune del villaggio

Solbiate Arno scuola immissione al lavoro ripristino di alcuni ambienti della sede di cfpil, una scuola di ammissione al lavoro per risorse con disabilità

Torre Annunziata scuola elementare ripristino di alcuni locali della scuola elementare di Boscoreale con la collaborazione di clienti lm e genitori degli alunni

Bollate alunni scuola tinteggiatura locali scuola

Caponago mamme in difficoltà tinteggiatura camere e bagni delle mamme e dei bambini

La Romanina donne vittime di abusi tinteggiare camera di una casa sequestrata ai Casamonica (mafia) e destinata ad accogliere mamme e figli fuggiti

Carugate casa della carità ritinteggiatura della reception

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NEGOZIO Beneficiari Sintesi attività che verrà volta

allestimento tavoli Corsico da definire da definire

Rozzano protezione civile imbiancatura sede protezione civili Bari Santa

Caterina

ragazzi con sindrome di down

tinteggiatura di alcuni ambienti e sostituzione di cinghie per tapparelle della sede dell'associazione

Livorno ragazzi con sindrome di down

tinteggiatura di un locale, interventi di impermeabilizzazione

Bricolage del Cuore con Parco del Mulino

Parte integrante del project work è stata la ricerca di un associazione partner per LM di Livorno con cui avviare il progetto del Cantiere del Bricolage del Cuore e di Lessons for Good. La ricerca del partner è stata iniziata a metà settembre e conclusa a metà ottobre, questo perché sono state vagliate varie associazioni che operano nel sociale nella zona Livornese. I parametri della scelta oltre all’attività prettamente sociale sono stati la presenza territoriale dell’associazione poiché la vicinanza alla sede di LM di Livorno facilita le varie attività e allo stesso tempo da più ritorno d’immagine presso la comunità locale. L’altro parametro di scelta è stata la presenza fisica di strutture che hanno necessità materiale di intervento e che queste siano di proprietà dell’associazione. Questo è dato dalla natura delle attività che LM può svolgere con i suoi mezzi (tinteggiatura, piccole manutenzioni, donazioni di prodotti ecc.) e con l’ausilio dei suoi artigiani e per la questione di autorizzazioni che nel caso in cui la struttura fosse stata in gestione l’iter autorizzativo sarebbe stato più complesso. Infine si è deciso anche di privilegiare quelle associazioni che si sono dimostrate più flessibili per cui sono state scartate quelle associazioni di carattere pubblico come scuole ecc. che avrebbero richiesto iter burocratici e temporali più lunghi.

Alla fine l’accordo di collaborazione è stato trovato con la cooperativa Parco Del Mulino, una cooperativa che lavora con ragazzi con sindrome di Down. Lo scopo di questa associazione è di inserire nel mondo del lavoro ragazzi con sindrome di Down, per questo motivo hanno delle attività commerciali come il ristornate Ca’Moro, un locale livornese ben avviato dove lavorano dei ragazzi. Il Bed&Breakfast dove i ragazzi svolgono dei compiti all’interno della struttura. Sempre a fianco del B&B c’è da poco più di un anno una pizzeria che lavora prettamente nel periodo estivo grazie anche alla bella struttura all’aperto di cui dispone. In pizzeria i ragazzi con sindrome di Down assunti dalla cooperativa svolgono ruoli di pizzaioli, camerieri e barman. La pizzeria con i suoi proventi permette ai ragazzi di avere un occupazione, tuttavia il locale interno della pizzeria ha richiesto un intervento di ristrutturazione per incentivare anche il funzionamento della pizzeria durante la stagione invernale e dar quindi una continuità di incassi alla cooperativa.

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Figura 28 Alcuni ragazzi e collaboratori del Parco del Mulino

Sono stati effettuati diversi sopralluoghi anche con un artigiano di LM presso la sala per la pizzeria di via Voltolino Fontani in zona Ardenza (LI).

Figura 29 Veduta aerea della struttura del Parco del Mulino

Fin dal primo sopralluogo sono emerse diverse tipologie d’intervento. In ordine di priorità sono: problemi di infiltrazione dal tetto e dagli infissi, poi la verniciatura delle pareti è ormai vecchia e da sostituire, tendaggi ormai logori e piccoli interventi locali come battiscopa mancanti ecc. Dato che la tipologia di lavori di cui la Cooperativa ha avuto bisogno sono risultati anche complessi quali l’accesso alla copertura per il ripristino della coibentazione e la verniciatura in quota (il locale ha un altezza di circa 6/7 metri) è stato effettuato un ulteriore sopralluogo con un artigiano fidato di LM Livorno. In seguito parlando con l’artigiano si sono quantificate a grandi linee le tipologie di intervento, le dimensioni e le problematiche annesse. Data l’altezza del locale è stato necessario per la verniciatura l’utilizzo di una piattaforma per interni a ruote che potesse muoversi su una superficie in gres porcellanato in più si è presentata anche un problema burocratico e di sicurezza poiché data la natura dell’opera ci si è dovuti documentare sulle procedure interne a LM Italia, è stato anche necessario il noleggio

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37 della piattaforma e l’acquisto del verniciatore a spruzzo. La durata quindi dei lavori è stata di circa 3 giorni grazie all’aiuto dei dipendenti di Leroy Merlin e dell’artigiano specializzato.

Figura 30 Veduta Sud-Est del locale da ristrutturare Figura 31 Veduta Nord-Est del locale da ristrutturare

Figura 32 Problema di infiltrazione di acqua Figura 33 Battiscopa danneggiato

A questo punto sono subentrati gli articoli AVS e gli articoli démarqué, infatti per questa tipologia di progetto si è privilegiato barattoli di vernice che sono stati ammaccati e che difficilmente avrebbero trovato spazio per la vendita, si sono utilizzati pennelli e rulli

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38 prelevati anche tra gli articoli di negozio che sono AVS o démarqué. Infine in futuro per i tendaggi si cercherà di applicare per quanto possibile prodotti in AVS.

Ecco che quindi da un punto di vista pratico i prodotti trovano un nuovo percorso prima di entrare nel ciclo dei rifiuti e vanno ad implementare i progetti di CSR e a ridurre l’impatto ambientale rendendo così il ciclo più sostenibile.

Approfondimento legale sull’utilizzo delle démarqué

Una nota importante da tenere presente quando si utilizzano prodotti che potrebbero entrare nel ciclo dei rifiuti sono i riferimenti legali. Si riportano per completezza due riferimenti al D.lgs. 152/2006. Si definisce, riprendendo quanto indicato nella direttiva comunitaria 98/2008/CE:

Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia

l’obbligo di disfarsi.

Da questo punto di vista gli oggetti démarqué sono tutti selezionati dal personale di LM e tra questi vi è fatta un ulteriore selezione che permette di indirizzarli ai progetti di CSR, selezione che viene documentata attraverso procedure scritte per cui si ha la dimostrazione formale che non c’è la decisione da parte di Leroy Merlin di disfarsi di tali prodotti. Inoltre tali prodotti vengo spostati con un DDT e non un formulario dei rifiuti. Gli altri requisiti per la natura del prodotto démarqué sono implicitamente verificati: i prodotti sono prodotti per la vendita per cui non c’è né obbligo di disfarsene e né tantomeno Leroy Merlin se ne sta disfacendo.

Sottoprodotto. Si definisce sottoprodotto una sostanza od oggetto se rispetta tutte le seguenti

condizioni:

• la sostanza o l’oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto;

• è certo che la sostanza o l’oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi; • la sostanza o l’oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore

trattamento diverso dalla normale pratica industriale;

• l’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l’oggetto soddisfa, per l’utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell’ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o la salute umana.

In questo caso non si applica la normativa del sottoprodotto proprio perché gli oggetti sono prodotti per la vendita e verrebbero venduti se non per il fatto che sono stati danneggiati o parte di essi e stata rubata.

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39 A questo punto si ha la verifica che i prodotti démarqué, almeno quelli selezionati per non esser destinati allo smaltimento, non sono rifiuti.

Recupero di materia:

Si interviene ora sulle azioni che Leroy Merlin sta mettendo in campo sul punto di vista di recupero di materia.

Filiera dei rifiuti

Come precedentemente accennato la filiera dei rifiuti, interna al punto vendita di Leroy Merlin di Livorno è gestita da due attori: AAMPS che gestisce i rifiuti assimilati agli urbani e Tecnospurghi che gestisce tutti i rifiuti speciali. Le attività di AMMPS attualmente non possono essere modificate, per quanto riguarda i rifiuti speciali invece la cosa è un po’ diversa. Leroy Merlin ha un contratto con Tecnospurghi dal 2016 che è stato volta volta aggiornato ed è attualmente in fase di revisione per quanto riguarda il capitolato dei prezzi. Con la nuova uscita del capitolato prevista per il prossimo mese si potranno avere dei prezzi confrontabili con altri competitor e si potrà valutare se indirizzare particolari prodotti come la carta o la plastica ad altre aziende. Tuttavia durante la fase di richiesta dei nuovi preventivi, attualmente in corso, è importante conoscere anche tutto il percorso della filiera presso eventuali nuovi partner. È stato interessante capire anche le difficoltà che Tecnospurghi ha avuto nella raccolta dei rifiuti presso il punto vendita. Dai colloqui col personale sono venute fuori delle problematiche che riguardano il conferimento non sempre corretto di alcune tipologie di prodotti, ad esempio si sono verificati degli episodi in cui sacchi di cemento e malta deteriorati e quindi gettati via sono stati messi interamente dal personale di Leroy Merlin all’interno dei big-bag quando invece questi dovevano essere aperti e svuotati. Un altro episodio è consistito nel non corretto conferimento dei barattoli di vernice all’interno di big-bag non destinati a tali rifiuti. Questi episodi, portati a conoscenza del personale di Leroy Merlin, seppur sporadici evidenziano il fatto che bisogna implementare l’informazione anche all’interno del personale per far funzionare correttamente la filiera a prescindere da chi sia o chi sarà l’azienda partner per la gestione dei rifiuti. Internamente al punto vendita sia per i rifiuti gestiti come assimilati agli urbani sia per i rifiuti speciali è stata predisposta nell’area logistica esterna un opportuno spazio con cassoni e big-bag suddivisi per categoria di rifiuto e opportuno codice CER. Mentre la raccolta differenziata per gli uffici è attualmente fatta solo nel punto ristoro. Come accennato AMMPS effettua il suo giro di raccolta indipendentemente da Leroy Merlin e settimanalmente arriva con i suoi mezzi a svuotare il multi materiale e l’indifferenziato. Invece per Tecnospurghi per gli svuotamenti deve partire la chiamata da

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40 parte del Punto Vendita e la persona incaricata di farlo è la persona al ritiro merci, zona di prossimità alla zona di conferimento dei rifiuti. La società che gestisce i rifiuti è inoltre incaricata ad adempiere gli atti amministrativi elencati dal D.lgs 152/2006 ovvero i formulari, i registri di carico e scarico e il MUD.

Figura 34 Vista del PV e con zona logistica

Figura 35 Vista del PV con zona rifiuti

I prodotti in legno e le policy sulla sua gestione.

Leroy Merlin attua una rigorosa policy sulla gestione del legno, poiché questa si inserisce a pieno titolo nel quadro delle azioni di Responsabilità Sociale e Ambientale di Leroy Merlin Italia. Il legno è un materiale naturale e rinnovabile spesso utilizzato in bio-edilizia e quindi molto richiesto in gran parte dei prodotti venduti dai negozi Leroy Merlin. L’utilizzo del legno è positivo purché nelle scelte di acquisto e di utilizzo si prestino alcune attenzioni. La

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41 principale è quella di verificare che il legname provenga da foreste gestite secondo criteri di sostenibilità. Leroy Merlin quindi si impegna a garantire al consumatore finale che i prodotti di origine forestale derivino da foreste gestite in maniera legale e sostenibile e quindi che non provengano da tagli illegali o da interventi irresponsabili, che possono portare all’impoverimento o alla distruzione delle risorse forestali. Leroy Merlin propone al consumatore finale soluzioni e prodotti a base di legno proveniente da boschi gestiti in maniera corretta, sia da un punto di vista ecologico, sia economico e sia sociale, il tutto attraverso una gamma completa e accessibile. Inoltre Leroy Merlin informa e guida il consumatore finale verso scelte d’acquisto sostenibili e rispettose dell’ambiente e dei diritti umani condividendo la strategia e politica sulla gestione forestale con i partner commerciali. Si riportano alcuni punti chiave della politica aziendale sul tema del legno.

Protezione delle foreste. La responsabilità di Leroy Merlin, in quanto distributori, è quella di essere garanti della corretta e sicura gestione delle risorse d’approvvigionamento del legno: i prodotti in legno non devono contribuire ai fenomeni di deforestazione, di degradazione o di utilizzo illegale delle foreste.

Trasparenza nei confronti del Cliente Leroy Merlin Italia vuole giocare un ruolo

principale nell’informazione nei confronti del Cliente: è loro volontà permettere di fare una scelta chiara sugli acquisti. Attraverso una comunicazione chiara, semplice e corretta. La trasparenza sulla produzione e l’origine dei prodotti in legno è alla base di un corretto rapporto di fiducia.

Progressione continuaCoscienti della possibilità che è sempre possibile migliorare la responsabilità degli approvvigionamenti in legno, la definizione della presente politica di gestione responsabile si inscrive in una strategia di miglioramento continuo. È loro esplicito impegno cercare degli assi di miglioramento e attivare un processo di coinvolgimento degli stakeholder attraverso le associazioni di consumatori e i referenti nazionali dei maggiori strumenti di garanzia in materia: FSC®, PEFC™ e TFT.

Risorse locali Per quanto riguarda gli approvvigionamenti di legno, Leroy Merlin Italia privilegia il legname proveniente da foreste e boschi italiani, quando disponibile, purché certificato per la gestione sostenibile.

Salute del Cliente I prodotti in legno, come qualsiasi merce acquistata presso un Punto Vendita, non devono nuocere alla salute del Cliente.

Figura

Figura 1 Ingresso del PV di Livorno
Figura 2 Cassonetti per raccolta di AAMPS
Figura 3 Pressa per carta e cartone Figura 4 Carta e Cartone pronti per il ritiro
Figura 5 Cassone per la raccolta del metallo  Figura 6 Cassone Tecnospurghi
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