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Decontaminazione selettiva

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Academic year: 2021

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DECONTAMINAZIONE SELETTIVA DEL TRATTO

DIGERENTE (SDD)

La decontaminazione selettiva del tratto digerente (SDD, selective decontamination of the digestive tract) è una strategia che permette di prevenire e controllare le infezioni endogene ed esogene nei pazienti in terapia intensiva, attraverso l’eradicazione dello stato di portatore orofaringeo e gastrointestinale di microrganismi potenzialmente patogeni mediante:

 La somministrazione topica orofaringea e gastrointestinale di antibiotici non assorbibili

 La somministrazione precoce per breve periodo di un antibiotico parenterale  Alti livelli di igiene

 Colture di sorveglianza I quattro componenti dell’SDD Composizione Azione Antibiotico

parenterale Es.Cefotaxime 100 mg/kg/giorno Prevenzione delle infezioniprimarie endogene

Antibiotici topici

(PTA) Orofaringe:0.5 gr di gel al 2% di polimixina E, tobramicina e amfotericina B per 4 volte/giorno

Intestino:

10 ml di sospensione contenente 100mg di polimixina E, 80mg di amfotericina B

Prevenzione delle infezioni secondarie endogene

Igiene Secondo linee guida del CDC Prevenzione delle infezioni esogene

Colture di

sorveglianza Tamponi orofaringeo e rettale all’ammissione del paziente in terapia intensiva, e successivamente il lunedì e il giovedì

Valutazione dello stato di portatore di microrganismi potenzialmente patogeni

La SDD è una strategia di profilassi delle infezioni in T.I. particolarmente della polmonite nel paziente ventilato, che utilizza farmaci antimicrobici applicati topicamente al tratto digestivo (bocca e stomaco) per prevenire/eradicare la colonizzazione delle mucose con microrganismi potenzialmente patogeni.

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Questo trattamento topico è associato inizialmente da un breve ciclo di terapia antibiotica sistemica con lo scopo di “coprire” il periodo iniziale fino alla decontaminazione avvenuta nell’orofaringe e per “eradicare” eventuali inoculi avvenuti prima dell’inizio della decontaminazione stessa.

L’emergenza di resistenze rappresenta la maggior preoccupazione nei confronti di una più diffusa applicazione di SDD. E’ indubbio, e deve essere tenuto ben presente, che ogni protocollo con farmaci antimicrobici modifica la popolazione batterica e aumenta la pressione antibiotica sull’ecosistema.

Ciò potrebbe comportare sia la selezione di ceppi resistenti, e la loro diffusione, sia un aumento delle resistenze batteriche.

Però un aumento di resistenze batteriche attribuibile ai trattamenti preventivi SDD non appare documentato.

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