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Punti di contatto nell'aziendalizzazione

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Academic year: 2021

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Punti di contatto

Aziende sanitarie, una fra le più importanti realtà Italiane. Strutture che sono state duramente segnata da quell'oscuro morbo definito “Malasanità". Una parola che risuona fin troppo familiare e forse, quasi, non gli si presta più attenzione oppure non si ricercano le cause più nascoste, ma altrettanto importanti che l’hanno determinato. Infatti, la maggior parte dell'opinione pubblica si limita a imputarla alla crescita del malcostume fra gli organi amministrativi(vero) fra gli uomini politici(vero) e a volte fra gli stessi operatori sanitari(vero) che in queste strutture operano. Questo giudizio è però, a un’analisi più attenta e obiettiva dei problemi esistenti, molto parziale, o almeno limitata e superficiale. Essa non tiene conto, infatti, di un importante elemento spesso trascurato e ignorato: il rapporto che questa strutture hanno con l'opinione pubblica e l'immagine che a questa ultima si è trasmessa, della realtà sanitaria. La stessa "utenza" pubblica, che è poi il cardine principale intorno cui ruota la realtà ospedaliera, non ha mai considerato la sanità, e quindi gli stessi ospedali, come beni propri,propri per la loro funzione e il loro valore di servizi a disposizione della collettività. L'Ospedale è stato considerato per anni, un qualcosa di avulso e alieno rispetto la società esterna, un mondo estraneo con cui era impossibile avere un rapporto attivo e costruttivo. Sono mancati i punti di contatto, punti di contatto che possono trasformare lo sterile e spesso ostile rapporto tra Sanità e pubblico, in un valido e utile dialogo per entrambi le parti. Un dialogo finora inesistente o alterato da specchi deformanti attraverso i quali una parte della stampa riflette questo mondo sconosciuto e le sue realtà. Manca la trasparenza da parte degli organi dirigenziali(l’occasione che fa l’uomo ladro) della stampa(penne sporche) e anche della gente comune(ignorante in materia e non civilizzata) per poter cambiare il rapporto ormai incrinato che sta deteriorando la fiducia verso la sanità. La trasparenza! Solo con un’iniziativa del genere, si potrebbe far capire che la sanità sta cambiando e anche se può sembrare, un paradosso potrà migliorare. Un processo evolutivo che richiede non solo gli sforzi degli organi dirigenziali e organi giuridici (non corrotti) del personale (spesso denigrato e mal pagato),ma anche quelli della gente comune, cioè la pubblica utenza, “vittime” di un sistema distorto e baronale. I punti fondamentali: una corretta informazione-la creazione di una vera e propria cultura ospedaliera. Riguardo al primo punto, attraverso la collaborazione di coloro che per primi vivono a livello lavorativo questa realtà. Si potrà dare vita ad un informazione realistica ed oggettiva che avrà come fine un dialogo critico al di sopra delle parti. Riguardo al concetto di cultura esso si potrebbe articolare su due diversi livelli: da un lato di dare alla stessa opinione pubblica una nuova coscienza e un nuovo modo di guardare e considerare con rispetto la struttura sanitaria e i suoi operatori, dall'altro lato si porterà avanti un discorso di vera e

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propria informazione sanitaria a livello scientifico e comportamentale,di ricerca, di assistenza e di pubbliche relazione in genere con l'esterno. Si cercheranno in breve sempre più nuovi punti di contatto lungo la strada del rinnovamento, lasceremo simbolicamente i puntini sospensivi dopo la parola punti di contatto...ed ognuno: dirigenti- personale e gli stessi pazienti potranno decidere di avere il proprio punto di contatto secondo le loro esigenze…utopia? No! Realtà già ben consolidata in altri paesi europei.

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