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Proprietà ottiche di sistemi silicio poroso - nanoparticelle d'oro

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Academic year: 2021

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(1)

Introduzione 1

1 Sili io poroso e nanoparti elle metalli he 4

1.1 Sili ioe sili ioporoso . . . 4

1.2 Modello di onnamentoquantisti o . . . 7

1.3 Nanoparti elled'oro . . . 11

2 Produzione dei ampioni 14 2.1 Flussodi pro esso . . . 19

2.2 Sviluppi ulterioridelpro esso . . . 20

3 Apparato Sperimentale 22 3.1 Sorgenti . . . 22 3.2 Mono romatori . . . 24 3.3 Rivelatori . . . 25 3.4 Elettroni a dia quisizione . . . 26 3.5 Altri omponenti . . . 29 3.6 Calibrazioni . . . 30

3.6.1 Controllodella alibrazione delmono romatore TRIAX320. . . 30

3.6.2 Calibrazionedei sistemidi rivelazione . . . 32

4 Analisi spettrale della riettività 35 4.1 Congurazione sperimentale . . . 36

4.2 Misure diriettanza . . . 38

5 Analisi spettrale della fotolumines enza in ontinua 44 5.1 Congurazione sperimentale . . . 44

5.2 Spettri difotolumines enzain ontinua . . . 46

5.3 Degradazione dell'emissione on il tempo . . . 49

6 Analisi spettrale della fotolumines enza in impulsata 53 6.1 Congurazione sperimentale . . . 54

(2)

7.1 Congurazione sperimentale . . . 62

7.2 Analisideidati . . . 65

7.3 Spettri atemperaturaambiente . . . 66

7.4 Tempi dide adimentoa temperaturaambiente . . . 73

7.5 Andamentoin temperatura . . . 77

Con lusioni 84

(3)

Ilsili ioporoso,materialedalla aratteristi astrutturaspugnosarisultante

dall'atta - oelettro himi odel sili io ristallino,hasus itatol'interessedella omunità

s ienti- a inparti olaredopo he Canham nel1990 [1℄ne has operto lafortelumines enza

nelvisibile atemperaturaambiente. Infattila possibilità direalizzare dispositivi

ot-ti i,optoelettroni io fotoni ia basedisili iorappresenta un obiettivotuttoramolto

aas inante in ambito te nologi o. Tuttavia, nonostante gli sforzi ompiuti da più

parti, il potenziale appli ativo del sili io poroso non ha an ora avuto signi ative

attuazioni prati he, las iandotuttoraaperta la stradaperulteriori ri er he.

Una linea di ri er a riguarda la messa a punto di te ni he per la fabbri azione

del sili io poroso he siano più ontrollate rispetto a quelle onvenzionali, basate

su anodizzazione elettro himi a. In questo ambito il gruppo del Prof. Diligenti e

Dr. BarillarodelDipartimentodiIngegneriadell'Informazionedell'UniversitàdiPisa

sta sviluppando una nuova pro edura he non ri hiede pro essi di anodizzazione e

he presenta diversi vantaggi potenziali rispetto ai metodi onvenzionali. Obiettivo

prin ipalediquestolavoroditesi èstatolostudiosperimentaledelleproprietàotti he

(in parti olare riettività e fotolumines enza nel visibile) di ampioni prodotti on

questa te ni a.

La te ni aimpiegataper la fabbri azione, he rappresenta una variante originale

diunmetodo, denominatoHOME-HF, proposto dire ente, sibasa suduefasi

distin-te: nella prima il substrato di sili io ristallino viene ri operto da un sottile strato

d'oro he, in seguito ad un pro esso termi o,dà origine a delle nanoparti elle.

Que-ste nanoparti elle vengono poi impiegate ome atalizzatori lo aliin un pro esso di

atta o himi o on un'opportuna soluzione. Il risultato dell'atta oè la formazione

di strutture nel sili io he hanno apparentemente una morfologia simile a quella del

sili io poroso onvenzionale. Analisi mi ros opi he preliminarimostrano inoltre he

una parte delle nanoparti elled'oro prodotte sul sili ioresta an orata allasuper ie

o, addirittura, penetra all'interno dei pori. Quello he si forma è quindi un sistema

misto sili ioporoso/nanoparti elled'oro.

Allo stato attuale della ri er a il pro esso di fabbri azione non è an ora stato

messo a punto nei suoi dettagli. Infatti esso dipende da numerosi parametri, he

regolano la produzione delle nanoparti elle (dimensioni medie, distribuzione sulla

super ie)el'atta o(porositàemorfologia). Inoltrenonesiste an orauna ompleta

aratterizzazione mi ros opi adei ampionidi ui, in sostanza, si saben po o.

Lo s opo inizialedel mio lavoro di tesi è stato quellodi veri are he i ampioni

(4)

un'emis- onvenzionali. A questo s opo mi sono servita di misure di fotolumines enza on

e itazione in ontinua ed impulsata, queste ultime analizzate an he per studiare il

de adimentotemporaledell'emissione. Inoltre,essendosi resodisponibileun riostato

adelio,hoeseguitomisuredifotolumines enza on e itazioneimpulsatainfunzione

della temperatura dei ampioni, he fornis ono ulteriori informazionisulla dinami a

diemissione. Inne, ostruendounsempli esistemasperimentale onle

appare hia-ture presenti in laboratorio, ho studiato la riettività super iale dei ampioni nel

visibile.

Le misure sono state eseguite su diversi ampioni; in parti olare i risultati della

tesi si riferis ono a due oppie di ampioni realizzatia partire da sili iodrogato n e

drogatop. Peravereulteriorielementidianalisi,iquattro ampionisonostatidivisiin

dueporzioni,una dellequalièstata sottopostaadun trattamento himi onalizzato

a rimuovere le nanoparti elle d'oro rimaste sulla super ie. In totale, quindi, ho

eseguitomisure su otto ampionidiversi.

Avendo individuato un'e iente emissione nel visibileda parte dei ampioni,ho

indirizzatola miaanalisiaveri are neidettagliledierenzetra ampionididiverso

tipoeastabilirelesimilitudini onleproprietàotti hedelsili ioporoso onvenzionale.

Infatti, a ausa della re ente introduzione della te ni a HOME-HF e dell'originalità

della variante in fase di messa a punto qui a Pisa, la letteratura non riporta

esem-pi parti olarmente illuminanti per determinare le aratteristi he dei ampioni osì

prodotti. D'altro anto un'analisidettagliata delle aratteristi he dei ampioniè

es-senzialesiaperlosviluppoulterioredella te ni adifabbri azione he pera ertarne

lavaliditàin vistadi appli azioniprati he.

Un altro aspetto potenzialmente molto interessante del mio lavoro di tesi ha

ri-guardato lastudiodella possibileinterazione trasili ioporosoenanoparti elled'oro,

altro argomentodi uinon si trovamolto ris ontroinletteratura. Lamotivazionedi

fondoriguardasiagliaspettiditipofondamentale he, soprattutto,quellidi arattere

appli ativo. Infatti è noto he nanoparti elle di metalli nobili on dimensioni al di

sotto dei 100 nm presentano aratteristi he otti he nel visibile del tutto

parti ola-ri, legate al veri arsi di risonanze plasmoni he. Questi eetti hanno re entemente

attirato molto interesse per la realizzazione didispositivi nanofotoni i, in grado di

manipolare la radiazione (ad esempioguidarla o modi arne l'intensità e la

polariz-zazione) su una s ala spaziale di dimensioni minori rispetto alla lunghezza d'onda.

Sotto questo punto di vista la te ni a di fabbri azione ha interessanti prospettive,

dato he essa prevede l'impiegodisili io, un materialete nologi amentestrategi o,e

permette larealizzazionedisistemi misti ontenentisili ionano ristallino(poroso)e

nanoparti elle on possibilieetti plasmoni i.

Perquestomotivotraglis opidellatesihoaggiuntoquellodiveri are,attraverso

l'analisi della riettività e della fotolumines enza nelle varie ondizioni di misura

sperimentate nellatesi,ilruolodellenanoparti elled'oroneldeterminareleproprietà

otti he omplessive delsistema studiato.

La tesi, he ha un arattere prevalentemente sperimentale, è strutturata ome

(5)

il apitolo 1 riporta una breve sintesi delle proprietà di emissione nel visibile delsili ioporoso onvenzionaleequal he ennosuglieetti plasmoni iattesiin

nanoparti elled'oro;

il apitolo 2 des rive nei suoi aspetti prin ipali il metodo di fabbri azione adottatodalDipartimentodiIngegneria perla produzionedei ampioni;

il apitolo3 tratta s hemati amente delle varie appare hiature he sono state impiegate, innumerose ongurazioni, per lemisure damerealizzate;

il apitolo 4 riporta i risultati prin ipali delle misure di riettivitàsuper iale deivari ampioni;

il apitolo5èdedi atoallemisurespettralidifotolumines enza one itazione in ontinua allalunghezza d'ondadi 405 nm;

il apitolo 6presenta al uni risultatidelle misuredi fotolumines enza on e i-tazioneimpulsataa 308 nm;

il apitolo7 mostrauna selezione deirisultati ottenuti usando il riostato: tali risultatiriguardanomisurespettralidifotolumines enzainimpulsataelostudio

della dinami atemporaledell'emissione avarie temperature;

nelle on lusioni si fa il punto dei risultati e si individuano possibili linee di ri er afuture;

una breve appendi e mostra il risultato di indagini preliminaridelle proprietà otti he su s ala lo ale dei ampioni, la ui analisi sistemati a è prevista tra le

(6)

Sili io poroso e nanoparti elle

metalli he

Questo lavoro di tesi ha ontenuti prevalentemente sperimentali, essendo orientato

soprattuttoaveri are emisurarele aratteristi hediemissionedi ampionidisili io

poroso prodotti on una te ni a non onvenzionale he prevede la presenza di

na-noparti elle d'oro. Tuttavia si ritiene utile premettere alla dis ussione dei prin ipali

risultatiottenutiuna breve introduzionedi arattere teori o voltaa ri hiamare

al u-ni aspetti delle proprietà otti he dei due omponenti dei sistemi analizzati: il sili io

poroso e lenanoparti elle.

1.1 Sili io e sili io poroso

Il sili io è un materiale fondamentale per tutta la moderna te nologia elettroni a,

e molti sforzi sono stati indirizzati a permetterne un uso su vasta s ala an he in

dispositivi optoelettroni i e fotoni i. È ben noto [2℄, he la struttura a bande del

sili io presenta un gap indiretto (

E

g

∼ 1.1

): il massimo della banda di valenza e il primo minimo nella banda di onduzione non orrispondono, infatti, allo stesso

valore del momento ristallino k, e questo omporta he una transizione otti a tra

diesse possa avvenire solamente on l'interventodialmeno un fonone he garantis a

la onservazione delmomento k. Inoltre il fotone eventualmente emesso, a ausa del

valoredelband-gap, orrispondearadiazioneinfrarossa,mentreinmolteappli azioni

omuni (emettitori, s hermi,et .) è ri hiesta lu e visibile.

Il veri arsi della onservazione della quantità di moto non basta a garantire

un'emissione otti a e iente, poi hé per questo ène essario he an he l'elementodi

matri edi dipolo he a oppia glistati di elettrone ela una on il ampo

elettroma-gneti osiaabbastanzagrande. A antoaifenomeniradiativi, heportano

all'emissio-ne dilu e, esistonoan hefenomeninon radiativi,attraverso iqualilari ombinazione

elettrone-la una non omporta rilas io di fotoni. Seguendo la letteratura possiamo

(7)

η ∝

Γ

Γ

R

R

+ Γ

N R

(1.1)

dove

Γ

R

e

Γ

N R

sono, rispettivamente, i rate di emissione radiativa e non radiati-va. Il valore di

η

nelsili io ristallinoin ondizioni ordinarie di temperatura risulta dell'ordine di

10

−4

− 10

−5

[1℄, dato he i portatori di ari a tornano all'equilibrio termodinami opreferibilmentese ondo pro essi non radiativi.

Per il sili io ristallino in forma di bulk (materiale solido), dunque, le varie

au-se he abbiamo a ennato impedis ono he questo materiale esibis a delle rilevanti

proprietà di emissione. La fotolumines enza, ioè l'emissione di lu e da parte di un

dato sistema in seguito all'assorbimentodi radiazione a lunghezza d'onda minore, è

prati amentetras urabilenel sili io.

In sistemi nanostrutturati il onnamento spaziale, provo ando la rottura della

simmetriatraslazionale diun reti olo ristallino,indebolis e la validità delle leggi di

onservazionedelmomentok, onsostanzialivariazionidellastrutturaabandeedelle

proprietà radiative dei semi onduttori a gap indiretto. S rivendo infattiil prin ipio

di indeterminazione di Heisenberg

∆x∆p ≥ h

nella forma

∆x∆k ≥ π

, si intuis e omeladiminuzionedell'in ertezza

∆x

sullaposizionediunaparti ellainunsistema orrisponda ad un aumentodi quellasul momento

∆k

. Questa onsiderazione è alla basedelle aratteristi hesi heditantenanostrutture; adesempionelsili io,quando

lasemilarghezza

D

diunananostrutturaèdell'ordinedi

0.7

nm,ponendo

∆x ≈ π/2D

, si ha he

∆k

può variare su tutti gli stati ompresi tra

k = 0

e

k = π/1.4 a

(

a

rappresenta la ostante reti olare), he è la la posizione del minimo della banda di

onduzione del sili io.

An he se questa stima è molto grossolana, modelli più ranati ne onfermano

il ontenuto fondamentale. Ci si aspetta pertanto he in strutture a onnamento

quantisti o, ioè,perintender i,api olivaloridi

D

,possanoessere onsentite an he nel sili io transizioni puramente elettroni he. In strutture di questo tipo elettroni e

la une si omportano,quindi, omeparti ellein movimento all'interno diuno spazio

bidimensionale (pozzi quanti i), unidimensionale (li quanti i), o zero-dimensionale

(punti quanti i), a se onda della geometria di onnamento realizzata, ossia entro

bu he di potenziale in ui le ari he possono o upare livelli dis reti di energia he

non si trovano nel bulk.

Larealizzazionedinanostruttureèunodegliobiettiviprin ipalidell'attualeri er a

s ienti ae te nologi a, he spesso omporta lamessa apuntodite ni he sosti ate

e omplesse. Nel sili ioporoso, un materiale he può essere ottenuto inmodomolto

sempli e ed e a e partendo daun wafer di sili io ristallino, si ottiene una

morfo-logiaparti olare, per l'appunto porosa, he, ome è stato ampiamentedimostrato in

passato, omporta una sorta di nanostrutturazione del sili io in nano ristalli più o

meno regolari. Infatti nel sili io poroso si hanno delle  olonne di sili io, di forma

più o meno regolare, he riempionogli spazi tra un poro e l'altro. Il sistema di pori

he si forma, he sulla super ie appare ome mostrato ad esempio in Figura 1.1, è

(8)

ie di al uni ampioni di sili io poroso aratterizzati da diverse dimensioni dei pori.

(www.um .ro hester.edu/dem/dbng/PorousSili on.dfm)

della struttura, assumere dimensioni e forme tali da onsentire un e a e

onna-mentoquantisti o degli elettroni. Siritiene he un ruoloimportanteneldeterminare

le proprietà otti he sia legatonon solo alledimensioni (allalarghezza dellabu a di

potenzialevistodaglielettroni) maan he allatipologia diinterfa ia(laprofondità

della bu a). Infatti lasuper ie deinano ristalliaa iataverso l'esterno tende,per

ragioni onnesse a pro essi himi o-si i spe i i per il sili io, ad essere riempitada

legami himi i on altre spe ie; normalmentesi ritiene he la saturazione di questi

legami super iali (dangling bonds) avvenga on legami ad atomi di idrogeno

pre-senti nell'atmosfera, an he se esistono valide ipotesi di legami on ossigeno e gruppi

ossidrili i.

Se si onsidera ome la formazione di pori (porizzazione) nel sili io ristallino

avvenga tipi amente attraverso pro essi di atta o himi oe dissoluzione anisotropa

del materiale,si può fa ilmente intuire he la morfologia dei ampioni normalmente

prodottisiatutt'altro heregolare;addirittura, onimetodidiatta oelettro himi o

onvenzionalilaripetibilitàstessadelpro essodifabbri azioneèspesso riti aa ausa

dei numerosi fattori he intervengono nel determinare dimensioni e forma dei pori.

La onseguenza prin ipale è he le aratteristi he spettrali dell'emissione non sono

ompletamente determinate e la letteratura riporta a questo proposito una asisti a

molto varia.

In questa tesi dimostreremo he i ampioni analizzati hanno aratteristi he di

emissionesimili aquelle delsili ioporoso prodotto on te ni he onvenzionali;non

aronteremo il problema teori o di determinare la forma dello spettro di emissione

partendo dalla mi rostruttura del materiale. Questo problema può essere in parte

hiarito rivolgendosi alla letteratura; qui i limitiamo a ri ordare le aratteristi he

prin ipalidellafotolumines enzadelsili ioporoso. Data lastruttura omplessa della

fotolumines enza, sono state identi ate nel orso del tempo tre bande di emissione.

Laprimabandadiemissioneidenti ataèquellageneralmentelo alizzatanellazona

(9)

esporrelasuper iediun ampionearadiazionesu ientementeenergeti a

(normal-mentenelblu onelvi inoultravioletto, omefattoan heinquestatesi)perosservare

ado hionudo una notevoleemissionedi oloretrailgialloed ilrosso. Lospettrodi

tale banda è normalmente allargato(l'emissione può andare da ir a 550 aoltre 750

nm), ha un pi o di norma ollo ato tra 600 e 700 nm, ed è aratterizzato da tempi

di de adimento eettivi ( ioè misurati in ondizioni ordinarie) he possono variare

nelrange

1 − 10

3

µ

s. Lealtre due bandesi trovano nell'infrarossoe nelblu; l'emissio-ne nel blu è generalmente aratterizzata da tempi di de adimento dell'ordine dei ns

[3℄, aspetto he spesso viene messoinrelazione on un'origineleggermentedierente,

legata allaspe i he proprietà di interfa ia deinano ristalli e allapossibilità di

os-sidazione super iale. Esiste poi una larga banda di emissionenell'infrarosso, la ui

utilità prati a,però, è meno rilevante.

Unagrande varietàdi modellièstata proposta perspiegarelapresenza di queste

bande e le loro aratteristi he. Canham, nel suo lavoro pubbli ato nel 1993 [4, 5℄,

ha mostrato ome il pi o d'emissione subis e uno spostamento a energie più alte

(blue shift) diminuendoladimensione deinano ristallidurante lafase di

preparazio-ne. Questaosservazionehaportatoallaformulazionediunodeimodellipiùutilizzato

perlaspiegazionedellafotolumines enzadelsili ioporoso,ilmodellodi onnamento

quantisti o, nell'ambito del quale la fotolumines enza viene attribuita agli eetti di

onnamento spaziale delle ari he. Un altro tipo di modello proposto per spiegare

lafotolumines enza del sili ioporosoè ilmodello dilo alizzazionesuper ialeo

mo-dello himi o, he legalafotolumines enzaalladise itazioneelettroni ain omplessi

himi i a base di sili io presenti sulla super ie (ri ordiamo he per un sistema

na-nodimensionato omeun nano ristallodisili ioilrapporto super ie/volumesiaben

diverso he nel aso del bulk) [6℄. L'insieme di lavori sperimentali e teori i, porta a

pensare he entrambe i me anismi ontribuis ano alla lumines enza del sili io, on

una rilevanza he in parte dipende dalla regionespettrale onsiderata.

1.2 Modello di onnamento quantisti o

Il onnamentospaziale degli elettroni siriette in un aumento dell'energia ineti a

degli stessi, ome si può sempli emente vedere utilizzando il prin ipio di

indeter-minazione di Heisemberg:

∆x∆p ∼ ~

;

∆p

2

/2m ∼ (~/∆x)

2

/2m

. L'a res imento dell'energiadovutoal onnamento

∆E

u

èinversamente proporzionaleallamassa ef-fettiva (

m

L

o

m

T

) ea

d

2

, on

d

lunghezza di onnamento. Il pi o energeti o della fotolumines enza (a frequenza angolare

ω

)può essere s ritto ome segue:

~

ω = E

g

+ ∆E

u

− ∆E

r

(1.2)

∆E

u

=

c

d

2

(1.3)

in ui

c

è una ostante opportunamente dimensionata,

E

g

è il gap energeti o tra la bandadi onduzioneelabandadivalenzadelsili iobulk,mentre

∆E

r

èunariduzione dell'energia dovuta all'energia di legame degli e itoni

E

b

e alla presenza dei fononi

(10)

la sempli azione della geometria quadrata per al olare l'eetto dello shift verso

l'alto della banda di onduzione e dello shift verso energie più basse della banda di

valenza. Poi hé la banda di onduzione ha due masse eettive, quellalongitudinale

(nel sili io

m

L

= 0.92 m

e

,dove

m

e

elamassa dell'elettronelibero),e quellatrasversa

(

m

T

= 0.19 m

e

), lo shift verso l'alto è orrispondentemente dierente. Utilizzando

la sempli azione della geometria quadrata (

L

x

= L

y

= d

), lo shift della banda di onduzione verso energiepiù alte risultaessere

∆E

c

=



1 +

m

T

m

L



~

2

π

2

2m

T

d

2

.

(1.4)

Per

d = 3

nm si ha una

∆E

c

= 252

meV. Lo shift verso il basso delle bu he deve

oinvolgere la degenerazione della banda di valenza per ui è ne essaria un'ipotesi

sulla direzione delle olonne di materiale ristallino. Supponendo he la res ita sia

avvenuta nelladirezione(001),loshiftversoilbassodellebu he risultaessere

∆E

h

=

371

meV, più grande di quellodella banda di onduzione. L'energia deifononiotti i trasversi (

E

T O

) dà luogo a una riduzione dell'energia

∆E

r

= 58

meV. Gli altri due termini fononi i, il termine a usti o longitudinale e trasversale, non vengono inve e

onsideratia ausadellalorobassaintensitànelle ondizionitipi hein uièappli ato

il modello itato.

Considerando un nano ristallo on

d = 3

nm si ha

~

ω = E

g

+ ∆E

c

+ ∆E

h

− E

T O

= 1.67eV

(1.5)

equivalenteadun'emissionepi ataattornoai

750

nm, un valore ragionevolee, ome si nota, ben diverso rispetto allalunghezza d'onda diri ombinazione nelbulk

( orri-spondentealgap dienergiadelsili io, equindi ollo atade isamentenell'infrarosso).

Lariduzione delledimensioni tipi he deinano ristalli omporta unospostamentodel

pi o verso ilblu.

Con il modello di onnamento quantisti o non viene però spiegata la presenza

dellabandanelblu, heinal uni asièattribuitaallapresenzadeipolisilani,mole ole

abasedisili ioedossigeno,allasuper iedeinano ristalli[8℄. Labanda

nell'infraros-soèinve e attribuitaallari ombinazioneradiativa heavvieneneilegami super iali

(dangling bonds), oinvolgendo energie he sono frazioni diquella delgap [9℄.

Il sempli eargomento del onnamento quantisti o non è omunque su iente a

spiegareuna serie difenomeni osservati nelsili ioporoso, ome:

(i) Lo spettro di fotolumines enza è molto largo, on larghezze a metà altezza di

300 − 400

meV ( orrispondentia entinaiadi nanometri inlunghezza d'onda);

(ii) Il pi o di fotolumines enza è sensibile ad al uni trattamenti post produzione

fattisul ampione;

(iii) Il omportamento spettrale in funzione della temperatura del ampione non

segue quello del gap del sili io ristallino, he diminuis e on la temperatura;

inve e il omportamento delpi o di lumines enzaè anomaloed inletteratura

(11)

ad eetti di onnamento delle ari he; si ritienequindi he il onnamento sia solo

uno deitanti me anismi da onsiderare allabase della lumines enza[10, 6℄.

L'obiezione riguardante la larghezza dello spettro, fatta al modello di

onna-mento quantisti o, viene in parte risolta in un lavoro del 1994 [11℄. Se inve e di

onsiderare i ristallini tutti della stessa dimensione, ma, ome è forse più logi o,

datalanaturasto asti adelpro esso diatta o himi o,siassume he ledimensioni

dei nano ristalli siano disomogenee, si può ipotizzare he l'eetto risultante sia un

allargamento dello spettro di emissione. Possiamo er are una sempli e veri a di

questa ipotesi supponendo he le dimensioni dei nano ristalli oin idano on quelle

delle olonne di sili io he separano pori diversi. Immaginiamoper tali olonne una

distribuzionegaussiana delle dimensioni trasverse attornoad un valore medio

d

0

on una erta larghezza

σ

; la probabilità di avere una olonna di diametro

d

può allora essere espressa ome:

P

d

=

1

2πσ

exp

 −(d − d

0

)

2

σ

2



.

(1.6)

Il numero

N

e

di elettroni all'interno di una olonna he parte ipano ai pro essi di fotolumines enzapuòesserepostoproporzionalea

d

2

,l'altezzadella olonnadovrebbe

dipendere es lusivamente dal tempo di et hing, per ui si può assumere he sia la

stessa per tutto il ampione, quindi si ha

N

e

= a d

2

,

(1.7)

dove

a

è una ostante. Per un ampione di sili io poroso ostituito da olonne di diametro variabile, la distribuzione di probabilità degli elettroni he parte ipano al

pro esso difotolumines enza èdata dalprodotto delle due espressioni pre edenti:

P

ed

=

1

2πσ

bd

2

exp

 −(d − d

0

)

2

2



,

(1.8)

dove

b

è una ostante di normalizzazione. Nel modello di onnamento quantisti o, omevistosopra,l'energiadifotolumines enzaèattribuitaalloshiftverso l'altodegli

elettronied èproporzionalea

1/d

2

. Alloral'energiadifotolumines enzasarà datada

~

ω = E

g

− ∆E

r

+

c

d

2

,

(1.9)

dove

E

g

e

∆E

r

sono lestesse di sopra. Lo shift enereti o dovutoal onnamentoè

∆E = ~ω − (E

g

− ∆E

r

),

(1.10)

∆E

u

=

c

d

2

0

,

(1.11)

dove

∆E

u

è lo shift energeti o legato al diametro medio dei nano ristalli. La forma spettrale della fotolumines enza può essere fa ilmente ri avata trasformando

l'equa-zione 1.8 inuna funzionedello shiftenergeti o

∆E

, ossiapesandol'emissione diogni singola olonnaper ilnumerodi elettroni he essa ontiene

P (∆E) =

1

sqrt2πσ

b

Z

0

δ



∆E −

c

d

2



d

2

exp



(d − d

0

)

2

2



d

(d)

(1.12)

(12)

lapresenza della funzione diDira

δ

fa ilital'integrazione dadui risulta [11℄:

P (∆E) =

1

2πσ

b

2∆E



c

∆E



3

/2

× exp

1

2

 d

0

σ



2

 ∆E

u

∆E



1

/2

− 1

!

1

/2

.

(1.13)

Lospettro risultantedellafotolumines enzaviene quindi ad assumere una forma

ap-prossimativamente gaussiana (in energia) se

σ

è pi ola, forma he è stata di fatto riportata in letteratura in al uni asi, mentre se

σ

è nita si ha una forma asim-metri a più stretta ad energie più basse, ome spesso si osserva in letteratura. Un

altroaspettoimportanteè heloshiftenergeti omedioeilpi odifotolumines enza

non oin idono, l'energia del pi o è minore di

∆E

u

, he può essere spiegato sola-menteinvo andoun'energiadilegameperglie itoniestremamenteelevata, equindi

irrealisti a.

Come già a ennato sopra, la struttura del sili io poroso è tale he la super ie

di sili io a ontatto on l'esterno è molto grande, osa he lo rende molto sensibile

alle ondizioni ambientali e fa sì he l'inve hiamento del ampione porti a delle

modi hedelleproprietàdellafotolumines enza[10,12℄. Inparti olare,seil ampione

è esposto all'aria per tempi lunghi, spesso è osservato uno shift verso energie più

alte del pi o dello spettro, a ompagnato dalla diminuzione dell'intensità. Questo

omportamento è dovuto alla formazione di omposti a base di ossigeno e sili ioin

uiipro essi diri ombinazione sononon radiativi. La formazionediquesti omposti

pro edeinmodosimileall'ossidazione, ioèavvieneas apitodelmateriale ristallino.

Di onseguenza le dimensioni dei nano ristalli diminuis ono, spostando l'energia di

emissioneverso valori più alti.

Questoruolodella himi asuper iale deinano ristallièan he ingradodi

spie-gare i risultati he si ottengono on trattamenti post produzione mirati, ad esempio

on pro essi di ossidazione da vapore. Inoltre, ome vedremo, la possibilità he

du-rantel'irraggiamentol'intorno  himi o deinano ristallivenga modi ato,an he in

manierareversibile,può spiegare al unidei risultatiottenuti an he in questa tesi.

Siintuis e,però, omeunamodellizzazionediquestieettisiaestremamente

om-plessa;perquestomotivorimandiamoallaletteraturaperidettagli. Qui ilimitiamo

a notare he inevitabilmente i siaspetta he le proprietà delsili ioporoso

dipenda-no fortemente dalle modalità difabbri azione, non soloper hé queste inuenzano la

morfologia dei pori, e quindi le dimensioni (medie) dei nano ristalli eventualmente

generati, maan he per hé hanno un ruolo, spesso di ilmenteprevedibile e

quanti- abile, nel denire le proprietà di interfa ia dei nano ristalli. Queste ir ostanze

aggiungono motivazioni allo studio fatto in questa tesi, dove si ha a he fare on

ampioniprodotti in modo non onvenzionale, per i quali non esiste una letteratura

su ientemente vasta.

Inoltre le proprietà otti he dei nostri ampioni, non possono essere des ritte

so-lamente attraverso modelli he si rifanno ad osservazioni fatte sul omportamento

delsili ioporoso prodotto on te ni he he nonri hiedono l'utilizzodimetalli. Dato

he all'internodei porie sulla super iedei ampionirimangono delle nanoparti elle

d'oro, le proprietà otti he del sili io poroso possono essere modi ate e risentire di

(13)

Quandoledimensionideimaterialivengonoridotte,leloroproprietàsi he subis ono

spesso delle modi he evidenti. Ad esempio è noto he grandezze ome la

tempera-tura di fusione o il oe iente di dilatazione termi a di al uni materiali ambiano

ompletamentequandoledimensionitipi hedeisistemi onsideratis endono avalori

di po hi nanometri. La spiegazione intuitiva è he i pro essi oinvolti hanno a he

vedere soprattutto on la struttura reti olare he si sviluppa nel volume, mentre

ri-du endo ledimensioni siassiste adunasempre maggioreimportanzadeifenomenidi

super ie.

Altro esempio è quello he si veri a nei nano ristalli di sili io, di ui abbiamo

brevemente dis usso nel paragrafo pre edente. Il bulk ha una debolissima

emissio-ne nell'infrarosso, il sili io poroso, he omprende nano ristalli di dimensione tipi a

di qual he nanometro, emette e ientemente nel visibile. Come già aermato,

que-sto ambiamentodelle proprietà è interpretato assumendofenomeni di onnamento

quantisti o dei portatori di ari a all'interno della bu a di potenziale rappresentata

dalnano ristallo.

Nei metalli, in modo parti olare nei metalli nobili buoni onduttori (argento ed

oro fra questi)si osserva un altrotipodi eetto dimodi adelle proprietà otti he in

funzionedelledimensionidelsistema. Unbulk dioropresentaunasuper iemetalli a

he, illuminata on lu e abanda larga, assumeun olore aratteristi o giallooro. Se

si realizza una soluzione olloidale, ioè una sospensione di pi ole parti elle d'oro,

siosservaun olore ompletamentediverso, he dipendedalle dimensioni mediedelle

parti elle onsiderate. Ad esempio se le dimensioni delle parti elle stanno nel range

3-30 nm la olorazione è rossa, mentre se le dimensioni sono maggiori (no a ir a

80-100 nm) lasoluzione assume una olorazione bluastra.

Dal punto di vista prati o la produzione di una soluzione olloidale di argento o

oro è relativamente sempli e e può essere eettuata on metodi himi i o si i

fa- ilmente a essibili. La storia dell'arte riporta esempi di opere in ui le proprietà

aratteristi he di nanoparti elle metalli he inglobate in matri i di vetro sono

sfrut-tate per ottenere eetti spe iali, ad esempio per avere una olorazione dierente a

se onda della direzionediin idenza dellalu e. Infattiparti elledidimensioniminori

rispetto allalunghezza d'onda presentano aratteristi he di diusione (o s attering)

della radiazione fortemente dipendenti dall'angolotra direzione diilluminazione edi

osservazione. Questi eetti erano già noti agli artisti vissuti pare hi se oli fa, a

te-stimonianza siadella rilevanza degli eetti di uistiamo trattando he della relativa

sempli itàdi produzione dinanoparti elledi metallinobili.

A ausa della presenza di elettroni liberi, nell'interazione on la radiazione i

me-talli si omportano in modospe i o. Gli elettroni di onduzione possono muoversi

(abbastanza)liberamentenelmateriale, onun amminoliberomedio he,perl'oroe

l'argento,e

∼ 50

nm [2℄. Pernanoparti elledidimensioniinferiori al amminolibero medio i si aspetta he vi sia ontributo allo s attering soprattutto dalla super ie

delmaterialeenondalbulk. Leos illazioni heun ampoelettromagneti oindu esu

questi elettroni possono assumere un omportamento risonante on il ampo stesso

(14)

d'on-all'interazione oerente degli elettroni di onduzione on il ampo elettromagneti o.

dadellaradiazioneèmoltopiù grandedelladimensionedelle nanoparti elle(

λ ≫ d

) gli elettroni di onduzione si muovono tutti in fase on l'onda di e itazione, vedi

Figura1.2, dandoluogo alla reazione diuna ari a dipolarizzazionesulla super ie

della parti ella. Questa ari a origina una forza di ri hiamo eettiva, permettendo

he si abbiauna risonanza aduna frequenzaspe i a, lafrequenza didipolo

plasmo-ni a della parti ella,a ui il movimento os illatoriodegli elettroni ha una dierenza

di fasedi

π/2

rispetto al ampoelettromagneti o.

Pur fa endo uso di questa sempli e des rizione, si intuis e he in questo modo

si ha la reazione di un ampo all'interno della parti ella he risulta in un ampo

di dipolo os illante al di fuori. Questo porta all'aumento dell'assorbimento e della

sezione d'urto di s attering per l'onda elettromagneti a in ondizioni di risonanza,

osì ome ad un forte aumento del ampo nell'immediata vi inanza della super ie

parti ellare ( ampo prossimo). Per parti elle di dimensioni tali da non poter essere

onsiderate molto più pi ole della lunghezza d'onda della radiazione in idente la

rispostaspettrale èmodi atapereetti diritardoesiassisteall'e itazionedimodi

diordinesuperiore(quadrupolie osìvia),i uieettipossonoessere al olatitenendo

ontodegli ordini superiori della teoriadi Mie[14℄.

Le ondizioni di risonanza dipendonoquindi dalla dimensione e dalla forma

del-le nanoparti elle, ma an he dalle aratteristi he del materiale he si trova attorno

[15℄. Quando la forma e le dimensioni delle parti elle ambiano, le modi he

del-la geometria super iale ausano uno modi a della densità super iale del ampo

elettromagneti o, e una onseguente variazione della frequenza d'os illazione degli

elettroni a risonanza. Il al olo ri hiede modelli teori i abbastanza sosti ati:

gene-ralmente l'aumento delle dimensioni delle nanoparti elle si riette in uno shift verso

il rosso della risonanza a ompagnato da un allargamento del pi o di assorbimento

[16℄. In denitiva se si onsiderano nanoparti elle d'oro di dimensione attornoai 50

nm i si aspetta una risonanza he nel vuoto è attorno a 520 nm e si sposta,

allar-gandosi,verso ed an he oltrei550 nmpernanoparti elledidimensionimaggiori,no

ad80-100 nm. L'eetto diun ri oprimento on un dielettri o ome l'ossidodi sili io

(sistemi ore-shell [17℄) aggiunge un'ulteriore possibilità di shiftare il pi o, mentre

(15)

tipi- on il mezzo ir ostante.

L'originedello shift nelrosso alvariaredelle dimensioni non èlegato adeetti di

onnamentoquantisti o, ome sipotrebbe pensarea primavista [18℄;infattirisulta

he il onnamentonon haeetti sulla spaziaturadeilivellienergeti inella bandadi

onduzione. Ad ogni modo il onnamento quantisti o ha eetti sulle proprietà di

onduzionedelmetalloevienespesso utilizzatoperspiegarelatransizionedametallo

a isolante he si ha in sistemi di dimensioni nanometri he. Quando le dimensioni

della nanoparti ella sono grandi, la spaziatura dei livelli all'interno della banda di

onduzioneèsigni ativamenteminoredell'energiatermi a,

k

B

T

(

k

B

èla ostantedi Boltzmanne

T

latemperaturain Kelvin),ele parti ellemostrano un omportamen-to metalli o. Quando la dimensione delle parti elle diventa tale he la a res iuta

separazione dei livelli, a ausa del onnamento, è maggiore dell'energia termi a, le

parti elle tendono ad assumere un omportamento isolante a ausa della presenza

di livelli dis reti ben separati in energia [19℄. Comunque la separazione dei livelli è

troppo pi ola perinuenzare le proprietà otti he nella zona he va dalvi ino

ultra-violettoall'infrarosso,per uileproprietàotti hedellenanoparti elledimetallinobili

possono essere spiegateusando ilmodello( lassi o) delle risonanze plasmoni he.

Per lungo tempo la prin ipale appli azione delle risonanze plasmoni he è stata

legata alla reazione di eetti otti i, ad esempio, ome già ri ordato, nell'arte(vasi,

vetrate,de orazioni,et .). Negliultimitempi,grazieallosviluppodelle

nanote nolo-gie, sièaperta lapossibilità on reta di ontrollarelafabbri azione dinanoparti elle

edaddiritturadellaposizionein uiesse vengonoprodottesuunsubstrato. Allo

stes-so tempo si è assistito a onsistenti progressi teori i e sperimentali nelsettore della

nano-otti a, he riguardapropriol'interazione tralu ee nanostrutture didimensioni

molto minori della lunghezza d'onda onsiderata. Da qui è nato lo stimolo per

stu-diare numerose interessanti appli azioni nelle qualistrutture miniaturizzatea livello

nanometri o servono per manipolare la radiazione visibile, ioè per modi arne le

aratteristi he in modo opportuno. In questo ambito l'aumento del ampo in

pros-simità della parti ella, he ondu e ad un aumentolo ale dell'intensità del ampo,è

stato proposto ome mezzo per aumentare la sensibilità dimisure basate sull'eetto

Raman [20℄, he vengono sfruttate an he in al uni tipi di mi ros opia ome quella

a ampo otti o prossimo (SNOM e NanoRaman) [21℄. La possibilità di fabbri are

strutture regolari di nanoparti elle [22℄ porta ad un'altra serie di possibili

appli a-zioni he sfruttano la proprietà del ampo elettromagneti o di a oppiarsi on tale

sistema; infatti se si è in ondizione di risonanza la lu e può propagarsi attraverso

una linea di nanoparti elle he ha dimensioni molto minori rispetto a quelle di una

guida d'onda lassi a, sotto forma di radiazione elettromagneti a. È quindi stato

proposto diusare strutture regolaridinanoparti ellemetalli he per la ostruzionedi

guided'ondaplasmoni he [23, 24℄didimensioni nanometri he edotatedie ellenti

(16)

Produzione dei ampioni

I ampionidi sili ioporoso on nanoparti elled'oro studiatiin questo lavoro di tesi

sono stati prodotti presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione

dell'Uni-versità di Pisa (Prof. Diligenti, Dr. Barillaro) mediante una te ni a spe i a, he

può essere onsiderata ome una variantedella te ni a HOME-HF [25℄.

Presso quel gruppo, ed in stretta ollaborazione on il laboratoriopresso ilquale

ho lavorato, è in orso da tempo un'attività di ri er a sulla fabbri azione di sistemi

porosi a base di sili io. L'obiettivoprin ipale di questa attività è quellodi sfruttare

le proprietà del sili io poroso in un vasto spettro di appli azioni prati he, he per

esempio omprendonosensoridigasedispositivilumines enti. Questatesisiinseris e

inquestoloneedinparti olareriguardalostudiodellafotolumines enza, heèstato

interamenteeseguito presso questo Dipartimento.

Come già aermato, la te ni a onvenzionale per la produzione di sili io poroso

sfrutta normalmentel'atta o elettro himi oper anodizzazione. Se ondo quanto

os-servato giàdaCanham [1℄, eseguendo un et hing elettro himi odiun wafer disili io

ristallinoa densitàdi orrentemoderate, he non superanoil entinaio dimA/ m

2

,

piuttosto he ottenere lu idatura super iale (te ni a ben nota nella te nologia del

sili ion daglianni '50), sirealizzauna porizzazione delmateriale. Dei anali

ven-gono in prati a s avati all'interno del sili iopereetto delle reazioni di dissoluzione

elettro himi a: questi analiassumono unaparti olare onformazionerami ata, he

dipende in parte dalle aratteristi he (drogaggio) del sili io di partenza e dai

para-metri del pro esso. L'eetto prin ipale della rami azione interna è quello diisolare

delle zonenano ristallinedisili io,i uilegamisuper iali(dangling bonds) vengono

saturati, in genere da idrogeno, in modo da reare delle bu he di potenziale.

Co-me visto nel apitolo pre edente queste bu he di potenziale sono responsabili della

aratteristi afotolumines enza nel visibiledelsistema.

Dal punto di vista te nologi o il pro esso è abbastanza ompli ato: infatti si

ri hiede in genere dimetallizzare una fa ia delwafer, he funge da atodo, e di

im-mergere il sili io nella soluzione di atta o (a base di HF) in presenza di un altro

elettrodo, normalmente di platino. Inoltre se si vuole porizzare del sili io di tipo n

o orrenormalmenteilluminareil ampioneduranteilpro essoallos opodi

aumen-tare, attraverso fotoproduzione, la densità di ari he libere. Inne il pro esso non

(17)

sono molto riti he ai ni della lumines enza. Il limite più importante della te ni a

onsiste omunque nella s arsa possibilità di integrazione dell'anodizzazione on le

altre te ni he di fabbri azione del sili io adottate normalmente a livello industriale;

infatti, an he se sono stati ompiuti sforziin questa direzione, ad esempio il gruppo

on il qualeho ollaborato haformulato nel passatouna pro edura dianodizzazione

 ompatibile onlate nologiaindustriale,siveda[27℄, l'eettivadiusionedelsili io

porosoneidispositivièstata rallentataan he daquesta ir ostanza. Di onseguenza,

a partiredalla se onda metà degli anni '90si è diusa lane essità ditrovare metodi

difabbri azione alternativi,possibilmentepiù ompatibili on late nologia attualee

più ontrollabili.

Molte delle te ni he alternative nas ono dalla onstatazione he i difetti

super- iali del sili io di partenza gio ano un ruolo molto importante nella porizzazione.

Adesempio nei laboratoridelDipartimentodiIngegneria èstata messa a punto una

te ni a di mi rofabbri azione del sili io he è poprio basata sul fatto he i pori (in

questo asoma ropori,didimensionilateralidi entinaiadinanometri)sisviluppano

apartire dadifettositàsuper iali. Quindirealizzando mediantelitograadelle zone

difettose(adesempiomedianteatta o himi oobombardamentoioni o)sulla

super- iedelsili ioèpossibile ontrollaredovesi reanoipori,dandoquindil'opportunità

diformareregioniporoseinzonepredenitedel ampione,sivedaadesempio[28,29℄.

La omprensionepre isa delruolodeidifettiè ompli ata daifenomenisi o- himi i

he avvengono a livello lo ale sulla super ie. In generale, omunque, una

difettosi-tà lo ale è attesa alterare la densità elettroni a degli stati super iali del sistema, e

quinditutteleproprietàelettri he,in lusala ondu ibilità. Dunqueèle itosupporre

he la reazione del poro, indotta dalla orrente di anodizzazione, possa avere inizio

in prossimità del difetto, ioè nelle zone in ui la ondu ibilità è diversa rispetto al

resto della super ie.

Un modoalternativo di reare deidifettipuò essere onsiderato quellodi

deposi-tare sulla super ie del wafer una erta quantità di materiale di natura diversa dal

sili io. Sequestomaterialeperqual he ragioneèingradodiindurreofavorireun

pro- essodiet hing,alloraan hequestotipodidifettositàpuòessere onsiderato omeun

seme perlaformazionedipori. Questaosservazioneèallabase dellate ni a

HOME-HF:i metalli nobili si omportano di fatto ome atalizzatoriper l'atta o a ido del

sili io, rimanendo allo stesso tempo su ientemente inalterati durante il pro esso.

Questo ruolo ataliti o è noto da tempo [25, 30, 31℄, an he se non ompletamente

interpretato. Dal punto di vista intuitivo si può pensare he il metallo ( onduttore)

favoris a il veri arsi di reazionielettro himi he grazie alla disponibilità di elettroni

liberi in super ie. Inoltre la lo alizzazione di questi elettroni può modi are il

po-tenzialediestrazionesuper ialedelsili ioedan heindurre, probabilmente,eettidi

aumento lo ale del ampo (similiall'eetto punta dell'elettrostati a). Sta di fatto

he in presenza di opportune soluzioni(ridu enti ed ossidanti) il metallo aumenta il

tasso diatta o himi odelsili io ristallino on aratteristi he he sembrano

dipen-dere solo marginalmentedal tipo (drogaggio)di sili ioe di metallo(pur hé in grado

di resistere allasoluzione di atta o).

(18)

lasuper iedisili ioimpedendola reazionedeipori),maallostatodinanoparti ella

dispersa sulla super ie. Dunque preliminarmente all'atta o himi o è ne essario

uno stadio in ui si formano, o si depositano, delle nanoparti elle di metallo sulla

super ie di un wafer di sili io. Esistono numerose possibilità per ottenere questo

s opo: nell'implementazionesviluppataperi ampionidiquestatesilenanoparti elle

vengono reate apartire daun sottile lmd'oro,prodotto perevaporazione termi a,

attraverso un trattamento termi o in ui si fa uso di un Rapid Thermal Annealing

(RTA). In buona sostanza, la temperatura del ampione (Au/Si) viene aumentata

in modo brus o, tramite irraggiamento da opportune lampade, no ad un valore

leggermente superiore alla temperatura di fusione dell'oro e mantentuta a questo

valore per un tempo relativamente breve (al uni minuti). Si fa quindi seguire un

rareddamentonoatemperaturaambiente;tuttoilpro essoèeseguitoinunussodi

azotoperevitareossidazionioaltrifenomeniditipo himi o. Dato hel'irraggiamento

avviene dal lato in ui si trova il lm d'oro, si ritiene he il sili io resti presso hé

inalteratointutto ilpro esso; illmd'oro, inve e, viene frammentato passando ad

una fase metastabile he è prevalentemente liquida (una pi ola frazione di metallo

vienepersapassandoinfasedivapore). Nelrareddamentosu essivoilliquidotende

a ondensare formando delle parti elle di formaall'in ir a sferi a perminimizzare il

rapporto tra energia di volume ed energia di super ie. Dato he lo spessore del

lm di partenza è molto ridotto (dell'ordine di 10 nm), le sferette he si ottengono

hannodimensioninanometri he;allostatoattualedisviluppodelpro esso,siottiene

una distribuzione delle dimensioni laterali pi ata attorno a 80-100 nm, on una

deviazionestandard di al unede ine di nm. Talinanoparti elle rimangono an orate

alsubstratodisili io,an he setuttoranonè hiaroiltipodilegame heesseformano:

in parti olare si pensa he esso non oinvolga legami himi i forti, e he si tratti

prevalentementedi sisorbimento.

La te ni a RTA è piuttosto diusa soprattutto nell'ambito della produzione di

atalizzatorinanostrutturati. Ad esempioessa viene impiegatanella fabbri azionedi

nanotubi di arbonio an oratiadun substrato mediantePE-CVD(plasma-enhan ed

hemi al vapor deposition). Infatti la formazione dei nanotubi è favorita dalla

pre-senza di nanoparti elle metalli he, he in questo aso sono generalmente di ni hel

[32℄. La sua appli azioneal settore delsili ioporoso, he sembra molto promettente

a ausa della relativa fa ilità ed alta e ienza on ui queste nanoparti elle

posso-no essere ottenute, è inve e parzialmente originale, e a ausa di questo la te ni a di

fabbri azione usata perrealizzare i nostri ampioninon può essere onsiderata ome

già assodata. In eetti i parametri di pro esso per il solo stadio di formazione delle

nanoparti elle sono molto numerosi, ed il loro ruolo non è an ora stato studiatonel

dettaglio.

In ogni aso in seguito alla fabbri azione delle nanoparti elle il ampione viene

immerso in una soluzione ridu ente/ossidante a base di HF e H

2

O

2

in opportune proporzioni. L'atta o del sili iorisulta e a e in prossimitàdelle nanoparti elle a

ausa del loro arattere atalizzatore. Bohn e Li, nel loro primo lavoro [25℄ hanno

ipotizzato he l'et hing HOME-HF possa avvenire ome un pro esso elettro himi o

(19)

elettro himi a,nelle reazioniè possibile individuaredue omponenti,il atodo, sede

della riduzione, e l'anodo sede dell'ossidazione.

Reazionenel Catodo(metallo)

H

2

O

2

+ 2H

+

→ 2H

2

O + 2h

+

(2.1)

2H

+

→ H

2

+ 2h

+

(2.2) Reazionenell'Anodo

Si + 4h

+

+ 4HF → SiF

4

+ 4H

+

(2.3) ReazioneComplessiva

Si + H

2

O

2

+ 6HF → 2H

2

O + H

2

SiF

6

+ H

2

(2.4)

L'ossidazione del Sili io he avviene nell'anodo, risulta fa ilitata dalle la une (

h

+

)

generate dalla de omposizione dell'

H

2

O

2

nel atodo ostituitodalle parti elled'oro. La sorte delle nanoparti elle può essere moltepli e: al une di loro vengono

presumi-bilmente perse nendo nella soluzione. Altre restano in super ie in prossimitàdel

poro he sièvenutoaformare,altrean orapenetranonellasuper ied'oroattraverso

un anale ostituito dalporo in formazione. Studi preliminarimediantemi ros opia

elettroni a insezione mostrano he le traiettorie seguitedalle parti elledurante

l'at-ta o himi o sono molto variegate e, a quanto sembra, sensibili all'appli azione di

ampi elettri i stati i esterni. In ogni aso, a lato del anale prin ipale, quello in

ui si muove la parti ella, si forma una rami azione di pori he ha aratteristi he

morfologi he similia quelle delsili io poroso ordinario. La porosità he tipi amente

siottiene, ioèilrapportotravolumeporoso evolume ristallino,ègeneralmentepiù

bassa di quanto si ries e ad ottenere on l'et hing elettro himi o tradizionale; una

stima ragionevoleindi a he ir ail 50%delvolumedisili io ristallinoviene

poriz-zato per una profondità he dipende dalla durata della reazione, e he è

100-200 nm nel nostro aso , perlomeno peri parametri usati no a questo punto.

In seguito all'atta o himi o, he ha una durata tipi a dell'ordine del quarto

d'ora, il ampione viene lavato ed as iugato sotto un leggero usso di azoto per un

tempodidiverseore, alterminedelqualeil ampione è prontoperessere studiato. I

risultatidiquestatesisonostatiottenutianalizzandodue oppiedi ampioni,ottenuti

da due wafers di sili io, uno on drogaggio di tipo

n

e l'altro di tipo

p

. I quattro ampioni riultanti saranno individuati ome

Si − p

,

Si − n

,

Si − p(1)

e

Si − n(1)

. I parametri di pro esso nominali per i quattro ampioni sono molto simili fra loro,

an he se, omeavremo mododidis utere ampiamenteinseguito,leproprietà otti he

nonrisulterannoidenti he. Questa ir ostanzasuggeris e heallostadioattualedello

sviluppoil pro esso non è pienamente ontrollato.

La Figura 2.1 rappresenta un'immagine di mi ros opia elettroni a a s ansione

(SEM) di un ampione prodotto qui a Pisa. Si nota una struttura porosa

(20)

stessotipodiquelli di uisono stateanalizzate leproprietà otti he inquestatesi.

tipi he he vanno daal unede inedinanometri aoltre 100 nm. Normalmentele

na-noparti elletrovate insuper ie oprono una frazione variabiletra il5e il20% della

super ie. Analisiin sezionemostrano he una frazione onsistentedi nanoparti elle

penetrano nel sili ioattraverso i pori.

Ai ni delle misure presentate in questa tesi si è ritenuto utile di suddividere

ognuno dei quattro ampioni in due parti ed eettuare su una delle metà risultanti

un trattamento himi o a base di ioduro di potassio he halo s opo di rimuovere le

nanoparti elled'ororimastesul ampione. Fa iamonotare he, trattandosidi

atta - o umido a base a quosa, la rimozioneè attesa soprattutto per le parti ellerimaste

insuper ie,dato he quellepenetrate neiporihannos arsepossibilitàdiessere

rag-giuntedalla soluzione diet hing. Inoltre, an he se analisi preliminaridi mi ros opia

elettroni asembranosuggeriredierenzetras urabilitra ampionitrattatienon

trat-tati, non è possibile es ludere a priori he questo pro esso, seguito da una ulteriore

fase di as iugatura, provo hi alterazioni morfologi he del sili io poroso, ad esempio

dovute ad allargamento e distruzione lo ale dei pori. Anti ipiamo he al uni dei

ri-sultati presentatiinquesta tesi hannouna possibileinterpretazione legata proprioal

(21)

wafer di silicio pulito

strato d’oro 10 nm

RTA

nanoparticelle d’oro

soluzione HF/H2O2

coperta di metallo

solamente nella zona preventivamente

formazione del silicio poroso

Au che evapora depositandosi

maschera

sulla parte di campione non coperto dalla

campione

maschera

Asciugatura sotto leggero flusso d’azoto

Figura 2.2: S hema del usso dipro esso perla produzione dei ampioni di sili ioporoso

analizzatiinquestatesi.

2.1 Flusso di pro esso

Lavariantedell'HOME-HFinfasedimessaapuntopressoilgruppodelProf.

Diligen-tiedelDr. BarillarodelDipartimentodiingegneria dell'Informazionedell'Università

di Pisa può essere brevemente illustrato dal seguente usso di pro esso, des ritto

molto sempli ementein Figura2.2:

1 Substrati: Si <100> ditipo p (

N

A

= 0.5 − 1 × 10

15

m

−3

) Si <100> ditipo n (

N

D

= 1 − 2 × 10

15

m

−3

)

2 PuliziaCampioni: A etone5min,Etanolo5min,

H

2

O D.I

. 5mininultrasuoni. 3 Evaporazione Au (evaporatore Joule): Pressione residua =

2 × 10

−6

mbar,

massa diAu evaporata = 7mg, spessore lmAu ottenuto =10 nm.

4 RTA:

4.1 Rampa in salita: tempo 100 s, Temperatura iniziale = temperatura

am-biente, Temperatura nale =

1200

C

, usso diazoto

500 sccm

; 4.2 Storage: tempo

240 s

,Temperatura iniziale=

1200

C

, Temperatura nale

= 1200

C

, usso di azoto

500 sccm

; 4.3 Rampa in dis esa: Temperatura iniziale = 1200

C

, Temperatura nale = temperatura ambiente, usso di azoto

500 sccm

, rareddamento non forzato.

(22)

5 Et hing Sili io: Soluzione

= HF (48%)/H

2

O

2

(30%) 1 : 10

volume, tempo 15 min, Temperatura = temperatura ambiente, Soluzione di post-et hing =

Isopropanolo, As iugatura =leggero usso diazoto a Temperaturaambiente.

Una volta prodotti, i ampioni, sono stati divisi in due parti e una metà di essi ha

subito un ulterioretrattamentoallo s opo dieliminarel'oro rimasto sul ampione in

seguito alpro esso di et hing.

6 Et hing Au: Soluzione =200 ml

H

2

O D.I. + 340

g

KI

+7gI, tempo15min, Temperatura = temperatura ambiente, Soluzione di post-et hing =

Isopropa-nolo,

As iugatura =leggero usso diazoto a Temperaturaambiente.

2.2 Sviluppi ulteriori del pro esso

Come già aermato, il pro esso utilizzato per fabbri are i ampioni analizzati in

questatesi èrelativamentenuovoed originale. Essoègovernatodanumerosi

parame-tri he riguardano la formazione delle nanoparti elle (spessore del lm di partenza,

aratteristi he dell'RTA, et .), l'atta o himi o (tipo e omposizione della

soluzio-ne, tempi aratteristi i,eventuale ruolodella temperaturao dell'illuminazione,et .),

l'as iugatura(durata, temperatura, ambiente esterno, et .).

Allostatoattualeèstatotrovatoun insiemepreliminarediparametri he

onsen-tono di ottenere strutture porose, ma non è stato eseguito al uno studio sistemati o

delruolodeiparametri. Latesi, infatti,intenderispondereadunadomanda difondo

he riguardaleproprietàotti he dei ampioni,inparti olareveri areseessi sono

fo-tolumienes enti omeilsili ioporoso ordinarioed eventualmentea ertaredierenze

legate al tipo di substrato (

n

o

p

) e allapresenza delle nanoparti elled'oro. Anti i-piamo he le nostre misure onfermano un'e ientefotolumines enza esuggeris ono

he le nanoparti elle gio ano un ruolo in termini otti i. Alla lu e di questi risultati

si prevede he la ri er a sarà ulteriormente proseguita an he attraverso uno studio

sistemati o di ampioni prodotti in ondizioni diverse e ben ontrollate, meglio di

quantosia stato fattonora.

Oltre a questi ovvi sviluppi, il pro esso presenta notevoli aspetti di interesse in

prospettiva futura. Un elen os hemati o èriportato quidi seguito.

Per sua natura il pro esso prevede he l'atta o avvenga solo nelle regioni in ui si trovano le nanoparti elle d'oro. D'altra parte esse si formano solo dove

inizialmente era stato depositato il lm. Esistono numerose te ni he standard

basate su litograa(otti ao elettroni a) per realizzare deilm on un pattern

geometri o. Per intender i, se tramite litograa si fa sì he il deposito d'oro

rimanga solo in zone predenite, l'RTA reerà nanoparti elle solo in queste

zone (al più on un leggero spread dovuto alla diusione) e solo queste zone

risulteranno atta ate nella fase di et hing. Di onseguenza è fa ile ipotizzare

un metodo, adabile ed e iente, per avere sili io poroso a partire da zone

predenite sulla super ie, obiettivo he normalmente è piuttosto di ile da

(23)

Durantelafasediatta o himi o,lenanoparti elled'orositrovano prevalente-menteinsoluzione. Comegiàdes ritto, inunavisionesempli atadelpro esso

queste nanoparti ellepossono inlarsi all'interno deipori. In questa faseesse

sono dotatedi una notevolemobilitàed èpossibile he esistanodeimetodi he

permettano di ontrollarne, entro erti limiti, la posizione agendo on mezzi

non invasivi. Ad esempio l'appli azione di ampi elettri i stati i, in grado di

provo are una (modesta) polarizzazione delle nanoparti elle, potrebbe

onsen-tire di modi are a volontà le traiettorie seguite dalle nanoparti elle nel loro

per orso all'interno del sili io. Gradienti lo ali di pressione e/o temperatura

potrebbero an he portare ad un me anismo di guida, osì ome

l'appli azio-ne di ampielettromagneti i disomogenei he potrebbero sfruttare me anismi

similiaquelli delle pinzette otti he [33℄.

Queste potenzialità di ontrollo posizionaledelle nanoparti elle potrebbero ri-sultare di grande interesse non solo per reare sili ioporoso on modalità

spa-zialmente ontrollate, ma an he per disporre se ondo opportune geometrie le

nanoparti elle. Come aermato nel apitolo pre edente, la te nologia attuale

attribuis e grosse potenzialità a sistemi in ui le nanoparti elle sono disposte

in modoregolare, adesempio in strutture lineari he pregurano guide d'onda

plasmoni he. Nonsies ludelapossibilitàdiotteneresistemimistisili ioporoso

- nanoparti elle he presentino strutture di questo genere realizzati attraverso

questa te nologia.

Innequeste strutturemistemetallo( onduttore) sili ioporosopotrebbero for-se essere di qual he utilità per aumentare l'e ienza di iniezione delle

ari- he nel sili ioporoso he ne ha fortemente limitato l'appli azione a dispositivi

(24)

Apparato Sperimentale

Inquestolavoroditesisonostateeseguitemisureotti hedidiversogenereutilizzando

una varietà di apparati sperimentali in funzione sia delle ne essità di misura, he di

ause ontingenti (disponibilitàdiappare hiature, guasti,et .). Fondamentalmente

le misure, i ui risultati saranno presentati nei prossimi apitoli, si suddividono in

misure di riettività (o riettanza) e misure di fotolumines enza, queste ultime

ese-guite on e itazionein ontinuaed inimpulsata. Nel aso dell'e itazioneimpulsata

oltre a ostruire gli spettri di emissione sono stati a quisiti gliandamenti temporali

dellafotolumines enzaadiverselunghezze d'onda. Inne, misurediquesto tiposono

an he state eseguite infunzionedella temperaturautilizzandoun riostatoa ir uito

hiuso di elio ompresso.

Nonostante la grande varietà di ongurazioni e l'elevato numero di misure

ese-guite nel orso della tesi, le omponenti fondamentali dell'apparato possono essere

raggruppate ome qui di seguito.

3.1 Sorgenti

In funzione delle misure da eettuare sono state impiegatesorgenti di radiazione di

natura diversa:

Lampada alogena a lamento di tungsteno (potenza massima 250 W a 24 V), montata in una s atola rareddata per ventilazione forzata e operta da uno

s hermo on unaapertura ir olare he onsenteilpassaggiodellalu e. La

ten-sioneela orrentedialimentazionedellalampadasono ontrollateesternamente

e mantenute ostanti da un alimentatore stabilizzato in orrente. La lampada

è stata impiegata prevalentemente ome sorgente di radiazione a largo spettro

nelle misure di riettanza, dove essa è stata a oppiata ad un mono romatore

peravere una radiazionedilunghezza d'onda variabileinmodo ontinuo.

Inol-tre la lampada alogena è stata impiegata e per la alibrazione della risposta

spettraledegliapparatidimisura he saràdis ussainseguito,in ui, inprati a,

(25)

Laser a diodo(

λ

L

= 405 nm). Utilizzato ome sorgente d'e itazione in onti-nua della lumines enza a temperatura ambiente. Questo laser, he utilizza un

hip ad nitrurio di gallio prodotto dalla Ni hia, è di origine ommer iale

(Ox-xius) ed ha una potenza nominaledi 50 mW. Nelle ondizioni di operazione è

stato inviato direttamente sulla super ie dei ampionisenza usare una lente,

ma frapponendo un diaframma on apertura

1 mmin modo da evitare l'il-luminazione del supporto del ampione o del suo bordo. In queste ondizioni

la potenza eettivamente inviata sul ampione è stata di ir a 30 mW. Si noti

he la lunghezza d'onda del laser è attesa e itare fotolumines enza dal sili io

poroso,avendoifotoniun'energiasu iente( ir a3eV)peressereassorbitidal

materiale. In letteraturanonesistonomoltiesempidistudidifotolumines enza

delsili ioporoso onquestalunghezzad'ondadie itazione;tuttaviasisa hela

fotolumines enzapuò essere e a emente e itatadalle righe dellaser ad

Ar

+

he gia iono attorno a 458 nm, e d'altra parte si ha fotolumines enza an he

sotto e itazione on lu e ultravioletta (vedian he dopo). Quindila lunghezza

d'onda diquesta sorgente è ritenuta adeguata pergli s opi della tesi.

Laser ad e imeri XeCl (

λ

L

= 308 nm), modello EMG101MSC della Lambda Physik, alimentato daun generatore impulsatoad alta tensione (

V

alim

18-2 kV) he può ri evere un segnale di trigger esterno o funzionare on un trigger

interno on frequenze di ripetizione tipi he dell'ordine della de ina di Hz. La

duratadell'impulsolaser(FWHM)èparia ir a17ns. Utilizzato omesorgente

d'e itazioneimpulsatadellalumines enzail uiandamentospettralee

tempo-rale viene analizzato a temperatura ambiente e in funzione della temperatura.

Per inviare laradiazione di questo laser sul ampione èstato usato un sistema

di quattro spe hi dielettri iper UV uniti adiaframmi regolabili ne essari per

ontenere la grandedivergenza in us ita tipi a deilaser ade imeri. An he se

l'energiaperimpulsodisponibileall'us itadellaserèmoltoelevata( ir a100mJ

per impulso),tramite questi diaframmi e,quando ne essario, on l'uso di ltri

neutri, l'energiaè stata ridottaa valori he hanno permesso di eseguire misure

senza provo are danneggiamenti evidenti della super ie dovuti ad ablazione

dimateriale. Normalmente, infatti,l'energiaperimpulso in identesul

ampio-ne è stata mantenuta ben al di sotto del mJ (per un fas io di area trasversa

mm

2

) e misurata regolarmente on una termopila alibrata. La stabilità in

energia olposu olpoèrisultataabbastanzas arsa, onuttuazioniinenergia

dell'ordine del 20% (o superiori), ome tipi amenteosservato in questo tipodi

laser. Queste uttuazioni danno ovviamente origine a uttuazioni del segnale

di fotolumines enza, di ui si è tenuto onto nelle misure eseguendo medie su

numerosi (tipi amente entinaia) impulsi laser. Inoltre, dato il arattere

tran-siente dell'emissione sotto e itazione impulsata, è stata posta attenzione nel

sin ronizzarel'emissione dell'impulsolaser on iltriggerdellamisura, ostituito

dal segnale di sin ronizzazione fornito dall'alimentatore del laser. Da misure

pre edenti ondotte in laboratorio si sa he la uttuazione temporale

dell'im-pulso di sin ronizzazione rispetto all'impulso luminoso è dell'ordine di 10 ns,

(26)

tempera-tesi. Si noti inne he an he in questo aso l'energia del fotone ( ir a 4 eV) è

su iente ad e itare la fotolumines enza del sili io poroso, ome onfermato

da numerosissimi esempi riportati in letteratura, dai quali si può on ludere

he questo tipo di laser ad e imeri è una sorgente standard per gli studi di

fotolumines enza di questo materiale.

3.2 Mono romatori

Due diversi mono romatori sono stati usati per eseguire le misure della tesi, sia per

disperderelaradiazione abandalarga dellalampadaneglistudi diriettività he per

analizzare l'emissione inquelli difotolumines enza.

Mono romatore TRIAX Series 320 della Jobin-Yvon, dotato di tre reti oli se-lezionabili, uno da 1200 g/mm, uno da 1800 g/mm e uno da 600 g/mm. La

lunghezza fo ale è di 320 m, l'intervallospettrale nominale utilizzabile on il

reti olo 1200 g/mm è 0-1500 nm ( on una luminosità f = 4.1). Con questo

reti ololadispersionelineareèdi ir a 2.50nm/mm(è ir aildoppioperil

re-ti oloda 600g/mm). Lefenditurediingresso ed us itasono attuatedamotori

passo passo e possono essere aggiustate tra ir a 5

µ

m e 2 mm. Il mono ro-matore è inoltre dotato di porta GPIB, he permette un ontrollo via remoto.

Utilizzato nell'analisi spettrale della riettanza e dell'analisi in funzione della

temperaturadellalumines enzastimolatainimpulsata. Ovviamenteil

montag-giodell'appare hioèstato realizzatoinmodo onformeallos opodaottenere.

Infattiimono romatorinonsonostrumentisimmetri inelsenso he l'ingresso

e l'us ita non sono inters ambiabili fra di loro. Questo è dovuto sia a dettagli

ostruttivi he alla parti olare realizzazione blazed dei reti oli di dirazione

(ottimizzati in genere per lunghezze d'onda nelvisibile). Di onseguenza nelle

misure di riettanza si è posta la lampada all'ingresso del mono romatore ed

il ampione allasua us ita, mentre in quelle di fotolumines enzail ampione è

statomessoall'ingressoeall'us itaèstatopostoun rivelatore(fototubo). Inne

ome norma generale abbiamo sempre er ato diadattare fra loro le

ompo-nenti otti he in modo opportuno agendo sia sull'allineamento he sull'impiego

dilenti(s elteinunsetdidiversefo aliediametri)usate onlos opoprin ipale

di a ordare le aperture numeri he. Infatti è noto [34℄ he si ha un'e ienza

ottimale a ompagnata da una riduzione delle riessioni spurie all'interno del

mono romatorequandolaradiazioneiningressohaun'aperturanumeri asimile

aquelladel mono romatore. L'assenza diriessionispuriee la ondizione

otti-maledi illuminazione ompletadel reti olosonostate generalmente ontrollate

an he togliendo la opertura delmono romatore e veri ando i amminiotti i

all'internodello strumento.

Mono romatoreHR640FSLdella Jobin-Yvondilunghezza fo ale 64 me lumi-nositàf=5.7,fornitodiunreti olosingoloda1200g/mm. L'intervallospettrale

(27)

tura delle fenditure d'ingresso può essere variata on ontinuità da po o meno

di 5

µ

m no a 2 mm agendo su traslatori mi rometri i. Il mono romatore è ontrollato via remoto tramite lo Spe traLink, un dispositivo he fa uso di

un'interfa iaproprietariaperla omuni azione on lostrumentoediuna

s he-da per la omuni azione on un personal omputer. Lo Spe traLink permette

di onnettere an he l'us ita dagli apparati di rivelazione, fungendo in prati a

da onvertitore analogi o/digitale (a 14 bit) e permettendo la visualizzazione

e la registrazione delle misure on il PC del laboratorio. Utilizzato nell'analisi

spettraledellalumines enzastimolatainimpulsataein ontinuaatemperatura

ambiente.

3.3 Rivelatori

Dierenti rivelatorisono stati usati nelle misure diriettività e nell'analisispettrale

e temporale della fotolumines enza:

FotodiodoTHORLABS DET110 alimentato on una batteriada 12V. Rivela-tore utilizzatoper la misurazione del riferimentonelle misure di riettanza; si

tratta in sostanza di un fotodiodo al sili io, quindi on una e ienza quanti a

variabile nel visibile e entrata attorno a 800 nm, on area sensibile

1 m

2

,

alimentatoinpolarizzazioneinversa. Rispettoalfunzionamentoinmodalità

fo-tovoltai a,questa ongurazione permettediottenere una maggioresensibilità

(edan he un buontempodirisposta). Lasensibilitàdipi odiun fotodiodoal

sili ioè di ir a 0.45 A/W; in genere questa foto orrente è stata onvertita in

unatensione onl'usodiunaresistenzadi ari o(normalmente ompresatra10

k

e1000k

). Sinoti he infunzionedelvaloredellaresistenza di ari oil fat-tore di onversione potenza in idente/tensione viene modi ato. Nelle misure

siègeneralmenteoperatoinmododaottimizzarelarisposta intensione

mante-nendo ragionevolmente basso il rumore ed evitando a uratamente di saturare

ilrivelatore. Aquestos oposonostateeseguite dellemisureusandoltrineutri

alibrati e ontrollando he la risposta fosse in a ordo on l'attenuazione dei

ltri.

FotodiodoTHORLABSDET36A/Malimentato onunabatteriada12V. Rive-latoreutilizzatoperlamisurazionedell'intensitàdellalu eriessadai ampioni

durante le misure diriettanza. Questorivelatore hasostanzialmentele stesse

aratteristi he delpre edente, di uièun sostituto.

FototuboR955HAMAMATSU.Rivelatoreutilizzatodurantetutte lemisuredi fotolumines enza dove in prati a è stato montato all'us ita dei

mono romato-ri. L'impiego di un fototubo (rivelatore mono anale) è stato preferito all'uso

dirivelatorimulti anali(Opti alMulti hannelArray - OMA e CCD),

disponi-bili su entrambi i mono romatori, per una serie di ragioni. A parte motivi di

Figura

Figura 1.2, dando luogo alla 
reazione di una 
ari
a di polarizzazione sulla super
ie
Figura 2.2: S
hema del usso di pro
esso per la produzione dei 
ampioni di sili
io poroso
Figura 3.1: Spettri di una lampada di 
alibrazione a vapori di sodio ottenuti 
on i vari
Figura 3.2: Curva di risposta punto per punto del sistema di rivelazione 
omposto dal
+7

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