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La self efficacy di A. Bandura come teoria interpretativa della costruzione dell'identita del futuro infermiere: un'indagine tra gli studenti del corso di Laurea in Infermieristica dell'Universita di Pisa.

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Academic year: 2021

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Il percorso storico normativo dell'infermiere ci presenta un operatore che, fino agli anni novanta, si esprimeva principalmente attraverso atti di natura domestica, tecnica e di accudimento materno. Oggi gli infermieri sono diventati una professione intellettuale.

Ma come è avvenuto questo percorso di sviluppo, in un arco di tempo relativamente breve?

E’ certo che il gruppo professionale, attraverso l’azione dei Collegi Provinciali e della Federazione Nazionale, ha ottenuto nel tempo, presidiando fortemente, un “corredo” normativo di tutto rispetto che potrebbe aprire nuovi orizzonti agli infermieri. Il condizionale però è d’obbligo; attualmente si percepisce una categoria professionale che si muove a due velocità dissonanti tra loro: la prima è data da tutte le leggi che ci supportano e rappresentano, la seconda è data da un quotidiano in cui talvolta non si ha il senso di ciò che il professionista è.

Questa dimensione si può percepire bene tra gli studenti del corso di laurea in Infermieristica in quanto osservatori privilegiati delle dinamiche professionali (anche se acerbi nella loro possibilità di esprimere conclusioni) e nella situazione in cui lo scarto tra teoria e pratica viene particolarmente stressato.

È necessario perciò chiederci come poter intervenire per trasformare la dissonanza in armonica dimensione identitaria professionale.

Una possibilità è capire che tipo di infermiere si va formando durante il corso di laurea: lo studente è sottoposto a numerosi stimoli (teoria, tirocinio, incontro con modelli professionali, pregiudizi, stereotipi, ecc.) che determinano l’assetto che, dopo pochi anni, avrà come infermiere e allora dobbiamo chiederci come e quando questo processo inizia e come durante l’università si trasforma. Nel primo capitolo si presenta il percorso normativo della formazione di base infermieristica per capire come siamo arrivati all’attuale figura di infermiere, nel secondo si propone la teoria socio cognitiva di Albert Bandura nella sua possibilità di utilizzo interpretativo delle dinamiche identitarie degli studenti in infermieristica, nel terzo e ultimo capitolo si sono applicati sul campo i principi di Bandura attraverso una ricerca che ha coinvolto il Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Pisa.

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