• Non ci sono risultati.

Al lettore

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Al lettore"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

Musica Docta. Rivista digitale di Pedagogia e Didattica della musica, pp. I-III

https://musicadocta.unibo.it ISSN 2039-9715

© 2019 Giuseppina La Face – Creative Commons BY-SA 3.0

AL LETTORE

Il contenuto di questa annata di «Musica Docta» deriva in buona parte dalle relazioni presentate nel convegno Music as Cultural Education: Building New Bridges between Pre-College Schools and Universities (Bologna, 22-23 giugno 2018), e sotto-poste a referaggio. Il convegno è stato il quarto incontro – dopo Roma 2012, Bologna 2014 e New York 2015 – promosso dallo Study Group che nella Inter-national Musicological Society (IMS) si dedica al tema “Transmission of Knowledge as a Primary Aim in Music Education”. Il Gruppo è formato da studiosi europei, americani, asiatici, concordi nel sottolineare l’importanza di una trasposizione didattica che, oltre all’acquisizione di abilità nella lettura, nell’esecuzione o nella composizione, punti alla comprensione dell’arte musica-le come vettore di fenomeni culturali storicamente e socialmente radicati. Il Gruppo ha sede nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Esso non sarebbe nato senza l’attenzione e la spinta del Past President della IMS, prof. Dinko Fabris, al quale desidero esprimere la mia riconoscenza, e il ringra-ziamento più sentito. Un ringraringra-ziamento di cuore rivolgo ai tre colleghi statuni-tensi Matthew Balensuela, James Davis e Pierpaolo Polzonetti, che in ogni fase del lavoro preparatorio sono stati compagni preziosi nel mettere a fuoco, di-scutere, risolvere i tanti quesiti sia intellettuali sia organizzativi del convegno. Nella Nota introduttiva pubblicata qui di seguito due di loro, Balensuela e Polzo-netti, indicano le linee guida cui il convegno si è ispirato. A Polzonetti portia-mo inoltre gratitudine per l’aiuto fornito nella revisione degli abstracts.

Al convegno ha concorso la Rete universitaria per l’Educazione musicale, costituita nel 2015 fra dieci Atenei italiani: Bologna, Catania, Chieti, Ferrara, Palermo, Pavia-Cremona, Roma Tre, Sassari, Teramo, Torino (e con l’apporto del «Saggiatore musicale»). La Rete ha per scopo di stimolare la riflessione e l’azione dei musicologi italiani nel campo della Pedagogia musicale e della Di-dattica della musica.

Le relazioni che oggi ospitiamo in «Musica Docta» sono di studiosi di di-versa provenienza geografica e collocazione istituzionale. Esse si concentrano su due nodi nevralgici nell’educazione musicale (e non solo musicale): il legame fra il sapere scientifico elaborato nelle Università e la sua trasmissione didattica nelle Scuole primarie e secondarie; il rapporto necessario fra i docenti universi-tari e gli insegnanti delle Scuole. Questi argomenti investono la politica cultura-le dei vari Paesi, anche nella loro declinazione amministrativa.

Sottolineo subito una distinzione tra due diversi concetti che gli studiosi italiani evocano nei loro contributi: le scienze dell’educazione, da noi, contem-plano tanto la Pedagogia, ossia la disciplina che si occupa della formazione del-la persona, quanto del-la Didattica, che si occupa deldel-la trasposizione del sapere. Sono due ambiti comunicanti, che pongono sfide diverse, ma con finalità con-giunte. Se per comodità di discorso talvolta sussumiamo entrambe le discipline

(2)

II Giuseppina La Face

Musica Docta, IX, 2019 ISSN 2039-9715

sotto l’ombrello terminologico comune di ‘Pedagogia’, giova nondimeno co-glierne la diversa natura.

Quattro erano i temi principali del convegno, che puntualmente si rifletto-no in questa annata di «Musica Docta»: 1) le rifletto-nozioni musicologicamente perti-nenti acquisite dagli studenti prima di accedere all’università; 2) gli approcci in-terdisciplinari; 3) le politiche educative; 4) le prospettive multiculturali.

Alcune relazioni – e questa è una rilevante novità nella nostra disciplina – sono svolte congiuntamente da un docente universitario e un docente di scuo-la. James Davis – uno dei nomi in vista nella pedagogia musicale statunitense – assieme a due insegnanti presenta un lavoro svolto in team. Lo stesso fanno Pierpaolo Polzonetti con Maggie Youngblood: mostrano come ci si possa ac-costare alle discipline umanistiche e alla scienza partendo dalla musica. Un’esperienza didattica singolare è quella condotta in una Scuola primaria del Bolognese: un docente universitario, Lorenzo Bianconi, e una docente scolasti-ca, Silvia Cancedda, hanno portato i bambini a confrontarsi con un’opera del Seicento fuori repertorio, il Giasone di Cavalli. Alcuni papers dimostrano le rica-dute odierne della pedagogia musicale medievale nel curriculum del Liceo, e come la musica d’arte possa venir efficacemente adibita alla comprensione della storia tout court.

Nel presente volume, il tema delle politiche educative tocca diversi ambiti. Tra i colleghi italiani, Luca Aversano e Daniele Sabaino fanno il punto sulle travagliate riforme che in questi anni hanno modificato i percorsi di formazio-ne dei docenti; mentre Franz Comploi, con Sarah Schrott, offre una panorami-ca dell’edupanorami-cazione musipanorami-cale in una regione di frontiera, l’Alto Adige trilingue, che gode di uno statuto speciale.

Una delle sfide più alte oggi – certo non solo per la musica – risiede nella prospettiva multiculturale. In Italia, da sempre un Paese di emigranti, l’immigrazione è un fenomeno recente: non così nel melting pot statunitense, o in Germania, o in una megalopoli asiatica come Hong Kong. È obbligatorio, oggi, che anche la nostra disciplina rifletta su temi come la costruzione dell’identità, l’appartenenza a culture differenti, l’integrazione nel Paese di arri-vo: e qui lo scambio intellettuale fra musicologi e docenti della Scuola è vitale.

Nella rubrica degli Interventi offriamo al lettore una primizia: la Ab-schiedsvorlesung tenuta il 3 dicembre scorso da un collega dell’Università di Tori-no, Paolo Gallarati, che alla didattica del melodramma ha dedicato un lungo magistero universitario. Fa idealmente il paio con l’intervento di un luminare della drammaturgia musicale, il compianto Philip Gossett, apparso nel «Saggia-tore musicale» quando «Musica Docta» non era ancora nata: Insegnare l’opera liri-ca all’università (XV, 2008, pp. 81-96). È superfluo sottolineare la vitale impor-tanza del tema.

Nel concludere questo breve editoriale, desidero ribadire il tema di fondo che sta alla base del nostro lavoro, e che abbiamo esplicitamente dichiarato nel-la Study Session del 2015 a New York (cfr. «Musica Docta», VI, 2016). Pedagogia

(3)

Al lettore III

Musica Docta, IX, 2019 ISSN 2039-9715 musicale e Didattica della musica non sono discipline separate, né tantomeno sono estranee alla Musicologia: sono due rami distinti ma strettamente intrec-ciati cresciuti su un tronco comune, e si alimentano della stessa linfa: la musica intesa come manifestazione umana irriducibilmente storica e culturale, vettore di un sapere a sua volta implicato in un ricco e fruttuoso dialogo con altri saperi.

La trasmissione del sapere come mandato primario nell’educazione musica-le è la missione degli aderenti allo Study Group IMS. «Musica Docta» se ne fa in-terprete.

Giuseppina La Face giuseppina.laface@unibo.it

Riferimenti

Documenti correlati

The first relevant result is the proof of the Finiteness Theorem 2.3, stating that, if the space under study is triangulable and the vector-valued filtering function is continuous,

Nel caso di acquisite pregresse competenze strumentali specifiche, si farà riferimento anche ai contenuti previsti dalla Tabella C del DM 382/2018.. Corno Per

We have presented a method for proving rst order properties of constraint logic programs based on unfold/fold program transformations, and we have shown that the ability of

La formulazione delle equazioni dei vincoli introdotti dalle coppie cinematiche presenti nel sistema, necessita della definizione preliminare di condizioni, i vincoli di base

Il progetto consisterà nella creazione di un sistema controllato tramite touch screen in grado di leggere e riprodurre file wav memorizzati su una scheda SD.

Nell’ambito delle Scienze Naturali sono stati trattati numerosi argomenti che offrono spunti di riflessione e stimoli a comportamenti responsabili e consapevoli nel

Selezionare la voce utilizzando il pulsante u u/ /U U nella schermata del browser, quindi premere il pulsante [ o B/X.Verrà riprodotto il file musicale selezionato.. Mantenere

Migrant workers will pay a tax for work permit in Kazakhstan / Tengrinews.kz Information Agency on 13 November 2012 (. By making such statements, Kazakhstani officials confirm