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Genesi dell’architettura. Strumenti per il progetto

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Academic year: 2021

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ISBN: 978-88-96080-01-6

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EOMETRIA DESCRITTIVA

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

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METRIA DESCRITTIVA

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto Al Professor Ugo Saccardi

Alla sua irascibilità Alla sua genialità

©copyright 2008 - Tutti i diritti riservati.

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EOMETRIA DESCRITTIVA

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto Introduzione

Verso una geometria liberata, Maria Teresa Bartoli

Genesi dell’architettura. Geometria per la didattica, Carmela Crescenzi Studenti:

Ancilli E. (pag. 63), Andreuccetti A. (pag. 63), Atzori G. (pag. 63), Baldanzi C. (pag. 51), Baratelli G. (pag. 37), Barbaric G. (pag. 53), Bartoli A. (pag. 33), Berni E. (pag. 29), Bertoncini S. (pag. 10), Brugnoli P. (pag. 10), Bianchi A. (pag. 14), Bisceglia F. (pag. 16), Boganini L. (pag. 10), Bolis A. (pag. 13), Boschetti G. (pag. 14), Capozza (pag. 52), Carotti L. (pag. 35), Casadio F. (pag. 14), Cenci M. (pag. 58), Censini V. (pag. 19), Ceragioli F. (pag. 22), Chiti S. (pag. 26), Cofanelli A. (pag. 54), Conti T. (pag. 9), Daveri V. (pag. 19), De Bernardinis (pag. 47), Di Maggio M. (pag. 35), Fanara S. (pag. 6), Fastame F. (pag. 50), Forgione M. (pag. 25), Forzoni I. (pag. 61), Jimenez Andrioli C. (pag. 31), Gailli F. (pag. 48), Giachetti G. (pag. 45), Giovangrandi P. (pag. 40), Giuliani S. (pag. 9), Guariglia D. (pag. 36), Guida G. (pag. 16), Guidi L. (pag. 34), Guidi R. (pag. 46), Innaco E. (pag. 45), Iobetti A. (pag. 62), Lari M. (pag. 48), Latini S. (pag. 61), Lessi (pag. 24), Latini S. (pag. 58), Livi F. (pag. 53), Magi G. (pag. 55), Malavasi L. (pag. 32), Mantovano L. (pag. 29), Marchetti L. (pag. 40), Mattioli L. (pag. 46), Mecocci A. (pag. 43), Menniti B. (pag6), Mesco R. (pag. 30), Michelangioli M. (pag. 32), Minunno A. (pag. 41 e 42), Morelli D. (pag. 32), Morelli P. (pag. 59), Murgia F. (pag. 44), Musetti V. (pag. 20 e 21), Nannini (pag. 7), Narduzzi F. (pag. 49), Nicoli S. (pag. 8), Nonnoni F. (pag. 43), Paci A. (pag. 18), Palitta M. (pag. 36), Panzani L. (pag. 20 e 21), Papaleo G. (pag. 39), Pastorelli A. (pag. 22), Pastorelli F. (pag. 27), Pecci V. (pag. 12), Perrone R. (pag. 39), Pertici S. (pag. 12), Picchianti R. (pag. 44), Pierangioli L. (pag. 28), Pini S. (pag. 8), Pistolesi C. (pag.11), Pitrelli A. (pag. 41 e 42), Primerano A. (pag. 41 e 42), Polverosi S. (pag. 55), Pontarelli A. (pag. 59), Rigoli C. (pag. 57), Romanelli A. (pag. 38), Rosi A. (pag. 60), Rosso V. (pag. 32), Rotesi G. (pag. 23), Ruello F. (pag. 30), Sacchetti M. (pag. 60), Sbragi A. (pag. 19), Scerbo B. (pag. 59), Simili M. (pag. 60), Tamantini M. (pag. 17), Tarassi T. (pag. 52), Vaccaro D. (pag. 44), Vanni G. (pag. 15 e 57), Vannuccini G. (pag. 15 e 57), Zammarchi V. (pag. 56).

La grafi ca scritta in calce è stata eseguita dai seguenti studenti:

Borgiotti E. (pag. 17, 34, 53, 59, 60, e 63), Miccinesi F. (pag. 14, 24, 28, 29, 31, 32 e 56), Papini F. (pag. 13, 18, 23, 25, 26, 26, 40, e 61), Pasqui A. (pag. 27, 43, 47, 50, 55 e 62),

Lavori presenti sulla tavola “battistero” degli studenti - Cordinamento: L. Patoia, L. Boganini, P. Brugnoli, S. Bertoncini, M. Melotto, M. Dini - Fronte Est: A. Travascio, A. Viviani, F. Scatizzi, A. Beretta, C. Cinelli, E. Biazzo, F. Mangone, P. KruKlidis, M. Madonna, A. Marsala, M. Mastrocecco, C. Rossi, R. Mauro, F. Laudani, L. Maisto, O. Marratzu, M. Calamandrei, N. Mazzotti, P. Mannoni, L. Patoia, L. Salminci, S. Valente, S. Menegus, V. Vicino. - Fronte Nord-Est: A. Lizzi, Brilli, G. Brunamonti, C. Mugnaini, D. Piergalli, D. Vaselli, E. Rossi, E. Meneghello, F. Ciavarella, F. Scaglione, F. Bianchi, G. Moschini, I. Sartoretti, L. Difi glio, M. Pruneddu, M. Cladirola, M. Roppo-lo, V. Testa. - Fronte Sud-Est: A. Fiorelli, A. Traffi cante, A. Siciliano, S. Defl avis, E. Serra, P. Ferrigno, G. Mastropietro, G. Buzzegoli, M. Pinzi, C. Parisi, G. Orlandi, S. Moscati, M. G. Paletta, A. Annalisa. - Elementi altre facciate; Attico fronte Nord: A. Carbone, A. Bruno, N. Carleo, N. Casula, G. Gallai, G. Gualtieri, V. Masciullo.

Architetti:

Borromini (pag. 14), Brun (pag. 18), Brunelleschi (pag. 11), Calatrava (pag. 33, 34, 36, 37, 40, 41, 42, 45, 53, 54, e 60), Candela (pag. 24, 27, 29 e 32), Cohen (pag. 44), Dieste (pag. 28), Endo (pag. 46, 49 e 60), Foster (pag. 38, 47, 55 e 63), Frezier (pag. 17), Fuller (pag. 30), Fuksas (pag. 61), Gaudì (pag. 20, 21, 22 e 23), Gerhy (pag. 39), Grimshaw (pag. 62), Guarini (pag. 15 e 17), Hadid (pag. 59), Herzog (pag. 52), Le Corbusier (pag. 26), Libeskind (pag. 48 e 52), Meier (pag. 51), Niemeyer (pag. 31), Piano (pag. 57), Sahba (pag. 35), Utzon (pag. 25), Vandelvira (pag. 12), Von Gerkan (pag. 56), Wright (pag. 19).

Responsabile scientifi co Carmela Crescenzi

Redazione mostra

Elisabetta Borgiotti, Francesca Miccinesi, Federica Papini, Andrea Pasqui

In copertina

Elaborazione grafi ca di Alessandro Faleburle Stampa

Tipografi a Il David - Firenze

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto Molti anni fa, agli inizi della mia attività di ricerca, trovai ne La struttura delle rivoluzioni

scientifi che di Thomas Kuhn la descrizione della scienza di cui avevo bisogno per non sentirmi schiacciata dalla mia ignoranza, ma guidata nei miei slanci conoscitivi; pote-vo ricondurre le mie impressioni epistemologiche, difformi dalle descrizioni correnti, all’interno di uno svolgimento condivisibile e costruttivo. Una sola osservazione mi colpì come un affronto indigeribile. Nel capitolo VIII, dal titolo “La risposta alla crisi”, viene affrontato il tema dell’emergere della nuova scienza dalla crisi della precedente, attraverso la discussione dei rompicapo e lo studio dei controfatti. Questi emergono perché nessun paradigma che fornisca una base alla ricerca scientifi ca riesce mai a risolvere completamente tutti i suoi problemi. Poi Kuhn aggiunge le seguenti parole: I pochi paradigmi che siano parsi far ciò (ad esempio l’ottica geometrica) hanno com-pletamente cessato in breve tempo di produrre problemi di ricerca e sono invece di-ventati strumenti tecnici. Tra l’ottica geometrica e la geometria descrittiva è innegabile una contiguità che rende impossibile ai cultori della seconda non sentirsi feriti dalle parole di Kuhn. Espellendo dagli ambiti della ricerca scientifi ca la parte forse più no-bile delle attività connesse al disegno di architettura, queste parole appaiono ai suoi cultori mortifi canti e tali da spingere a cercarne il meritato riscatto.

Il giudizio severo non era privo di motivazioni: in effetti, anche dal punto di vista dell’ar-chitettura, il ricorso alle discipline derivate dall’ottica geometrica, nelle più aggiornate versioni legate agli sviluppi dell’omologia, è molto legato ad assunti prevalentemente didattici: esercizio formativo per eccellenza, adatto a sviluppare la capacità di con-trollo delle forme nello spazio. Ma nessuna vera ricerca si alimenta di sole istanze didattiche, mentre sembra che oramai il campo di ciò che è esplorabile con riga, com-passo e lapis sia già stato tutto percorso. E allora quali obbiettivi si possono proporre oggi alle discipline grafi che derivate dall’ottica geometrica? Se essa ha avuto un ruolo scientifi co nel passato, perché si può dubitare che oggi sia ancora una scienza? L’ottica geometrica, quando, nel XV secolo, è stata la prospettiva al suo nascere, si è posta come ricerca- traino di molte altre, con le quali si è attuata la rivoluzione scientifi ca dell’Illuminismo. La sua duplice natura di teoria e fi gura sensibile, scienza rigorosa e immagine seducente, le ha attribuito un potere di persuasione e di penetra-zione altissimo. Essa ha indotto trasformazioni in molte altre discipline (la matematica, la geometria, la cartografi a, l’astronomia…). Se i suoi strumenti però, almeno nelle applicazioni legate al nostro campo, hanno subito movimenti, questi sono stati nella direzione di un impoverimento sistematico, legato all’assunto riduttivo che per essere scienza doveva limitare le sue speculazioni al controllo possibile con soli carta lapis

compasso e righello. E questo è un po’ come pensare che la chirurgia possa progre-dire limitando gli strumenti del chirurgo al bisturi, ago e fi lo.

Oggi, fi nalmente, il campo è stato radicalmente sconvolto dall’informatica: è giunta la trasformazione attesa, grazie al computer, che riapre all’architettura i cancelli del pen-siero geometrico, liberando i limiti imposti fi nora all’ottica, dando fi nalmente una nuova potenza di seduzione alle immagini, offrendo sentieri prima proibiti all’esplorazione della mente e dell’occhio, restituendo al “geometra” l’antico piacere della scoperta di relazioni insospettate. Ricomincia la possibilità di nuove avventure per la ricerca e ricomincia per la didattica la possibilità di un nuovo rapporto con una disciplina, dive-nuta a rischio di aridità. Nei millenni trascorsi geometria e architettura sono vissute in simbiosi, nutrendosi reciprocamente, offrendo l’una all’altra le occasioni dei successi raggiunti. Forse gli strumenti attuali ci faranno riprendere una direzione e un cammino rivolti verso il nuovo e l’incognito, che con presunzione pensavamo di non dover più cercare.

Questa mostra, che espone materiale didattico eppure già di ricerca, va nella direzio-ne descritta, con competenza scientifi ca, leggerezza apparente, e felicità manifesta nella piacevolezza delle tavole esposte, dimostrazione del grado di partecipazione ottenuta da una docente capace di “persuadere” ed entusiasmare verso una disciplina non facile, eppur resa attraente.

Il CAD e la modellazione solida, rivolti all’analisi delle complesse geometrie messe il opera dall’architettura nelle sue imprese più nobili, passate e attuali, permettono esplorazioni conoscitive ben oltre la mera rappresentazione imitativa, adatte a inda-gare e raccontare il come e a cercare quindi i perché. Soprattutto lo studio delle coperture, la più rischiosa delle sfi de dell’architettura, riceve incentivo e sostegno dai nuovi strumenti, e le tavole di questa mostra, in larga misura dedicate proprio a que-sto tema, danno evidenza al coraggio che agli studenti è venuto dal possesso di armi adatte ad affrontarlo. L’essere fi nalmente liberi dalla “costruzione per punti”, ognuno da inseguire con fatica di occhi e di mano, anche quando la testa ha risolto il proble-ma, poter muovere a piacimento la fi gura concepita sullo schermo del computer, alla ricerca della sua più compiuta comprensione, restituisce all’apprendista architetto la felicità ideativa di cui probabilmente godette nel passato, quando intagliava nel legno o nei tuberi, o costruiva con la creta le forme di cui inseguiva le proprietà.

Forse se Thomas Kuhn vedesse tutto questo, dovrebbe ricredersi e cancellare quella “riserva”che rappresentava un’ eccezione al suo ragionamento.

MARIA TERESA BARTOLI Verso una geometria liberata

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

“ Una scuola di architettura dovrebbe coltivare nei suoi studenti amore per la disciplina e la convinzione che gli architetti – come i registi, i pittori, i fi losofi e i matematici – abbiano la capacità di offrire rifl essioni intelligenti sul mondo.” BERNARD TSCHUMI Questo volume è una sintesi dei lavori sviluppati nell’ambito disciplinare Icar 17, Fon-damenti e Applicazioni della Geometria Descrittiva, Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura - Corso di Studio in LM 4cu.

Rendere “attraente” una disciplina, e in particolare la Geometria Descrittiva, è la misura dell’amore che ciascuno di noi ha per l’ARCHITETTURA, l’architettura “za se e sen-za ma”, non condizionata dall’individuale apprezsen-zamento per una certa architettura, ma alla capacità di disvelare la bellezza insita in essa, non legata ai periodi storici e/o alle correnti del momento. L’arte digitale ha come riferimento l’arte Rinascimentale o quella Barocca? In un’intervista D. De Kerkove coerente-mente esalta i caratteri di entrambe riconducendoli all’attualità: “…se nel Rina-scimento la misura del mondo era l’uomo, oggi la misura dell’uomo è il mondo. … gli uomini del Rinascimento hanno preso tutto il pensiero connettivo, e lo hanno reso individuale; adesso si è passati da un pensiero individuale ad un nuovo pensie-ro connettivo. ... Il Barocco ha rappresentato l’esplora-zione dei sensi, … Era la tra-dul’esplora-zione di ogni cosa sensoriale, la trasmissione dal tattile al visivo, ma anche la trasmissione del visivo in tatto. Oggi ci troviamo ad esplorare tutti i sensi, ad a-scoltare con tridimensionalità la realtà virtuale, ci troviamo ad esplorare i sensi come la gente del barocco; ma il nostro è un neo-barocco elettronico.” (http://www. mediamente.rai.it, D. De Kerkova “Il neo-barocco” digitale. Firenze, 31.05.96.)

Si ritiene che in un progetto formativo la conoscenza del passato nella sua globalità è fondamenta per il rinnovamento e l’evoluzione del pensiero.

Si tratta di mostrare agli allievi le occasioni, le opportunità, le possibilità che pos-sono trarre dall’insegnamento. Le possibilità che possono cogliere per guidare la loro for-ma mentis all’Architettura. Nella stessa intervista De Kerkove presentando uno dei workshop chiamato “Rinascimento digitale” , si chiede: “… come svilup-pare l’arte tecnologica, la sensibilità, l’estetica specifi camente toscana e metterla a disposizione del mondo”, facendo la Toscana parte della memoria totale del mon-do.

“Come!?”. Negli ultimi anni ci si è interrogati sul “come educare un architetto al dise-gno nell’era dell’informatica e dell’iperarchitettura”( R. Migliari) sulle sue fun-zioni e ancora più insistentemente e criticamente sul ruolo della geometria.

Ma qualsiasi divulgazione fi gurativa nelle diverse espressioni, bidimensionale o tridi-mensionale, comunicazione virtuale di un idea o di realtà, si concretizza con un atto rappresentativo olistico. Atto legato alla magia del segno, ad un necessario rigore che avoca la geometria in tutte le sue espressioni: misura e proporzione, in-vestigazione e costruzione.

Queste ultime, in particolare, sono strutturali e strutturanti del progetto di architet-tura e proprie della Geometria descrittiva.

Nozione e rigore sono le basi comuni della disciplina, ma altro è il complesso per-cor-so formativo e formante del progetto educativo.

L’inquietante “come” è un sentimento diffuso in molti docenti delle diverse disci-pline dei corsi di Laurea.

La chiave del problema è la comunicazione: la settorialità del progettare Architet-tura ha contribuito allo scollamento della conoscenza del fare Architettura, allo svuotamen-to delle discipline come se esse non concorressero ad un unico percorso formativo. La mancata comunicazione dei nessi concatenanti i diversi settori, sep-pure in ma-niera minimale data la vastità degli apporti conoscitivi, porta alla sterili-tà dei singoli insegnamenti.

Occorre un progetto pedagogico che non induca ad una visione temporale e setto-riale, che sviluppi un’ educazione ermeneutica al progetto di architettura.

Pensiero connettivo e sensuale trasposti in forme cristalline o fl uide e dinamiche si sono sviluppate alternandosi infl uenzando e condizionandosi nel tempo. È un pro-ble-ma di tecnologia o di pensiero?

Considerando che in una società il pensiero e la cultura sono infl uenzati dalla tec-nologia di cui dispone, e che l‘odierna tectec-nologia informatica per le modalità e le potenzialità della sua diffusione crea forti condizionamenti formativi, occorre che si comprendano i criteri strutturale e organizzativi propri del comunicare.

Il controllo e il corretto uso delle tecnologie e il “forma mentis” sono l’obiettivo che la ricerca si pone nell’ambito della didattica e nello specifi co la Geometria e le sue rela-zioni interdisciplinari: comunicazione di base, applicazione degli strumenti – concet-tuali, analogici e digitali -, comprensione del testo geometrico insito nel progetto dell’ Architettura, comunicazione dei risultati.

L’integrazione delle conoscenze e uno scambio osmotico con competenze ed espe-rienze di singoli allievi o di gruppi di ricerca, ha condotto a dei risultati di appren-di-mento di apprezzabile interesse e crescita culturale.

CARMELA CRESCENZI Genesi dell’architettura. Geometria per la didattica.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Fanara S. - Menniti B.

Multimedialità per la comprensione dell’architettura solida

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Nannini F. Pantheon - Roma - Apollodoro di Damasco

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Nicoli. S. - Pini S.

La volta del Separeo di Villa Adriana - Tivoli - Imperatore Adriano

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Conti T. - Giuliani S. Moschea del Venerdì - Isfahan

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: L. Boganini - S. Bertoncini

Battistero San Giovanni - Firenze

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Pistolesi Cosimo Cupola di Cappella Pazzi - Firenze - Brunelleschi F

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Pecci V. - Pertici S.

Capilla Oval primera e segunda - Trattato, A. Vandelvira

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Bolis A. Chapelle Galiot De Genoillac - Assier - Lot

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Bianchi A. - Boschetti G. - Casadio F.

Cupola di Sant’Ivo alla Sapienza - Roma - Borromini F.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Vanni G. - Vannuccini G. La Real Chiesa di San Lorenzo - Torino - Guarini G.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Bisceglia F. - Guida G.

San Gaetano - Vicenza - Guarini G.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Tamantini M. Sferoide da trattati

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Paci A.

Hotel de la Ville, volta del passaggio di Brun - Marsiglia

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Censini V. - Daveri V. - Sbragi A. Solomon Guggenheim Museum - New Yorl - Wright F. L.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Musetti V. - Panzani L

Sagrada Familia - Barcellona - Gaudì A.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Musetti V. - Panzani L Sagrada Familia - Barcellona - Gaudì A.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Ceragioli F. - Pastorelli A.

Volte a crociera, Sagrada Familia - Barcellona - Gaudì A.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Rotesi G. Las Escuelas provisionales - Barcellona - Gaudì A.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Lessi L.

Plaza de los Abancos - Cuernavaca - Candela F.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Forgione M. Opera House - Sidney - Utzon J.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Silvia Chiti

Padiglione Philips - Berlino - Le Corbusier

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Pastorelli F. Stabilimento Bacardi - Cuautitlan - Candela F.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Pierangioli L.

Chiesa - Atlantida - Dieste E.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Berni E. - Mantovano L. Palazzetto dello Sport - Città del Messico - Candela F.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Mesco R. - Ruello F.

Cupola geodetica - Expo Montreal - Fuller R. B.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Jimenez Andrioli C. Chiesa di San Francesco - Tamtulha-Belo - Niemeyer O.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Malavasi L. - Michelagioli M. - Morelli D. - Rosso V.

Palazzetto dello Sport - Kuwait City - Candela F.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Bartoli A. Scuola Cantonale - Wohlen - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Guidi L.

Ponte di accesso alla città di Lerida - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Carotti L. - Di Maggio M. Tempio del Loto - Nuova Dehli - Sahba F.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Guariglia D. - Palitta M.

Ponte Phelipe II - Barcellona - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Baratelli G. Padiglione del Kuwait - Siviglia - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Ronmanelli A.

Cupola del Reichstag - Berlino - Foster N.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Papaleo G. - Perrone R. Palazzo uffici olandesi - Praga - Gerhy F.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Giovangrandi P. - Marchetti L.

Stazione d’ Oriente - Lisbona - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Minunno A. - Pitrelli a. - Primerano A. Stazione di Satolas - Lione - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Minunno A. - Pitrelli a. - Primerano A.

Stazione di Satolas - Lione - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Mecocci A. - Nonnoni F. Art Museum - Milwaukee - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Murgia F. - Picchianti R. - Vaccaro D.

Stilicho Duplex - Parigi - Cohen P. S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Giachetti G. - Innaco E. Museo della scienza - Valencia - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Guidi R. - Mattioli L.

Healtecture K - Osaka - Endo S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: De Bernardis A. - Pasqui A. Millenium Bridge - Londra - Foster N.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Gailli F. - Lari M.

Ampliamento del Victoria & Albert Museum - Londra - Libeskind D.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Narduzzi F. Transtation O Sakai-Cho - Fukui - Endo S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Festame F.

Imperial War Museum North - Manchester - Libeskind D.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Baldanzi C. Chiesa di Dio Padre Misericordioso - Roma - Meier R.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Capozza E. - Tarassi T.

Expodach - Hanover - Herzog T.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Livi F. - Barbaric G. Chiesa Roma 2000 - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Cofanelli A.

Torre di Controllo di Sondica - Bilbao - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Magi G. - Polverosi S . - Pasqui A. City Hall - Londra - Foster N.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Zammarchi V. - Miccinesi F.

Tempodrom - Berlino - Von Gerkan M.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Rigoli C. - Vanni G. - Vannuccini G. Chiesa di Padre Pio - San Giovanni Rotondo - Piano R.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Cenci M.

Springtectureb - Shiga - Endo S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Morelli P. - Pontarelli A. - Scerbo B. Rosenthal Museum - Cincinnati - Hadid Z.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Simili M - Rosi A. - Sacchetti M.

Stadio Olimpico - Atene - Calatrava S.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Forzoni I. - Latini S. Centro Espositivo - Bassano del Grappa - Fuksas M.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto ALLIEVO: Iobetti A

Sala the Core - Cornwall - Grimshaw N.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto

ALLIEVO: Ancilli E. - Andreuccetti A. - Atzori G. Stazione TAV - Firenze - Foster N.

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Genesi dell’Architettura Geometria per il Progetto Finito di stampare

nel mese di settembre 2008 presso la Tip. Il David - Firenze

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