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L'umanizzazione nel sistema sanitario

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(1)

MANAGEMENT

INFERMIERISTICO

U M A N I Z Z

A R E

l ’ A S S I S T

E N Z A

Marta Nucchi Università degli Studi di Milano

(2)

Legge 26 febbraio 1999, n. 42

“disposizioni in materia di professioni sanitarie”

art.1 definizione delle professioni sanitarie

1. La denominazione

“professione sanitaria ausiliaria”

nel testo unico delle leggi sanitarie,

approvato con R.D. 27.7.1934, n. 1265,…

è sostituita dalla denominazione

(3)

Legge 26 febbraio 1999, n. 42

“disposizioni in materia di professioni sanitarie”

art.1 definizione delle professioni sanitarie

2. … Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie … è

determinato dai contenuti dei D.M. istitutivi

* a) dei relativi profili professionali,

* b) degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post-base, * c) degli specifici codici deontologici …

(4)

La legge 42 / 1999

è punto di riferimento

in sede di giudizio:

è indicato il CAMPO PROPRIO

come ambito di riferimento per

l’esercizio della professione

D.M.Sanità del 14 settembre

1994, n.739

“… profilo professionale

dell’infermiere”

art.1.1 …è responsabile

dell’assistenza generale

infermieristica.

(5)

I diritti della persona

e

l’umanizzazione

dell’ assistenza

(6)

Qualche riflessione sui termini adoperati abitualmente:

* diritto / dovere

* uomo

* persona

* relazione

(7)

Diritto / dovere

in riferimento alle relazioni di

rispetto reciproco

e, conseguentemente,

norme che tutelano la giustizia

stabilita dalle persone per il buon

vivere di una società

(8)

“Se adempiamo i nostri doveri,

non dovremo andare lontano a cercare i diritti”.

Gandhi

DOVERE: ciò che si deve fare,

che si ha obbligo di fare.

Nelle società moderne e democratiche,

l’accento viene posto sui doveri civici

che rappresentano il presupposto

perché giustizia e legge possano essere

(9)

Nella nostra attuale epoca, post – moderna, dominano i concetti di diritto, di flessibilità, di dinamismo, di complessità.

L’agire professionale “al servizio di …” si caratterizza

* per la capacità / abilità e

* per la riconosciuta competenza di

leggere il presente ed ipotizzare un futuro migliore.

Dal patto infermiere – cittadino (12.5.1996): Io infermiere mi impegno nei tuoi confronti a … garantirti competenza, abilità e umanità nello svolgimento delle tue prestazioni assistenziali

(10)

D.M. della Sanità n.739/94

art.1.3

L’infermiere

a) partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività;

b) identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi

Codice deontologico (1999) Rapporti con le istituzioni

Art. 6.1 L’infermiere, ai diversi livelli di responsabilità,

contribuisce a orientare le politiche e lo sviluppo del sistema sanitario, al fine di garantire

il rispetto dei diritti degli assistiti, l’equo utilizzo delle risorse e

(11)

U o m o ,

*

realtà sociale, storica, culturale e

politica

* dotato di intelligenza e di ragione

* la coscienza dell’uomo,

come consapevolezza e senso

morale

(12)

Nella prassi sanitaria e nella riflessione

bioetica

la questione della COSCIENZA

è di drammatica attualità, se ci si trova

di fronte ad individui che sembrano aver

perduto la coscienza

Se nell’uomo viene meno la sua coscienza

si riduce la capacità di mettersi in relazione

si determina la sua fine come persona

(13)

P E R S O N A , “portatrice” di

diritto.

Ha diritto alla r e l a z i o n e cioè al rispetto

della sua specifica dimensione umana che trascende l’uomo

come corpo oggettivo.

P E R S O N A

è soggetto razionale e sensibile,

con una propria coscienza:

non può accettare di essere trasformato

in oggetto per altri.

(14)

La p e r s o n a , capace di

relazionarsi,

interpreta ciò che osserva

in modo oggettivo e simbolico:

è un incontro con altri

che la riconoscono e l’accolgono

per la sua alterità e per i valori che ha

(15)

La r e l a z i o n e mette in luce il modo di essere originario

della persona che si realizza uscendo dal sé

per incontrare il mondo e il suo manifestarsi.

Tra gli obiettivi della formazione

infermieristica (ordinamento didattico

approvato dal MIUR)

“Stabilire e mantenere relazioni

efficaci

(16)

Operare per la qualità

significa essere sicuri che

le prestazioni / i servizi erogati

siano centrati sull’evidenza

scientifica, ovvero sulle prove di

efficacia.

Evidenza- dalla radice latina VID,

cioè capire,vedere;

spiega la filosofia di fondo del fenomeno: andare al di là

delle apparenze, del singolo sapere, della tradizione . . .

(17)

Q U A L I T A’

significa anche

possedere conoscenze e prassi

verificate dalla ricerca scientifica,

affinché il sapere/competenza

dell’infermiere sia in evoluzione,

in modo reale, realistico e veritiero

C. D. art. 3. 1 “l’infermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso la formazione permanente,

la riflessione critica sull’esperienza e la ricerca, al fine di migliorare la sua competenza.

L’infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiornate …”

(18)

Qualsiasi pratica professionale

deve essere supportata e giustificata

da prove di efficacia e sicurezza di un

dato intervento;

solo così l’infermiere può sperare di essere

autentico fautore di cambiamenti

significativi e positivi.

(19)

Il cambiamento che l’Evidenza Scientifica implementa

consiste nella propagazione di nuove mentalità che inducano a cercare le prove d’efficacia,

* superando il riferimento autoreferenziale e

* favorendo lo sviluppo di buone politiche sanitarie.

Tra gli obiettivi della formazione

infermieristica (ordinamento

didattico approvato dal MIUR)

“agire in modo coerente con la

concettualità infermieristica;

fornire prestazioni tecniche

corrette ed efficaci in applicazione

e nel rispetto dei principi

scientifici fondamentali della

professione”

(20)

Nella nostra attuale epoca, post – moderna, dominano i concetti di diritto, di flessibilità,

di dinamismo, di complessità.

L’agire professionale “al servizio di …” si caratterizza per la capacità di

leggere il presente ed ipotizzare un futuro migliore.

D.M. n.69/1997 art. 1, comma 3.

“partecipa alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi sanitari rilevando,

(21)

Nell’esercizio professionale è necessario

assumersi la responsabilità

di agire per la società e

all’interno della società

D.M.Sanità del 14.9.1994, n. 739

“…profilo professionale dell’infermiere”

art.1. 3 L’infermiere …pianifica, gestisce e valuta l’intervento

assistenziale infermieristico;

agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali

(22)

In termini di

autenticità professionale

la

responsabilità assunta

non può essere estemporanea,

ovvero agìta senza pianificazione.

(23)

Momentanee conclusioni

La legge 42/99 prevede il

campo proprio

di attività e di responsabilità,

MA

ogni professionista conosce

il profilo professionale e il codice deontologico

???

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