REGOLE DELLA PALLACANESTRO.
Storia: La pallacanestro fu inventata nel 1893 negli USA, dall’americano James A. Naismith, insegnante di educazione fisica all’Università YMCA di Springfield, nel Massachussets su tre principi fondamentali: giocare solo con le mani, divieto di spostarsi con la palla, bersaglio collocato in alto.
Nei primi esperimenti furono scelti come bersaglio dei cesti (in inglese, appunto, basket): la palla vi finiva dentro ed erano necessarie lunghe scale per recuperarla… In pochi anni questo sport si diffuse in tutti i continenti. In Europa la pallacanestro fu introdotta, durante la prima guerra mondiale, dai soldati americani. La pallacanestro divenne sport olimpico a Berlino nel 1936 (finale, all'aperto, USA-Canada 19-8).
In Italia, la federazione pallacanestro (FIP) nacque ufficialmente nel 1922, prima come disciplina aggregata alla federginnastica e poi autonoma.
Ma solo dalle Olimpiadi di Roma 1960 (quarto posto dell’Italia) vi fu un vero e proprio boom della disciplina.
Regole: Una squadra è formata da 5 giocatori: generalmente un playmaker (regista), una guardia (giocatore tecnico, centrale; in alcuni schemi al suo posto c’è l’ala piccola), un pivot (gioca schiena al canestro e prende i rimbalzi sottocanestro) e due ali (esterni, tiratori); tutti devono attaccare e difendere.
Altri cinque giocatori siedono in panchina. L’obiettivo del gioco è quello di lanciare il pallone all’interno di un canestro posto a 3,05m da terra. Vince la squadra che, al termine dei tempi (4
tempi da 10’ effettivi, più eventuali supplementari), ha messo a segno il maggior numero di
punti (non è previsto il pareggio).
Punteggio: Possono essere realizzati canestri da 1, 2 o 3 punti. Si fa un punto se il canestro viene realizzato durante i tiri liberi. Si segnano canestri da 3 punti, se il tiro viene scoccato da dietro una linea circolare segnata a 6.75m dal canestro. In tutti gli altri casi, il canestro vale 2 punti.
Il campo ha forma rettangolare, lungo da 26 metri a 28 e largo da 13 a 15 metri.
Una linea parallela alle due di fondo lo divide esattamente a metà. Due aree rettangolari (una volta trapezoidali) sono segnate sotto ai canestri.
Infrazioni: è vietato fare più di due passi con la palla in mano, se non palleggiando; toccare la palla con i piedi; palleggiare a due mani; se il giocatore che ha la palla smette il palleggio, bloccandosi, non può più ricominciarlo: deve tirare o passare.
Altra infrazione è quella dei “tre secondi”: nessun attaccante può, infatti, rimanere per più di tre secondi nell’area sotto il canestro. Infrazioni di squadra: quando si va in attacco bisogna superare la propria metà campo entro 8 secondi e bisogna tirare entro 24 secondi.
Falli personali: è proibito bloccare un avversario in possesso o non della palla, trattenerlo, marcarlo alle spalle in modo da causare un contatto personale, spingerlo, caricarlo, impedirgli i movimenti in altro modo con un contatto personale. Se un fallo viene commesso su un avversario, l’arbitro assegnerà una rimessa in gioco a favore degli avversari; se l’avversario sta tirando “da due” l’arbitro assegna “due tiri liberi”, se “da tre”, tre tiri liberi; se ha tirato e
segnato avrà un ulteriore tiro libero. Falli tecnici possono essere commessi per
comportamenti antisportivi (due tiri liberi e possesso palla). Se un giocatore commette cinque falli, deve abbandonare il terreno di gioco, ma può essere sostituito.
Elementi tecnici: Il basket è un gioco di situazione, molto veloce e dispendioso dal punto di vista fisico. Richiede coordinazione, visione di gioco, resistenza anaerobica (lattacida e alattacida), reattività, forza esplosiva, velocità, aggressività nell’uno contro uno.
I primi fondamentali da apprendere nel gioco del basket sono: il palleggio (da fermo e in corsa, con la destra e con la sinistra), il passaggio (due mani al petto, due mani sopra la testa, a una mano, consegnato), il tiro (piazzato, in sospensione, terzo tempo o entrata, schiacciata, tap-in), il rimbalzo (dopo il tagliafuori) e la stoppata.
La corsa nei giocatori di basket viene impostata più bassa e principalmente sugli avampiedi, per poter cambiare rapidamente direzione e velocità.
Le più semplici azioni tattiche di gioco sono: il dai e vai, il dai e segui, il dai e cambia. Come squadra si può giocare in “difesa a uomo” (marcatura a uomo) oppure in “difesa a zona” (ognuno marca un settore del campo).