Identità
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NDICE 8 12 16 18 20 22 24 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 52 54 56 58 60 62 64 66 68 70 72 74 76 78 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 100 102 104 106 108 110 112 114 116Paolo Zermani Casa madre INCIPIT FOTOGRAMMI Olivo Barbieri Giovanni Chiaramonte Mauro Davoli Mimmo Jodice Nino Migliori OPEREE PROGETTI Carmen Andriani Walter Angonese Arrigoni architetti Barozzi/Veiga Gabriele Bartocci Enrico Bordogna Gianni Braghieri Nicola Braghieri Riccardo Butini Fabio Capanni
Renato Capozzi e Federica Visconti Massimo Carmassi
Francesco Cellini Francesco Collotti
Roberto Collovà
Aurelio e Isotta Cortesi Massimo Curzi
Antonio D’Auria Pietro Derossi
Maria Grazia Eccheli e Riccardo Campagnola Emanuele Fidone
Luigi Franciosini Mauro Galantino
Maria Giuseppina Grasso Cannizzo Gri e Zucchi Architettura
Isolarchitetti Camillo Magni Gino Malacarne Lina Malfona
Alberto, Andrea e Giovanni Manfredini MAP Studio
Vincenzo Melluso Bruno Messina Carlo Moccia Enrico Molteni
Monestiroli Architetti Associati Francesca Mugnai Adolfo Natalini Marcello Panzarella Pedevilla Architects Paolo Portoghesi Franco Purini Sandro Raffone Renato Rizzi Gianmatteo Romegialli
Fabrizio Rossi Prodi Andrea Sciascia
Nunzio Gabriele Sciveres Franco Stella
Studio Wok Carlo Terpolilli Laura Thermes Angelo Torricelli
Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni Werner Tscholl
Giovanni Francesco Tuzzolino
Pietro Valle Volpe+Sakasegawa Adolfo Zanetti Paolo Zermani 118 120 122 124 126 128 130 132 134 136 138 140 142 144 146
Identità dell’architettura italiana 17° Convegno
Firenze, Istituto degli Innocenti Salone Brunelleschi
11 - 12 Dicembre 2019
Il Convegno è organizzato da:
Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Architettura
Scuola di Dottorato in Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale
Con il patrocinio di:
Casabella
Promosso da:
Federazione Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori toscani
Fondazione e Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori di Firenze
Comitato scientifico:
Fabio Capanni, Francesco Collotti, Maria Grazia Eccheli, Fabrizio Rossi Prodi, Paolo Zermani
Direttore del Dipartimento:
Saverio Mecca
Direttore amministrativo:
Stefano Franci
Responsabile area ricerca:
Gioi Gonnella
Segreteria organizzativa:
Donatella Cingottini
Cura scientifica e redazione del catalogo:
Giulio Basili, Lisa Carotti, Giuseppe Cosentino, Edoardo Cresci, Chiara De Felice Mattia Gennari
Il catalogo è soggetto ad un sistema di valutazione dei testi basato sulla revi-sione paritaria e anonima (peer-review). I criteri di valutazione adottati riguar-dano l’originalità e la significatività del tema proposto, la coerenza teorica e la pertinenza dei riferimenti rispetto agli ambiti di ricerca propri della pub-blicazione
Le fotografie e i disegni pubblicati sono stati forniti dagli autori dei progetti e delle opere in catalogo. L’editore è a disposizione degli eventuali aventi diritto in base alle leggi internazionali sul copyright.
Il volume è realizzato da Edizioni Diabasis - Diabasis srl Stradello San Girolamo 17/B - 43121 Parma
Francesca Mugnai
Il Nibbio, Fiesole (FI)
Francesca Mugnai con Emanuela Ferretti (consulenza storica), Silvia Mantovani (consulenza paesaggistica), Alessandro Merlo (documentazione mordometrica), Tommaso Rotunno (consulenza strutturale), Iacopo Zetti (assessore al territorio del Comune di Fiesole); tutors: Lisa Carotti, Giuseppe Cosentino, Chiara De Felice; studenti: Giovanni Degni, Gianluca Dell’Abate, Marta Galletti, Sara Gavazzi, Francesca Giachini, Laura Mannucci, Maria Chiara Masetti, Allegra Meucci, Veronica Murgi, Valeria Schiavone, Camilla Soldani; supporto alla costruzione: Laboratorio di Autocostruzione del Dipartimento di Architettura di Firenze, Enrico Gugliotti, Gianni Guidotti; fotografie: Stéphane Giraudeau
2019
Nel 1506, secondo la leggenda, Tommaso Masini, detto Zoaroastro da Peretola, indossando un paio di ali meccaniche progettate da Leonardo da Vinci, riuscì a librarsi in aria per qualche centinaio di metri prima di precipitare rovinosamente al suolo. Il primo volo dell’umanità, che si vuole diretto verso la città di Firenze, sarebbe partito dalla cima del Montececeri, vicino a Fiesole: luogo di cave e di scalpellini che riforniva di pietra serena i più importanti cantieri fiorentini tra il Quattrocento e il Cinquecento e per questo frequentato da artisti come Brunelleschi e Michelangelo. La leggenda nasce probabilmente dal Codice sul volo degli uccelli, dove Leonardo, abbandonando per un attimo il tono distaccato dell’osservazione scientifica, annota: “Piglierà il primo volo il grande uccello dall’alto del Montececeri empiendo l’universo di stupore, empiendo di sua fama tutte le scritture, e gloria eterna al nido dove nacque”. Mito o realtà, nell’immaginario comune questo luogo è la scena dei suoi esperimenti, delle attente osservazioni sul volo degli uccelli, del sogno precoce di conquistare il cielo. Tra le diverse iniziative dell’Ateneo fiorentino nell’ambito delle celebrazioni leonardiane, il Nibbio è una installazione temporanea che nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Architettura di Firenze, il Comune di Fiesole e la Fattoria di Maiano (proprietà del parco) ed è l’esito di un seminario didattico fondato su quel “cimento delle cose” che proprio Leonardo poneva alle origini del sapere.
L’opera, che misura 430x400x250 centimetri, è interamente realizzata in legno ed è formata da dieci file di blocchi sovrapposti che evocano i macigni un tempo estratti dalle cave di Maiano. Ai blocchi di questo ‘muro’, posto quasi a prosecuzione della parete rocciosa sottostante, è impressa una rotazione via via crescente secondo un movimento elicoidale che genera l’immagine di una grande ala protesa verso il vuoto e insieme richiama i gradini di una scala, che unendo idealmente la roccia delle cave al cielo delle “macchine volanti” leonardesche, vuole rappresentare la spinta propulsiva dell’ingegno umano. Sotto l’ala del Nibbio trovano dimora gli spiriti inquieti come quello di Leonardo.