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La Vegetazione forestale nelle aree demaniali delle province di Sassari e Nuoro

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Camarda, Ignazio; Arrigoni, Pier Virgilio; Di Tommaso, P. L.; Pignatti, Sandro; Satta, Vincenzo (1995) La Vegetazione forestale nelle aree

demaniali delle province di Sassari e Nuoro. Giornale botanico italiano, Vol. 129 (2), p. 266. ISSN 0017-0070.

http://eprints.uniss.it/7814/

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GIORNALE

BOTANICO

ITALIANO

FONDATO NEL 1844 ISSN·0017·0070 PUBBUCATO DALLA SOCIETA' IJarAN1CA lTAUANA

CON IL COi'oTRI8lJTO DEI. CONSIGI.IO NAZIONALE DELLE IUCEIICHE

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LA VEGETAZIONE FORESTALE NELLE AREE DEMANIALI DELLE PROVINCE DI SASSARI E NUORO

I. CAMARDA*, P. V. ARRIGONI**, P. L. DI TOMMASO**, S.

PIGNATII*** e V. SATIA*

*Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale, Università di Sassari; **Dipartimento di Biologia vegetale, Università di Firenze; ***Dipartimento di Biologia vegetale, Università di Roma.

Uno studio della vegetazione delle Foreste demaniali nelle province di Sassari e Nuoro è stato realizzato durante quattro anni di lavoro che hanno interessato circa 45.000 ettari di superficie. Lo scopo principale, oltre alla definizione delle tipologie forestali, era di creare una cartografia su scala di dettaglio 1: 10.000, utile nella gestione dei lavori legati alle attività selvicolturali.

Preliminarmente, è stata effettuata una ricerca bibliografica sulla vegetazione della

Sardegna (CAMARDA I. e SATTA V., Compendio delle associazioni vegetali della

Sardegna, Acc. Naz. dei Lincei, in stampa) che ha messo in luce come le aree maggiormente indagate della Sardegna sono quelle costiere e quelle alto-montane. Le aree demaniali si collocano, complessivamente nella fascia collinare e medio-montana e per tale motivo, in esse, gli studi erano oltremodo esigui.

La cartografia di base 1: 10.000 è realizzata utilizzando foto-aeree a scala circa

I: 14.000, che sono servite anche per la fotointerpretazione delle formazioni vegetali.

Sono stati individuati i boschi, le macchie, le garighe, il mosaico di macchia-gariga, la vegetazione discontinua delle rupi, la vegetazione riparia e la vegetazione erbacea. Le formazioni boschive sono state distinte in boschi naturali puri e misti, boschi di origine artificiale puri e, infine, boschi misti con specie native ed introdotte.

Nelle diverse aree e per i diversi aspetti forestali sono stati eseguiti una serie di rilievi, al fine di definire la vegetazione dal punto di vista fisionomico e strutturale e dare, inoltre, un inquadramento fitosociologico di quanto analizzato.

In contemporanea, sono stati descritti, in aree campione, i principali pedotipi secondo la classificazione della Soil Taxonomy e della F.A.O., per individuare le correlazioni tra suolo e vegetazione nelle diverse aree. Indagini sugli insetti defogliatori e sui licheni epifiti sono state eseguiti per le principali specie forestali.

Tutti i dati rilevati sono stati inseriti in un sistema informativo territoriale, che consente una lettura ed una analisi multicriteri delle informazioni, in modo tale da servire di ausilio nella gestione delle aree boscate e dei nuovi impianti. I dati sono aggiornabili in modo semplice, in funzione dei cambiamenti dovuti al naturale dinamismo della vegetazione e a quelli dovuti alle attività antropiche.

La ricerca, altresì, ha pemlesso la stesura di monografie sulla vegetazione delle singole aree demaniali e ha dato la possibilità, con oltre 300 rilievi, di individuare diversi

sintaxa non ancora descritti e.di avere un quadro di riferimento utile per l'inquadramento generale della vegetazione della Sardegna.

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