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Profili della Nuova Generazione
Lavinia Barsacchi
Appassionata lettrice fin dall’infanzia, ma anche grande amante degli animali, fin da piccola sono stata combattuta nel dubbio se il mestiere dei miei sogni fosse quello del veterinario oppure quello del bibliotecario. La scarsissima predisposizione per le materie scientifiche mi ha poi spinto a scegliere di studiare materie letterarie. Mi sono laureata in Operatore dei Beni Culturali con specializzazione in Beni librari e ho poi conseguito la laurea magistrale in Scienze Archivistiche e Biblioteconomiche, presso l’Università degli Studi di Firenze.
Figlia di grandi lettori, da utente il mio approccio con la biblioteca è cominciato da piccolissima, quando con mia mamma facevamo scorte settimanali di libri che avremmo poi letto insieme, sul lettone.
I due tirocini formativi svolti durante il mio percorso di studi nella Biblioteca comunale della città dove vivo, Colle di Val d’Elsa, e la mia esperienza di servizio civile nella Biblioteca comunale di Certaldo mi hanno consentito di conoscere per la prima volta questo luogo da un altro punto di vista, quello da “dietro il bancone”. Ho quindi cominciato ad amare anche gli aspetti più tecnici e professionalizzanti del mestiere del bibliotecario, e allo stesso tempo a scoprirne gli aspetti sociali ed umani, che mi hanno definitivamente convinto che quello era il lavoro che avrei voluto fare “da grande”. Dopo la laurea conseguita nel 2014, ho quindi iniziato a lavorare per una cooperativa del settore, Promocultura, per la quale ho svolto in maniera assidua sostituzioni più o meno lunghe presso varie biblioteche in provincia di Firenze o di Siena.
Parallelamente al mio lavoro, nel tempo libero ho fino dal 2011 svolto con costanza attività di volontariato sempre nella Biblioteca di Colle di Val d’Elsa.
Attualmente sto iniziando un nuovo lavoro a San Gimignano, presso Torre e Casa Campatelli, di proprietà del FAI. Si tratta di un impegno che momentaneamente mi terrà forse un poco lontana dal mondo delle biblioteche, ma conto di tenermi professionalmente aggiornata e attiva almeno come volontaria, perché la biblioteca rimane il mio mondo.
