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Legati alla Natura da bambini, per diventare adulti che hanno cura
dell'ambiente -Connected to Nature as children, to become
environmentally-conscious adults.
Article · January 2017 CITATION 1 READS 21 2 authors:Some of the authors of this publication are also working on these related projects: Didactic of Computer ScienceView project
Nuova Architettura Sensibile AlpinaView project Rita Berto
Università della Valle d'Aosta 39PUBLICATIONS 312CITATIONS SEE PROFILE Margherita Pasini University of Verona 47PUBLICATIONS 448CITATIONS SEE PROFILE
TRA§PORTI & CULTUHA N.46
{ffi:;
tffi;$ffi
TRASPOHTI & CULTURA N.46
Legati
alla
[t'l
atura da bam
del!'amhiente
Rita
Berto
e
Margherita
Pasini
Piu della metà della papolazi*ne mcndiale vive in aree urbane, sianc esse piccole citta o megalopo-li; al tempo stesso sono orn:ai nurnerosi
gli
studiche dimastrano
il
valore pasitivodegli
ambienti naturali per il benessere fisico e psicologica delle persCIne, Per questornotivo
l'irnportanzadi
unaprogettazione che integri elementi naturali con il
contesto residenziale ur[:ano diventa irrinuncia-bile, non tanto e non solo per
mstivi
estetici, ma anche per rnigliorare la qualità della vita personale e sociale delle persone che vi abitano,I
I
rapporto
Uomo-hlatura
La sola presenza dei verde urbano, tuttavia, non
à di
persé
garanziadello
sviluppodi
un
atteg-giarnento
di
tutela
e
salvaguarcjiadel
territorio edel
paesaggio nédi
cura versoil
rnondo natu-rale, anche se tale atteggiamento ha degli eltetti positivi sull'individuo e sulla comunità. La ricercascientifica mostra
che
preservaree
migliorare ilverde urbano e
il
paesaggio nelle nostrecittà
hadegli effetti positivi su rnolti aspetti della vita delle persone
Ad esempio un arnbiente naturale curato migliora
il
sensodi
appartenenzaad
una comunità(Ste-wa!'t, Liebert, Larkin, zAAq, accresce
i
compor-tamenti conneEsi con una maggiore saiute fisica
e psicologica, quali carnminare
-
equindi
incon-trarsi tra persone*
o andare in bicicletta (Korpela, HartiE, Kaiser, Fuhrer, 2001), dimlnuiscei'affatica-mento
rnentalee
riducelo
stresse
I
cornporta-ru:enti vialenti {Cackowski, Nasar, 2003}. Tali effetti
benefici degli ernbienti naturali sulle persone non
riguardano soltanto gli adulti, ma anche i bambi-ni, il cur svilupp* trae beneficio dal contatto con la
Naturaì, con una influenza p*sitiva anche sulla la
lara capacità di attenzione {Berto, Pasini, BarbierCI,
2*12;2015). Anche per questi rnotivi e moito
irn-portante capire quali sono i
fattori
che influenza-no l'atteggiarnento e di conseguenza i ccmporta-menti delle persone verso il nrando naturale, Negli ultimi trent'aftni la ricerra ha cercato di daredelle
risp*stea
questo interrogativo, basandosiprevalenternente sulla teoria
degli
atteggiannen-ti
{cfr. Hewstone ef ol., 198S}: per "atteggiamen-to" si intenrCe un sentirnento durevole, positivo o negativo, fiei riguardidi
un "oggettp diatteggia-meilto'i che può
essereuna
persona, urìa cosa,'l
In questo articcllo useremo ii terrnine "Natura" csri l'iniziaiemaiuscola comÉ gesto di rispetto nei confrontidiquesta entita
ch* ci trascende (srne esseri umani e per evitare la confusir:ne
con la "natu!'a" intensa corne qualita intrinseca di una certa
cre-atura o cli un certo tenorneno (cfr. Barbiero, Berto, Z0l6i.
ns
cura
Conne*ed
t*
Nature
as
children,
to
become
en vi
ran
rn*nta
I Iy-co
nsc io
u s
ad
u
lts
by
Rita
Berto and Margherita
PasiniIt is irnpsrtant to integrate the natural
envir*nrnent into urban planning and rilanagement, because the effects
of
Natur* on indlvidr:als and comrnunities is rec*gnised aE being positive. At the
saffre time, fornring a positive relationsi:ip tawards the natural environment during ctrildhood affects an
adultt
attitude towards Nature and fosters envi ron rne nta lly-friend I y be hav iour,namely those actians aimed to prevent damage to the natural environment and to protect natural resources. The airn of this
work is to highlight the beneficial effects of a positive?nit?-Nature relationship on envir*nmental cate,The paper ends
with a reflection on the irnportance
of
enacting participative policies in order
to sustain and enlrance children's and
ad ults' relationship with Nature, not
oniy to heip them appre(iate Naturek restorative potential, but also to ernbrare
the importance o{ caring for it,
WffiWtrffiWWffiIEffi
Nella pagina a fianco, in alto:
un eeempio di cornf gli
ele-m*nti naturali possono
e5-sere integrati in un contesto
residenziale urbano che si
ar-faccia su una stracla,
aumen-tanda il valore estetico della
eostruziane e il legame con il
nrondo naturale dei residenti
(Scottsdale, AZ, USA). Foto di
Rita Berto. ln basso: un
par-co giochi '*non tradizionale"
progettato sfruttando l*
*f-fordonces naturali toutdaor tearning *nvlronntent; North
Playground Revitalization
Proposal, 2A14\. Fonte;
Bar-biero, Berto t2"fi161.
hini, per
diventare
adulti
che
han
1 - Magnifica vegetazirne in
un giardirro di Tokyo {foto di Laura Facchinelli).
un argomento
o
I'arnbiente.ln
pratic* si tratta di predisposizioni a rispondere a una data classe Cistirnoli
mediante determinate classidi
risposte,che sCIno distinte i n affettive (sentimenti, enrozioni e preferenze), cognitiue {credenzet opinioni e idee suil'oggetto di atteggianrento), e cornportamentali
(intenzioni comportarnentali
o
azioni manifeste),Sebbene
proficuo, questo approccio
manca di chiare fandamenta teoriche che spieghino perchéle
persone sviluppanr: eerti atteggiamenti venso l'arnbiente. Stern, Dietz e GuagnaRo (1995) hannr:identificato
tre
tipi di
valori associatiagli
atteg-giamenti anrbientali, che hanna etichettato corre egoistica, altruisticoe
bicsferica-I valcri
di
tipo
egoistica runtanc
intorno
al sé e son$ caratteriz-zati da obiettivi orientati esclusivarnente a se stes-si {potere ssriale, ricchezza, su(cesso pers$nale}; qu*f li ditip*
altruistic* si focalizza** invere sullealtre persone {la famiglia,
gli
amici, Ia comunità,TRA§PORTI & CULTURA H.46
l'umanitàh
infine
i
val*ri di tipo
biosferirc sonocentrati sul
benesseredi tutti
gli
*sseri viventi(pia nte, a n ima li, arnbiente).
Ovviamente
ognuno
di
questi valori conduce aatteggiarnenti e comportamenti moltc diversi nel
riguardi dell'ambiente naturale {Thornpssn,
Bar-ton,
1994; Stern, Dietz, Guagnano, 1995). Schultz(200I ) e Schultz
*
Zelezni (1 9991 hannodirnostra-to che questa struttura di valori è "universale"; dai
lar*
numer*si studicondotti
in
14 nazioni dove §ono state analizzate le rispcste dei partecipanti auna serie di problemi ambientali, à sempre ernersa una struttura corrispondente a preoccupazioni di
tipo egoisticc {me, il mio stiie dI vita, la mia salute,
il
min futuro), altruisffrs (i cornponenti della rnia famiglia, le persone della mia conrunità, i bambini, le generazioni future) e biosferico {le piante, la vita marina , gli ucrelli, gli anir"nali)"Sebl:ene
questi
risultati siano coerenti
ancheTRA§PSRTI & CUTTURA fìI.46
con
la
teoria degli
atteggiarnenti, Schulz et al.(2004i
offrono una
spiegazione alternatlva:
lerisposte
dei
partecipantidipendono da
quantol'individuo
si sente partedel mondo
naturale eda
quanto
s[ sente superiare a piante e animali.ln
pratica,le
rispostedegli individui
sarebberodisposte su un continuum, dove
ad
un estrernoc'è
un individuo che
pensadi
essere partedel-la
Natura,che
possiede credenze ugualitarie epreoccupazioni biosferiche
che alimentano
un sensodi
vicinanzacon
piante e animali, invece alN'estremoopposta c'è un individuo
che crededi
essere completarnente separato dalla Natura,che possiede credenze gerarchiche, cioè che gli esseri umani dorninano su piante e animali, e ha interessi egcistici,
La misura in cui
gli
individui si identificano can ilmando naturale sentendo
di
farne parte èlega-ta
alla rappresentazione cognitiva che hanno diquesto legaffie, che viene definito connectedness to Nature {Mayer, McPherson Frantz, 20*4}, ovverc
legame can la Natura2,
Numerosi studi sostengono che la ccnnectedeness
to Nature sia un
tratto
positivo r1ella personalitàche
aumentail
benessere cognitivc,aff*ttivc
e emozionale (Schultz et al.,2AA4; Schultz, Tabanico, 2A07; Mayer et al., 2AA9). Addirittura sembra cheil tratto
connectedness ta Nature siapositivamen-te associata alla felicità, alla pari
di
altre forme di legami importanti corne quello con i famiiiari e Eliarnici (Waugh, Fredrickson,
20ffi;
Leary, Tipsord, Tate, 2008; Malone, pillow, Osman, 201 1),ll
co-strutto connectedness to Nature rnette insien'le nu*
2
Nel seguito diquesto contributo si preferisce continuare adutilizzare l'espressione in lingua inglese, c$fine{tedness to
Na-ture, utilizzata nella letteratura scientifica per riferirsi a questo costrutto psicolog ico.
?-!(
? - Un prato fiorito nel nostro ambiente alpino (fato di Lau-ra Facchinelli).
merosi costrutti interessanti: sembra infattl che gli
individui forternente connessi alla Natura quando attuano dei comportarTlenti proanrbientali {usare
la bicicletta al posto dell'autcmobile, fare la racco!-ta differenziaracco!-ta, spegnere la luce se non c'è nessu-no
in
una stanza) non li vivan$ come dei sacrifici,piuttostc
li cansiderino dei camportamenti che Iirendono felici e soddisfatti (C'Brien, 2008; McPher-son Frantz, Mayer,2ffi9h felicità e comportamen-to proambientale sono, per tali individui, obiettivi complementari iBrown, Kasser, 2005; {arral-Ver-dugo et a\.,2011i. Di fatto il legame
(on
la Naturaà un
predittore significativo della rnaggior partedegii indicatori
di
felicità {Zelenski, Nisbet, 2014}.Particolarmente rilevante
è
la
relazioneche
in-tercorre
tra
cannettedness to Naturee
benessere psicologico: le persone che si sentono fortementelegate alla Natura sono più soddisfatte deila vita,
più
generose,e
si sentonopiu felici
tWeinstein,?rzybylski, Ryan, 20A9; Tam, 2013; Zelenski,
Ni-sbet,
2014). Recenti ricerchehanno
dinnostratoch*
la connectedness to Nature è associata anchealla pratica della meditazicne
di
consapevolezza*
mindfwlness {cfr, Barbiero, Berto, 2016; Howell efa\",2A11; Howell, Passmore, 2013), a una maggiore
spiritualità (Karnitsis, Francis,2*1 3) e alla capacità
dl trovare significati nella vita {Cervinka, Roderer, Hefler,
2*12L
TNASPORT: & CULTURA N.46
{onnectedness
to
Nature
e
com porta
mento
proa
rn
bienta le
Le differenze individuali nel legarne affettivo,
co-gnitivo
e di
esperienzecon
l'ambiente naturaleracchiuse nel costrutto connectedness fo Nature si
traducono poi in atteggiarnenti e cornportarnenti concreti verso l'arnbiente. Una
degli
scopi delle scienze psico-sociali e proprio incoraggiare ilcom-partamento
responsabilenei confronti
dell'am-biente, quello che viene definito corìTportamento proambientale, cioe azioni che contribuiscono alla
conservazione
dell'ambiente
tAxelrod, Lehman,19931. L'attuazione di cornportamenti
proambien-tali
dipende
principalrnenteda
comeè
cr:ncet-tualizzato il problema, cioe dalla coRoscenza
arn-bientale deil'inciividuo e
dal
peso che differenzeindividuali
corre
età, generee
istruziane hanno su questa conoscenza (per una rassegna cfr. Kol-lmuss, Agyernan, 2002). Per fornire una strutturadi
base che spieghi corne si con cretizzano i com*portarnenti degli individui, la maggicr parte del-le teorie e
dei
rnodelfi che hanno peroggettc
ilcomportarnento pr$anrbientale,
la
consideranoo
una sottocategoriadel
compartamenta altru-istico,cioe
influenzato direttamenteda valori
e nCIrme persanali {Kaplan, 2000},oppure
il
frutto
TRASPSRTI & CULTURA N.46
l'atteggiamento verso il comportarnento e le
nCIr-rfie
soggettive {cfr.Teoria dellAzione Ragionata:};Ajzen, 1985). Cornunque, ai
di
là delle classifica-zioni, ci sono buone ragioni per assumere che peralcuni atteggiarnenti,
tra
i
quali
qr.rello ambien-tale, un ruolo importante sia svolto dalla compo-nente affettiva dell'atteggiarnento: sarebbe cioela cosiddetta emotiona!-{ensitivity
a
deterrninarel'atteggiarnento generale verso l'amhiente
e
diconseguenza l'attuazione
di
un
cornportanren-to
responsabile (Traminof, Sheeran, 1998; lwata, 2001), La letteratura dimostra infatti che la conne-cedness to Nature è un predittore significatirro ein-dipendente clelie intenzioni cii irnpegnarsi a tutela
dell'ambiente naturale (Hinds, Sparks, 2008). Di
fatto
nel caso dell'atteggiarnento verso la Naturala cornponente affettiva è il predittore piu
irnpor-tante, insieme alle esperienze
a
contatto
csn
laNatura {Sch ulz, 2000}. La connectedness t* Nature è legata inoltre a nurnerosi valori ambientali (per es.
negativarnente con il consumisrno, positivamente
con l'arnbientaiismo), con il carnportamento eco-logica, con un sisterna di valori di
tipo
biosfei'ico, e con uno stato di benessere soggettivo generale; In pratica, quando un individuo si sente più con-nessc alla Natura, allora saràrreno
probabile cheIa danneggi perché questo vorrebbe dire danneg-giare se stessi {Mayer; McPherson Franlz,2A0q.
ll
legame
bamblno-rnondo
naturale
Ma quale
e il
pensieroche
il
bambino sviiuppanei confronti della Natura, corrle si pone nei suoi confronti? Si tratta di una domanda che potrebbe sembrare oziosa, rna che invece perrnette di capi-re se la cannectedness fo Nature sia un sentimento che possa anche essere legato alle esperienze del bambino con il rnondo naturale. Al di là dei
risulta-ti
specifici di ogni singolo studio, la letteratura hadimostrato la flessibilità nello sviluppo dei
concet-ti che riguardano la Natura.
Ad esempio, il rnodo di percepire la Natura rispet-to allbssere umanc varia a seconda del linguaggio
{Anggoro,Waxrnanr Medin, 2008},
della
prospet-tiva
culturale (Herrnrann, Waxman, Medin, 2010;LJnswo rth et a1.,2A12) e della quantità di esperien-ze dirette che
il
bambino ha con la Natura (Rosset
al.,
2003)* I bambini che sono cresciuti infami-glie
che allevano pesci (lnagaki, Hatano, 2002) oin
una fattoria a contatto congli
animali tMedin et al", 2fi101, mostrano risposte e (cmportamentirneno antropocentric[, e riescono a vedere più so-rniglianze tra gli esseri urnani e gli animali, rispetta
ai barnbini di città, che normalmente non hanno le stesse esperienze. Levin e Unsworth {2013} hanno
dirnostrato che nei prirni stacii dello sviluppo cè
una maggione probabilità di pensare che gli esseri umani appartengono alla Natura se viene suggeri-to al bambino di pensare ad associazioni personali
3
Secondo la Teoria dellAzicne Ragionata ilcomportamen-to di un individuo nei confronti di qualche oggetto di
atteg-giamento e il prcdatto congiunto di tre fattori: l'intenzione
al comportamento che esercita un'azisne diretta e primaria verso una specifica condotta, l'atteggiarnento personale
ver-so il comportamento, ossia l'attitudine che un individuo ha ad
adottare uno specifico comportamento, e la norma soggettiva,
cioÈ l'influenza delle opinioni altrui sulle scelte dell'individuo.
ln pratica, l'atteggiamento e le norme soggettive esercitano
un'influenza indiretta sul comportamentc, attraversc la
costru-zione delle intenzioni,
con il rnondo naturale (hai mai vistr: un uccell!no
nel
tu*
giardino?), rispetto a quando vienedet-to
al
bambinodi
pensare alla Naturain
rnaniera astratta {cosa sai degli uccel!i?i.Anche
i
giudizl su
ccsapuò
essere considerata "vivente" variano a seconda della{ultura
e delle esperienze di vita del barnbino. I bambinigiappo-nesi sono molto più portati dei bambiniamericani
a
pensare che una montagna sia vivae
a consi-derare"vivi"
numerosi oggetti, rnentrei
barnbini israeliani spesso rifiutano di amrnettere cire anche le piante sono e$seri viventi (Hatano et al., 1993). Ricerche più recenti suggeriscono che i bambini in età prescoiare che vivono in citta, in campagna ei
nativi americani possono differire nell'attribuirela vita alle piante, Tutti questi bambini
attribuisco-no la vita agli anirnali, dai vermi agli orsi, ma solo
i
banrbini nativi americani ia attribuiscono anchealle piante,
i
bambinidi
campagnalo
fanno col tempo, rnentre in quelli di città c? molta resistenzaa sviluppare questa attribuzione {Ross et a\.,2003},
Bang, Medin e Atran (2007) hannc dirnostrato che
gli
indiani d'Arnerica fiflenorninee adulti descrivo-no nurnerose relazioni personali con piante eani-mali {per es. irnocJi
in
cui le diverse specie sono usate personalrnente come ciboo
rnedicine), piudegli europei e degli americani adulti che vivono
in campagna, e dicono che vogliono che i loro figli
sentano
di
essere parte della Natura; tali orienta-nrenti culturali verso la Natura si imparano fin daiprimi stadi dello sviluppo.
Questi risultati presi insieme dimostrano che sia
gli adulti che i barnbini possiedono numerosi
qua-dri di riferin'lento per ragicnare sulla Natura e che e possibile suggerire loro da che prospettiva guar-darla; sarà proprio questa prospettiva a influenza-re
il
loro atteggiamento versoil
rnondo naturale(Schu lz, 2AA*}" I n particolare, suggerire
associazio-ni personali con la Natura (piuttosto che astratte) può aurnentare il senso di connectedness fo Nature perché
in
un certo senso si "forzano"gli
individuia percepire nraggiore sovrapposizione tra loro e il
irrondo naturale (Schulz, 2001; Davis, Green, Reed, 200e).
Dal
legame
con
la Natura
a I
la
responsabi
Iità
ecologica:
prospettive
psico-ed
ucative per
una
gestione
corresponsablle
dell'ambiente
Nonostante la riconosciuta importanza dell'espa-sizione
dei
barnbiniagli ambienti
naturaliper
illoro
benessere fisicoe
psicologico,e le
cCInse-guenti positive ripercussioni anche sull'ambiente sociale, la nostra epoca è caratterizzata dalla
per-dita
di
contattocsn
il
mondo naturalee
questopuo ca usare seri danni allo sviluppo psicofisico dei
barnbini, impoverendone
le
rapacità
senscriali, rendendone mena efficace il pensiera einariden-done la spiritualità (Vegettl-Finzi,
2**6;
Barbiero, ZAOei.Tra le cause
di
questa perditadi
eontatto(on
laNatura, gioca un ruolo importante la mancanza di tempo libero dei bambini, ll tempo
extra-scolasti-co è organizzato
ln
attivitàdi
vario genere,mol-to
spesso sportive. Nonastante sitratti
di attività che possono favorirelo
sviluppo psicofisico del bambino, esse non equivalgono assolutarnente algiaco libero all'aperto" Tra il 1981 e
il
1997 il giocoiibero dei bambini e s(eso del 25olo, proprio a
cfru-sa del
temp*
spesCI in attività più strutturate(Haf-ferth, Sandberg, 2001). In questo rnodo si e arrivati quasi ad annullare il
temp*
libero e ii gioca creati-vtr che una volta ccntraddistinguevano l'infanzia,e al
tempo
stesssla
possibitità per r barnbini diuna libera esploraziane
di
ambienti che non sia-no la casa eiluoghi
in cul sono coinvslti in attività strutturate. Questo hadi fatto
anche portato aciunE diminuzione clel tempo trascor'so liberarnente all'aperto, in contatto con la Natura.
Anche un uso massiccio della tecnologia ha
con-tribuito
a dimlnuire la cannessione tra i bambini ela Natura. Nei paesi occidentali il contatto simboli-co o vicario simboli-con l'ambiente esterno ha spostato la
vita quotidiana dei bambini non solo dall'esterno
all'interno della casa, ma addirittura all'lnterno di uno "spazio" {il dispositivo} che si tiene tra le rnani" ln pratica il moda in cui una volta
ibambini
erano tannessi al rnondo naturale (esplorazione e uriosa,gioco libero all'esterno, esperienze nella Natura) è quasi scornparso dal loro stile di vita (Louv, 2005). A questo si aggiunga la convinzione di rnolti
geni-tori che g* spazi naturali possona nlscondere molti
pericoli; ovviarnente anche questa paura ha
con-tribuito a pcrtare il gioco dei bambini dentro casa facendagli assumere nuove forme. ll barnbino vie-ne così privato di
tutte
quelle esperienze ricche e diversificate che puo off rire il mondo naturale, per paura del traffico, del crirnine, degli sconosciuti edella Natura stessa (Louv, 2005). Tuttavia sembra che i bambini siano rnolto piu spaventati dagli
og-getti della modernità, e sanno benissimo che una
pistola e potenzialmente
piu
pericolosadi
un ra*gno o di un topo (Heerwagen, Orians, 2002i,
Anche la scuola
non
sempre favorisceil
legarnetra bambini e Natura, dal mornento che accade a
volte che le questioni ecologie he CI arnbientali
sia-no relegate a sporadiche esperienze, a vantaggio
di discipline più "convenzionali'i Fanno ecr*zione
alcu ne esperienze educative all'aperto prornosse,
soprattutto per la prirna infanzia rna non solo, in particolare in alcuni paesi del nord fiuropa (in par-ticolare Svezia e Daninrarca), le cosiddette "Fcrest schools',
s
scuole nel bosco, i cui vantaggi educa-tivi, anche in termini di prestazioni (ognitive, soRo riconosciuti.Ecologi {cfr. Orr, 1994) e e(opslcologi {cfr. Roszak, 19927 sostengono che la connectedness to Nature
e la
(orrponente
chiave per incaragEiare ilcom-partament* ecologico. Quindi stimolare il senso di connettedness to Nature del bambino, cioe ii lega-me affettivo con il rnondc naturale, e un passo
im-portante perche ha un effetto sia sulla percezione
del va{ore rigenerativo Cella Natura, §ia sul
com-portamento di cura per l'ambiente naturale, Sono queste ormai delle certezze e non piu delle sup-posizioni, come tanta ricerca scientifica ha
dimo-strato"
[ppure
sernbra che ben poche ricerche suquesto tema (nsn più del 3Yo, cfr. Restall e Canrad, 2015) abtriano tentato un coinvolgirnento diretto di politici e amministratori locali per implementa-re politiche partecipative orientate ad incrernen-tare questo legarne
(on
la Natura, con la scopo di sviluppare quelli che sono certamente degliottimi
pre-requisiti
di
corRportarnentia tutela
dell'am-biente. 5ei
iuoghi in cui abitiaffio, siano essipie-coli borghi
o
grandi città, sarannoluoghi
in
cuile
politiche educative favoriscono atteggiamentiche portano ad incrernentare il legame dell'essere
umano
con la
Natura, aliora potrerno fiduciosa-mente credere che tali atteggiamenti sitrasforrne-TRA§PORTI & CUUTUBA N.46
ranno
in
comportamentidi
curaper
l'arnbiente,cCIn
tutti
gli effetti benefici che tale cura puÒriser-vare aila Natura e all'uff1ano che vi abita. o Riproduzione ri gerrrata
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