Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Automation
Robotics and System CONTROL
Corso di laurea in Ingegneria
Meccatronica
MODI E STABILITA’ DEI SISTEMI
MODI E STABILITA’ DEI SISTEMI
DINAMICI
Antitrasformate di Laplace
סּ
La determinazione dell'evoluzione libera e
dell'evoluzione forzata di un sistema lineare stazionario
si riportano all'antitrasformazione di un rapporto di
polinomi in s, cioè di una funzione del tipo
)
(
)
(
...
)
(
)
(
)
(
0 1 1s
X
s
b
s
X
s
b
s
b
s
b
s
X
s
F
s
Y
m i i i i i m m m m∑
= − −+
+
=
+
=
=
סּ
Si definisce
n-m
grado relativo della funzione razionale
F(s)
סּ
Per la fisica realizzabilita’ del sistema occorre che:
n > m
n – m > 0
Marzo - Giugno 2011)
(
)
(
...
...
)
(
)
(
)
(
0 0 0 1 1 1s
X
s
a
s
X
a
s
a
s
a
s
b
s
b
s
b
s
X
s
F
s
Y
n i i i i n n n n i m m∑
∑
= = − − −=
+
+
+
+
+
+
=
=
2 CA-04-ModiStabilitàAntitrasformata di Laplace
F(s)
X(s)
Y(s)
(
)
0(
)
s
X
s
a
s
b
s
Y
n i m i i i∑
∑
==
Dalla Funzione di Trasferimento e’
possibile determinare l’uscita del
sistema una volta applicato un
determinato ingresso
0s
a
i i i∑
=Applichiamo un ingresso impulsivo
∑
m
i
s
b
Grado Relativo
Se:סּ grado relativo ¸ 1
Frazione strettamente propria: si può scomporre il rapporto di P(s) e Q(s) in una somma di termini facilmente antitrasformabili, detta somma di fratti semplici. Esempio:
סּ grado relativo = 0
Dividendo i polinomi si ottiene la somma di una costante e di una frazione strettamente propria, che si possono antitrasformare indipendentemente
(l'antitrasformata della costante è la stessa moltiplicata per un impulso di Dirac). Esempio:
Antitrasformata di Laplace
סּ E’ noto che un polinomio di grado n a coefficienti reali ammette n zeri reali o
complessi, cioè l'equazione algebrica ottenuta imponendo l'annullarsi di un polinomio
ammette n radici reali o complesse. Se fra tali radici ve n‘è una complessa, vi è pure la sua coniugata.
Antitrasformate di Laplace
סּ
Siano p
1
, … , p
nle sue radici, per cui il polinomio
Φ
(s) si
può scrivere nella forma fattorizzata
In particolare, se z
1, … ,z
me p
1, …,p
nsono
rispettivamente gli zeri di P(s) e Q(s) (polinomio a
rispettivamente gli zeri di P(s) e Q(s) (polinomio a
numeratore e a denominatore di F(s)) si ha la forma
fattorizzata
in cui con
K (=b
m)
si è indicato un opportuno coefficiente
reale.
Zeri e Poli
סּ
Si definiscono le costanti complesse:
z
1
, …, z
m
zeri di
F(s)
p
1
, …, p
n
poli di
F(s)
סּ
Una funzione razionale è completamente determinata, a
meno di un fattore costante K, una volta assegnati i suoi
zeri e i suoi poli.
Antitrasformate di Laplace
סּ
Esempio
סּ
Esempio
Antitrasformata di Laplace
∑
∑
==
=
n j m i is
c
b
Riscriviamo in la Funzione di Trasferimento come somma di Fratti
semplici (Fattorizzazione)
Residuo, da calcolarsi per soddisfare
l’uguaglianza
∑
∑
∑
= = =−
=
=
n j j j n i i i ip
s
c
s
a
s
Y
1 0 0)
(
Antitrasformata di Laplace
H(s)
La Fattorizzazione della Funzione di Trasferimento corrisponde alla
suddivisione della risposta impulsiva in elementi “semplici”, chiamati modi
del Sistema
1 1p
s
c
−
c
Marzo - Giugno 2011 CA-04-ModiStabilità
X(s)
Y(s)
2 2p
s
c
−
n np
s
c
−
10Modo del Sistema
t
p
e
c
p
s
c
L
11
1
1
1
=
−
−
Si definisce Modo di un Sistema l’antitrasfomata (
funzione nel
dominio del tempo
) di ciascun fratto semplice in cui viene
fattorizzata la Funzione di Trasferimento
p
s
1
−
Modo del sistema (Caso in cui la Funzione di
Trasferimento ha tutti i poli semplici)
Modi di un Sistema
La somma dei modi di un sistema corrisponde all’uscita del Sistema
a cui e’ applicato l’ingresso Impulso di Dirac
t
p
t pe
c
1 1)
(t
δ
Marzo - Giugno 2011 CA-04-ModiStabilità
Controlli Automatici
t
p
e
c
22
t p n ne
c
)
(t
δ
)
(t
y
12Antitrasformate di Laplace
סּ
Antitrasformazione in caso di poli semplici
סּ
Antitrasformazione in caso di poli multipli
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Lo sviluppo della F(s) in somma di fratti semplici corrisponde all'espressione
K
i
:
residui relativi ai vari polip
iReali
in corrispondenza di poli reali
Complessi coniugati
סּ I residui si possono ricavare facilmente da
Marzo - Giugno 2011
Complessi coniugati
in corrispondenza di poli complessi coniugati
14 CA-04-ModiStabilità
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Riassumendo:
סּ Complessivamente, si ha: סּ Complessivamente, si ha:
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
ESEMPIO
סּ Sia
I residui sono:
e infine, antitrasformando i singoli termini, si ottiene Marzo - Giugno 2011 -0.10 2 4 6 8 10 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 Tempo (sec) f( t) f(t) 16 CA-04-ModiStabilità
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Quando si hanno coppie di poli complessi coniugati, nella antitrasformata f(t) sono presenti
esponenziali complesse moltiplicate per coefficienti complessi: essi si possono però facilmente ricondurre a prodotti di esponenziali reali per funzioni trigonometriche applicando le formule di Eulero.
σ
j
ω
φ
e
j φSi abbiano infatti i poli complessi coniugati
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Posto
mettendo in forma polare i residui (u1+j v1 = M ejφ1) si può scrivere
da cui, antitrasformando, si ottiene da cui, antitrasformando, si ottiene
funzione che, infine, si può porre nella forma
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Sia
Scomponendo in fratti semplici e calcolando i residui si deduce
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
4 5 6 7 f(t) 0 2 4 6 8 10 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 Tempo (sec) f( t)Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Dovendo antitrasformare l'espressione generale
si può ricorrere all'impiego di tabelle, che riportano le antitrasformate di alcuni fratti elementari. Per usare tali tabelle, anzitutto si pone lo sviluppo in fratti semplici nella forma
1
−
=
Un Esempio: Risposta al gradino
unitario
Risposta al gradino unitario di un sistema elementare del primo ordine.
סּ Se per esempio:
סּ Antitrasformando i due termini si ha:
סּ A parte un guadagno, la risposta è del tipo
f(t) = 1 – e
-t/τסּ La risposta è dunque caratterizzata dal valore di
τ
(costante di tempo)Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Per ottenere i termini del primo ordine dai corrispondenti termini della F(s) basta
eseguire opportune posizioni.
Infatti in questo caso i poli pi sono reali e quindi:
dove il parametro
ττττ
costante di tempoττττ
i costante di tempocaratterizza la risposta al gradino unitario del sistema elementare del primo ordine.
j
ω
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Andamento di
f(t) = 1 – e
-t/τ per diversi valori diτ
(=5, 4, 3, 2, 1)j
ω
Piano s
0.6 0.7 0.8 0.9 1 1-exp(-t/ττττ) 63,2%ττττ
= 1 Marzo - Giugno 2011σ
σ
= -1/
τ
0 2 4 6 8 10 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 x x x Tempo (sec) Al diminuire di ττττ, la “velocità” dell’uscita aumentaττττ
= 5ττττ
= 1 xττττ
= 5 x 24 CA-04-ModiStabilitàAntitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Per quanto riguarda i termini relativi ai poli complessi coniugati, si ha
che equivale ad un termine del tipo
in cui si è posto in cui si è posto
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Risposta a gradino di un termine del secondo ordine
1 1.5 Marzo - Giugno 2011 0 2 4 6 8 10 0 0.5 Tempo (sec) 26 CA-04-ModiStabilità
Antitrasformate di Laplace – Poli
semplici
סּ Avendo posto lo sviluppo in fratti nella forma
Antitrasformate di Laplace – Poli
multipli
סּ Si suppone che gli n poli della funzione razionale F(s) si possano dividere in h gruppi,
ciascuno formato da ri (i = 1, … ,h) poli coincidenti.
In altre parole, si suppone che si abbiano h poli diversi pi (i = 1, … , h), ciascuno caratterizzato da un ordine di molteplicità ri ¸ 1. Naturalmente è
סּ Lo sviluppo in fratti semplici in questo caso è dato da
סּ in cui le costanti K
il si ricavano mediante la formula
Antitrasformate di Laplace – Poli
multipli
סּ Facendo uso della proprietà di linearità e della relazione
si può infine ottenere l'antitrasformata come
Anche in questo caso i coefficienti Ki sono complessi coniugati in
Antitrasformate di Laplace – Poli
multipli
סּ Esempio: Sia
Calcolando i residui si deduce
e pertanto
da cui, antitrasformando
Antitrasformate di Laplace – Poli
multipli
סּ Si ottiene: 0.14 0.16 0.18 f(t) 0.06 0.08 0.1 0.12 f( t)Antitrasformate di Laplace
סּ
Nel calcolo di una antitrasformata si ottengono termini del
tipo:
A) K, K eσt, K eσt sin(
ω
t +φ
) poli sempliciB) K th, K th eσt, K th eσt sin(
ω
t +φ
) poli multipliAntitrasformata di Laplace – Modi di un sistema
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5 f( t) K * exp(σσσσt) σσσσ= 0 σσσσ> 0 σσσσ< 0K e
σt -3 -2 -1 0 1 2 3 f( t) K * exp (σσσσt) * sin(w t + f) σσσσ= 0 σσσσ> 0 σσσσ< 0 K eσt sin(ω
t +φ
) Poli semplici 0 2 4 6 8 10 0 0 2 4 6 8 10 -3 1.5 2 2.5 K * t * exp(σσσσt) σσσσ< 0, j = 2K t
je
σt 0.5 1 1.5 2 2.5 K * t 2 * exp(σσσσt) * sin(w t + f) σσσσ< 0, j = 2K t
je
σtsin(
ω
t +
φ
)
Antitrasformata di Laplace
Risultato fondamentale:
סּ l'antitrasformata di una funzione razionale fratta rimane limitata se e solo se la
funzione da antitrasformare
– non presenta alcun polo a parte reale positiva e
– gli eventuali poli a parte reale nulla sono semplici,
diverge in caso contrario.
סּ I poli che caratterizzano la trasformata della risposta di un sistema dinamico
lineare stazionario a un segnale di ingresso la cui trasformata di Laplace sia una lineare stazionario a un segnale di ingresso la cui trasformata di Laplace sia una funzione razionale fratta (come l'impulso di Dirac, il gradino, la sinusoide) sono quelli della funzione di trasferimento, più quelli relativi al segnale di ingresso.
Convergenza dei Modi
סּ
Come si è visto, la posizione dei poli della funzione di
trasferimento (i poli del sistema) rispetto all'asse
immaginario influisce sulla proprietà di convergenza del
modo corrispondente.
סּ
Definizione:
–
Un modo m(t) si dice convergente a zero se:
–
Un modo m(t) si dice convergente a zero se:
–
Un modo m(t) si dice limitato se esiste una costante M:
0
)
(
lim
t
→
∞
m
t
=
∞
<
=
M
t
m
(
)
|
|
lim
Proprieta’ di convergenza
dei modi
סּ
In base alla relazione che esiste tra ciascun polo del
sistema e il corrispondente modo, possiamo affermare
che:
–
Se un polo ha parte reale negativa, il corrispondente modo
e’ convergenze a zero.
–
Se un polo semplice ha parte reale nulla, il corrispondente
–
Se un polo semplice ha parte reale nulla, il corrispondente
modo e’ limitato
–
Se un polo ha parte reale positiva, oppure ha parte reale
nulla ma e’ di molteplicita’ maggiore di uno, il
corrispondente modo e’ divergente.
Definizione di Stabilita’ di un Sistema
סּ
Sia dato un sistema in quiete, cioe’ un sistema per cui l’uscita y(t)
rimarrebbe costante in presenza di ingresso costante (o nullo).
סּ
Si sottoponga al sistema un ingresso impulsivo (una approssimazione
dell’impulso di Dirac).
סּ
Definizione:
–
Il sistema si dice asintoticamente stabile se:
0
)
(
lim
y
t
=
–
Il sistema si dice semplicemente stabile se esiste M:
0
)
(
lim
t
→
∞
y
t
=
∞
<
=
∞
→
y
t
M
t
|
(
)
|
lim
Proprieta’ di Stabilita’
di un Sistema
סּ
Siccome la riposta di un sistema all’ingresso impulsivo e’
data dalla somma dei modi del sistema, il cui carattere di
convergenza e’ a sua volta dipendente dal polo
corrispondente:
–
Un sistema e’ asintoticamente stabile se tutti i poli hanno
parte reale negativa.
parte reale negativa.
–
Un sistema e’ semplicemente stabile se tutti i poli hanno
parte reale negativa e se esistono poli semplici a parte
reale nulla.
–
Un sistema e’ instabile se esiste anche un solo polo a
parte reale positiva, oppure un polo a parte reale nulla di
molteplicita’ maggiore di uno.
Sommario
סּ
Abbiamo definito due concetti:
–
I modi di un sistema, come antitrasformata di Laplace della
risposta libera della Funzione di Trasferimento.
–
Il carattere di convergenza dei modi, e quindi la stabilità
del sistema fisico descritto dal modello matematico.
סּ
Riferimenti al libro di testo:
סּ
Riferimenti al libro di testo:
–
La stabilità in termini generali è trattata nel capitolo 2.6, da
pag. 41.
–
I modi del sistema (trattati con il formalismo nello spazio
degli stati e autovalori) sono trattati nel capitolo 3.2.5, da
Assignment 4.1
סּ
Calcolare la antitrasformata di Laplace delle seguenti
funzioni nella variabile complessa s:
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Automation
Robotics and System CONTROL