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La gestione strategica e Strategie competitive

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Academic year: 2021

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(1)

Capitolo V

(2)

Profili della gestione aziendale

Gestione = può essere intesa come complesso di decisioni e di attività svolte dall’impresa per raggiungere le finalità dei soggetti coinvolti nella sua operatività

La gestione si sviluppa secondo un continuo sistema di possibili scelte

SCELTE

STRATEGICHE

Proiezione temporale Impatto sugli obiettivi prioritari di gestione

+

-

-

Possibilità di modifica successiva

+

TATTICHE

(3)

Comportamenti imprenditoriali nei confronti dell

ambiente

Risposta al verificarsi di cambiamenti ambientali

Risposta anticipata rispetto a cambiamenti previsti

Induzione dei cambiamenti nellambiente Atteggiamento di attesa Atteggiamento anticipatorio Atteggiamento attivo

La strategia definisce i rapporti con lambiente, i cui mutamenti

possono determinare opportunità e minacce per limpresa. Nei

confronti dellevoluzione dellambiente limprenditore può

(4)
(5)

Definizione di strategia

La strategia è un comportamento imprenditoriale di tempo lungo finalizzato al raggiungimento di obiettivi primari della gestione

È il mezzo per conseguire traguardi di tempo non breve, definiti in funzione dell’evoluzione del rappor-t o rappor-t r a l ’ i m p r e s a e l’ambiente in cui questa opera

Tre elementi caratterizzanti:

1.  Formulazione a livello

alto-direzionale

2.  Proiezione a lunga scadenza

3.  Priorità dei traguardi da

(6)

Gerarchia delle scelte strategiche

Area A

STRATEGIE COMPETITIVE

(strategie darea daffari)

STRATEGIA COMPLESSIVA (strategia corporate) STRATEGIE FUNZIONALI Area B Area C PR OD UZ ION E P R OD U ZI ON E VEND IT A VEND IT A FIN A N Z A

Scelta delle aree d’affari in cui operare Definizione degli obiettivi e delle politiche da adottare Definizione delle modalità di attuazione delle funzioni di gestione

(7)

Strategia e politiche

STRATEGIA POLITICHE

Disegno generale globale di tempo lungo che individua le direttrici da seguire per raggiungere

determinate mete (obiettivi primari della

gestione)

Scelte funzionali in rapporto al disegno strategico e vincolanti

per le decisioni da

assumere nel corso della gestione

(8)

Capitolo VI

(9)

I rapporti di interdipendenza tra le scelte strategiche

Area A

STRATEGIE COMPETITIVE

(strategie darea daffari)

STRATEGIA COMPLESSIVA (strategia corporate) STRATEGIE FUNZIONALI Area B Area C

La scelta di inserirsi in un determinato ambito di attività (Area Strategica di Affari) dipende dalla preventiva valutazione della possibilità di competere con successo in quella determinata porzione di mercato, sulla base delle risorse possedute (o acquisibili)

La scelta delle A.S.A. in cui

operare è dunque funzione della possibilità di attuare una

(10)

Il rapporto tra impresa e ambiente

La struttura del mercato incide sul comportamento delle imprese e questo, a sua volta, influenza il risultato (performance) della gestione aziendale

S - C - P PARADIGMA STRUTTURALISTA

(Struttura-Condotta-Performance)

C - S - P PARADIGMA COMPORTAMENTISTA

(Condotta-Struttura-Performance)

È il comportamento delle imprese

che influenza la struttura del settore. Le trasformazioni ambientali si

determinano (anche) per effetto dei comportamenti innovativi promossi dalle imprese

(11)

Il rapporto tra impresa e ambiente

Sono le risorse specifiche possedute dallimpresa che sostengono le

condotte suscettibili di generare cambiamenti settoriali che,

modificando le regole del gioco,

migliorano le probabilità di successo competitivo

R- C - P

K - C - P

Sono le conoscenze (prodotte dallinterazione sociale) che si

accumulano nellimpresa a produrre

capacità in grado di ispirare condotte suscettibili di generare successo

competitivo

PARADIGMA FONDATO SULLE RISORSE

(Risorse-Condotta-Performance)

PARADIGMA FONDATO SULLA CONOSCENZA (Conoscenza-Capacità-Performance)

(12)

Il modello della concorrenza allargata di Porter

•  Economie di scala •  Vantaggi di costo assoluto •  Fabbisogno di capitale •  Differenziazione del prodotto •  Canali di accesso alla distribuzione •  Barriere governative e legali •  Rappresaglia tra i produttori consolidati Concorrenza a livello di settore •  Concentrazione •  Differenziazione del prodotto •  Capacità in eccesso

•  Rapporto costi fissi,

variabili

•  Aumento della domanda

•  Fluttuazioni cicliche della domanda •  Barriere all’entrata Minaccia di surrogati •  Propensione degli acquirenti nei

confronti dei prodotti sostitutivi

•  Caratteristiche

andamento dei prezzi dei prodotti sostitutivi

Potere dal lato della domanda Sensibilità al prezzo:

•  Costo degli acquisti

rispetto ai costi totali

•  Redditività degli acquirenti

•  Importanza del prodotto rispetto

alla qualità del prodotto dell’acquirente

Potere contrattuale:

•  Dimensioni e concentrazione acquirenti rispetto ai fornitori •  Costi di spostamento per gli acquirenti

•  Informazioni degli acquirenti

•  Capacità degli acquirenti di integrazione a monte

Potere dal lato dell’offerta Minaccia di nuove

(13)

Il modello della concorrenza allargata di Porter

Le cinque forze determinano il livello di intensità competitiva e condizionano le possibilità di

profitto, che in unottica di medio lungo termine, le imprese del settore possono conseguire

Per valutare lintensità della concorrenza in un determinato settore (e, dunque, il suo grado di attrattività) non basta considerare i concorrenti

attualmente presenti, ma occorre estendere lanalisi anche alla concorrenza potenziale (diretta e indiretta) e valutare il potere contrattuale di fornitori e clienti

(14)

Barriere

1. Economie di scala, di apprendimento, di scopo e di relazioni 2. Disponibilità di brevetti/know-how,

3. Controllo di fattori produttivi essenziali (possesso di risorse non appropriabili)

4. Differenziazione dei prodotti

«Un costo che dev’essere sopportato da un’impresa che volesse entrare in un certo settore industriale, ma che non è sopportato dalle imprese già operanti all’interno di tale settore» (Stigler)

Barriere alluscita Difficoltà del disinvestimento

Ostacoli al fallimento o liquidazione Barriere allentrata

(15)

Barriere e RBT

Nella prospettive della Resource Based Theory, le barriere all’entrata non sono soltanto un dato oggettivo ma dipendono anche dalle condizioni soggettive e dalla specifica dotazione di risorse dellimpresa

Risorse aziendali = Tutte le attività, le capacità, le competenze, i processi organizzativi, le caratteristiche aziendali, le informazioni, le conoscenze, e così via che sono controllate dallazienda e che le permettono di formulare e implementare strategie che ne migliorano lefficacia e lefficienza

La forza di un’impresa sarà tanto maggiore quanto più potrà mettere in campo delle “competenze distintive ossia attributi e condizioni non in possesso di altre imprese concorrenti.

Sono le risorse specifiche di cui limpresa è dotata che possono consentire di annullare o attenuare la forza delle barriere

(16)

Il modello tridimensionale di Abell

Business

Funzioni d

uso

Gruppi

di

clienti

Tecnologie

alternative

Bisogni che si intendono soddisfare Modalità alternative di soddisfacimento dei bisogni Target

Il modello definisce lArea Strategica di Affari (ASA), ossia il business, la porzione di mercato in cui lazienda intende operare

(17)

La catena del valore di Porter

LOGISTICA IN ENTRATA ATTIVITAOPERATIVE LOGISTICA IN USCITA MARKETING E VENDITE SERVIZI APPROVVIGIONAMENTO SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

ATTIVITA INFRASTRUTTURALI A tt iv it à d i s u p p o rt o A tt iv it à p ri m ar ie

Limpresa, con la sua attività, crea un valore per il cliente, che è misurato dal prezzo che questi paga o sarebbe disposto a pagare per ottenere il prodotto. Il margine è il valore che residua allazienda dopo aver coperto i costi

associati allo svolgimento di tutte le attività necessarie per progettare, produrre, promuovere e commercializzare il prodotto

(18)

I segmenti della catena del valore

PROGETTAZIONE DEL PRODOTTO PRODUZIONE LOGISTICA MARKETING DI ACQUISTO E DI VENDITA SERVIZI AL CLIENTE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE E TECNOLOGICHE Le ad er sh ip d i c os to D iffe re n ziaz ion e

Scelte di design, stile, materiali particolari, soluzioni progettuali innovative, rapido sviluppo di nuovi prodotti

Innovazione di processo, livelli qualitativi elevati

Economie di scala e di apprendimento, efficienza economica degli impianti

Scelta di materiali meno costosi (fare il costo sui prezzi),

riduzione della frequenza di variazione dei modelli

Lay-out, riduzione delle scorte, outsourcing dei servizi logistici Partnership con fornitori, eliminazione clienti marginali, vendita a pacchetti standard, gamma ristretta

Riduzione dei servizi al cliente

Delocalizzazione produttiva verso aree con bassi costi del lavoro

Logistica per il cliente (consegna rapida, efficienza nella gestione degli ordini)

Ricerca fornitori di qualità, soluzioni di vendita

personalizzate, sviluppo del brand, gamma ampia

Offerta di servizi al cliente (finanziari, di assistenza, informativi)

Formazione delle risorse umane, tecnologia all’avanguardia

(19)

La differenziazione

LESISTENZA DI PRODOTTI DIFFERENZIATI COMPORTA IL FRAZIONAMENTO DEL MERCATO

IN TANTI SUB-MERCATI CIASCUNO DEI QUALI E, ENTRO CERTI LIMITI, SEPARATO DAGLI ALTRI

La differenziazione è generata dalla possibilità di conferire al prodotto

caratteristiche e qualità tali da renderlo «differente» e, dunque,

preferibile rispetto ai prodotti della concorrenza.

Può essere conseguita modificando le caratteristiche fisiche, tecniche,

estetiche o semplicemente psicologiche (es. immagine della marca) associate al prodotto

(20)

Le strategie competitive

Secondo Porter limpresa può conseguire un vantaggio competitivo

se è in grado di:

•  realizzare le attività descritte dalla catena del valore ad un costo

complessivamente inferiore rispetto a quello sostenuto dalla concorrenza (leadership di costo);

•  differenziare lofferta rispetto a quella dei competitor, così da giustificare un ricarico sul prezzo (premium price)

Leadership di costo

Differenziazione

Focalizzazione

Il vantaggio è ricercato nello sfruttamento di minori costi Il vantaggio è ricercato nella capacità di conferire al prodotto caratteristiche di “unicità”, reali o percepite

Si ricerca l’uno o l’altro vantaggio, puntando su specifici segmenti di mercato

(21)

Dalle Risorse alla Strategia

Risorse: insieme di mezzi a disposizione dell’impresa in grado di

generare una certa utilità.

Le risorse costituiscono gli input immessi nel sistema produttivo, le componenti base utilizzate per sviluppare e concretizzare le capacità.

Distinguiamo le risorse in 4 categorie:

Risorse fisiche : influiscono sulle potenzialità a livello manifatturiero

(localizzazione, dimensione, flessibilità impianti, etc.)

Risorse finanziarie : diverse forme di finanziamento a cui l’impresa può

accedere, reperite internamente o esternamente

Risorse umane : si legano a formazione, esperienza, intelligenza, capitale

umano

Risorse organizzative : sono espresse dal sistema di programmazione e

(22)

VRIO Analysis

Messe a frutto nellorganizza zione (durevolezza) Difficili da imitare Rare Di valore Al di sotto della media In media Al di sopra della media Al di sopra della media Svantaggio competitivo Parità competitiva Vantaggio temporaneo Vantaggio durevole NO SI --- --- NO SI --- NO SI SI NO SI SI SI Risultati Conseguen-ze competitive

RISORSE O CAPACITA

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SWOT Analysis

POSITIVI NEGATIVI FATTORI DI ORIGINE INTERNA Strenght Punti di forza Weakness Punti di debolezza FATTORI DI ORIGINE ESTERNA Opportunity Opportunità Threat Minacce

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SWOT Analysis – Piccola Impresa Artigiana

- Sappiamo rispondere in fretta perché non abbiamo bisogno di approvazione dall’alto

- La nostra ditta è poco presente nel mercato, poco conosciuta. -  Abbiamo problemi di cassa nell’avvio dei lavori.

-  Il nostro settore è in espansione, con buone prospettive di successo. - Sappiamo curare bene i clienti perché, avendo al momento poco lavoro, possiamo dedicare loro più tempo.

-  Abbiamo una buona reputazione sul mercato.

- Il cambiamento della tecnologia può influenzare il mercato più in fretta di quanto noi riusciamo ad adattarci

- Abbiamo poco ricarico, per cui possiamo fare prezzi buoni.

- Abbiamo persone con limitate conoscenze di base in alcuni campi. - Siamo vulnerabili di fronte a problemi di ferie e malattie.

- L’amministrazione locale può dare appalti e/o facilitazioni ad imprese come la nostra.

- Possiamo riconvertire in fretta la nostra offerta se vediamo che non funziona. - Un concorrente forte ci potrebbe spazzare via in fretta.

- I nostri concorrenti sono lenti nel passare a nuove tecnologie

PF PD PD O PF PF M PF PD PD O PF O M

(25)

Relazione tra domanda e offerta

Domanda superiore allofferta Mercato del venditore

Offerta superiore alla domanda Mercato del compratore

Il venditore può stabilire le condizioni di contrattazione dei beni e, senza preoccuparsi della vendibilità, può

concentrare i suoi sforzi sulla gestione tecnico -finanziaria

Il venditore deve attuare una gestione in chiave di marketing per fronteggiare In modo adeguato i bisogni ed i gusti

dei consumatori

Lipotesi di mercato del compratore è la più diffusa, dato che il progresso tecnologico

e levoluzione dei sistemi di produzione portano a creare risorse potenziali quasi

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