CALDAIA A CONDENSAZIONE
Il rendimento termico di una caldaia, con riferimento al potere calorifico inferiore LHV, può essere espresso come: d fumi i LHV =1−q −q −q η
dove qi, qfumi e qd rappresentano le potenze perse per unità di potenza messa a disposizione
dal combustibile, ovvero: LHV m Q q fuel i i = ⋅ & ; m LHV Q q fuel fumi fumi = ⋅ & ; m LHV Q q fuel d d = ⋅ & dove: 9 Qi è la potenza persa per incombusti; 9 Qfumi è la potenza persa per calore sensibile nei fumi;
9 Qd è la potenza persa per dispersioni di calore attraverso il mantello della
caldaia.
La potenza persa per calore sensibile nei fumi tiene conto del fatto che i prodotti di combustione emessi dalla caldaia vengono rilasciati al camino ad una temperatura superiore a quella dell’aria comburente e può essere espressa, in prima approssimazione, come:
(
)
(
)
(
fumi a)
st fuel A p a fumi p fuel fuel A fumi 1 e T T m m 1 LHV c T T LHV c m m m q ⋅ − ⎥ ⎥ ⎦ ⎤ ⎢ ⎢ ⎣ ⎡ + ⎟ ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎜ ⎝ ⎛ + = − ⋅ ⋅ + = & & & & & dove:9 m&fumi è la portata di fumi al camino,
9 Tfumi è la temperatura dei fumi all’uscita della caldaia,
9 Ta la temperatura dell’aria all’ingresso della caldaia,
Facendo esplicito riferimento alla combustione di metano con aria secca e con un eccesso d’aria del 14,9 % (valore che corrisponde ad un contenuto di ossigeno nei fumi del 3%1,
valore tipico per la combustione di un combustibile gassoso), si ottiene:
(
)
[
]
(
fumi a)
[
]
(
fumi a)
(
fumi afumi 20,8 T T 0,0044T T 50000 05 , 1 T T 149 , 0 1 2 , 17 1 50000 05 , 1 q = + + ⋅ − = ⋅ − = −
)
Assumendo una temperatura dell’aria pari a 15 °C e una temperatura dei fumi di 100 °C si ottiene:( )
85 0.037 3,7% 0044 , 0 qfumi = = =Trascurando qi e qd, il rendimento termico della caldaia diventerebbe, in tal caso:
% 3 , 96 963 , 0 037 , 0 1 LHV = − = = η
A seguito della combustione nei fumi è presente un certo quantitativo di acqua sotto forma di vapore. Facendo ancora riferimento alla combustione del metano, la frazione in volume di acqua nei fumi (ovviamente umidi) è pari a:
[
]
(
)
e 2 e 1 52 . 7 2 1 2 HO2 ⋅ + + ⋅ + + = Assumendo ancora una volta e=0,149, si ottiene:[
HO2]
=0,167 La frazione in massa di acqua xH20 la si può calcolare con la relazione:[
]
fumi O 2 H O 2 H mm mm O 2 H x =dove la massa molecolare dei fumi mmfumi risulta pari a:
[
]
[ ]
[ ]
[
]
kmole kg 8 , 27 mm 2 CO mm 2 O mm 2 N mm O 2 H mmfumi = H2O + N2 + O2 + CO2 = ottenendo quindi:[
]
0,108 8 , 27 18 167 , 0 xH2O = = 1 la frazione in volume di ossigeno è legata all’eccesso d’aria dalla relazione:Si noti come tale quantitativo di acqua è di un ordine di grandezza superiore rispetto all’eventuale acqua presente nell’aria umidità, basti pensare che un’umidità relativa del 60% a 15°C equivale ad una frazione in massa di acqua nell’aria inferiore all’1%.
Nella caldaia a condensazione si intende recuperare parte del calore latente di vaporizzazione dell’acqua presente nei fumi operando un raffreddamento dei fumi fino ad una temperatura tale da consentire la condensazione dell’acqua e poi riscaldarli nuovamente per poterli adeguatamente disperdere in atmosfera; in figura 1 è riportato lo schema della linea di condensazione dell’acqua dei fumi presenti nei prodotti di combustione. fumi umidi fumi secchi Q12 Q23 H20 liquida 1 2 3 Figura 1 Con riferimento alla Figura 1, si può scrivere:
(
1 2)
H20 lat p fumi 12 m c T T m h Q = − + Δ(
fumi H2O)
p(
3 2)
23 m m c T T Q = − −(
1 2)
H20 lat(
fumi H2O)
p(
3 2)
p fumi 23 12 c Q Q m c T T m h m m c T T Q = − = − + Δ − − −(
1 3)
H20 lat H2O p(
3 2)
p fumi c m c T T m h m c T T Q = − + Δ − −(
)
(
)
LHV T T c x h x T T c m m LHV m Q q p 1 3 H20 lat H2O p 3 2 fuel fumi fuel c c − ′ − ′ + − = = Δ(
)
(
)
[
(
)
]
LHV T T c h x T T c e 1 m m 1 q p 1 3 H20 lat p 3 2 st fuel A c − − ′ + − ⎥ ⎥ ⎦ ⎤ ⎢ ⎢ ⎣ ⎡ + ⎟ ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎜ ⎝ ⎛ + = Δ & &Il rendimento termico della caldaia a condensazione risulta quindi ora esprimibile come: c d fumi i LHV =1−q −q −q +q η
Supponendo T3=T1 e trascurando cp(T3‐T2) rispetto a Δhlat, si ottiene:
(
)
LHV h x e 1 m m 1 q H20 lat st fuel A c Δ ′ ⎥ ⎥ ⎦ ⎤ ⎢ ⎢ ⎣ ⎡ + ⎟ ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎜ ⎝ ⎛ + = & & che numericamente, supponendo di condensare tutta la massa di acqua presente nei fumi, diventa:[
]
0.112 50000 500 2 ,108 0 8 , 20 qc,max = ⋅ = portando quindi ad un valore massimo del rendimento termico della caldaia pari a: % 108 079 , 1 112 . 0 033 , 0 1 LHV = − + = ≈ ηIn realtà il quantitativo di acqua che riesco a condensare dipende dalla temperatura del punto 2. Infatti la massima concentrazione in volume di acqua ancora presente nei fumi nel punto 2 è esprimibile come:
[
]
atm 2 sat 2 p ) T ( p O 2 H = ed è quindi funzione di T2 come mostra la figura 2. 0.00 0.05 0.10 0.15 0.20 15 30 T (°C) 45 60 2 [H2O] 2 Figura 2Conseguentemente:
[
]
fumi O 2 H atm sat fumi O 2 H 2 2 , O 2 H mm mm p ) 2 T ( p mm mm O 2 H x = = La frazione in massa di acqua che riesco a condensare portandomi fino a T2 vale quindi: 2 , O 2 H O 2 H O 2 H x x x′ = −Supponendo di poter raggiungere una temperatura T2=30°C (psat=0,04 bar) si ottiene:
[
H2O]
2 =0,04 (da figura 2) 026 , 0 8 , 27 18 04 , 0 xH2O,2 = = 082 , 0 026 , 0 108 , 0 x′H2O = − = e quindi qC diventa:[
]
0.085 50000 500 2 ,082 0 8 , 20 qc = ⋅ = e il rendimento termico della caldaia pari a: % 105 052 , 1 085 , 0 033 , 0 1 LHV = − + = ≈ η Occorre ricordare che il valore di qc può risultare maggiore di quello stimato se si opera lacaldaia in maniera tale che T3<T1, ed inoltre occorre, per una stima corretta, tenere in
considerazione il contributo del termine cp(T3‐T2) che nei calcoli presentati è stato
trascurato rispetto a Δhlat (in realtà considerando un salto di temperatura tra 2 e 3 di 70 °C,
il termine cp(T3‐T2) vale circa il 5 % del calore latente di vaporizzazione).
E’ inoltre corretto osservare che, parlando di caldaie a condensazione occorrerebbe esprimere il rendimento riferito al potere calorifico superiore. In tal caso, ricordando che il metano ha un HHV=55600 kJ/kg, si ottiene: 95 , 0 9 , 0 052 , 1 HHV LHV LHV HHV =η = ⋅ = η
Infine, nelle figure 3 e 4viene presentata la linea di condensazione dei fumi con la presenza di un rigeneratore alimentato dai fumi stessi per il riscaldamento finale prima dell’emissione in atmosfera. fumi umidi fumi secchi H20 liquida 1’ 2 3 1 acqua a bassa T Figura 3 Q T 1 1' 2 2 3 Figura 4