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Pubblicata in inter Ge Direttore Responsa Marco CardilliFASCIC
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ista di diritto amministrati
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nsabile Coordinamento Edit
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CICOLO N. 9-10/201
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registro della stampa del Tribunale di Roma al n. 16/ ISSN 2036-7821
rativo
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Editoriale
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/2017
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Comitato editoriale
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Rivista di diritto amministrativo
o D'Alessio, Gianluca Gardini, Francesco Mer ggia, Antonio Uricchio, Vincenzo Caputi Jambr
esa Martínez, AndryMatilla Correa.
, Luca Perfetti, Giuseppe Bettoni, Pier Paolo F elata, Simonetta Pasqua, Guido Clemente di Sa Cerioni, Gaetano Natullo, Paola Saracini, Mari
seppe Doria, Salvatore Villani.
fice, Stefano Toschei, Giancarlo Laurini, Ange Maurizio Greco, Filippo Patroni Griffi, , Vinc ardo Spagnoletti, Giuseppe Staglianò, Alfredo
ino, Caterina Bova, Silvia Carosini, Sergio Con Gambardella, Flavio Genghi, Concetta Giunta Francesco Soluri, Marco Tartaglione, Stefania Te
erloni, Giuseppe Palma, mbrenghi, Annamaria
An-lo Forte, Ruggiero di Pace, i San Luca, Francesco
Car-ario Cerbone, Margherita
ngelo Mari, Gerardo Ma-incenzo Schioppa, Michel do Storto, Alessandro
To-Contessa, Marco Coviello, nta, Filippo Lacava, Mas-a TerrMas-acciMas-ano.
Fascicolo n. 9-10/2017
Dal carattere statale
ritto amministrativ
ritto amministrativ
peo: un'armonizzaz
colare
di Massimiano Sci
L'affermazione dei principi d ropeo, al di là della consolid sprudenziale, rinvenibile nell’ dice del processo amministra senta un chiaro ed inequivo mento a quanto statuito sia all'interno della CEDU. Orben mento si concreta in un'opera conferire un'ulteriore crisma d quella tendenza dell’ordiname strutturarsi come un sistema tribunali nazionali e sovranaz teragiscono come giurisdizion ti a sistemi differenti, ma tra lo L'evoluzione sottesa a tale rife mativo spinge lo scrivente oss cercare all'interno di essa nu riflessione anche al fine di ge denze volte all'edificazione di diritto realmente armonizzante L'approdo del codice amminis meno recente passato era a d maginabile. Invero il diritto am
1 Avvocato, docente di Diritto amminis
niversità telematica Pegaso.
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tale del
ativo al
di-ativo
euro-zazione
Sciascia
1i del diritto eu-olidazione giuri-ll’art. 1 nel co-strativo, rappre-ivocabile riferi-sia dall’U.E.,che rbene, tale
riferi-erazione volta a a di legittimità a mento protesa a a connotato da nazionali, che
in-ioni appartenen-a loro collegappartenen-ati. riferimento osservatore a ri-nuovi spunti di i germinare di un sistema di ante. inistrativo in un a dir poco inim-o amministrativinim-o
inistrativo presso
l'U-era concepito quale figli ti una conseguenza del mente statale del diritt stata per anni l’assenza nistrativo internazionale globale dei diritti ammi Solo all’interno degli Sta no realizzate le condizi di un apparato con il m e dotato di imperatività3 La dottrina al riguardo sioni di non poco mome to i suoi incipit di pens essi la fine sostanza del tivo. In particolare ha af sizione di potere della P una situazione di libert più suddito e, quindi, n di soggezione (come ne che si connota come int nome di questa dicotom far degradare la situazi in presenza di un inter trimenti, se la situazione dall’autorità, si tratta di vo.
Orbene, l'irruzione del Europea ha conculcato tezze dogmatiche, tanto la creazione di un diri europeo. La dottrina ha guardo la lenta, ma cost un diritto comune amm ve un particolare stimol
2 S. CASSESE, Il diritto amministrativo
originali?, in Riv. trim. dir. pubbl., 200
3 M.S. GIANNINI, I proventi degli en
legge, in, Riv. fin. sc. Fin., 1957, pp. 26
Pag. 3 di 8
iglio dello Stato2. Infat-del carattere essenzial-iritto amministrativo è
za di un diritto ammi-ale e di una disciplina ministrativi nazionali. i Stati, pertanto, si
era-izioni per l’affermarsi l monopolio del potere
3.
rdo ha fruttato digres-mento. Essa ha edifica-ensiero rinvenendo in del diritto amministra-a amministra-affermamministra-ato che amministra-allamministra-a po-lla P.A. si contrappone
ertà del privato - non i, non più in posizione nello Stato assoluto) - interesse legittimo. In tomia se l’autorità può azione soggettiva, si è nteresse legittimo. Al-ione non è degradabile
di un diritto soggetti-del diritto soggetti-dell'Unione
to fortemente tali cer-nto da porre le basi per
diritto amministrativo ha evidenziato al ri-costante formazione di
ministrativo, che rice-molo dallo scambio
tivo europeo presenta caratteristiche 2003, 1, p. 55.
i enti pubblici minori e la riserva di p. 26 ss..
ciproco tra diritto comunitario zionali e che si contrappone al do di chiusura degli assetti na lizzati, caratterizzati dalla con tra la tradizione inglese e il di strativo francese. Invero, l’id pur caratterizzando il diritt quello inglese, ha condotto ad con l’affermazione del Con primo caso e della s dell’amministrazione ai giudic secondo.
L’emersione dello iuscommun
vum rileva, pertanto, sotto un d
lo: da un lato, il diritto comuni za i diritti amministrativi naz via diretta, attraverso la so proprie regole e istituti a quell terno, sia indirettamente, favo vergenza fra i diritti amminis nali. Sotto il versante opposto zionali contribuiscono a crea regole comunitarie, innescando di armonizzazione circolare, d di crossfertilisation, in cui il co diversi istituti di diritto ammi genti negli stati membri, contr are la regola comunitaria, che influisce sull’interpretazione interne (un processo prima in deduttivo). Tale processo, orm to nel diritto dell’U.E., si è pro te esteso ai principi del diritto rivanti dalla CEDU, che oggi, a del richiamo di cui all’art.1 vengono direttamente applicab ce interno.
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tario e diritti na-e al lungo pna-erio- perio-i nazperio-ionalperio-i stabperio-i- stabi-contrapposizione l diritto ammini-l’ideale liberale, iritto francese e ad esiti diversi onseild’Etat nel sottoposizione dici ordinari nel
uneadministrati-un duplice profi-unitario influen-nazionali, sia in sostituzione di uelli di diritto
in-avorendo la con-inistrativi nazio-osto, i diritti na-reare principi e ndo un processo e, definito anche il confronto tra i ministrativo, vi-ntribuisce a cre-che, a sua volta, ne delle norme a induttivo e poi ormai
consolida- progressivamen-ritto europeo de-gi, anche in forza t.1 c.p.a. cit., di-licabili dal
giudi-Al di là di tali digression la stratificazione evolut il diritto comunitario, av ta, e il diritto naziona emergono profili di part In un primo tempo, per v tuzionale ha ritenuto che quelle comunitarie fos con la possibilità del sind le sulla norma comuni della norma interna di e tato4. Tale impostazion con l'orientamento espr della Corte di Giustizia n afferma che gli Stati avre poteri sovrani alla Com munità andrebbe costru superiore, le cui regole forza propria.
La seconda fase è segn provvedimento della Co nel cui impianto motiva primato del diritto com guente incostituzionalit zionali difformi, ai sen ponendo, tuttavia, un lim non applicazione della n che non sia rispettosa d tali stabiliti da norme c stessa scia si pone un' del medesimo Organo G che riafferma il primato tario e l’incostituzionali zionale difforme ex art.1
4 Corte Costituzionale 7/03/1964, n. 5 Corte Costituzionale 27/12/1973, n. 6 Corte Costituzionale 30/10/1975, n
sioni dogmatiche è nel-lutiva dei rapporti tra , avente efficacia
diret-nale configgente, che articolare interesse. er vero, la Corte che le norme interne e
fossero equiordinate, sindacato costituziona-unitaria per il tramite di esecuzione del
Trat-ione collide, tuttavia, spresso nella sentenza ia n.6/64, nella quale si avrebbero trasferito dei omunità, sicché la
Co-struita come un ente ole si impongono per egnata da un ulteriore Corte Costituzionale5, tivazionale si evince il omunitario e la
conse-alità delle norme na-sensi dell’art.11 Cost.
limite, costituito dalla lla norma comunitaria, a dei diritti
fondamen-e costituzionali. Nfondamen-ella un'ulteriore pronuncia o Giudiziario del '756, ato del diritto comuni-nalità della norma na-rt.11 Cost.- .
n. 14. , n. 183. 5, n. 232.
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Queste ultime due sentenze v zate, staffilate fortemente da "Simmenthal" della Corte di 9/03/1978, che parte dal dell’immediata applicazione d va comunitaria, che rende ips cabile qualsiasi disposizione della legge nazionale preesist me comunitarie, ma impedis formazione di atti legislativi s lidenti con le stesse (terza fase) Infine, la sentenza emessa d del 19847 sostiene la disappli norma interna contrastante co taria, che dà luogo a quiescenz tà (e neanche inefficacia) della na, con la possibilità di sinda interna di adesione al Trattato comunitaria contrasta con i mentali costituzionali.
In seguito furono emessi al menti decisori protesi ad arg ordine ad una ritrazione dell interno, in quanto alle norme sarebbe riservato uno spazio p ambito la legge nazionale non trare8 (quarta fase).
La completezza dell'iter evol esposto può dirsi arricchita po dettato dell’art.117 Cost. nella introdotta dalla legge c n.3/2001, secondo cui la potes dello Stato e delle Regioni, è rispetto della Costituzione, no
7 Corte Costituzionale 8/06/1984, n. 170. 8 Corte Costituzionale 7/02/2000, n. 41;C
11/07/1989, n. 389.
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ze vengono dalla sentenza di Giustizia del al presupposto e della normati-ipsoiure inappli-ne contrastante sistente alle
nor-disce, altresì, la vi successivi col-ase). dalla Consulta plicazione della e con la
comuni-enza e non nulli-ella norma inter-ndacare la legge tato, se la norma i diritti altri argomentare in dell’ordinamento rme comunitarie io proprio nel cui non potrebbe
en-volutivo sin qui poi con il nuovo lla formulazione costituzionale otestà legislativa , è esercitata nel , nonché dei
vin-Corte Costituzionale
coli derivanti dall’ordina e dagli obblighi internaz L’avvenuta costituzion obblighi internazionali
porta, quindi,
l’incostituzionalità delle regionali contrastanti, il la norma di legge config incostituzionale, anche a sia affetta da un vizio che ne comporta la disa un ritorno al sistema d incostituzionalità. Anche costituzionale di rendere colo comunitario non pu opposto di renderlo men conoscimento dell’effica zionale in pendenza del zionalità.9In effetti la gi tuzionale più recente h fermare che spetta al giu norma interna contrast munitario e non alla C accertare l’incompatibili la norma interna10. Ciò non di meno emerg sperenziale delle Corti regola della disapplicaz zionale configgente col sempio potrebbe concre vernativo di costituziona le ex art.127 Cost. in rela gionali che violano il dir ordine al quale ricorso, nale ha fatto rife
9 F. CARINGELLA, Corso di diritto a
Torino, 2011, p.75. 10 Corte Costituzionale n. 421/2010. Pag. 5 di 8 inamento comunitario nazionali. zionalizzazione degli ali e comunitari
com-i, sicuramente
elle leggi nazionali e i, il che non toglie che nfiggente sia, oltre che he anticomunitaria,
os-io ancora più radicale disapplicazione, e non a della declaratoria di che perché, la volontà dere più solenne il
può produrre l’effetto meno intenso, con il
ri-ficacia della legge na-del giudizio di giurisprudenza costi-e ha continuato ad giudice disapplicare la
astante col diritto co-a Corte Costituzionco-ale ibilità comunitaria
del-ergono dal tessuto e-rti delle eccezioni alla icazione del diritto
na-col comunitario. Un e-cretarsi nel ricorso go-ionalità in via relazione alle leggi diritto comunitario, in so, la Corte
Costituzio-riferimento espresso
all’art.117, comma 1, cioè alla passare per il giudizio di cost Orbene, tale orientamento giu le ha escluso il giudizio di co in caso di giudizio incidental iniziativa del giudice ordinar la necessità della disapplicazio Ad ogni modo, per converso, Corte Costituzionaleex artt.11 ma 1 Cost., è obbligatorio lad possibile risolvere il contrasto va interna e diritto comunita terpretativa e non sia possib rimedio della disapplicazion tratta di norma della Unione E di efficacia diretta, come u quadro del Consiglio12.Alla s sione la Corte Costituzionale per quanto concerne il contras interne e una disposizione CE perabile in via interpretativa, zione di un diritto vivente sos stituzionalità13.
Ad ogni buon conto, tuttavia, non sancisce anche una preva ritto comunitario sulla Costitu si pone il problema afferente a di costituzionalità sulle norme Al riguardo deve escludersiqu olazione di diritti fondamenta nalmente garantiti da parte Trattato di Maastricht, modifi tato di Amsterdam, che ha in procedura sanzionatoria per l 11 Corte Costituzionale 15/04/2008, n. 103; C 28/03/2006, n. 129; Corte Costituzionale 3/11/2 12 Corte Costituzionale 21/06/2010, n. 227; Co 28/2010. 13 Corte Costituzionale n. 196/2010;
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alla necessità di costituzionalità11. giurisprudenzia-i costgiurisprudenzia-ituzgiurisprudenzia-ionalgiurisprudenzia-ità ntale proposto a nario, ribadendo zione.
so, il ricorso alla t.11 e 117,
com-laddove sia im-asto tra normati-itario in via in-sibile attivare il ione, poiché si Europea priva una decisione la stessa conclu-ale è pervenuta, trasto tra norme CEDU, non su-va, per la sospetto di inco-ia, l’art.117 Cost. evalenza del di-stituzione, sicché
te a un controllo rme comunitarie. siqualsivoglia
vi-entali costituzio-rte dell’art.7 del dificato dal Trat-a introdotto unTrat-a er lo stato
mem-; Corte Costituzionale 11/2005, n. 406. ; Corte Costituzionale n.
bro che violi sistematic mani e le libertà fondam cabili, per contro, le legg Trattati e delle norme c trastanti con i principi fo stro ordinamento.
Il problema si complica tesi della separazione de in passato seguita dalla l’ordinamento comunita di integrazione con quel entrambi confluiscano ordinamento unitario. D non dubita la Corte di G fermato la rilevanza deg la norma comunitaria an Orbene, vi sono una se depongono nel senso d un ordinamento unitari costituzionalizzazione a diritto comunitario; il m sapplicazione, per cui, s nitaria può paralizzare lasciandola formalmente ficile negare l’integrazio cabilità delle norme com scono diritti e obblighi, direttive non auto -esec del sindacato di legittim gionale contrastante con taria, difficilmente l’estraneità di quest’ulti interno in cui opera la le.La tesi dell’integrazio nuta da alcune pronunc
14 Corte di Giustizia 22/04/1999
22/06/1989, Fratelli Costanzo S.p.a..
aticamente i diritti u-damentali. Sono sinda-leggi di esecuzione dei
e comunitarie, se con-i fondamentalcon-i del no-lica se, abbandonata la e dei due ordinamenti, alla Consulta, si ritiene nitario in un rapporto uello nazionale, sicché no nell’ambito di un o. Di tale integrazione di Giustizia, che ha
af-degli effetti diretti del-a del-anche per ldel-a P.A.-14.
serie di elementi che o dell’integrazione in tario: in particolare la e all’art.117 Cost. del il meccanismo della
di-i, se una norma comu-re una norma interna, ente in vita, riesce
dif-zione; la diretta appli-comunitarie da cui na-ghi, ad eccezioni delle
secutive; l’ammissione ittimità della legge con la norma comuni-e conciliabile con ultima all’ordinamento la Corte
Costituziona-zione è, inoltre, soste-unce della Corte
99, Ciola; Corte di Giustizia .a..
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tuzionale15, secondo cui le norm rie vincolano il legislatore inte lo limite dell’intangibilità dei damentali dell’ordinamento c e dei diritti inviolabili dell’uo dalla Costituzione.
In definitiva la prospettiva del si pone quale itinerario dogma rire anche al fine di salvagua fondamentali e tutto quello c ordinamento non può essere giammai posto in retrocessi fronte dei vincoli comunitari e nali più rigorosi.
15Corte Costituzionale 15/04/2008, n. 102.
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norme comunita-interno con il so-dei principi fon-to costituzionale ll’uomo garantiti dell'integrazione matico da prefe-guardare i diritti
o che nel nostro sere scalfito, nè essione anche a ri ed