LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO
cominciamo a SCUOLA
LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
protocollo d’intesa 5 febbraio 2015
ASL Brescia – ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico Territoriale – Provincia di Brescia
DEFINIZIONE DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più
lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in
La colonna vertebrale è una struttura di sostegno del corpo umano, che permette il mantenimento della postura eretta e l’esecuzione di un’ampia serie di
movimenti.
E’ costituita da 33 – 34 vertebre che, disposte una sopra l'altra, formano il
canale vertebrale dentro il quale alloggia il midollo spinale.
Tra le vertebre ci sono i dischi intervertebrali:
• formazioni fibro-cartilaginee, dall'aspetto anulare perifericamente (anulus), con al centro un nucleo polposo ad altissimo contenuto d'acqua.
• hanno una funzione di ammortizzatori delle sollecitazioni che interessano le vertebre.
Il National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) Statunitense ha definito il limite d’azione (340 kg) ed il limite massimo (650 kg) di tolleranza per le forze compressive del rachide lombare.
Protrusione discale
:
deformazione del disco
intervertebrale che perde la sua
capacità di ammortizzare i
carichi.
Ernia discale
: lesione
dell'anulus con estrusione del
nucleo polposo.
- adottare le misure organizzative necessarie e ricorrere ai mezzi
appropriati ( es. attrezzature meccaniche) per evitare o ridurre la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori
- evitare o ridurre i rischi per il rachide adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare
dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro
e delle esigenze che tale attività comporta.
- effettuare attività di informazione e formazione - sottoporre i lavoratori alla sorveglianza sanitaria
1. caratteristiche del carico ( troppo pesante,
ingombrante o difficile da afferrare, in equilibrio instabile,
può causare lesioni in caso di urto, etc)
2. sforzo fisico richiesto (eccessivo, effettuato con
torsione del tronco, compiuto col corpo in posizione
instabile, etc)
3. caratteristiche dell’ambiente di lavoro (spazio insufficiente, pavimento sconnesso e scivoloso, temperatura, l'umidità o
ventilazione inadeguate, etc).
4. esigenze connesse all’attività (sforzi fisici frequenti o prolungati, pause e periodi di recupero insufficienti, distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto, etc)
5. fattori individuali di rischio (inidoneità fisica, insufficiente
formazione/addestramento, etc)
I COMPARTI INTERESSATI
artigianato
agricoltura
manufatturiero
edilizia
Preliminarmente bisogna verificare se esiste il rischio da
movimentazione manuale dei carichi nelle attività
lavorative
per misurare l’entità del rischio i metodi più utilizzati sono:
- NIOSH, adeguato alla norma europea UNI EN 1005-2 e ISO 11228-1 (sollevamento)
-SNOOK E CIRIELLO (traino e spinta)
- MAPO (movimentazione manuale pazienti)
IL METODO NIOSH
(National Institute of Occupational Safety and Health)
La formula parte da un peso ideale (in Italia: 25 kg per i maschi adulti e 20 kg per le femmine adulte ) e tiene conto dei soli fattori oggettivi presenti:
- dell’altezza da terra delle mani
- della distanza percorsa del peso tra inizio e fine del sollevamento
- della distanza del peso dal corpo - della torsione fatta
- della presa del carico
Applicando tale formula si ottiene il peso limite raccomandato, che, confrontato con il peso effettivamente sollevato (kg), permette il calcolo dell’indice di sollevamento (IS).
Se tale indice è inferiore ad 1, l’operazione è ritenuta accettabile. Se l’IS è > 1 : la situazione può comportare un rischio e richiede l’adozione di misure di prevenzione ( di tipo organizzativo, tecnico, formativo, attuazione della sorveglianza sanitaria).
Il rischio è tanto più elevato quanto maggiore è l’indice. (IS)
L’INTERVENTO di PREVENZIONE deve essere immediato per situazioni con indice maggiore di 3.
IL METODO NIOSH
Individua per le azioni di spinta e traino, le massime
forze (iniziali e di mantenimento in kg) raccomandate
per la popolazione lavorativa adulta sana, in funzione di:
sesso, distanza di spostamento, frequenza di azione,
altezza delle mani da terra.
Fattori considerati:
- numero di pazienti non autosufficienti;
- tipo/grado di disabilità motoria dei pazienti;
- aspetti strutturali degli ambienti di lavoro e degenza;
- attrezzature in dotazione;
- formazione degli operatori
Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori:
- l’informazione relativa al peso ed alle altre caratteristiche
del carico movimentato;
- la formazione circa i rischi lavorativi e le modalità di
corretta esecuzione delle attività;
- l'addestramento in merito alle corrette manovre e
procedure da adottare nella movimentazione manuale dei
carichi.
Il lavoratore deve: - evitare le torsioni
- evitare movimenti bruschi
- assicurarsi che i piani di lavoro e le vie da percorrere siano sgombre
- sincerarsi che l'ingombro del carico non sia tale da impedire la visuale