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Ermanno Rea, Il sorriso di don Giovanni, Feltrinelli, Milano 2014 : [recensione]

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Academic year: 2021

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ERMANNO REA, Il sorriso di don Giovanni, Feltrinelli, Milano 2014, € 15,30.

Avere un libro per amico ci apre alla vita, ci fa entrare in mondi ed in storie appassionanti e sempre nuove.

Suscita la stessa emozione, lo stesso piacere che prova un bambino goloso quando, furtivamente, immerge le sue dita nel cioccolato.

La lettura può diventare come una zattera che non affonda mai ma da cui sarà difficile sbarcare. Aver incontrato qualche tempo fa il sorriso di don Giovanni, è stata per me, un’esperienza intensa, appassionante e dirompente.

Mi son trovato di fronte ad un romanzo “prismatico”, che invita alla riflessione politematica: dalla politica, ai sentimenti, all’amore- passione per i libri, la lettura e la letteratura.

Un romanzo che,travalicando i confini della semplice narrativa, rende il lettore, nascosto dentro ogni scena del racconto, passeggero entusiasta di un viaggio fin dentro la coscienza di una ragazza, Adele, che ricerca la sua “via alla vita” attraverso la letteratura. Abbandona il reale per entrare nei mondi nelle storie dei libri che legge , facendosi essa stessa personaggio, conversa con i diversi protagonisti, li contraddice, in quelli che appaiono veri e propri “incontri ravvicinati”. In tutto questo, però, lungi dal palesarsi mai forme conclamate di un qualche delirio, bensì magico trasporto e intensa immedesimazione.

In una cittadina dell’entroterra campano nei torbidi anni settanta la quattordicenne Adele si innamora di Fausto, anch’egli lettore accanito e militante politico. Amori, passioni e divergenze connotano gli anni della loro giovinezza, finche la ragazza, ormai donna, delusa ed inquieta decide di abbandonare la sua “Macondo” per Napoli e così diventare “maestra di strada”, in uno dei quartieri più a rischio della città.

I libri , insomma continuano ad essere la sua “ossessione”, la sua forse ormai unica ragione di vita. È qui ed ora, che in Adele, quell’iniziale “atto d’obbedienza” verso la lettura e la letteratura, quell’intimo “comando biologico” , si trasforma e si sublima nella necessità di darsi agli altri, nella sua profonda vocazione alla condivisione.

In fondo cosa c’è di più bello, conclusa la lettura di un libro, che ci ha rapiti, di condividere con gli altri le sensazioni, le emozioni provate? È un po’ quello che vorrei fare anch’io, consigliando vivamente la lettura di questo “importante” romanzo.

Perché quando un racconto «scava dentro di te, insomma ti sorprende, si fa moltiplicatore di saggezza e i buoni libri moltiplicano la vita».

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