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Risposta dell'orzo (<i>Hordeum vulgare</i> L.) a differenti livelli di intensificazione colturale

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Attene, Giovanna; Delogu, Gian Felice; Lendini, Mario; Papa, Roberto;

Santilocchi, Rodolfo; Veronesi, Fabio (1996) Risposta dell'orzo (Hordeum

vulgare L.) a differenti livelli di intensificazione colturale. Rivista di

agronomia, Vol. 30 (1), p. 39-43. ISSN 0035-6034.

http://eprints.uniss.it/4573/

(2)

Consiglio Direllivo:

LUIGI CAVAZZA - Presidente

LUIGI POSTIGLIONE - Vice Presidente PIETRO CARUSO - Membro

ANDREA CAVALLERO - Memhro

FRANCESCO DANUSO - Segretario tesoriere

@ 1996 Edagricole S.p.A.

Diroillne: Dipartimento di Agronomia e Produzione nhacee ,k\l'Lniversità di Firenze Piazzak delk Cascine. IX -50144 Firen/e - Rcdil::iOI/l' , 1'1IhhliciltÌ, Ahhol/illI/(,l/li,

,1111-lIlillistra:iolll'" Via Emilia Levante. 3 I -40!)9 Bologna - Tel. 05149,22,11 \ 15 linee} - Tekfax (051)493660, (~ts, Post. 2157-40139 Bologna - Cflicio di Milano: 20133 -Via Hron"i-no. 14 -TeL 02 29,522,X64 -Ufficio di Roma: 001X7 -Via Hllncompagni. 73 -TeL 06 42XX, 1 O,l)X-42XX, 12,22, [)irellllr(' rnp()l/sahilc' ProC Paolo Talamucci - Reg, Trihu-nak di Bologna n, 32:16 del 12-12-1%6 -In 4uesto numero la puhhlicitù non supna il 5()~~, Ahhol/wlIl'l/ti (' prl'::::i Ita-lia (c c postak 3664(1): Ahhonamento annuo L 69,000 -Cn numero L 17,250 -Arretrati c numeri doppi L 34,)()O - An-nate arretrale L, IOn,()O() -Estao: Ahhonamento annuo L X5,O()() -Con spedi"ione via aerea L 110,000 -RiI/I/Ol'O ahho-l/iIl/Jmti lralitl, Attendere l'an'iso che l'Editore farù perve-nire un me,e prima della scadellla, Pn Enti c Ditte che ne facciano richiesta l'an'iso verrà inoltrato tramite pre-\entivo ha ass\llta alla fonte da]]"Editore ai sensi de]]'art. 74,1 cOlllma. ktt. c. D,p,R, 26,10,1972 n, 63:1 e 'iuccessi\e moditicazillni ed integrazioni, La rice\'uta di pagamento del conto corrente pllstak è documento idoneo e sufficiente ad l)gni effettll cllntahik,

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3 a

Stampa: Stabilimento Tipografico «Pliniana» Sdci-Lama (PG)

RIVISTA DI

AGRONOMIA

ANNO XXX - N. l - GENNAIO-MARZO 1996 A cura della Società Italiana di Agronomia

çol Contributo finanziario dd Consiglio Nazionale ddlc Rin:rche

Comi{(/{O scielllijì('() e dirclli\'o: ENRICO BONARI

ANGELO CALIANDRO ANDREA CAVALLERO GINO COV ARELLI MAURO DEIDDA LUIGI GIARDINI GIUSEPPE LA MALFA RENZO LANDI FRANCO LORENZETTI

ATTI UO LOV ATO i\tARIO MONOTTI PAOLO PARRINI FERDINANDO PIMPINI GIUSEPPE RI:STlJCCIA RICCARDO SARNO GIOVANNI TODERI (iIANPIETRO VENTURI GIUSEPPE ZERBI

f)ircllorc rC.I'J7ol/sahi/c: PAOLO TALAM ljCCI

Segretario di ret!a::iol/c: ROBERTO ANDERLINI

17

SOMMARIO

Disponihilitù idrica dd suolo cd efficienza ndruso dell"ac4ua in nO\e anicendalllcnti a sussidio idrico limitato

J)olllcnico I '(,I/frel/a, ,\fiche/c Ril/lIldi, l'ilJcelJ::II Ri::::o e (iiu,leflJlc ('arlo//('

Uso ddla l!eostatistica c del GIS ai fini della razionalizzazione della concim;uionc ,\fi/!feo ."ìf(~lIlIfi, "ll/IliIlllaria Ca.l'frigl/(///(ì (' GiacolI/o !,Ofll'::

Valutazionc preliminare di sistemi colturali a divCfso impiego di input nell'arca intcrna siciliana

Luigi Sfringi, f)i/rio GimlJha!\'o c GacfalJo AII/afo

21 Valutazione agronomica c selezione di genotipi di TrilùulI/ durulll Desf. in amhienti semi-aridi 29 50 5X xo 92

,\fO//(III/11/{U/ Ali DOlilI, Ci/{'/(/IJ() B()ggil/i, !,ucii/I/o P(,(,i'fli e (incia ,\faria l.oll1hart!o Modalit,ì di semina: effetti sugli aspetti 4uanti-4ualitativi della produzione dd frumento duro (Trilimlll durum Desf.) in amhiente I11cditerranco

Clara Fi/res, PlI.I(/Ui//c ('odii/llni, GiovaI/IIi P(/o/('fI(/, f.llura Papa (' Si/l(//l' f)i FIII/::'o Risposta dcIrorzo (/!o/'delllll \'I1/gare L.) a difTcrcnti !i n: Il i di intcn,ifica/ione colturale Gi()\,alllla AlleI/C, GiOI/ Fl.'licl.' f)C/ogll, ,\farill !_cl/dil/i, Ro!>er!o /'(//'(/, Rlldo!!o Sal/fì/o('chi (' Fahio I '('l'ol/l'si

Analisi funzionale di ne,cita di un ihrido di sorgo da cellulosa sottopmto a di\ersi re,l!imi irrigui: I) approccio metodologico

,\fossill/O ,\fol/lcll.'ol/c, Picrgiorgill G//('rhil/ (' Fahri::io Quuglil'lfa Chiuml/dii

Analisi funzionale di nescita di un ihrido di sorgo da cellulma sottoposto a di\er~i regimi irrigui: \I) aspetti agr()Jwmici

Pil'/'giorgio G!ll'rhill I.' ,\f(/,Isill/o ,\!ollle/col/i.'

Caratteri/Jazione mediante marcatori RFLP di ihridi inter,pccitici di So/cll///fII che formano l!ameti 2n

"llIlalia R~/'lii/(,

Intercettazione cd dlicienza di utilill,lIione della lucc in coltura di gira,ole (/!c!illl/fhll.l (/1/1ll/l/1 L) sottoposta a di\èT ... i regimi irrigui

,\fichl.'lt, Pl.'min/a I.' (il.'l/mcttu Tar!u{;!ia

Cllmportament() hiologiçn ed adattahilitù di ,peci e f'llrag,l!Cfe policnnali in Ull amhiente collinare meridionale

FI/ricu f)e Fa/co, Al1lol/ill.\crgill f)c Fral/chi, (ii//w!,/,c '-(//uli, ,,/ln,lul/dra I)art/o (' F/'{/I/('('\( o Buslo

Dinamica radicale di specic foraggcre in amhiellte collinare mediterraI1co A/esslIl/dra Purc!o, ,\!uriUI/U .,l/l/(/fo C FrcIllCt',I('1I RUS.l1I

Valutazione del re\!iJl1e e I11mlalit,ì di def'olia/inne del trifo\!lio sotterraneo (Tritll/i//III

\lI/1[(,/,/,(/I1('/1I1I L) p~r l'impiego come «cm'cr crop" in frutteti~ ,pccialiuat; FI/io ('ulI/piglia (' F(/hio Cuporali

Contenuto di nitrati e nitriti in lattuga (rudI/m ,luliI'(/ L) al \ariare della conCiJlla/i\lne aZ(ltata

(3)

Riv. di Agron., 1996, 30, l, 39-43

Risposta dell'orzo

(Hordeum vulgare

L.)

a differenti livelli di intensificazione colturale

Giovanna Attene, Gian Felice Delogu, Mario Lendini, Roberto Papa,

Rodolfo Santilocchi e Fabio Veronesi

C)

Riassunto

In tre località della Sardegna (Ottava, SS; Cabras, OR; Ussana, Ca) è stata effettuata una serie di prove comparative fra il 1990 e il 1993 utilizzando due gruppi di genotipi: varietà commerciali e linee pure selezionate all'interno di alcune popolazioni locali sarde.

Gli interventi tecnici considerati sono stati la concimazione azotata e il controllo chimico delle infestanti; in particolare sono stati utilizzati due livelli di concimazione azotata (80 kg ha -1 e 40 kg ha -1 di N) mentre per quanto riguarda il diserbo è stata

presa in considerazione la presenza o l'assenza del trattamento.

I risultati relativi alle sole varietà commerciali indicano la presenza di risposte differenziate in relazione alla riduzione degli input. All'interno del germoplasma sardo sono state messe in evidenza delle linee di notevole interesse per la loro capacità produttiva.

In base ai risultati ottenuti sembra possibile affermare che alcuni genotipi sono più adatti di altri ad essere coltivati in presenza di bassi livelli di intensificazione colturale. Il confronto fra il comportamento delle linee selezionate dalle popolazioni locali e le varietà commerciali sottolinea come il miglioramento genetico per l'ottenimento di varietà adattate ad agroecosistemi caratterizzati dall'impiego di bassi inpllt possa utilmente giovarsi di germoplasma adattato a condizioni estensive di coltivazione.

Parole chiave: Hordeum vlI/gare L., germoplasma adattato, agricoltura sostenibile, miglioramento genetico, «/alldrac('».

Summary

RESPONSE OF BARLEY (HORDEUM VULGARE L.) TO DIFFERENT AGRONOMIC INPUTS

Two source of barIey germplasm (pure lines selected from local populations and improved varieties) were compared at 310cations in Sardinia (Ottava, SS; Cabras, OR; Ussana, Ca) under different levels of agronomic treatments: with and without chemical weed control and at two levels of nitrogen (80 g:ha --I e 40 kg ha -l' N).

The results of commerciaI barIey varieties show different responses according to the input leve!.

Within Sardinian germplasm several interesting genotypes, for low-input conditions have been identified. The comparison between the genotypes selected from the local populations and the commerciaI barley varieties underline that plant breeding for low-input conditions could be improved by the utilization of germplasm adapted to extensive practices.

Key U'ords: Hordelll11 l'li/gare L., adapted germplasm, sustainable agriculture, breeding, landraces.

Introduzione

Nell'ottica di una agricoltura sostenibile è necessa-rio ridurre il livello di intensificazione colturale al fine di contenere i costi di produzione e minimizzare l'im-patto ambientale (Barker, 1991). Per quanto riguarda la scelta varietale è importante verificare se all'interno

del panorama varietale attuale esistano genotipi con diversa risposta produttiva a tecniche colturali basate su bassi i11pUt (Dambroth e El Bassam, 1983). In un'ot-tica di medio-lungo periodo è opportuno verificare se l'ideotipo individuato per condizioni ottimali di fertilità (Donald, 1968), ovvero quello basato su genotipi che presentano basse capacità di competizione (Donald e

c)

Ricercatore confermato e Studioso ospitato presso 1'Istituto di Agronomia generale e Coltivazioni erbacee di Sassari i primi due Autori: Sperimentatore presso il Centro Regionale di Sperimentazione Agraria di Cagliari il terzo Autore: Ricercatore, Professore associato di Coltivazioni erbacee e Professore ordinario di Genetica agraria presso il Dipartimento di Biotecnologie Agrarie ed Ambientali dell'Università degli Studi di Ancona gli ultimi tre Autori. Il lavoro è da attribuirsi in parti uguali agli Autori.

(4)

Hamblin, 1982), sia altrettanto valido in condizioni subottimali (Smith cl al., 1990). Secondo Atlin e Frey

(1989) la costituzione di nuove varietà particolarmen-te adattaparticolarmen-te éld essere coltivaparticolarmen-te con particolarmen-tecniche colturali fondate sull'impiego di bassi input è possibile. A que-sto fine le «Ialldrace» (Harlan 1975 a, 1975 b), essendo

generalmente coltivate in condizioni estensive, potreb-bero possedere caratteristiche di adattamento che le cultivar migliorate non possiedono e quindi rappre-sentare una fondamentale fonte di variabilità per il miglioramento genetico volto ad ottenere genotipi adatti ad essere coltivati in presenza di bassi input colturali (Frankde Soulè, 1981; Pearson, 1985; Cecca-relli et al., 1991).

Nel presente lavoro è stato preso in considerazione l'orzo (Hordcul11 l'ulgare L., 2n

=

2x

=

14) che in Italia nel quinquennio 1989-1993 è stato coltivato su una superficie media annua di 462000 ha con una produzio-ne media di 3,8 t ha l.

Lo scopo della ricerca è stato quello di rispondere alle seguenti domande:

I) fra le varietà coltivate in Italia esistono dei materiali più adatti ad essere coltivati in condizioni di ridotti ilzput?

2) le «Ialldracc» di orzo possono risultare utili,

come fonti di germoplasma adattato a condizioni estensive di coltivazione, per la costituzione di nuove varietà da utilizzare in presenza di una riduzione degli

input colturali?

Materiali e metodi

Tra il 1990 e il 1994 in Sardegna, nelle località di Ottava (SS), Cabras (OR) e Ussana (CA) è stata condotta una serie di prove nelle quali varietà migliora-te e linee pure selezionamigliora-te da popolazioni locali della

«Ialldrucc» «S'orgiu sardw) (Attene cf al., in corso di

stampa) sono state valutate a due livelli di concimazio-ne azotata (80 kg ha 1

=

NKo e 40 ka ha 1

=

N.lO) e con

(DI) o senza (Do) controllo chimico delle infestanti, secondo quanto riportato in tabella I.

T ABELLA I - E/CI/CO dcI/c pro\'C sperimcl/(ali (' dci re{a(ivi disegl/i sf!cri/J/{'I/(ali. O({a\,(/. Cahras c Ussal/a.

TABLE - List of agronomie trials and relative experimental dcsigns. Ottava. Cabras and Ussana.

Località Ottava Cahras *** Ussana *** Annate agrarie 1992;93 *: 1993,94 ** 1990/91: 1991,92: 1992:93: 1993,94 1990/91: 199L92: 1992.93: 1993.94

* Nell'annata 1992/93 ad Ottava sono state condotte. sullo stesso ap-pezzamento. due prove distinte (tecnica colturale standard. N,oDI e a bassi inplll N.oDo. rispettivamente) ciascuna secondo un disegno sperimentale a blocco randomizzato con quattro ripetizioni.

** Nelrannata 1993/94 ad Ottava è stato utilizzato un disegno spe-rimentale a parcella suddivisa con quattro ripetizioni destinando alla tecnica colturale la parcella intera (N,liDI e N4oDo) e la suh-parcclla ai genotipi.

*** A Cahras e a Ussana è sempre stato utilizzato un blocco ran-domizzato con quattro ripetizioni in presenza di una tecnica colturale standard (N~()DI)'

40

In tutti i casi è stata effettuata una concimazione in presemina con 80 kg ha -I di PzOs. La precessione colturale è stata orzo (Ottava), rinnovo (Cabras) o maggese (Ussana).

In tutte le prove, condotte utilizzando una tecnica colturale standard (NsoD I), la linea pura «Sinis 0/4» selezionata nell'annata agraria 1989/90 per la produ-zione di granella all'interno di una popolaprodu-zione locale collezionata nella Sardegna centro-occidentale (Atte-ne e Vero(Atte-nesi, 1991), anch'essa apparte(Atte-nente alla

«Ialldrace» «S'orgiu sardu», è stata messa a confronto

con le varietà commerciali «Arda», «Express», «For-mula», «laidor», «Rebelle» e «Trebbia». A partire dal 1992/93 a Ottava e a Ussana sono state inserite in prova, oltre ai materiali già citati, 14 linee selezionate per la produzione di granella nell'annata agraria 1991/92 in condizioni di bassi input (N4oDo) fra 240 linee estratte da 12 popolazioni appartenenti alla

«Imzdrace» «S'orgiu sardu» (Papa, 1993). Ad Ottava,

le prove sono state condotte sia in condizioni standard (NxoDI) che in presenza di bassi input (N4oDo), mentre a Ussana e Cabras le prove sono state condotte solamente in condizioni standard (NsoD ,).

Risultati e discussione

Nella tabella 2, per le varietà esaminate e per «Sinis 0/4», è riportata la media dei risultati produttivi delle prove realizzate in presenza di una tecnica colturale standard (NsoD I). Per alcune varietà non è stato pos-sibile rilevare i dati produttivi in tutte le Il prove; in tali casi si è fatto ricorso alla correzione di Yates (Sokal e Rohlf, 1981). La produzione più elevata è stata raggiunta dal distico ad habitus primaverile «Formula»

(5, l t ha -I) che si differenzia significativamente da quella di tutti gli altri genotipi considerati. L'habitus

primaverile. che caratterizza anche gran parte dei genotipi estratti dalle popolazioni locali sarde (Papa, l.c.) sembra una caratteristica utile negli ambienti mediterranei con inverni miti. In effetti, altri Autori hanno riscontrato una maggiore tolleranza alle alte temperature e alla siccità (Shevtsov, 1986) ed una mag-giore produttività e stabilità produttiva (Delogu e

Cac-TABELLA 2 - Prodll::iol/i /l/edie di granclla rca!i::::ate il/ luttc /c provc COI/dotte in prcsel/::a di una tecnica col(uralc stal/dard

(N,IIIDI ). Ottava. Cl/hms c Ussa/la.

TABLE 2 - Average grain ylelds of ali trials at standard input (N,,,Dt ). Ottava. Cabras and Ussana.

Genotipi Medie (t ha I) Formula 5.1 a Express 4.4 h Jaidor 4.3 h Sinis 0.4 4.0 hc Arda 4.0 hc Rebelle 3.8 c Trehbia 3.7 c Media 4.2

Valori contrassegnati dalla stessa lettera non sono statisticamente differenti per P ~ 0.05. in hase al test di Duncan.

(5)

T ARELLA 3 - Prodll::ioni di granella reali::::ale in presel/:a di lilla

lecllica coltl/rale stal/dard ( N.~()D I)' TABLE 3 - Grain yields at standard input level (NxIlDI)'

I

I

Ussana Ussana Ottava

! Medie Genotipo 1992/93 1993/94 1993/94 i (t ha l) (t ha -l) I (t ha I) (t ha l) I I Sinis 0/4 4,67 c 3,67 c 4,73 ab 4,36 Express * 6,55 a 5,01 a 4,52 b 5.36 Quartu/IO 5,60 b 4,30 b 5.14 a 5.01

* Varietà commerciale risultata più produttiva nelle tre prove. Valori contrassegnati dalla stessa lettera non sono, all'interno di ogni colonna statisticamente differenti per P ::; 0,05, in base al test di Duncan.

ciatori, 1988; Palumbo et al., 1993) per le varietà primaverili di orzo rispetto a quelle invernali coltivate in semina autunnale negli ambienti mediterranei. Fatta eccezione per «Formula», la produzione di «Sinis 0/4» (4,0 t ha -') non è risultata significativamente differente da quella delle varietà commerciali in prova le cui produzioni sono risultate comprese tra le 4,4 t ha -, di «Express» e le 3,7 t ha -, di «Trebbia».

Nella tabella 3 sono riportate le produzioni relative alle due prove condotte nelle annate 1992/93 e 1993/94 ad Ussana e a quella condotta nell'annata 1993/94 ad Ottava in condizioni standard di tecnica colturale (NsoD,). Nella tabella 3 la produzione di «Quartu/ l o» (linea migliore selezionata nel 1991/92 e confermatasi tale nelle prove in questione) è confrontata con quella di «Sinis 0/4» e di «Express», che fra le varietà commerciali

è risultata, in tutte le tre prove, la più produttiva. In entrambe le prove condotte ad Ussana la produzione di «Quartu/IO», pur essendo significativamente inferiore a quella di «Express», si è avvicinata ad essa risultando inoltre significativamente superiore a quella di «Sinis 0/4». Nella prova condotta ad Ottava, «Quartu/IO» (5,14 t ha -l) è risultato il genotipo più produttivo discostandosi significativamente da «Express» (4.52 t ha -'). All'interno delle popolazioni locali è stato quindi possibile, con una semplice selezione per linea. indivi-duare dei genotipi in grado di avvicinarsi alle migliori varietà commerciali e in alcuni casi di competere effica-cemente con esse in condizioni di illput standard.

Nelle tabelle 4 e 5 sono riportati i risultati produttivi delle prove condotte ad Ottava nel 1992j93 (tab. 4) e nel 1993/94 (tab. 5). Nel 1992/93 la produzione realizzata in condizioni standard (5,0 t ha -l) è risultata media-mente superiore del 32% rispetto a quella realizzata in condizioni di ridotti inpul colturali (3,8 t ha l). Nella prova condotta nel 1993/94 non sono state rilevate differenze significative nella produzione fra NxoD, (4.3 t ha ~ ') e N .. IOD() (4. I t ha ~'). Questo risultato può essere messo in relazione alla siccità che ha caratterizzato la fine dell'inverno e l'inizio della primavea 1994 (fig. I) e che ha probabilmente impedito una efficace utilizza-zione delle disponibilità nutritive contenendo nel con-tempo le capacità di competizione delle erbe infestanti. Ciò conferma che la variabilità climatica interannua-le induce notevoli oscillazioni per quanto riguarda i li-velli di intensificazione colturale tecnicamente ottimali (Giardini, 1992).

Nella prova condotta ad Ottava nel 1992;93 (tab.

TABELLA ~ - Prodll::iolli di grallella. 011al'1I (S.')') !99;} 93. T('clliCll

cO!fIlm!c slll/Il/arti (N",J) I): ril/otli il/l'III collllrali ( S~Iif)Ii)'

TABLE ~ - Grain yiclds. Ottava (55) 199293. 5tandard input (N,oDI): lo\\' input (N~IIDII)'

Genotipo N",D, N411D" (t ha l) (t ha ') 5inis O~ 5.4 h ~.3 a Rebelle 3.X c 4.1 ah Express 5.1 hc 3.5 b Jaidor 5.1 he 3.7 ah Trebbia ~.5 e 3.X ah Formula 6.3 a 3.6 h Media 5.0 3.X

Valori contrassel!nati dalla stessa \cttera non S~)J1O. all'interno di o\!ni colonna. statisti~amente differenti per P -::; 0.05. in base al test~ di Dunean.

TABELLA 5 - Produ:::ioni di gral/ella. Ol!(/\'a (SS) /1.)93 9./. TeCllica

collurale .I/al/darcl (;\',,,,1)1): ridotti inJlll1 colturali

(N~I!f)I!)'

T ABLE 5 - Grain yicJds. Ottava (SS) 19!)VJ4. Standard inpul (N,oDI): lo\\' inpul (N4I1D o).

Genotipo N",DI N4"D" Media (t ha l) (t ha l) (t ha l) Quartu IO 5.1 4.7 ~.9 a Sinis O~ 4.7 4.7 ~.7 ah Rebelle ~.O 3.X 3.9 cd Express ~.5 4.2 ~.3 be Jaidor 4.1 4.3 ~.2 c Trebbia 3.7 3.3 3.5 d Arda 3.9 3.9 3.9 cd Media 4.3 4.1 ~.2

Valori contrassel!nati dalla stessa lettera non sono. aIrinterno di ol!ni colonna statisti~amentc differenti per P::; 0.05. in hase al test~ di Duncan.

4) in condizioni standard (NxoDd il genotipo più produttivo è risultato «Formula» (6.3 t ha I) seguito da «Sinis 0/4» (5.4 t ha ). Quest'ultimo risulta significativamente più produttivo sia di «Trebbia» (4.5 t ha - ') che di «Rebelle» (3.8 t ha I). In condizioni di ridotti illplll colturali (N4oDo) il genotipo più produttivo è risultato «Sinis 0/4» (4.3 t ha I) con produzioni significativamente superiori a «Formula» (3.6 t ha· ') e a «Express» (3.5 t ha ') che. in tali condizioni. sono risultati i genotipi meno produttivi. I dati riportati evidenziano un comportamento netta-mente differenziato dei genotipi in presenza delle due differenti tecniche colturali. In particolare «Sinis 0.4» risulta il genotipo più adatto ad essere coltivato in presenza di ridotti ÌJlpll1 al contrario di «Formula» che. mentre si conferma notevolmente produttivo in condIzioni standard. risulta poco adatto ad essere coltivato in condizioni di ridotti inplll.

Fra le varietù commerciali si evidenziano

(6)

92/93 Poliennio Prec. c:::::J -(mm) (591) (487.) Temp. ---co vi mm ~ 100 'r ... " 80 60 ilO 20

OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU

93/94 Poliennio Prec. c:::::::J _ (mm) (438) (482) Temp. - - ---10~m '""'\ 80 " ... -..J'

::

~~IIU~~';'~;-;-~-;':-I-: I~~~~~ II~

I l i I I 1 1 1 1 1 I

OTT NOV DIC GEN FE3 MAR APR MAG GIU

30 25 20 15 10 30 25 20 15 10

Fig. l - Ottam (SS). Precipitazioni e temperature medie decadiche: confronto fra le annate 1992/93 e 1993/94 con il poliennio 1958-1993. Fig. I - Ottava (SS). A vC'rage rainfall and temperature over ten days: comparisons hctween thc peri od 1958-1993 and the years 1992/93. 1993/94.

menti differenziati: oltre «Formula» sembrano molto sensibili alla riduzione degli illput anche «Express»

e «Jaidor» mentre «Rebelle» manifesta una notevole stabilità. Il comportamento di «Rebelle» neIrannata 1992/93 risulta comunque particolarmente anomalo e di difficile interpretazione. Le differenze produttive fra le varietà in condizioni di ridotti input non risultano

statisticamente significative, tuttavia l'entità di tali differenze sottolil;ea la necessità di condurre ulteriori sperimentazioni in merito.

Nella prova condotta nel 1993/94 (tab. 5) il geno-tipo più produttivo è risultato «Quartu/IO» (4,9 t ha -I)

che non si discosta significativamente da «Sinis 0/4» (4,7 t ha -I) mentre risulta significativamente più pro-duttivo rispetto a tutte le varietà commerciali che passano dalle 4,3 t ha -l di «Express» alle 3,5 t ha -l di

«Trebbia». In presenza di andamenti stagionali sfavo-revoli (fig. I) i materiali sardi appaiono come i più produttivi probabilmente in funzione del loro migliore adattamento ambientale.

In generale i materiali locali risultano i più produtti-vi quando le produzioni tendono a ridursi sia per effetto di ridotti inpllt che per effetto di andamenti climatici

sfavorevoli. Nelle annate più favorevoli ed in presenza di una tecnica colturale standard le risposte produttive più elevate vengono fornite dalle migliori varietà com-merciali.

42

Conclusioni

In base ai risultati riportati è possibile concludere che:

I) fra le varietà di orzo commercializzate in Italia sembrano sussistere delle differenze nella risposta pro-duttiva alla riduzione degli input colturali. A tale

pro-posito è comunque necessario approfondire adeguata-mente la ricerca;

2) la «Iandrace» sarda analizzata sembra molto

interessante sia come fonte di geni per il miglioramento genetico per condizioni estensive di coltivazione che per quello volto a migliorare la capacità di adattamento ambientale con particolare riferimento alla presenza di

stress di origine abiotica, in analogia con quanto

ri-scontrato per altre «Iandrace» della stessa specie da

Ceccarelli e Grando (1991).

Il confronto fra il comportamento delle linee sele-zionate dalle popolazioni locali studiate e le varietà commerciali sottolinea che il miglioramento genetico per l'ottenimento di varietà di orzo adattate ad agroe-co sistemi caratterizzati dall'impiego di bassi input può

utilmente giovarsi di germoplasma adattato a condizio-ni estensive di coltivazione. Ne consegue una ulteriore conferma della necessità di conservare e valorizzare il gcrmoplasma locale.

Ringraziamenti

Gli Autori ringra::iano il Pro/ Giuseppe Rivoira ( Istituto di Agronomia generale e Coltiva::ioni erbacee dell'Università degli Studi Sassari) per le proficue discussioni sul soggetto del pre:\'ellfe lavoro.

Ricevuto il 10.5.1995

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