L’analisi dell’efficienza nell’ambito del credito cooperativo. Il ruolo della gestione del rischio e dei fattori ambientali C. Barra, S. Destefanis, G. Lubrano Lavadera Obiettivi Introduzione Metodologia Dati e Risultati Conclusioni Bibliografia
L’analisi dell’efficienza nell’ambito del credito
cooperativo. Il ruolo della gestione del rischio e
dei fattori ambientali
C. Barra, S. Destefanis, G. Lubrano Lavadera Universit´a di Salerno
Ottobre 6, 2011
Progetto di Ricerca - Aree Bianche Federazione Campana delle BCC
L’analisi dell’efficienza nell’ambito del credito cooperativo. Il ruolo della gestione del rischio e dei fattori ambientali C. Barra, S. Destefanis, G. Lubrano Lavadera Obiettivi Introduzione Metodologia Dati e Risultati Conclusioni Bibliografia
Obiettivi
I principali obiettivi di questo lavoro sono:
1 Analizzare l’efficienza nell’ambito del credito cooperativo.
2 Esaminare la relazione tra rischio e fattori ambientali.
3 Studiare l’impatto di fattori ambientali sugli scores di
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Rischio nel Settore Bancario
Il Rischio svolge un ruolo fondamentale nel sistema bancario (Rossi et al., 2009).
Spesso, la regolamentazione ´e associata al trattamento
e alla gestione del rischio all’interno del processo produttivo bancario.
Che relazione esiste tra patrimonializzazione e rischio? Se i managers bancari non sono neutrali al rischio, il loro
grado di avversione al rischio, generalmente, influenzer´a,
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BCC nel Panorama Bancario Italiano
Il numero di BCC in Italia ´e stimabile attorno alle 430 unit´a con 3600 filiali. Queste banche operano prettamente a livello locale (principio di competenza territoriale). Inoltre, esse non massimizzano il loro profitto in quanto, per loro mission,
devono massimizzare l’utilit´a degli stakeholders. Il Testo Unico
Bancario (1983) richiede che le cooperative debbano:
1 destinare almeno il 70 per cento degli utili netti annuali a
riserva legale.
2 corrispondere una quota pari al 3 per cento degli utili
netti annuali ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
3 destinare a fini di beneficenza o mutualit´a la quota di utili
rimanente.
Secondo il principio di competenza territoriale, le BCC possono fornire prestiti all’interno di una determinata area (Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia).
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Concetti di Efficienza
L’analisi di efficienza determina, attraverso il calcolo della distanza ottimale dalla frontiera, i punteggi che danno luogo alla frontiera di efficienza di riferimento.
Stimiamo l’efficienza tecnica pura e di scala. Usiamo il metodo non parametrico (in particolare, l’approccio Asset) per individuare i punteggi ottimali di efficienza.
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Analisi Multi Input - Output
La combinazione di inputs e outputs permette di raggiungere la frontiera efficiente.
Cosa includiamo nel vettore degli inputs e outputs? Asset approach: i depositi sono inclusi nel vettore degli inputs per produrre prestiti bancari.
Come individuare la frontiera efficiente? metodo DEA-VRS o modello di Charnes, Cooper e Rhodes (CCR).
Pi´u alto ´e il punteggio di efficienza, pi´u siamo vicini alla
frontiera efficiente (i punteggi sono compresi tra 0 e 1: 1 ´e
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Fasi di Sviluppo - Analisi (1)
Gli outputs sono esogeni? Misuriamo l’efficienza dalla parte degli inputs.
Includiamo nell’insieme di produzione tutti gli inputs e outputs rilevanti? Stiamo implementando un metodo equo di comparazione?
In letteratura ´e ben conosciuto che, per misurare
accuratamente l’efficienza bancaria, ´e necessario
considerare il ruolo della qualit´a dell’output e avversione
al rischio. Per esempio, uno scarso livello di screening e monitoring potrebbe ridurre l’efficienza di costo.
In questa analisi, in aggiunta ai tradizionali inputs e outputs, considereremo alcune variabili che catturano le caratteristiche istituzionali delle banche e la
localizzazione geografica di depositi e prestiti (in valori specifici).
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Fasi di Sviluppo - Analisi (2)
Per una diretta comparazione tra banche, includiamo nel vettore degli inputs e outputs le seguenti misure:
1 Patrimonializzazione (rapporto tra equity e totale
dell’attivo).
2 Qualit´a dell’attivo (rapporto tra sofferenze e prestiti).
3 Valore aggiunto pro capite (calcolato a livello di SLL,
ISTAT).
Patrimonializzazione e qualit´a dell’attivo nel vettore degli outputs, mentre valore aggiunto pro capite come input fisso (non-discrezionale). Hasan et al. (2009) usano questi fattori per confrontare i livelli di efficienza di banche a livello Europeo.
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Modelli analizzati
I modelli empirici: L’insieme di produzione
Modelli 1 2 3
INPUT Sportelli, Lavo-ratori, Raccolta Fondi
tradizionali tradizionali + Value Added pro capite - non discrezionale OUTPUT Prestiti alla
clientela, Titoli in portafoglio (prestiti alle banche, Titoli di Stato e simili), Redditi da servizi tradizionali + Patrimonializ-zazione, Qualit´a degli attivi Tradizionali + Patrimonializ-zazione, Qualit´a degli attivi
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Composizione del Campione
1 Per confrontare i punteggi di efficienza tra banche di
credito cooperativo (BCC) e altre (POP + SPA - banche popolari e commerciali) sono necessarie molte
osservazioni.
2 L’informazione sui bilanci delle banche ´e estratta
dall’archivio dell’ABI dal 1996-2005 (circa 500 banche per ogni anno), stimando i punteggi di efficienza anno per anno.
3 I risultati per le rispettive categorie di banche, prese
sull’intero periodo disponibile e differenziate per 2 stratificazioni territoriali (Italia e Campania), sono riportati in medie.
4 Ci focalizziamo sull’efficienza tecnica pura e di scala
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Risultati: Un Confronto di Efficienza fra Banche
Efficienza Tecnica Pura - R.U. Modelli Categoria 1 2 3
Italia BCC 0,80 0,81 0,83 Italia POP+SPA 0,92 0,92 0,92 Campania BCC 0,75 0,75 0,81 Campania POP+SPA 0,86 0,86 0,89
Efficienza Tecnica Pura - R.S. Modelli Categoria 1 2 3
Italia BCC 0,90 0,90 0,90 Italia POP+SPA 0,92 0,92 0,93 Campania BCC 0,87 0,87 0,90 Campania POP+SPA 0,87 0,87 0,91
Efficienza Tecnica di Scala - R.U. Modelli Categoria 1 2 3
Italia BCC 0,91 0,93 0,99 Italia POP+SPA 0,83 0,84 0,99 Campania BCC 0,92 0,95 0,98 Campania POP+SPA 0,87 0,88 0,99
Efficienza Tecnica di Scala - R.S. Modelli Categoria 1 2 3
Italia BCC 0,97 0,97 0,99 Italia POP+SPA 0,83 0,84 0,99 Campania BCC 0,97 0,98 0,99 Campania POP+SPA 0,87 0,88 0,99
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Conclusioni e Ricerche Future
Mettendo a confronto i 3 modelli, troviamo che gli shocks locali influenzano i differenziali di efficienza nel
raggruppamento unico (R.U.).
L’impatto di shocks locali risulterebbe essere pi´u debole
qualora si considerino i raggruppamenti separati (R.S) rispetto al raggruppamento unico (R.U.).
Le BCC sono penalizzate dalla diversificazione territoriale, essendo assai sensibili agli shocks locali. Comunque, le BCC raggiungono livelli di efficienza maggiori qualora si consideri il raggruppamento unico (R.U.) nel modello 3 rispetto ad altre banche.
Nell’immediato futuro, studieremo la relazione tra misure di rischio ed efficienza bancaria come in Fiordelisi et al. (2011).
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Principale Bibliografia
Charnes A., Cooper W.W., Rhodes E. (1978), Measuring the efficiency of Decision Making Units, European Journal of Operational Research, 2, pp. 429-444.
Fiordelisi F., Marques-Ibanez D., Molineux P. (2011), Efficiency and risk in European banking, Journal of Banking and Finance, 35, pp. 1315-1326.
Hasan I., Koetter M., Wodow M. (2009), Regional growth and finance in Europe: Is there a quality effect of bank efficiency?, Journal of Banking and Finance, 33, pp. 1446-1453.
Rossi S., Schwaiger S.M., Winkler G. (2009), How loan portfolio diversification affects risk, efficiency and
capitalization: A managerial behavior model for Austrian banks, Journal of Banking and Finance, 33, pp. 2218-2226.