Postille pisane
Annotazioni relative al dialogo pisano ed al dialogo fiorentino
La trascrizione ortografica e la segmentazione dei materiali pisani e fiorentini sono state effettuate secondo i criteri descritti nel "Documento di specifiche per la rappresentazione, analisi e decodifica dei dati" (R. Savy, rapporto tecnico AVIP). In quanto segue, sono riportati i contesti nei quali sono state adottate strategie differenti rispetto a quelle descritte nel documento suddetto.
0. Trascrizione ortografica
0.1 Sovrapposizione dei turni dialogici
Le indicazioni relative alle sovrapposizioni sono generalmente riportate in entrambi i turni dialogici coinvolti. Tuttavia, qualora la sovrapposizione sia udibile solo nel canale di uno dei due parlanti, essa è indicata solo nel turno corrispondente. Tipicamente, si tratta di inspirazioni, rumore o parti di lessemi non udibili ne' rintracciabili nel segnale, all'inizio o alla fine di uno dei due turni.
0.2 Fenomeni verbali non lessicali
Sono stati trascritti alcuni fenomeni verbali non lessicali che non sono elencati nell'appendice [A] del "Documento di specifiche per la rappresentazione, analisi e decodifica dei dati" menzionato nel punto precedente (si veda 0.1). Questi elementi sono stati trascritti così come sono pronunciati.
0.3 Definizione del tratto dialettale per i materiali fiorentini.
Nei materiali fiorentini, sono considerati come dialettali i seguenti fenomeni fonetici e morfologici:
3.1. Fenomeni fonetici.
• Rotacismo di /l/ preconsonantico. 3.2. Fenomeni morfologici.
• L'articolo determinativo i' (il) e le preposizioni articolate ad esso connesse.
• I pronomi soggetto atoni e tonici in compresenza (es. io è sono, te tu sei).
• Usi estensivi di si + verbo alla terza persona singolare specialmente quando la particella pronominale è preceduta dal pronome noi (es. noi s'è detto, noi si disse).
• Uso dell'avverbio punto (es. non mi piace punto) e dell'aggettivo e pronome punto (es.
non ho punti libri). • La negazione 'un e nun .
• Il morfema icché
Il tratto [dialettale] non è usato per gli infiniti tronchi.
1. Segmentazione e livelli di etichettatura (WRD, PHM, PHB, PHN)
I fenomeni verbali non lessicali che non sono elencati nell'appendice [A] del "Documento di specifiche per la rappresentazione, analisi e decodifica dei dati" (si veda 0.2) sono stati segmentati ed etichettati a tutti i livelli
Le interruzioni della produzione verbale da parte dei parlanti sono etichettate con un doppio underscore a tutti i livelli solo se la loro durata è inferiore a 100 msec. Inoltre, in tale intervallo possono essere presenti tracce di rumore, inspirazioni o sospiri e, quindi, un'eventuale occlusiva sorda seguente non è necessariamente preceduta dal simbolo %. 1.1 Livello PHM
• Sono segmentate ed etichettate le parole incompiute e/o interrotte chiaramente identificabili.
1.2 Livello PHN Materiale pisano:
• Il simbolo _h è utilizzato per segnalare l'aspirazione parziale o totale delle occlusive sorde. L'aspirazione è indicata nei casi nei quali è percepibile all'udito ed il rumore interessa almeno un terzo della durata del segmento.
Materiale Fiorentino:
• Il simbolo _h è utilizzato per segnalare l'aspirazione parziale delle occlusive sorde. L'aspirazione è indicata nei casi nei quali è percepibile all'udito ed il rumore interessa almeno meta' della durata del segmento.
• Il simbolo _f è utilizzato per segnalare l'aspirazione totale delle occlusive sorde, cioè nei casi nei quali è completamente assente la fase di occlusione.
• Il simbolo *k_f e' utilizzato per etichettare la presenza di una fricativa laringale. L'annotazione nei termini di 'traccia di' deve essere interpretata come indice di forte aspirazione della vocale immediatamente seguente.