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Postille pisane

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Academic year: 2021

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Postille pisane

Annotazioni relative al dialogo pisano ed al dialogo fiorentino

La trascrizione ortografica e la segmentazione dei materiali pisani e fiorentini sono state effettuate secondo i criteri descritti nel "Documento di specifiche per la rappresentazione, analisi e decodifica dei dati" (R. Savy, rapporto tecnico AVIP). In quanto segue, sono riportati i contesti nei quali sono state adottate strategie differenti rispetto a quelle descritte nel documento suddetto.

0. Trascrizione ortografica

0.1 Sovrapposizione dei turni dialogici

Le indicazioni relative alle sovrapposizioni sono generalmente riportate in entrambi i turni dialogici coinvolti. Tuttavia, qualora la sovrapposizione sia udibile solo nel canale di uno dei due parlanti, essa è indicata solo nel turno corrispondente. Tipicamente, si tratta di inspirazioni, rumore o parti di lessemi non udibili ne' rintracciabili nel segnale, all'inizio o alla fine di uno dei due turni.

0.2 Fenomeni verbali non lessicali

Sono stati trascritti alcuni fenomeni verbali non lessicali che non sono elencati nell'appendice [A] del "Documento di specifiche per la rappresentazione, analisi e decodifica dei dati" menzionato nel punto precedente (si veda 0.1). Questi elementi sono stati trascritti così come sono pronunciati.

0.3 Definizione del tratto dialettale per i materiali fiorentini.

Nei materiali fiorentini, sono considerati come dialettali i seguenti fenomeni fonetici e morfologici:

3.1. Fenomeni fonetici.

• Rotacismo di /l/ preconsonantico. 3.2. Fenomeni morfologici.

• L'articolo determinativo i' (il) e le preposizioni articolate ad esso connesse.

I pronomi soggetto atoni e tonici in compresenza (es. io è sono, te tu sei).

Usi estensivi di si + verbo alla terza persona singolare specialmente quando la particella pronominale è preceduta dal pronome noi (es. noi s'è detto, noi si disse).

Uso dell'avverbio punto (es. non mi piace punto) e dell'aggettivo e pronome punto (es.

non ho punti libri). La negazione 'un e nun .

Il morfema icché

(2)

Il tratto [dialettale] non è usato per gli infiniti tronchi.

1. Segmentazione e livelli di etichettatura (WRD, PHM, PHB, PHN)

I fenomeni verbali non lessicali che non sono elencati nell'appendice [A] del "Documento di specifiche per la rappresentazione, analisi e decodifica dei dati" (si veda 0.2) sono stati segmentati ed etichettati a tutti i livelli

Le interruzioni della produzione verbale da parte dei parlanti sono etichettate con un doppio underscore a tutti i livelli solo se la loro durata è inferiore a 100 msec. Inoltre, in tale intervallo possono essere presenti tracce di rumore, inspirazioni o sospiri e, quindi, un'eventuale occlusiva sorda seguente non è necessariamente preceduta dal simbolo %. 1.1 Livello PHM

• Sono segmentate ed etichettate le parole incompiute e/o interrotte chiaramente identificabili.

1.2 Livello PHN Materiale pisano:

• Il simbolo _h è utilizzato per segnalare l'aspirazione parziale o totale delle occlusive sorde. L'aspirazione è indicata nei casi nei quali è percepibile all'udito ed il rumore interessa almeno un terzo della durata del segmento.

Materiale Fiorentino:

• Il simbolo _h è utilizzato per segnalare l'aspirazione parziale delle occlusive sorde. L'aspirazione è indicata nei casi nei quali è percepibile all'udito ed il rumore interessa almeno meta' della durata del segmento.

• Il simbolo _f è utilizzato per segnalare l'aspirazione totale delle occlusive sorde, cioè nei casi nei quali è completamente assente la fase di occlusione.

• Il simbolo *k_f e' utilizzato per etichettare la presenza di una fricativa laringale. L'annotazione nei termini di 'traccia di' deve essere interpretata come indice di forte aspirazione della vocale immediatamente seguente.

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