INTRODUZIONE
Questo elaborato nasce dall’esigenza di approfondire il fenomeno delle cavità, problematica che ha cominciato ad interessare la località Paganico, in provincia di Lucca, già negli anni ’60, con formazione di piccole buche superficiali aventi una profondità di circa 10 cm, le quali hanno raggiunto anche profondità di circa 2 m alla fine degli anni ’80.
Si tratta quindi di un fenomeno che interessa i primi metri del suolo, costituito da limo sabbioso – sabbia limosa (denominato localmente “Bellettone”), caratterizzato da una bassa permeabilità, la quale decresce ancor più con la profondità in corrispondenza delle argille, orizzonte nel quale il fenomeno sembra scomparire.
L’insorgere delle buche ha cominciato a manifestarsi contemporaneamente agli intensi emungimenti delle acque di falda contenuta nelle alluvioni grossolane denominate Conglomerati dell’Arno e del Serchio da Bientina. I maggiori punti di emungimento dell’area sono rappresentati dal campo pozzi dell’Acquedotto di Paganico, dai pozzi ad uso domestico ubicati nell’abitato, e dalle industrie cartarie presenti nei dintorni dell’area di studio.
Al fine di ottenere maggiori informazioni circa la formazione delle cavità è stato svolto uno studio di carattere geotecnico – idrogeologico procedendo nel modo seguente:
• esecuzione di 4 prove penetrometriche statiche con piezocono CPTU, comprendente una prova di dissipazione, nel giardino di Villa Massei, sito con evidenti manifestazioni di cavità, e ubicato ad Est del campo pozzi di Paganico;
• esecuzione di 2 prove penetrometriche statiche con piezocono CPTU, comprendente una prova di dissipazione, nel campo agricolo privo di cavità, posto più a Nord del giardino di Villa Massei;
• realizzazione di due prove di permeabilità in pozzetto a carico variabile, una nel giardino di villa Massei, e l’altra in campo ubicato in Via delle Capanne;
• esecuzione di analisi geotecniche di laboratorio su 9 campioni rimaneggiati prelevati alle profondità di 25 cm, 50 cm e 1 m lungo tre verticali: la prima nel giardino di villa Massei, la seconda vicino ad una cavità presente nello stesso giardino, e la terza nel campo in Via delle Capanne.
In seguito ai dati ottenuti è stato possibile caratterizzare il terreno sia da un punto di vista idrogeologico che geotecnico, con lo scopo di ottenere maggiori informazioni riguardanti il fenomeno delle cavità, problematica che, insieme al fenomeno della subsidenza e alla comparsa delle lesioni sugli edifici presenti nell’abitato di Paganico, mette a repentaglio a sicurezza degli abitanti.