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Black Watch di Gregory Burke

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Academic year: 2021

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Black Watch di Gregory Burke

(scene tradotte: Pub 4; Attacco suicida)

PERSONAGGI Cammy Granty Rossco Stewarty Macca Nabsy Giornalista Fraz Kenzie Sergente Ufficiale

(2)

PUB 4

Giornalista: Com’è quando si viene attaccati?

Cammy: Non è così brutto come si pensa. Voglio dire non è come pensate voi. Granty: È tutta questione di addestramento.

Giornalista: E funziona? Nasby: Beh, per forza.

Macca: Voglio dire, siamo ancora tutti qui. Stewarty: Col cazzo che ci siamo tutti.

Giornalista: Come ci si sente quando ti sparano addosso? Cammy: Fa strano.

Stewarty: Quella roba ti fa fuori. Di brutto. Breve pausa.

Ti spezza in due. Breve pausa.

Hai mai visto i proiettili che mettiamo nei mitra? Breve pausa.

Hai mai visto cosa succede se un proiettile grosso così colpisce qualcuno? Giornalista: No...in realtà...no.

Stewarty: Allora come cazzo pensi di spiegarlo alla gente? Pausa.

Giornalista: Tenevate il conto? Stewarty: Il conto?

Giornalista: Delle persone che avete ucciso. Tra di voi. Sul carro armato? Rossco: Non ci sarebbe stato più spazio, sai.

Stewarty: Perché vuoi sapere se tenevamo il conto?

Nasby: Alcuni tenevano il conto, facevano dei segni sull’accendino oppure ti dicevano: “Tu quanti ce n’hai?”

Stewarty: Ma che cazzo c’entra? Rossco: A me non me ne è mai fregato. Granty: Sì, invece.

Rossco: Col cazzo.

Stewarty: (al giornalista) È questo che vuoi fare, eh? Macca (a Rossco) Eccome, se lo tenevi.

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Rossco: Mai.

Stewarty (al giornalista) Vuoi farci passare per gente che si diverte ad ammazzare, eh? Nassby (a Rossco) Sì che lo tenevi.

Rossco: Mai. (Al giornalista.) Ho perso il conto al 23. Stewarty: Sai che vuole fare questo tizio?

Cammy: Dimmelo, bello.

Stewarty: Questo tizio vuole farsi un nome raccontando in giro che siamo una manica di stronzi.

Cammy: Ah sì, è così? Stewarty: Certo.

Cammy (al giornalista) È quello che stai cercando di fare? Giornalista: No –

Stewarty: È così che si guadagnano da vivere i tizi come lui? Breve pausa.

Gli interessi solo se poi possono buttarti un po’ di merda addosso. Cammy: Beh, è quello che vuole il pubblico, no?

Giornalista: Di solito.

Cammy: Sta solo facendo il suo lavoro, Stewarty. Stewarty: E anche noi facevamo il nostro.

Giornalista: (a Stewarty) Lo capisco. Stewarty: No, non lo capisci.

Breve pausa.

Vediamo se vuole vedere come si fa a uccidere? Breve pausa..

Sai che si fa? Adesso ci prendiamo qualche altro drink. Breve pausa.

Poi ce ne andiamo fuori, troviamo qualcuno e lo pestiamo a morte.

Rossco (si alza) Stewarty, forse è meglio se io e te andiamo a farci una cicca, eh? Stewarty: Sì. Ci sto.

Rossco: Macca?

Rossco, Macca e Stewarty escono. Cammy: Non devi preoccuparti di lui. Granty: C’ha la depressione.

(4)

Granty: Dopo che alcuni che conoscevamo sono stati uccisi. Cammy: Alcuni la prendono proprio male.

Giornalista: Capisco. Cammy: No invece.

Breve pausa.

Ma non ti preoccupare.

Granty: Vedi, se vuoi della roba da vomito dovresti intervistare tipo i fanti. Nasby: Pezzi di merda sadici.

Granty: Ricordi, ad Az Zubayr quando li abbiamo chiamati per far fuori quel tizio con la granata?

Nasby: Li ha chiamati Stewarty.

Granty: Eravamo fuori dal carro e Stewarty gli ha detto: “C’è un tizio alla finestra, volete sbarazzarvene?”

Nasby: Era uno solo, ma era una vera rottura di palle.

Granty: Pensavamo che avrebbero usato un calibro cinquanta. Invece hanno preso una granata.

Nabsy: Con delle punte d’uranio. Granty: Era uno solo.

Nabsy: L’hanno vaporizzato, cazzo.

Granty: E l’intero edificio. E gli altri cinque dietro. Nabsy: Chissà quanti ce n’erano dentro.

Granty: Stewarty ha dato di matto. Ha detto ad uno di loro: “Perché cazzo hai usato una granata?” A quel tizio non gliene poteva fregare di meno. Ha alzato le spalle e se n’è andato: “Oh, tanto dovevamo cambiarlo quel proiettile.”

Entrano Stewarty, Rossco e Macca.

Giornalista: Come vi siete sentiti quando hanno ucciso uno di voi?

Cammy: Beh, quando succede una cosa del genere, il direttore della banda di cornamuse va e suona nel punto esatto dove è successo.

Giornalista: No, intendo com’è quando succede per davvero? Proprio in quel momento?

Granty: Beh, è strano perché ti danno un codice. Giornalista: Un codice?

Cammy: Sono le iniziali del tuo cognome e il tuo numero. Il mio era CA, Charlie Alpha, quattro, quattro, zero, due.

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Granty: Quindi, quando succede qualcosa, senti alla radio il numero delle persone coinvolte e dopo il codice.

Cammy: P-uno, intervento d’urgenza. P-due ferito. P-tre ferito che si regge in piedi. P-quattro morto o moribondo.

Granty: Senti il codice e i numeri e ti chiedi chi cazzo potrebbe essere? Rossco: E poi i codici dei ragazzi che sono stati feriti scorrono di continuo. Nabsy: Possono andare da P-tre a P-quattro in tipo dieci secondi.

Stewarty: È quello che è successo a Fraz, Kenzie e al sergente. Granty: Quando siamo stati attaccati dal kamikaze.

Macca: Sono stati d’una furbizia allucinante. Nabsy: Ci hanno fatto avvicinare coll’inganno. Cammy: Un IED contro il primo carro.

Rossco: Da un mortaio. Giornalista: Sarebbe a dire?

Cammy: Ordigno esplosivo improvvisato.

Macca: Dovevano averci osservato per tutto il tempo.

Rossco: Ho visto arrivare la macchina. Eravamo sulla via. Pensavamo fosse una macchina qualsiasi.

Granty: Eravamo bloccati lì da un po’.

Cammy: Hanno avuto tutto il tempo per preparare la bomba e arrivare lì. Rossco: Non avevamo mai avuto a che fare con una bomba prima d’allora. Cammy: Fraz, Kenzie e il sergente sono andati a parlare con quel tizio. Granty: Con l’interprete.

Cammy: C’era l’interprete, un ragazzo iracheno sull’altro carro armato, quello che è esploso.

Giornalista: Come si chiamava?

Granty: Quelli non dicono mai i loro veri nomi.

Cammy: Per proteggere le loro famiglie, sennò finiscono nella merda. Perché lavorano per noi.

Macca: È morto anche lui.

Giornalista: Ci sono stati anche altri feriti? Stewarty: Io mi sono rotto il braccio. Giornalista: Davvero?

(6)

Breve pausa. P-tre.

Giornalista: Ferito che si regge in piedi?

Stewarty: Ferito che si regge in piedi, proprio così, cazzo. Poi quando è guarito. Il braccio. Me lo sono rirotto da solo. (Pausa.) E ho continuato a rifarlo.

Breve pausa.

Appena guariva, me lo rirompevo. Breve pausa. Guarisce. Lo rompo. Breve pausa. Guarisce. Lo rompo. Breve pausa. Guarisce. Breve pausa.

Lo rompo. (Pausa) Scrivilo. Giornalista: D’accordo.

Stewarty: Scrivilo col braccio rotto, però. Stewarty afferra il braccio del giornalista. Cammy: Smettila Stewarty, dai.

Stewarty: Aspetta, ti rompo il braccio, così vediamo se ce la fai a scrivere col braccio rotto.

Cammy: Stewarty, lascia perdere, cazzo.

Stewarty: Se vuole sapere come era in Iraq, un po’ di male lo deve sentire, no? Cammy: Non è colpa sua.

Allontanano Stewarty dal giornalista. Stewarty: Vaffanculo.

Cammy e il giornalista rimangono soli. Tutto bene?

Giornalista: Sì. Cammy: Sicuro?

Giornalista: Sto bene. Grazie di essere intervenuto.

Cammy: Sapevo che sarebbe stato un macello il tuo venire qua… Giornalista: È sempre così lui?

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Cammy: Stewarty c’ha la depressione da quando siamo tornati dall’Iraq la prima volta. Ma quando hanno capito che bisognava tornare hanno perso i suoi documenti. E non solo i suoi. Di tutti i poveri stronzi che volevano andarsene. Stewarty non ci doveva venire la seconda volta.

Giornalista: È terribile.

Cammy: Quando hanno bisogno di te fanno sparire apposta i tuoi documenti. Giornalista: No, volevo dire, farlo ritornare quando non era mentalmente… pronto. Cammy: Se non sai reggere lo stress, non ci entrare nell’esercito.

Giornalista: Sono partiti in molti con voi?

Cammy: Beh, tutti quelli che c’erano quella notte. Metà dell’intero reggimento si sarà levato dai coglioni alla fine.

Giornalista: Deve essere agghiacciante vedere morire i tuoi amici. Cammy: Non me ne sono andato per questo.

Giornalista: No?

Cammy: È per tutto il resto. La gente che viene ammazzata fa parte del gioco. Giornalista: Perché allora?

ATTACCO SUICIDA

Il carro armato è parcheggiato fuori dalla strada. Rossco: Quando cazzo vengono?

Cammy: Non lo so.

Rossco: Mi scappa da morire. Nabsy: Sì, anche a me.

Cammy: Zitti e tenete d’occhio la strada. Siete qui per coprirli. Rossco: Cazzo, ne ho fatta una vestita.

Cammy: Vedi qualcosa, Granty? Granty: Niente, capo.

Cammy: Che stronzi d’americani. Se qui ci fosse qualcuno dei loro avrebbero già mosso il culo.

Stewarty: Cazzo. Cammy: Che c’è? Stewarty: C’è Fraz. Rossco: Che fa?

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Granty: Fraz non ha bisogno dell’interprete. Rossco: Altroché, cazzo.

Cammy: Salti in macchina con la moglie e la famiglia per fare un giro, e l’attimo dopo c’è quello stronzo al finestrino che ti chiede del locale più vicino.

Rossco: Fa schiantare anche per come parla, eh. Granty: Starà sparando certe cazzate.

Cammy: Dirà che li conosce. Rossco: “Io vi conosco.”

Breve pausa. “Davvero.”

Breve pausa. “Vi conosco.”

Cammy: Cercherà di abbindolare qualche tipetta ingenua.

Macca: Almeno sta facendo qualcosa, Kenzie se ne sta lì come un coglione. Granty: Non ha la minima idea quello.

Rossco: E il sergente sta facendo l’ausiliario del traffico. Aspettate. Mi sa che hanno trovato qualcosa nella macchina del tizio.

Granty: Pornografia, spero.

Ridono tutti. Dalla strada arriva un’esplosione fortissima.

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