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9 fotosintesi.ppt — Agraria

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La fotosintesi

La quantità di energia solare catturata dalla fotosintesi è immensa, dell'ordine dei 100 TW (terawatt) all’anno, che è circa sei volte quanto consuma attualmente la civiltà umana (14 TW anno).

(3)

La fotosintesi

• Oltre che dell'energia,

la fotosintesi è anche la

fonte di carbonio dei

composti organici degli

organismi viventi.

• La fotosintesi trasforma

circa 115·10

9

Kg di

carbonio in biomassa

ogni anno.

(4)

La fotosintesi

• La fotosintesi, da cui

consegue la produzione di ossigeno, avviene

sulla Terra da circa 3

miliardi di anni, buona

parte dei quali è stata utilizzata dai

cianobatteri e non dalle

piante verdi a cui

(5)

La fotosintesi

(6)

La fotosintesi

Essa è definita come:

“Il processo che converte biologicamente

l’energia luminosa in energia chimica, a partire da

sostanze inorganiche produce sostanze

organiche e ossigeno”

in queste poche parole è condensata la ragione (ed il

modo) d’essere di gran parte degli organismi presenti

su questo pianeta, che respirano l’ossigeno prodotto

durante la fotosintesi e la cui catena alimentare si

(7)

La fotosintesi

Gli organismi capaci di fotosintesi sono:

• piante

• alghe

• fitoplancton

• alcuni tipi di batteri

Utilizzano idrogeno ed elettroni dalle molecole di

acqua per fissare il carbonio inorganico dell’anidride

(8)

La fotosintesi

• Nelle piante le foglie sono le responsabili della fotosintesi.

• Attraverso l’apparato radicale e il fusto, esse ricevono H2O e sali

minerali

• Attraverso gli stomi catturano la CO2 • I loro cloroplasti contengono elevate quantità di clorofilla che è in grado di catturare la luce.

(9)

Fotosintesi

6CO2 + 6H2O + Energia luminosa → C6H12O6 + 6O2

La fotosintesi è un processo redox in cui la molecola di H2O si

(10)

Fotosintesi - Foglia

La foglia

Un grande

laboratorio

biochimico

(11)

Le fasi fotosintetiche

• le reazioni

luce-dipendenti si svolgono nelle membrane dei tilacoidi;

• le reazioni luce-indipendenti nello stroma.

(12)
(13)

LA FOTOSINTESI

• Energia + 6H

2

O + 6CO

2

C

6

H

12

O

6

+6O

2

• C

6

H

12

O

6

+6O

2

6CO

2

+ 6H

2

O + energia

Anche se i processi di respirazione e fotosintesi sono chimicamente il

contrario l’uno dell’altro, i principi biochimici che governano i due processi sono quasi identici.

La chiave comune è la generazione di elettroni ad alta energia.

fotosintesi

(14)

La luce

• La radiazione luminosa fornita dal sole può essere

spiegata secondo due teorie: la teoria della luce come

onda elettromagnetica e come corpuscolo. La luce

ha, quindi, sia una proprietà di particella (fotone) sia una proprietà di onda, con le rispettive caratteristiche di

frequenza e di lunghezza d'onda.

• Se consideriamo la luce come corpuscolo dobbiamo comprendere che questo elemento può essere meglio definito come fotone. Il fotone possiede una determinata energia definita quanto che può essere espressa

(15)

• Vista la natura ondulatoria della luce vale

anche il modello ondulatorio secondo il

quale:

• Dove:

• c = Velocità della luce

• v = Frequenza

(16)

• Conoscendo le equazioni ondulatorie ed

elettromagnetiche è possibile stabilire che:

• Osservando la precedente equazione è

possibile stabilire che la radiazione a

maggiore energia ha una minore

lunghezza d'onda.

(17)

Dalla fusione di 4H a formare He deriva l’energia del sole. Parte dell’E radiante è incidente sulla terra e una piccola frazione è assorbita dalle piante

(18)

Quantità totale media giornaliera luce impattante l’atmosfera terrestre = 30MJ m-2 giorno-1 di cui ·   5% UV ·      28% Vis ·      67% IR  58% arriva sulla superficie terrestre

•componente UV per la maggior parte assorbita dall’O3 •componente IR per la maggior parte assorbita da vapore Sulla superficie arriva:

· 2% UV

·      45% Vis ·      53% IR

L’energia della radiazione visibile (PAR, Photosynthetically Active Radiation) è fotosinteticamente attiva e utilizzabile dalle strutture molecolari degli organismi fotosintetici.

Energia conservata nella fotosintesi bassa (efficienza 0.14%). La maggior parte di E assorbita da una foglia viene riemessa come radiazione IR, calore o evaporazione dell’ H2O.

(19)

Spettro visibile di energia elettromagnetica

In tale intervallo vari organismi fotosintetici, sia procarioti che eucarioti, utilizzano parte dell'energia raggiante disponibile, in funzione dei tipi di pigmenti che corredano il proprio apparato fotosintetico

(20)

L’energia di un fotone assorbita da un atomo o da una molecola nel suo stato fondamentale porta l’e- ad uno stato eccitato.

L’assorbimento della luce è influenzato dalla disposizione degli elettroni nell’atomo o nella molecola che dipende dallo spin degli elettroni.

Spin netto di un atomo S Molteplicità di spin

M=2S+1

Stato di singoletto M=1 Stato di tripletto M=3 Stato di doppietto M=2

Stato fondamentale della maggior parte di molecole di singoletto O2 stato di tripletto

Radicali stato di doppietto

Stato di tripletto eccitato ad E inferiore dello stato di singoletto eccitato

Reazioni fotochimmiche di importanza biologica coinvolgono assorbimento di fotoni da parte di elettroni .

(21)

Configurazione elettronica molecola O2

(22)

Una molecola eccitata perde energia per:

• Decadimento non radiante (conversione

interna). L’energia viene dissipata come calore

• Fluorescenza

• Fosforescenza

(23)

Trasferimento per risonanza

La molecola eccitata induce eccitazione in una molecola vicina con deattivazione della prima

(24)

• Un’alternativa al trasferimento per risonanza è fornito dalla possibilità che un elettrone eccitato ha di trasferirsi direttamente a una molecola vicina che si trova in uno stato eccitato a energia minore.

• Questo processo si chiama trasferimento di elettroni. Sulla molecola iniziale (donatore) si forma una carica

positiva mentre sulla molecola finale (accettore) si forma una carica negativa.

• Questo processo di definisce separazione di carica

fotoindotta.

• La coppia di trasportatori di elettroni su cui avviene la separazione di carica è detta centro di reazione

(25)

• La fotosintesi utilizza l’energia proveniente dalla luce per spingere gli elettroni da uno stato energetico basso a uno ad alta energia. Nello stato ad alta energia le molecole vicine possono allontanarsi portando con sé gli elettroni eccitati. Questi elettroni saranno poi utilizzati direttamente per produrre potere riducente e indirettamente attraverso una catena di trasporto degli elettroni che genera una forza motrice protonica attraverso la membrana per alimentare la sintesi dell’ATP.

(26)

L'intero processo fotosintetico viene generalmente diviso in due fasi distinte: la fase luminosa (che può avvenire soltanto in presenza di luce) e la fase oscura (che non necessita di luce e può avvenire indifferentemente in presenza o in assenza di

luce).

1) Nella fase luminosa i pigmenti fotosintetici assorbono

l'energia radiante del sole e la trasformano in energia chimica (sotto forma di legami fosfato nelle molecole di ATP e come potere riducente nel NADPH). In questa fase viene utilizzato l'idrogeno dell'acqua e rilasciato O2 come sottoprodotto.

2) Nella fase oscura l'ATP e il NADPH formati nella prima fase riducono l'anidride carbonica, utilizzandola per sintetizzare i carboidrati.

(27)

Localizzazione della fotosintesi

• Non tutta la pianta opera la fotosintesi

clorofilliana. Un prerequisito chiave per lo

svolgimento di questo processo è quello per il

quale le cellule fotosintetiche devono essere

esposte ad un sufficiente quantitativo di luce.

Per questo motivo le radici, che affondano nella

terra, non possono essere eleggibili per

compiere le reazioni fotosintetiche a differenza

della foglia e del fusto che, di norma, sono parti

esposte alla radiazione solare per un tempo

(28)

I plastidi

• I plastidi sono un gruppo di organuli

cellulari specifici della cellula vegetale

sede di numerosissime attività connesse

al metabolismo cellulare.

(29)

PLASTIDI

 Presentano un involucro costituito da 2 membrane unitarie che delimitano una cavità ripiena di sostanza

fondamentale (STROMA)  Classificazione per colore

leucoplasti cloroplasti cromoplasti 

Incolori verdi gialli o rossi

Leucoplasti  presenti nelle radici coinvolti nella sintesi di carboidrati e proteine

Cloroplasti  presenti nelle piante verdi (foglie, tessuti superficiali dei fusti e frutti non maturi)

Cromoplasti  presenti nei fiori e nei frutti  

(30)

• La fotosintesi ha luogo all’interno

dei cloroplasti.

(31)

SOLO I CLOROPLASTI SONO PLASTIDI

FOTOSINTETICI

I principali organi fotosintetici, in quasi tutte le

piante superiori, sono costituiti dalle foglie.

(32)

CLOROPLASTI

• La membrana interna circonda uno spazio

detto

stroma

in cui sono localizzati gli

enzimi solubili in grado di utilizzare

l’energia proveniente dal potere riducente

e dall’idrolisi dell’ATP per convertire la

(33)

Nello stroma sono presenti strutture membranose dette tilacoidi a forma di dischi. I tilacoidi impilati formano i grani. Le membrane del tilacoide separano lo spazio tilaicodale dallo spazio stromale.

I cloroplasti quindi hanno:

(34)

I cloroplasti possiedono un

proprio DNA e l’apparato

molecolare necessario per

replicarlo ed esprimerlo. Tuttavia

i cloroplasti non sono dotati di

autonomia: molte delle loro

proteine sono codificate dal DNA

nucleare

(35)

Nelle piante superiori da 1 a 100 per cellula hanno forma lenticolare e sono in grado di riprodursi per semplice divisione

(36)
(37)

I cloroplasti delle piante superiori contengono circa 50 grana per cloroplasto e granuli di amido. L’involucro

esterno non contiene clorofilla, ma carotenoidi. Grana = tilacoidi organizzati in pila

Lamelle stromatiche = membrane che uniscono i grana Complessi proteici dei tilacoidi (integrali e periferici) in parte orientati verso lo stroma in parte verso il lume.

Lipidi di membrana = 50% lipidi acilici prevalentemente galattolipidi elettricamente neutri (MGDG e DGDG) e in minore percentuale fosfolipidi e solfolipidi.

Acidi grassi altamente insaturi (ac linolenico) = membrane + fluide

Lamelle appressate meno fluide per + elevato rapporto proteina/lipide

(38)

Nello spessore della membrana dei tilacoidi sono

ancorate molecole di

clorofilla: è questo un importante pigmento

fotosintetico che cattura la luce e

contribuisce alla conversione dell'energia luminosa

in energia chimica, sotto forma di

adenosintrifosfato (ATP). I cloroplasti contengono

anche granuli nei quali conservano

(39)
(40)
(41)

3 classi di pigmenti fotosintetici presenti nei tilacoidi:

clorofillle, carotenoidi e ficobiline

Chl b = gruppo CHO al posto CH3 Chl c nelle alghe brune e diatomee Chl d nelle alghe rosse

Presente in tutti gli organismi fotosintetici eccetto batteri verdi e popora

(42)

Le clorofille sono i principali pigmenti fotosintetici

(43)

Molecola di clorofilla

Le molecole hanno un

anello porfirinico

idrofilo e una catena idrofoba.

L'anello porfirinico è

costituito da 4 eterocicli collegati da ponti CHe con i 4 N rivolti verso l'interno che coordinano lo ione metallico al

centro.

Qui è rappresentata la

clorofilla a.

I trattini azzurri indicano le posizioni dei doppi legami.

Alla catena di trasporto

partecipano anche gli N.

(44)
(45)

Carotenoidi divisi in idrocarburi (Caroteni) e idrocarburi ossigenati (Xantofille) Presenti in piante verdi, alghe e batter fotosintetici.

(46)

Xantofilla delle piante verdi insieme a violaxantina e neoxantina con gruppi OH negli anelli terminali

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430nm

662nm

615nm

La combinazione di diversi cromofori (capaci di assorbire la luce) permette alle piante di catturare gran parte dell’E della radiazione visibile

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