• Non ci sono risultati.

Variabilità spazio-temporale della struttura del fitoplancton nel Golfo dell'Asinara (Sardegna) = Spatial and temporal variability of phytoplankton structure in the Asinara Gulf (Sardinia)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Variabilità spazio-temporale della struttura del fitoplancton nel Golfo dell'Asinara (Sardegna) = Spatial and temporal variability of phytoplankton structure in the Asinara Gulf (Sardinia)"

Copied!
8
0
0

Testo completo

(1)

A. LUGLIÉ, R. RuIU, G. CECCHERELLI, N. SECHI

VARIABILITÀ SPAZIO-TEMPORALE DELLA STRUTTURA DEL FITOPLANCTON NEL GOLFO DELL' ASINARA (SARDEGNA)

SPATIAL AND TEMPORAL VARIABILITY OF PHYTOPLANKTON STRUCTURE IN THE ASINARA GULF (SARDINIA)

Estratto da:

BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Periodico edito dallo Societò Italiano di Biologia Morino

VoI. 9 - fase.

l -

2002 (PARTE PRIMA) -

NUMANA (4 -9 Giugno 200

l)

(2)

Biol. Mar. Medit. (2002), 9 (I): 409-415

A. LUGLIÉ, R. Rum, G. CECCHERELLI, N. SECHI

Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale, Università di Sassari, Via Muroni, 25 - 07100 Sassari, Italia.

VARIABILITÀ SPAZIO-TEMPORALE DELLA STRUTTURA DEL FITOPLANCTON NEL GOLFO DELL' ASINARA (SARDEGNA)

Abstract

SPATIAL AND TEMPORAL VARIABILITY OF PHYTOPLANKTON STRUCTURE IN THE ASINARA GULF (SARDINIA)

The spatio-temporal variability of phytoplankton and some environmental parameters in the gulf of Asi-nara are examined (05/97-04/98). Along the whole coastal area, stations at 500 and 3000 mfrom coast across 6 transects are considered. Results point out some variations in phytoplankton composition and dynamics. Multidimensional Scaling ordinations and Bray-Curtis cluster analuses identified two major zones at 500 m from coast, one for the site of Lu Bagnu and one for the other five sites; at each stations, a great similarity was found in its respactive share. On the contrary, at 3000 m from coast, no cluster was identified.

Key-words: impact, dynamics, phytoplankton, Sardinia.

Introduzione

Il Golfo dell' Asinara, situato nella parte Nord-occidentale della Sardegna (Fig. l),

è una vasta area marina di forma semi circolare con un' estensione di circa 500 Km2

ed una massa d'acqua approssimativamente di 20 x 109 m3

• La profondità media si

aggira sui 35 -40 metri; le maggiori batimetri che vengono raggiunte con una debole

inclinazione, tanto che solo il 35% della sua superficie ha una profondità superiore ai

50 m. I venti predominanti provengono dal I e dal IV quadrante. Nella fascia costiera terrestre si trovano centri urbani e turistici, un importante sito industriale, centrali ter-moelettriche, un porto industriale (Porto Torres), più porti turistici e, nella sua parte più occidentale, un parco nazionale (Parco Nazionale dell' Asinara). Gli effetti complessivi dei disturbi sul golfo non sono conosciuti e si dispone solo di scarse e limitate infor-mazioni sia in termini spaziali, che temporali, che di compartimento, compreso quello planctonico (Cossu e Sechi, 1996; Sechi et al., 1998).

In questo studio viene esaminata la dinamica del fitoplancton e di alcuni para-metri ambientali lungo un ciclo annuale (maggio 1997 - aprile 1998) per valutare la loro variabilità spaziale e temporale e valutare il condizionamento dei diversi disturbi ambientali sulla qualità delle acque.

Materiali e metodi

Lo studio è stato svolto da maggio 1997 ad aprile 1998 su 6 transetti (da ovest ad

est, Asinara, Saline, Porto Torres, Platamona, Marritza e Lu Bagnu), distribuiti nella porzione centro occidentale del golfo (Fig. l). Per ogni transetto sono state considerate due stazioni, a 500 e 3000 m dalla costa, ed in ogni stazione i prelievi, effettuati con cadenza mensile tra ottobre e maggio e quindicinale tra giugno a settembre, sono stati effettuati a tre differenti profondità (superficie, intermedia, fondo). In questo lavoro viene riportato l'andamento di alcuni parametri ambientali, quali la temperatura, il fosforo totale (Strickland e Parsons, 1972) l'azoto inorganico totale (come sommatoria

(3)

410 A. LUGLlÉ. R. RulU, G. CECCHERELLI, N. SECm

dell' azoto nitrico, nitroso ed ammoniacale, analizzati secondo Strickland e Parsons,

1972), e per il fitoplancton l'andamento della densità cellulare (Utermohl, 1958) e della

sua composizione specifica. La struttura del fitoplancton è stata analizzata considerando l'analisi dei cluster: similitudini tra stazioni e profondità nell'ambito della stessa sta-zione sono state testate ordinando secondo un'analisi non-metrica multidimensionale (MDS) basata sull 'indice di similarità di Bray-Curtis della composizione in specie. Le specie che maggiormente contribuiscono alle differenze tra stazioni sono state identifi-cate usando la procedura SIMPER (Clarke, 1993).

N

t

" " " , " """ """

...

Golfo dell'Asinara " " \ 6 " , , . . , . . -"':~,.. ,,' ,,' '<': •.

_---",.,;:,~,,--"----'--'--...

.

3 4 5

.~;:,."',.

Castelsardo Porto Torres 1 Asinara 4 Platamona 2 Saline 5 Marritza 3 Porto Torres 6 Lu Bagnu

Fig. l - Il Golfo dell' Asinara e le stazioni di campionamento.

Asinara Gulf and the sampling stations.

Risultati

L'andamento della temperatura ha evidenziato la presenza di un termoclino tra giugno e agosto in tutte le stazioni a 3000 m dalla costa, che risulta invece assente in quelle a 500 m, ad eccezione delle stazioni dei transetti Asinara e Lu Bagnu (Fig. 2). I valori medi annuali della temperatura delle stazioni di questi due transetti, calcolate come media delle tre profondità campionate, sono stati più bassi di quelli delle altre (Tab. 1). Le medie annuali del fosforo totale e dell'azoto inorganico (Tab. 1) hanno variato a 500 m, rispettivamente, tra 0,19 J.lM-0,25 J.lM e 0,49 J.lM-0,69 J.lM, ed a 3000 m tra 0,21 J.lM-0,26 flM e 0,37 flM-0,68 J.lM. I transetti Asinara e Saline hanno evidenziato, complessivamente, le minori disponibilità di nutrienti, con il fosforo totale

(4)

Variabilità spazio-temporale del fitoplancton in Sardegna 411

per lo più inferiore a 0,2 J.1M e l'azoto inorganico a 0,5 J.1M. Nei transetti P. Torres e Platamona questi valori sono stati invece superati frequentemente. I picchi massimi sono stati rilevati a P. Torres a 500 m (0,76 J.1M per il fosforo e 2,16 J.1M per l'azoto).

Tab. 1 - Medie annuali dei parametri ambientali considerati. Annual means oJ environmental variables considered

Densità P-Ptot N-Ninor Temperatura

celi.

r

l 11M 11M °C Asinara 500m 14279 0,19 0,49 18,83 3000 m 7961 0,22 0,39 19,01 Saline 500 m 10421 0,20 0,39 20,57 3000 m 16512 0,24 0,37 19,39 Porto Torres 500m 130007 0,25 0,69 20,40 3000 m 19211 0,21 0,51 19,28 Platamona 500 m 58159 0,25 0,69 20,31 3000 m 38893 0,26 0,58 19,44 Marritza 500m 68003 0,25 0,63 20,37 3000 m 36225 0,23 0,56 19,04 LuBagnu 500 m 37391 0,22 0,63 19,20 3000 m 24749 0,21 0,68 18,79

Le medie annuali della densità totale del fitoplancton, calcolate come media delle tre profondità campionate, sono state più alte nelle stazioni a 500 m che in quelle a 3000 m, ad eccezione del transetto Saline (Tab. 1, Fig. 3). Per le stazioni poste a 500 m

dalla costa, la media annuale più elevata è stata riscontrata a P. Torres (l30x l03 cell.l-t)

e quella più bassa alle Saline (lOxl03 celI. l-l); per quelle a 3000 m, rispettivamente, a

Platamona (39 x 1 03 celI. I-l) e all' Asinara (8 x 103 celI. l-t). Nei transetti Asinara e Saline,

la dinamica del fitoplancton è stata simile a 500 m e 3000 m, con una modesta densità estiva, un lento e progressivo incremento autunnale, culminato in un picco invernale, seguito da un netto calo primaverile. Negli altri transetti, oltre al picco invernale più o meno anticipato e prolungato, rilevato sia a 500 m che a 3000 m, di entità solo legger-mente maggiore rispetto ai transetti precedenti, sono stati riscontrati frequenti ed improv-visi incrementi della densità fitoplanctonica. Il valore massimo nelle stazioni a 500 m

dalla costa, è stato rilevato all'inizio di giugno a P. Torres (972 x 103 celI. l-t) e in quelle

a 3000 m a maggio a Platamona (178 x l03 cell.l-t). In tutte le stazioni il picco invernale

è stato determinato dall'affermazione di diverse specie di Bacillariophyceae (Fig. 3),

risultate in genere anche responsabili dei repentini incrementi osservati nei transetti P. Torres, Platamona, Marritza e Lu Bagnu. La composizione percentuale media annuale per classi algali (Fig. 3) ha mostrato un maggior contributo di Haptophyceae (per lo

(5)

412 A. LUGLlÉ. R. RulU, G. CECCHERELLI, N. SECHI a Asinara b 28

1

0C

~.. ~':11lM

p 11M N

!~~

:~ ;"-~_:!

~: ~"'-;-i-i~"'-~j ~~ ~

~,~

Ej~ ~.. ~::lA ~ .~

Jl

I!~:~

~:i~o-;

m Il Il I I a a e o n d Il f

~i ~~ ~i-:;~

m 8 Saline m Il Il I I a a e o n d Il f m a

H

ul

!U

0,6 2,0

~ ~~ ~- I\~

-

. - A

H

+--,-...,--r--....--,--r-,--r-..---r--r~:;~:;~~~::::...,i 0,0 ~ci,o

ul

I

U 0,6 2,0 04 1,5 , 1,0 0,2 0,5 ~ ~ e m Il Il I I 8 e • • o n d Il f m 8 Porto Torres

~1:2l

i

~~l ~ ~

~~~~,~

A

-6!!:i

~1"",

m Il Il I I a a e • o n d Il f m Platamo:S

l~l~m

Il Il I I 8 8 e e o n d Il f m e 28

1

ul

I

U 24 0,6 2,0

~

i i i i i

~~~.i

281~

~::1~1~:~

: 0,4

~'~

~:

i

~~~,~

m Il Il I I a a e • o n d Il f m a m Il Il I I a a • • o n d Il f m 8

~1':2l

MEla

!i~~

+l--r--r---.-.-..-.--.--T"""""T"""""-.--,--r=.--r--....---,

~~

i i i i i i i i i i i i'

::-s:

~,~

28

1

°,8

1

!2,5

24 0,6 2,0 20 0,4 ~:~

~:

i i i i i i i i i i j i i i i i

~~

~,~

m l l l l . l a a . e o n d l l f m a m I l I l I 1 8 8 • • o n d l l f m a

~:1 ~

LU~;91nu

I~:~

20 0,4 ~ ~_ -"- A

...o--A

~'~

~:oioi~i

~:~=~,~

~j~, ,~,

l~l~,

I d f

!il

m Il Il I I a n d Il f m Il Il a a e e o n Il m 8 _ _ S __ m

... f __ p-tot. -o- N-inor .

Fig. 2 - Dinamica dei parametri ambientali considerati in ogni stazione di campionamento (a, tempe-ratura alle tre profondità di prelievo; b, fosforo totale e azoto inorganico).

Dynamics oJ environmental variables considered in each sampling station (a, temperature; b, total p and inorganic N),

(6)

Variabilità spazio-temporale del fitoplancton in Sardegna

1oojc:::O'(

a

100%~ ~

l'I

o

o

o

.aoOAoO.u~~!\r\o :~

\:Y

j

ooom

100%

~

;~OOP

mggllaassondglma

o onnoonJllinono

:~

mggllaassondglma

~

lo

o",~np,~nLo ':~

~

1El

1:~~

... :

..

25

o n o "

".

'.

o D, , , ,o,O,n,o,M,O,O, , ,,0,0, O%~ mggllaassondglma mggllaassondglma R eJ 8 o 50 l2g' d 100 150 200 ! , !

l

00 0

onoo,

o"oAD~~L ':~

et

r'~

'00

~

1~l~,o~'72 '~

50

..

~

...

~

n n

100""'~ ~

b § 'a li [] d;23eI' 50"1. F":"·:"·:·":"':t. ..,

2~ hO,n,~,

r

n

D,O,U,O,U,O,o,

O";.~

Il I I I Il,'''

mggllaassondglma mggllaassondgfma

'~onpo, ~~,nono~mmnn ':~

~

';l~n, oJJp,nnM~,n1 ':~

mggllaassondglma mggllaassondglma

~

'~

O"

o~o

..

A~nMj, ':~

()

';ln:tJ,~~o"~DmM

mggllaassondgfma

'::aw

mggllaassondglma

~

:~'I~~

,

'~.'~ ,n~.uu~o, ::~

~t. ,pD~p.aJl~,~nn~p, ~0%y..l2 ~~~

mggllaassondglma mgg

o 50 100 150 200 LP ti D b 91; .,'

W

I I .. 21" o 50 100 150 200 1'ii:b5::d' , ,

ffi

-o 50 100 150 200 ~" ~ Il g I 1; ... '

• Akre Q r:.:~'::?:sc;:: ~~~ieX) bl Leptocylindrua danicus 61 C/oaetoceroa curvisetua ~ Chsetoceroa spp

o

Haptophyceae • OpNa$ter formosua lSl Protoperidirium sp. fj Skeletonema costarum

o

Bactena.lrum spp

IZI Baciliariophyeeae [iJ retraselmis Ip. • Cerataulina pelagica ~ unrapiancton DJ AlexandriJm sp.

r:J Dlnophyceae ~ Ca/yptrosphaera sp. rJ Carteria sp.

413

Fig. 3 - Dinamica del fitoplancton in ogni stazione (a, dinamica della densità totale; b, dinamica della composizione percentuale delle classi; c, composizione percentuale media annuale delle classi algali; d, le specie più abbondanti e loro massimi).

Phytoplankton dynamics (a, dynamics oj total density; b, dynamics oj percent composition oj algal classes; c, percent composition oj mean annual abundance oj algal c1asses; ci, most abundant species and their maximum values).

(7)

414 A. LUGLlÉ. R. Rum, G. CECCHERELLI, N. SECHI

più Coccosphaerales) e una discreta presenza di Dinophyceae nei transetti Asinara e Saline, e di Bacillariophyceae negli altri, nei quali questa classe è stata particolannente rilevante a 500 m. La componente "Altre" è stata rappresentata principalmente da Fla-gellati (Saline) e Prasinophyceae (Marritza). Considerando complessivamente le dodici stazioni, i maggiori valori di densità sono stati detenninati da una quindicina di entità algali (Fig. 3), per lo più attribuibili alle Bacillariophyceae. In ogni stazione, almeno a livello di grado gerarchico, sono state rilevate evidenti differenze. Solo nei transetti Asinara e Saline la specie più importante è stata una Haptophycea (Calyptosphaera sp.) mentre in tutti gli altri una Bacillariophycea. Tra queste, Skeletonema costatum Greville (Cleve), Chaetoceros curvisetus Cleve, Chaetoceros spp. e Leptocy/indrus

danicus (C leve ) sono state le specie che hanno sviluppato le maggiori densità in gran

parte delle stazioni. L'ordinamento multi dimensionale effettuato sulla media delle abbondanze tra tutte le date di campionamento delle stazioni e profondità per stazione non ha identificato raggruppamenti a 3000 m dalla costa, né tra le stazioni né tra le profondità (stress = 0.1, R = 0.511); a 500 m dalla costa è stata invece riscontrata una grande similitudine tra la composizione in specie relativa alle tre profondità della stessa stazione e una significativa differenza tra stazioni (stress=O.l, R=0.872). La stazione

che si è discostata notevolmente da tutte le altre è quella di Lu Bagnu: le altre si sono

disposte in maniera molto simile alla loro localizzazione seguendo l'ordine Saline, Asi-nara, Marritza, Platamona. La composizione in specie della stazione P. Torres non ha mostrato alcuna similitudine tra le varie quote campionate. Secondo l'analisi SIMPER le specie che hanno contribuito maggionnente a questo raggruppamento sono L.

dani-cus, Calyptrosphaera sp. e S. costatum completamente assenti nella stazione di Lu

Bagnu dove invece è risultato abbondante Halopappus sp.

Discussione e conclusioni

Lo studio svolto nel Golfo dell' Asinara ha evidenziato la presenza di aree con condizioni ambientali differenti, tali da detenninare uno sviluppo diversificato del fitoplancton, sia in tennini quantitativi (valori e din!lmica della densità) che qualitativi (composizione specifica e specie più importanti). E stata riscontrata una differenzia-zione tra i transetti centrali (P. Torres e Platamona) e quelli orientali (Marritza e Lu Bagnu), e tra quelli centrali e quelli occidentali (Asinara e Saline). I transetti centrali sono stati quelli che, anche concordemente alla maggiore vicinanza con le fonti di disturbo antropico (Cossu e Sechi, 1996), hanno mostrato le densità più alte di fito-plancton, con una dominanza delle diatomee e le maggiori concentrazioni di nutrienti. Nonostante la distanza dei transetti occidentali e orientali sia pressoché equivalente rispetto a quelli centrali, le situazioni riscontrate nelle due aree sono state differenti. I transetti occidentali, sono stati infatti caratterizzati da uno sviluppo del fitoplancton più ridotto, con la prevalenza delle Haptophyceae, una discreta presenza di Dinophyceae e con concentrazioni di nutrienti minori. Inoltre, in questi transetti, la dinamica temporale del fitoplancton ha mostrato una chiara stagionalità (massimi invernali e minimi estivi) sia a 500 m che a 3000 m dalla costa. Negli altri transetti la stagionalità è stata evidente solo nelle stazioni più distanti, in concomitanza, nei mesi estivi, ad una stratificazione tennica definita, assente nelle stazioni a 500 m, con minori profondità. In ogni tran-setto è stata quindi individuata una differenziazione delle stazioni, in rapporto alla loro distanza dalla costa, con quelle più lontane caratterizzate da minori densità del fito-plancton e minori concentrazioni di nutrienti, la cui disponibilità per lo sviluppo algale potrebbe aver subito un maggior controllo da parte della tennica delle acque, a sua

(8)

Variabilità spazio-temporale del fitoplancton in Sardegna 415

volta strettamente dipendente anche dalla batimetria del sito. Quest'insieme di fattori concatenati, potrebbe aver portato, nelle stazioni a 3000 m, delle maggiori differenze nella dinamica del fitoplancton, aspetto chiaramente estrapolato dall' analisi MDS, che ha evidenziato inoltre la peculiarità della stazione a 500 m del transetto Lu Bagnu, l'unica, oltre a quella dell' Asinara, con una profondità tale da consentire la formazione di un termoclino estivo. L'insieme dei risultati ottenuti permette di confermare quanto

già ipotizzato da Sechi et al. (1998) rispetto all'eterogeneità delle condizioni

ambien-tali nel golfo. Inoltre, gli effetti delle attività antropiche, svolte lungo la fascia costiera terrestre, sembrerebbero differenti nelle diverse aree marine in rapporto a più fattori, tra i quali la distanza dell'area dalle fonti di disturbo, l'andamento delle correnti marine prevalenti, la geomorfologia dei siti e le relative influenze sulla termica delle acque e sulla disponibilià dei nutrienti.

Summary

This study investigates the spatio-temporal variability of phytoplankton structure and some main parame-ters (temperature and nutrients) in the Gulf of Asinara (north-western Sardinia) from May 1997 to Aprii 1998. The western side of the gulf became recently national sea park; in the centre-eastern part of its coastal strip there are towns, industriai activities, therrnoelectric plants, harbours and river mouths. Along the whole coastal area, 6 transects were considered and two stations per transect - at 500 m and 3000 m from coast - were sampled. Results pointed out considerable variations of environmental conditions in the Gulf of Asinara and their influences on both species composition and phytoplankton dynamics and on the other parameters. Mul-ti dimensionaI Scaling ordinaMul-tions and Bray-CurMul-tis cluster analysis idenMul-tified two major zones at 500 m from coast: the western Lu Bagnu and the other zone with the five stations. In each of these stations, a great simila-rity was found among the three sampling depths. Conversely, at 3000 m from coast, no cluster was identified. Differences gradually decrease in the stations farther from coast and show that anthropic activities affect more the centre-eastern side of the gulf than the western one, being closer to the disturbance sources and probably because of the generaI hydrodynamics of the gulf.

References

CLARKE K.R. (1993) - Non-parametric multivariate analyses of changes in community structure. Aust. J. Eco/., 18: 117-143.

COSSU A., SE CHI N. (1996) - Indagini ecologiche nel porto industriale di Porto Torres: il fitoplan-cton. Atti dell'11° Congresso AIOL, Sorrento, 26-28 Ottobre 1994: 103-110.

SECHI N., LUGLIÈ A., SOLINAS G., RUIU R., MANCA B. (1998) - La qualità dell'acqua del-l'ambiente marino del golfo dell' Asinara dal punto di vista della componente trofica primaria. In: Gutierrez M., Mattone A., Valsecchi F. (eds), L'Isola dell'Asinara. L'ambiente, la storia, il parco. Poliedro, Nuoro: 177-180.

STRlCKLAND ID.H., PARSONS T.R. (1972) - A praticaI handbook of seawater analysis. Fisheries Research board oj Canada.

UTERMOHL H. (1958) - Zur Vervolkommnung der quantitativen Phytop]ankton - Methodik. Ver. int.

Riferimenti

Documenti correlati

These findings are generally in agreement with other studies that reported older age was associated with an increased risk of a non-breast second malignancy [19] and that most of

In particular, learning through design – design-based learning (Mehalik et al., 2008) – enables figures like makers to develop personal leadership (Bianchini and Maffei, 2012),

Here are some elements derived from a critical review of projects concerning mobility that are adopted and implemented in the main Italian cities for improving air quality.

Ntouyas, “Boundary value problems for nonlinear frac- tional differential equations and inclusions with nonlocal and fractional integral boundary conditions,” Opuscula Mathemat-..

As the family of finite unions of N-linear sets is closed under the Boolean operations, we may wonder whether or not so is the family of finite unions of Z-linear subsets.. This is

The superior and inferior lymphatic groups of the 1 pancreas body, 2 common hepatic duct, 3 celiac trunk, and 4 para-aortic vessels included in the level 2 resection have a

Rau and colleagues described the impact of genetic polymorphisms in SLC28 genes encoding for concentrative nucleoside transporter 2 (CNT2) and 3 (CNT3) and inosine

Il progetto di ricerca effettuato tende ad esplicitare i processi evolutivi delle fabbriche dell’eremo e del monastero di Camaldoli attraverso un’analisi critica