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Academic year: 2021

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NOTA DEL COMITATO DIRETTIVO

E D IT O R IA L

E In quest’Anno nudo duemilaventi anche “eSamizdat”, nel suo piccolo, ha vissuto alcuni

im-portanti cambiamenti. Dopo 18 numeri pubblicati dal 2003 al 2019, che hanno reso la rivista una delle realtà più vivaci e partecipate nella comunità della slavistica italiana, i fondatori Alessandro Catalano e Simone Guagnelli ci hanno passato l’onore e l’onere di garantire una prosecuzione a questa esperienza editoriale. Il lavoro di ristrutturazione, reso necessario dal mutare dei tempi, ha coinvolto in primo luogo gli aspetti esteriori: a giugno è stato lanciato il nuovo sito web della rivista, su cui appare oggi questo numero. Parallelamente, si è allargato il gruppo di amici e collaboratori, il consiglio scientifico-editoriale, che riunisce studiosi attivi in Italia (Alessandro Catalano, Claudia Criveller, Alessandro De Magistris, Giuseppina Giuliano, Simone Guagnelli, Giulia Marcucci, Massimo Maurizio, Laura Piccolo, Gian Piero Piretto, Marco Puleri, Raissa Raskina, Massimo Tria, Olga Trukhanova, Anna Vyazemtseva) e all’estero (Marina Balina, Dalibor Dobiáš, Catriona Kelly, Tatjana Kuzovkina, Mark Lipovetsky, Stephen Lovell, Vladimir Paperny, Susan E. Reid, Dmitry Zamyatin), esperti nei diversi ambiti di interesse e ricerca della rivista. Non sono invece state toccate le fondamenta, a nostro avviso ancora solide, del progetto “eSamizdat”, improntato fin dagli esordi sull’open access e sull’interdisciplinarità, sull’apertura a diversi approcci teorici, a fenomeni culturali ‘periferici’, al mondo slavo non-russo e al panorama extra-accademico. Ogni fascicolo della nuova serie sarà strutturato in quattro ‘spazi’ interni: una sezione monografica, incentrata su un tema o una metodologia di studio; una sezione miscellanea, aperta alle proposte libere degli autori; una sezione di traduzioni, che si propone di rendere accessibili al pubblico italiano (anche ai giovani e ai non specialisti) materiali in lingue slave; una sezione di interviste e dibattiti.

Questo numero si apre con l’estratto del nuovo libro di memorie di Vladimir Paperny, Majja Turovskaja: kino, kul’tura i duch vremeni [Majja Turovskaja: cinema, cultura e spirito del tempo], generosamente offertoci dall’autore, che aveva già collaborato con “eSamizdat” (si veda il numero del 2005 – Studi culturali). La sezione monografica Stanze, arredi, oggetti. L’intérieur nel mondo slavo, dedicata alla cultura materiale domestica e alle sue rappresentazioni, è introdotta da un saggio del curatore, cui si rimanda per una cornice teorica e uno sguardo d’insieme. Gli articoli che la compongono affrontano il tema da vari punti di vista: letterario-culturologico (O. Bogdanova, R. Casari, E. Davanzo, A. Mecacci, U. Persi, G. P. Piretto, O. Trukhanova), storico-sociale (S. E. Reid), artistico-architettonico (A. Dezhurko, K. Krasnyanskaya, M. Maystrovskaya) e museografico (A. San’kova). La sezione miscellanea riunisce contributi di diversa natura e taglio, che spaziano dalla riflessione sul termine reč’ in Vygotskij (L. Mecacci) a un approfondimento sulla figura di Franco Miele (G. Argan), da una rassegna di testimonianze d’epoca su R.U.R. di Karel Čapek (A. Catalano) ai legami intertestuali tra Sasha Sokolov e Federico García Lorca (M. Napolitano), fino ad arrivare alle rappresentazioni della città costruttivista nell’arte sovietica degli anni Venti e Trenta (E. Voronovič) e ai resoconti di viaggio in URSS da parte di scrittori portoghesi (M. S. Felici). La sezione di traduzioni è dedicata a una serie di saggi di taglio semiotico sul simbolismo russo, rilevanti dal punto di vista scientifico e a oggi non accessibili in italiano. Grazie alla disponibilità del Juri Lotman Semiotics Repository, siamo lieti di poter proporre una cospicua selezione di articoli di Zara Minc, alcuni legati a questioni più prettamente teoriche (i concetti di simbolo e Testo), altri a opere specifiche (come Cristo e l’Anticristo di Merežkovskij o la pièce Van’ka il maggiordomo e il paggio Žean di Fedor Sologub), altri ancora ai rapporti intertestuali tra diversi autori (in particolare quel-li che legano Blok a Gogol’, Dostoevskij e Belyj passando per Benua). Affiancano Zara Minc altri noti

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4 eSamizdat2020 (XIII) ♦ Editoriale ♦

studiosi provenienti dalla scuola di Tartu-Mosca: Michail Gasparov (L’anno 1905 e l’evoluzione metrica di Blok, Belyj e Brjusov), Vladimir Toporov (con una prima incursione nel suo lavoro Il testo pietroburghese), Elena Mel’nikova, Michail Bezrodnyj e Vladimir Papernyj (Il Cavaliere di bronzo e il simbolismo della scultura nel romanzo di Andrej Belyj Pietroburgo), fino ad arrivare a Natal’ja Grjakalova (Le radici folkloriche della figuratività poetica di Blok), Neja Zorkaja (Il cinematografo nella vita di Aleksandr Blok) e all’ultima generazione di Tartu (Marina Spivak, che indaga i rapporti intertestuali tra Blok e Fet). La sezione è corredata da tre traduzioni di saggi di epoca simbolista: due riflessioni di Nikolaj Berdjaev su autori a lui coevi (Blok e Belyj, tra gli altri) e opere specifiche (Pietroburgo di Belyj), e un articolo critico di Dmitrij Merežkovskij, che reinterpreta in chiave simbolista Dafne e Cloe di Longo. Chiude il volume la sezione Abitare e costruire ambienti in Russia/URSS. Testimonianze, con interviste di Anna Vyazemtseva agli storici dell’architettura Vieri Quilici e Claudia Conforti e all’architetto Aleksej Ginzburg.

Cogliamo l’occasione per ringraziare, tra le molte persone che ci hanno sostenuto nel corso dell’anno, alcuni colleghi e amici il cui impegno ha reso possibile l’uscita del numero nella sua veste definitiva: Alessandro Catalano, Simone Guagnelli e Gian Piero Piretto per i consigli e l’esperienza messa a disposizione, Marina Balina per aver presentato la rivista al congresso AATSEEL 2020 (San Diego), Tatjana Kuzovkina e l’Università di Tallinn per aver concesso i diritti alle opere di Zara Minc. Un ringraziamento particolare va ai revisori anonimi di articoli e traduzioni.

S novosel’em!

Anita Frison, Emilio Mari, Chiara Rampazzo

Anita F rison, Emilio Mari, Chiara R ampazzo P o www.esamizdat.it

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