La comunicazione tra due o più persone avviene su due piani: • Piano del contenuto (parole) • Piano relazionale (segnali del
corpo)
Questi due livelli devono essere in accordo.
Il linguaggio del corpo tradisce lo stato d’animo reale (rossore del viso, tono di voce, rigidità…)
• Il linguaggio verbale utilizza un codice, i fonemi, ed è adatto a trasmettere contenuti complessi. • Il linguaggio non verbale usa il movimento ed è più
adatto a creare relazioni.
Si attua attraverso:
• Segni: sono segnali convenzionali, azioni volontarie codificate, apprese che variano a seconda del contesto sociale (vigile, arbitro…).
• Gesti: sono azioni involontarie, istintive, difficilmente controllabili (toccarsi i capelli, l’orecchio…).
La differenza tra segni e gesti rimane ambigua, perché nell’utilizzo dei primi è implicito l’uso, più o meno
consapevole, dei secondi.
Si distingue allora più correttamente tra:
• comunicazione sociale: l’uso di segni e gesti assume un’intenzione comunicativa codificata e codificabile dal contesto sociale.
• comportamento comunicativo: i gesti fanno parte
dell’espressività della persona e non sono necessariamente diretti alla trasmissione di un messaggio.
• I segnali convenzionali: sono gesti simbolici che si sviluppano all’interno di ogni cultura e che vengono utilizzati per comunicare
consapevolmente, in particolare emozioni (bacio, stretta di
mano...)
La comunicazione sociale: segnali convenzionali
La prossemica: studia il
comportamento spaziale e le posture assunte nella
comunicazione.
Individua 4 diverse zone di interazione personale:
• intima
• personale • sociale • pubblica
• Lo spazio individuale: varia a seconda del sesso, dell’età, della relazione, del contesto culturale e sociale.
• L’orientamento: le disposizioni spaziali che le persone assumono in base alla natura dei loro rapporti danno
informazioni interessanti sul tipo di relazione instaurata.
• La postura: il modo di stare in piedi, seduti o distesi è rivelatore di stati emotivi, stili di comportamento, ruoli vissuti e varia in ogni cultura e contesto
Esiste un insieme di movimenti che fanno parte di una grammatica del
linguaggio del corpo legata
all’espressività complessiva della persona:
• I movimenti del corpo • I cenni del capo
• L’espressione del volto • Lo sguardo