M. Crecchi Conclusioni
- Pag 107 -
CONCLUSIONI
In questo elaborato è stato affrontato il problema della disinfestazione delle opere d’arte e di antiquariato in genere mediante l’uso delle microonde. Inizialmente sono state esposte le cause del problema ed i possibili modi di risoluzione, quindi si è passati ad uno studio teorico approfondito del metodo scelto per risolvere il problema, dopo di che sono stati affrontati i problemi che tale soluzione può comportare ed i relativi rimedi. Successivamente sono state effettuate delle simulazioni numeriche per la verifica dei risultati ottenuti teoricamente e per uno studio preliminare dei fenomeni che avvengono durante il trattamento. Infine è stata effettuata una progettazione preliminare della camera e dei sistemi ad essa correlati.
Il lavoro effettuato ha generato una discreta mole di informazioni non note in letteratura indispensabili alla risoluzione del problema della disinfestazione tramite ipertermia ottenuta con le microonde in una camera riverberante. Innanzitutto è stato appurato come una camera riverberante, se pur dotata di agitatore di modo, perde la sua efficacia all’aumentare del volume del materiale trattato se alimentata con una sola sorgente. Tale fenomeno viene limitato sempre più all’aumentare del numero delle sorgenti, raggiungendo una pressoché perfetta uniformità di distribuzione del campo all’interno della camera, con un numero pari a quattro guide di alimentazione, sempre che queste vengano disposte secondo un criterio di massimizzazione dell’uniformità di campo, agendo cioè sia sulla posizione in cui installare le guide che sulla loro rotazione rispetto al piano su cui poggia la camera. Le caratteristiche elettriche dei materiali da trattare risultano fondamentali per il corretto funzionamento dell’apparato; infatti, parametri quali ad esempio la densità del materiale, la sua umidità relativa, variano i tempi di trattamento in modo critico. Inoltre, il tempo di trattamento é fortemente legato alla composizione del materiale: nel caso di libri, quadri o comunque di oggetti il cui materiale risulti uniformemente distribuito nel volume che occupa, il trattamento può essere rapido sottoponendo l’oggetto ad intensi campi E.M. Si evita così di riscaldare il manufatto stesso per induzione termica ed eventuali danneggiamenti dovuti alla rapida variazione di temperatura dell’oggetto. Nel caso in cui il manufatto debba essere mantenuto anche ad umidità costante è indispensabile dotare la camera di un umidificatore e di un deumidificatore, infine, nel caso siano presenti dorature o altri ornamenti in materiali
M. Crecchi Conclusioni
- Pag 108 -
conduttori si dovrà provvedere a proteggere questi inserti tramite schermi o materiali assorbenti in modo da ridurre l’intensità dei campi che lo colpiscono e quindi limitare le correnti che vi scorrono e di conseguenza la temperatura che esso raggiunge. Nel caso dei manufatti in legno invece non è necessario né vantaggioso in alcun modo effettuare un trattamento rapido; inoltre ciò comporterebbe dover proteggere oltre agli inserti metallici in vista anche quelle parti del manufatto contenenti chiodi al suo interno, non sempre note a priori. Inoltre, i manufatti in legno che precedentemente fossero stati sottoposti a trattamento chimico, potrebbero rilasciare tali sostanze durante il trattamento ipertermico, pertanto, è necessario prevedere un sistema di aerazione che mantenga respirabile l’aria all’apertura della porta della camera dopo il trattamento.
Queste considerazioni di carattere procedurale dovranno essere confermate tramite una sperimentazione, necessaria anche per definire sia i protocolli di trattamento che l’implementazione del software di gestione e controllo del sistema. Tale sperimentazione è attualmente in opera con la costruzione della camera in alluminio.
I risultati ottenuti in questo elaborato lasciano aperte molte prospettive di sviluppo non solo per quel che riguarda le applicazioni di disinfestazione ma anche per quel che riguarda applicazioni di disinfezione e di inertizzazione e smaltimento di rifiuti industriali e ospedalieri.
