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il professor Ettore Spalletti, relatore di questa tesi, per l’interesse con cui ha accolto e incoraggiato la mia ricerca e per il costante e fondamentale supporto metodologico;

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Academic year: 2021

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RINGRAZIAMENTI

Ringrazio

il professor Ettore Spalletti, relatore di questa tesi, per l’interesse con cui ha accolto e incoraggiato la mia ricerca e per il costante e fondamentale supporto metodologico;

la professoressa Sandra Lischi, per l’aiuto nell’elaborazione di uno schema iniziale di lavoro, per i preziosi suggerimenti e le indicazioni grazie alle quali sono stata in grado di districarmi in una materia tanto vasta;

Andreina Di Brino, per aver trovato, in un momento fitto di impegni, del tempo da dedicarmi, per una conversazione da cui sono emersi elementi essenziali per la definizione delle tematiche caratterizzanti di questo studio e per avermi fornito consigli bibliografici e contatti determinanti per la redazione della seconda parte della tesi;

Luciano D’Aleo, tecnico e restauratore della Discoteca di Stato, per avermi sapientemente -e molto pazientemente- guidato alla scoperta del mondo del restauro dell’audiovisivo e per avermi suggerito e procurato fonti bibliografiche ed elettroniche senza le quali non avrei proceduto agilmente nelle ricerche come invece è stato;

Marina Ventura, conservatrice della Discoteca di Stato, che, insieme a Luciano D’Aleo, mi ha condotto in una visita estremamente istruttiva presso i locali dell’archivio della Discoteca di Stato, illustrandomi le modalità di conservazione di dischi, nastri ed altri supporti;

Gabriele Coassin, per avermi fornito in anteprima il suo ultimo scritto, utilissima guida nel variegato mondo della tecnologia video;

Mario Gorni, direttore dello spazio Care Of di Milano, per avermi illustrato il sistema di catalogazione adottato nella sua struttura;

Elena Volpato, curatrice della videoteca della GAM di Torino, per la singolare disponibilità dimostratami, nel concedermi un’intervista che si è rivelata fondamentale, non solo per conoscere gli aspetti più rilevanti della collezione video del museo, ma anche per focalizzare meglio alcuni concetti basilari per la storia ed il collezionismo del video d’artista.

Le sono grata, inoltre, per aver sempre risposto con rara prontezza ad ogni mia richiesta di delucidazioni e indicazioni e per avermi concesso le immagini delle opere della videoteca;

Orsola Morgera, collaboratrice della dott.ssa Volpato presso la GAM, poiché è stata la prima fonte di informazioni trovata presso l’istituzione e per l’invio delle immagini;

Lo studio N!03, in particolare Riccardo Castaldi, Cinzia Rizzo, Valentina De Marchi e

Paolo Ranieri, che mi hanno concesso parte del loro tempo, per illustrarmi le attività del

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gruppo e raccontarmi il lavoro svolto al Museo diffuso della Resistenza della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino. La conversazione con loro è stata illuminante nel chiarire gli aspetti fondamentali del tipo di ricerca artistica che portano avanti.

Li ringrazio anche per la concessione delle immagini e degli altri materiali di approfondimento.

Paola Mazzieri, della biblioteca del Dipartimento di Storia dell’Arte, per la disponibilità con cui mi ha aiutato a reperire i testi di cui ho avuto bisogno;

Silvia Bottinelli, per i tanti suggerimenti sparsi.

La mia gratitudine va anche agli amici, in particolare a:

Roberta, l’amica di sempre, confidente per tutto, che ha sopportato anche i miei lunghi monologhi telefonici sulla tesi, sia nei momenti di entusiasmo sia in quelli di maggiore incertezza;

Laura, che fin dai tempi del liceo è una delle persone con cui condivido quasi tutto e che ha pazientemente ascoltato i miei dubbi e, talvolta, elargito buoni consigli;

Lucia, l’amica dell’università, compagna insostituibile di un percorso a volte appassionante, altre volte difficile, ma in cui mai mi è mancato il suo supporto;

Elisa, conosciuta solo quest’anno, ma rivelatasi fin da subito ottima amica e paziente ascoltatrice, anche di questioni riguardanti lo svolgersi di questa ricerca.

Amici vecchi, nuovi e ritrovati, coinvolti, a più riprese ed in vari modi, dalle gioie e dalle ansie che hanno accompagnato il mio lavoro: Maddalena, Dario, Elisa DC, Silvia, Daria

Infine, ma al primo posto per importanza, desidero ringraziare la mia famiglia: mamma,

papà, Marilena e Michele. Questa tesi -oltre che alla piccola Giulia- è dedicata a loro, costanti punti di riferimento in anni di significativi e continui cambiamenti.

Il ringraziamento più sentito va ai miei genitori, per avermi sostenuta ed incoraggiata, non

solo materialmente, ad ogni singolo passo del mio percorso di studi e di vita.

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