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2 ELABORATI DI PROGETTO DEL P.D.L

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Academic year: 2022

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A r t . 1 NATURA ED OGGETTO DELLE NORME

1. Il Comune di MALO (VI) è dotato di Piano degli Interventi (P.I.) che, in attuazione del Piano di Assetto del Territorio, prevede l’attuazione delle direttive in esso contenute attraverso strumenti urbanistici attuativi di iniziativa pubblica e privata.

2. Le presenti norme e gli elaborati progettuali descritti al successivo art.2, costituiscono lo strumento per l’urbanizzazione dell’ambito che delimita l’area di espansione residenziale classificata dal P.I. come Z.t.o. – C2.3-5, e normata all’Art.26 delle N.T.O. del medesimo P.I..

3. Detta area è localizzata in Comune di Malo (VI), in prossimità dell'incrocio via Bassano - via Canova.

A r t . 2 ELABORATI DI PROGETTO DEL P.D.L.

1. Il progetto del Piano di Lottizzazione è costituito dai seguenti elaborati:

PR DE 001 Inquadramento Generale PR DE 002 Stato di Fatto Planimetria PR DE 003 Stato di Fatto Sezioni

PR DE 004 Delimitazione Ambito di Progetto - Particellare PR DE 005A/B Dimostrazione Standards

PR DE 006 Regole Urbanistiche

PR DE 007A/B Arredo Urbano e Segnaletica Stradale D.P.R. 27.07.1996 - D.M. 14.06.1989 N.236 PR DE 008A/B/C Rete Fognatura Bianca e Laminazione

PR DE 009 Rete Elettrica - Enel PR DE 010 Rete Gas Metano

PR DE 011 Rete Illuminazione Pubblica PR DE 012 Rete Telefonica

PR DE 013A/B Rete Fognaria Nera e Rete Acquedotto PR DE 014 Sezioni Stato di Progetto

PR DE 015 Schema Standard Urbanistici - bozza di convenzione

- Relazione Tecnica Illustrativa - D.P.R. 503 del 24.07.1996 - D.M. n.236 del 14.06.1989 - Allegato E D.G.R. N. 2299 DEL 9/12/2014 e Relazione Natura 2000

- Norme Tecniche di Attuazione

- Computo Metrico Estimativo Generale

- Computo Metrico Estimativo Opere Secondarie - Elenco prezzi - Stima della sicurezza

- Prontuario per la Mitigazione Ambientale

- Relazione di Compatibilita' Idraulica e integrazione - Relazione Verifica delle Portate Nelle Tubazioni

- Rel. di Compatibilita' Geologica, Idrogeologica e Geomorfologica - Gestione Terre e Rocce da Scavo

- Valutazione Previsionale del Clima Acustico - Relazione Preventiva Archeologica

- Relazione Illuminotecnica - Progetto Telecom

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A r t . 3 AMBITO DI APPLICAZIONE

1. Le presenti norme si applicano a tutte le costruzioni di natura pubblica e/o privata da realizzarsi all’interno dell’ambito descritto all’art.1 delle presenti N.T.A, alle relative aree scoperte, ai manufatti minori e agli arredi nonché alle pavimentazioni degli spazi pubblici.

2. Nel caso vi fosse divergenza tra le presenti norme e quelle di P.I., limitatamente agli aspetti esecutivi prevalgono le presenti norme.

3. Nel caso vi fosse divergenza tra gli elaborati grafici e le misure o i dati contenuti nelle presenti norme, prevalgono le indicazioni delle norme presenti.

4. Il Piano di lottizzazione definisce le aree pubbliche e quelle private.

5. Le aree pubbliche sono quelle interessate dalla esecuzione delle opere di urbanizzazione.

6. Le aree private sono quelle destinate alla edificazione (lotti).

A r t . 4 AREE PUBBLICHE E OPERE DI URBANIZZAZIONE

1. Le aree pubbliche, di seguito descritte, sono le aree che, urbanizzate a cura e spesa della ditta lottizzante, saranno dalla stessa trasferite al Comune a titolo gratuito congiuntamente alle opere di urbanizzazione. Queste riguardano:

a- viabilità pubblica;

b- parcheggi pubblici;

c- verde pubblico

d- opere di urbanizzazione

A) VIABILITA' PUBBLICA

2. Le aree destinate alla viabilità pubblica sono inedificabili. Potranno solo essere installate le attrezzature tecnologiche richieste dalla loro funzione specifica. Non dovrà mai in alcun modo essere intralciata la circolazione dei veicoli e delle persone.

3. E’ fatto obbligo, ai sensi della vigente normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, di adottare soluzioni progettuali e costruttive che consentano la piena fruizione (accessibilità) dell’intera viabilità e delle relative infrastrutture anche da parte di portatori di handicap.

4. Il percorso ciclo-pedonale sarà leggermente rialzato lungo via Bassano e via Canova, mentre all'interno della lottizzazione sarà praticamente sullo stesso livello.

La viabilità all'interno della lottizzazione avrà limite di velocità 30 con possibilità per i pedoni ed i ciclisti, nel rispetto delle norme stradali, di muoversi liberamente (anche la strada così diventa parte del parco).

5. Si deve prevedere lungo la viabilità efficace segnaletica orizzontale e verticale ed inoltre idonea illuminazione.

6. Il progetto di lottizzazione deve osservare nell’esecuzione delle strade particolare riguardo ai tratti di innesto-raccordo sulle strade esistenti in modo da non pregiudicare la sicurezza del traffico.

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B) PARCHEGGI PUBBLICI

7. I parcheggi dovranno essere realizzati secondo le Tavole di progetto. Ogni parcheggio dovrà avere dimensioni non inferiore a m. 2,50 x 5,00. L’eventuale parcheggio per portatori di handicap dovrà avere dimensioni non inferiori a m.

3,20 x 5,00. Le aree destinate a parcheggio dovranno essere indicate da apposita segnaletica orizzontale e verticale.

8. La pavimentazione di tutti i posti auto sarà del tipo permeabile, realizzata con elementi grigliati drenanti in cls, per un minor impatto ambientale e per favorire il deflusso delle acque meteoriche. Queste saranno raccolte da un tubo doppia parete microforato e smaltite nel terreno.

C) VERDE PUBBLICO

9. Le aree a verde dovranno presentare superfici a fondo naturale opportunamente inerbite e piantumate con alberature di medio fusto, siepi, piante a carattere ornamentale, ecc.

In particolare il parco dovrà presentare una forte preponderanza di superfici inerbite, prevedendo, quale elemento ornamentale, l’impianto di essenze quali Carpini,Aceri, Quercie, Faggi, Cipressi, Ginco Biloba e Abeti , alternati da eventuali arbusti quali sanguinella, nocciolo, corniolo, ligustro, lantana, frangola, biancospino, fusaggine, sorbi, spirea, abelia, ipericum, perovskia ecc. La vegetazione prescelta dovrà comunque essere atossica e antiescoriante.

10. Nelle aree a verde pubblico è di regola vietata l’edificazione che non riguardi la realizzazione o l’installazione di attrezzature per il gioco e lo sport, la realizzazione di percorsi pedonali, la realizzazione di aiuole. Potranno altresì essere realizzati eventuali modesti manufatti (gazebi, quadri, cabine elettriche, ecc.) a servizio di impianti pubblici o di interesse collettivo. Si possono realizzare strutture a carattere temporaneo previa richiesta e autorizzazione dell'amministrazione per fare manifastazioni di interesse collettivo e spettacoli.

D) OPERE DI URBANIZZAZIONE

11. Le opere di urbanizzazione da realizzare comprenderanno le strade, i parcheggi, i marciapiedi, le aiuole e le zone verdi interne al piano, e quelle che si affacciano su via Canova e Via Bassano, nonché tutte le reti dei sottoservizi quali fognature nere e meteoriche, acquedotto, gas-metano, reti ENEL, della telefonia, e dell’illuminazione pubblica. Dette opere riguarderanno anche la predisposizione degli allacciamenti ai sottoservizi.

12. Tutte le reti e le opere di urbanizzazione sono indicate negli appositi elaborati progettuali.

A r t . 5 DISPOSIZIONI PLANIVOLUMETRICHE, TIPOLOGICHE, FORMALI E COSTRUTTIVE PER LE AREE PRIVATE

1. Le presenti N.T.A. nonché gli elaborati progettuali specifici costituenti parte integrante del Piano, definiscono le prescrizioni per l’attuazione degli interventi edilizi sulle aree private con particolare riguardo a:

a - modi di intervento;

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b - destinazioni d'uso;

c - metodi di misurazione dei parametri urbanistici ed edilizi;

d - parametri urbanistici ed edilizi;

e - disposizioni planovolumetriche, tipologiche e costruttive;

f - aree scoperte degli edifici;

g - recinzioni ed accessi ai lotti;

h - smaltimento delle acque reflue e meteoriche.

A) MODI DI INTERVENTO

2. Nelle aree private (lotti) l’edificazione si attuata mediante intervento edilizio diretto.

3. Tutti gli interventi sono subordinati inizialmente a permesso di costruire (P.d.C.), e successivamente se del caso a denuncia di inizio attività (D.I.A.), a segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.) o a comunicazione di inizio attività libera o asseverata (C.I.L.A.) in conformità alla normativa vigente.

4. Il progetto edilizio dovrà riguardare gli edifici previsti per ogni singolo lotto, e dovrà essere corredato da tutta la documentazione indicata dal Regolamento Edilizio Comunale con supporto della modulistica predisposta.

5. La suddivisione in lotti non è vincolante e può essere variata in corso d'opera. La variazione della suddivisione in lotti non costituisce variante al piano.

6. Sono invece vincolanti la dotazione e dislocazione delle opere di urbanizzazione, la loro modifica, costituisce variante al piano.

B) DESTINAZIONI D'USO

7. Si fa espresso riferimento a quanto previsto dall’art. 18 delle N.T.O. del vigente P.I.

C) METODI DI MISURAZIONE DEI PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI.

8. Si fa espresso riferimento a quanto previsto dall’art. 15 delle N.T.O. del vigente P.I. con le seguenti specificazioni di dettaglio:

- la quota 0.0 (comma 3.1.9 delle N.T.O.) di ciascun lotto (QL0) è stabilita nella tavola n. 006 (PR DE 006 REGOLE URBANISTICHE) ed è messa in relazione alla quota di riferimento generale posta su via Bassano.

Questa specificazione normativa si è resa necessaria al fine di assicurare un corretto smaltimento dei reflui neri in relazione alla orografia del terreno ed alla poca profondità della fognatura esistente.

9. E' prevista la possibilità di realizzare pozzi di luce delle dimensioni minime di 100x100.

D) PARAMETRI EDILIZI ED URBANISTICI

10. Per la definiizione dei parametri edilizi, si fa espresso riferimento a quanto previsto dall’art. 15 delle N.T.O. del vigente P.I.. L'altezza massima ed il rapporto di copertura massimo, sono fissate dall'art. 26 delle N.T.O. del vigente P.I..

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11. Il volume massimo edificabile è ripartito tra i lotti in termini di cubatura assegnata a ciascun lotto come indicato nella tabella sottoriportata e non sulla base di un unico indice fondiario omogeneo.

In caso di variazione della suddivisione dei lotti:

- i nuovi lotti dovranno complessivamente esprimere volumi massimi non superiori a quelli dei lotti da cui derivano;

- le distanze dai confini ed il rapporto di copertura varieranno di conseguenza, secondo i principi generali.

SUPERFICIE FONDIARIA - VOLUMI AMMESSI E SUPERFICIE COPERTA superficie sup.% volume

tot m3/m2

max sup.

coperta (35%)

1 LOTTO 1374,97 m2 11,87 1495 1,0872965 481,2395

2 LOTTO 515,66 m2 4,45 680 1,3186984 180,481

3 LOTTO 443,02 m2 3,823 680 1,5349194 155,057

4 LOTTO 433,64 m2 3,742 680 1,568121 151,774

5 LOTTO 482,29 m2 4,162 680 1,4099401 168,8015

6 LOTTO = 1074,97+30,69 1105,66 m2 9,542 1495 1,3521336 386,981 7 LOTTO = 1340,09 + 30,69 + 34,69 1405,47 m2 12,13 1495 1,0637011 491,9145 8 LOTTO = 1578,21 + 34,69 1612,90 m2 13,92 1495 0,9269019 564,515

9 LOTTO 704,78 m2 6,082 950 1,3479384 246,673

10 LOTTO 631,13 m2 5,447 950 1,5052366 220,8955

11 LOTTO 644,19 m2 5,559 950 1,4747202 225,4665

12 LOTTO 672,84 m2 5,807 950 1,4119256 235,494

13 LOTTO 1560,80 m2 13,47 1496,32 0,9586879 546,28

11587,35 m2 100 13996,32 1,2078965 4055,5725

E) DISPOSIZIONI PLANO-VOLUMETRICHE, TIPOLOGICHE E COSTRUTTIVE

12. La tavola di progetto n. 006 (PR DE 006 REGOLE URBANISTICHE) individua gli inviluppi teorici massimi dei volumi, inteso come limite entro il quale può articolarsi lo sviluppo planimetrico degli edifici da realizzare.

13. In caso di variazione della suddivisione dei lotti, gli inviluppi varieranno di conseguenza, secondo i principi generali.

14. Al fine della tutela e della salvaguardia e valorizzazione delle componenti ambientali è ammessa la costruzione in aderenza tra lotti e ad una distanza di 5m fra pareti non finestrate.

15. I nuovi edifici dovranno rapportarsi armonicamente con l'intorno. Le tipologie edilizie dei fabbricati dovranno essere quelle della costruzione isolata, in linea, a schiera e a corte, a blocco, a patio, mono o plurifamiliare.

16. Gli edifici dovranno essere costruiti rispettando la scelta dei seguenti materiali e parametri costruttivi:

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- fondazioni in opera;

- strutture monopiano o pluripiano di tipo tradizionale o in alternativa di tipo prefabbricato in cls, ferro, legno ecc.;

- coperture a una o più falde inclinate, a padiglione o curve o piane, con manto in coppi, tegole tipo coppo o pannelli metallici; per le coperture piane è ammesso l'utilizzo di giardini pensili di copertura oltre che alle tradizionali guaine;

- tamponature esterne in linea con i requisiti richiesti dalle norme sul risparmio energetico;

- finitura delle tamponature esterne a intonaco, muratura in mattoni faccia a vista (in laterizio e non), in legno, metallo o con pannelli tipo "Trespa" - è ammessa la realizzazione di verde pensile verticale;

- eventuali tinteggiature esterne secondo le caratteristiche cromatiche tradizionali locali - elementi o volumi minori possono ricorrere a cromatismi più decisi;

- forometrie di tipo tradizionale con serramenti costituiti da invetriate in legno, alluminio o PVC con coloritura secondo le caratteristiche tradizionali locali;

- la dislocazione degli edifici e degli impianti tecnologici esterni, si applica il punto 3.16 del prontuario per la mitigazione ambientale.

17. E’ fatta salva la facoltà dell’Amministrazione Comunale di accettare soluzioni diverse che si dimostrino compatibili e coerenti con il contesto nel quale si insediano o che siano giustificate.

F) AREE SCOPERTE DEGLI EDIFICI

18. Nelle aree scoperte degli edifici sono consentiti tutti gli interventi mirati alla manutenzione al miglioramento e alla conservazione dei giardini, delle alberature, delle siepi, e di ogni manufatto minore di arredo. Per quanto riguarda la permeabilità degli spazi scoperti, si applica il punto 3.8 del prontuario per la mitigazione ambientale.

19. E' fatto obbligo nelle aree scoperte fronteggianti la pubblica via di mantenere la percezione di uno spazio "dilatato", in particolare nella fascia di 2.5 m. che si estende oltre il bordo strada verso i lotti, non potranno essere realizzati manufatti con altezza superiore a 20 cm. Anche le eventuali piantumazioni in tale fascia sono soggette ad un vincolo per lo sviluppo verticale, ovvero massimo 40cm bordo strada salendo linearmente a 150 per la parte arretrata a 250cm.

20. Le aree fronteggianti la pubblica via destinate a parcheggio privato possono essere pavimentate impiegando preferibilmente grigliati erbosi realizzati in calcestruzzo o pietra.

21. Per le piante decorative d’alto fusto, ferma restando la raccomandazione di usare sesti d’impianto adeguati alle caratteristiche vegetazionali della pianta adulta, sono da evitare gli impianti di specie vegetali non tradizionali, esotiche o comunque non appartenenti al clima tipico dei luoghi.

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G) RECINZIONI, MANUFATTI, SIEPI E ACCESSI AI LOTTI

22. Le recinzioni dei lotti potranno avere una altezza massima di m. 1,50; sono ammesse soluzioni completamente cieche. Le altezze si misurano dalla quota zero assegnata ad ogni lotto.

Sul fronte strada, le recinzioni, i manufatti (contatori, cancelli, ecc) e le siepi potranno essere realizzati soltanto oltre la fascia di 2.5 m. dal bordo strada individuata nella tav. PR DE 006 REGOLE URBANISTICHE.

23. Nelle tavole di progetto sono indicati gli accessi ai lotti. Tali posizioni non sono da ritenersi vincolanti. L’eventuale cancello dovrà essere posto in proprietà privata in corrispondenza degli accessi e se non automatizzato a distanza non inferiore a m. 5.00 dalla linea di confine stradale.

H) SMALTIMENTO ACQUE REFLUE E METEORICHE

24. Le acque reflue provenienti dagli edifici andranno smaltite in fognatura comunale nera.

25. Le acque meteoriche raccolte dagli edifici e dalle aree scoperte dei vari lotti andranno smaltite attraverso la rete pubblica predisposta e saranno convogliate su pozzetto con indicata la quota di consegna della fognatura bianche, con possibilità di affiorare nei bacini di laminazione.

26. Lo smaltimento delle acque dovrà comunque attuarsi nel rispetto delle prescrizioni della specifica normativa vigente. Il progetto degli edifici dovrà indicare lo schema delle condotte delle acque meteoriche e reflue.

A r t . 6 OSSERVANZA DELLE LEGGI E DEI REGOLAMENTI

1. Oltre alle disposizioni delle presenti NTA, e per quanto non da queste contemplato, nell’attuazione del Piano di lottizzazione dovranno essere osservate le N.T.O. allegate al P.I., il Regolamento Edilizio e le Leggi Statali e Regionali in materia di edilizia ed urbanistica.

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