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Protocollo Condiviso
Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2
SCUOLA DELL’INFANZIA SAN DOMENICO
SCUOLA DELL’INFANZIA
Via Conte paolo Taverna
Canonica di Triuggio (CO)
2 SOMMARIO
1. SCOPO ED INFORMAZIONI GENERALI 3
2. INFORMAZIONI SUL SARS-COV-2 3
3. METODOLOGIA DI VALUTAZIONE INTEGRATA 4
4. INFORMAZIONE E FORMAZIONE AL PERSONALE 6
5. CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA 10
6. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE 10
7. RUOLI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
8. MISURE DI ACCESSO ALLA SCUOLA 11
9. MODALITÀ DI ACCESSO DI PERSONALE ESTERNO 13
10. DESCRIZIONE SPAZI DELLA SCUOLA 14
11. SVOLGIMENTO ATTIVITÀ, CONSUMAZIONE PRANZO E MERENDA, RIPOSO
POMERIDIANO 15
12. MINORI CON DISABILITÀ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
13. PULIZIA E SANIFICAZIONE 16
14. PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI 22
15. DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE) 22
15.1 MASCHERINE 22
15.2 GUANTI 25
15.3 SMALTIMENTO DPI – REGIONE LOMBARDIA 26
16. GESTIONE SPAZI COMUNI 27
17. GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA (COLLABORATORE O MINORE) 28
18. INDICAZIONI SANITARIE PER IL PERSONALE 28
18.1 TUTELA DEI SOGGETTI FRAGILI O IPERSUSCETTIBILI 29
19. ELENCO NUMERI UTILI 29
3 1. SCOPO ED INFORMAZIONI GENERALI
L’obiettivo del presente Protocollo interno è di incrementare, durante lo svolgimento delle attività educative, presso la scuola dell’Infanzia San Domenico di Canonica, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19, in linea con quanto definito dal protocollo redatto ai sensi del DPCM del 17/05/2020, dal DPCM del 11/06/2020 e successivi, dall’Ordinanza della Regione Lombardia N.566 del 12/06/2020 e successive, dal Ministero dell’Istruzione e dalle indicazioni delle Autorità sanitarie (Comitato Tecnico Scientifico, ISS). Il Protocollo è definito sulla base delle conoscenze nonché delle indicazioni attuali del governo e delle Autorità competenti, sarà quindi mantenuto aggiornato in ragione dell’evoluzione del quadro legislativo e di conoscenza nazionale.
Qualsiasi attività prevede l’adozione del protocollo di regolamentazione all’interno dei propri luoghi di lavoro, oltre a quanto previsto dal suddetto decreto, applicano le ulteriori misure di precauzione di seguito elencate da integrare con altre equivalenti o più incisive secondo le peculiarità della propria organizzazione, per tutelare la salute delle persone presenti all’interno e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.
Un Comitato composto dal Datore di Lavoro, Coordinatrice, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, lavora per la predisposizione, l’applicazione e la verifica delle regole del presente protocollo di regolamentazione e analizza l’evoluzione della situazione al fine di valutare le misure da mettere in atto.
Presso la scuola è stato, inoltre, nominato il referente Covid nella persona della coordinatrice (Marilena Brasca) e il sostituto del referente nella persona dell’educatrice e RLS (Caterina Parise).
Le educatrici sono tenute all’applicazione di quanto di seguito descritto, a garantirne e vigilarne l’osservanza e a segnalarne immediatamente qualsiasi problematica inerente a quanto in oggetto alla coordinatrice e al Datore di Lavoro.
Ogni lavoratore è tenuto al rispetto di quanto indicato nel presente documento e a segnalare qualsiasi difficoltà interpretativa e/o attuativa.
2. INFORMAZIONI SUL SARS-COV-2
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta-- e Gammacoronavirus. Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus). I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale. Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l'uomo: Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore. Altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV-2).
Un nuovo Coronavirus (nCoV19) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è
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mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019. I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. I sintomi sono simili a quelli influenzali e consistono in tosse, febbre, raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, pertanto, in caso di sospetto di Coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
Alcuni Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
• la saliva, tossendo e starnutendo;
• contatti diretti personali;
• le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi;
• In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Studi sono in corso per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
3. METODOLOGIA DI VALUTAZIONE INTEGRATA (Da Documento tecnico INAIL 24 aprile 2020)
Il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro può essere classificato secondo tre variabili:
• Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc.);
• Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio) per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità;
• Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo, alberghiero, istruzione, ecc.).
Viene di seguito illustrata la matrice di rischio elaborata sulla base del confronto di scoring attribuibili per ciascun settore produttivo per le prime due variabili con le relative scale:
5 Il punteggio risultante da tale combinazione viene corretto con un fattore che tiene conto della terza scala:
Il risultato finale determina l’attribuzione del livello di rischio con relativo codice colore per ciascun settore all’interno della matrice seguente:
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A questo proposito l’attività è classificata:- Classe di Rischio INAIL rispetto al settore lavorativo “Istruzione”: MEDIO-BASSO
Il risultato finale individuato nella matrice di rischio è “medio-basso”, per cui le misure organizzative, le misure di prevenzione e protezione e le misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici a scuola sono state definite nel protocollo interno ed implementate nei luoghi di lavoro per l’attuazione della protezione più efficace per il personale e i bambini e per la diminuzione del livello di rischio totale.
Il Presente Protocollo è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi, aggiornato alla luce del tipo di esposizione e delle attività di prevenzione e protezione attuate a scuola.
4. INFORMAZIONE e FORMAZIONE AL PERSONALE
Tutto il personale è stato formato con apposito corso di formazione.Il referente Covid e il sostituto sono formati attraverso il corso FAD del sito http://www.eduiss.it, come suggerito dal Rapporto ISS Covid-19 n. 58/2020.
Le comunicazioni al personale sulla gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19, sono effettuate mediante la consegna di informative specifiche sulle relative misure anti-contagio a seguito della condivisione del presente protocollo.
Il presente protocollo interno è condiviso con tutto il personale che opera presso la scuola dell’infanzia e con i destinatari del servizio.
All’interno della scuola l’organizzazione ha provveduto ad affiggere:
All’ingresso e nei luoghi maggiormente utilizzati (aule, accesso ai cortili esterni, servizi igienici, ecc.), apposita cartellonistica informativa;
All’esterno presso gli ingressi, le comunicazioni di divieto accesso agli ambienti alle persone non autorizzate.La Scuola dell’infanzia San Domenico fornisce una informazione e formazione adeguata al personale operante, con l’erogazione di specifico corso formativo esplicante le Misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2, sulla base delle mansioni e dei contesti lavorativi, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi, in particolare sul corretto utilizzo dei DPI e sulle norme comportamentali specifiche del caso, per contribuire a prevenire ogni possibile forma di diffusione di contagio.
È stata predisposta una autodichiarazione, condivisa e firmata da tutto il personale, in cui è sancito che il personale:
- si impegna ad osservare scrupolosamente ogni prescrizione igienico sanitaria e a recarsi al lavoro solo in assenza di febbre (temperatura superiore a +37,5°C) o ogni sintomatologia riferibile al COVID-19;
- si impegna a realizzare le procedure previste per l’ingresso e ad adottare tutte le prescrizioni igienico
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sanitarie previste dalla normativa vigente;- si impegna ad attenersi rigorosamente, nel caso di acclarata infezione da COVID-19 da parte di un bambino o adulto frequentante la scuola, a ogni disposizione dell’autorità sanitaria competente.
Per quanto attiene, invece, gli obblighi che dovranno essere rispettati sia dal personale che dalle famiglie, è definito quanto segue:
l’obbligo (sia per il personale operante che per i bambini iscritti) di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37,5°C) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria;
la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere presso la scuola e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.) in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono di informare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio;
l’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del presente protocollo nel fare accesso alla scuola (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, indossare i dispositivi di protezione indicati, in primis la mascherina, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene);
l’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente le autorità competenti della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti (si faccia riferimento a paragrafo dedicato).
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10 5. FORMAZIONE E INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE
Tutte le famiglie riceveranno la copia del presente protocollo per essere informate delle attività intraprese dalla scuola ai fini del contrasto e contenimento dell’infezione da Sars-CoV-2.
Viene organizzato un incontro con modalità a distanza per presentare i contenuti del protocollo della scuola e rispondere a domande o perplessità occorse.
6. CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA
Il presente protocollo interno è studiato per garantire la sicurezza di tutti coloro che, a vario titolo, vivono la scuola, direttamente o indirettamente (personale, bambini, famiglie, collaboratori esterni, etc.).
La fascia di età dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia (0-6 anni) e la particolarità delle attività educative rivolte a questa fascia di età non permettono di attuare in pieno tutte le normali attività di prevenzione e protezione: i bambini di questa fascia di età non indossano la mascherina; non è possibile impostare piani educativi che prevedano attività nel rispetto della distanza di cortesia, in quanto la corporeità, la socialità, la relazione, l’esplorazione e il movimento sono aspetti irrinunciabili dell’esperienza di vita e di crescita fino a 6 anni.
È, quindi, indubbia la corresponsabilità educativa che deve essere condivisa tra la scuola e le famiglie, al fine di garantire il rispetto delle previste condizioni di sicurezza per tutti.
Il Patto educativo di corresponsabilità è il documento – firmato da genitore (o titolare della responsabilità genitoriale) e scuola – che enuclea i principi e i comportamenti che scuola, famiglia e alunni condividono e si impegnano a rispettare.
È, in sintesi, un impegno formale e sostanziale tra genitori, studenti e scuola con la finalità di rendere esplicite e condivise, per l’intero percorso di istruzione, aspettative e visione d’insieme del percorso formativo degli studenti.
Coinvolgendo tutte le componenti, tale documento si presenta dunque come strumento base dell’interazione scuola-famiglia.
Il patto di corresponsabilità prevede che, in caso di sintomatologia sospetta di Covid-19 sia del minore che di un componente del nucleo familiare o convivente, il bambino non dovrà accedere a scuola.
A tal fine viene richiesto l’auto-monitoraggio delle condizioni di salute proprie e del proprio nucleo familiare, dei genitori e degli accompagnatori.
L’informativa specifica che la scuola ha predisposto per i genitori contiene le indicazioni circa i comportamenti da adottare in caso di comparsa di sintomi sospetti di Covid-19, da mettere in pratica immediatamente e scrupolosamente.
Il patto di corresponsabilità predisposto dalla scuola dell’infanzia San Domenico è conforme all’Allegato A della Ordinanza della Regione Lombardia, n. 594 del 06/08/2020.
7. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE
Le attività sono state riorganizzate per permettere la divisione dei bambini in gruppi separati e non comunicanti tra loro ed evitare ogni forma di assembramento.
Ingresso a scuola: una porta è stata dedicata alla sezione primavera, una diversa porta per le altre due sezioni che entreranno, però, con orari scaglionati.
Orario ingresso scaglionato:
Pre-scuola: entrata dalle 7:30 alle 8:45
Sezione primavera: entrata dalle 8:45 alle 9:00;
Sezione rossi: entrata dalle 8:45 alle 9:00 (porta diversa dalla sezione primavera);
Sezione blu: entrata dalle 9:00 alle 9:15.
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Orari di uscita:Sezione primavera e rossi (da due porte diverse): uscita dalle 15:30 alle 15:45;
Sezione blu: uscita dalle 15:45 alle 16:00;
Post-scuola dalle 16:00 alle 18:00.
Nell’ottica della sicurezza e della protezione del maggior numero di frequentanti la scuola (sia adulti che bambini), tutti gli spazi, sia interni che esterni, sono stati ripensati per garantire una riorganizzazione delle sezioni che preveda un numero di bambini ridotto, nel rispetto delle metrature richieste dalla normativa vigente.
In questo momento d’emergenza, dovuto alla pandemia da Covid-19, nasce l’esigenza di valorizzare l’ambiente esterno come ambiente educativo e spazio di formazione dove esperienze e conoscenze siano strettamente correlate.
Alla luce di quanto appena detto, ogni volta che le condizioni meteorologiche lo permetteranno, le attività verranno svolte negli spazi esterni della scuola, debitamente separati per evitare il contatto tra bambini appartenenti a sezioni diverse.
Per poter rispettare le norme di distanziamento sociale e di contenimento della possibile diffusione dell’infezione, ogni educatrice si occuperà di un gruppo di bambini in uno spazio dedicato.
8. MISURE DI ACCESSO ALLA SCUOLA
8.1 MODALITÀ DI ACCESSO PER IL PERSONALE
Ai collaboratori viene espressamente richiesto, come misura preventiva, di accedere agli ambienti dove presteranno l’attività lavorativa solo una volta che gli stessi abbiano misurato preventivamente la propria temperatura presso il rispettivo domicilio. Se la temperatura risulti superiore a 37,5°C è fatto divieto di recarsi sul posto di lavoro.
La scuola informa preventivamente il personale delle aziende esterne, in particolare, ed il proprio, della preclusione all’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID- 19 (come definizione di contatto stretto).
L’ingresso di soggetti già risultati positivi all’infezione da COVID 19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
Qualora, per prevenire l’attivazione di focolai epidemici, nelle aree maggiormente colpite dal virus, l’autorità sanitaria competente disponga misure aggiuntive specifiche, come ad esempio, l’esecuzione del tampone per i lavoratori, il Datore di Lavoro della scuola fornirà la massima collaborazione.
TUTTO IL PERSONALE, DURANTE LA FASE DI “INGRESSO” E PER TUTTO IL TEMPO DI PERMANENZA A SCUOLA (SIA AMBIENTI INTERNI CHE ESTERNI) DOVRANNO INDOSSARE OBBLIGATORIAMENTE LA MASCHERINA CHIRURGICA.
Prima di accedere alla scuola TUTTO IL PERSONALE verrà sottoposto alla rilevazione della temperatura
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mediante termo-scanner:- Se la temperatura risulti pari o superiore a 37,5°C è fatto divieto d’accesso alla scuola. Come da Ordinanza della Regione Lombardia n. 546 del 13/05/2020 e successive ordinanze, le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e non dovranno recarsi al Pronto Soccorso. Il datore di lavoro comunicherà tempestivamente tale circostanza all’ATS territorialmente competente la quale fornirà le opportune indicazioni cui la persona interessata deve attenersi.
- La misurazione della temperatura corporea verrà effettuata anche qualora, durante l’attività, il lavoratore dovesse manifestare i sintomi di infezione respiratoria da COVID–19 (es. tosse, raffreddore, congiuntivite).
- In caso di idoneità sarà permesso l’accesso.
8.2 MODALITÀ DI ACCESSO E UTILIZZO DELLE AREE DA PARTE DEI BAMBINI
Come già ribadito, la corporeità, la socialità, la relazione, l’esplorazione e il movimento sono aspetti irrinunciabili dell’esperienza di vita e di crescita fino a 6 anni.
Per non compromettere la qualità dell’esperienza educativa, la scuola si adopera per garantire una serena vita di relazione nel gruppo dei pari e nell’interazione con le figure adulte di riferimento.
I collaboratori sono stati organizzati individuando, per ciascuna sezione, la persona dedicata, in modo da evitare, nei limiti della migliore organizzazione attuabile e delle sopravvenute esigenze, che tali figure interagiscano con gruppi diversi di bambini.
Le sezioni, infatti, sono organizzate in modo da essere identificabili, evitando le attività di intersezione tra gruppi, con lo scopo prioritario di semplificare l’adozione delle misure di contenimento conseguenti a eventuali casi di contagio e limitarne l’impatto sull’intera comunità scolastica.
Modalità di accesso per bambini ed accompagnatori
Sia durante l’orario di ingresso che di uscita gli accompagnatori dovranno rispettare il distanziamento, evitando di formare assembramenti.
Le porte identificate per l’ingresso e l’uscita per bambini ed accompagnatori sono segnalate da apposita cartellonistica.
Quando possibile all’esterno, oppure all’ingresso della scuola (se il triage viene effettuato all’interno, la zona è sanificata dopo l’orario di ingresso e dopo l’orario di uscita e la porta di ingresso è tenuta aperta per garantire aerazione continua), un collaboratore, indossando apposita mascherina e dopo aver sanificato le mani, misura la temperatura corporea a tutti (inizialmente al personale e successivamente a minori e genitori/
accompagnatori).
- In caso di temperatura pari o superiore a 37,5°C del bambino e/o dell’accompagnatore, non sarà consentito l'accesso alla scuola ed il genitore/ accompagnatore sarà informato della necessità di contattare il proprio medico curante.
- Il bambino potrà essere accompagnato da un unico accompagnatore che dovrà indossare la mascherina;
- È preferibile che gli accompagnatori abbiano un’età inferiore a 60 anni a tutela della loro salute.
- In caso temperatura pari o inferiore a 37,4°C per minore ed accompagnatore il minore sarà considerato idoneo all’accesso.
LO STATO DI NON IDONEITÀ DEI BAMBINI VERRÀ REGISTRATO IN APPOSITO MODULO, PER LASCIARE L’EVIDENZA DEL MOTIVO PER CUI IL BAMBINO NON È STATO ACCOLTO.
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NOTA: È RICHIESTA MASSIMA PUNTUALITÀ: in caso di ritardo, l’accompagnatore ed il bambino dovranno attendere in coda il completamento degli ingressi di tutti i gruppi.TRIAGE: Accesso al triage a seguito di temperatura idonea.
Gli accompagnatori dovranno:
Rispettare la segnaletica orizzontale indicante i percorsi di ingresso durante la fase di accoglienza;
Igienizzare le proprie mani e far igienizzare le mani del minore accompagnato con apposito prodotto igienizzante a base alcoolica messo a disposizione dalla scuola;
Affidare il minore all’educatrice del proprio gruppo;
Rispettare la segnaletica orizzontale indicante i percorsi di uscita per la fase di accoglienza.
Le condizioni di salute di minori ed accompagnatori sono attestate sulla base di quanto dichiarato nel PATTO DI CORRESPONSABILITÀ.
L’ACCESSO ALLA STRUTTURA INTERNA DELLA SCUOLA È INTERDETTO A QUALSIASI ACCOMPAGNATORE.
Una volta terminata la fase di accoglienza per singolo gruppo, quest’ultimo si recherà all’interno della scuola per lo svolgimento delle varie attività didattiche previste.
Il percorso in uscita è quello indicato in planimetria; nella zona triage avverrà il ricongiungimento tra minore e accompagnatore, e successivamente dovranno, come nella fase d’ingresso, percorrere la via d’esodo indicata con apposita segnaletica.
NOTA: È RICHIESTA MASSIMA PUNTUALITÀ per evitare assembramenti in uscita, nel rispetto di tutti i collaboratori e bambini.
La differenziazione tra gruppi e l’unicità di rapporto tra gruppi e adulti di riferimento è mantenuta anche negli orari di pre e post scuola.
9. MODALITÀ DI ACCESSO DI PERSONALE ESTERNO
Per tutta la durata dell’emergenza da COVID-19 e fino a nuove indicazioni governative, la scuola limiterà la presenza di personale terzo alle sole attività lavorative o servizi (es. manutenzione e preparazione pasti).
È vietato l’accesso ai locali della scuola a soggetti esterni (trasportatori, visitatori, genitori, etc.) se non espressamente autorizzato.
È obbligatorio per tutti gli esterni notificare preventivamente le eventuali modifiche di orario al fine di essere autorizzati all’accesso.
È vietato l’accesso a chiunque abbia una temperatura corporea pari o superiore a 37,5°C o sia stato in contatto stretto negli ultimi 14 giorni con soggetti risultati positivi al COVID-19.
È vietato l’accesso a chiunque abbia ricevuto comunicazione da parte delle autorità competenti in merito ad un suo contatto stretto con una persona contagiata da COVID-19.
Gli esterni sono obbligati a segnalare tempestivamente e responsabilmente alla scuola laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, etc.) in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono di informare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio.
Tutti coloro che accedono alla scuola devono indossare la mascherina chirurgica o, in subordine, qualunque
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altro indumento a copertura di naso e bocca e devono effettuare l’igiene delle mani. In più, chiunque consegni materiale di qualsiasi genere (corrispondenza, pacchi, prodotti alimentari, etc.) deve anche indossare guanti monouso, preferibilmente igienizzati prima dell’accesso a scuola.A quanto detto si aggiunge:
• agli autisti dei mezzi è vietato l’ingresso a scuola;
• la documentazione cartacea da lasciare a scuola dovrà essere depositata in un punto indicato dal personale, ritirata dal personale stesso per l’apposita firma, restituita e depositata presso lo stesso punto;
• le eventuali operazioni di scarico saranno coordinate da un addetto interno. Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi. Per le necessarie attività di approntamento del carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di almeno 1 metro dal personale della scuola e/o da tutti coloro che a vario titolo vi si trovano. È fatto obbligo per tutto il personale del trasporto, prima di scendere dall’automezzo, di indossare mascherina chirurgica e guanti monouso. Per la documentazione cartacea, si dovrà agire come previsto dal punto precedente;
• tutto il materiale da scaricare deve essere lasciato nel punto definito dall’addetto interno. Se non strettamente necessario, il referente interno della scuola non sarà presente allo scarico e non avrà alcun contatto con il trasportatore;
• è vietato utilizzare i servizi igienici della scuola destinati ai dipendenti e ai bambini.
Alle aziende esterne che collaborano stabilmente con la scuola (azienda di ristorazione, azienda di manutenzione estintori, etc.) è stata inviata apposita informativa contenente le regole da rispettare per l’accesso e la permanenza a scuola. Per tutti gli esterni è presente, all’ingresso della scuola, la stessa informativa che dovrà essere letta prima dell’accesso.
10. DESCRIZIONE SPAZI DELLA SCUOLA
Negli spazi della scuola è stata apposta adeguata segnaletica/ cartellonistica e messaggi educativi per la prevenzione del contagio, sia per adulti che per bambini.
La segnaletica affissa è indicativa della differenziazione degli spazi della scuola:
Ad ogni gruppo verrà assegnata un’aula ed uno spazio esterno nel cortile i quali rimarranno i medesimi per tutta la durata dell’anno scolastico o fino al ricevimento di diverse indicazioni da parte degli organi competenti.
Le aree esterne ad uso del singolo gruppo sono delimitate in modo da evitare promiscuità di spazi e garantire il distanziamento sociale.
Nei luoghi ad uso comune e non (es. presso le entrate, le vie di transito, in prossimità delle aule e dei servizi igienici, ecc.) sono adottati mezzi (es. cartellonistica varia, prodotti igienizzanti) che promuovano misure protettive giornaliere e descrivano come ostacolare la diffusione dei germi, ad esempio attraverso il corretto lavaggio delle mani ed il corretto utilizzo di mascherine;
Sono inoltre utilizzati i manifesti e le grafiche realizzate dal Ministero della salute, dal Ministero dell’Istruzione e dalla Regione.
Come già accennato, ciascun gruppo avrà a disposizione i propri spazi dedicati, al fine di evitare l’intersezione tra gruppi diversi.
Il materiale ludico e didattico, gli oggetti e i giocattoli, quando possibile, saranno assegnati in maniera esclusiva allo specifico gruppo, e comunque puliti e disinfettati nell’eventuale passaggio tra gruppi diversi.
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È vietato portare oggetti o giocattoli da casa.Tutti gli spazi disponibili (salone, refettorio, etc.) sono stati riconvertiti in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente i gruppi di relazione e di gioco.
Nel caso di utilizzo degli stessi spazi da parte di gruppi diversi, verranno effettuate attività di pulizia e sanificazione tra un gruppo e l’altro.
La presenza di ampie finestre rende possibile la frequente aerazione di tutti i locali. Se le attività sono svolte al chiuso e le condizioni climatiche lo permettono, durante la giornata le finestre vengono mantenute aperte.
Presso la scuola è stata individuata la stanza per l’accoglienza di eventuali soggetti che manifestino sintomatologia sospetta durante la giornata.
L’uso dei bagni è organizzato sempre con modalità tali da evitare assembramenti. Nel caso in cui gruppi diversi debbano utilizzare lo stesso bagno, si provvederà alla pulizia e sanificazione dello stesso tra un gruppo e l’altro.
TRACCIAMENTO DELLE PRESENZE
Per favorire le misure organizzative idonee alla limitazione del contagio e al tracciamento di eventuali casi, la scuola terrà, oltre al registro presenze dei bambini e del personale, anche un registro delle presenze di tutte le altre persone che accedono alla scuola stessa (genitori, visitatori, manutentori, etc.).
11. SVOLGIMENTO ATTIVITÀ, CONSUMAZIONE PRANZO E MERENDA, RIPOSO POMERIDIANO
Come già ribadito, verranno privilegiate le attività che possano ridurre contatti prolungati, in particolare in ambienti chiusi, a maggior rischio di eventuale contagio, pertanto, ove possibile, le attività saranno svolte all’aperto.
Nel caso di attività svolte in ambienti chiusi:
- le attività verranno organizzate compatibilmente con il rispetto delle misure di distanziamento interpersonale, tenuto conto dell’età del minore, del numero di persone presenti e dello spazio disponibile;
PRANZO
Presso la scuola dell’infanzia San Domenico è presente un refettorio adiacente alla cucina, che veniva utilizzato per la consumazione dei pasti da parte di tutti i bambini iscritti.
Per evitare assembramenti e per mantenere la separazione continuativa dei gruppi, almeno fino al rientro della emergenza sanitaria, il pasto sarà consumato nei seguenti spazi:
- Sezione primavera: nella propria sezione;
- Sezione dei blu: in mensa;
- Sezione dei rossi: nel salone polifunzionale.
Gli ambienti verranno sanificati prima e dopo il consumo dei pasti e, se le condizioni climatiche lo permetteranno, le finestre saranno tenute sempre aperte. Se, invece, le condizioni climatiche non saranno favorevoli, sarà obbligatoria l’areazione degli ambienti almeno prima e dopo la consumazione del pasto.
La preparazione dei pasti è effettuata dalla cuoca dell’azienda esterna di ristorazione. Ogni educatrice, nel momento in cui i pasti saranno pronti, si recheranno in cucina per occuparsi del trasporto dei piatti in monoporzione direttamente nel locale di consumo.
La cucina è dotata di lavastoviglie, per cui sarà possibile o l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili oppure, in alternativa, verrà utilizzato materiale usa e getta.
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RIPOSO POMERIDIANOLo spazio riposo viene organizzato con un posizionamento dei lettini distanziati ad almeno di 1 metro l’uno dall’altro.
I lettini saranno utilizzati sempre dallo stesso bambino, per cui per lenzuola e materassini saranno osservate le stesse regole igieniche del precedente anno scolastico.
In ogni caso, il locale nanna sarà abbondantemente aerato sia prima che dopo il momento della nanna e si procederà alla pulizia profonda di spazi e arredi tutti i giorni al termine della nanna stessa.
12. PULIZIA E SANIFICAZIONE
La scuola ha definito la programmazione degli interventi di pulizia e sanificazione.
Sono tenuti in considerazione i tre punti fermi per il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 indicati dalle organizzazioni coinvolte nell’emissione di linee guida (ECDC, CDC, OMS) per la prevenzione in questa fase emergenziale:
o garantire sempre un adeguato tasso di ventilazione e ricambio d’aria;
o pulire accuratamente con acqua e detergenti neutri superfici, oggetti, ecc.;
o disinfettare con prodotti adatti, registrati e autorizzati.
Le linee guida del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Europeo (European Centre for Prevention and Disease; ECDC), di quello Statunitense (Centers for Disease and Control; CDC) e dell’OMS indicano che la pulizia con acqua e normali detergenti neutri associata all’utilizzo di comuni prodotti disinfettanti è sufficiente per la decontaminazione delle superfici. In generale, è stato dimostrato che disinfettanti a base di alcoli (es. etanolo, propan-2-olo, propan-1-olo) o ipoclorito di sodio, ma non solo, sono in grado di ridurre significativamente il numero di virus dotati di “involucro” come il SARS-CoV-2.
Oltre alla pulizia accurata, è altresì importante rinnovare frequentemente l’aria all’interno dell’ambiente.
Di seguito i principi attivi per la disinfezione delle superfici suggeriti da Organismi nazionali e internazionali e derivanti dai Presidi Medico Chirurgici attualmente autorizzati:
Presso la scuola sono utilizzati carta monouso o panni riutilizzabili che sono puliti e disinfettati con sodio ipoclorito.
Per tutti i prodotti in uso è presente la Scheda Dati di Sicurezza.
Si ricorda a tutto il personale che è VIETATO MISCELARE PRODOTTI DIVERSI perché si potrebbero generare sostanze pericolose.
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Le pulizie e sanificazioni sono effettuate giornalmente.A fine giornata tutti gli ambienti e le attrezzature sono sottoposti a pulizia e sanificazione. Si pone particolare attenzione a quelle superfici toccate più frequentemente (banchi, sedie, pulsanti, maniglie, etc.).
Durante la giornata, invece, ci sono continui passaggi di sanificazione da parte del personale stesso. In particolare, sono sottoposti a frequenti passaggi di sanificazione i servizi igienici, le maniglie, i luoghi di passaggio, gli oggetti utilizzati dai bambini, etc.
Poiché la scuola è una forma di comunità che potrebbe generare focolai epidemici in presenza di un caso, a causa della possibile trasmissione per contatto, la pulizia con detergenti neutri per superfici è giornalmente integrata con la disinfezione attraverso l’uso di prodotti con azione virucida riconosciuta (ad esempio prodotti a base di alcool o a base di cloro).
In seguito a pulizia e sanificazione, data la tipologia di utenti e di attività svolta, quando necessario si provvede a risciacquo, soprattutto per gli oggetti come i giocattoli che potrebbero essere portati in bocca dai bambini.
Durante le operazioni di pulizia, sarà assicurata la ventilazione degli ambienti.
Tutte le operazioni di pulizia sono condotte da personale provvisto di DPI (mascherina, guanti) e saranno seguite le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI. Dopo l’uso, infatti, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto. Si faccia riferimento al paragrafo dedicato allo smaltimento rifiuti.
Intervento di pulizia e sanificazione preliminare degli ambienti di lavoro
Prima della riapertura, in tutti i locali della scuola verrà effettuata una pulizia e sanificazione profonde (ambienti, postazioni di lavoro, attrezzature, giochi, aree comuni, etc.) ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020.
Interventi di pulizia e sanificazione periodici
Premesso quanto già riportato in precedenza circa la necessità di effettuare l’intervento di sanificazione straordinaria alla apertura dell’attività, le misure indicate tengono conto della possibilità di sopravvivenza del virus negli ambienti per diverse ore e fino ad alcuni giorni in determinate condizioni, per cui si rende necessaria una pulizia giornaliera ed una sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni; particolare attenzione deve essere dedicata alle superfici più frequentemente a contatto con le mani (es. porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari, corrimano, ecc.).
Nel caso di riscontro di un caso confermato COVID-19, tutti i locali e le aree potenzialmente contaminate verranno adeguatamente ventilati e sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni e successivamente disinfettati con ipoclorito di sodio 0,1% (oppure, per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, con etanolo al 70% dopo pulizia con detergente neutro (come descritto nella Circolare n. 5443 del Ministero della Salute del 22 febbraio 2020).
- Verrà favorito il ricambio d’aria negli ambienti interni, ove possibile tenendo le finestre aperte per la maggior parte del tempo.
TUTTI I PRODOTTI UTILIZZATI PER LA DISINFEZIONE SONO CLASSIFICATI COME “PRESIDIO MEDICO CHIRURGICO”
Con periodicità giornaliera sono effettuate le operazioni di pulizia, nelle seguenti aree:
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o Tutte le auleo tutte le aree comuni (es. corridoi);
o tutti i pavimenti;
o tutti i servizi igienici;
o tutti i giocattoli
o tutto il materiale didattico
Verrà posta particolare attenzione alla sanificazione di tutti gli oggetti che vengono a contatto con i bambini (postazioni di gioco, banchi, ecc.) e a quelli utilizzati per le attività ludico-ricreative.
Giochi e giocattoli sono ad uso di un singolo gruppo di bambini e qualora vengano usati da più gruppi di bambini verrà effettuata l’igienizzazione prima dello scambio. La pulizia degli stessi è garantita giornalmente, procedendo con idonea detersione e disinfezione.
Nel caso di utilizzo degli stessi spazi da parte di gruppi diversi (sempre in momenti diversi), il personale incaricato provvede alla pulizia e sanificazione degli stessi immediatamente dopo l’utilizzo da parte di un gruppo, o comunque, prima dell’arrivo di un altro gruppo.
Tutte le attività di Pulizia e Sanificazione svolte sono registrate su apposito modulo con data, firma dell’esecutore e punto di intervento.
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VADEMECUM SULLA SANIFICAZIONE20
SCHEMA: PROCEDURA PER LA SANIFICAZIONE21
I calcoli sono predisposti per recipiente da un litro, poi è agevole ottenere altri risultati per eventuali altri contenitori: è sufficiente moltiplicare i dati per ottenere i valori. Ad esempio, se si vuole aggiungere un recipiente da 5 litri, basta moltiplicare per 5 tutti i valori del contenitore da un litro.La candeggina in commercio presenta in etichetta la percentuale di cloro attivo (normalmente 3% o 5%). Se la candeggina è al 5%, in un litro ci sono 50 ml di cloro. Se la candeggina è al 3%, in un litro ci sono 30 ml di cloro.
Se si vuole arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro, in 1 litro di prodotto ci voglio 5 ml di cloro, e quindi 995 ml di acqua. Ad esempio, quanta candeggina mi serve per sanificare, se la candeggina è al 5% cloro?
Utilizziamo una proporzione per ottenere la quantità necessaria:
(1 litro di candeggina al 5%) sta a (50 ml di cloro contenuti) come (quantità necessaria) sta a (5 ml) X
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(quantità necessaria) = 1 litro * 5 / 50 = 100Pertanto per un litro d’acqua mi servono 100 ml di candeggina e 900 di acqua per portare la soluzione al litro.
13. PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI
L’organizzazione ha messo a disposizione del personale prodotti igienizzanti per le mani, i quali dovranno essere utilizzati al fine di limitare quanto più possibile eventuali propagazioni. Tutto il personale e i bambini dovranno praticare frequentemente l’igiene delle mani. Tali comportamenti saranno promossi con modalità ludico-ricreative.
Presso i servizi igienici sono resi disponibili dispenser di carta per l’asciugatura delle mani, così da limitare la diffusione di gocce d’acqua nell’area circostante.
I bambini saranno invitati all’igienizzazione delle mani:
In fase di accoglienza/ triage
Prima e dopo l’utilizzo dei servizi
Prima e dopo la merenda e il pranzo
Dopo aver tossito, starnutito o soffiato il naso
Prima di rientrare in aula dal cortile esterno
L’igienizzazione delle mani può essere fatta con il lavaggio con acqua e sapone presso i servizi (da preferire) o con i prodotti a base alcoolica a disposizione.
Vengono inoltre riportati i seguenti comportamenti generali adottati (valide per collaboratori e bambini):
Rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro;
Lavarsi frequentemente le mani seguendo le procedure previste ed utilizzando i prodotti messi a disposizione;
Lavarsi le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica disinfettante;
Gettare immediatamente i fazzolettini di carta, una volta utilizzati, negli appositi cestini;
Evitare contatti stretti / strette di mano / abbracci con altre persone;
Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
Coprirsi bocca e naso con il gomito se si starnutisce o tossisce;
Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.14. DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE)
Tutto il personale dovrà indossare, durante l’intero orario di lavoro, la mascherina chirurgica. Nel caso in cui sia necessario (vicinanza con bambini che piangono e che necessitano di consolazione, vicinanza con bambini disabili, cambio pannolini, etc.), sono a disposizione anche guanti monouso e schermi facciali per la protezione delle mucose oculari.
15.1 MASCHERINE
Le mascherine per la protezione delle vie respiratorie contro il rischio biologico possono essere di diverso tipo:
chirurgica;
facciale filtrante per particelle FFP1, FFP2, FFP3, sulla base dell'efficacia filtrante (80%, 94% e 99%).
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Le maschere FFP2 e FFP3 sono consigliate per la protezione respiratoria da infezioni trasmesse tramite droplets. Sono le stesse utilizzate dagli operatori sanitari durante le operazioni di assistenza ai pazienti con sintomi nei casi accertati e/o sospetti di COVID-19.Le mascherine chirurgiche consentono invece di proteggere dalla diffusione di microrganismi per via aerea, provenienti da naso e bocca. Le maschere chirurgiche, sono quindi utili per prevenire la contaminazione di terzi da parte soggetti infetti. Le stesse risultano essere efficienti qualora vengano indossate da tutte le persone a meno di 1 m di distanza.
Le mascherine chirurgiche non garantiscono un adeguata protezione, qualora l’interlocutore indossi una mascherina di protezione FFP2 o FFP3 con filtro.
Le indicazioni per l’uso delle maschere sono state diramate già dall’Organizzazione mondiale della sanità (https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/when-and-how-to-use- masks) e sono qui riassunte:
1. Prima di indossare una mascherina, lavare le mani con acqua e sapone o un disinfettante a base di alcool;
2. Nel coprire la bocca e il naso, assicurarsi che non vi siano spazi tra il viso e la mascherina;
3. Evitare di toccare la mascherina mentre la si utilizza e, se necessario farlo, pulire prima le mani con un detergente a base di alcool;
4. Sostituire la mascherina con una nuova non appena è umida e non riutilizzare quelle monouso;
5. Per togliere la mascherina: rimuoverla dagli elastici (senza toccare la parte anteriore);
6. Gettarla immediatamente nell’apposito cestino;
7. Lavare le mani con acqua e sapone o un detergente a base di alcool.
Nota.
Se non utilizzata secondo quanto sopra descritto, la maschera stessa può diventare una fonte di infezione a causa dei microrganismi che potrebbero depositarvisi.
In caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, possono essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria.
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SANIFICAZIONE MASCHERINE MONOUSO Scopo
Istruzioni d'uso per la sanitizzazione delle mascherine protettive individuali monouso in caso di emergenza sanitaria da Coronavirus COVID 19.
Si ricorda che l’effettuazione di quanto sotto indicato è da effettuarsi esclusivamente nella remota possibilità di dover ri-utilizzare mascherine monouso, in quanto non reperibili sul mercato vista la situazione di emergenza.
Riferimenti
Si fa presente che questa istruzione d'uso ha validità solo ed esclusivamente nei casi in cui sia valutato applicabile il riutilizzo dei dispositivi di protezione individuale (mascherine) a seguito di carenza causata dalla emergenza sanitaria da Coronavirus COVID 19.
Pertanto il trattamento descritto deve essere limitato a quei casi nei quali è stato valutato basso il rischio ed applicabile il reimpiego. Tale trattamento è invece sconsigliato per tutto il personale che si trova ad operare con persone infette (o in ambienti ad alto rischio di contagio) in quanto non vi sono, al momento, dati sufficienti per poterne convalidare l’efficacia.
Non sono altresì ancora disponibili dati sul numero massimo di volte che può essere ripetuto il trattamento.
Per questo motivo, a titolo cautelativo, il trattamento può essere effettuato per non più di tre volte (salvo prematuro ed evidente deterioramento della mascherina).
Materiali
Il materiale da impiegare per la sanitizzazione è costituito da una soluzione idroalcolica al 70% (Alcool a 70°) in erogatore spray ecologico o altro dispenser idoneo a permettere una spruzzatura della soluzione.
Modalità operative
Rimozione della mascherina. Nota: ricordarsi che sia la superficie esterna della mascherina indossata e le mani (o i guanti) possono essere contaminati dal virus, pertanto si deve fare particolare attenzione alla manipolazione della mascherina stessa, onde evitare il rischio di reinfettare o infettarsi. Per questo motivo è importante attenersi scrupolosamente all’ordine delle operazioni descritto di seguito in modo da evitare la contaminazione.
1. Effettuare un accurato lavaggio delle mani seguendo lo schema indicato di seguito:
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2. Togliere la mascherina indossata sul viso utilizzando gli elastici e cercando di evitare di toccarla nella sua parte interna;3. Lavarsi nuovamente le mani seguendo le istruzioni del punto 1, indossare un nuovo paio di guanti monouso o in alternativa sanitizzare le mani con una soluzione idroalcolica al 75-85% o altro disinfettante idoneo;
4. Adagiare la mascherina su una superficie precedentemente pulita/sanitizzata con acqua e sapone o soluzione idroalcolica al 70-80% o altro disinfettante idoneo, con la parte esterna verso l'alto;
5. Spruzzare uniformemente la soluzione idroalcoolica al 70% su tutta la superficie compreso gli elastici ma senza eccedere nella bagnatura; è sufficiente che sia spruzzato uno strato uniforme sull’intera superficie;
6. Girare la mascherina e ripetere l'operazione;
7. Lasciare agire la soluzione fino a completa evaporazione in un luogo protetto (almeno 30 minuti, il tempo di asciugatura può variare in funzione delle condizioni ambientali);
8. Dopo l’asciugatura, trascorso il tempo suddetto, la mascherina è sanitizzata, evitare pertanto di contaminarla, soprattutto nella parte interna. In caso di persistenza di odore di alcool si consiglia di lasciare ulteriormente asciugare su di una superficie pulita e sanitizzata, altrimenti riporre la mascherina in una busta di plastica fino al nuovo uso.
Avvertenze
1. Non riporre la mascherina sanitizzata all'interno o sopra superfici non sanitizzate senza la protezione della busta di plastica;
2. Non utilizzare la mascherina ricondizionata in caso di evidenti alterazioni;
3. L’interno della mascherina non deve essere toccato per nessun motivo in quanto si potrebbe correre il rischio di contaminazione che favorirebbe il contagio.
Le operazioni sopra riportate, dovranno essere applicate anche agli addetti che eventualmente sono in possesso di DPI riutilizzabili.
15.2 GUANTI
Indicazioni per indossare, rimuovere e smaltire in modo corretto i guanti di protezione:
1. Togliere tutti i monili che potrebbero essere d’intralcio o rompere i guanti;
2. Lavare le mani con acqua e sapone o un disinfettante a base di alcool;
3. Rimuovere i guanti dalla confezione singolarmente facendo attenzione a non contaminare i guanti posti più in basso;
4. Tenendo il polsino del guanto, tirarlo in posizione, facendo attenzione a non contaminare il guanto per contatto con la cute di chi lo indossa; usare i polpastrelli e non le unghie, per evitare di romperli;
5. I guanti sono prodotti monouso e non devono essere puliti e riutilizzati;
6. Se il guanto si danneggia durante l’uso, deve essere sostituito;
7. Rimuovere i guanti facendo attenzione a non contaminare le mani o l'ambiente toccando la parte esterna dei guanti usati;
8. Rimuovere il primo guanto afferrando la parte esterna del guanto sul polso e sfilandolo in modo tale da rovesciarlo una volta rimosso;
9. Rimuovere il secondo guanto facendo scivolare le dita della mano non protetta all'interno del polso del guanto sfilandolo in modo tale che sia rovesciato;
10. Smaltire i guanti utilizzati in apposito cestino;
11. Dopo aver rimosso i guanti, lavare le mani con acqua e sapone o un disinfettante a base di alcool.
Nota.
Tutti i guanti comportano il rischio di fallimento dell’effetto barriera, ovviamente non visibile a occhio nudo.
Da ciò la necessità di eseguire la pratica di igiene delle mani a prescindere dall’avere o meno indossato i
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guanti.15.3 SMALTIMENTO DPI – REGIONE LOMBARDIA
I rifiuti prodotti dalla scuola, come da normativa vigente, sono classificabili come assimilabili ai rifiuti solidi urbani.
Sulla base dei criteri indicati dalla normativa le mascherine e i guanti prodotti dalle attività domestiche, riportati nel capitolo 20 dell’EER, sono classificabili come “rifiuti urbani” e, qualora conferiti insieme agli altri rifiuti domestici indifferenziati, individuabili dal codice EER 200301.
I rifiuti rappresentati da DPI (mascherine, guanti, etc.) utilizzati come prevenzione al contagio da COVID -19 e i fazzoletti di carta, prodotti da utenze domestiche in cui non sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, devono essere conferiti nella frazione di rifiuto urbano indifferenziato.
I rifiuti rappresentati da DPI (mascherine, guanti, etc.) utilizzati come prevenzione al contagio da COVID-19 e i fazzoletti di carta prodotti in determinati luoghi di lavoro devono essere assimilati agli urbani ed in particolare devono essere conferiti al gestore del servizio nella frazione di rifiuti indifferenziati in coerenza con le indicazioni della scheda predisposta dall'Istituto Superiore della Sanità.
I rifiuti di qualunque natura prodotti da unità domestiche in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, devono essere classificati come rifiuti urbani non differenziati (EER 20 03 01) e conferiti nella frazione di rifiuto urbano indifferenziato, con le modalità indicate dalla nota dell’ISS (008293 del 12 marzo 2020).
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Presso la scuola sono in uso contenitori dedicati alla raccolta delle mascherine e dei guanti monouso da gestire come di seguito riportato.La posizione di ogni contenitore, nonché il contenitore stesso, sono chiaramente identificati.
I contenitori in uso hanno il comando di apertura del coperchio a pedale, per minimizzare le possibilità di contatto diretto del lavoratore che si disfa della mascherina/guanto con il rifiuto e il contenitore stesso.
Il prelievo del sacco di plastica contenente i rifiuti in oggetto avviene solo dopo chiusura dello stesso e ad opera del personale addetto. Prima della chiusura del sacco, il personale dedicato provvede al trattamento dell’interno del sacco mediante spruzzatura manuale (es. 3-4 erogazioni) di idonei prodotti sanificanti.
I sacchi opportunamente chiusi saranno conferiti al Gestore comunale come rifiuti urbani indifferenziati.
Stessa cosa dicasi per i rifiuti che derivano dall’esecuzione delle operazioni di pulizia, igienizzazione e disinfezione delle superfici.
Nelle operazioni di pulizia, igienizzazione e disinfezione effettuate in ambienti lavorativi (ambienti non sanitari) ove non abbiano soggiornato soggetti COVID-19 positivi accertati, e finalizzate quindi alla prevenzione della diffusione dell’infezione COVID-19, anche i rifiuti prodotti quali ad esempio stracci, panni spugna, carta, guanti in gomma, ecc., dovranno essere conferiti preferibilmente nella raccolta indifferenziata come “rifiuti urbano non differenziati (codice CER 20.03.01)”. Le raccomandazioni comportamentali a scopo precauzionale per la gestione di tali rifiuti prevedono:
utilizzare sacchi di idoneo spessore utilizzandone eventualmente due, uno dentro l’altro, se si hanno a disposizione sacchi di bassa resistenza meccanica;
evitare di comprimere il sacco durante il confezionamento per fare uscire l’aria;
chiudere adeguatamente i sacchi;
utilizzare DPI monouso per il confezionamento dei rifiuti e la movimentazione dei sacchi;
lavarsi accuratamente le mani al termine delle operazioni di pulizia e confezionamento rifiuti, anche se tali operazioni sono state eseguite con guanti.
15. GESTIONE SPAZI COMUNI
Per spazi comuni si intendono (elenco non esaustivo): corridoi, zona di accoglienza, ingresso ed uscita.
REGOLE GENERALI:
È obbligatorio, per tutti (ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni), l’utilizzo di una mascherina chirurgica;
Evitare assembramenti presso tali aree;
Contingentare l’accesso agli spazi comuni ;
Assicurare la ventilazione continua dei locali;
Prevedere un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi;
Mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone;
Pulire giornalmente e sanificare periodicamente le aree con appositi detergenti;
Pulire giornalmente e sanificare periodicamente tutte le superfici di frequente contatto.NOTA: I punti citati sono dettagliate nel presente protocollo ai capitoli dedicati.
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CONTATTO CON MEZZO PRIVATO Si ribadisce come l’emergenza Covid-19, se non gestita in maniera adeguata possa comportare una potenziale esposizione anche per i rispettivi familiari. A tal riguardo, viene espressamente richiesto al personale, terminato il turno di lavoro, di igienizzare le mani prima di accedere al proprio veicolo.
Tale operazione dovrà essere effettuata anche in maniera inversa all’arrivo alla scuola.
16. GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA (collaboratore o minore)
La gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nella scuola rispetta quanto previsto dal Rapporto ISS Covid-19 n. 58/2020.
Si faccia riferimento a tale Rapporto circa i provvedimenti che saranno presi dalla scuola per la gestione delle seguenti casistiche:
- Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico;
- Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, presso il proprio domicilio;
- Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico;
- Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37.5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, al proprio domicilio;
- Nel caso di un numero elevato di assenze in una classe;
- Catena di trasmissione non nota;
- Alunno o operatore scolastico convivente di un caso.
Presso la scuola è stato identificato il locale che sarà dedicato ad un eventuale isolamento di soggetto sintomatico.
17. INDICAZIONI SANITARIE PER IL PERSONALE
I lavoratori, per mezzo del proprio medico di medicina generale o medico curante, sono tenuti a segnalare al datore di lavoro situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse, per fare in modo che datore di lavoro e medico collaborino per provvedere alla loro tutela, nel rispetto della privacy. Ciò è opportuno per permettere un reinserimento lavorativo in tutta sicurezza del soggetto interessato.
Stesso discorso vale per la gestione del reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da COVID-19.
Per il reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da COVID-19, il medico di medicina generale o il medico curante, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, sottopongono il soggetto a visita medica precedente alla ripresa del lavoro.
In tutti i casi, se necessario, il datore di lavoro potrebbe avvalersi anche di un medico competente specializzato in medicina del lavoro.
29 18.1 TUTELA DEI SOGGETTI FRAGILI O IPERSUSCETTIBILI
- Vengono definiti soggetti IPERSUSCETTIBILI di sviluppare una forma severa di infezione da SARS-COV 2 coloro che risultano affetti da patologie croniche, sottoposti a terapie specifiche, oppure che hanno subito in passato interventi, oppure infine che presentano uno stato di immunodepressione.
- Lo stato di fragilità è da ricondurre comunque a patologie croniche, specie se multiple, di cui segue un elenco INDICATIVO e non ESAUSTIVO, come riportato dalla circolare del ministero della salute del 27/03/2020:
Soggetto affetto da patologie oncologiche o oncoematologiche
Soggetto sottoposto a trapianti di organo solido o trapianto di cellule staminali emopoietiche
Soggetto affetto da infezione connatale e acquisita di HIV
Soggetto che per qualsiasi condizione (es patologie autoimmuni o, più in generale, immunomediate) stia assumendo cronicamente trattamenti immunosopressivi.
Inoltre potrebbero rientrare in tale categoria, come da indicazione dell’istituto superiore della sanità e dalle indicazioni riportate nel DPCM del 26/04/2020:
Patologie cardiovascolari croniche; diabete mellito in scarso/ assente controllo
Patologie croniche del fegato
Patologie croniche polmonari
Patologie croniche renali
Soggetti con età superiore ai 65 anni
Donne in stato di gravidanza (per quanto non vi siano attuali evidenze scientifiche di trasmissione verificate nel feto)
Si chiede a tutti i lavoratori di farsi parte attiva e, qualora rientranti in tale categoria si consiglia di:
Rivolgersi immediatamente al MEDICO CURANTE, per valutazione di un periodo di astensione dalla prestazione lavorativa;
In alternativa usufruire di periodi di ferie, congedo ordinario, come previsto dal DPCM (se necessario lo scrivente rilascerà certificato attestante la condizione di fragilità, da presentare al proprio Datore di lavoro).
Allo stesso modo, si chiede alle famiglie di comunicare eventuali situazioni non conosciute dalla scuola di fragilità del bambino, per poter gestire in sicurezza tale casistica.
18. ELENCO NUMERI UTILI
Numero unico di emergenza: 112Numero di pubblica utilità 1500 del Ministero della Salute
Numeri verdi regionali:
Lombardia: 800 89 45 45Luogo e data
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FIRME
DATORE DI LAVORO SCUOLA: ___________________________
RLS: ___________________________
RSPP: ___________________________
Copia in originale firmata custodita agli atti della scuola