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Documento di valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. 81/2008

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_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Sezione 3.2

Attività lavorativa Insegnante

Descrizione

Responsabilità e competenze Attività svolte

Luoghi di lavoro Rischi per la sicurezza Rischi per la salute

Dispositivi di protezione individuale Organizzazione del lavoro

Formazione ed informazione Documentazione e procedure Sorveglianza sanitaria

DESCRIZIONE

L’attività lavorativa prevede lo svolgimento delle lezioni teoriche all’interno delle aule.

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RESPONSABILITA’ E COMPETENZE

L’operatore è da ritenersi un lavoratore subordinato ed in quanto tale deve attenersi a quanto stabilito dall’art. 20 del D.Lgs. 81/08. In particolare deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle proprie azioni od omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro, attenendosi agli ordini ed alle procedure, siano essi scritti o verbali, emanati ai fini della tutela della sicurezza e della salute.

Un ruolo differente, nell’ambito dell’organizzazione, è riservato al preposto. Egli, tra l’altro, ha i compiti di fornire ai lavoratori le indicazioni e le informazioni per lo svolgimento in sicurezza del lavoro e di vigilare sugli stessi affinché rispettino quanto indicato ai fini della protezione collettiva ed individuale dal S.P.P.

scolastico, con particolare riferimento al rispetto delle procedure ed all’utilizzo dei D.P.I.

Gli insegnanti sono tutti PREPOSTI in quanto dirigono e coordinano il gruppo classe sia in aula che nei laboratori o in palestra

ATTIVITA’ SVOLTE

L’operatività prevede lo svolgimento delle attività, elencate nella tabella riportata di seguito.

Elenco attività principali Attività di insegnamento

Utilizzo di videoterminali

Altre attività collegate all’operatività nelle aule

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_____________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

LUOGHI DI LAVORO

L’attività lavorativa si svolge prevalentemente all’interno delle aule didattiche e nei laboratori

RISCHI PER LA SICUREZZA

01 RISCHI CONNESSI ALLE VIE DI CIRCOLAZIONE, PAVIMENTI E PASSAGGI

Durante le attività lavorative, gli addetti circolano all’interno dei vari locali esclusivamente a piedi. I rischi connessi alla viabilità si limitano pertanto alla possibilità di scivolamento durante la percorrenza di aree in cui siano presenti tracce accidentali di liquidi (es.

igienizzanti diluiti in acqua).

R=PXD

1=1X1 Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni

Il S.P.P. scolastico prevede la regolare pulizia della pavimentazione dei locali e l’immediata bonifica di

sostanze spante a terra. È prevista un’attività di sorveglianza visiva periodica della pavimentazione, allo scopo di verificare la presenza di eventuali sostanze spante a terra.

Il S.P.P. scolastico prevede, per gli addetti il rispetto delle normali regole di prudenza che evidenziano la necessità di non correre o di attuare comportamenti pericolosi.

(4)

02 SPAZI DI LAVORO E ZONE DI PERICOLO

Gli spazi di lavoro organizzati in cattedre sono ritenuti idonei alle necessità operative.

Il S.P.P. scolastico prevede di mantenere il posto di lavoro pulito ed in ordine, per evitare che materiali di qualsiasi genere possano creare rischi per la sicurezza delle persone ed ingombri alle vie ed alle uscite d’emergenza.

R=PXD

/

03 PRESENZA DI SCALE

Durante la percorrenza delle varie scale fisse a gradini vi è la possibilità che si concretizzi il rischio di caduta a terra.

R=PXD 2=1X2 Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni

Per ridurre le possibilità di incidenti, sarà necessario che l’utente, consapevole del rischio, eviti di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi per limitare eventuali situazioni di danno.

E’ previsto un monitoraggio periodico delle scale fisse presenti nell’edificio. In particolare viene verificato lo stato di mantenimento delle strisce antiscivolo installate sui gradini e lo stato di ancoraggio del corrimano con interventi di manutenzione tempestivi all’occorrenza.

I gradini sono dotati di strisce antiscivolo il cui stato viene periodicamente controllato dal personale addetto.

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_____________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

04 RISCHI DERIVANTI DALL’USO DI ATTREZZATURE DI LAVORO

Attrezzatura di lavoro

FOTOCOPIATORI, VIDEOTERMINALI, RELATIVE PERIFERICHE Rischi inerenti

l’operatività R=PXD Misure di prevenzione

e protezione D.P.I. Sorveglianza e misurazioni Elettrocuzione, specie nel

caso di contatti indiretti con parti divenute in tensione a seguito di un guasto d’isolamento

3=1X3

Manutenzione programmata della macchina, con particolare riguardo alla componentistica elettrica

/ Ispezione periodica del registro delle manutenzioni delle attrezzature di lavoro.

Esposizione alle radiazioni elettromagnetiche

Vedi rischi per

la salute

Da parte dei lavoratori è prevista l’attuazione delle disposizioni contenute nella procedura di sicurezza relativa alle attrezzature elettriche

/ /

Altri rischi per la sicurezza determinati dall’uso improprio o vietato delle attrezzature o da rotture improvvise

2=1X2

Il S.P.P. prevede la formazione e l’informazione specifica dei lavoratori, con particolare riferimento ai

rischi connessi

all’operatività ed alle conseguenti misure di prevenzione e protezione.

Vige l’obbligo per i lavoratori

di segnalare

immediatamente al preposto eventuali malfunzionamenti o rotture della macchina, nonché accidentali danneggiamenti ai dispositivi di protezione esistenti. Il S.P.P. prevede la manutenzione e la verifica programmata dell’attrezzatura

/

Redazione periodica di un programma di formazione ed informazione rivolto agli operatori

(6)

Attrezzatura di lavoro ATTREZZI MANUALI

(PUNTATRICE, TAGLIERINO, ECC.) Rischi inerenti

l’operatività R=PXD Misure di prevenzione

e protezione D.P.I. Sorveglianza e misurazioni Ferite lacere o contusioni,

specie agli arti superiori 2=1X2

Da parte dei lavoratori è prevista l’attuazione delle disposizioni contenute nella specifica procedura di sicurezza

/

Redazione periodica di un programma di formazione ed informazione rivolto agli operatori

Atri rischi generici connessi all’uso improprio o vietato degli attrezzi manuali o riconducibili a guasti e rotture improvvise

2=2X1

Il S.P.P. prevede la formazione e l’informazione specifica dei lavoratori, con particolare riferimento ai

rischi connessi

all’operatività ed alle conseguenti misure di prevenzione e protezione.

Vige inoltre l’obbligo per i lavoratori di segnalare eventuali malfunzionamenti o rotture degli attrezzi

/

05 MANIPOLAZIONE DI OGGETTI

Durante la manipolazione di oggetti appuntiti o con parti taglienti (forbici, cutter, fogli di carta, ecc.) l’operatore risulta esposto al rischio di tagli, punture o ferite in genere, in particolare alle mani ed agli arti superiori.

R=PXD 1=1X1 Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni

Considerata l’oggettiva difficoltà nell’attuare misure di prevenzione e protezione efficaci per l’eliminazione dei rischi, l’operatore riceve opportune informazioni al fine di utilizzare con cautela gli oggetti citati, facendo particolare attenzione alle seguenti generalità:

- non conservare gli oggetti all’interno delle tasche degli indumenti;

- ricordare che la carta in molti casi risulta tagliente lungo i bordi.

/

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_____________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

06 IMMAGAZZINAMENTO

L’attività lavorativa prevede il deposito di materiale cartaceo (libri, quaderni, etc.) all’interno di scaffali ed armadi presenti nelle varie aule didattiche. Le modalità di immagazzinamento possono determinare i seguenti rischi:

Rischio di cedimenti strutturali delle scaffalature

R=PXD 2=1X2

Caduta dei materiali prelevati o depositati

R=PXD 2=1X2

Rischio di ribaltamento delle scaffalature

R=PXD 3=1X3 Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni

Il divieto di arrampicarsi sulle scaffalature per raggiungere i ripiani più alti.

E’ prevista la verifica periodica delle modalità di

stoccaggio del materiale sulle

scaffalature/strutture. E’ fatto obbligo di registrare i dati verificati al fine di facilitare la successiva analisi delle azioni correttive e preventive.

Il divieto di depositare materiale sulla sommità delle strutture.

Lo stoccaggio dei materiali più pesanti sui ripiani più bassi delle scaffalature.

L’obbligo per l’operatore di segnalare eventuali danneggiamenti causati alle scaffalature o agli armadi, per evitare la possibilità di improvvisi cedimenti con conseguente caduta dei carichi.

Durante le operazioni di movimentazione dei carichi in genere, l’operatore dovrà accertarsi visivamente che, nei pressi, non sostino persone che potrebbero essere investite in caso di caduta accidentale del materiale.

L’operatore è informato nell’effettuare lo stoccaggio dei materiali più pesanti sui ripiani più bassi delle scaffalature.

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07 RISCHI ELETTRICI

Gli operatori rientrano nella definizione di “utente generico” così come definita alla sezione 01.

RISCHI DEGLI UTENTI GENERICI

L’attività lavorativa prevede l’uso di attrezzature a funzionamento elettrico quali telefoni, videoterminali, fax, ecc., mentre non sono assolutamente previste attività di manutenzione o riparazione di parti dell’impianto elettrico, che sono riservate a tecnici esterni di ditte specializzate. Tuttavia non possono ritenersi del tutto esclusi i rischi connessi all’impiego dell’elettricità, pur ritenendo assai modeste le probabilità di accidentali contatti diretti od indiretti con parti in tensione.

R=PXD

3=1X3

Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni In generale, il S.P.P. scolastico, prevede

l’attuazione, da parte di ditte esterne o dell’ente proprietario dell’immobile, di una manutenzione periodica e programmata non solo degli impianti elettrici, ma anche delle attrezzature da lavoro a funzionamento elettrico. In genere, per tali attrezzature è richiesta la collaborazione dell’operatore limitatamente all’individuazione visiva di danneggiamenti o rotture di cavi elettrici, prese od altri componenti, con successiva segnalazione del problema riscontrato al diretto responsabile.

E’ prevista la verifica periodica degli impianti da effettuarsi ogni due o cinque anni a seconda della tipologia d’impianto.

L’esito di tali verifiche dovrà essere registrato in apposito registro e tenuto a disposizione presso l’istituto.

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08 APPARECCHI A PRESSIONE E RETI DI DISTRIBUZIONE

L’attività lavorativa non prevede l’uso di apparecchi a pressione, né reti di distribuzione di gas o liquidi.

R=PXD /

09 ASCENSORI E MONTACARICHI

L’ascensore nei plessi in cui è presente risulta essere utilizzato esclusivamente da personale autorizzato per raggiungere i vari piani dell’edificio ed eventualmente per accompagnare alunni con problemi di deambulazione in forma permanente o temporanea. Durante l’utilizzo di tale apparecchio possono concretizzarsi i seguenti rischi:

Arresto accidentale della corsa per l’interruzione temporanea o permanente dell’energia elettrica che potrebbe comportare crisi di panico per gli operatori.

R=PXD 1=1X1 Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni

Le regole per l’uso corretto degli ascensori sono in generale:

 non salire in più persone di quelle previste dalla targhetta di utilizzo;

 quando le porte sono in movimento di chiusura, non si deve contrastare il loro movimento inserendo le mani per impedirne la chiusura;

 occorre avvisare se il piano ascensore non è a livello col piano esterno;

 chiamare la manutenzione quando si avvertono rumori inconsueti;

 in caso di incendio non si devono utilizzare gli ascensori, se occupati, si devono abbandonare al più presto;

 se nell’edificio non vi sono persone è opportuno non prendere l’ascensore oppure prenderlo a turno lasciando una persona al piano;

 in caso di arresto dell’ascensore mantenere la calma ed utilizzare i pulsanti di allarme od il citofono;

 non premere continuamente il pulsante di chiamata ascensore; se è tutto in regola l’impianto provvede da solo e nel caso di manovra a prenotazione si evita che l’ascensore raggiunga i piani molte volte con conseguente accentuazione della usura;

 controllare attentamente che le porte di piano siano debitamente chiuse;

 non urtare con carichi le porte di piano e di cabina ed in special modo le serrature; le deformazioni possono ingenerare malfunzionamenti e pericoli.

Verifica periodica dell’attuazione dei programmi di informazione e formazione agli operatori.

(10)

10 MEZZI DI TRASPORTO

La conduzione del veicolo/motoveicolo per recarsi sul luogo di lavoro individua le condizioni di rischio riportate nella tabella seguente.

Mezzo di trasporto

AUTOVEICOLO O MOTOVEICOLO Rischi inerenti

l’operatività R=PXD Misure di prevenzione

e protezione D.P.I. Sorveglianza e misurazioni Investimento di persone a

terra durante la guida del veicolo.

2=1X2

Il S.P.P. prevede che, durante la guida dei mezzi, l’operatore rispetti rigorosamente le regole del Codice della strada, ed in particolare:

- limiti la velocità ai valori consentiti nei diversi tratti;

- indossi sempre le cinture di sicurezza a bordo degli autoveicoli;

- utilizzi il clacson all’occorrenza;

- adegui la guida del mezzo alle condizioni del manto stradale ed alle condizioni atmosferiche.

Verifica periodica dell’attuazione dei programmi di informazione e formazione agli operatori.

Incidenti con altri mezzi e/o ostacoli fissi durante la guida del veicolo.

4=2X2

Scivolamento con caduta accidentale dell’operatore durante la salita / discesa dal veicolo.

2=1X2

Il S.P.P. prevede l’informazione specifica dei lavoratori, con particolare riferimento ai rischi connessi all’uso dei mezzi ed alle relative misure di prevenzione.

Per l’autista vige l’obbligo di prestare particolare prudenza durante la circolazione in aree di transito in cui sia prevedibile la presenza di persone a terra e di porre attenzione ad eventuali ostacoli fissi ed agli altri mezzi contemporaneamente circolanti.

/ Atri rischi generici connessi

all’uso improprio o vietato del veicolo o riconducibili a guasti e rotture improvvise.

3=1X3

(11)

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11 RISCHIO D’INCENDIO E/O D’ESPLOSIONE

L’operatività non determina l’introduzione di sorgenti d’innesco, permettendo di considerare molto basse le probabilità che una sua azione possa provocare lo sviluppo accidentale di un incendio o di un’esplosione. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione del rischio incendio, ai sensi del D.M. 10/3/98, si faccia riferimento alla specifica relazione allegata al presente documento.

R=PXD

3=1X3

Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni Per ridurre il rischio di inneschi di un

incendio, il S.P.P. scolastico prevede per l’operatore il divieto di utilizzare fiamme libere (oltre al divieto di fumo imposto anche per tutelare la salute dei presenti).

È prevista la sorveglianza visiva periodica del rispetto delle indicazioni di sicurezza scolastiche.

Sono previste azioni correttive immediate e “non conformità” in caso di violazioni.

Nei casi in cui si verifichi un principio di incendio, il lavoratore è informato sull’obbligo di avvisare immediatamente gli addetti della squadra antincendio. Tale disposizione è resa necessaria per tutelare la sicurezza di tutti i presenti.

Esercitazione antincendio periodica.

A seguito dell’ordine impartito dagli addetti alla gestione delle emergenze, è previsto che ciascun lavoratore abbandoni nel più breve tempo possibile la propria postazione di lavoro, raggiungendo il luogo sicuro, secondo quanto previsto dal piano di emergenza scolastico.

12 RISCHI GENERICI PER LA SICUREZZA

Al momento della valutazione, non sono stati individuati altri rischi significativi a pregiudizio della sicurezza dei lavoratori.

R=PXD /

(12)

RISCHI PER LA SALUTE

13 ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI

Non ci sono operatori (docenti e tecnici di laboratorio) che utilizzano prodotti chimici per scopi didattici

R=PXD / Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni

14 ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E/O MUTAGENI

Per l’attività lavorativa in oggetto non si ritiene significativo il rischio di esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni per il lavoratore. Il rischio di esposizione al “fumo passivo”

di sigaretta, recentemente classificato come cancerogeno per l’uomo, è stato infatti eliminato mediante l’osservanza del divieto di fumo già da tempo in atto in tutti i locali.

R=PXD

/

15 ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

Non è possibile escludere che, in circostanze particolari, si possano realizzare le seguenti condizioni:

 presenza di persone portatrici di agenti infettanti (es. batteri e virus) a trasmissione aerea;

 annidamento e proliferazione di microrganismi nei condotti dell’impianto di condizionamento per mancata pulizia e/o sostituzione dei filtri;

 presenza di batteri a causa di una scarsa igiene delle superfici e dei pavimenti.

R=PXD

2=1X2

Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni Al fine di prevenire le patologie citate e di tutelare

la salute delle persone presenti, il S.P.P. scolastico prevede:

 pulizia ed igienizzazione giornaliera degli ambienti di lavoro;

 aerazione periodica dei locali di lavoro mediante l’apertura della finestratura presente.

E’ prevista la verifica periodica della sostituzione e pulizia dei filtri dell’impianto di condizionamento e la registrazione dell’intervento di manutenzione.

Periodicamente inoltre è prevista la sorveglianza visiva in merito alla pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro e all’aerazione dei locali.

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16 ESPOSIZIONE AL RUMORE

I livelli di rumorosità ambientale all’interno dei locali, generalmente inferiori agli 85 dB(A), non risultano pericolosi per la salute del lavoratore.

R=PXD /

17 ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI

L’attività lavorativa esclude l’esposizione a vibrazioni moleste o scuotimenti. R=PXD /

18 ESPOSIZIONE A RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

L’attività lavorativa esclude l’esposizione a radiazioni ottiche artificiali. R=PXD /

19 ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

L’attività lavorativa esclude l’esposizione a campi elettromagnetici R=PXD /

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20 ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI

La radiazione è un fascio d’energia che si propaga, in tutte le direzioni dello spazio, con un movimento ondulatorio (sinusoidale). Le onde sono caratterizzate da lunghezza e frequenza: da questi due parametri dipende la quantità di energia che la radiazione trasporta; tuttavia l’energia diminuisce progressivamente quanto più l’onda si allontana dalla sorgente che l’ha generata. Sono radiazioni i suoni, la luce (infrarossa, visibile e ultravioletta) ed il calore. Emettono radiazioni i campi elettrici e magnetici, le sostanze radioattive ed i trasmettitori di radiofrequenze.

Attrezzature munite di videoterminale

Le attrezzature munite di videoterminale (computer fissi e portatili) risultano essere sorgenti di onde elettromagnetiche. In particolare il monitor basato è una fonte potenziale di diverse bande spettrali elettromagnetiche:

 negli schermi dotati di tubo a raggi catodici (CRT), sono presenti raggi X originati nel momento in cui gli elettroni vengono rallentati dal materiale dello schermo stesso;

 le radiazioni ottiche derivano dal materiale fosforico dello schermo, quando esso interagisce con gli elettroni;

 radiazioni ad alta frequenza (radiofrequenze) sono apparentemente correlate alla frequenza di modulazione d’intensità del fascio di elettroni incidente lo schermo;

 radiazioni a bassa frequenza provengono in prevalenza dal nucleo del trasformatore dell’elaboratore.

Lo spettro elettromagnetico emesso dalle attrezzature munite di videoterminale è costituito da radiazioni i cui livelli sono di intensità così debole da collocarsi ai limiti di sensibilità degli strumenti di misura.

Pertanto le radiazioni elettromagnetiche prodotte dalle attrezzature citate non sono da considerarsi un fattore di rischio significativo per la salute dei lavoratori.

21 CARICO DI LAVORO FISICO

Tenuto conto dell’operatività, il carico di lavoro fisico per l’insegnante non si ritiene significativo.

R=PXD /

(15)

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22 CARICO DI LAVORO MENTALE

Il carico di lavoro mentale può essere considerato significativo nelle attività protratte per tempi prolungati al videoterminale. Particolare situazione critica può essere dovuta al rispetto temporale di determinate scadenze, che obbligano a ritmi sostenuti e non sempre modulabili.

E’ necessario, inoltre, considerare l’eventualità di una situazione di mobbing, cioè quella forma di “terrore psicologico” che viene esercitato sul posto di lavoro attraverso attacchi ripetuti da parte dei colleghi o dei datori di lavoro.

Lo stress lavorativo si determina anche nei casi in cui le capacità lavorative di una persona non siano adeguate rispetto al tipo ed al livello delle richieste lavorative. Nel tempo, in maniera soggettiva, possono riscontrarsi i malesseri di seguito riportati:

- mal di testa;

- tensione nervosa ed irritabilità;

- stanchezza eccessiva;

- ansia;

- depressione.

R=PXD

4=2X2 Le forme che il mobbing può assumere sono molteplici: dalla semplice emarginazione

alla diffusione di maldicenze, dalle continue critiche alla sistematica persecuzione, dall’assegnazione di compiti dequalificanti alla compromissione dell’immagine sociale nei confronti di alunni e superiori. Nei casi più gravi si può arrivare anche al sabotaggio del lavoro e ad azioni illegali. Lo scopo del mobbing è quello di “eliminare”

una persona che è, o è divenuta, in qualche modo “scomoda” creandole un disagio psicologico e sociale in modo da indurla alle dimissioni.

Il mobbing ha conseguenze di portata enorme: causa problemi psicologici alla vittima, che accusa disturbi psicosomatici e depressione, ma anche danneggia sensibilmente l’Istituto stesso, che nota un calo significativo di qualità nell’offerta formativa quando qualcuno è mobbizzato dai colleghi. Le ricerche condotte all’estero hanno dimostrato che il mobbing può portare fino all’invalidità psicologica, e che quindi si può parlare anche di malattie professionali o di infortuni sul lavoro.

Gli insegnanti possono essere soggetti a situazioni di burn-out: per “burn-out” si intende una forma di disagio professionale protratto nel tempo e derivato dalla discrepanza tra gli ideali del soggetto e la realtà della vita lavorativa. Il burn-out interessa categorie lavorative in cui il rapporto con gli utenti ha un'importanza centrale in termini di coinvolgimento umano e di realizzazione lavorativa. È quindi comprensibile che chi lavora all’interno della scuola possa andare incontro a questa sindrome.

R=PXD

2=1X2

Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni Per prevenire i disturbi elencati, il S.P.P. prevede

che l’operatore si relazioni col proprio superiore discutendo le eventuali situazioni di disagio. A seconda dei casi, sono consentite delle brevi pause durante lo svolgimento delle attività lavorative più impegnative.

Convocazione periodica di riunioni con gli insegnanti atte a verificare eventuali situazioni di disagio causate dall’operatività.

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23 LAVORO AI VIDEOTERMINALI

L’attività lavorativa prevede un utilizzo sporadico del videoterminale e dei relativi accessori. Tuttavia per utilizzi prolungati, legati ad esigenze lavorative non si esclude la possibilità che insorgano i seguenti disturbi:

(Astenopia) Durante l’uso del computer possono comparire agli occhi il bruciore, lacrimazione, secchezza, senso di un corpo estraneo, ammiccamento frequente, fastidio alla luce, visione annebbiata o sdoppiata e la stanchezza alla lettura. Questi disturbi nel loro complesso costituiscono la sindrome da fatica visiva, che può insorgere in situazioni di sovraccarico dell’apparato visivo. I soggetti che presentano difetti della vista congeniti (presbiopia, ipermetropia, miopia ecc.), necessitano di opportune correzioni per evitare ulteriori sforzi visivi durante il lavoro. Durante le pause, il lavoratore deve, inoltre, evitare di dedicarsi a letture od altre attività che comportino un diverso tipo di affaticamento oculare.

R=PXD

1=1X1

(Lo stress) Lo stress lavorativo si determina quando le capacità lavorative di una persona non sono adeguate rispetto al tipo ed al livello delle richieste lavorative. I disturbi che si presentano sono di tipo psicologico e psicosomatico.

R=PXD 1=1X1 (Disturbi muscolo - scheletrici) Posizioni di lavoro inadeguate per errata scelta e

disposizione degli arredi e del VDT contrarie ai principi dell’ergonomia, posizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi prolungati, movimenti rapidi e ripetitivi delle mani (digitazione ed uso del mouse), a lungo andare provocano senso di peso, senso di fastidio, dolore, intorpidimento e rigidità alle parti del corpo.

R=PXD

1=1X1

Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, è stata effettuata una valutazione relativamente al tempo di utilizzo del videoterminale ottenendo i risultati riportati nella tabella seguente.

Nominativo Utilizzo medio del videoterminale

per più di 20 ore settimanali Videoterminalista

Tutti < 20 ore No

Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza e misurazioni Durante l’utilizzo del videoterminale, è previsto il

rispetto da parte del lavoratore delle disposizioni contenute nell’apposita procedura di sicurezza.

Verifica periodica dell’attuazione dei programmi di informazione e formazione agli operatori mirata all’utilizzo dei videoterminali.

24 RISCHI CONNESSI ALLE DIFFERENZE DI GENERE E DI ETA’

Differenze di genere

Considerata l’attività lavorativa non si rilevano condizioni di rischio rilevanti determinati dalla differenza di genere.

R=PXD /

(17)

_____________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

Differenze di età

Considerati i requisiti necessari allo svolgimento dell’attività non sono state individuate criticità per tale fattore di rischio.

R=PXD /

25 RISCHI CONNESSI ALLA PROVENIENZA DA ALTRI PAESI

Ad oggi non sono presenti lavoratori stranieri.

R=PXD /

26 RISCHI GENERICI PER LA SALUTE

Non sono presenti ulteriori rischi per la salute dei lavoratori.

R=PXD /

27 LAVORATRICI GESTANTI

Dall’analisi dai compiti svolti, i principali fattori di rischio rilevati per l’insegnante sono riconducibili ad agenti fisici (sforzo fisico, posture incongrue) e biologici (rischio esposizione ad agenti infettivi delle tipiche malattie infantili (morbillo, rosolia, etc.). In particolare per l’insegnante si possono individuare i seguenti fattori di rischio.

Identificazione delle possibili

sorgenti di rischio R=PXD

Misure di prevenzione e protezione Gestazione/Puerperio

Misure di prevenzione e protezione allontanamento

Posture incongrue

prolungate 2X4=8 Evitare

 E

sclusione condizionata dal parere del medico competente per la lavoratrice con particolari problemi fisici.

 D

ivieto di eseguire lavoro in posizione eretta in gravidanza in modo da eccedere la metà dell’orario

 D

ivieto in gravidanza e puerperio di spostare- sollevare pesi eccedenti 3 kg

 D

ivieto in gravidanza di uso di scale e simili Prolungata attività in piedi 2X4=8 Evitare

Contatto con alunni, che possono essere portatori di malattie esantematiche trasmissibili

2X4=8 Evitare

In genere le suddette lavoratrici sono esposte a molteplici fattori di rischio per i quali sarebbe necessario il cambio di mansione. Tuttavia a scuola non esistono mansioni sicure dal punto di vista delle malattie esantematiche trasmissibili, pertanto si dovranno attivare immediatamente le procedure presso la Direzione Provinciale del Lavoro per l’interdizione in gravidanza e fino al 7° mese

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28 STRESS LAVORO-CORRELATO

Lo stress è uno stato che interessa tutti, sia i datori di lavoro sia i lavoratori e si accompagna a malesseri e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali a cui conseguono difficoltà nel superare i gap rispetto alle richieste e alle attese.

Lo stress non è una malattia ma una esposizione prolungata allo stress può ridurre l’efficienza sul lavoro e causare problemi di salute che devono essere affrontati nel processo di valutazione dei rischi al fine di programmare le eventuali misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo delle misure dei livelli di sicurezza.

Valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro-correlato.

Le manifestazioni dello stress non sono meccanicamente collegabili al contesto lavorativo e pertanto la valutazione dei rischi deve affrontare aspetti soggettivi, cognitivi ed emotivi che ogni persona dà alla propria esperienza lavorativa, ricorrendo ai metodi della ricerca psicosociale di validità (misura di quello che si intende misurare) e affidabilità (misure ripetibili).

Individuazione dei sintomi:

INDICATORI CHE POSSONO RIVELARE STRESS DA LAVORO Presenti

Alto assenteismo NO

Alta rotazione del personale NO

Alta conflittualità NO

Lamentele frequenti NO

Alterazioni del comportamento significative NO

Individuazione e miglioramento dei problemi da stress:

pianificazione orario di lavoro Pianificazione turni di lavoro Grado di autonomia

Grado di coincidenza tra esigenze imposte dal lavoro e capacità personale

Carico di lavoro

Il SPP ha raccolto tali dati (vedi schede allegate), in collaborazione con il RLS, nonché con la specifiche competenze professionali del Medico Competente, eseguendo una valutazione in base alle indicazioni fornite dalla letteratura.

ESITO della valutazione:

RISCHIO BASSO

X

L’analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la

valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni 2 anni.

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

L’attività esclude la necessità di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Tipologia di D.P.I. Quando Segnale

/ / /

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

I preposti sono tenuti a prestare una costante vigilanza affinché i lavoratori rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste. Qualora gli stessi riscontrino la mancata attuazione delle suddette disposizioni, saranno autorizzati ad effettuare un richiamo verbale del lavoratore o, se ritenuto necessario, un richiamo scritto, copia del quale sarà consegnata al datore di lavoro e per conoscenza al responsabile del S.P.P. scolastico.

L’attività prevede un’organizzazione particolare per limitare, quando possibile, la ripetitività e la monotonia del lavoro. E’ altresì importante garantire al lavoratore:

- la possibilità di sospendere il lavoro e/o assentarsi quando ne avverta la necessità;

- la possibilità di intervenire nella scelta dei metodi di lavoro;

- la possibilità di partecipare all’organizzazione del proprio lavoro e di controllare i risultati dello stesso.

FORMAZIONE, INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO

La carenza di formazione del personale, incide significativamente sulle probabilità di accadimento dei rischi considerati nella presente scheda di valutazione. Il personale deve quindi aver partecipato con successo ai relativi corsi di formazione, in accordo alla seguente tabella:

Corsi di formazione Videoterminali ed ergonomia del posto di lavoro

Sicurezza e salute negli ambienti di lavoro

Movimentazione manuale dei carichi (esempio bambini negli asili nido)

DOCUMENTAZIONE E PROCEDURE

Ai lavoratori sono consegnate apposite procedure gestionali e di sicurezza, le cui indicazioni devono essere scrupolosamente seguite per evitare (o ridurre) le possibilità di infortunio e/o malattia professionale. È importante ricordare che in nessun caso sono ammesse procedure orali o basate sulla tradizione scolastica o lasciate alla creatività individuale, ma che tutte devono essere scritte e strutturate in modo uniforme e devono costituire un insieme coerente ed organico.

SORVEGLIANZA SANITARIA

Dalla valutazione dei rischi effettuata non sono state individuate attività che necessitino di sorveglianza sanitaria.

Riferimenti

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