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ESERCIZI COMPLEMENTARI LIVELLO AVANZATO 1 NUOVO ESPRESSO 3 LEZIONI 1-5 B1 (QCER)

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(1)

ESERCIZI COMPLEMENTARI LIVELLO AVANZATO 1

NUOVO ESPRESSO 3 LEZIONI 1-5

B1 (QCER)

(2)

Lezione 1 ▪ Trapassato prossimo, pronomi combinati p. 3 Lezione 2 ▪ Condizionale passato

▪ Pronomi possessivi

▪ Alcuni verbi pronominali

p. 4

Esercizi di ripasso I p. 6

Lezione 3 ▪ Il congiuntivo presente e passato, la concordanza dei tempi e dei modi I (congiuntivo)

p. 7 Lezione 4 ▪ Il congiuntivo imperfetto, il discorso indiretto retto da un

verbo al presente

p. 9 Lezione 5 ▪ Locuzioni e congiunzioni + congiuntivo, la forma passiva

con essere e venire, passato remoto

p. 10

Esercizi di ripasso II p. 12

Chiavi degli esercizi p. 14

INDICE DELLE LEZIONI

(3)

Il trapassato prossimo

Pronomi combinati

RICORDIAMO: Il trapassato prossimo si forma con i verbi ausiliari “essere” o “avere” all’imperfetto + il participio passato del verbo da coniugare. Il trapassato prossimo esprime un’azione anteriore ad un’altra azione passata.

Esempio: La settimana scorsa ho letto un bellissimo romanzo che mi aveva regalato un’amica un anno fa.

I – Completa il testo con i verbi al trapassato prossimo.

Ieri era domenica e Franco ha dormito fino alle 11, perché la sera prima (andare) a letto tardi. Ha fatto colazione al bar sotto casa e poi è andato da Carlo, ma non l’ha trovato. Sua madre ha detto che Carlo (dormire)

fino a tardi, (fare) il bagno, poi (vestirsi) ed (uscire)

. Carlo (dire) alla mamma che sarebbe ritornato nel pomeriggio. Allora Franco è tornato a casa, ha letto un po’ ed ha risposto ad alcune lettere che (ricevere) sabato. La sera Carlo e Franco hanno cenato insieme e poi sono andati al cinema. Quando sono entrati il film (cominciare) già da alcuni minuti. Quando sono usciti dal cinema hanno fatto una passeggiata per il Corso Cavour, dove hanno incontrato alcuni amici che (conoscere) qualche giorno prima, e sono andati tutti a ballare.

II Completa le frasi facendo uso del passato prossimo o del trapassato.

1.Sono in ritardo perché non (sentire) la sveglia.

2.Ti ringrazio del favore che mi (fare) .

3.Ieri Giulio mi (rendere) i soldi che gli (prestare) un mese fa.

4.I colleghi (passare) a prendere Franca, ma lei (uscire) già .

5.Ieri a mezzanotte, Giulio non (tornare) ancora da Roma.

6.Ieri Sergio (perdere) l’Intercity per Venezia su cui (prenotare) il posto.

7.Oggi (io - accorgersi) che l’altro giorno Mario non (terminare)

il lavoro.

8.Quando (loro - andare) a trovarlo, Franco (partire) già .

9.(io - decidere) di comprare la casa perché la banca mi (concedere) già

un mutuo.

10.Non (lei - venire) , ma mi (promettere) di farlo.

III – Rispondi alle domande come nell’esempio.

1. Mi presti la gomma? Sì, te la presto.

2. Mi presti la penna?

3. Mi presti i tuoi cd?

4. Gli dai il tuo numero di telefono?

5. Gli dai le fotocopie?

6. Le lasci le chiavi di casa?

7. Le lasci la carta di credito?

8. Ci porti un regalo?

9. Ci porti una foto?

IV – Riformula le frasi con i pronomi combinati che corrispondono alle parti sottolineate.

1. Hanno spiegato la strada a Giulio? hanno spiegata 2. Mi hai chiesto una sigaretta? hai chiesta?

3. Ci avete portato un regalo? avete portato?

4. Vi ho dato l’indirizzo? ho dato?

5. Ti ho prestato io le chiavi? ho prestate io?

6. Hai prestato tu i cd ai ragazzi? hai prestati tu?

7. Mi hai chiesto le fotografie? hai chieste?

8. Vi ho offerto dei cioccolatini? ho offerti?

9. Ci avete già ordinato delle birre? avete già ordinate?

V – Sostituisci le parole tra parentesi con i pronomi e completa.

me l’ – ce l’ – te le – ce le – glieli – me le – gliel’– ve li – ve l’

Lezione 1 - Trapassato prossimo, pronomi combinati

(4)

Lezione 2 - Condizionale passato, pronomi possessivi

1. Abbiamo ordinato il caffè freddo e _hanno portat . (il caffè/ a noi)

2. Fabio ha chiesto delle informazioni e il vigile ha dat . (a Fabio/ le informazioni) 3. Lei voleva la macchina fotografica e noi abbiamo prestat . (a lei/ la macchina) 4. Marco ha scritto una lettera a Mirella e ha spedit . (a Mirella/ la lettera) 5. Paolo vuole sapere il numero di telefono e io ho dett . (a Paolo/ il numero)

6. Tua sorella ha ricevuto una lettera dalla sua amica e _ha mostrat . (a me / la lettera) 7. Valeria ha comprato un bel regalo. Non ha dat ieri? (a voi/ il regalo)

8. Appena abbiamo conosciuto quella ragazza abbiamo presentat . (a voi/ la ragazza) 9. Ho chiesto lo sconto a quel negoziante e ha fatt . (a me/ lo sconto)

10. Volevi sapere la strada per Rimini e abbiamo spiegat . (a te/ la strada)

VI – Completa le frasi con le forme convenienti del pronome accoppiato, facendo attenzione all'accordo con il participio passato.

Esempio: Questo quadro me l’hanno regalato al mio matrimonio. / Questi tappeti me li ha portati Rebecca dalla Turchia.

1. Abbiamo già preso il caffè, ha offert Franca.

2. Questi occhiali sono Suoi o hanno prestat ?

3. Ho comprato un cd per Marco, ma non ho ancora dat . 4. Abbiamo notizie di Luisa, ha dat sua madre.

5. Questa maglietta non l'ho comprata, ha regalat un amico.

6. Oggi pomeriggio devo tornare in ufficio, ha chiest il direttore.

7. Avete ancora i Dvd di Marta? No, abbiamo restituit .

8. Hai mai provato queste paste? Sì, ha fatt provare una Giorgia.

Produzione Orale

Intervista i tuoi compagni sui seguenti argomenti. Discuti con loro sul perché delle loro scelte.

➢ Un tuo amico ti ha chiesto dei soldi. Tu sai che per te sarà difficile riavere quei soldi. Che fai? (dare/non dare/perché)

➢ Ti regalano un cucciolo di dobberman per il tuo compleanno. Che fai? (tenere/non tenere/perché)

➢ Ritrovi a casa tua un oggetto che apparteneva ad un tuo(a) ex con il quale/la quale non sei più in contatto. Che fai? (restituire/non restituire/perché)

RICORDIAMO: Abbiamo già visto che il condizionale presente si usa:

- per esprime una richiesta cortese. Esempio: Mi presteresti una penna?

- per esprimere un desiderio. Esempio: Vorrei andare in Italia quest’anno.

- per fare una proposta. Esempio: Ti piacerebbe andare al cinema?

- per esprimere un’azione realizzabile al presente o al futuro. Esempio: La prossima settimana farei un viaggio.

Il condizionale passato si usa per:

a) esprimere una situazione non realizzata o irrealizzabile.

Esempi: Quanto mi sarebbe piaciuto fare quel viaggio!

Avrei voluto comprare un’auto nuova, ma non ho i soldi.

b) Dare un’informazione su un avvenimento passato non sicuro al 100%.

Esempio: L’imputato avrebbe ammesso l’omicidio.

I Completate le seguenti frasi con il condizionale passato.

1. Ieri Giorgio (parlare) con te, ma non è riuscito a trovarti.

2. Leo (prendere) già le ferie, ma non è stato possibile.

3. Perché non siete venuti al concerto ieri sera? - (Venirci) con piacere, ma avevamo ospiti a casa.

4. (io -accettare) con piacere l'invito, ma ho un impegno.

5. Ieri Carla (venire) a teatro, ma era occupata.

6. L'estate scorsa i miei amici (passare) le vacanze al mare, ma non hanno trovato posto in albergo.

7. È andata così! Tu, cosa (fare) al mio posto?

8. (noi-andare) a fare un viaggio, ma i soldi erano pochi.

Il condizionale presente e passato

(5)

I pronomi possessivi

9. Signora, (dovere) informarLa prima , mi scusi.

10. Avete comprato il vestito? L' (comprare) , ma era caro.

II Trasforma la seconda frase facendo riferimento alla prima.

1. Oggi con questo caldo prenderei volentieri un gelato.

Ieri con quel caldo .

2. Rivedrei con piacere quel film stasera.

Ieri sera .

3. Carla verrebbe volentieri con noi a fare un giro domenica prossima.

Domenica scorsa .

4. Ti presterei io i soldi che ti servono.

La settimana scorsa che ti servivano.

5. Con questa brutta pioggia preferirei rimanere a casa.

Con quella brutta pioggia rimanere a casa.

III – Completa i testi con il condizionale passato.

a) Sono qui a casa, da sola, e aspetto Fabio. Lo aspetto ormai da 3 ore e non capisco cosa è successo. Ieri mi ha telefonato e mi ha detto che (passare) a prendermi alle 11,00 per andare a fare un pic-nic.

Invece non è ancora arrivato. Uffa! Sono le 2,00 e ho fame, (mangiare) qualcosa ma non ho

niente in casa. Questa mattina non sono andata a fare la spesa perché sapevo che (pranzare) con Fabio! Ci sono solo dei pomodori in frigorifero e forse un po’ di pasta. Che faccio? Forse mi preparo una pasta

con i pomodori. Peccato però! (volere) tanto andare fuori. È una così bella giornata!

b) In Italia è tradizione che a Natale i bambini scrivano a scuola una lettera diretta ai genitori con i buoni propositi per il nuovo anno. Naturalmente Nicola non mantiene nessuna delle promesse fatte. Scrivete allora adesso i rimproveri della mamma.

Avevi promesso che quest’anno (essere) più studioso e che (portare) a

casa dei bellissimi voti. Avevi anche promesso che (essere) più ubbidiente, e che non (fare)

i capricci per non andare a letto, che non (litigare) più con tua sorella

e che a tavola (mangiare) tutto. Avevi promesso ancora che non (essere)

tutto il pomeriggio davanti al televisore e non (giocare) a palla dentro

casa. Avevi anche detto che (essere) più gentile con il nonno e non (fare) più scherzi alla nonna. Avevi promesso che anche con il gatto (essere) più buono: che non gli (fare) più il bagno e non gli (tagliare) più i baffi. Insomma ci avevi promesso che quest’anno (essere) un bravo bambino e invece sei il solito discolo.

Produzione Orale - Desideri e rimpianti

➢ Cosa avresti voluto fare ieri e non hai fatto?

➢ Dove saresti voluto andare in vacanza l’anno scorso oltre al luogo dove sei andato?

➢ Quale lavoro avresti voluto fare oltre a quello che fai?

➢ C’è qualcuno tra le persone che hai conosciuto che avresti voluto rincontrare e non hai mai rincontrato?

RICORDIAMO: I possessivi possono essere:

- aggettivi possessivi, quando accompagnano il nome: il mio orologio, la tua bicicletta, il suo ufficio, la nostra scuola, la vostra insegnante, il loro alloggio;

- pronomi possessivi, quando il nome non c’è, perché il pronome sta al posto del nome. Es.: Quest’ombrello è di Nerina; il mio invece è blu. (il mio significa il mio ombrello)

-

IV – Completa le frasi con i pronomi possessivi.

1. È vostro questo gatto? - Sì è .

2. Posso prendere la tua bici? - No, tu hai , perché vuoi prendere ? 3. Questi sono i miei soldi e questi sono (voi) .

4. Bella quella casa, è più bella della tua? - Sì, è più bella e anche più cara della . 5. Mia sorella ha 17 anni. Quanti anni ha ?

6. Mirella, è il fratello più buono del mondo!

(6)

7. È di Luigi questo cappello? Sì è .

8. Pensate ai vostri problemi, e noi pensiamo ai !

(7)

l’ha spuntata – se n’è andato – ci vogliono – ci hai messo – ce la faccio – ci tenevo – piantarla

I verbi pronominali contengono uno o più pronomi che danno al verbo un cambiamento di significato. Eccone alcuni esempi:

FARCELA: Riuscire a fare qualcosa, riuscire a raggiungere un obbiettivo. Esempio: È stata dura, ma alla fine ce l’ho fatta.

VOLERCI: Significa esattamente "essere necessario". Esempi: Per scrivere ci vuole una penna; Ci vuole un’ora per arrivare al mare.

ANDARSENE: Andare via da un luogo. Esempio: Questo albergo non mi piace, me ne vado subito!

TENERCI: Attribuire grande importanza a qualcosa. Esempio: Ci tengo molto alla promozione.

SPUNTARLA: Riuscire ad ottenere ciò che si desidera superando ostacoli e difficoltà. Esempio: Dopo tanta fatica, l’ho spuntata!

METTERCI: Impiegare un determinato tempo. Esempio: Quanto ci metti a finire i compiti? – Mah, trenta minuti...

PIANTARLA: Smettere di fare, di dire qualcosa. Esempio: È ora di piantarla con queste sciocchezze!

V – Inserite il verbo pronominale adatto nelle frasi sottostanti:

1) Per passare all’esame tante ore di studio!

2) Luca presto perché domani deve svegliarsi alle 6.

3) Le valigie pesano troppo, da sola non !

4) Gianni si è laureato e non minha invitato alla festa. Sono arrabbiato con lui perché tanto!

5) Vuoi di darmi fastidio?

6) Sei in ritardo come al solito! Quanto tempo

7) La sua famiglia era contraria a quel matrimonio, ma lei alla fine

per arrivare qui?

.

I Completa le frasi con il trapassato prossimo.

1. Ieri quando hai telefonato nessuno ti ha risposto perché il mio amico dormiva ed io (andare)

a ritirare un pacco alla posta.

2. Sono andato alla stazione per prendere il treno delle 10.22. Quando sono arrivato il treno non c’era più: secondo il

nuovo orario (partire) già alle 10.05.

3. Quando sono entrato nell’aula, la lezione (cominciare) già e il

professore spiegava l’imperfetto.

4. Perché non hai comprato quel vestito? –Perché non mi piaceva il modello, o forse perché una mia amica ne

(comprare) uno simile due giorni prima.

5. Quando sono entrato nell’aula lo studente americano (sedere) e leggeva un

giornale; io l’ (chiamare) ma lui non mi (sentire)

perché leggeva con molto interesse.

II Completa le frasi con il condizionale presente o passato.

1. Perché non sei andata con Francesco alla festa ieri sera? –(andare) , ma avevo un appuntamento importante.

2. Io (vivere) con piacere in campagna, all’aria libera, perché (potere)

fare tante passeggiate e prendere tanto sole.

3. (andare) volentieri al mare con mia madre. Ma non potevo perché dovevo

lavorare.

4. Noi andiamo al bar, tu vieni con noi? – Grazie, un caffè lo (bere) volentieri e

poi quasi quasi (mangiare) una bella pasta alla crema.

5. Siamo andati in Germania, conoscevamo poco e male il tedesco, con il senno di poi, penso che (essere)

necessario studiarlo di più prima di partire.

6. Ragazzi, così non va bene, arrivate sempre in ritardo, (dovere) alzarvi prima!

7. Per cortesia, mi (dire) che ore sono e poi mi (aiutare)

a trovare su questa mappa via Garibaldi?

III Scegli i pronomi combinati adeguati per le frasi sottostanti.

ce ne - gliela - gliele - me la - me li - me ne - te lo - te li - te lo - te ne - ve le ESERCIZI DI RIPASSO (senza chiavi)

Alcuni verbi pronominali

(8)

Lezione 3 – Ripasso del congiuntivo presente, congiuntivo passato, la concordanza dei tempi e dei modi (congiuntivo)

1. Se ti serve il giornale, compro io.

2. Offro spesso la colazione ai miei colleghi; offro al bar sotto l’ufficio.

3. Mi piace questa penna; regali?

4. Se non conosci Claudio, presento io!

5. Al supermercato ci danno sempre la busta; danno una grandissima.

6. Se i tuoi amici vogliono vedere le foto, perché non mandi via internet?

7. Se ti servono i pantaloni neri, stiro subito!

8. Ho mal di gola. Se hai delle caramelle dai una?

9. Ragazzi, se vi servono le candeline per la torta, porto io.

10. Mia nonna mi prepara spesso i ravioli; prepara con la ricotta.

11. Se fai collezione di cartoline spedisco una dal Giappone.

IV – Sottolinea i possessivi e indica se in queste frasi si tratta di aggettivi o di pronomi.

1. La mia auto è più spaziosa della tua. Agg. Pron.

2. I candidati devono presentare le loro domande di partecipazione entro la fine del mese.

3. Hanno distribuito il material: Cristina ha preso il suo?

4. Stasera vado a cena dai miei. Vuoi venire anche tu?

5. Come si chiamano le tue sorelle?

6. Qual è il tuo ristorante preferito? - Il mio preferito è “Alfredo”.

7. Non ci serve la vostra macchina, possiamo prendere la nostra.

RICORDIAMO: Se chi parla presenta un fatto per lui certo e reale, usa il modo indicativo, se invece esprime un dubbio, un’ipotesi, un desiderio, una volontà, usa il congiuntivo, che è il modo della possibilità, della soggettività e dell’incertezza. Esempi: Sono certo che Luca è a casa. MA Dubito che Luca sia a casa.

Dall’esempio vediamo che il modo congiuntivo si usa nelle frasi subordinate. L’uso del congiuntivo nelle frasi subordinate è determinato dal verbo della frase principale.

La concordanza dei tempi del modo congiuntivo

Di solito il congiuntivo presente ed il congiuntivo passato sono usati quando il verbo della principale si trova al presente.

Esempi: 1) Antonio spera che Maria non perda il treno.

(ora) (ora o nel prossimo futuro) 2) Antonio spera che Maria non abbia perduto il treno.

(ora) (prima)

3) Antonio spera che Maria sia già arrivata alla stazione.

(ora) (prima)

Nella frase numero 1, l’uso del congiuntivo presente indica contemporaneità rispetto al momento dell’enunciato.

Nelle frasi 2 e 3 invece il congiuntivo passato indica anteriorità rispetto al momento dell’enunciato.

I – Completa con il congiuntivo presente.

1. In Italia è bene che (tu - fare) una visita alla Cappella Sistina.

2. È inutile che tu (lamentarsi) . Nessuno ti dà retta!

3. È strano che non (rispondere) nessuno al telefono.

4. Se sei stanco è meglio che tu (dormire) ancora un po'.

5. Spero che loro (decidere) cosa vogliono fare.

6. È un peccato che Paolo (cambiare) città.

7. È possibile che tu non (capire) bene il napoletano.

8. Marcello insiste che (noi - parlare) sempre in italiano.

9. Credo che Franca (preferire) andare a mangiare fuori.

10. Mi fa piacere che loro (trovarsi) bene a casa nostra.

II – Completa le seguenti frasi con il verbo al congiuntivo passato.

1. Mi dispiace che voi non (cenare) con noi ieri sera.

2. Credo che loro (partire) due ore fa per Bologna.

(9)

abbia – abbia deciso – abbia ereditato – faccia – possa – si allontani – si sia innamorata – si trasferisca – vada 3. Irene teme che loro non (capire) il messaggio in italiano.

4. Penso che tu (lasciare) la tua borsa in ufficio.

5. Sono contenta che lui (terminare) finalmente l'università.

6. Ho l'impressione che lei (parcheggiare) in sosta vietata.

7. Secondo te, Pia si è laureata? Penso che (laurearsi) due mesi fa.

8. Antonella è molto cattiva e credo che non (pentirsi) di quello che ha fatto.

III – Completa con la forma del congiuntivo presente o passato.

1. Suppongo che loro (uscire) circa un paio d'ore fa.

2. Bisogna che tu (smettere) di fumare se vuoi stare bene.

3. Questo è il tuo regalo. Spero che (piacerti) !

4. È bene che i colleghi (andare) a pranzo insieme.

5. Immagino che i tuoi amici (visitare) già la città.

6. Peccato che non (fare) bel tempo sabato scorso!

7. Loro sono in ritardo. È possibile che (sbagliare) strada.

8. È probabile che (io - dovere) ritornare a Firenze fra un mese.

9. Non penso che quei turisti (essere) molto interessati al museo.

10. Temo che tu non (potere) comprare quella casa. È troppo costosa!

IV – Completa con il congiuntivo presente e quando possibile con il congiuntivo passato.

1. Credo che mio fratello (andare) al cinema e che Maria (venire) a trovarci

perché non ama i film di avventura.

2. Mi pare che (essere) già il momento di parlare del nostro viaggio.

3. Se vuoi trovare gli amici è bene che tu (andare) in centro verso sera.

4. Questo fine settimana non ho visto nessun amico. Penso che tutti (andare) in montagna da Gianni.

5. È poco probabile che Mario (uscire) con Roberta stasera. È più probabile che (rimanere)

a casa a lavorare.

V – Completa questa lettera a un giornale italiano con i verbi della lista.

Sembra che mia figlia di un ragazzo che non vale niente. A me a mio marito pare che lui

poca voglia di lavorare e questo non nessun progetto serio di vita.

Inoltre, sembra che qualche tempo fa questo ragazzo alcuni milioni dalla nonna e che di mettere su casa. Nostra figlia naturalmente lo ha aiutato ad arredare e a preparare

l’appartamento e io mi aspetto che quanto prima ci anche lei.

Ecco il punto: mio marito non vuole che nostra figlia a vivere con lui e per questo adesso in casa ci sono continue discussioni. Mio marito è un tipo molto autoritario, crede che nostra figlia cambiare idea con le minacce, ma io invece temo che in questo modo lei

sempre più da noi. Che posso fare?

VI – (CILS-Sessione Dicembre 2003-B1) – Leggi il testo. Il testo è diviso in 11 parti che non sono in ordine.

Mettile in ordine. Scrivi il numero d’ordine accanto a ciascuna parte.

UNA BELLA GITA

( 1 ) A. Questa estate Marco, i bambini ed io abbiamo fatto una gita all’isola d’Elba.

( ) B. Durante la traversata abbiamo visto un branco di delfini che saltavano intorno al traghetto.

( ) C. Poi abbiamo cenato in un ristorante sul porto.

( ) D. I bambini erano eccitati e felici perché era la prima volta che vedevano i delfini.

( ) E. Nel pomeriggio siamo ripartiti per Piombino. È stata una gita breve ma bellissima.

( ) F. Per prima cosa siamo andati a Piombino da dove partono i traghetti per l’isola d’Elba.

( ) G. A Piombino però c’era lo sciopero dei traghetti.

( ) H. Circa un’ora dopo siamo arrivati a Porto Azzurro e abbiamo visitato il paese.

( ) I. Il giorno dopo siamo partiti alle quattro dopo che era finito lo sciopero.

( ) J. La mattina dopo siamo andati sulla spiaggia e abbiamo fatto un bagno bellissimo.

( ) K. Allora abbiamo dovuto fermarci a dormire là.

(10)

Lezione 4 - Il congiuntivo imperfetto, il discorso indiretto retto da un verbo al presente

Il congiuntivo imperfetto

X. Ascolta il dialogo e completa la scheda di un vino e poi gli appunti della giornalista.

II. Gli appunti della giornalista:

Il Cannonau è un vino rosso sardo buonissimo ma piuttosto forte ed è meglio che io non a stomaco vuoto perché potrebbe girarmi la testa. È necessario che la temperatura non i 18

gradi ed è importante che un’ora prima di servirlo. È probabile che il suo nome

dalla dominazione spagnola.

RICORDIAMO: Dopo una frase principale con un verbo al passato, si usa il congiuntivo imperfetto per esprimere un’azione contemporanea.

Esempio: Avevo paura che tu non arrivassi in tempo.

(prima) (nello stesso momento)

I – Completa le frasi usando i verbi fra parentesi al congiuntivo imperfetto.

1. Immaginavo che lui (comprare) quell’appartamento.

2. Credevo che tu (stare) già partendo per Berlino

3. Volevo che loro (farsi) vivi appena possibile.

4. Non ci aspettavamo che lui (comportarsi) in quel modo.

5. Era poco probabile che lei (essere) felice con quel lavoro.

6. I suoi genitori non volevano che lei (sposarsi) .

7. Bisognava che io (rendersi conto) della situazione.

8. Mia sorella non voleva che io (partire) per le ferie da sola.

9. Temevo che lui (addormentarsi) alla guida.

10. Elena non credeva che io (tornare) prima di sera.

II – Metti i verbi al congiuntivo imperfetto.

I SOGNI DELLA CAGNOLINA LIETTA

Vorrei tanto che il mio padrone (essere) gentile e generoso, che mi (trattare) bene e mi (comprare) il mio piatto preferito: ossi misti con salsa! Mi piacerebbe che mi (portare) al parco in centro, perché lì ho molti amici

e mi diverto di più che a quello nella piazza dietro casa. Vorrei che mi (lavare) solo quando ne sento il bisogno e che mi (fare) le coccole ogni volta che glielo

chiedo. Magari mi (comprare) anche un gatto con cui litigare e da rincorrere per la casa! Preferirei che non mi (mettere) dei vestiti. Purtroppo non lo farà mai, però non posso lamentarmi perché almeno mi fa stare in casa con lui e qualche volta mi fa anche salire sul divano.

III – Completa le frasi usando i tempi opportuni del congiuntivo.

1. È possibile che lui (fare) un bel lavoro.

2. Speriamo che ieri Luca (incontrare) la sua amica.

3. Pensavo che lei (stare) per venire.

I. Il Cannonau

Zona di produzione:

Gradazione alcolica:

Abbinamenti gastronomici:

Temperatura di consumo:

Origine:

Ascolto 14 – Il Cannonau

(11)

Lezione 5 - Congiunzioni limitative a patto che/purché/a condizione che + congiuntivo, la forma passiva con essere e venire, il passato remoto

4. Volevo che tu (leggere) il racconto che mi hanno regalato.

5. Ho supposto che (esserci) un concerto in piazza.

6. Era poco probabile che lui (sapere) la strada!

7. Mi è sembrato inutile che Marco (spendere) tanti soldi.

8. Luigi suppone che io (telefonare) a Roma ma non mi è stato possibile.

9. Mi pare che questa (essere) la cosa migliore che (potersi) fare.

IV – Completa le espressioni sotto a piacere.

Esempio: Sapevo che Venezia era bella, ma non immaginavo che fosse tanto affascinante.

1. Sapevo che Roma , ma non immaginavo che .

2. Sapevo che la musica italiana , ma non immaginavo che .

3. Sapevo che la Vespa , ma non immaginavo che .

4. Sapevo che la pasta , ma non immaginavo che .

V – Il tempo libero. Ognuno di questi ragazzi parla di come passa il tempo libero. Collega le loro affermazioni a sinistra con i discorsi indiretti a destra come nell’esempio.

DISCORSO DIRETTO DISCORSO INDIRETTO

a) Silvia: “Gioco spesso con il mio cane.” 1) Dice che si allena tre volte alla settimana.

b) Lori e Piero: “Andiamo in piscina ogni venerdì.” 2) Dicono che gli piace andare in discoteca con gli c) Paolo: “Quando ho tempo vado al cinema con la mia amici.

ragazza.” 3) Dice che quando ha tempo va al cinema con la sua

d) Luca: “Rimango spesso qui in casa a giocare con il ragazza.

computer.” 4) Dice che rimane spesso in casa a giocare con il

e) Franca e Monica: “Ci piace andare in discoteca con computer.

gli amici.” 5) Dicono che vanno in piscina ogni venerdì.

f) Dario: “Mi alleno tre volte alla settimana.” 6) Dice che gioca spesso con il suo cane.

VI – Trasforma il discorso diretto in discorso indiretto.

1. Carlo dice: “Oggi sto molto male, non riesco a dormire e ho un po’ di febbre.”

2. Anna risponde: “Ti telefono nel pomeriggio e passo da casa tua verso le otto.”

3. Lo studente dice: “Oggi vi voglio parlare dei problemi di inquinamento nel mio paese.”

4. Mi dice: “Oggi sono stanca e non voglio lavorare.”

VII – (CILS-B1-Sessione Giugno 2004) Completa il testo con gli articoli (determinativi e indeterminativi) e le preposizione articolate.

INTRODUZIONE (A) alla PASTA

La pasta è piatto nazionale italiano più importante e si trova in forme e qualità varie (in) diverse regioni (di) Italia. Può essere di due tipi: di farina di grano duro e fresca (a) uovo. Quella di grano duro è di fabbricazione industriale e si trova (in) pacchi da 500 grammi o da 1 chilo. casalinghe, di solito, fanno la pasta fresca in casa con farina e uova.

dosi per preparazione di questa pasta sono: 100 grammi di farina e uovo a persona. La impastano a mano e la lavorano con matterello o macchina che schiaccia

impasto fra due rulli, lo riduce a strisce e lo taglia (in) forme desiderate. La pasta fresca deve cuocere in abbondante acqua salata per tempo che dipende (da) forma (di) pasta. Mentre bolle (in) acqua, è necessario mescolare la pasta varie volte. Quando è cotta si elimina acqua (di) - cottura, si mette in recipiente abbastanza largo e profondo e si condisce con sugo preferito.

I – Completa le frasi con il congiuntivo presente o passato.

1. Rimanderà il suo viaggio a condizione che...

2. Il tenore canterà purché...

(12)

La forma passiva

3. Potete venire all’opera, a patto che...

4. Partirò a condizione che tu...

5. Mia sorella può uscire con te a condizione che...

6. Accetterò quel lavoro a patto che...

7. Non ho niente in contrario a uscire con voi purché...

RICORDIAMO: Per fare la forma passiva si può usare il verbo “essere” + il participio passato del verbo principale.

La forma “essere + participio passato” si può usare con tutti i tempi verbali. Il verbo “essere” si coniuga allo stesso tempo del verbo della frase attiva.

La persona o la cosa che fa l’azione (agente) è preceduta dalla preposizione “da”.

Esempio: La biblioteca è illuminata da cinque grandi finestre.

Per fare la forma passiva si può usare anche il verbo “venire” + il participio passato del verbo principale. Si può usare

“venire” solo con i tempi verbali semplici.

II – Volgi le frasi dall'attivo al passivo.

1. Giovanna ha perso le chiavi.

2. La Svizzera produce il miglior cioccolato.

3. Venderà questi quadri a buon mercato.

4. La ditta esamina le domande di lavoro.

5. Quel giorno molti non hanno capito le tue parole.

6. L 'ingegnere fa questo lavoro tutti i giorni.

7. Il prezzo non comprende la colazione.

8. Hanno chiuso al traffico il centro storico.

9. La maggior parte degli italiani segue il calcio in tv.

10. Molti bambini praticavano il nuoto.

III – Volgi i testi alla forma passiva.

a) L’arrivo del famoso direttore d’orchestra

Molti giornalisti hanno ricevuto all’aeroporto un famoso direttore e lo hanno intervistato a lungo. Questa sera la televisione trasmetterà l’intervista alle 22,30.

b) Ieri un incendio ha danneggiato gravemente uno stabilimento per la produzione dell’olio. Alcuni abitanti della zona hanno visto un fumo intenso che usciva dalla fabbrica. Gli abitanti hanno avvertito i vigili in tempo.

IV – Metti i verbi al passivo presente con il verbo venire e indovina di quali regioni italiane parliamo.

a) Questa regione (considerare) da tutti il cuore verde d’Italia ed è l’unica regione dell’Italia centrale che non (bagnare) dal mare. Durante l’estate dalle città della zona (organizzare) molti festival importanti, tra cui quello del Jazz e il Festival dei due mondi di Spoleto.

Regione:

b) Questa regione (chiamare) la punta dello stivale d’Italia. È ricca di montagne selvagge e (visitare) ogni estate da molti turisti in cerca di un mare pulito e di una natura incontaminata. Qui (coltivare) ottimi agrumi, olive e frutta tropicale.

Regione:

c) Questa regione è conosciuta per una famosa fabbrica di auto ma non si possono dimenticare i suoi vini, che (bere)

in tutto il mondo. Lo spumante, per esempio, (produrre)

proprio qui, nella provincia di Asti. E cosa dire del riso? In questa regione (coltivare) la quantità maggiore del riso italiano, importante per i nostri famosi risotti.

(13)

Il passato remoto

Ascolto 16 – Dettato – Indovina chi è il personaggio storico e di quale monumento di Roma si tratta.

ESERCIZI DI RIPASSO II (senza chiavi) Regione:

RICORDIAMO: Si usa il passato remoto nei seguenti casi:

• azione conclusa, che non presenta legame, influenza, relazione con il presente: preistoria, storia, letteratura.

Esempio: Cristoforo Colombo scoprì l’America nel 1492;

• è il tempo tipico della narrazione, racconto, fiaba. Esempio: Il falegname Geppetto costruì un burattino di legno e lo chiamò Pinocchio;

• a livello personale si usa il passato remoto per un’azione che è sentita e considerata lontana: o nel tempo o nel ricordo o nell’importanza. Esempio: Lo incontrai un anno fa per caso. (Questa è solo una notizia che per me ora non ha nessuna importanza.)

V – Il passato remoto si usa molto nelle favole. Se provi a raccontare una favola sostituendo il passato remoto con il passato prossimo il racconto diventa meno magico e piace sicuramente molto meno ai bambini.

Ecco una favola senza i verbi al passato remoto. Prova ad inserirli tu.

C’era una volta un falegname di nome Geppetto che (costruire) costruì un burattino di legno che si muoveva e lo (1- chiamare) Pinocchio. Gli (2-comprare) dei libri di scuola ma Pinocchio (3- decidere) di venderli per andare a vedere i burattini.

Il burattinaio, Mangiafuoco, un terribile omone, voleva bruciare Pinocchio come legna da ardere. Ma, fra le lacrime, il burattino (4-raccontare) la storia del povero falegname, suo padre.

Il burattinaio (5-intenerirsi) e gli (6-regalare) cinque monete d’oro.

Pinocchio voleva portarle a Geppetto ma (7-incontrare) il Gatto e la Volpe che (8-fingersi) suoi amici. Gli (9-dire) : “Noi conosciamo un campo magico dove potresti seminarle e raccogliere poi dieci volte di più!”

Pinocchio li (10-seguire) ma (11-essere) derubato dai due falsi amici.

La Fata Turchina lo (12-salvare) dal Gatto e la Volpe, ma ad ogni bugia che Pinocchio raccontava, gli si allungava il naso...

La Fata sorridendo gli (13-dire) : “Le bugie hanno il naso lungo!”

Il burattino spaventato (14-mettersi) a piangere.

Pinocchio (15-decidere) di andare nel paese del balocchi dove non si studia mai e si gioca sempre.

(16-scoprire) però che tutti i ragazzi di quel paese, dopo qualche giorno, diventavano asinelli...

Anche Pinocchio lo (17-diventare) . Lo (18-comprare) un uomo che voleva

annegarlo per utilizzare la sua pelle per fare un tamburo.

La Fata Turchina lo salvò e lo (19-trasformare) di nuovo in burattino.

Ma Pinocchio (20-essere) inghiottito da un’enorme balena. Nella pancia della balena (21- incontrare) Geppetto. (22-nuotare) fino a riva con il papà sulle spalle e lo salvò. Pinocchio finalmente era cambiato, era diventato buono e non diceva più bugie. La Fatina allora lo trasformò in un vero bambino.

Chi è? Quando imperatore a Roma, come maestro il filosofo Seneca.

molte azioni strane, ma è conosciuto perché fuoco alla città di Roma per ricostruirla più bella di prima. Non mai di essere stato lui, ma un po’

di tempo dopo al popolo di Roma che la colpa era dei cristiani. Non mai amare né la madre Agrippina né la moglie Poppea, infatti con Poppea violento e tutti dicevano che era pazzo. R.:

Che cos’è? un luogo di grandi spettacoli per la città e le persone ci andavano a divertirsi. Non sempre il nome che ha adesso, ma poiché è così grande, gli un nome conosciuto in tutto il mondo. Lì, animali e gladiatori spettacoli violenti.

Qualcuno che i romani dimenticavano tutti i problemi con un po’ di pane e con quel divertimento. Ora è il più famoso monumento della città. R.:

I – Completa il dialogo con il congiuntivo presente.

(14)

■ Sai Serena, non credo che tu (fare) bene ad accettare quel lavoro.

● Perché? Mi pare che (essere) un ottimo lavoro. Sono sicura che mi troverò bene.

■ Dicono che il direttore non (essere) una persona molto corretta e che (cercare) di sfruttare i dipendenti il più possibile senza dargli respiro.

● Mah, vedremo. Forse hai ragione, ma prima di giudicare voglio provare. Se il capo pensa che io (essere) una persona senza carattere, dovrà cambiare idea.

■ Sai che ho degli amici al sindacato. Se hai dei problemi, prima che tu (decidere) di fare qualcosa, voglio che tu (parlare) con me e con un rappresentante del sindacato. D’accordo?

● Ok Paola. Grazie del consiglio.

II – Completa con il congiuntivo passato.

1. Dicono che le sorelle di Paolo (essere) in Giappone.

2. Mi dispiace che tu (avere) problemi al lavoro.

3. Ho l’impressione che Carla (partire) ieri per l’Italia.

4. Spero che mio figlio (riparare) il computer prima di partire.

5. È un peccato che Luca non (riuscire) a superare l’esame della patente.

6. Credo che Sonia (parlare) già con il direttore.

7. Peccato che voi non (venire) . Abbiamo fatto una bella gita.

III – Completa le frasi con il congiuntivo passato.

Monica: Ciao Simone!

Simone: Ciao Monica! Hai per caso visto Luca? Credo che non (portare) con sé il cellulare e non riesco a contattarlo.

Monica: No, non l'ho visto, ma penso che (andare) a lezione di Inglese.

Simone: Capisco. Suppongo che (lasciare) di proposito il cellulare a casa per non disturbarlo durante la lezione.

Monica: Sì, credo che tu (indovinare) ! Senti, siccome lo vedrò più tardi per pranzo, vuoi che gli dica qualcosa da parte tua?

Simone: Sì, digli che l'ho cercato e che ritengo giusto che (decidere) di partire a Londra a studiare.

Monica: D'accordo Simone, glielo dirò. Sai, anch'io penso sia giusto che (prendere) questa decisione, anche se mi mancherà tanto durante questi mesi.

Simone: Anche a me mancherà tanto. Grazie Monica, ci sentiamo.

Monica: Ciao Simone. A presto.

IV Sottolinea i verbi al passato remoto e poi mettili al passato prossimo come nell’esempio.

IL RISORGIMENTO

Con il termine Risorgimento si indica il periodo storico compreso tra il 1820 e il 1870 circa in cui si sviluppò il movimento d’indipendenza e si realizzò l’unificazione dell’Italia. Le prime organizzazioni risorgimentali furono società segrete, più famosa delle quali fu la Carboneria che organizzò e guidò, peraltro senza successo, i moti di rivolta del 1820/21 e del 1831. Giuseppe Mazzini capì per primo che erano necessarie altre forme organizzative più ampie, capaci di mobilitare il popolo. Così fondò la Giovine Italia, che fu di fatto il primo partito democratico della storia italiana. La prima vera e propria Guerra d’indipendenza scoppiò nel 1848 e segnò la comparsa di un nuovo protagonista, il Regno di Sardegna e cioè uno degli Stati Italiani del tempo, la cui capitale era Torino. La Seconda Guerra d’indipendenza iniziò il 26 aprile 1859 e finì nel luglio dello stesso anno.

V – Completa le frasi con il congiuntivo imperfetto.

1. Non credevo che nel nord Italia di solito (fare) così freddo.

2. Mia madre voleva che (fare) l’infermiera, invece sono diventata un’ingegnere nucleare.

3. Sarebbe stato meglio che fossi venuto anche tu ieri sera; c’era bisogno di qualcuno che (parlare) l’inglese.

4. Mi piacerebbe che mio figlio (studiare) il latino quando andrà a scuola.

5. Quando finalmente sembrava che Piero e Angela (potere) andare in vacanza, lui si è ammalato.

si è sviluppato

(15)

6. Immaginavo che Aldo (arrivare) col treno.

7. Vorrei che tu (dire) tutta la verità.

VI – Seguendo il modello trasforma la forma attiva in passiva o viceversa.

Ieri il sindaco di Venezia ha inaugurato la Biennale. / La Biennale è stata inaugurata ieri dal sindaco di Venezia.

1. Il cuoco prepara il pranzo.

2. Il tecnico ha messo in funzionamento la macchina.

3. Il fornaio vende il pane.

4. I turisti stranieri ammirano molto la Costa Amalfitana.

5. Il meccanico ha riparato la mia auto.

6. Un amico ci ha suggerito questa trattoria.

7. Mariuccia ti ha mandato questo messaggio.

8. Lino ha comprato la casa di Fabia.

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