ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA
PRIMARIA E SECONDARIA DI LEVICO TERME
FUNZIONE STRUMENTALE PER L’AREA INTERCULTURA Relazione finale anno scolastico 2015-2016
DATI ISTITUTO COMPRENSIVO.
Da sempre la scuola è un cantiere di vita che insegna il mestiere del vivere e del convivere civilmente, nella ricerca dell’armonia. Oggi più che mai essa è il luogo della diversità: etnie diverse, diverse realtà socio-economiche si incontrano e sono invitate a dialogare, a guardare alla diversità come ricchezza e non solo come un problema, eliminando così ogni frontiera.
Anche nella nostra scuola da diversi anni sono presenti ragazzi e ragazze provenienti da altri Paesi: l’aggiornamento si riferisce a Maggio 2016. Su un totale di 1.180 alunni iscritti nel nostro Istituto, gli alunni di cittadinanza non italiana corrispondono a una presenza del 12,42% così distribuita: Scuola Primaria 13,25% e SSPG 10,90%.
A tal fine da diversi anni la nostra scuola ha realizzato un progetto di educazione interculturale per favorire la relazione e l’integrazione del “diverso” , superando quei confini geografici, valoriali etici e culturali che sono propri di ciascun individuo.
ATTIVITA’ CONNESSE ALLA “FUNZIONE STRUMENTALE INTERCULTURA”.
COMMISSIONE INTERCULTURA
La Commissione, attiva da diversi anni presso il nostro istituto, è quest’anno composta da 6 membri: 5 insegnanti referenti di Plesso (uno per Plesso) e dalla figura strumentale dell’area intercultura. Il lavoro della Commissione Intercultura, ha avuto come punto di partenza l’esigenza di ricercare strategie e modalità efficaci per leggere e possibilmente soddisfare i bisogni d’interazione e di inclusione che la società attuale, sempre più variegata dal punto di vista culturale e linguistico, richiede.
Sono stati effettuati 3 incontri di 2 ore ciascuno per un totale complessivo di 6 ore. La Commissione è stato il luogo dove gli “operatori interculturali” hanno potuto confrontarsi su
situazioni particolari e/o problematiche; si sono valutati gli interventi di mediazione; si sono organizzati e revisionati i laboratori di L2 per gli alunni che necessitavano di interventi individualizzati. Per visionare in modo completo le diverse decisioni prese durante l’anno scolastico, si può far riferimento ai verbali degli incontri di Commissione depositati in Dirigenza.
LABORATORIO L2
Anche per il corrente anno scolastico il laboratorio di L2 è stato tenuto da un docente della scuola primaria (otto ore settimanali distribuite tra i due ordini di scuole) e da un’ insegnante della scuola secondaria di primo grado che aveva disponibilità oraria e competenze. Inizialmente gli interventi in L2 sono stati così distribuiti:
· alunni stranieri delle classi prime della SSPG particolarmente bisognosi come su segnalazione della SP;
· studenti della SSPG con particolari necessità linguistiche ( accompagnati da PDP);
· bambini delle classi seconde della SP del plesso di Levico (da settembre a dicembre);
· bambini delle classi prime della SP del plesso di Levico (da gennaio a giugno);
· un’alunna della classe prima della SSPG con particolari necessità nella lingua dello studio.
Durante l’anno si sono verificate delle iscrizioni da parte di alunni stranieri neo-arrivati: alla fine del mese di settembre una bambina egiziana è stata inserita in una seconda della SP. Nel mese di novembre una ragazza pakistana è stata introdotta in una classe prima della SSPG. Nel mese di febbraio è arrivato dal Cile un ragazzo che è stato avviato in una classe prima della SSPG. Per tale urgenza gli orari hanno subito delle modifiche e le risorse presenti nell’istituto sono state nuovamente suddivise in base alla priorità dei bisogni.
A partire dal mese di gennaio è iniziata un’attività di collaborazione con le classi prime della SP del plesso di Levico, come già sperimentato negli anni precedenti. Durante gli interventi si è cercato di affiancare le insegnanti di lingua italiana nel percorso di alfabetizzazione rivolgendo in particolare l’attenzione ai diversi bambini stranieri, sia di recente che di remota immigrazione, inseriti nelle rispettive classi. In particolare durante quest’anno scolastico si sono notati , specialmente nelle classi prime, ripetuti periodi di assenza da parte di studenti stranieri. Le
diverse esigenze delle famiglie legate a molteplici motivazioni personali hanno allontanato, in certi casi, i bambini dai banchi di scuola anche per periodi lunghi creando non poche difficoltà al loro rientro in classe.
La responsabile del laboratorio di L2 e la referente dell’intercultura si sono trovate regolarmente per una programmazione mensile concordando alcune azioni prioritarie per la SSPG. Attraverso un’analisi dei bisogni condivisa e partecipata sono state decise delle prove iniziali per stabilire:
· la rilevazione delle competenze linguistiche degli alunni stranieri;
· la rilevazione dei saper fare dell’alunno al di là della conoscenza della lingua italiana mettendo in risalto tutte le strategie di cui sono in possesso e i punti di forza e di criticità rispetto all’obiettivo di partenza.
Una volta condivisi gli aspetti teorici di riferimento gli incontri del gruppo si sono trasformati in un laboratorio pratico di ricerca di materiali e attività individualizzate, adeguate ai bisogni dei singoli alunni.
Per alcuni di loro si sono resi necessari interventi didattici compensativi e integrativi in quanto presentavano particolari bisogni linguistici e di apprendimento. Per questi alunni il consiglio di classe ha steso il percorso didattico personalizzato (PDP) aggiornato in base alla situazione di partenza, alle verifiche in itinere e finali. Inoltre ha definito e declinato le competenze su cui puntare e le strategie e gli strumenti che il docente ha adottato al fine di promuovere il successo scolastico e formativo dello studente.
La responsabile del laboratorio ha steso, per ogni alunno seguito, la modulistica prevista dalla normativa provinciale vigente che privilegia la valutazione formativa la quale tiene conto della situazione di partenza, considera il percorso effettuato, i progressi, la motivazione, l’impegno e le potenzialità di apprendimento dimostrate.
Tutto il materiale prodotto è stato consegnato al consiglio di classe per rendere possibile una valutazione condivisa ed esprimere una osservazione integrata atta a favorire e rappresentare la sintesi di quanto raggiunto sia in classe che in laboratorio.
PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO Il progetto “PER UN’IDENTITA’ COLLETTIVA”.
Quest’anno l’Istituto Comprensivo di Levico Terme si è proposto di continuare a sostenere e accompagnare il cammino scolastico degli adolescenti stranieri, durante alcuni anni cruciali, come aveva già felicemente sperimentato negli anni precedenti. Anche il progetto “PER UN’IDENTITA’ COLLETTIVA” ha visto il coinvolgimento di giovani italiani e stranieri, in particolare residenti nella nostra valle, con un ruolo di tutor che a partire dal mese di marzo hanno affiancato nello studio e nella socializzazione due ragazzi di origine straniera che frequentano l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado. All’interno del progetto sono state svolte delle attività con gli studenti delle classi seconde della SSPG (6 classi, per complessivi 139 alunni).
L’associazione ACCRI ha attivato alcuni laboratori di educazione interculturale, con l’intervento di esperti e ha approfondito tematiche volte alla comprensione di culture diverse. Per la fine dell’anno scolastico sono state programmate
· Una serata presso l’Oratorio parrocchiale di Levico Terme aperta a tutta la comunità incentrata sulle danze dei popoli del mondo.
· Una Festa dedicata all’Intercultura, presso il Polo scolastico, come momento di sintesi di tutto il percorso.
RIFLESSIONI E PROPOSTE
Sulla base dell’esperienza maturata durante l’anno scolastico 2015-2016, la referente dell’area Intercultura indica le seguenti riflessioni e proposte:
· Personalizzare i progetti partendo dalla necessità di costruire un percorso fondato sull’effettiva situazione di partenza e su capacità e bisogni diversificati, dopo un’attenta programmazione tra le figure che operano con l’alunno.
· Valutare l’alunno migrante privilegiando la valutazione formativa, prendendo in considerazione i progressi, l’impegno e soprattutto le potenzialità di apprendimento dimostrate.
· Promuovere attività trasversali al fine di fronteggiare le sfide che le tante diversità pongono sul piano culturale, relazionale, didattico.
· Acquistare nuovi testi e materiali che trattino i temi dell’accoglienza, dello sviluppo linguistico, dell’interculturalità e delle narrazioni.
· Favorire e incrementare l’uso della biblioteca interculturale ricca di materiali didattici ed educativi che potrebbe diventare il luogo di consulenza e punto di riferimento per tutti coloro che si occupano di integrazione degli stranieri e di progetti educativi interculturali.
· Mantenere e promuovere la presenza di uno spazio destinato al laboratorio L2, con un’aula da dedicare esclusivamente, o almeno principalmente, alle attività ad esso pertinenti. Come mettono in risalto le LINEE GUIDA 2012, alla individuazione di uno spazio preciso sono legati “processi psicologici e affettivi che possono facilitare l’inserimento degli studenti e alimentare la loro motivazione verso lo studio”. Un luogo usufruibile in giorni precisi e con orari fissi rende possibile “la permanenza e visibilità dei materiali utilizzati e prodotti, a testimonianza delle tappe del percorso di apprendimento di L2.
Levico Terme, 1 giugno 2016 L’insegnante referente Paola Ganassin