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Ssce ogni domenica in 20 pagine illustrate. (gonio corrente cella pesta;.

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Academic year: 2022

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(1)

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iO V. T0K1M0, 29 luglio ItfUt». V 30

LA S T A M P A , ik ,

I p p i e a ~ A t l e t i c a « S e h e v m a G i n n a s t i c a - C a s s i a » T i f i - P o d i s m o

Giaoehi Spoetivi - VaKietà

A u t o m o b i l i s m o - C i c l i s m o A l p i n i s m o - Apeostatips»

n u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a f t . n o

« O S fc

S P O R T I V A

Ssce ogni domenica in 20 pagine illustrate. (gonio corrente cella pesta;.

DIRETTORE: GUSTAVO VERONA ir

H B B O f l f l l W E r m | DIHEZIOHE E flmiHlNlSmZIOHE f m S H R Z I O r J l A x m o ! . . » ! i T o r i n o - Via Davide BerfoloM, 3 ~ TORINO f »»•« o t t a t i v e rivolgasi p „ . . , o

D„ Numero J 15 ì A m t r»t o «•* 1 5 ^ ^ THuePOflo n-36 & I l ' H m m i n i s t . a z i o n « del G i o c a i , jjmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiii

I grandi campioni dalia resistenza. — Trousselier arriva primo nella decima tappa del GIRO DI FRANCIA, Bordeaux-Nantes.

(2)

Sempre OUHLOP trionfa

Corsa di liais

Quarta Categoria 1° D e le u s e (RoGhet-SGbneider) Seconda Categoria 2° P i e r r e Aîné „

„ 3° Dalbar

4° R i v i è r e (tlìeusset)

Quinta Categoria 1° Deleuse (Rochet-Schneider)

Circuito del Littorale (Belgio 400 Km.)

1° Guiness (Vettura Mercedes) in ore 6 45' 42" f | 5

tutti su Pneumatici scannellati

Proclamato da tutta la Stampa francese, dopo la sua vittoria al Circuito della Sarthe, ove si classificò PRIMO di tutti i pneumatici, senza artificio, senza cerchioni smontabili od altro

e proclamato all'unanimità

il primo pneumatico del mondo

T H E D U N L O P P N E U H A T i C T Y R E C . ( O O N T . ) L . T D

Vie» P a t e b e n e f r a t e u i , n u m . 13 — MILANO — Via F a t e b e n e ì r a t e U l , n u m . 13

(3)

T h e H i E W - J > E P A I t T U I M E C o . - Yia Giuseppe Verdi, 11 - B O X A U T O G e n o v a m rnpnrp cm nain H g e n © y ä

Piazza Marsala Vi I I IV TÌULl J y U i l U 1 1 111 p iazza parsala

SONO PRONTI PER IMMEDIATA CONSEGNA

i primi Chassis delle Case rappresentate:

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È più bello p e r f o r m a dì q u a l s i a s i a l t r o . È più leggero di q u a l s i a s i a l t r o .

È più s c o r r e v o l e di q u a l s i a s i a l t r o .

(4)

Concorso Reale per trasporti Automobili

indetto dall'Esposizione Internazionale di Milano

Nella Prova di velocità gli Omnibus a vapore della

§ E B P O L L E T I T A L U i f A

si dimostrarono più veloci di tutti gli altri concorrenti.

Nella Gara (li resistenza, i due Omnibus a vapore della

i E B P O L L E T I T A L I A J H ì A

raggiungevano la massima velocità impiegando rispettiva- mente, a carico completo, ore 3 e 20 m. e ore 3 e 42 m. a percorrere il tragitto Milano-Como-Erba-Milano, Km. 106, distanziando da un minimo di 31 min. ad un massimo di un'ora e 8 min., ogni altro concorrente. La salita Como- Erba (Km. 14, dal 7 all'I 1 °/o) fu compiuta in min. 30.

Nella Prova di regolarità, che si sta facendo attual- mente a Milano, fra Porta Venezia e l'Esposizione Parco, ognuno può constatare come gli Omnibus della

§ E t t P O L L E T I T A L I A N A

siano meravigliosi per facilità e dolcezza di avviamento, di rallentamento e di arresto, per regolarità e silenziosità di marcia.

La SERPOLLET ITALIANA ha i suoi Sta- bilimenti in MILANO, Via Bernina, e costruisce:

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PNEUMATICO per Automobili, Vetture, Cicli, Motocicli.

t o s i n o .

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p r i n c i p e A m e d e o , 1 « • t o k i k o

S O M M A R I O

U presente numero contiene le seguenti materie : Le regate sull'Arno - Gli sports dell'acqua - La traversata di Parigi e della Manica - La "Jante,, smon- tabile - Il Circuito di Brescia soppresso - Nel mondo c o m m e r c i a l e sportivo - Le corse di automobili - La c o r s a ciclistica di Verona - Le riunioni sportive del- l' •• Audace „ - Nel regno dell'aria.

Le regate in Arno

La Società Libertas di Firenze

Le ultime regate a remi in Italia ebbero luogo in Arno, e precisamente a Firenze, per cura della so- cietà Libertas.

Ai molti che si interessano di canottaggio è nota la vita rapidamente svoltasi della Libertas di Firenze, e la sua costante affermazione di superiorità fino al- l'anno della sua forzata decadenza; e la storia di questo fiorentissimo Club si riassume in poche parole ed in alcune cifre significanti.

Il vero periodo di feconda attività, di continuate vittorie, indiscutibile ed indiscussa superiorità fu quello compreso fra gli anni 1894 e 1901.

Nel 1894 riportò a Torino i primi trionfi in outrigger con equipaggi juniores, e nel luglio dello stesso anno a Boccadarno la famosa sconfitta del celebre « Co- scritti » della Cerea di Torino, per opera di un quattro della ÌAbertas provò all'allora dominante canottaggio settentrionale che una nuova e temibile stella stava sorgendo sulle magre sponde dell'Arno. L'anno 1895 infatti segnò la prima solenne affermazione del pri-

A festeggiare l'i- naugurazi one d e l nuovo chdlet, dome- nica, 8, alle ore 17, la Società ha orga- nizzato delle gare sociali, ad istruzio- ne ed incoraggia- mento dei soci, che si effettuarono fra lo scalo della Por- ticciola e la pescata di Santa Rosa.

Prima regata di yole di mare (debut- tanti), due imbar- cazioni.

Primo equipaggio : Sannone, Camici, Del Bianco e Lai- m a s s o ; timoniere Tonino.

Secondo equipag- gio : Lorenzi, Bene- detti, Lazzari e Ca- valiere ; timoniere Balilla.

Percorso m. 1200.

Arrivarono: 1. il primo equipaggio;

2. per due lunghez- ze, il secondo equi- paggio.

Seconda regata di outriggers a q uattro.

Primo equipaggio : B i g a z z i , Frusoni, Cappelli e Marchiani ;

Secondo equipaggio :

Quattro vecchi vogatori Secchioni della Libertas di Firenze.

(Fot. Silvio Piancastelli Firenze) timoniere Balilla•

Bensa, Neri, Romanelli, Dei

Veduta dello chalet sociale mato della Libertas, e il gran duello fra gli agguerriti equipaggi della Cerea e i giovani energici vogatori fiorentini terminò a Pallanza, con la prima conquista della Coppa del Re, col passaggio del primato di rowing in Italia al giovane, fortissimo Club fiorentino.

E questo primato fu tenuto indiscusso dalla Libertas fino al 1901, battendo spesso anche equipaggi esteri di fama grandissima, e difendendo sempre con grande onore i colori italiani a lei affidati nei Campionati Europei di quegli anni, e presentandosi due volte in tale splendida forma, nel 1897 a Pallanza e nel 1901 a Zurigo, da far ritenere che, condotta diversamente la regata, l'Italia avrebbe in quegli anni veduto il suo nome, per opera dell'odo fiorentino, iscritto nel libro d'oro del Canottaggio Europeo.

In quegli otto anni infatti la Libertas corse 75 gare, vincendo 52 primi premi, 19 secondi, 5 terzi; e dei 52 primi, 18 furono Campionati e 6 in gare interna- zionali.

Dal 1902 al 1904, ritiratisi molti dei migliori seniores, la società si limitò a correre nei Campionati.

Quest'anno, per ineluttabili necessità finanziarie, la gloriosa Società avrebbe dovuto sciogliersi e finire mi- seramente, quando un gruppo di antichi appassionati soci, chiamate a raccolta nuove reclute, riuscì, attra- verso non lievi difficoltà, a gettare le basi di una nuova Società; conta già 90 soci tra effettivi ed ag-

§

regati, e possiede un materiale eccellente, composto i 14 imbarcazioni, delle quali 7 da corsa ; il suo Con- siglio direttivo è così composto :

Bastogi conte Giovannangelo, presidente; Vanni cav.

Vittorio, vice-presidente; De-Bianco Carlo, segretario;

Masetti-Fedi Piero, cassiere, e Galardelli Cesare, Dolfi Guglielmo, Goretti-Flammini conte avv. Goretto, Ro- manelli Renzo, Martelli Piero, consiglieri, e i signori Frusoni e Bonciani, consiglieri supplenti ; quindi la ca- rica di ispettori essendo ricoperta dai signori Mal- chiodi, Avanzini e Follini, e quella di censori dai si- gnori Lega e Baldi.

della Libertas di Firenze.

(Fot. Silvio Piancastelli Firenze).

Bianco; timoniere Tonino. Arrivano in quest'ordine:

1. equipaggio Bensa ; 2. equipaggio Bigazzi con pic- cola differenza.

Terza regata di outriggers a quattro.

Primo equipaggio: Frusoni, Cozzi, Maggini e Mai- nelli; timoniere Balilla.

Secondo equipaggio : Paoletti Guido, Bacci, Paoletti Giulio e Papini ; timoniere Tonino.

Arrivano: 1. l'equipaggio Frusoni per diverse lun- ghezze; 2. l'equipaggio Paoletti Guido.

Quarta regata di outriggers a due.

Primo equipaggio : Bensa e Ghelardelli (vecchi voga- tori) ; timoniere Balilla.

Secondo equipaggio: Bigazzi e Marchiani (novizi);

timoniere Tonino.

Favorito, natu- ralmente, è il va- loroso equipaggio Bensa-Ghelardelli, che infatti vince come vuole.

Quinta regata di outriggers a otto.

Nei due equipag- gi sono alternati i nuovi e i vecchi va- lorosi vogatori.

Primo equipag- gio. Bensa (vecchio^

(vecchio), Cozzi (nuovo), Romanelli (nuovo'), Floray (vecchio), Paoletti Guido (nuovo), Avanzini (vecchio) ; timoniere Tonino.

Secondo equipaggio : Cappelli (nuovo), Marchiani (nuovo), Bigazzi (nuovo), Neri (nuovo), Frusoni (nuovo), Benedetti (nuovo), Gozzini (vecchio) e Ghelar- delli (vecchio), timoniere Balilla.

La gara è splendida e arriva primo, per poco, l'equi- paggio Cappelli, timoniere Balilla.

Sesta regata di yole da mare a quattro, di vecchi vo- gatori fuori di esercizio in gran parte.

Primo equipaggio: Ghelardelli, Romanelli Raffaello, Follini e Boinaghi Alfredo; timoniere Pallino.

Secondo equipaggio: Cappelli, Laurati, Avanzini e Neri ; timoniere Tonino.

Arriva primo l'equipaggio Ghelardelli, timoniere Pallino.

Del Bianco Carlo (nuovo), Follini

V eauivaoqio dei vecchi vogatori, Bensa e Ghelardelli. * * ™ J (Fot. Silvio Piancastelli Firenze).

(6)

-Le migliori B I C I C I v B T T B sono costruite colla iSE IVI 15

Macérienne & Bayard di rama mondiale

Alla ESPOSIZIONEglNTERNAZIONALE DI MILANO la Giurìa ha assegnato il Gran P r e m i o .

Rappresentante Gen. per l'Italia:

Sindacato Francese Brevetti BOWDEN

Via Sirtori, n. 16 bis.

MILANO Bougoin, il vincitore della Traversata di Parigi.

(Fot. Branger

G L I 5 P 6 R T S D E L L ' A C Q U A

La traversata di Parigi - La prima e la seconda prova - La traversata della Manica - Le ultime gare italiane.

Il campione inglese Billington è stato b a t t u t o . Campione del mondo è oggi il francese Bougoin.

Questi sono i due grandi avvenimenti sportivi di ieri, dopo la traversata d i Parigi a nuoto. E i parigini sono soddisfatti. Essi hanno per lo sport una passione grandissima, e una vittoria sull'ip- podromo o una vittoria nell'acqua li appaga e li esalta come una piccola battaglia vinta...

Il successo di questo grande campionato è stato, del resto, scrive il corrispondente del Corriere della Sera, superiore alle previsioni più favorevoli;

e per averne u n ' i d e a approssimativa, basti dire che si calcolano a seicentomila le persone che af- follavano le rive durante la corsa. Pochi spera- vano in una vittoria francese, e nessuno forse in quella di Bougoin, che sino a ieri era oscuro nel campo sportivo come in quello della meccanica, della quale è un modesto cultore. Le speranze dei francesi convergevano su Paulus, che lo scorso anno era giunto primo brillantemente: ma Paultts, questa volta, non si è piazzato che quarto.

Alla prova recente parteciparono i veri cam- pioni del nuoto, venuti da tutte le parti del mondo, tranne che dall'Italia... E Bougoin ha po- tuto così battere degli uomini di una riputazione

Parigi).

Miss KeUerman e la signorina Frauendorfer all'arrivo.

(Fot. Branger - Parigi).

sportiva universale. Gli undici chilo- metri e quattrocento metri furono da lui percorsi in 3 ore, 6 minati e 6 se- condi, cioè ventiquattro minuti meno del tempo impiegato da Paulus lo scorso anno, sebbene ieri il vento fosse contrario. Questo tempo costi- tuisce un record e dà una velocità di 3 chilometri e 669 metri all'ora.

Ma più che la vittoria di Bougoin, il successo della prova è dovuto alla lotta veramente accanita tra l'austra- liana misB Kellermann e la signorina Frauendorfer, austriaca. Queste due eccellenti nuotatrici quasi non si sono lasciate un istante durante il per- corso, arrivando sulla medesima linea, come duo cavalli in corsa che facciano deadheat all'arrivo. Questo accanito combattimento tra due donne graziose ha entusiasmato il pubblico, che ha fatto a miss Kellermann e alla signo- rina Frauendorfer una vera ovazione, non appena ha appreso che i giudici di arrivo le avevano classificate a punti pari, avendo entrambe compiuto il per- corso in 3 ore, 59 minuti, 30 secondi e 2/5. Il record femminile stabilito l'anno scorso da miss Kellermann era dunque stato battuto di un'ora.

Come è noto, la partenza fu data in tre g r u p p i : nel primo erano miss Kel- lermann, la signorina Frauendorfer e la signorina Herxheimer; nel secondo

Bougoin con altri avversari più mo- desti ; nell'ultimo gl'inglesi Billington e Greasley, il francese Paulus e Standring.

Appena data la partenza di quest'ultimo gruppo, Billington si dà a nuotare con una tal velocità, che sembra debba compiere una corsa d i cento metri anziché dodici chilometri. Al ponte di Tol- biac, cioè in meno di mille metri, egli ne ha già guadagnati cinquanta a Greasley, che lo segue secondo. Intanto, Bougoin è già in testa al suo gruppo : e come la corsa si va approssimando alla fine, una grande incertezza tiene la folla: Bil- lington è riuscito a guadagnare i 15 minuti che 10 dividevano da Bougoin alla partenza ? Molti dicono d i sì, ma altri — quelli che hanno scom- messo per l'inglese — negano; e quando all'arrivo è primo il francese, sebbene gli applausi siano calorosi ed unanimi, non tutti credono nella vit- toria. Passano così i primi minuti in un'attesa febbrile : ogni tanto qualcuno grida : Billington, ecco Billington ; m a sono falsi allarmi... Dopo quindici minuti, anche i più restii si convincono della vittoria di Bougoin. Billington è infatti già battuto. Egli giunge dopo 16 minuti e sei secondi : 11 francese ha vinto dunque per un minuto e sei secondi. Non è molto ; ma è quanto basta.

Tra una grande curiosità Billington, furibondo, sale nella barca. Ha egli le m u t a n d e ? Questa cu- riosa questione era stata posta da alcuni spetta- tori durante l'attesa ; e la risposta era stata ri- messa allo stesso Billington, quando sarebbe risalito in barca... Ma il decoro britannico e r a salvo... Con le ampie spalle nude, lo sguardo fiero, ansante e gocciolante l'inglese si accoccola a prua,

vicino al rematore. Egli pretende che Bougoin si è fatto rimorchiare du- rante la corsa e presenta un reclamo... Poi sale sul battello, trasformato per l'occasione in sala di vestiario ; e placata la prima ira, si abbatte.

Pallido e stanco, ad un giornalista che lo inter- roga, risponde : — Io ho nuotato oggi con l'inten- zione ferma d i vincere e non credo possibile che Bougoin m i abbia potuto p r e c e d e r e in questa corsa, nella quale impegnai t u t t a la mia abilità e t u t t a la mia energia senza ricorrere a mezzi sleali. I o sono pronto a ricorrere, se Bougoin vorrà, anche domani, sulla stessa di- stanza odierna, con una scommessa di 12.500 fr.

Soltanto esigo dei com- missari speciali sui bat- telli di vigilanza durante il percorso.

Piii calmo e più con- tento invece parve l'altro

inglese, Greasley, giunto terzo. L'acqua era troppo fredda e la corrente troppo pigra; ma egli aveva a sentirlo, un grande vantaggio sugli avversari • di essere allenato dal famoso Newman. Chi è Newman ? Greasley ci ha detto che è famoso;

e ha soggiunto che durante tutto il percorso lo ha condotto e diretto in modo mirabile. Sotto l'abile guida, Greasley andava così veloce e leg- gero, da non risentire alcuna stanchezza e da non avere alcuna preoccupazione. E perchè mai New- man non è andato più lesto, in modo che il suo allenato giungesse primo? Ma Greasley ci ha fatto sapere infine che non ha vinto perchè gli altri erano più veloci d i lui !

Bougoin, il nuovo campione del mondo, era raggiante. Io non sono stanco, ha detto ad un re- dattore dell 'Auto. E poi ha gridato: Viva V Avito.

Ecco un modo come un altro di dire delle cose convincenti. Bougoin ha diciotto anni. Meccanico aggiustatore, apprese a nuotare nel gennaio 1903 e nel giugno partecipò a una corsa di cento metri, nella quale giunse secondo, dietro Vasseur. Nel campionato del mondo dei 500 metri, nel mede- simo anno, finì nono. L'anno scorso fu quarto nella stessa prova. Designato a rappresentare i nuotatori francesi ai giuochi olimpici di Atene, non ottenne successo. Al suo ritorno in Francia, disputò un campionato di 500 metri, ove, malato, giunse secondo. Lo scorso anno Bougoin, nella traversata di Parigi a nuoto, abbandonò la prova a metà percorso. Domenica era stato battuto nelle eliminatorie d a Billy. Egli non era dunque il fa- vorito. Che non abbiano contribuito al successo i

Miss KeUerman e l i signorina Frauendorfer, prima di parti.rt\

(Fot. Branger - Parigi), i duecento grammi di Madera, le sette uova ed i 140 pezzi d i zucchero presi durante la traver- sata?...

Per occuparmi del vincitore e del vinto, ho di- menticato il primo gruppo, che f u certo il più interessante: il gruppo delle nuotatrici. Mentre la signorina Herxheimer si lasciava distaccare fa- cilmente dalle due avversarie, miss Kellermann e la signorina Frauendorfer impegnavano una lotta che resterà memorabile negli annali sportivi, come quella di Don Chisciotte e del vetturale in quelli della cavalleria errante. Le due nuotatrici quasi non si sono lasciate un istante. Miss Kellermann nuotava col suo metodo abituale, mentre l'altra a bracciate caratteristiche, meravigliose di legge- rezza e di elasticità. La signorina Frauendorfer prolunga, nuotando, in sì bel modo il suo terzo movimento, che a ciascuna ripresa la sua testa resta per tre o quattro secondi coperta dall'acqua.

Al ponte Alessandro VII il cronometro segna 2 ore e 21 minuti per i sei chilometri e 807 metri impiegati dalle due nuotatrici. La signorina Frau- endorfer precede miss Kellermann di circa tre metri. La folla dalle rive applaude incessante- mente, incoraggiando le due avversarie. Riuscirà la signorina Frauendorfer a battere la sua formi- dabile competitrice, che è reputata la più forte nuotatrice del mondo? Per qualche po'il pubblico ha questa illusione; m a al ponte di Jena miss Kellermanif riesce a guadagnare dieci metri, che diventano venti al ponte d i Grenelle.

La folla applaude sempre, dalle rive, dagli al- beri, che trovano numerosi amatori... e dai tetti.

Non restano che cento metri all'arrivo.

(7)

j-i j± o J- jt iyi x jx o r \ j zi j. i r jo.

— Miss Kellermann ha vinto...

— Essa ha voluto vincere c o s i -

Ma ecco la signorina Frauendorfer tentare lo estremo sforzo, con uno scatto meraviglioso : in cinquanta metri, a bracciate fulminee, essa rag- giunge la sua rivale e la passa.

Ora la folla grida, entusiasmata dallo sforzo ma- gnifico. Il traguardo è a pochi metri, la vittoria non dovrebbe ormai sfuggire all'austriaca. Ma mentre gli applausi e i gridi si confondono, miss Kellermaun, raccogliendo tutte le sue forze, ri- torna superbamente sulla coraggiosa rivale e finisce sulla sua medesima linea.

Domenica 29 luglio avremo la seconda gara per la traversata di Parigi. Questa volta la gara è in- detta dal giornale Les Sports, ed i concorrenti saranno i seguenti:

1. Jarvis (inglese); 2. Wolffe (inglese); 3. Tay- lor (inglese); 4. Mario Albertini (italiano); 5. Vin- cenzo Altieri (italiano); 6. Davide Cattaneo (ita- liano); 7. Ed. Meijer (olandese); 8. Ooms (olan- dese); 9. Aug. Maas (belga) ; 10. Sig.a, Walburga de Isacescu (austriaca); 11. Jean-Louis Imhof(sviz- zero); 12. Lafargue (francese).

„*» La settimana scorsa abbiamo registrato un nuovo tentativo della traversata della Manica.

11 nuotatore Wolft' è partito precisamente da Douvres, di fronte &\V Hotel Burlington. Il rimor- chiatore Commonwealth, su cui hanno preso posto molti fra i suoi amici, lo accompagna: inoltie

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Paulus, il favorito.

egli è seguito da una piccola barca, la Lizze.

Wolff si trova in condizioni splendide ed è con- vinto di riuscire. Una folla numerosa lo acclama al momento della partenza. Non è imbarazzato da alcun costume e non porta maschera; porta solo un paio di occhiali neri per proteggere gli occhi dall'acqua salsa.

Wolff si distingue dagli altri nuotatoli che hanno tentato di traversare lo stretto, in questo senso, che è capace di non trangugiale d'acqua, nemmeno quando il mare è agitato. Prima di partire Wolff è stato spalmato di giasro b'anco.

Si tuffa nell'acqua alle 11,39, ad un segnale del rimorchiatore che si trova a cento 100 metii dalla costa, e incomincia a nuotare alle 11,40. Sotto la direzione del pilota Mac Donald, Wol ' si dirige diritto dinanzi a sè verso sud, fendendo l'acqua con un nuoto vigoroso. Durante la prima mezza ora compie quasi due chilometri. In quel mo- mento traversa un banco di meduse, ma riesce a liberarsene senza essere stato incomodato. Alle 13,30 il nuotatore si trova a (5 km. e mezzo dalla baia di Saint-Margaret. Si avanza ad una velo- cità maggiore che non fosse quella a cui le per- sone competenti si attendevano. Il numero delle sue bracciate è di 28 o 29 al minuto. Il tempo è splendido. Alle 14,40 Wolff è a nove chilometri dalla costa.

Si comincia a perdere di vista l'Inghilterra.

Alle 15,40 il nuotatore è a 13 chilometri, e si trova quasi a mezza strada. Alle 17,41 un telegramma da Douvres annuncia che Wolff è a più di mezza strada, e si con- sidera che abbia molta probabilità di giungere, più che non abbiano avuto tutti i nuotatori che lo precedettero.

Alle 20,35 Wolff continua a nuotare ed è in condizioni ottime, e si avvicina alla costa francese.

Ha battuto per velocità tutti i records precedenti e si trova a 12 chilometri da Calais.

Un telegramma inviato da Douvres alle 23,56 annuncia che Wolff ha abbandonato, in seguito ad una ferita ad una gamba.

E' stato ritirato alle 21,15. Si trovava all'ovest del capo Gris-Nez, a circa 7 miglia dalla costa francese.

Un altro nuotatore, certo Paride Ca- tinelli, è partito a nuoto da Toinavento ed è arrivato a Milano, impiegando ore 7,55'50" e percorrendo pure una distanza di 50 chilometri.

, * , A Genova, nello specchio acqueo di S. Nazaro, si svolsero, dinanzi a nume- roso pubblico, le gare di nuoto promosse dalla Bari Nantes. Ecco i risultati :

Gara popolare.— 1. Massa; 2. Rizzoni;

3. Lai.

Cara Juventus. — 1. C o s t a ; 2. Parodi ; 3. Nano.

Nella Cara a squadre venne classificata prima la Bari Nantes di Genova.

Cara d'onore. — 1. Rossi; 2. Gi- gli; 3. Loffredo.

Il prof. Negrini diresse ottima- mente le gare.

„*» Il campionato francese di nuoto su 400 metri si è disputato all' Hàvre in mare. Riuscirono : Lo Vasseur, in 6'30"; 2.0 Renau ; 3.0 Anihé.

Indetta dal giornale La Pro- vincia Pavese, e organizzata dalla R. N. Pavia,ebbe luogo domenica 15 sul Ticino una gara per giovani d'età in- feriore ai 17 anni e una gara Pueri per ragazzi non ancora quattordicenni.

Ecco i risultati :

Coppa Provincia Pavese (m. 300, cor- rente in favole); Prima batteria; 9 par- tenti : l.o Ferrari, 2.o Baldi, 3.o Belloni, 4.o Gnocchi.

Seconda batteria; 9 p a r t e n t i : l.o Per- d u r a , 2 o Giorgetti, 3.o Pisati, 4.o Girardi.

Decisiva : i primi quattro di ogni bat- teria : L o Perduca Gino, R. N. Pavia, in 2' 37" 2/6,2. Baldi Edoardo, R. X. Pavia, in 2'42",3.o Ferrali Mario, R. N. Pavia, in 2' 42" 7 „ 4.o Giorgetti Augusto, R. N.

Milano, i n ' 2 ' 43" :,/B.

Gara Pueri (m. 100 corrente in favore), 20 partenti : 1 .o Sansoni, 2.o Boggeri, 3.0 Fer- rari, 4.o Loveti.

La Giurìa era formata dai sigg. Fran- cesco Albertini, presidente. Antonio Be- r e t t a , segretai io,

M. Albertini, star- ter , Vennoni C.

Zolla E., cronome- tristi, dottor T. Gtorgi, dottor Lodigiani, T. Sem- bi, giudici d'arrivo.

»*„ A Genova, dome- nica scorsa, nelle acque di San Nazzaro, e b b t r o luogo le gare di nuoto della Rari Nantes. Vi as- sisteva un pubblico nu- meroso, fra cui erano nu- merose signore.

Gara Juventus. Colle- gio Genova, metri 100:

1 .o G! aseppe Na no, 2.o Le- pini, 3.o Sanguinetti.

Gara Scuole Seconda- rie : Lo Augusto Massa, 2.o Mario Cogno, 3.o Be- nedetto Vt zzano.

Campionato Universita- rio: Lo Alessandro Cogno, medaglia d'oro ; 2.0 G. B.

Baffico ; 3.o Ernesto Stras- si ra ; 4.o Davide Togari;

5.o Emilio Lauzetti.

Il signor Ernesto Stres- serà aveva vinto il cam- pionato nel 1904 e 1905.

„*, Nello s p l e n d i d o

Btllington, 2° arrivato.

specchio d'acqua di fronte all'elegante chalet della Rari Nantes di Firenze ebbero luogo le seguenti gare :

Gara incoraggiamento : m. 200, fra i soci dello R. N. F. mai premiati. — 1° Muzi, medaglia vermeil; 2° Nanterino Signorini, id. argento pic- cola; 3° Granella, id. bronzo piccola; 4° Taviani.

Gara della Coppa dell'Amo: campionato to- scano di velocità: m. 100. — 1" Lampugnani, in 1' 13", vincitore per la seconda volta della splen- dida coppa e medaglia d'oro; 2° Borghi Mario, in 1' 21", medaglia d'argento grande; 3° Painpaloni, in 1' 24", id. argento piccola; 4° Borghi C., id.

bronzo grande ; 5° Berni.

Gara militari: m.'200. — 3° Pisano; 2° Pisci;

3° Politto, tutti del 27° fanteria.

Gara orfani militari. —1° Bracali; 2°Zennaro;

3° Cartagli ; 4° Camardu; 5° Marinelli.

Gara indumentale : m. 200.-— 1° Salvini; 2° Ca- pani

Ed eccoci ad una bella ed interessante gara

La Gara di nuoto « Coppa Provincia Pavese s>.

I concorrenti: l. O. Perduta; 2. E. Baldi; 3. M. Ferrari; 4. A. Giorgetti;

2', 3' e 4• arrivali. (Fot. A. Beretta - Pavia).

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La corsa del Circuito bresciano

soppressa

La notizia diffusasi in un attimo in tutta Italia a mezzo dei grandi giornali quotidiani, ha provo- cato l'indignazione generale non solo del popolo bresciano, ma di t u t t a la famiglia sportiva e indu- striale del nostro paese. Una simile sospensione, provocata da un rifiuto di concorso di soldati per parte del ministro della guerra, viene all'ul- timo momento a privare lo sport automobilistico nazionale del suo avvenimento principe.

Ma lasciamo pure a parte lo spettacolo, che prendendo motivo dallo sport della velocità, ha il vanto di richiamare in Italia numeroso il fore- stiere, e di arricchire in pochi giorni un'intera regione, questa soppressione inaspettata, che viene ad un mese di distanza dall'effettuazione della corsa a demolire t u t t o un ricco programma di organizzazione, alla quale da mesi e mesi atten- devano i figli della Leonessa d'Italia, arreca un grave danno a quella industria, che in poco tempo fece accreditare sul mercato estero i pro- dotti della nostra meccanica.

Chi non ha seguito da vicino le evoluzioni dello sport del vecchio e nuovo continente; chi non è consapevole degli studi, dei preparativi, delle ingenti spese che devono compiere e soste- nere i nostri industriali iscrivendosi alle corse, e

Una riparazione durante la corsa del Grand Prix.

volendo così prendere quelle precauzioni che il ministro dell'interno loro imponeva permettendo l'effettuazione della corsa. Per il passato questo regolamento sul servizio territoriale non era mai stato impugnato a danno dello sport.

Il ministro Viganò col suo decreto ha compiuto un dovere e nessuno fa questione su questo punto;

ma il male sta nell'epoca in cui è stato da lui im- pugnato un regolamento ed emanato un decreto.

Se esso fosse venuto per tempo, si sarebbe prov-

care il principio inattesamente e tardivamente alla corsa di Brescia, con gravissima j a t t u r a di quella nobile regione e con grave scompiglio di tutto il campo automobilistico.

Rispettiamo pure leggi e regolamenti, ma non incoraggiamo così Uno degli sports più pratici e più utili per il nostro paese. Come all'estero, il nostro esercito dovrebbe tenere in maggior conto l'automobilismo.

GUSTAVO VERONA.

veduto ad assicurare con un corpo di volontari ciclisti (è questa una nostra opinione) alla sor- veglianza del circuito, e se quest'ultima risoluzione non avesse corrisposto alle esigenze di un tale servizio, per tempo si sarebbero informati gli in- teressati di t u t t o il mondo, a rinunciare alla Set- timana bresciana.

Quando invece le macchine erano ultimate, quando garages ed officine si erano stabiliti nel Bresciano, quando i concorrenti già provavano il circuito, è scoppiata la bomba, le cui conseguenze, se non saranno fatali, certo nocive assai riusci- ranno per quello sport che ha dato vita ad una industria nuova e che tanto onora il nostro paese.

Furono le gare automobilistiche che all'estero fecero conoscere ed apprezzare le nostre migliori marche, e fu appunto in seguito ai trionfi ripor- tati dai nostri guidatori nelle precedenti prove della Gordon-Bennett, della Coppa Vanderbilt, del Monte Ventoux, del Grand Prix di Francia, che crebbe l'esportazione, specie in America, delle vetture automobili italiane.

La gara automobilistica era oggi maggiormente reclamata dai nostri industriali, inquantochè alla seconda corsa per la Coppa Florio si erano in- scritte quasi tutte le migliori fabbriche, ed alcune, come la Ztist, Vlsotta-Fraschini, la Spa, prende- vano occasione dal Circuito bresciano per debut- tare ufficialmente nella grande prova di velocità.

Dopo il Grand Prix della Sartlie le fabbriche estere, sconfitte in quella prova, si ripromettevano una rivincita appunto nella corsa di Brescia, la quale si svolgeva su un circuito che da tutti gli intenditori era stimato il migliore fra quanti fu- rono quest'anno studiati e preparati in Europa.

La corsa del Bresciano si annunciava dunque, sportivamente parlando, la più importante della stagione. Essa viene oggi a mancare, ed i danni che ne derivano dalla sua sospensione sono rilevanti.

Da mesi e mesi i nostri industriali attendevano alla costruzione di modelli speciali di macchine per la gara della Coppa Florio, e il Comitato organizza- tore, incoraggiato dal risultato della prova del 1905 (che aveva fatto guadagnare in una settimana alla città di Brescia un milione), già aveva incon trato ingenti spese nella preparazione di questo secondo Circuito.

Credevamo, anche dopo il primo rifiuto del ministro Viganò, che almeno per quest' anno si sarebbero ancora favoriti gli organizzatori bre- sciani. Ogni speranza è oggi completamente per- duta dopo la parola del ministro Giolitti, il quale ha definitivamente negato il concorso dei soldati.

Nessuna preghiera, nessun interessamento di uo- mini politici ha potuto convertire- nella sua opi- nione il ministro della guerra. E dire che si sa rebbe potuto ugualmente salvare il principio del regolamento sul servizio territoriale, concedendo per un' ultima volta la t r u p p a e diffidando gli organizzatori per l'avvenire a provvedere in tempo e diversamente. Si sarebbe evitato così di appli-

. .-il-., i.i ....--..,] ..

Gara della Coppa Città di Firenze (offerta dal Municipio), messa in palio nel 1905; campionato toscano di mezzo fondo; m. 600.

didamente primo Ferrari, r. n 2° Lampugnani, in 8' 9", che era detentore della Coppa nel 1905; 3° Nanterino, in 8' 27";

4° Muzi in 8' 50" ; 5° Pampaloni, in 9' 8" ; 6° Caviani, in 9' 16".

Tina folla di eleganti signore, e sportsmen assisteva alle gare.

• Arriva splen- f., in 7' 35";

chi non comprende la necessità di queste ultime, non può darsi ragione dell'indignazione provo- cata dal decreto di un ministro.

L'attuale ministro della guerra, contrariamente ai suoi predecessori, ha voluto negare il suo appoggio alle due maggiori prove automobilistiche italiane, ed ecco svanire, per la stessa causa, prima la corsa in salita Susa-Monce- nisio, e poi la corsa di velocità in pianura, il Circuito Bresciano.

Quando in Italia e all' estero si indissero le prime gare automobili- stiche, esse, perchè non ancora ben studiate e preparate, diedero luogo a

Il primitivo cambio dei pneumatici.

„*„ Assai importanti riuscirono le gare di nuoto promosse dalla Rari Nantes di Spezia.

Oara incoraggiamento ; libera a t u t t i i nuotatori che non abbiano mai vinto premi ; percorso m. 300.

Partono 10 nuotatori.

1" Ettore Braccotti, r. n., in minuti 5' 37" ; 2° Ezio Rosellini, r. n., in 5' 40"; 3° Giuseppe Morena, in 6'.

Oara studenti ; libera a tutti gli studenti della Spezia ; percorso m. 300. Partenti quattro.

1° Gino Ferrari, r. n., in minuti 3' 48"; 2° Al- fredo Mosti, r. n., in 3' 51"; 3° Giovanni Trom- betta.

Gara campionato spezzino ; libera a tutti i nuo- tatori del golfo della Spezia; percorso m. 2000.

P a r t e n t i sei nuotatori.

1° Francesco De Pasquale, campione ligure, in minuti 36' 53"; 2° Gerolamo Rizzato, in 41' 55;

3° Abele Bertoni, in 47'; 4° Guido Papini, in 48'.

La Coppa triennale, dono del Municipio della Spezia, rimane così ancora per un anno in cu- stodia della Rari Nantes di Spezia.

deplorevoli incidenti. Questi ebbero un'eco anche alla Camera, e da allora in poi le precauzioni non furono mai troppe ; le Autorità, d'altra parte, compresero il benefìcio che un'industria nuova ritraeva da quelle prove, che si svolgevano sulle

pubbliche strade, e diedero fino a pochi mesi or sono il loro completo appoggio. Infatti noi quest'anno assistevamo in Sicilia alla corsa per la Targa Florio, corsa che, come tutte le prece- denti prove italiane, non dava luogo ad alcun incidente.

Il ministro Viganò, interpretando alla lettera un vecchio regolamento sul servizio territoriale, ha negato il concorso dei soldati, che gli stessi organizzatori reclamavano dall'Autorità militare,

(9)

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Il pneumatico e la "¡ante,, smontabile

I risultati del Gran Premio di Francia hanno eloquentemente dimostrato la parte importante ch'ebbe alla sua apparizione quella che noi, con- gedando il vocabolo francese, chiameremo la jante smontabile.

In una prova in cui t u t t e le riparazioni dove- vano essere compiute coi mezzi disponibili a bordo

¿ella macchina, e in cui la perfezione del meccanismo permetteva di prevedere che le fermate sarebbero state imputabili agli scoppi delle gomme, si comprende che i con- correnti abbiano pensato a ridurre la du- rata delle fermate stesse.

Vi erano due mezzi per raggiungere tale scopo; trovare il modo di operare il cambio del pneumatico nel più breve tempo possi- bile, oppure adoperare gomme fabbricate con gelosa e scrupolosa cura. Quest'ultima soluzione diede, per cosi dire, l'occasione di dimostrare la praticità della jante smon- tabile, la quale ha fatto una prova brillante.

Michelin ne aveva munite le vetture di Sisz e di Nazzaro.

Way, Alberto Assauto, Annibale Bocca, cav. inge- gnere Giovanni Banaudi.

*** A Genova si è fatta la Società Zena, per fab- brica d'automobili, col capitale di lire 320.000, aumen- - tabile a lire 600 mila.

Il Consiglio d'amministrazione è cosi composto : cav. Garibaldi Coltelletti, presidente ; ing. Achille Tarditi, vice-presidente ; Emanuele Gianolio, Lorenzo Cresta, Roberto Bassi, consiglieri; sono sindaci effettivi i signori: Enrico Heil, Luigi Conte, Cornelio Ro- mani, e supplenti: Febo Cavassa e Vittorio Dall'Orso.

*** A Milano si è fondata la Società Atretos per la produzione di imperforabili per automobili e cicli. Il capitale iniziale è di lire 130 mila.

*** A Napoli si è costituita una Società sotto la denominazione di International motor garage Anatra e Tatafiore (Emilio Anatra e ing. Francesco Paolo Ta- tafiore), per l'esercizio di garage automobilistico e annesse officine meccaniche per riparazione e manu- tenzione vetture automobili, con il capitale di lire 100 mila.

*** A Milano si è fondata la Società Pavesi, Crespi e C., col capitale di lire 500.000, aumentabile a lire 1.000.000, per deliberazione del gerente sig. Francesco Crespi.

Furono nominati sindaci i signori: Brioschi ragio- niere Giovanni, Valsecchi Luigi, Ugo Bartesaghi, Felice Bisleri e Giuseppe Piazza.

Scopo della Società è l'industria ed il commercio della carrozzeria di lusso, comune ed anche automo- bilistica.

*** A Chiavari, nelle sale della Società Economica, venne costituita, a rogito notaio Giovanni Borzone,

La jante, munita del pneuma- tico già gonfiato, viene ap- plicata ai la ruota.

rigeva alla Casa Pirelli, nessun altro passo è stato fatto dalle due parti. La cosa, dato l'uomo propo- nente e la Ditta accettante, si può quindi come ritenere seriissima.

La jante sopprime sulla strada qualsiasi operazione di riparazione o di gonfiamento dei pneumatici, e permette uu ricambio q u a s i istantaneo senza richiedere grandi fatiche.

P e r m e g l i o spiegarci, dovremmo dire che si tratta di un cerchio in legno provvisto di un pneu- matico già gonfiato. Questo cerchio per mezzo di otto bolloni si ap plica ad un altro cerchio fisso della ruota.

Questa la spiegazione alla buona:

dai disegni il lettore potrà meglio comprendere la comodità di questa jante.

Coloro che hanno assistito alia gara del Circuito della Sarthe han potuto a m m i r a r e il rapidissimo

cambio dei pneumatici provvisti di 4ante e cal- colarne i benefìci.

Sisz, ad esempio, ha cambiato 13 pneumatici, e in ragione di 4 miuuti ciascuno ha perduto 52 minuti di tempo ; Clémeut, che uou aveva le jantes, ha cambiato 8 gomme soltanto, ma ini negando dieci miuuti ciascuna al minimum, perdette 80 minuti. E' certo, però, che senza la provvidenziale jante Michelin la corsa avrebbe potuto cambiare.

Ed una conclusione da tutto ciò si può t r a r r e : nelle corse future, senza eccezione, ogni vettura sarà munita del nuovo apparecchio, indubbia- mente.

Una buona precauzione: la bollatura dei p/.eumatici per evitare il camb o innanzi la partenza in una corsa.

Gabriele d'Annunzio

e le ruote per automobili

Il nostro corrispondente milanese ha potuto avere esatte informazioni su quanto alcuni gior- nali hanno pubblicato a proposito di una ruota d'automobili i n v e n t i l a da Gabriele D'Annunz'o e che servirebbe ad abo'ire l'uso degli attuali pneu-

matici.

La Casa Pirelli ha ricevuto dall'illustre scrit- tore l'invito diretto per venire a trattative con- crete, ma queste non si sono ancora effettuate, perchè dopo la lettera con la quale il poeta si di-

risponde alla praticità. Tutti abbiamo notato come, per molteplici ragioni, la solita cornetta non è suffi- ciente p-r a v v r t i r e il lasciar libera la strada per il sopraggiungere dell'automobile; era quindi neces- sario uu allarme ritridente e rumoroso per richiamare l'attenzione specialmente dei cairettieri, sovente son- necchianti.

Lo scappamento libero offre il grandissimo van- taggio ili far più facilmente le salite.

E'(--e to che questo nuovo ordigno incontrerà le preferenze anche degli automobilisti italiani, quelle stesse preferenze che essi hanno già largamente ac- cordate a tutte le altre novi'à che il Sindacato fran- cese dei Brevetti Bjw.len ha presentato finora, vedi, per esempio: il suo potentissimo freno per cicli ed automobili, i tubi e le trasmis-sioni flessibili per co- mandi, olio, benzina, le manette per comandi, ecc.

R cordiamo volentieri che la liliale in Italia di questa casa trovasi a Milano, via Sirtori, 16.

*** .1 Torino si è costituita la Società anonima sotto la denominazione: Fabbriche riunite Way-Assauto, avente per oggetto la fabbricazione ed il commercio di viti, b ilioni, dadi in ferro, acciaio, ottone ed altri metalli di trafileria e fonderia di metalli, di ferra- menta per capriate, tettoie e ponti, di macchine e parti staccate di esse, di articoli fucinati, stampati, noni hè di qualsiasi parte meccanica ed affine per qualunque genere d'industria, ecc. Il capitale sociale è di L. 2 000.000 diviso in 80.000 azioni al portatore da L. 25 caduna.

Il primo Consiglio d'amministrazione è costituito dai signori: cav. uff. Giovanni Diatto, presid.; Luigi

la Società Elettrovie Chiavaresi, col capitale iniziale di lire 75 mila, con facoltà al Consiglio i'ammini;

strazione di elevarlo a lire 250 mila. Al Consiglio di amministrazione vennero eletti i seguenti signori : ing. comm. Luigi Zunini, ing. Riccardo Questa, pro- fessor Massa Giacomo, Dall'Orso L., avv. 5 . n . De- voto, avv. Francesco Casareto, Rossi dott. Giuseppe.

A sindaci vennero eletti : Arata avv. Nicola, Bri- gnardello avv. Pilade, Mazzini cav. Panfilo; a sup- plenti: i signori Bianchi Arrigo, Filippini Gerolamo.

A Torino venne costituita Società sotto la de- nominazione Urtis, Società anonima commercio arti- coli elettrici, avente per oggetto la compra-vendita di materiali di qualunque genere per impianti elettrici ed applicazioni elettriche e generi affini, col capitale di lire 450 mila aumentabile a lire 1.500.000.

A comporre il primo Consiglio d'amministrazione sono nominati i signori: Oesare Urtis, Quagliotti cav. uff. Vincenzo, Goria Gatti cav. avv. Cesare, dott.

Giovanni Martignoni e ing. Domenico Civita, che accetta a mezzo del suo procuratore signor Urtis.

Presidente del Consiglio è eletto il signor dottor Gio- vanni Martignoni, ed a vice-presidente il cav. avvocato Cesare Goria Gatti. Sindaci effettivi sono i signori:

ing. Gaspare Jean, rag. Gerardo Gobbi e avv. Ettore Poggio. Sindaci supplenti i signori : ing. cav. Gino Neirone, ing. Giuseppe Cavallero.

*** Nel recente Concorso automobilistico di Vals Les Bains, i pneumatici Hutchinson, montati su vet- tura La Buire, si sono classificati :

l.i nella categoria delle grosse vetture, e 3.i nella classifica generale. Non si potrebbe desiderare di più.

Nel mondo commerciale sportivo

A Milano il Sindacato francese dei Brevetti Bowden, sempre pionto ad offrire agli automobilisti

quegli ordigni di massima ne- cessità che ren- dono più sicura la loro marcia, ha lanciato sul mercato il fi- schio a scappa- mento libero.

Questo ordi- gno di nuova c r e a z i o n e sta r a c c o g l i e n d o all' estero lar- ghe s i m p a t i e dalle case co- struttrici e da- gli automobili- sti per la sua ge- nialità e perchè

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tato del mio entusiasmo vero e sincero, ma ora, da un paio di anni a questa parte, comincia nel- l'animo mio a prender posto, ed ho paura che ci si insedii stabilmente, un certo scetticismo, che se non fa scemare del tutto quel tale mio entu- sianio, può con il tempo raffreddarlo.

— Perchè è avvenuto in lei, o meglio sta avve- nendo, questo cambiamento ?

— Perchè dopo le lotte famose tra corse e con- corsi, dopo che i fautori delle une si son messi d'accordo (apparentemente) con i fautori degli altri, a me è rimasta la convinzione che fra pochi anni non si potrà, nè si dovrà parlare di corse o di concorsi, perchè tanto le une che gli altri, invece di essere di vantaggio, potrebbero essere di danno all'automobilismo.

— In che consisterebbe questo danno ?

— Lei mi vuol far dire delle parole crude, eb- bene, giacché ho cominciato, vuoterò il calice fino a quella tale feccia. Parliamoci chiaro. Oggi l'auto- mobile considerato come mezzo di locomozione ha bisogno di una propaganda, diciamo così, spic- ciola, alla buona, alla portata di tutti ; ha bisogno di persuadere i non ancora persuasi di quella utilità che da esso si può trarre per il trasporto delle persone e delle merci. Questa propaganda la si può fare o privatamente, cercaudo di per- suadere materialmente, con prove palpabili, ogni individuo suscettibile a diventare un utente, o pubblicamente, dimostrando a note molto chiare

che veramente l'automobile è un mezzo di loco- mozione e di trasporto che può supplire alle defi- cienze che altri mezzi o troppo lenti o troppo costosi hanno dimostrato. Questo io penso debba succedere fra qualche anno, e queste dimostrazioni non ce le può più dare ora, p e r quanti studi si facciano sui regolamenti, uè un concorso n è una corsa.

•— E perchè, scusi, se finora invece^tutti, com- preso lei... ed io,

abbiamo trovato che tanto le cor- se quanto i con- corsi erano ec- cellenti mezzi di propaganda, e se abbiamo ricono- sciuto che a que- ste m a n i f e s t a zioni dobbiamo il grande, l'enor- me, l ' i n a t t e s o s v i l u p p o del- l'automobilismo, o r a dovremmo rinunziarvi ?

— Perchè, - e mi pare d'averlo in parte detto, ora il pubblico si è impadronito anche dell'auto- mobile, e comin- cia a farlo en- trare negli usi pratici della vita quotidiana. S e una volta esso pubblico atten- deva con entu- siasmo il risul- tato di una corsa, il fatto avveniva perchè conside- rava come spet- tacolo quello che oggi invece esso a t t e n d e come prova, e noi non possiamo dare a tutti le spiega- zioni esaurienti che li persua- dano a trovare ordinario il fatto di u n a c o r s a nella quale due terzi delle vet- ture a b b a n d o - nano, ed un terzo solo c o m p i e il percorso. Questo per d a r l e un esempio dei più semplici. Se noi c o n tinuassimo, insistessimo an- cora per molti anni nel sistema d e l l e g r a n d i corse automobi-

listiche, finiremo per apportare del danno alla nostra causa, tan- topiù, e di questo siete un po' colpevoli voialtri giorna- listi, quando si

legge che le gravi spese dovute sostenere in ogni corsa dalle case sono tra le principali cause che fanno tenere alti i prezzi degli automobili.

1 concorrent

rmmmimm

Il torinese, GHuppone trionfatore del meeting d' Ostenda, vincendo la categoria delle motocicletl1

Potlier.

r automobilismo c i l suo aMettire

Se alle cose che andrò esponendo avessi potuto aggiungere il nome del mio egregio intervistato, esse avrebbero sicuramente acquistata una grande importanza, ma (fortunatamente) anche la parola data da un giornalista ha e deve avere il suo valore, ed è però che io ho promesso di tacerlo questo nome e lo taccio.

Basterà, per il lettore che vorrà immaginarselo, il sapere che il mio interlocutore è uno degli im- mancabili partecipanti in tutte le grandi organiz- zazioni sportivo-turistiche italiane nel campo del- l'automobilismo, partecipante, e, direi quasi, magna pars, perchè oltre all'opera attiva ed intelligente, vi ha sempre portato il suo nome stimato e, molto spesso, il suo largo contributo anche materiale.

E non proseguo per non manifestarlo maggior- mente.

Quando lo vidi pochi giorni addietro, conoscendo come sia preziosa una simile conversazione, ma come lo sia ancora di più il tempo per chi ne usa con benefìcio pubblico, attaccai senz'altro il di- scorso su quanto mi interessava.

— Cosa intravvede lei per il f u t u r o nel campo dell'automobilismo ?

— Ecco, bisogna distinguere, intende parlare dell'industria o dello sport dell'automobile?

— Cominciamo dal secondo, se non le dispiace.

— Anzi... lei sa bene che il poco che ho fatto e che continuerò a fare a prò di esso, è un por-

Wattelier.

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Torino • Società Anonima Frera - Milano I Torino - Società Anonima Frera • Milano Il motociclista francese Thomas, caduto a Londra du-

rante le corse al Cristal Palace la settimana scorsa.

— E lei trova che ciò è almeno esage- rato ?

— No, oggi sono in vena di... trop- pa sincerità, il fatto

co della Francia.

ma è un fatto materiale al quale si potrebbe rimediare, invece io penso al danno morale.

— Ed i concorsi?

— Ugualmente. Potranno tro-

SMHSìia

1 il chilometro con partenza in volata in 25" 415 (139 lem, all'or*) su una motocicletta Peugeot.

yar nuove formule per essi, trasformarli finché vorranno, mischiarli con le corse in modo da trarne fuori da quegli avvenimenti che tecnicamente non servono, e come spettacolo non attraggono, ma se nei risultati il pubblico, questo gran signore e pa- drone, vedrà il numero dei concorrenti diminuire giorno per giorno, assottigliarsi in certi propor- zioni abbastanza spaventevoli, finirà col dire a se stesso delle sconfortanti parole, e con l'allontanarsi da noi. Questo è il mio pensiero. Finora si trat- tava di esporre al mondo intero questa grande ap- plicazione dei motori alle vetture, e l'abbiam fatto in tutti i modi, si è fatto osservare che un mecca- nismo relativamente piccolo e leggiero può raggiun- gere delle medie di velocità strabilianti ; si è fatto osservare che questo meccanismo può resistere per lunghi giorni a sforzi continuati senza risentirne nella costruzione; si è fatto osservare che non c'è strade orride, non c'è salite aspre che l'auto- mobile non possa percorrere anche con carichi fortissimi; t u t t o ciò le corse, i concorsi e le altre varie manifestazioniautomobilisticliel'hanno messo in mostra ed a me pare che sarebbe quasi giunto il momento di fermarsi...

— Fermarsi?

— 0 meglio... rinnovarsi. Cercare (e tra gli organizzatori in Italia abbiamo delle persone ve- ramente capaci) degli altri, dei nuovi mezzi di propaganda automobilistica. Per far ciò occorre lasciare sbollire gli entusiasmi sportivi, che in- fluendo sull'animo dei fervidi organizzatori li di- straggono dallo scopo unico che li deve guidare, e dopo pensare : cosa dobbiamo ora noi provare per persuadere il pubblico sulla bontà e sulla pratica utilità dell'automobile? Dobbiamo provare che veramente con esso si può viaggiare, ci si_ può muovere sicuramente, e che di esso ognuno si può servire. Dopo questo ragionamento sarà forse fa-

cile trovare le nuove formule per i nuovi av- venimenti, ma per ora non è ancora il mo- mento.

— C o s i c c h é lei pronostica...

— Nulla; io s o n o persuaso che se si vorrà veramente ren- dere un g r a n s e r v i z i o a l l a causa automo- bilistica, biso- gnerà mettersi un p o ' d' ac- cordo tutti e di ogni parte d ' I - talia, ed escogi- tare q u a l c h e cosa di nuovo, perchè a n c h e l'industria au- t o m o b i l i s t i c a italiana ha bi- sogno di pen- sare a l l ' a v v e - nire; ora vende e venderebbe di più se di più

p o t e s s e c o - struire, ma fra dieci anni fra venti sarà così ? Avremo le co- struzioni per i servizi pubblici e per le vetture a buon mercato.

— Ma le avre- mo noi ? 0 saran già venuti degli altri a prendere q u e l l e inizia- tive che noi ab- biamo v o l u t o a b b a n d o n a r e ? Pensano a que- sto i nostri co- struttori ? Han esaminato bene la posizione del- l' industria au- t o m o b i l i s t i c a quale s a r à di qui ad un buon numero d'anni?

Lei parlò una volta, se n o n

Trousselier.

erro, sulla Stampa Sportiva, di una grande so- cietà per l'impresa e l'esercizio dei servizi pub- blici automobilistici in Italia da parte di Società italiane, l'idea pare che prenda consistenza a Roma e chissà che a poco a poco non si possa estendere una fìtta rete di servizi nell'intera penisola, e nelle isole che hanno forse maggior bisogno di mezzi di comunicazione, con forniture dovute alla nostra stessa industria?

Ritornava l'uomo entusiasta di una volta, ritor- nava a sognare una grandezza industriale d'Italia, come è nella mente di tutti gli intelligenti ed operosi nostri uomini d'azione. Ci intrattenemmo ancora a parlare di queste società che affratellate fra loro potrebbero dare un grande sviluppo alla trazione automobilistica in Italia, e così ci era- vamo a poco a poco scostati dal tema principale della nostra conversazione, quando io ne lo ri- chiamai con un'ultima domanda generica.

— Ma per l'anno venturo noi continueremo ad avere delle corse e dei concorsi tanto in Italia che all'estero, le pare?

— Sì, e anche per altri a n n i ; ma creda pure che ormai non è più un gran bene che si fa alla causa, e i diversi clubs l'hanno capita, tanto è vero che si arrovellano nella ricerca di nuovi re- golamenti, che essi non troveranno fintantoché non vorranno partire da questo principio unico di dimostrazione: persuadere il pubblico di questo fatto chiaro e preciso: l'automobile è un mezzo di locomozione utile, pratico e comodo. Ecco il punto sul quale bisogna studiare, e del quale dare le prove evidenti, alla luce meridiana, ed accessibili alla persona più auto/olia che sia pos- sibile immaginare.

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Un gruppo di campioni del « Club Sport Audace » di Torino.

1. Alfredo Baravaglio, già valoroso coi ridare a piedi, oggidì direttore benemerito della Sezione Podistica del Club. -'2. Mario Nicola. - 3. Eugenio Oasalis. - 4. O. Moschino. K " "

- 6. A. Montecucco.

Una Società benemerita

dell'educazione fisica

La gara sociale (li esercizi essenzialmente atle- tici che il Club Sport Audace ha fatto effettuare sullo splendido terreno del Moto-Velodromo Um- berto I, può essere considerata come uno dei primi tentativi del genere riuscitissimo. I concor- r e n t i dovevano partecipare a numerose gare di

carattere schiettamente atletico : di corsa, di salto, di getto del peso e di lancio del disco; la Commissione sportiva organizzatrice di tale gara volle comprendere pure una prova di 1500 metri di marcia, che, a dire il vero, non mi pare cor- risponda allo scopo prefisso. Poiché la marcia consiste in tutt'altro che in uno sforzo atletico perfetto; inoltre poca è l'utilità che può derivare da un percorso di marcia così breve.

A parte questo, tutto fu ed è encomiabile. Chi ha assistito attentamente a tutte le altre gare effettua- tesi, non p u ò far a meno che affermare di aver applaudito ad un insieme di prove veramente sportive, l'aver superato le quali non è piccolo vanto. In tali gare, in cui conviene non prevalga troppo la destrezza od abilità del concorrente in una sola di esse, ma è necessario il diportarsi in tutte con risultato, se non ottimo, almeno soddisfacente, viene perfettamente dimostrato che il vincitore, o meglio, i vincitori, devono avere un organismo colle rispettive facoltà muscolari adattatissime p e r superare con relativa facilità quasi tutti gli ostacoli che, come ognuno ben sa, possono presentarsi all'improvviso alla loro pre- senza. E bene fu dunque che la Società Audace, già così benemerita in altre manifestazioni spor- tive, abbia iniziato tali prove nelle quali i vincitori e presenti e futuri si addimostreranno dotati di requisiti atletici spiccatissimi, equilibrati, e non mancheranno d'usufruirne lodevolmente pel bene proprio e della comunità.

E passo quindi al resoconto dettagliato delle singole gare, effettuatesi nelle due giornate del 15 e del 22 del corrente mese di luglio, e nelle quali riportò la palma Nicola Mario, che non è qui il

(Fot. Berra). 5. G. Romolo.

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Esposizione Automobili Milano 1901.

Corsa di metri 100. — Decisiva.

1. Romolo, 2. Ni- cola, 3. Casalis,

4. M o s c h i n o , 5. Trai di. In se- guito: M o r e t t a , Bongini, Macca- gno, Montecucco, Urani. Tempo del 1°: 12' '/s. Vinto per 1 metro.

8alto in alto. - (Le prime classifiche). 1. Casalis (1,55), 2. Traldi, 3 e 4. Bongini e Moschino, 5 e 6.

Nicola e Romolo.

Salto in lungo. — (Le prime classifiche). 1. Bon- gini, 2. Casalis, 3. Traldi, 4. Nicola, 5. Romolo, 6. Moschino.

Corsa di metri 1500. — 1. Nicola, 2. Bongini, 3. Romolo, 4. Moretta, 5. Ponzano, 6. Berrà, 7. Mo- schino, 8. Traldi, 9. Casalis, 10. Urani, 11. Mac- cagno, 12. Coppo, 13. Ram-

b a u d i , 14. Montecucco, 15. N e r i , ecc Tempo impiegato dal 1°: 4'32" 3/5- Vinto per '/2 metro.

2a Giornata.

Domenica 22 luglio.

Corsa di 400 metri. — Ì.Nicola,2.Romolo,5. Bon- gini, 4. Traldi, 5. Casalis, 6. Moschino, 7. Moretta, 8. Maccagno, 9. Ponzano, 10. C o p p o , "11. U r a n i , 12. Rambaudi, 13. Oreste, ecc., ecc... Tempo del 1°:

54" '/6. Vinto per quattro metri.

Lancio del disco. — 1. Moschino (m. 27,50);

2. Casalis, 3. Urani, 4. Ni- c o l a ^ . Romolo, 6. Moretta, 7. T r a l d i , 8. Bongini, 9. Maccagno, 10. N. N., 11. Ponzano, 12. N. N., ^ 13. Montecucco, 14. Oreste.

Lancio del peso. — 1° Ca- salis (m. 9,35); 2.Moschino, 3. e 4. Nicola e Romolo,

5. Urani, 6. Moretta, 7. Traldi, 8. Maccagno, 9. Montecucco, 10. N. N., 11. Bongini, 12. Pon- zano, 13. e 14. Rambaudi e Oreste, ecc.

Gara di marcia, m. 1500. — 1. Urani, 2. Ram- baudi, 3. Nicola, 4. Bongini, 5. Casalis, 6. Moschino, 7. Maccagno, 8. Moretta, 9. N. N., 10. Ponzano, 11. N. N., 12. Traldi, ecc.

Tempo del 1°: 7' 24" 3/5.

Classifica finale dei primi dieci vincitori delle due giornate. — 1° Nicola Mario (punti 24); 2. Ca- salis (28) ; 3. Moschino (35 1/2) ; 4. Romolo (36) ; 5. Bongini (39 1/2); 6. Traldi (48); 7. Moretta F.

(541/2) ; 8. Urani (581/2); 9. Maccagno (74 1/2);

10 Ponzano (77).

Nella giornata di domenica 22 luglio,"un socio

deft« Club Sport Audace » ottenne un meritato t r i A tb : Montecucco. Egli infatti vinse brillante- m e n t e la - corsa Tori-

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suo valore e l'eccezionale tempra di corridore, non sarebbe da meravigliarsi di vederlo presto vincitore in gare di massima importanza. E ciò gli sia di buon augurio. C» A.

1« Giornata.

Domenica 15 luglio.

— Mi auguro che lei ci dia questa formula nuova. , , . , .

Non disse n e sì, ne no, ma sorrise ; ed io ca- pii che il suo scetticismo dimostrato nella lunga conversazione era appunto il risultato di attenti studi, dei quali i risultati non si faranno atten-

ltìEd attendiamoli per il bene dell'automobilismo.

Luglio 1906.

Raffaele Perroue.

caso di presentarlo, essendo egli ajonosciutissimo per essere stato più volte Campione italiano di corsa di mezzofondo; trovasi attualmente in u n a splendida forma. A pochi punti di classifica ab- biamo Casalis, correttissimo atleta e ginnasta.

Romolo (pseudonimo che cela il nome di uno dei più famosi corridori italiani di velocità), che grandi probabilità avea di riuscir vincitore, per difetto di allenamento e per mancanza di riflessione cede il terzo posto al Moschino, che, per quanto agli inizi della sua carriera sportiva, fa bene presagire

di sè.

Vada però an- cora un plauso al signor Bara- vaglio, che con grande amore e c o m p e t e n z a ha diretto le gare t u t t e ; gli sia di ricompensa il sa- persi lodato ed a m m i r a t o da quanti conoscono qual giovamento a r r e c h i l'eser- cizio di sani ed animosi cimenti bene studiato e lodevolmente di- retto.

LA CORSA CICLISTICA DI VERONA

La nuova società Forti e Veloci di Verona ha lodevolmente organizzata la corsa nazionale cicli- stica che si svolse il 15 luglio, sul percorso Verona- Chievo-Croce Bianca-Verona, circuito ripetuto a n - ime volte e formante un complessivo di 34 km.

I corridori delle varie città inscritti erano in numero di 39, dei quali 37 risposero all'appello della partenza, che f u data alle 5 precise fuori di porta S. Zeno.

U n ' e n o r m e quantità di gente noncurante del caldo eccessivo si era sparsa lungo il percorso.

Durante la corsa frequenti furono le cadute con parecchi feriti, non però gravi; poi una metà dei corridori dovette ritirarsi per guasti ai pneuma- tici; conseguenza dei chiodi sparsi sul percorso.

In gruppo serrato ad ore 6, 7' — Tocca 1° il traguardo :

Pettinati Luigi, di Parma, che vince una meda- glia d'oro; 2" Tabacchi Edmondo, di Ferrara, medaglia verineille; 3. Fiorio Leonida, di Verona, medaglia d'argento; 4° Reggiani Guglielmo, di Mantova, medaglia d'argento; 5° Bellinati Socrate, di Ferrara, diploma; 6. Dusi Giovanni, di Verona, diploma; 7° Pagani Emilio, di Verona, diploma.

Arrivano gli altri 11 in tempo massimo.

Subito dopo l'arrivo ebbe luogo, alla Trattoria del Cigno, la premiazione dei corridori suddetti, nonché varii brindisi offerti dalla società Forti e Veloci in onore dei convenuti. G. G.

La corsa ciclistica di Verona.

(Fot. Cavazzocca - Verona).

CORRISPONDENZA

Foligno — U. G. Non esiste quanto ci domandate.

Menaggio — Pozzala Ercole. Grazie. Messo in corso l'abbonamento.

Firenze — C. V. Ci dispiace non potere favorirvi perchè abbiamo presi precedenti impegni con altra persona. Grazie ugualmente. V. G.

Roma — Goitre. Ricevuta la poesia, ma per ora lo spazio ci obbliga a limitarci alla prosa.

Pavia — A. Beretta. Grazie infinite. Pubblichiamo.

Ferrara — L. Cristani. Per quanto già da noi illu- strato ne approfitteremo volontà eri. Grazie. Saluti.

V. G.

Firenze — A. Fanfani. Grazie. Già provvisti.

Genova — Rota. Ricevuto. Al prossimo numero.

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bollata dalla Giuria, cioè tal quale partita da Parigi, essendo proibita la sostitu- zione dei pezzi.

Un successo quindi di Velocità e di resistenza, mai raggiunto sinora.

Nel Gran Premio Italiano Peugeot (Eliminatorie di MILANO - 22 Luglio 1906) è giunto

1° Grassi. 2° Mairani, 3° Ferrari, 4° Pisch, 5° Ganna.

Domenica, 29 Luglio - Eliminatorie a Torino (Percorso Km. 50 - Giro dei Laghi).

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