• Non ci sono risultati.

Scuola materna S. Ambrogio via Filzi 122

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Scuola materna S. Ambrogio via Filzi 122"

Copied!
29
0
0

Testo completo

(1)

Scuola materna S. Ambrogio via Filzi 122

FONDI PON 2014-2020

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E DI ADATTAMENTO IN CONSEGUENZA DELL'EMERGENZA SANITARIA

DA COVID-19

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

in fase di progettazione

(2)

1) Introduzione

2) Identificazione e descrizione dell'opera 2.1 Ubicazione del cantiere

2.2 Descrizione sintetica dell'opera 2.3 Contesto ambientale

2.4 Elenco delle lavorazioni 2.5 Layout del cantiere 3) Anagrafica di cantiere

4) Documentazione da tenere in cantiere e telefoni di emergenza 5) Area del cantiere

5.1 Caratteristiche dell'area di cantiere 5.2 Rischi esterni all'area di cantiere 5.3 Rischi trasmessi all'area circostante 6) Organizzazione del cantiere

6.1 Modalità per le recinzioni, gli accessi e le segnalazioni 6.2 Servizi igienico-assistenziali

6.3 Viabilità principale di cantiere 6.4 Viabilità esterna al cantiere 6.5 Impianti e reti di alimentazione 6.6 Impianti di illuminazione 6.7 Impianti di terra e di protezione

6.8 Impianto idrico e produzione acqua calda

6.9 Modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali 6.10 Dislocazione degli impianti di cantiere

6.11 Dislocazione delle zone di carico e scarico 6.12 Dislocazione delle zone di deposito 6.13 Gestione dei rifiuti in cantiere

7) Informazioni di carattere generale

7.1 Informazioni generali su rischi e scala di valutazione

7.2 Rischi particolari presenti in cantiere e relative misure di protezione Rischi e misure di protezione contro i rischi provenienti dall'ambiente esterno Rischi trasmessi all'area circostante

Rischi e misure di protezione per elettrocuzione

Rischi e misure di protezione per esposizione a vibrazioni Rischi e misure di protezione per esposizione a campi magnetici Rischi e misure di protezione per esposizione a radiazioni ottiche Rischi e misure di protezione per esposizione ad agenti chimici pericolosi Rischi e misure di protezione per esposizione all’amianto

Rischi e misure di protezione per esposizione ad agenti biologici

Rischi e misure di protezione connesse alla presenza di linee aeree o interrate Rischi e misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento Rischi e misure generali di protezione contro il rischio di annegamento Rischi e misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall'alto

Rischi e misure generali di protezione contro il rischio di caduta di materiali dall'alto Rischi e misure generali di sicurezza in caso di estese demolizioni

Rischi e misure di sicurezza contro i rischi di incendio o esplosione Rischi e misure di protezione contro gli sbalzi eccessivi di temperatura Rischi e misure di protezione per eventuale presenza di gru interferenti Informazioni generali in relazione agli eventi atmosferici

Procedure da seguire in caso di condizioni atmosferiche avverse.

7.3 Sorveglianza sanitaria 7.4 Valutazione dei rischi

(3)

7.5 Valutazione del rischio rumore.

8) Cooperazione, informazione e coordinamento Coordinamento generale

Uso comune delle attrezzature

9) Gestione dei mezzi di protezione collettiva Attrezzature di primo soccorso

Avvisatori acustici

Illuminazione di emergenza Mezzi estinguenti

10) Segnaletica di sicurezza

11) Organizzazione dei servizi di emergenza e pronto soccorso 12) Pianificazione dei lavori

Interferenze tra le lavorazioni e misure di prevenzione e protezione

Misure aggiuntive di prevenzione e protezione per lavori fuori dall’area principale di cantiere con eventuale presenza di estranei al cantiere.

13) Stima dei costi per la sicurezza 14) Considerazioni aggiuntive

Allegati:

allegato 1) layout di cantiere allegato 2) cronoprogramma

(4)

1) Introduzione

Il presente PSC è redatto dal Coordinatore per la Sicurezza in fase progettuale (CSP) in conformità alle disposizioni dell'articolo 91 e dell'allegato XV del D. Lgs. 81/2008.

Esso rappresenta il documento progettuale della sicurezza nel cantiere individuato, e cioè, il documento nel quale il CSP ha individuato, analizzato e valutato tutti gli elementi che possono influire sulla salute e sicurezza dei lavoratori prima dell'inizio dei lavori per l'opera oggetto di realizzazione.

Il PSC contiene tutte le informazioni, le valutazioni e le misure richieste per legge o ritenute necessarie dal CSP per assicurare la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nel cantiere in oggetto. E’ il risultato di scelte progettuali e organizzative attuate in conformità all’articolo 100 del D.Lgs. 81/2008.

Contiene inoltre la stima dei costi della sicurezza, effettuata secondo le disposizioni dell'articolo 100 e del punto 4 allegato XV del D.Lgs 81/2008 ed il cronoprogramma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi, la loro sequenza temporale e la loro durata.

2) Identificazione e descrizione dell'opera

Natura dell’opera: Opere edili, da fabbro, da falegname, da elettricista e da idraulico - Interventi di manutenzione per adeguamento e adattamento in conseguenza dell'emergenza sanitaria da COVID-19

Data prevista inizio lavori: 24/08/2020 Importo lavori: € 2.498,03

Entità presunta uomini-giorni: 7 uominixgiorni Durata complessiva: 5 giorni

Durata prevista dei lavori giorni: 7 giorni naturali e consecutivi Numero massimo di lavoratori: 2

Le ditte NON opereranno in sovrapposizione temporale

2.1 Ubicazione del cantiere

La scuola Materna S. Ambrogio ubicata nella periferia di Cremona, in via Filzi 122, è costituita da un edificio ad unico piano fuori terra costruito negli anni '80, circondato da giardino proprio e collegata alle due vie di accesso: via Filzi e via S. Ambrogio. L'edificio è adiacente all'edificio che ospita la scuola primaria. L'accesso da via Filzi è costituito da passaggio pedonale da ampio androne permette l'attraversamento del corpo di fabbrica della scuola primaria. Quello da via S. Ambrogio è costituito da cancello carraio.

Data la natura dei lavori, il cantiere verrà allestito di volta in volta nei locali interessati dai lavori. Il cortile accessibile da via S. Ambrogio potrà essere utilizzato come parcheggio dei mezzi per il carico/scarico limitatamente alle aree strettamente necessarie che saranno

opportunamente delimitate con pannelli di rete metallica.

2.2 Descrizione sintetica dell'opera

(5)

Gli interventi previsti consistono nella realizzazione di lavori di miglioramento igienico e adattamento funzionale di spazi, ambienti e aule didattiche, per fronteggiare l'emergenza

epidemiologica da COVID-19.

2.3 Contesto ambientale

Alla data di redazione del progetto l'edificio scolastico non è frequentato da alunni, ma è presente esclusivamente il personale di servizio. In alcuni locali sono presenti alcuni insegnanti che svolgono attività di programmazione.

Tali attività, al momento della realizzazione dei lavori di cui al presente piano, saranno spostate in aree non interessate dai lavori, oppure da postazioni remote.

2.4 Elenco delle lavorazioni

Le principali fasi e lavorazioni che costituiscono l’intervento complessivo sono:

- tinteggiature

- revisione e adeguamento dei quadri elettrici

- ripristino/sostituzione dei meccanismi di apertura automatica delle finestre del salone - ripristino/sostituzione delle cassete di scarico dei servizio

- ripristino/sostituzione dei sistemi di oscuramento

2.5 Layout del cantiere

Nei layout di cantiere (allegato 1) sono riportate tutte le informazioni relative ai seguenti aspetti:

- delimitazione del cantiere - accessi e viabilità

- modifica della segnaletica - zone di carico e scarico;

- zone di deposito;

- zone raccolta rifiuti;

- punti allaccio impianti;

3) Anagrafica di cantiere

Committente

Comune di Cremona

Responsabile dei lavori

ing. Marco Pagliarini del Comune di Cremona

Coordinatore in fase di progettazione

Arch. Giovanni Donadio del Comune di Cremona

Progettista architettonico

arch. Giovanni Donadio del Comune di Cremona

(6)

Direzione lavori

Arch. Giovanni Donadio del Comune di Cremona

Coordinatore in fase di esecuzione ____________________________

Imprese esecutrici

- ditta______________

- ditta______________

- ditta______________

- ditta______________

- ditta______________

Imprese subappaltatrici e subaffidatari

- ditta______________

- ditta______________

Fornitori con accesso al cantiere

- ditta______________

- ditta______________

Lavoratori autonomi

- ditta______________

- ditta______________

4) Documentazione da tenere in cantiere e telefoni di emergenza

In allegato 3 l’elenco non esaustivo dei documenti da tenere in cantiere.

Telefoni di emergenza

I telefoni per le emergenze sono:

- Numero unico emergenze 112.

5) Area del cantiere

5.1 Caratteristiche dell'area di cantiere

Il cantiere a terra occuperà una parte del cortile lato via S. Ambrogio_e sarà accessibile dal cancello carraio.

Il piano della pavimentazione è costituito da sterrato.

5.2 Rischi esterni all'area di cantiere

I rischi esterni all’area di cantiere sono:

1. collisione sulla tra i veicoli della ditta e altri veicoli in transito sulla pubblica via durante le manovre di uscita dal cantiere;

(7)

2. investimento pedoni durante le manovre di uscita dei mezzi dal cantiere;

3. azioni vandaliche e manomissioni delle attrezzature

4. Presenza di altri cantieri nelle immediate vicinanze: Al momento non si segnalano nelle immediate vicinanze cantieri in corso; eventuali variazioni dovranno essere tempestivamente segnalate al CSE per pianificare adeguate misure di sicurezza. Nel caso di rischi imminenti che non consentono indugi, l’impresa dovrà adottare tutte le misure necessarie per tutelare l’incolumità di persone e cose ed informare tempestivamente il CSE.

5.3 Rischi trasmessi all'area circostante

I rischi presi in considerazione ed analizzati sono di seguito descritti.

1. Investimento di persone con i mezzi in manovra nell'area di cantiere 2. Investimento di persone per caduta di materiale dall'alto

3. ferimento per crollo indiretto di elementi costruttivi instabili in locali adiacenti alle aree operative sede di lavorazioni di demolizione

4. inalazione di polveri da demolizioni 5. Propagazione di incendi

6. Propagazione di rumore

6) Organizzazione del cantiere

6.1 Modalità per le recinzioni, gli accessi e le segnalazioni

La delimitazione del CANTIERE A TERRA sarà realizzata con pannelli prefabbricati in rete metallica su basamento in cls vibrato e dovrà rispettare le seguenti prescrizioni:

• La recinzione dovrà essere realizzata in pannelli metallici prefabbricati e non dovrà presentare varchi liberi non vigilati o non segnalati.

• La delimitazione del cantiere non dovrà comprendere la uscite di emergenza indicate nel piano di evacuazione dell'edificio.

• gli accessi ed i percorsi di collegamento interni dovranno sempre essere mantenuti liberi da depositi, mezzi, attrezzature.

• I cancelli utilizzati per l'accesso/uscita dei mezzi e degli operai al cantiere durante dovrà essere aperto e richiuso dopo ogni utilizzo per NON consentire l'introduzione di estranei.

• Gli eventuali ponteggi di servizio e le attrezzature per l'abbassamento e il tiro in alto dei materiali, dovranno essere installati all'esterno del fabbricato (non è ammesso l'utilizzo dell'ascensore), garantendo la protezione delle finestre interessate dal tracciato.

• In prossimità dell'ingresso principale al cantiere dovranno essere esposti il cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori e i cartelli di segnalazione dei pericoli presenti e dei relativi d.p.i. da indossare, ossia:

pericolo di investimento automezzi in manovra - procedere adagio con moviere

pericolo organi meccanici in movimento - mantenersi a distanza di sicurezza

pericolo rumore - indossare cuffie antirumore

pericolo proiezione di schegge e frammenti - indossare occhiali protettivi

La delimitazione delle AREE OPERATIVE interne all'edificio verrà realizzata mediante:

(8)

• chiusura delle porte di accesso ai locali. Durante le ore di assenza di lavoratori tali porte dovranno essere chiuse con mandata di chiave.

• posizionamento di cartello di divieto di accesso ai non addetti ai lavori in prossimità della porta di accesso ai locali oggetto di intervento.

• in caso di promiscuità derivante dall'impossibilità di confinamento di un ambiente interessato dai lavori, dovrà essere garantita la sorveglianza continuativa di operai e dovrà essere circoscritta la parte interessata con paletti e nastro segnaletico. Le demolizioni (di modesta entità) dovranno essere eseguite in orari di minor presenza di utenti.

6.2 Servizi igienico-assistenziali

In prossimità del cantiere, a distanza inferiore di 100 m, è presente un esercizio pubblico commerciale per somministrazione di alimenti e bevande, dotato di servizio igienico.

Laddove l'esercizio pubblico non fosse disponibile, sarà messo a disposizione dell'impresa un servizio igienico normalmente destinato al personale dell'Istituto scolastico. L'impresa provvederà alle pulizie giornaliere e all'igienizzazione, ad ogni utilizzo, delle parti soggette a contatto

Non è previsto il consumo dei pasti in cantiere vista la presenza nelle immediate vicinanze di diversi punti di ristoro ai quali le ditte possono far riferimento.

6.3 Viabilità principale di cantiere

Si accede al cantiere a terra dalla via_S. Ambrogio.

All'interno del cantiere è previsto un'area destinata alla sosta di un autocarro per le operazioni di carico-scarico con relativo spazio per effettuare l'eventuale manovra per l'inversione di marcia.

Le manovre di ENTRATA/USCITA dal cantiere dovranno essere effettuate con l'ausilio di un moviere che dovrà accertarsi dell'assenza di pedoni e veicoli in prossimità.

Le aree operative interne al fabbricato sono raggiungibili mediante scale interne che potranno essere usate come scale di servizio senza movimentazione di carichi, o per la movimentazione di carichi di modesto peso e ingombro.

L'utilizzo della scala per la movimentazione di carichi dovrà essere programmato per fasce orarie di minimo uso collettivo e comunque con ausilio di un moviere.

6.4 Viabilità esterna al cantiere

La via S. Ambrogio presenta senso doppio di percorrenza. Tuttavia in prossimità dell'uscita dal cantiere, internamente al cortile, dovrà essere posto cartello di obbligo di procedere a passo d'uomo.

6.5 Impianti e reti di alimentazione

Per le attività di cantiere la ditta dovrà a sua cure e spese realizzare l'impianto di cantiere richiedendo il punto di fornitura al gestore dell'energia elettrica.

In alternativa, se nulla osta il DL e il CSE, vista l'esigua entità delle opere, l'impresa potrà utilizzare una presa elettrica e di acqua potabile in prossimità dei locali oggetto di intervento.

L'impresa è responsabile in ogni caso della corretta esecuzione degli impianti che dovranno essere realizzati:

• tenendo conto degli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008 , titolo III, capo III “Impianti e apparecchiature elettriche”, art. 80, 81, 83.

• secondo la regola dell'arte, in conformità alla normativa vigente (DM 22/01/2008 n° 37).

Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme UNI, CEI o altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati Membri dell'Unione Europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell'arte.

(9)

Le principali condizioni che dovranno essere rispettate (elenco non esaustivo) sono le seguenti:

• L'impianto elettrico di cantiere potrà, previa autorizzazione del DL e del CSE, essere alimentato da una presa elettrica in un locale interno dell'edificio scolastico, regolarmente protetta da interruttori di sicurezza (magnetotermico e differenziale) e commisurata alla potenza delle attrezzature da utilizzare.

• In tal caso i cavi di alimentazione, le prese e il quadretto mobile di zona, dovranno tutti possedere le caratteristiche di sicurezza per resistere alla presenza di polveri, spruzzi d'acqua, sollecitazioni meccaniche equivalenti alle caratteristiche previste per una attrezzatura da cantiere.

• Il cavo di alimentazione sarà allestito senza costituire pericolo di inciampo, protetto adeguatamente dal tranciamento nell'attraversamento di vani di porte o finestre, e dovrà essere rimosso al termine di ogni sessione lavorativa.

• Il punto di presa dovrà risultare inaccessibile da parte di estranei.

La presa dell'acqua potrà essere derivata collegandosi ad una presa esistente nel servizio igienico dell'edificio scolastico. Nell'allestimento del tracciato si dovranno seguire le stesse prescrizioni adottate per l'impianto elettrico.

6.6 Impianti di illuminazione

L’intervento è previsto in locali interni dotati di impianto di illuminazione. Gli eventuali interventi in esterno sono comunque previsti nell’orario diurno, pertanto non si ritiene necessario l’impianto fisso di illuminazione di cantiere Laddove per particolari motivi fosse necessario, e’ previsto a cura e spesa della ditta esecutrice la realizzazione.

6.7 Impianti di terra e di protezione scariche atmosferica

Gli eventuali impianti a servizio delle parti interessate dovranno essere realizzati a regola d’arte e adeguatamente segnalati. La ditta dovrà fornire adeguata documentazione di progetto, dichiarazione di conformità e denuncia presso gli Enti.

La documentazione tecnica dovrà contenere valutazioni e relative chiare indicazioni in merito alla realizzazione dell'impianto di terra (o al collegamento all'impianto di terra già esistente) e al collegamento (o al non collegamento) di tutte le masse potenzialmente presenti nel cantiere.

L'introduzione di elementi (attrezzature, allestimenti, mezzi, ecc.) non comprese in tale valutazione obbliga all'integrazione del progetto e al rispetto delle nuove eventuali prescrizioni.

6.8 Impianto idrico e produzione acqua

L’impresa, se nulla osta il DL e il CSE, potrà utilizzare una presa di acqua potabile esistente nei locali del plesso scolastico oggetto di intervento. Le condizioni da rispettare sono quelle del precedente punto 6.5.

6.9 Modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali

Tutti i mezzi per la fornitura dei materiali dovranno accedere all’area di cantiere dall'accesso riportato sul layout allegato 1.

Sarà cura della ditta coadiuvare con moviere a terra l’autista durante le manovre all’interno del cantiere e in ingresso e uscita.

6.10 Dislocazione degli impianti di cantiere

Gli impianti in cantiere dovranno essere realizzati in base al layout funzionale che la ditta intenderà adottare. La realizzazione dovrà essere conforme alle leggi e non interferire con gli spazi esterni all'area di cantiere.

Particolare attenzione dovrà essere riservata al rispetto delle norme obbligatorie relative alle tecniche di posa dei cavi (sia posa fissa che posa mobile) e alla caratteristica fisica e di resistenza degli stessi, in funzione specifica dell'uso in cantiere esterno (cavi a doppio isolamento tipo H07RN-F, grado minimo di protezione di relativi quadri e connessioni IP44); nonché alle caratteristiche di potenza e grado di isolamento degli apparecchi elettrici da utilizzare)

6.11 Dislocazione delle zone di carico e scarico

(10)

Come da precedente punto 6.3 all'interno del cantiere è prevista un'area destinata alla sosta di un autocarro per le operazioni di carico-scarico. Tale spazio dovrà essere mantenuto libero e sgombro da materiale e attrezzature che possano recare intralcio..

L'ingombro totale del veicolo in sosta, comprensivo dello spazio di manovra di portiere/sponde/rampe, non dovrà occupare lo spazio riservato al percorso pedonale di accesso utilizzato come percorso di esodo in situazioni di emergenza.

Nel caso una zona non possa essere utilizzata per lo scarico, l’individuazione di un’altra zona è eseguita a cura del responsabile del cantiere, previa richiesta al CSE.

6.12 Dislocazione delle zone di deposito

Ubicazione:

Ai fini dell'ubicazione del deposito, la ditta oltre a tener conto degli spazi individuati nel layout, dovrà sempre considerare opportunamente la viabilità, le aree lavorative, l'eventuale pericolosità dei materiali ed i problemi di stabilità delle strutture.

E’ fatto divieto di predisporre depositi di materiali con accatastamenti eccessivi in altezza; il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi va sempre effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli o cedimenti pericolosi.

Accatastamento materiali:

L'altezza massima per le cataste deve essere valutata in funzione della sicurezza al ribaltamento, dello spazio necessario per i movimenti e della necessità di accedere per l'imbraco; le cataste non devono appoggiare o premere su pareti non idonee a sopportare sollecitazioni.

Le eventuali scorte di reattivi e solventi vanno tenute in un area fresca, aerata e protetta dalle radiazioni solari.

Movimentazione dei carichi:

Per la movimentazione dei carichi dovranno essere usati, quanto più possibile, mezzi ausiliari ( macchine per sollevamento, argani, ecc) atti ad evitare o ridurre le sollecitazioni sugli addetti. Al manovratore del mezzo di sollevamento o trasporto dovrà essere garantito il controllo delle condizioni di tutto il percorso, anche con l'ausilio di un eventuale aiutante. I percorsi per la movimentazione dei carichi sospesi dovranno essere scelti in modo da evitare, quanto più possibile, che essi interferiscano con zone in cui si trovino persone; diversamente la movimentazione dei carichi dovrà essere opportunamente segnalata al fine di consentire il loro spostamento.

Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, i datori di lavoro dovranno attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 Titolo VI movimentazione manuale dei carichi e relativo allegato XXXVIII.

6.13 Gestione dei rifiuti in cantiere

Tutti i tipi di rifiuti devono essere raccolti, stoccati e trasportati nel rispetto delle leggi vigenti in materia.

Durante il tempo di permanenza in cantiere devono essere depositati in un'area delimitata e segnalata attraverso apposita cartellonistica, dove deve essere indicato il cod. CER (Codice Europero dei Rifiuti, pericolosi e non pericolosi) del rifiuto e la descrizione dello stesso.

7) Informazioni di carattere generale

7.1 Informazioni generali su rischi e scala di valutazione

Per una comprensione della valutazione dei rischi si riportano alcune informazioni ritenute utili.

•Termini e definizioni in tema di sicurezza

pericolo: proprietà o qualità intrinseca di una determinato fattore avente il potenziale di causare danni;

(11)

rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni d’impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione;

valutazione del rischio: valutazione globale della probabilità e della gravità di possibili lesioni in una situazione pericolosa finalizzata a scegliere le adeguate misure di sicurezza;

infortunio: evento non desiderato che può portare al decesso, alla malattia, a lesioni, danni o altre perdite;

individuazione del pericolo: processo di riconoscimento e di definizione dell'esistenza e delle caratteristiche di un pericolo;

incidente: evento non pianificato che ha la potenzialità di produrre un infortunio (un incidente in cui non accadono malattie professionali, lesioni, danni o altre perdite è anche chiamato “quasi incidente”);

non conformità: ogni deviazione da standard di lavoro, pratiche, procedure, regolamenti, prestazioni del sistema di gestione, ecc. che potrebbe direttamente o indirettamente portare a lesioni, malattie, danni alla proprietà, danni all’ambiente di lavoro o ad una loro combinazione;

sicurezza: assenza di rischio non tollerabile;

rischio tollerabile: il rischio ridotto ad un livello tale da essere sopportato dall’organizzazione, tenuto conto degli obblighi legislativi e della propria politica di gestione;

rischi trasversali organizzativi: sono i rischi che derivano da fattori organizzativi, gestionali o comunque connessi alla organizzazione del lavoro e delle mansioni anche in relazione agli ambienti e ai fattori collaterali connesse all’espletamento delle mansioni;

rischi infortunistici: sono rischi che determinano pericoli per la sicurezza del lavoratori (rischio di incendio, rischi meccanici, esplosione ecc.);

rischi igienico ambientali: sono rischi che determinano pericoli per la salute e che derivano dall’esposizione ad agenti di rischio chimico, fisico o biologico.

• Scala delle probabilità “P” di accadimento di un determinato evento

La probabilità “P” di accadimento di un determinato evento è espresso in una scala di valori da 1 a 4.

Valore Livello Definizioni/criteri

4 Altamente

probabile

• Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori.

• Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevati nel luogo di lavoro in ambienti simili o situazioni operative simili

• Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore tra gli altri lavoratori.

3 Probabile

• La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto.

• E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza rilevata ha fatto seguito il danno.

• Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa.

2 Poco

probabile

• La mancanza rilevata può provocare un danno al contemporaneo verificarsi di particolari condizioni.

• Sono noti solo rari episodi già verificatisi.

• Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una discreta sorpresa.

1 Improbabile • La mancanza rilevata può provocare un danno per concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti.

• Non sono noti episodi già verificatisi.

• Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.

• Scala dell’entità del “Danno” in relazione alla tipologia di rischio

L’entità del danno “D” in relazione alla tipologia di rischio è espressa in una scala di valori da 1 a 4.

(12)

Valore Livello Definizioni/criteri

4 Gravissimo • Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti anche letali o che possono determinare una condizione di invalidità permanente.

• Infortuni o patologie di carattere fisico e/o psicofisico croniche con effetti totalmente invalidanti.

3 Grave

• Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale.

• Infortuni o patologie di carattere fisico e/o psicofisico croniche con effetti parzialmente invalidanti.

2 Medio

• Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile.

• Infortunio o patologie di carattere fisico e/o psicofisico croniche con effetti reversibili.

1 Lieve

• Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile.

• Piccoli Infortuni o patologie di carattere fisico rapidamente reversibili.

• Determinazione del valore del rischio

Definiti il danno e la probabilità, il rischio viene determinato mediante la formula R = P x D ed è indicato nella tabella grafico - matriciale, avente in ascisse la gravità del danno atteso ed in ordinate la probabilità del suo verificarsi.

Matrice valutazione del rischio R = P x D

P - P r o b a b il it à

4 4 8 12 16

3 3 6 9 12

2 2 4 6 8

1 1 2 3 4

1 2 3 4

D - Danno

I rischi che possono provocare i danni più gravi occupano in tale matrice le caselle in alto a destra (probabilità elevata, danno gravissimo), quelli minori le posizioni più vicine all’origine degli assi (danno lieve, probabilità trascurabile), con tutta la serie di posizioni intermedie facilmente individuabili.

• Attuazione di misure di prevenzione e protezione in relazione alla valutazione dei rischi.

La valutazione del Livello di Rischio “R” comporta l’attuazione di misure di prevenzione e protezione.

R > 8 Azioni correttive indilazionabili Priorità P1

4 ≤ R ≤ 8 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza Priorità P2 2 ≤ R ≤ 3 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve medio termine Priorità P3 R = 1 Azioni migliorative da programmare non richiedenti un intervento immediato Priorità P4 Questa permette di individuare una corrispondente scala di priorità degli interventi “Pi” da attuare o porre in essere al fine di ridurre in modo sensibile il livello di rischio.

• Priorità nella realizzazione degli interventi

(13)

P1 Elevatissima Priorità

Non conformità che implica la sussistenza di una condizione di rischio grave ed imminente per i lavoratori.

Richiedono interventi immediati poiché si configurano i presupposti per l'imminente accadimento di un infortunio gravissimo con responsabilità del Datore di Lavoro.

P2 Alta Priorità

Non conformità che implica la sussistenza di una condizione di rischio grave ma non imminente per i lavoratori, e che potrebbe causare danni con conseguenze di elevato grado di inabilità o permanente invalidità.

Richiedono interventi a medio termine poiché configurano condizioni di pericolo e/o violazioni alle norme di sicurezza con conseguente responsabilità del Datore di Lavoro P3 Media Priorità

Non conformità di carattere tecnico/documentale derivante dall'aggiornamento e/o dall'evoluzione della normativa tecnica di riferimento e non implicante l’insorgere di particolari condizioni di rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Gli interventi di adeguamento corrispondenti al presente livello di priorità possono essere programmati nel tempo in funzione della fattibilità degli stessi.

P4 Bassa Priorità Il seguente indice di priorità corrisponde più che ad una non conformità specifica ad uno stato di fatto che, pur rispondente alla normativa di igiene e sicurezza, evidenzia la necessità di essere migliorato ed ottimizzato.

Gli interventi di adeguamento corrispondenti, di tipo organizzativo e tecnico, verranno programmati nel tempo con il fine di elevare il livello di prevenzione e ottimizzare lo stato dei luoghi e le procedure di lavoro.

7.2 Rischi particolari presenti in cantiere e relative misure di protezione

La valutazione dei rischi fatta dai datori di lavoro ai sensi del Dlgs 81/2008 art. 28 (valutazione dei rischi) deve essere recepita nel POS consegnato al CSE, nella quale oltre ad illustrare i rischi rilevati, siano riportati le misure di prevenzione e di protezione da attuare, i DPI, il programma per migliorare nel tempo i livelli di sicurezza, le procedure per l’attuazione delle misure con i ruoli per l’attuazione, i nominativi del rappresentante dei lavoratori, RSPP, l’individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici.

Rischi provenienti dall'ambiente esterno

Con riferimento all'elenco del prec. punto 5.2, si riportano i rischi con le relative misure di protezione.

1. collisione sulla pubblica via tra i veicoli della ditta e veicoli in transito, stante l'impossibilità di scorgere i veicoli sopraggiungenti durante le manovre di uscita dal cantiere;

Per la tipologia dei lavori ed il contesto il rischio è di priorità alta (P2).

Le misure di sicurezza da adottare per i rischi sopra citati sono:

-ogni manovra di uscita di mezzi dal cantiere dovrà SEMPRE essere coadiuvata da moviere che dovrà precedere l'uscita del mezzo e assicurarsi dell'assenza di veicoli sopraggiungenti.

-posizionare il cartello “uscire adagio dal cancello” all'interno del cantiere in prossimità del cancello durante le ore lavorative.

2. investimento pedoni stante l'impossibilità di scorgere i passanti sul marciapiede durante le manovre di uscita dal cantiere;

Per la tipologia dei lavori ed il contesto il rischio è di priorità alta (P2).

Le misure di sicurezza da adottare per i rischi sopra citati sono:

-ogni manovra di uscita di mezzi dal cantiere dovrà SEMPRE essere coadiuvata da moviere che dovrà precedere l'uscita del mezzo e assicurarsi dell'assenza di pedoni sopraggiungenti.

-posizionare il cartello “uscire adagio dal cancello” all'interno del cantiere in prossimità del cancello durante le ore lavorative.

(14)

3. manomissioni vandaliche dei ponteggi e delle attrezzature- rischio di azioni vandaliche Per la tipologia dei lavori ed il contesto il rischio è di priorità media (P3).

Le misure di sicurezza da adottare per i rischi sopra citati sono:

-ad ogni ripresa di attività, assicurarsi della regolarità delle installazioni di ponteggi e attrezzature -tenere gli utensili in contenitori chiusi e non accessibili

4. presenza di intrusi

Per la tipologia dei lavori ed il contesto il rischio è di priorità alta (P2).

Le misure di sicurezza da adottare per i rischi sopra citati sono:

-mantenere chiuso il cancello della recinzione provvisoria di accesso al cantiere

-posizionare il cartello di “divieto di accesso ai non addette ai lavori” in prossimità degli accessi alle zone di cantiere esterno e alle zone operative.

-sorvegliare durante l'occupazione del cantiere a terra che nessun estraneo si introduca nel cantiere -in caso di allontanamento dal cantiere a terra, controllare e provvedere alla chiusura delle porte di

accesso al cantiere e alle zone operative.

5. Presenza di altri cantieri nelle immediate vicinanze

-Al momento non si segnalano nelle immediate vicinanze cantieri in corso; eventuali variazioni dovranno essere tempestivamente segnalate al CSE per pianificare adeguate misure di sicurezza. Nel caso di rischi imminenti che non consentono indugi, l’impresa dovrà adottare tutte le misure necessarie per tutelare l’incolumità di persone e cose ed informare tempestivamente il CSE.

Rischi trasmessi all'area circostante

Con riferimento all'elenco del prec. punto 5.3, si riportano i rischi con le relative misure di protezione 1. Investimento di persone con i mezzi in manovra nell'area di cantiere

Per la tipologia dei lavori ed il contesto il rischio è di priorità bassa (P4).

Le misure di sicurezza da adottare per i rischi sopra citati sono:

- mantenere i passaggi interni all'area di cantiere liberi da automezzi, materiale, attrezzature.

- vigilare per assicurare l'assenza di persone non addette ai lavori all'interno dell'area di cantiere.

- vigilare che gli accessi al cantieri siano mantenuti chiusi, inviolabili, e NON siano utilizzati come normali passaggi di servizio da parte di personale estraneo al cantiere.

2. Investimento di persone per caduta dall'alto di materiale o attrezzature.

Per la tipologia dei lavori ed il contesto il rischio è di priorità bassa (P4).

Le misure di sicurezza da adottare per i rischi sopra citati sono:

-posizionare su ogni lato della recinzione il cartello “non sostare in prossimità della recinzione” in modo che risulti leggibile dal cortile

-installare le eventuali attrezzature per il sollevamento rispettando una distanza di sicurezza delle recinzioni esistente pari ad almeno 5 m per ogni piano di elevazione fuori terra.

3. ferimento per crollo indiretto di elementi costruttivi instabili in locali adiacenti alle aree operative sede di lavorazioni di demolizione

Per la tipologia dei lavori ed il contesto il rischio è di priorità media (P3).

Le misure di sicurezza da adottare per i rischi sopra citati sono:

-effettuare un controllo visivo rilevando le eventuali fessurazioni, rigonfiamenti, ecc. e provvedere alla messa in sicurezza rimuovendo le parti in fase di distacco

(15)

-rilevare la posizione e lo stato di conservazione delle strutture portanti prima e durante i lavori di demolizione, assicurandosi di non lesionarle durante i lavori.

-allertare immediatamente la DL nel caso emergessero deterioramenti o manomissioni delle strutture durante le operazioni di demolizione.

4. inalazione di polveri da demolizioni

Per la tipologia dei lavori ed il contesto il rischio è priorità bassa (P4)(è alta per i lavoratori che operano nell'area confinata).

Per ridurre il rischio, si dovranno adottare le seguenti precauzioni:

-tenere chiusa la porta di accesso all'area operativa

-assicurare la ventilazione durante le demolizioni, perforazioni, ecc.

-bagnare i detriti durante le fasi di spostamento/caricamento.

-allontanare i curiosi. All'occorrenza di far accedere persone non addette al cantiere, sospendere le demolizioni, ventilare aprendo tutti i serramenti, attendere il ricambio dell'aria prima di far accedere all'area operativa.

5. Propagazione di incendi

La scuola è dotata di impianto di segnalazione di allarme che non risulterebbe udibile in alcune lavorazioni con produzione di rumore significativo.

Non sono previsti depositi di materiali facilmente infiammabili, e fiamme libere, all'interno delle aree operative, tuttavia si ipotizza un rischio di incendio priorità media (P3), con probabilità che il punto di innesco si verifichi indifferentemente all'interno o all'esterno delle aree occupate dall'impresa.

Per ridurre il rischio di propagazione di incendio si dovranno adottare le seguenti precauzioni:

-all'inizio di ogni sessione di lavoro giornaliera, le ditte informeranno il personale addetto alla sicurezza dell'Istituto scolastico sul numero di persone complessivamente presenti all'interno delle aree assegnate.

-le imprese provvederanno con i propri mezzi, se possibile, ad estinguere l'incendio innescatosi all'interno delle aree occupate.

-Le imprese dovranno convenire prima dei lavori con il responsabile della sicurezza dell'Istituto scolastico, un segnale (fischietto, tromba, o simile) per comunicare immediatamente ed efficacemente

l'emergenza eventualmente scaturita nell'area operativa presidiata dalle imprese.

-convenire una procedura aggiuntiva che preveda, in caso di emergenza scaturita nelle aree presidiate dall'Istituto scolastico, l'avviso personale e diretto agli operai confinati nelle proprie aree.

-I lavoratori in caso di incendio dovranno abbandonare le aree occupate e servirsi dei presidi esistenti -A tutte le ditte si rimanda al rispetto di quanto previsto nel Dlgs 81/2008 art. 46 (prevenzione incendi).

6. Propagazione di rumore

Per la tipologia dei lavori ed il contesto il rischio èpriorità media (P3) (è alto per i lavoratori che operano nell'area confinata).

Per ridurre il rischio, si dovranno adottare le seguenti precauzioni:

-assicurarsi che la porta di accesso all'area operativa sia mantenuta chiusa durante le lavorazioni -segnalare la presenza di rischio rumore all'ingresso dell'area operativa

-scegliere le attrezzature di lavoro adeguate al lavoro da svolgere -eseguire la demolizione con utensili a mano piuttosto che elettrici

Rischi e misure di protezione per elettrocuzione

(16)

Considerate le tipologie di lavorazione previste, esiste il rischio di priorità alta (P2) di elettrocuzione per:

- l'uso di apparecchiature elettriche in generale

- l'intercettazione di linee elettriche sotto traccia, durante la demolizione delle pareti, del pavimento e dell'apertura delle nuove tracce impianstistiche

- manomissione del quadro di alimentazione.

misure di protezione e prevenzione:

• I datori di lavoro dovranno attenersi a quanto stabilito dal 81/2008 Titolo III uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, Capo III Impianti e apparecchiature elettriche. Oltre a realizzare l'impianto elettrico a regola d'arte e l'impianto di terra e protezione scariche atmosferiche, è consigliabile l'uso di attrezzature e cavi in doppio isolamento.

• togliere alimentazione alla zona interessata all'intervento

• Indossare guanti isolanti e occhiali protettivi durante le operazioni di demolizione

• non demolire le guaine di contenimento rilevate durante lo scavo

• utilizzare attrezzatura a percussione (NO taglio con disco)

• incontrando un tracciato nascosto imprevisto sospendere il lavoro e informare la DL.

• assicurarsi che il quadro di alimentazione delle apparecchiature impiegate nella demolizione sia effettivamente accessibile e controllabile esclusivamente dal personale addetto (NO quadri accessibili incustoditi).

Rischi e misure di protezione per esposizione a vibrazioni

Considerato il tipo di lavorazioni si potrebbe verificare l’uso di macchine e attrezzature vibranti, pertanto si segnala il possibile rischio di priorità media (P3).

Misure di protezione e prevenzione:

rispettare l'esito della valutazione rischio vibrazioni del DVR, contenente i campi di valori ammissibili diversificati per ogni dipendente, e la scadenza delle visite periodiche prescritte dal medico competente

assicurare che in cantiere non vengano superati i valori di massima esposizione previsti dal documento precedente

allegare attestati di idoneità in regime di validità per ciascun operatore

assicurare che d.p.i. prescritti corrispondano alle indicazioni riportate nell'esito della valutazione del DVR.

Rischi e misure di protezione per esposizione a campi elettromagnetici

Al momento non sono note situazioni che potrebbero comportare l’esposizione a campi elettromagnetici. I datori di lavoro dovranno attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 Titolo VIII agenti fisici Capo IV protezione dei lavoratori dai rischi a campi elettromagnetici.

Rischi e misure di protezione per esposizione a radiazioni ottiche

Non è prevista l'elettrosaldatura. Qualora si rendesse necessaria, i datori di lavoro dovranno attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 Titolo VIII agenti fisici capo V protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche.

Misure di protezione e prevenzione:

esporre il cartello di pericolo radiazioni ottiche all'ingresso dell'area operativa

indossare occhiali da saldatore

(17)

in presenza di persone prossime alla recinzione, utilizzare schermi ottici in prossimità del punto di lavorazione

Rischi e misure di protezione per esposizione ad agenti chimici pericolosi

Considerate le tipologie di lavorazione previste, esiste il rischio di esposizione ad agenti chimici pericolosi relativamente alle seguenti principali famiglie di prodotti: additivi per malte; isolanti a base di schiuma, solventi, colle, adesivi, ecc. I datori di lavoro dovranno attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 Titolo IX sostanze pericolose Capo I protezione da agenti chimici. E’ severamente vietato introdurre in cantiere e utilizzare prodotti che comportano rischio chimico, prima che queste siano state consegnate dalla ditta al CSE per riscontro e accettazione.

Misure di protezione e prevenzione:

assicurarsi che tutti i lavoratori coinvolti abbiano ricevuto e abbiano attuato le indicazioni della scheda di sicurezza di ciascun prodotto chimico (ossia leganti, malte premiscelate, isolanti a base di schiuma, solventi, colle, adesivi, additivi per malte, diluenti, ecc. ), con particolare attenzione per quanto riguarda le seguenti sezioni dei ciascuna scheda:

‒ sezione 2 (IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI)

‒ sezione 8 (CONTROLLI DELL'ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE)

‒ sezione 11 (INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE)

indossare i d.p.i. indicati dalle schede di sicurezza;

durante la movimentazione, l'uso, lo smaltimento dei prodotti, assicurarsi che tutti i presenti soggetti VOLONTARIAMENTE o INVOLONTARIAMENTE alla stessa esposizione, siano dotati degli stessi d.p.i.;

altrimenti sospendere la lavorazione.

Rischi e misure di protezione per esposizione all’amianto

Al momento non è nota la presenza di manufatti contenenti amianto interessati dagli interventi in progetto.

Tuttavia se durante le demolizioni fosse rinvenuto materiale sospetto, allora:

• sospendere le lavorazioni,

• bagnare la parte sospetta,

• coprire per impedire il sollevamento delle polveri

• informare la DL

• riprendere i lavori di demolizione solo in seguito ad accertamento e autorizzazione della DL

Rischi e misure di protezione per esposizione ad agenti biologici

Durante i lavori che comportano la modifica di impianti di scarico, quindi l'esposizione a miscele di gas provenienti dalla fognatura si adotteranno le seguenti misure di protezione e prevenzione:

• aprire le finestre del locale interessato dalla fuoriuscita dei gas

• tenere chiuse le porte di collegamento con gli altri locali adiacenti

• provvedere appena possibile alla sigillatura di ogni bocca non sifonata

Rischi e misure di protezione per esposizione a virus COVID-19

Al momento della redazione del presente documento non si configura una fase acuta di diffusione del virus COVID- 19, tuttavia il virus è comunque presente e la normativa impone misure preventive finalizzate al contenimento della diffusione che sono riportate sinteticamente di seguito nel paragrafo.

(18)

NB: Qualora si annunciasse (attraverso i canali di ufficiali dirigenziali/di informazione) una nuova fase di emergenza, le misure di seguito riportate sono da ritenersi insufficienti; il DL provvederà a sospendere temporaneamente i lavori. La ripresa degli stessi avverrà solo dopo attenta valutazione condotta sulla base delle misure contenute nei provvedimenti governativi che saranno emanati per fronteggiare la nuova emergenza.

Nella attuale fase di diffusione del contagio (fase di ripresa delle attività lavorative) il rischio è di priorità alta (P2), e le misure di prevenzione da adottare sono le seguenti:

• non accedere al cantiere in presenza di sintomi influenzali

• controllare sistematicamente la temperatura corporea ad ogni lavoratore prima di ogni accesso al cantiere (la temperatura non deve superare il valore di 37,5°C

• informare immediatamente il datore di lavoro o il preposto circa i sintomi influenzali sopraggiunti dopo l'ingresso in cantiere. Nel frattempo mantenersi a distanza adeguata dalle altre persone presenti in cantiere

• dichiarare al proprio datore di lavoro o al preposto l'eventuale contatto con persone positive al virus

• non scambiarsi strette di mano o abbracci

• mantenersi ad una distanza di almeno 1,5 metri da altre persone

• non creare affollamenti

• usare correttamente le mascherine, e solo mascherine del tipo FFP2 o FFP3

• non scambiarsi bottiglie, bicchieri, posate, cibo.

• igienizzare le mani all'ingresso del cantiere e lavarle spesso o igienizzarle con soluzione idroalcoliche durante i lavori

• non toccarsi occhi, naso o bocca.

• starnutire/tossire dentro un fazzoletto o nella piega del gomito e non sulle mani.

• utilizzare attrezzi personali (non scambiarsi attrezzi manuali)

• in caso di utilizzo di attrezzature o mezzi da parte di più persone, detergere e igienizzare le superfici soggette a contatto fisico, con soluzioni disinfettanti a base di alcool oppure cloro (è ritenuto efficace un primo passaggio con detergente neutro ed un secondo passaggio con ipoclorito di sodio 0,1% o con etanolo al 70%.)

• provvedere alla costante ventilazione degli ambienti (mantenere aperte finestre di locali, finestrini di abitacoli)

• In caso di trasporto di più persone, e non potendo mantenere la distanza minima di 1 m, si dovrà garantire l'utilizzo da parte di tutti i viaggiatori di mascherina FFP2 o FFP3.

• non operare con sovrapposizione temporale di più imprese.

In prossimità dell'accesso all'area di cantiere e dell'area operativa, dovrà essere esposto il cartello che riassume visivamente le precedenti disposizioni obbligatorie.

Ogni impresa dovrà provvedere a fornire presso ogni area operativa e all'interno di ogni abitacolo degli automezzi, un dispenser contenente soluzione idroalcolica disinfettante, e dovrà inoltre mantenere depositato presso il cantiere tutto il materiale necessario al rispetto delle precedenti disposizioni (mascherine di scorta, ricariche per il dispenser di soluzione igienizzante, detergenti disinfettanti per l'igienizzazione delle parti soggette a contatto fisico e per il trattamento del posto di lavoro, termometro senza contatto, ecc.)

L’attività della consegna di merci e materiali in cantiere avverrà posizionando gli stessi nell’apposita area di scarico prevista nel Layout di Cantiere, e prelevata solo ad avvenuto allontanamento dei fornitori.

Qualora fosse necessaria la movimentazione manuale dei carichi mediante più persone, tali operazioni dovranno avvenire sempre garantendo la distanza di almeno 1 mt tra le persone, nel caso in cui ciò non sia possibile è necessario dotarsi di mascherine FFP2 o FFP3.

(19)

Rischi e misure di protezione connesse alla presenza di linee aeree o interrate

Non sono previsti scavi in aree percorse da linee interrate

.

Rischi e misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento

Al momento non essendo previsti scavi non si segnala il rischio di seppellimento.

Rischi e misure generali di protezione contro il rischio di annegamento

Al momento non essendo previsti scavi non si segnala il rischio di annegamento.

Rischi e misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall'alto

In caso di esecuzione di lavori che comportino l'esposizione a rischio di caduta dall'alto, valutato di priorità alta (P2) si dovranno adottare le seguenti misure

• installare trabattello o ponteggio, o installare impalcato provvisorio.

• In caso di impalcato provvisorio, dotare l'impalcato di parapetto di protezione dei bordi esposti alla caduta verso il vuoto (compreso le finestre), avente caratteristiche di resistenza di classe A o B o C (in base alle condizioni specifiche previste dalla normativa di riferimento UNI EN 13374);

• dovendo usare ulteriori scalette o piani su cavalletti per raggiungere il punto di lavoro, l'altezza del parapetto dovrà essere analogamente aumentata in altezza per garantire lo stesso grado di protezione e offrendo comunque lo stesso grado di resistenza.

• se la lavorazione richiedesse l'assenza di un parapetto che ostacolerebbe le lavorazioni, allora installare un ancoraggio semplice classe A (UNI EN 795) e utilizzare imbragatura di protezione contro le cadute dall'alto.

Rischi e misure di sicurezza di caduta di materiali dall’alto

Per la tipologia dei lavori ed il contesto, il rischio è di priorità bassa (P4). Le misure di sicurezza da adottare per i rischi sopra citati sono:

- posizionare su ogni lato della recinzione il cartello “non sostare in prossimità della recinzione” in modo che risulti leggibile dal cortile

- installare le eventuali attrezzature per il sollevamento rispettando una distanza di sicurezza delle recinzioni esistente pari ad almeno 5 m per ogni piano fuori terra.

- prima di procedere con le demolizioni, effettuare un controllo visivo rilevando le eventuali fessurazioni, rigonfiamenti, ecc. e provvedere alla messa in sicurezza rimuovendo le parti in fase di distacco - rilevare la posizione e lo stato di conservazione delle strutture portanti prima e durante i lavori di

demolizione, assicurandosi di non lesionarle durante i lavori.

- allertare immediatamente la DL nel caso emergessero deterioramenti o manomissioni delle strutture durante le operazioni di demolizione.

In presenza di argano (o altra attrezzatura per il sollevamento/abbassamento dei materiali):

• installare l'eventuale argano e allestire le relative protezioni per la caduta dall’alto seguendo tute le istruzioni del fabbricante e della specifica normativa di sicurezza;

• formare gli addetti alla manovra dell'argano trasmettendo loro per tempo il manuale d’uso della macchina, assicurandosi che le informazioni in esso contenute siano state comprese attentamente e adottate effettivamente

• durante l’installazione e l’utlizzo assicurarsi dell’integrità e della consistenza dei punti di vincolo strutturale (ad esempio ponteggio, solaio o parete) in funzione delle sollecitazioni previste e indicate dal fabbricante.

(20)

• Provvedere e tenere evidenza dell’avvenuta manutenzione periodica prevista per tutta l’attrezzatura (argano, funi, imbracature, ecc.)

• usare correttamente tutti gli accessori di sollevamento (cinghie, fasce di bloccaggio, contenitori, ecc.) e limitare se possibile le dimensioni di ogni carico trasportato.

• Comunicare correttamente e chiaramente gli ordini di manovra.

• Delimitare l’area di carico a terra (minimo 4,00 m x 8,00 m) per impedire il transito alle persone e ai veicoli. L’operatore a terra, durante le operazioni di salita e di discesa del carico, non deve sostare entro la zona delimitata.

• Prima del passaggio del carico (sia in salita che in discesa) un operatore deve essere a terra e sorvegliare che:

non siano presenti persone sotto il carico,

non siano state rimosse le protezione dei vani delle fnestre

non ci siano persone che si sporgono dai piani intermedi.

l’area di lavoro in quota risulti protetta da parapetto. Nella parte frontale può essere lasciato un varco per il passaggio del carico applicando fermapiede di altezza non inferiore a 30 cm.

Il varco deve essere delimitato da robusti e rigidi sostegni laterali. Qualora non sia possibile mantenere il parapetto frontale, è necessario che l’operatore in quota utilizzi un’imbracatura efficacemente ancorata.

non devono risultare carichi sospesi incustoditi;

usare i contenitori adatti al materiale da sollevare;

• l’operatore a terra non dovrà mai sostare sotto il carico.

Rischi e misure generali di sicurezza in caso di estese demolizioni

L’intervento non prevede estese demolizioni.

Rischi e misure di sicurezza contro i rischi di incendio o esplosione

Al momento si segnalano aree con rischi di incendio ma non aeree esposte al rischio di esplosione ai sensi dell’allegato XLIX Dlgs 81/2008. Tuttavia sarà obbligo dei singoli datori di lavoro attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 art. 46 (prevenzione incendi), Titolo XI (protezione da atmosfere esplosive) e relativi allegati XLIX, L, LI.

Per le lavorazioni e le sostanze infiammabili eventualmente presenti in cantiere, si dovranno adottare adeguate misure di prevenzione. In particolare non verranno eseguiti lavori suscettibili di innescare incendi o esplosioni in prossimità di materiali infiammabili o esplosivi e gli addetti nel maneggiare tali sostanze indosseranno indumenti atti a impedire l'accumulo elettrostatico. Nel cantiere sono installati estintori.

Rischi e misure di protezione contro gli sbalzi eccessivi di temperatura

I lavori sono previsti all’interno di un edificio scolastico in uso, pertanto non esiste il rischio di sbalzi eccessivamente alti di temperatura.

Rischi e misure di protezione per eventuale presenza di gru interferenti

Al momento non si riscontra nelle aree circostanti la presenza di gru ed inoltre non è prevista per il cantiere.

Informazioni generali in relazione agli eventi atmosferici

I lavori si svolgeranno all'interno di un edificio scolastico in uso pertanto si ritiene che non vi siano condizioni climatiche tali da poter influenzare normalmente le lavorazioni e la sicurezza in cantiere.

(21)

Procedure da seguire in caso di condizioni atmosferiche avverse.

Si riportano di seguito le procedure da seguire nelle varie circostanze legate alle condizioni atmosferiche.

In caso di pioggia, (oppure forte vento, grandine)

- Sospendere le lavorazioni in esecuzione nel cantiere a terra ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti, macchine, attrezzature;

- procedere con le sole lavorazioni da eseguire in locali interni;

- controllare la chiusura dei serramenti interni ed esterni; fermare i battenti da mantenere aperti, con zeppe o fermaporta.

- Prima della ripresa dei lavori procedere a :

a) controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci;

b) controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni;

La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

7.3 Sorveglianza sanitaria

La tipologia del cantiere e le lavorazioni previste rientrano nelle normali attività di costruzione. La sorveglianza sanitaria rientra nelle procedure specifiche a cura dei Medici competenti di ogni singolo datore di lavoro.

In particolare Il datore di lavoro dovrà rispettare quanto previsto nel Dlgs 81/2008: nel Titolo I sezione V sorveglianza sanitaria; Titolo VI movimentazione dei carichi; Titolo VII attrezzature munite di videoterminali; Titolo VIII agenti fisici capo I, capo II rumore, capo III vibrazioni, capo IV campi elettromagnetici, capo V radiazioni ottiche artficiali; Titolo IX sostanze pericolose, capo I agenti chimici, capo II agenti cancerogeni e mutageni.

La documentazione riguardante l’avvenuta sorveglianza sanitaria e relativa idoneità alla mansione dei lavoratori deve essere trasmesse al CSE.

7.4 Valutazione dei Rischi

I datori di lavoro dovranno provvedere alla compilazione del DVR (documento valutazione dei rischi ) secondo quanto previsto dal Dlgs 81/2008 artt. 17,28,29.

7.5 Valutazione del rischio rumore

Per il tipo di lavorazioni previste si prevede un medio rischio rumore.

Ogni datore di lavoro per quanto di propria competenza, dovrà attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 Titolo VIII Capo II art. da 187 a 197.

L’impresa dovrà inoltre a richiesta del CSE effettuare misurazioni sul posto con l’adeguata strumentazione.

Quale riferimento, si evidenzia la banca dati del CPT di Torino, approvata in data 20 aprile 2011 a seguito di aggiornamento.

A titolo esemplificativo e non esaustivo si riportano di seguito alcune tra le misure di prevenzione e istruzione per gli addetti da attuare.

A) prima dell’attività:

• I rischi derivanti dall’esposizione a rumore devono essere ridotti al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, mediante misure tecniche, organizzative e procedurali concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte;

• Non superare il tempo dedicato nella settimana all’attività di maggior esposizione adottando, ove del caso, la rotazione fra il personale (da prendere in considerazione per gli addetti a lavorazioni che determinano un LEX,8h minore o uguale a 87 dB(A), con attività che presentano uno o più Leq (LAeq) maggiori di 87 dB(A));

(22)

• Il personale che risulta esposto ad un livello personale uguale o superiore agli 80 dB(A) deve essere informato e formato sui rischi derivanti dall’esposizione al rumore, sulle modalità per individuare e segnalare eventuali effetti negativi per la salute (sintomi) derivanti dall’esposizione, sui valori limite di esposizione e valori di azione, sulle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l’esposizione e sull’uso corretto dei DPI (otoprotettori); inoltre deve essere fornito di DPI se ne fa richiesta;

• Tutto il personale esposto a rumorosità superiori a 85 dB(A) deve essere fornito di idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) e sottoposto all’addestramento per il loro corretto uso.

B) durante l’attività:

• Nella scelta delle lavorazioni devono essere privilegiati i processi lavorativi meno rumorosi e le attrezzature silenziose;

• Le attrezzature da impiegare devono essere idonee alle lavorazioni da effettuare, correttamente installate, mantenute ed utilizzate;

• Le sorgenti rumorose devono essere il più possibile separate e distanti dai luoghi di lavoro;

• Le zone caratterizzate da elevati livelli di rumorosità devono essere segnalate;

• Nei luoghi di lavoro che possono comportare, per un lavoratore che vi svolga la propria mansione per l’intera giornata lavorativa, un’esposizione quotidiana personale superiore a 85 dB(A) oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 137 dB(C) è esposta una segnaletica appropriata. Tali luoghi sono inoltre perimetrati e soggetti ad una limitazione di accesso qualora il rischio di esposizione lo giustifichi e tali provvedimenti siano possibili;

• La riduzione ulteriore del rischio può essere ottenuta ricorrendo a misure organizzative quali la riduzione della durata delle lavorazioni rumorose e l’introduzione di turni di lavoro;

• Nel caso in cui l'esposizione al rumore sia pari o al di sopra degli 85 dB(A), il datore di lavoro esige che i lavoratori utilizzino i dispositivi di protezione individuale dell'udito; i lavoratori devono utilizzarli;

• Evitare soste prolungate in corrispondenza delle lavorazioni di maggior rumorosità (da prendere in considerazione quando sono presenti attività che eccedono il limite superiore della fascia di appartenenza, in particolare riferita ai responsabili tecnici ed assistenti);

• Evitare di sostare o eseguire lavori in prossimità delle macchine in funzione (da prendere in considerazione quando sono presenti attività che eccedono il limite superiore della fascia di appartenenza, in particolare riferita ai capisquadra);

• Evitare urti o impatti tra materiali metallici (da prendere in considerazione in particolare per gli addetti ad operazioni di scarico, carico e montaggio di materiali e attrezzature metalliche);

• Evitare di installare le sorgenti rumorose nelle immediate vicinanze della zona di lavorazione;

• Durante le fasi di lavoro che eccedono gli 85 dB(A), non devono essere svolte altre lavorazioni nelle immediate vicinanze. Se necessario queste devono risultare opportunamente distanziate (da prendere in considerazione per gli addetti a mansioni che comportano l’utilizzo di macchine particolarmente rumorose, ad es.: utilizzo di matisa, binda, fresa).

8) Cooperazione, informazione e coordinamento

Si precisa che quanto di seguito riportato vale (ognuno per le proprie competenze) per le ditte appaltatrici, i lavoratori autonomi, i subappaltatori.

Coordinamento generale

Modalità di trasmissione del Piano di Sicurezza e Coordinamento.

Il Committente o il responsabile dei lavori ai sensi del DLgs art.101 ( obblighi di trasmissione) trasmette il PSC a tutte le imprese da lui individuate e operanti nel cantiere.

Modalità di trasmissione del POS redatto dalle imprese appaltatrici e suoi contenuti.

(23)

Prima dell'inizio dei rispettivi lavori (con largo anticipo) ai sensi del DLgs art.101 ( obblighi di trasmissione) ciascuna impresa esecutrice trasmette il POS all’impresa appaltatrice, che previa verifica di congruenza con il proprio personale, lo trasmette al CSE. Sarà cura del CSE informare le diverse ditte appaltatrici incaricate dal Comune, dei contenuti dei singoli POS che possono avere riflesso sulla tutela dei lavoratori di tutte le ditte che opereranno in cantiere, affinché ne possano tener conto i singoli datori di lavoro.

Modalità di comunicazione di eventuale affidamento di subappalto.

I subappalti da parte della ditta appaltatrice vanno preventivamente autorizzati dalla stazione appaltante.

Modalità di comunicazione di eventuale affidamento di sub-fornitura e di mere forniture.

Le sub-forniture affidate da parte della ditta appaltatrice ad altre ditte vanno comunicate alla stazione appaltante con largo anticipo.

Relativamente alle ditte che avranno accesso al cantiere per le sole forniture, l’impresa dovrà comunicare al CSE i nominativi di queste e provvedere agli obblighi previsti dal Dlgs 81/08 art. 26.

Modalità di gestione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento e dei Piani Operativi in Cantiere.

Si fa obbligo alle imprese aggiudicatarie appaltatrici, di trasmettere prima dell'inizio dei lavori, il PSC e il proprio POS alle imprese esecutrici sub-appaltatrici, sub-affidatrici, lavoratori autonomi, anche allo scopo di consentire a questi la redazione dei rispettivi POS.

Qualsiasi situazione che possa venirsi a creare nel cantiere, difforme da quanto previsto nel PSC e nei POS, dovrà essere tempestivamente comunicata al CSE.

Il datore di lavoro dell’impresa appaltatrice ai sensi del DLgs 81/2008 art. 97 ( obblighi del datore di lavoro dell’impresa affidataria) verifica l’applicazione delle disposizioni del PSC.

Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici, sub-appaltatrici e sub-affidatrici di tenere in cantiere a disposizione dei lavoratori interessati una copia del PSC e del POS.

L’obbligo di redazione del POS non si applica alle mere forniture di materiali o attrezzature (DLgs 81/2008 art.96 comma 1-bis), in tali casi trovano applicazione le disposizioni di cui al DLgs 81/2008 art. 26 (obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione).

Modalità di consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza delle imprese.

Ai sensi del DLgs 81/2008 art.100 comma 4 ( PSC) si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici, sub-appaltatrici e sub-affidatarie, di mettere a disposizione, almeno dieci giorni prima dell'inizio delle lavorazioni, al proprio Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza sia esso interno all'azienda o a livello territoriale, il PSC e il POS.

Prima dell’accettazione del PSC, il datore di lavoro di ogni impresa esecutrice ai sensi del DLgs 81/2008 art.102 consulta il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Qualora il Rappresentante dei Lavoratori lo richieda, il datore di lavoro deve fornire ogni chiarimento sul contenuto del PSC e POS.

Qualora il Rappresentante dei Lavoratori formuli delle proposte o delle riserve circa i contenuti del POS e PSC, questi, per quest’ultimo, dovranno essere tempestivamente trasmessi al CSE che dovrà provvedere nel merito.

Del rispetto di quanto sopra, verrà richiesta documentazione dimostrativa alle imprese da parte del CSE.

Modalità di organizzazione dei rapporti tra le imprese ed il CSE.

Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici, sub-appaltatrici, sub-affidatarie, ivi compresi i lavoratori autonomi, di comunicare al CSE la data di inizio delle proprie lavorazioni con almeno 48 ore di anticipo (la comunicazione deve avvenire per iscritto e comunicata via fax). Chiaramente dopo che gli operatori siano stati regolarmente autorizzati dalla stazione appaltante e dal CSE.

Modalità di organizzazione tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, della cooperazione e del coordinamento delle attività nonché della reciproca informazione.

Per quanto attiene l’utilizzazione collettiva di impianti (apparecchi di sollevamento, impianti elettrici, ecc.), mezzi

Riferimenti

Documenti correlati

Nello specifico, tra le imprese dovrà sussistere una cooperazione circa l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi incidenti sull'attività lavorativa

delle operazioni Grosso Italo -Fuccio Giovanni Lancella Vincenzo- Truocchio Alfonso Piscitelli Carmelina -Lombardi Armando Addetto incaricato di chiamare i mezzi di soccorso

3) Nei casi in cui è necessario definire specifiche misure per il rientro a scuola o difficoltà nel rispetto delle procedure previste dal presente documento sono realizzati incontri

pulizia delle apparecchiature e delle aree di lavoro per eliminare o ridurre al minimo la presenza e la durata degli strati di polvere al. fine di evitare il rischio che si

Nello specifico, tra le imprese dovrà sussistere una cooperazione circa l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi incidenti sull'attività lavorativa

Nello specifico, tra le imprese dovrà sussistere una cooperazione circa l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi incidenti sull'attività lavorativa

• Interruttori della luce e maniglie delle porte o altre superfici e oggetti frequentemente toccati dovranno essere puliti e disinfettati utilizzando prodotti disinfettanti con

Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni