Resoconti Parlamentari — 721 Assemblea Regionale Siciliana
VII Le g is l a t u r a CXXXVII SEDUTA 22 Marzo 1973
C X X X V I I S E D U T A
g i o v e d ì 22 MARZO 1973
Presidenza del Vice Presidente CORALLO
I N D I C E
Pag.
Commissione speciale per l’ esame dei provvedi
menti concernenti i danni provocati dalle allu
vioni del dicem bre 1972 e del gennaio 1973 (Proroga del funzionam ento) ;
PRESIDENTE . 731
DE P A S Q U A L E ... 732 C U S IM A N O ... 732 MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, dele
gato al b i l a n c i o ... 733
Disegni di legge:
«Modifiche agli articoli 27 e 28.della legge regio
nale 12 febbraio 1973, numero 3, concernente provvedimenti per interventi dì urgenza nelle zone colpite dalle alluvioni del dicem bre .1972 e del gennaio 1973 » (Discussione):
P R E S I D E N T E ... 725 M A R I L L I ... 725 FASINO ... 728 MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, dele
gato al bilancio 728
Diterpellanze:
(Annunzio) ... 722 (Per lo svolgimento);
PRESIDEIMTE' . . . . . . . . . 725, 728, 733 RASINO •. . ... 724, 733
MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, .d ele
gato al b i l a n c i o ...- • 733
Interrogazioni:
(Annunzio) 721
(Annunzio di risposte ^scritte) . . . . 721
M:ozipni:
(Determinazione della data di discussione) :
PRESIDENTE . . . . . . . . 723, 724
p a s q u a l e . . . . . . . . 724
Ma tTa r eLl a, ‘Assessore alta Presidenza, dele-
al bilancio . . . . . . . 724
ALLEGATO
Risposte scrìtte ad interrogazioni:
Risposta dell’Assessore all’industria e com m er
cio alia interrogazione numerò 313 degli ono
revoli Messina e De Pasquale . . . . Risposta dell’Assessore all’industria e com m er
cio alla interrogazione numero 316 dell’ono
revole G r a m m a tic o ...
La seduta è aperta alle ore 18,15.
MESSINA, segretario, dà lettura del pro
cesso verbale della seduta /precedente, che, non sorgendo osservazioni, si intende appro
vato.
Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni.
PRESIDENTE. Comunico, che sono perve^
nute le risposte scritte alle segaenti interro
gazioni:
—■ numero 313, degh onorevoli Messina ed altri;
— numero 316, deU’onorevole Grammatico.
Avverto che esse saranno pubblicate in al
legato al resoconto della .seduta odierna.
^^nunzio di interrogazioni.
^PRESIDENTE. Invito il deputato segreta-
Resoconti, f. 101 (500)
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VII Le g is l a t u r a CXXXVII SEDUTA 22 Marzo 1973
rio a dare lettura delle interrogazioni perve
nute alla Presidenza.
MESSINA, segretario:
« A ll’Assessore al lavoro e alla cooperazione per conoscere quali passi intenda compiere perchè la Commissione provinciale dell’arti
gianato di Palermo adempia ai suoi obblighi, indicati per legge, tra i quali quello di dare risposta puntuale alle richieste di certifica
zioni avanzate dagli artigiani, che attual
mente e arbitrariamente restano inevase »
(532Ì. ..
Barcellona - Ba s s o.
« A ll’Assessore agli enti locali per sapere se è a conoscenza della grave crisi che tra
vaglia il Consiglio comunale di Comiso che dalle elezioni amministrative del 26. novem
bre 1972 non è riuscito ad esprimere una maggioranza e dar vita ad una Giunta, e per sapere, altresì, quali provvedimenti intende adottare per la strana ed anomala applica
zione della legge regionale.
Infatti accade che il Consiglio comunale, convocato per il giorno 17 marzo 1973, alle ore 19,00, dal Consigliere anziano per voti onorevole Cagnes, viene, nella stessa giornata della convocazione, differito al 26 marzo 1973 da parte del Sindaco uscente professore Car- nazzo Salvatore.
I consiglieri eletti .il 26 novembre 1972 de
vono riconoscere la convocazione del consi
gliere anziano onorevole Cagnes o quella del Sindaco uscente professore Salvatore Car-
nazzo? , , _ ...
Poiché, ad avviso'deU ’intérrogante, ' tutto questo provoca confusione e malumore, nella stessa pubblica opinione, si chiede un imme
diato intervento per rapplicaziòne ed il ri
spetto deir Ordinamento regionale degli enti locali, che regola la materia». (533). : •
ClLIA.
PRESIDENTE. Le interrogazioni testé an
nunziate saranno iscritte aU’ordine del giorno per essere svolte al loro ttimò.
Ammriiiò dì intérpelTànze.
PRESIDENTE. Invito il deputato segreta
rio a dare lettura delle interpellanze perve
nute alla Presidenza.
MESSINA, segretario:
« A ll’Assessore al turismo, alle comunica
zioni ed ai trasporti per conoscere:
—- quali iniziative intende prendere in or
dine al grave stato di agitazione di migliaia di autotrasportatori siciliani che, esercitando di fatto l’attività di trasporto per conto terzi, non possono operare, nonostante la loro vo
lontà, nell’ambito delle attuali disposizioni legislative, a causa della chiusura dei termini, da parte degli Ispettorati della motorizzazione, relativi alla concessione dei permessi;
— il punto di vista del Governo in merito alla inadeguatezza del numero di autorizza
zioni per l’esercizio del « conto terzi », concesse in ciascuna provincia, siciliana che non tiene conto delle attuali. esigenze dei servizi in Si
cilia e dello sviluppo della motorizzazione nel settore dei trasporti su strada;
— le iniziative espletate, dopo rincontro con i rappresentanti sindacali della categoria, in merito ad alcuni aspetti della nuova disci
plina degli autotrasporti di cose proposta .dal Governo nazionale, quagli l’istituzione dell’al
bo professionale degli .aut.otrasporfatpn,^ l’isti
tuzione di un sistema di tariffe, raumento della portata per asse » (158) (Gli interpel
lanti chiedono lo svolgimento con urgenza).
Ba sso - Cagnes - Giu b il a t o - Bar ce llon a - La u r ic e l l a..- Ar-, . NONE.
« Al Presidente della Regione, all’Asses
sore all’industria e commercio e all’Assessore al turismo, alle comunicazioni .e. ai trasporti, per conoscere se risponde a vero quanto co
municato dall’Agenzia O. P. nel mese, di .gen
naio e febbraio a proposito di certe operazioni dell’Ente minerario e precisamente:
1) che la costruzione della sede dell’Ente minerario finirà con il costare oltre quattro miliardi e che i relativi lavori sono stati af
fidati all’unica ditta partecipante alla . gara, la ditta Grassetto .di Padova; , .
2) che l’Ems avrebbe venduto ad' una so
cietà francese un notevole • quantitativo sali potassici sottocosto;
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VII Legislatura C X X X V II SEDUTA 22 Marzo 1973
3) che l’Ems avrebbe pagato l’Isida per corsi di qualificazione manageriale non fatti;
4) che nella progettata Società Abano Sciacca società per azioni, mentre la parteci
pazione azionaria dell’Ems per 560 milioni sarebbe versata in contanti, le quote aziona
rie dei privati verrebbero considerate come contributo di esperienza.
Poiché di fronte a notizie tanto gravi non risulta alcuna smentita da parte dell’Ente in
teressato, il Governo ha il dovere di interve
nire e riferire in modo dettagliato all’Assem
blea al fine di fugare le perplessità che dalla diffusione di tali notizie conseguono» (159) {L’interpellante chiede lo svolgimento con urgenza).
Fa s in o.
« Al Presidente della Regione e all’Asses
sore agli enti locali per sapere:
— se sono a conoscenza che, in previsione delia riunione del Consiglio comunale dell’11 marzo 1973, avvenuta a circa un anno di distanza dall’ultima riunione consiliare, il Sindaco di Pietraperzia (Enna) ha convocato con invito scritto, per rma discussione preli
minare sugli argomenti iscritti all’ordine del giorno, i capigruppo di tutti i partiti rappre
sentati in Consiglio, con la sola arbitraria ed antidemocratica esclusione del capogruppo del Movimento sociale italiano;
— se non ritengono che tale atto costitui
sca una violazione costituzionale ed una gra
vissima prevaricazione nei confronti di quegli elettori rappresentati dai quattro consiglieri comunali della Destra Nazionale;
— quali provvedimenti intendono urgente
mente adottare per riportare la legalità ed imporre il rispetto della democrazia al Con
siglio comunale di Pietraperzia, condannando la manifesta faziosità del Sindaco socialista e di tutta l’amministrazione social-comunista.
Considerata la gravità del fatto che lede i principi di democrazia e volutamente viola l’articolo 3 della Costituzione italiana, l’inter
pellante chiede lo svolgimento con urgenza » (160). ’
Fer ra ri.
PRESIDENTE. Avverto che trascorsi tre giorni dall’odierno annunzio senza che il Go
verno abbia dichiarato che respinge le inter
pellanze o abbia fatto conoscere il giorno in cui intende trattarle, le interpellanze stesse saranno iscritte all’ordine del giorno per es
sere svolte al loro turno.
Determinazione della data di discussione di mozione.
PRESIDENTE. Si passa al secondo punto deU’ordine del giorno: Lettura, ai sensi e per gli effetti degli articoli 83, lettera d), e 153 del Regolamento interno, della mozione numero 35:
« L ’Assemblea regionale siciliana considerato che con decreto presidenziale del 5 ottobre,1972, è stato bandito un concorso pubblico a 32 posti di segretario presso l’Uf
ficio legislativo della Presidenza della Regione in relazione al contingente di personale asse
gnato a quell’ufficio dalla tabella D, annessa alla legge regionale 23 marzo 1971, numero 7;
considerato ancora che con il detto concorso si intendono coprire 32 posti della qualifica di segretario dell’Ufficio legislativo e legale, risultati disponibili a seguito della effettua
zione — nella prima applicazione della richia
mata legge — del concorso interno previsto dall’ultimo comma dell’articolo 70 della legge;
ritenuto che il predetto concorso interno, a prescindere dall’esito ottenuto in ordine alla totale 0 meno copertura dei posti disponibili, ha esaurito le possibilità consentite nella pri
ma applicazione della legge e che, in conse
guenza, la rilevata e successiva disponibilità di posti incorre nel divieto generale di coper
tura, anche per pubblico concorso, previsto dal secondo comma dell’articolo 89 della ri
chiamata legge;
accertata l’illegittimità del decreto presi
denziale 5 ottobre 1972 e la carenza di oppor
tunità, in relazione al conclamato impegno politico di procedere ad un sollecito sfolti
mento dell’organico del personale regionale, impegna il Governo
a revocare, in termini di estrema urgenza, il decreto presidenziale 5 ottobre 1972 rela
tivo alla indizione di un concorso pubblico per esami a 32. posti di segretario deU’Ufficio
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V II Legislatu ra C X X X V II SEDUTA 22 Marzo 1973
legislativo Regione.
e legale della Presidenza della impegna, altresì, il Governo
a procedere sollecitamente alla assegna
zione del personale alla Presidenza della Re
gione e agli Assessorati regionali secondo le disposizioni dell’art. 11 della legge 23 marzo 1971, numero 7 » (35).
Cag k es - De Pa s q u a l e - Me s
s in a - Ba r ce llo n a.
I proponenti?
DE PASQUALE. Il primo firmatario è as
sente, però credo che, data la estrema urgenza della discussione di una mozione di questo tipo (si tratta di bloccare un concorso ille- gMe che è stato indetto nella Regione sici
liana dopo la legge che esplicitamente vieta i concorsi) non si può lasciare margine e tempo al consolidarsi di una situazione di aspettativa. Pertanto propongo che la mozio
ne venga trattata martedì, onorevole Presi
dente, se è possibile.
PRESIDENTE. Il Governo?
MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al _ bilancio. Onorevole Presidente, pur rendendomi conto che la mozione, per la sua stessa natura, riveste una certa ur
genza, non posso fare a meno di proporre all’Assemblea la data del 6 aprile.
PRESIDENTE. Scusi onorevole Mattarella, c’è una ratio in questa sua proposta?
DE PASQUALE. La ratio c’è, signor Presi
dente.
MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al bilancio. L ’Assessore competente mi ha incaricato di indicare questa data.
DE PASQUALE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE PASQUALE. Signor Presidente, lei ha chiesto se c’era una ratio. La domanda era pertinente e la ratio è evidentissima perchè, malgrado l’onorevole Mattarella sia uno dei
padri della riforma burocratica — pur essen
do giovane — questo significa che si vuole, appunto, pregiudicare la situazione. Quindi, io potrei anche insistere perchè la discussione avvenga martedì 27 marzo. Però so che il Governo potrebbe poi avvalersi di una serie di armi e di escogitazioni (non presentarsi, far fallire le sedute, eccetera), per cui io propongo la data di venerdì, 30 marzo.
PRESIDENTE. Lei che ne pensa, onore
vole Assessore?
MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al bilancio. Onorevole Presidente, io sono d’accordo, a questo punto, sulla data del 30 marzo, anche per smentire che la pro
posta del Governo avesse una finalità parti
colare e cioè quella di guadagnare tempo.
PRESIDENTE. Poiché il Governo è d’ac
cordo sulla data indicata dai proponenti, ri
mane stabilito che la mozione numero 35 sarà trattata venerdi 30 marzo 1973.
Per lo svolgimento di interpellanza.
FASINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FASINO. Signor Presidente, è stata annun
ziata durante le comunicazioni la presenta
zione da parte mia della interpellanza nume
ro 159, «Operazioni delFEnte minerario».
Desidero richiamare l’attenzione dell’As- sembiea e del Governo sul contenuto della mia interpellanza, che ritengo dovrebbe in
durre il Governo a rispondere con urgenza.
Da yn paio di mesi a questa parte, per quello che mi consta, una agenzia di infor
mazioni romana diffonde con bollettini setti
manali D quindicinali una serie dì notizie sulle attività deU’Entè minerario ed altre in
formazioni di notevole gravità. Si parla dei problemi relativi all’appalto per la costruzione della sede dell’Ente minerario. Si dice che si sarebbero venduti notevoli quantitativi di sali potassici sotto costo a Parigi, si parla di corsi manageriali all’Isida, mai effettuati e tuttavia pagati; si danno una serie di notizie
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piuttosto allarmanti in ordine a una inizia
tiva, 0 pseudoiniziativa non so, relativa alla costituzione di una società per le terme di Sciacca, intorno a cui si fanno considerazioni che svolgeremo in sede di trattazione della interpellanza. Ma da detta notizia emerge an
che un fatto che, se fosse vero, sarebbe molto grave, cioè che il gruppo dei privati non ver
serebbe capitale sociale, ma apporterebbe solo la propria esperienza.
Ora, è chiaro che la mia esperienza di go
verno mi porta a considerare che assai spesso da parte di agenzie di stampa, non meglio qualificate, si diffondono anche delle notizie non fondate, però mi è sembrato strano che da parte degli interessati, su notizie propalate sistematicamente, non si sia sentito il dovere di un cenno di smentita; d’onde la necessità da parte mia di interpellare con urgenza il Governo perchè almeno si accerti che queste cose denunziate dalla Agenzia romana non siano fondate.
PRESIDENTE. Non è vero, ma ci credo!
FASINO. Io penso, pertanto, che il Gover
no...
DE PASQUALE. E’ a tutela delTonorabi- lità del Governo.
FASINO. ... nella sua nota sensibilità...
De PASQUALE. Arcinota.
FASINO. ... debba voler rispondere con ur
genza alla interpellanza che ho sottoposto all’esame deU’Assemblea.
PRESIDENTE. Onorevole Fasino, non es
sendo presenti in Aula i membri del Governo ai quali è rivolta l’interpellanza, mi riservo di ritornare sull’argomento nel corso della se
duta.
Discussione del disegno di legge: « Modifiche agli articoli 27 e 28 della legge regionale 12 febbraio 1973, n. 3, concernente provvedimenti per interventi di urgenza nelle zone colpite dalle alluvioni del dicembre 1972 e del gen
naio 1973» (302/A).
p r e s i d e n t e. Si passa al punto terzo del- i ordine del giorno: Discussione del disegno
di legge numero 302/A: « Modifiche agh arti
coli 27 e 28 della legge regionale 12 febbraio 1973, numero 3, concernente provvedimenti per interventi di urgenza nelle zone colpite dalle alluvioni del dicembre 1972 e del gen
naio 1973 ».
Invito i componenti della seconda commis
sione a prendere posto al banco delle com- sioni. E’ aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare il relatore.
MARILLI, relatore. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, il disegno di legge oggi all’esame dell’Assemblea costituisce l’adem
pimento di un impegno assunto allorché si approvò la parte finanziaria della legge 12 febbraio 1973, numero 3. Allora, per la co
pertura di parte della previsione di spesa fu fatto ricorso al fondo per la realizzazione in Sicilia di iniziative industriali, istituito con la legge 11 novembre 1970, numero 47; inol
tre, oltre la metà degli interventi gravanti sul bilancio regionale, (19.870 milioni su 37.540) furono frazionati sugli esercizi futuri, dal 1974 al 1977. Fu questo rm meccanismo, un artificio se si vuole, imposto dal fatto che non fu possibile il ricorso formale alla dispo
nibilità rappresentata dall’avanzo finanziario accertato col rendiconto finanziario chiuso al 31 dicembre 1971, in quanto allora TAssem- blea non aveva provveduto alla sua appro
vazione.
Per la verità, occorre ricordare che, in sede di discussione nella Commissione spe
ciale, nella Commissione finanze e poi in Assemblea, della legge sulle zone alluvio
nate, il Governo aveva taciuto della pratica possibilità del ricorso alla citata disponibilità finanziaria, per cui alla conclusione del dibat
tito, avuta l’Assemblea cognizione di ciò, la legge tornò in Commissione per la modifica della parte finanziaria, che risultò, mediante il meccanismo cui ho fatto cenno, quella di cui agli articoli 27 e 28 della legge numero 3.
Adesso, pertanto, per i motivi addotti, con la proposta avanzata si raggiungono diversi sco
pi. Anzitutto si rendono immediatamente at
tuabili le provvidenze previste dalla legge, ad eccezione di quella prevista daU’articolo 3 e relativa ai prestiti agrari quinquennali, la quale rimane frazionata durante il quinquen
nio 1973-77; il che appare razionale e corretto in quanto si tratta di prestiti che si vanno verificando successivamente.
Resoconti Parlamentari 726 — Assemblea Regionale Siciliana
VII Le g is l a t u r a CXXXVII SEDUTA 22 Marzo 1973
Viene ripristinato in parte, per 18.390 mi
lioni sui 19.870 di cui era stato decurtato con la tabella di cui albarticolo 27, il fondo deUa legge per la realizzazione in Sicilia di inizia
tive industriali che, pertanto, rimane decur
tato di soli 1.480 milioni. Evidentemente si renderà necessario in altro momento e in altra sede affrontare in termini seri il pro
blema scaturente dal permanere di questo fondo.
Inoltre, per conoscenza dell’Assemblea mi pare che convenga sottolineare lo stato degli avanzi finanziari accertati con i rendi
conti degli esercizi di bilancio regionali al 31 dicembre 1971. Da questi risultò un avan
zo di 68.360 milioni, dal quale sono stati de
tratti con recente provvedimento assembleare 7.700 milioni (se c’è qualche errore l’Asses
sore al bilancio mi correggerà) per la gestione delle miniere di zolfo. Sono rimasti 60.660 milioni. Con questo provvedimento l’avanzo finanziario si riduce a 42.270 milioni. Sembra però che occorrano, non è ufficiale, ma credo sia certo, circa 15.855 milioni per coprire il disavanzo del 1972, per cui l’avanzo reale risulterà di 26.315 milioni. Su questo esiste una riserva della Corte dei conti per 12.465 milioni per la questione dei crediti pregressi.
Rimarrebbe, pertanto, ima disponibilità non contestata di 13.850 milioni che peraltro il Governo ha dichiarato di volere impegnare, quasi per la totalità (mi sembra 12 miliardi, se non vado errato) per coprire le spese pre
viste per la cosiddetta legge di ristruttura
zione degli Enti, cioè impinguare il fondo di dotazione Espi. Credo che sulle questioni ac
cennate l’Assemblea debba tornare a discu
tere e adottare le opportune determinazioni.
Tutto sommato, la Commissione esprime parere favorevole per il disegno di legge e ne raccomanda l’approvazione, anche se, a mio avviso, poteva cogliersi l’occasione per mi
gliorare ulteriormente la parte finanziaria della legge numero 3. La legge numero 3 ri
mane comunque una buona legge, soprattutto adesso che viene resa possibile una immediata disponibilità ed anche perchè è stato mo
dificato qualitativamente il disegno di legge originario presentato dal Governo. E’ una buona legge. Inoltre, per la partecipazione che vi è stata, ih provvedimento non è risultato nè burocratico nè caritativo.
. La Commissione lavorò sotto la partecipa
zione attiva, direi, sotto il pungolo attivo e
positivo delle rappresentanze di base, con le sue proposte al Parlamento nazionale, operò anche per migliorare lo stesso decreto legge governativo. Semmai, la legge che adesso ci si propone di perfezionare, arrivò in ritardo in quanto fu successiva alla emanazione del decreto legge, mentre sarebbe stato oppor
tuno che fosse stata presentata, discussa e approvata prima.
In ogni caso, la positività di essa, la posi
tività e tempestività delle iniziative cala
bresi servirono contemporaneamente a met
tere in evidenza le carenze e la insufficienza deU’originario decreto legge del Governo na
zionale con i suoi 79 miliardi iniziali, con la sua struttura, tutt’al più adeguata allo Sta
tuto albertino, che ignora, cioè, completamente la Costituzione e le Regioni e gli Enti locali, di quel decreto legislativo che si è avviato adesso verso miglioramenti già apprezzabili al Senato e alla Camera.
Come si è arrivati a miglioramenti sostan
ziali apprezzabili io credo che dobbiamo sot
tolinearlo in questo momento in cui la Ca
mera sta per vararlo nel suo testo quasi defi
nitivo. Si è arrivati a miglioramenti sostan
ziali, apprezzabili per le contestazioni che vi sono state, per la presa di posizione delle popolazioni meridionali, per il modo come il Mezzogiorno ha agito in questa circostanza, per l’opposizione , organica manifestatasi nel Sud, che non è stato un fatto solo del Mezzo
giorno ma che ha coinvolto gli strati demo
cratici del nostro Paese. Una opposizione orga
nica, democratica, consapevole e forte. Orga
nica perchè ha visto l’iniziativa concorde, se
ria, concreta delle Regioni quando il 24 gen
naio 1973, da più parti politiche di tutte le Regioni meridionali presenti, fu presa una posizione che rappresentò l’opposizione orga
nica del Mezzogiorno al decreto legge gover
nativo. Democratica perchè si è andata svi
luppando attraverso assemblee di lavoratori, di popolazioni, di organizzazioni, di assise di sindaci e di consessi di popolo e di rappresen
tanze di popolo; perchè si è manifestata anche attraverso colloqui che riassumevano le posi
zioni scaturite nelle manifestazioni di popolo avvenute qui con i deputati regionali, con L Presidenza della Regione, con i rappresen
tanti dei Comuni interessati. Una opposizione consapevole e forte come si è avuta a riprova durante la manifestazione di Roma che vide
■assieme alle popolazioni siciliane e calabresi
Resoconti' Parlamentari 727 Assemblea Regionale Siciliana
VII Legislatura C X X X V II SEDUTA 22 Marzo 1973
grappi organizzati di operai del centro stesso del nostro Paese: Si è delineata, in altre pa
role una opposizione meridionale quale è stata più volte tratteggiata e desiderata; quel
la opposizione meridionale di cui parlarono Salvemini, Dorso, Gramsci, non fatta di dispe
razione ma che prende determinati sviluppi.
E invero si è avviata a prendere vie diverse da quella che alcuni relitti del passato vor
rebbero rispolverare e risuscitare in questi giorni, alla maniera di certi avvenimenti di Reggio Calabria. Una opposizione che fa an
che piazza pulita di certi strumentalismi nei rapporti con la maggioranza, e che ha visto in questi giorni deputati, rappresentanti di quelle popolazioni, muoversi nel modo cui ab
biamo accennato, prendere posizione nel Par
lamento nazionale unitariamente’ per costrin
gere il Governo a ritirarsi da posizioni che sono antimeridionaliste, antidemocratiche e che calpestano la; Costituzio'rie. Il fatto che delle modifiche vengono portate avanti in sede di convèrsione in legge dèi decretò legi
slativo dimostra che si .va facendo strada un rapporto diverso e un. progresso delle cose e dei modi.
Noi sappiamo — non vuole essere un ragio
namento trionfalistico questo —- che cose di questo genere, nelle ■ strutture e nelle situa
zioni reali che esistono, avvengono attraverso contraddizioni, inadeguatezze, debolezze, in
certezze. Ne abbiamo tanti esempi; Credo, che un esempio delle contraddizioni l’abbiamo avuto ierij . durante il dibattito ■ sulla legge ospedaliera, che è una legge che interessa; pro
fondamente il Mezzogiorno. Ne- abbiamo .e ce ne rendiamo conto quando si parla degli Enti, dell’Esa, delle difficoltà, di far, funzionare la légge sulla montagna, delle difficoltà che si incontrano quando si cerca il rapporto tra.la industrializzazione. -e l’agricoltura,, della. im
passe: nella, quale ci troviamo d i fronte alle ésigenze della .economia nazionale, .nei con
fronti della organizzazione comunitaria. Alla base di queste contraddizioni, inadeguatezze e incertezze. stanno le .strutture a m onte'del nostro, suolo, della nostra economia, stanno le ésigenze di. interventi organici.
Ecco perchè,, onorevoli colleghi, io. ritengo che nel verificare la validità della legge. 12 febbraio 1973, numero 3: e nel ritenere che si debba chiedere aH’Assemblea che venga ap
provata questa modifica formale, ma che ha
■aspetti sostanziali, ’credo che ci si debba ri
chiamare alla riunione e alla decisione delle Regioni meridionali del 24 gennaio 1973 a Palermo, dove fu presa posizione sulla que
stione della difesa del suolo e dove fu as
sunto un impegno e attribuita una respon
sabilità precisa della Regione siciliana e fu demandato un compito particolare al Presi
dente della nostra Assemblea regionale. Me
ditiamo su quello che stabiliscono gli arti
coli 2 e 3 dei punti che fanno parte della decisione delle Regioni meridionali. Io ritengo, che nel momento in cui si approva questa di
sposizione di perfezionamento della legge nu
mero 3, non si può non richiamare il, signi
ficato della legge stessa e quello delle que
stioni che stanno davanti a noi, come l’aspet
tativa della gente, i problemi che sono a monte delle alluvioni, per i quali occorrono gli interventi immediati e soccorsi che non siano di carattere caritativo, e soprattutto non si può non richiamare, quei momenti di alta tensione che si manifestarono in quei giorni. Bisogna- non procrastinare ancora gli impegni che furono assunti
A questo proposito ritengo che si debba raccomandare al Presidente dell’Assemblea di mantenere in vita la Commissione speciale ..istituita per l’esame dei provvedimenti con
cernenti i danni alluvionali, e al Governo di predisporre gli strumenti da sottoporre alla detta Commissione, anche nel rispetto delle decisioni, prese nell’incontro delle Regioni Meridionali allorché si chiese che ogni As
semblea regionale votasse proposte precise per quanto riguarda la difesa del suolo e poi le coordinasse, fra di loro e le riassumesse, .integrandole, per intavolare un dibattito col Governo nazionale. Non si può attendere, evidentemente, che si muova tutto il mecca
nismo previsto, dalla Commissione De Marchi, .la.quale indubbiamente svolse un ottimo la
voro, ingabbiato in proposte inadeguate. Il richiamo all’alluvione deve servire anche a questo. E, credo che si debba raccomandare al Presidente dell’Assemblea,, che avochi a sè il .problema, riunendo i capigruppo, interes
sando il Governo, ai. problemi che furono posti fin quella,riunione, che sono quelli che stanno a monte dei guai, delle alluvioni, dei ; guasti sui quali, bisogna intervenire.
■ Per la qualcosa io chiedo formalmente una presa di posizione e , un impegno ah riguardo, perchè dai prim i, del mese .di gennaio non è passato molto tempo,, ma- è troppo per Tur-
Resoconti Parlamentari — 728 Assemblea Regionale Siciliana
VII Legislatura C X X X V II SEDUTA 22 Marzo I973
genza dei problemi, è troppo soprattutto per l’impegno, per il calore, per la passione che in quel momento si manifestò.
PRESIDENTE. Onorevole Marilli, l’ultima parte del suo intervento non ha un diretto riferimento con la legge in discussione. Alla fine della discussione di questa legge, senti
remo i vari gruppi parlamentari in merito.
Per quanto riguarda la Presidenza dell’As- semblea le anticipo che c’è pieno accordo sulla possibilità di affidare alla Commissione par
lamentare che già si è occupata della legge per l’alluvione, anche il problema della ela
borazione del testo del disegno di legge per la difesa del suolo. Solo che mi sembra una materia diversa.
MARILLI. Presidente, era quello che stavo chiedendo; lei mi ha preceduto, quindi chiudo il mio intervento.
FASINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FASINO. Signor Presidente, onorevoli col
leghi, prendo atto con soddisfazione della ini
ziativa di cui ci occupiamo questa sera, che sottolinea la validità di quanto io esposi du
rante la trattazione della legge relativa agli alluvionati. La mia proposta di allora, che il Governo in quella sede non volle accettare, adesso si è dimostrata tanto valida che il Governo, di sua iniziativa, ha pensato di uti
lizzare i fondi di cui all’avanzo accertato con il rendiconto consuntivo del 1971 per il finan
ziamento della legge 12 febbraio 1973, nu
mero 3.
Questo sottolineo, non già per la soddisfa
zione, molto magra invece, di dire che avevo ragione, ma perchè da parte di certa stampa malamente foraggiata si è voluto presentare l’intervento mio in quella discussione come un intervento quasi derivante dai complessi degli « ex », dai complessi, cioè, che, si dice, i Presidenti della Regione non più in carica abbiano e di cui io, per la verità, per quanto mi riguarda, non mi accorgo.
Devo anche aggiungere che quella sera, in risposta alle spiegazioni date dall’Assessore Mattarella, io non ripresi la parola per non rendere ancora più drammatica l’atmosfera.
Ma. era ovvio che. non. poteva essere. accettata
da parte mia, per l’esperienza che ne avevo, la giustificazione che si poteva temere una im
pugnativa da parte del Commissario dello Stato sulla legge di parifica dei rendiconti del 1970 e del 1971 per una tradizionale ri
serva della Corte dei conti nell’esame di pari
fica del nostro bilancio. Tant’è che il Com
missario dello Stato non ha impugnato la legge di parifica, e questa sera noi ci troviamo a realizzare quanto poteva essere benissimo fatto in sede di discussione della legge sugli alluvionati. Comunque, meglio tardi che mai!
Quindi io registro con soddisfazione l’mizia- tiva del Governo che praticamente rappre
senta l’accettazione sostanziale della indica
zione che io avevo dato.
MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al bilancio. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli, colleghi, la lunga e dettagliata rela
zione dell’onorevole Marilli mi esonera dal- TiUustrare ulteriormente il contenuto della iniziativa legislativa questa sera all’esame del
l’Assemblea. .Si tratta, appunto, di un disegno di legge a carattere strettamente finanziario, che modifica, così come era stato annunciato in ■ Commissione finanza, ed in Aula dal Go
verno durante la discussione della legge 12 febbraio 1973, numero 3, le norme di coper
tura finanziaria del disegno di legge stesso.
L ’occasione ha consentito all’onorevole Ma-
•rilli una serie di considerazioni ampie, al
cune delle quali apprezzabili, e che consentono anche a me, a nome del Governo, non solo di confermare il giudizio positivo sulla legge numero 3, che fu con tempestività approvata dall’Assemblea, ma di assicurare all’Assem
blea la puntuale attuazione, da parte del Go
verno, degli adempimenti in essa contenuti nel rispetto dei termini previsti.
Desidero ' fare anche una considerazione a proposito della normativa nazionale in argo
mento, evidentemente per esprimere il com' piacimento e la soddisfazione che il decreto legge, n el corso déll’esame del Parlamento, ab
bia subito delle : modifiche che ne hanno am- phato notevolmente ila consistenza finan
ziaria.
Vorrei confermane, : infine, che il Governo,
Resoconti Parlarnentarì 729 Assemblea Regionale Siciliana
VII Legislatura C X X X V II SEDUTA 22 Marzo 1973
nel rispetto dello spirito e della sostanza dei- rincontro delle regioni meridionali del gen
naio scorso, è pronto a compiere, assieme alla Assemblea, tutto il suo dovere in relazione a quanto convenuto e a quanto il Governo stesso ha dichiarato e si è impegnato a fare in quella sede.
Le considerazioni delhonorevole Marilli a proposito della normativa strettamente finan
ziaria, in relazione ai fondi della legge 11 no
vembre 1970, numero 47, oggi scaduta, mi consentono di dichiarare airAssemblea che il Governo ha presentato un disegno di legge per la proroga di tale norma, onde consentire aH’Assemblea l’utilizzo di quei fondi.
Un’ultima considerazione, meramente for
male, riguarda la situazione delle somme de
rivanti dall’avanzo di gestione accertato al 31 dicembre 1971, solo per dire che, oltre alle somme già impegnate, già utilizzate, con d e
creto numero 50251 dello scorso anno, sono stati utilizzati due miliardi e 325 milioni per l’adeguamento di retribuzioni al personale della Regione, in applicazione della norma interpretativa sulla fascia ai dipendenti re
gionali.
Queste considerazioni ho voluto fare per completare, dicevo, la relazione ampia e det
tagliata del relatore onorevole Marilli, su un disegno di legge che vede l’Assemblea una
nime nella opportunità di im esame positivo e rapido.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discus
sione generale. Metto ai voti il passaggio al
l’esame degli articoli.
Chi è favorevole resti seduto, chi è con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 1.
MESSINA, segretario:
Art. 1.
La tabella di cui all’articolo 27 della legge regionale 12 febbraio 1973, numero 3, è sosti
tuita dalla seguente;
Resoconti, £. 102 (500)
Resoconti Parlamentari — 731 Assemblea Regionale Siciliana
VII Legislatura C X X X V II SEDUTA 22 Marzo 1973
PRESIDENTE. Poiché nessimo chiede di parlare pongo ai voti l’articolo 1.
Chi è favorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 2.
MESSINA, segretario:
« Art. 2.
L’articolo 28, primo comma, della legge regionale 12 febbraio 1973, numero 3, è sosti
tuito dal seguente:
« All’onere di lire 37.450 milioni a carico del bilancio della - Regione si fa fronte:
1) quanto a lire 36.060 milioni ricadenti nell’anno finanziario in corso:
a) mediante utilizzazione di lire 12.000 milioni a valere sulle disponibilità del capi
tolo 20911 del bilancio per l’anno finanziario 1973; ■
b) mediante utilizzazione di lire 2.925 milioni a valere sulle disponibilità del capi
tolo 20912 del bilancio per l’anno finanziario 1973;
c) mediante utilizzazione di lire 1.819 milioni a valere sulle disponibilità del capi
tolo 20911 del bilancio per l ’anno finanziario 1972;
d) mediante utilizzazione di lire 926 mi
lioni a valere sulle disponibilità del capi
tolo 20912 del bilancio per l’anno finanziario 1972;
e) mediante utilizzazione di lire 18.390 milioni a valere sull’avanzo finanziario ac
certato al 31 dicembre 1971, con il rendiconto generale consuntivo per l’anno finanziario stesso;
2) quanto a lire 370 milioni, ricadenti negli anni finanziari dal 1974 al 1977, utilizzando parte-della spesa autorizzata per gli esercizi stessi con la legge regionale 11 novembre 1970, numero 47 ».
p r e s i d è n t e. Poiché- nessuno chiede di parlare pongo ai voti l’articolo 2.
Chi è favorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 3.
MESSINA, segretario :
« Art. 3.
La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana ed entrerà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione.
E’ fatto obbligo a chirmque spetti di osser
varla- e di farla osservare come legge della Regione ».
PRESIDENTE. Poiché nessuno chiede di parlare pongo ai voti l’articolo 3.
Chi è favorevole resti seduto; chi é con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Onorevoli colleghi, l a , votazione finale del disegno di legge avverrà in altra seduta.
Sulla proroga del funzionamento della Commis
sione speciale istituita per l’esame dei prov
vedimenti concernenti i danni provocati dalle alluvioni del dicembre 1972 e del gennaio 1973 ».
PRESIDENTE. L ’onorevole Marilli nel suo intervento ha riproposto un tema di grande momento e di viva attualità. Voi ricorderete, onorevoli colleghi, che TAssemblea regionale votò una mozione che impegnava il Presidente deU’Assemblea a farsi promotore di un in
contro tra le regioni meridionali, e di esami
nare la possibilità di varare un disegno di legge-voto per la difesa del suolo, da proporre al Parlamento nazionale. In Palermo ha avuto luogo un incontro dei Presidenti dei Consigli e delle Giunte delle Regioni meridionali. La proposta deU’Assemblea regionale siciliana è stata fatta propria da tutte le regioni meri
dionali, le quali hanno convenuto sulla oppoi'- tunità di' informare anche le altre regioni italiane e di preparare-un testo di disegno di
Resoconti Parlamentari 732 Assemblea Regionale Siciliana
VII IjEGISLATURA C X X X V II SEDUTA 22 Marzo 1973
legge-voto da sottoporre ai vari Consigli re
gionali, o Assemblee regionali, perchè facciano proprio quel testo, un testo concordato, e lo trasmettano, come legge-voto, al Parlamento nazionale.
Di tale orientamento dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Giunte regionali dell’Italia meridionale, io mi sono fatto por
tatore in un incontro di tutte le regioni ita
liane, dei Presidenti dei consigli e delle A s
semblee regionali di tutta Italia, delle varie regioni italiane, che ha avuto luogo recente
mente a Bari, naturalmente facendo carico all’Assemblea regionale siciliana del compito di mcominciare a preparare un primo schema di disegno di legge sul quale poi sentire pa
reri, opinioni, ricevere contributi, per arri
vare ad un testo definitivo da proporre a tutte le Eegioni italiane.
A questo punto, l’onorevole Marilli, molto opportunamente, riprendendo la questione, ha avanzato la proposta di mantenere in vita e di affidare alla commissione speciale che ha esaminato e varato il disegno di legge sulle provvidenze che la Regione ha adottato per le zone alluvionate il compito di preparare questo schema. Indubbiamente, si tratta di una procedura un poco insolita, nel senso che noi non abbiamo un testo da sottoporre alla commissione, diamo alla commissione stessa rtncarico di studiare e di predisporre un testo da sottoporre prima all’Assemblea regionale siciliana, poi alle altre regioni ita
liane, per farlo diventare un disegno di legge- voto da proporre al Parlamento nazionale.
Questa è la proposta, cioè dare l’incarico di attuare questa decisione che l’Assemblea ha già preso alla commissione che ha esitato il disegno di legge per le zone alluvionate.
Da parte della Presidenza dell’Assemblea, debbo dire che la Presidenza stessa non ha dimenticato l’impegno che era stato ad essa affidato, tanto è vero che ha promosso rin contro di Palermo ed ha partecipato aU’in- contro di Bari. Si tratta adesso di entrare nel concreto e di incominciare a preparare delle norme. La proposta dell’onorevole Marilli può essere una soluzione. Però io vorrei sentire se ci sono consensi attorno a questa proposta e se si ritiene che essa sia conducente al fine, o se vi sono proposte alternative. In questo senso vorrei conoscere Topinione dei gruppi parlamentari presenti.
DE PASQUALE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE PASQUALE. Signor Presidente, noi siamo d’accordo con la proposta fatta e vor
rei rilevare che la Commissione speciale che ha elaborato il testo della legge regionale per le zone colpite dalle alluvioni è già stata incaricata, al di là della sua specifica incom
benza, di un’altra incombenza politica molto importante, cioè la elaborazione degli emen
damenti della Regione siciliana, dell’Assem
blea regionale siciliana al decreto legge na
zionale. La stessa commisisone ha elaborato quegli emendamenti, l’Assemblea li ha fatti propri e sono stati presentati al Senato, credo, proficuamente. Per cui fra l’altro si tratta della prosecuzione di un’attività specifica che è tanto più importante in quanto la compe
tenza di questo gruppo di deputati che si è riunito intorno alle questioni dell’alluvione è una competenza già abbastanza acquisita nel merito delle varie questioni. Senza dire che le Commissioni permanenti sono poi, tra l’altro, abbastanza oberate da altri incarichi, e quindi la predisposizione di queste norme ne verrebbe a soffrire, se non dovesse essere affidata al gruppo di deputati che ha già elaborato due testi molto importanti.
CUSIMANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CUSIMANO. Signor Presidente, il gruppo del Movimento sociale italiano è d’accordo ad iniziare un discorso valido nella commis
sione speciale. Solo vorremmo invitarla a por
tare l’argomento nella prossima conferenza dei capigruppo. Trattandosi di un grosso la
voro, la commissione speciale avrà sicura
mente bisogno di consultare dei tecnici per potere predisporre uno schema di legge-voto tale da potere poi essere allargato. Quindi ri
tengo sia opportuno che possa avere anche il conforto di tutti i gruppi parlamentari. Sta
sera noi stiamo esprimendo la nostra opinione, ma la maggioranza è totalmente assente; vero è che il Governo è in Aula, ma tra maggio
ranza e governo dovrebbe esserci una certa differenza. Quindi, pur dichiarando la nostra disponibilità, la invitiamo a voler proporre
Resoconti Parlamentari — 733 — Assemblea Regionale Siciliana
VII Le g is l a t u r a CXXXVII SEDUTA 22 Marzo 1973
Targomento nella prossima riunione dei capi
gruppo.
MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al bilancio. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al bilancio. Signor Presidente, io credo di potere senz’altro dichiarare, a nome del Governo, che, nel momento in cui alla commissione speciale, ultimato l’esame del disegno di legge per le provvidenze a favore delle zone colpite dalle alluvioni, si è affidato altro incarico mantenendola in vita al di là deU’incombenza specifica, si sia voluto dare ad essa una validità non dico permanente, ma certamente al di là dell’esame della legge per affrontare in maniera più dettagliata e più approfondita tutto il problema. Quindi credo che in linea pregiudiziale nessuna obie
zione ci possa essere ad una iniziativa del genere, che, nelle modalità, mi pare possa essere approfondita in sede di conferenza di capigruppo.
PRESIDENTE. Allora resta inteso che in linea di massima siamo d’accordo per affidare
■alla commissione questo incarico. In sede di conferenza di capigruppo eventualmente si potranno discutere particolari questioni atti
nenti al frmzionamento della Commissione, al raggio deU’indagme; ma la -decisione in questo senso io la intendo presa in questa sede, dato che l’Assemblea è regolarmente convocata ed ha i poteri per decidere. Resta così stabilito.
Per Io svolgimento di interpellanze.
PRESIDENTE. L ’onorevole Fasino ha sol
lecitato poc’anzi lo svolgimento della inter
pellanza numero 159 concernente: « Opera
zioni dell’Ente minerario ».
Io sono riuscito finora a sentire l’opinione dell’Assessore al turismo, il quale ha detto che, per la parte dì sua competenza, anche perchè ritiene che sìa quella di minor rilievo,
^on ha obiezioni circa la data. Adesso vorrei farle una proposta, onorevole Fasino. Poiché interpellanza è stata annunciata in questa se
duta e il suo contenuto è di notevole rilievo, mi sembrerebbe un po’ scorretto metterla al
l’ordine del giorno di martedì, nel senso che non credo che il Governo possa essere in grado di acquisire gli elementi necessari per rispondere adeguatamente alle questioni, piut
tosto spinose, che lei pone con la sua inter
pellanza. Quindi o la fissiamo, come è stato fatto per la mozione, per la seduta del ve
nerdì, oppure — e questa è la mia proposta — per martedì 3 aprile, in modo da consentire al Governo una settimana di tempo per gh accertamenti.
FASINO. Mi rimetto a lei. Presidente.
PRESIDENTE. Onorevole Mattarella, lei pensa di potere in linea di massima accet
tare? Evidentemente, se il Governo avrà da chiedere ulteriori rinvii, li chiederà in Aula.
Del resto, trattandosi di una interpellanza della maggioranza, non credo che sia difficile trovare un accordo sulla data.
MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al bilancio. Va bene.
PRESIDENTE. Rimane stabilito che Tinter- pellanza numero 159 a firma dell’onorevole Fasino, sarà trattata nella seduta di martedì 3 aprile.
La seduta è rinviata a domani, venerdì 23 marzo 1973, alle ore 10,30, con il seguente ordine del giorno:
I — Discussione unificata delle mozioni:
numero 26 : « Rinnovo dei consigli comunali scaduti o prossimi a scadere », degli onorevoli Grammatico, Cavalla
ro, Ciba, Cusimano, Ferrari, Fusco, Grillo Morassutti, Mancuso, Marino Giovanni, Merendino, Paolone, Semi
nare, Tricoli, Tringali, Virga.
numero 34: «R innovo dei consigli comunali scaduti », degli onorevoli Messina, Barcellona, Motta, Tortorici, Annone, Bellafiore, Cagnes, Carosia, Corallo, Damicela.
II — Discussione unificata di mozione e di interpellanze:
a) Mozione:
Resoconti Parlamentari - 734 Assemblea Regionale Siciliana
V II Legislatu ra C X X X V II SEDUTA 22 Marzo I973
numero 30: «V iolazioni di leggi e di regolamenti da parte della Giunta comunale di Palermo », degli onorevoli Barcellona, De Pasquale, Russo Miche
langelo, Orlando, Car-eri.
b) Interpellanze:
Numero 136: « Grave situazione del- rAmministrazione commiale di Paler
mo », degli onorevoli Barcellona, De Pasquale, Orlando, Careri, Carollo.
Numero Ì51: «G rave situazione de
terminatasi nei Consigli comunale e provinciale di Palermo ». dell’onore
vole Ventimiglia.
nmnero 152 : « Provvedimenti per garantire la regolarità della vita poli
tica ed amministrativa del Comune di Palermo », degli onorevoli Virga, Tiri- coli, Seminara, Grammatico.
Ili — Discussione della mozione numero 31:
« Elezione ad Assessore del Comune dì Gibellina di un condannato al con
fino di polizia », degli onorevoli De Pasquale, Bellafiore, Corallo, Giubila
to, Russo Michelangelo, Marino Gioac
chino, Rindone.
IV — Votazione finale del disegno di legge:
« Modifiche agli articoli 27 e 28 della legge regionale 12 febbraio 1973, nu
mero 3, concernente provvedimenti per interventi di urgenza nelle zone col
pite dalle alluvioni del dicembre 1972 e del gennaio 1973 » (302/A).
La seduta è tolta alle ore 19,20.
D A L LA DIREZIONE DEI RESOCONTI Il Vice D irettore Vicàrio
Dott. Giovanni Milone
A rti Graflclie A. RENNA - Palermo
Resoconti Parlamentari — 735
Assemblea Regionale Siciliana
VII Le g is l a t u r a CXXXVII SEDUTA 22 Marzo 1973
Allegato
Risposte scritte aci interrogazioni
MESSINA, DE PASQUALE. — All’Asses
sore all’industria e commercio « per cono
scere quali urgenti iniziative intende pren
dere perchè Findustria « SI. CAL. », (Sicilia
na Calze), con sede in Villafranca Tirrena, proceda alla riassunzione dei quaranta operai licenziati a partire dal primo maggio 1972, dopo essere stati tenuti sotto cassa integra
zione per ben nove mesi.
Il comportamento dei proprietari dalla Siciliana Calze, non può infatti essere tolle
rato stante che gli stessi, per procedere alla ristrutturazione aziendale, hanno avuto aiuti considerevoli, consistenti in due contributi in conto capitale a fondo perduto di lire 145 milioni 353.000 (Cassa del Mezzogiorno) e mutui a tasso agevolato in conto interessi per lire 870.000.000 (Isweimer). Indipendente
mente dal fatto che ciò evidenzia il modo sba
gliato di condurre la politica degli incentivi senza collegamento e allargamento occupa
zionale, la riassunzione degli operai licen
ziati è possibile con la elirninazione dell’av- venuto restringimento dei ritmi di lavoro e della introduzione del lavoro a domicilio » (313) (Annunziata il 9 giugno 1972).
Ris po st a. ■— « In ordine alla suddetta inter- logazione comunico agli onorevoli interro
ganti che la SI.CAL. (Siciliana Calze) di Vil- afranca Tirrena (Messina) dopo un periodo I cr.’si che aveva portato al licenziamento
^ lavorative, ha proceduto al graduale riassorbimento della manodopera, rma volta esaurito l’intervento della Cassa
“ Tegrazione guadagni.
In atto perciò la predetta Azienda, le cui mende l’Assessorato all’industria ha atten- seguito attraverso le riunioni sinda- y- ^ S'unitesi presso l’Assessorato al lavoro, ha
^assunto il personale licenziato e grazie ad rat ristrutturazione, che ha miglio-
° la capacità produttiva dell’impresa, ha
proceduto alla riassunzione di nuove unità lavorative, superando i vecchi livelli di oc
cupazione » (16 marzo 1973).
L’Assessore Ca p r ia.
GRAMMATICO. — « All’Assessore all’in
dustria e commercio « per conoscere i motivi per cui tuttora non ha trovato pratica at
tuazione l’articolo 28 della legge regionale numero 20 relativa al prestito di L. 1.000.000 ai piccoli commercianti delle zone terremo
tate » (316).
Ris p o s t a. — « Come è noto - all’onorevole interrogante le istanze di piccoli commercian
ti dirette ad ottenere la concessione di un prestito assistito da garanzia regionale e dal concorso negli interessi, sono istruiti dagli Istituti bancari. Ad istruttoria ultimata le istanze corredate dalla documentazione e dal parere di rito, vengono inviate all’Asses
sorato industria che provvede ad emanare il relativo decreto.
Ai fini della concessione della garanzia sus
sidiaria della Regione, le istanze sono sotto
poste alla controfirma dell’Assessore al bi
lancio ed inviate per la registrazione.
Sinora più di trecento decreti sono stati emanati e notificati, mentre numerosi altri sono in corso di firma da parte dell’Asses
sore al bilancio ed altri in attesa di regi
strazione.
Il gruppo di lavoro che si occupa di tali pratiche presso l’Assessorato industria ha ac
celerato, a seguito di mie istruzioni, la istrut
toria e soltanto pochi provvedimenti ancora debbono essere emanati.
Assicuro l’onorevole interrogante che il servizio si è bene organizzato e non esiste più arretrato » (16 marzo 1973).
L’Assessore Ca p r ia.