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la città che sorge dal mare in nigeria, l incredibile progetto eko atlantic LA RIVISTA DI VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT

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LA RIVISTA DI VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT

numero 2 /2013

India: La rapida realizzazione di un brillante futuro

Motori a gas Naturale: Un tema di attualità per il settore del movimento terra

la città che sorge dal mare

in nigeria, l’incredibile progetto eko atlantic

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5 la Città sul Mare

Un insediamento urbano delle dimensioni di Manhattan sta trasformando un intero paese:

andiamo alla scoperta dell’incredibile progetto Eko Atlantic a Lagos, in Nigeria.

17 India

Mentre il mercato delle macchine movimento terra è in espansione, Volvo CE sta contribuendo a costruire il prospero e brillante futuro dell’India.

21 generazione design

Vediamo quale design vi sia al centro delle macchine Volvo e come riesca a trasmettere i suoi valori chiave indirizzandoli alle esigenze del cliente.

37 In giro per il Mondo: Etiopia

Volvo si occupa della formazione di una nuova generazione di tecnici per soddisfare la richiesta di una forza lavoro specializzata in questa economia a rapida crescita.

45 America del Nord

L’investimento di Volvo da 100 milioni di $ in America del Nord sta prendendo vita, mentre la prima pala gommata prodotta in America esce dalla linea di produzione del nuovo stabilimento di Shippensburg.

Impariamo a farci sentire!

il nostro è un settore decisamente improntato alla modestia. quello edile non è sicuramente glamour come l’industria della moda o del cinema, ne’ può vantare i megastipendi di quello della finanza. ma il fatto di non riempire le prime pagine dei rotocalchi, non significa che il nostro lavoro sia meno importante, anzi. esattamente il contrario, come mostra questo numero di spirit, le macchine di nostra produzione e gli esperti che le usano sono responsabili di migliorare la vita di milioni di persone di tutto il mondo.

rari esempi dimostrano il rapporto tra il settore edile e la crescita sociale meglio del progetto eko atlantic, in nigeria. nella congestionata capitale lagos, una flotta di macchine e camion Volvo sta contribuendo a recuperare dal mare un pezzo di terra delle dimensioni di manhattan. il più grande progetto di bonifica al mondo non solo servirà a prevenire le inondazioni nei dintorni attualmente a rischio, ma aiuterà anche a liberare le arterie della città e a tenere le briglie della metropoli più grande e a più rapida crescita dell’africa.

la nostra influenza comunque non deve essere necessariamente su larga scala per avere un grande impatto. come dimostra la nostra storia in india, in pochi anni il peso del carico delle costruzioni è passato dal trasporto con buoi ed elefanti a macchine ultramoderne, in grado di migliorare le condizioni di lavoro di migliaia di lavoratori (e di elefanti!) e consentendo di accelerare il ritmo del progresso sociale.

mentre nella maggior parte delle situazioni la modestia è un asset, a volte è bene farsi sentire. tra coloro che si fanno carico di questo impegno c’è frédérique biston, il cui compito nell’ufficio di Volvo è quello di migliorare l’influenza della società tra i politici nella stesura di nuove normative che possano influire nel settore del movimento terra.

far sentire le nostre voci con coloro che detengono il potere decisionale, non è compito semplice e il nostro desiderio di farci sentire non si limita ai politici.

attraverso iniziative come la Volvo ocean race, ci auguriamo di promuovere il concetto di sicurezza, qualità e rispetto per l’ambiente per milioni di persone che seguono l’emozionante spettacolo di imbarcazioni che fanno il giro del mondo, spinte esclusivamente dalla forza del vento e da forza di volontà.

unendo tutti questi fattori è difficile emergere essendo così modesti. ma penso che fama e successo non siano tutto.

dopotutto a chi interessa apparire sulle pagine di gossip?

Klas magnusson

EdItO dA Volvo Construction Equipment

dIREttORE Klas Magnusson SEgREtERIA dI REdAZIONE brian O’Sullivan PROgEttO EdItORIAlE & dESIgN EMg Communications ltd

tRAdUZIONE tESti lucia Carretti

COllAbORAtORI Niall Edworthy, tony lawrence, dan Waddell, diana Henry

la Rivista di Volvo Construction Equipment numero 02/2013

indice

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Volvo Spirit visita Eko Atlantic, la via d’accesso per la nuova Africa, nonché il più grande progetto al mondo di bonifica di un territorio.

La città sorta

sul mare

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Immaginate una Megalopoli che si innalza dal mare, come Atlantide. Un insediamento urbano delle dimensioni di Manhattan che vanti quartieri commerciali e residenziali che consentano di trasformare non un’intera città, ma un intero paese.

Sembra quasi fantascienza, ma il progetto Eko Atlantic di Lagos, in Nigeria è reale ed è diventato uno dei progetti edili più discussi e più affascinanti del mondo.

Cent’anni fa la zona in cui sorgerà la nuova città era una spiaggia, ma l’azione del tempo e di Madre Natura avevano cancellato quasi tutto. L’erosione costiera era diventata così importante che l’Isola di Vittoria, un sobborgo di Lagos, era ad alto rischio alluvionale e per gli abitanti delle zone costiere vi era il pericolo di dover abbandonare le loro case.

Sono state adottate delle misure per proteggere la costa, ma a quel punto è risultato un piano molto importante:

contrarrestare l’erosione, recuperare 10 km2 di terra e costruire una smart city che consentisse di migliorare la situazione di Lagos, la più grande città dell’economia a più rapida crescita dell’Africa e offrire opportunità di lavoro ai suoi 17 milioni di abitanti.

Il lavoro è iniziato nel 2006, con il dragaggio delle prime migliaia di quelle che potrebbero essere circa 140 milioni di tonnellate di sabbia, e che ne hanno fatto il più grande cantiere di bonifica al mondo. Presto verranno posate le fondamenta dei primi edifici ed entro il 2015 lo skyline inizierà a trasformarsi.

Per assicurarsi che l’Oceano Atlantico non ritorni a prendere ciò che aveva già rubato, i progettisti hanno studiato una barriera lunga 8 chilometri per tenere a bada il mare, ormai nota come la Grande Muraglia di Lagos, e che è stata costruita nello stesso punto in cui 100 anni fa vi era il bagnasciuga.

Negli ultimi due anni ogni giorno una flotta di oltre 150 mezzi, tra i quali 50 camion Volvo, ha percorso i 16 km tra il cantiere e la cava di granito di Ibadan, dall’alba al tramonto, per trasportare tra le 10 e le 15.000 tonnellate di rocce al giorno.

Queste ultime vengono accatastate in 15 metri di altezza e ricoperte con tetraedri in calcestruzzo, enormi oggetti geometrici progettati per proteggere dalle onde le strutture costiere.

Le dimensioni del progetto sono impressionanti.

Occorre così tanto cemento che il cantiere ha un proprio impianto di produzione e uno staff di 1.200 persone direttamente collegate alla costruzione del progetto e per usare e manutentare escavatori, dumper e altri macchinari. Per ora Volvo è il più grande fornitore di macchine, con oltre 40 sul cantiere e molte altre presso la cava per lo scavo e la movimentazione di roccia. A Eko Atlantic, vi sono escavatori che scavano fossati per il drenaggio e le fognature, dumper che trasportano roccia e sabbia e persino un motor grader per la manutenzione delle strade sul cantiere.

Gli operatori e altre persone dello staff devono lavorare sopportando il caldo con temperature spesso superiori a 40 gradi centigradi. Questo può provocare soffocanti nubi di sabbia e

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“Occorre così tanto cemento che

il cantiere è dotato di un proprio

impianto di produzione.”

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polvere, quindi uno speciale dumper A25 appositamente attrezzato con un serbatoio di acqua aiuta a inumidire e raffreddare la sabbia per evitare tali formazioni. Mentre nella stagione delle piogge devono lavorare sotto abbondanti piogge e tempeste torrenziali. Si tratta di un duro lavoro, ma grazie ai loro sforzi la forma di una nuova terra è stata forgiata da dove un tempo vi era solo acqua.

Quando ad aprile Volvo Spirit ha visitato il cantiere, la muraglia era lunga circa 4.000 metri, con un avanzamento di circa tre metri al giorno. Nel punto più lontano, dove finisce la strada e le onde si scagliano contro le rocce, un escavatore Volvo EC460BLC combatte da solo contro la forza della natura, posando le pietre che formano il nucleo della muraglia. Questa incredibile macchina, che in due anni ha al suo attivo 5.400 ore di lavoro, senza nessun fermo macchina imprevisto, può forgiarsi di essere l’escavatore più attivo del mondo.

George Tawk, Group Plant Manager di Eko Atlantic è assolutamente orgoglioso delle prestazioni di questa flotta Volvo, in particolare dell’EC 460BLC. “Il punto in cui è impegnata questa macchia è una zona particolarmente difficile, dove se la deve vedere con rocce, sabbia, acqua e aria salate. Tutti questi fattori sono particolarmente deleteri per una macchina. Ma grazie a una buona assistenza e a una manutenzione programmata la macchina ha superato la prova.

“L’EC460BLC è una macchina eccezionale.

Decisamente morbida e agile e lavora in modo rapido ed efficiente.”

Lavorare in Africa, in ambienti estremamente caldi e polverosi, comporta delle sfide speciali per tutte le macchine e le Volvo sono sicuramente all’altezza del compito.

“In Africa occorre un motore personalizzato adatto ai climi tropicali, in grado di sopportare il calore e il clima. Le macchine Volvo montano questi motori. È dura cavarsela qui,”

aggiunge George.

Le macchine sono state fornite dal concessionario Volvo in Nigeria, ATC-Nigeria. “Usiamo le macchine Volvo perché in Africa l’assistenza è determinante e Volvo riesce ad assicurarmi tale supporto. Quando ne ho bisogno, ovunque mi trovi, posso contarci. Credetemi, in Africa si possono usare le migliori macchine del mondo, ma senza l’assistenza non servono a nulla, non si va da nessuna parte.

“Occorre un concessionario e una struttura che ti affianchi quando ce n’è bisogno e che sia in grado di fornirti i ricambi necessari anche negli angoli più sperduti. Volvo e ATC- Nigeria ce lo garantiscono.”

Con l’aiuto di Volvo l’attiva e congestionata città di Lagos sta registrando una crescita di cui è veramente orgogliosa. Un nuovo incredibile distretto che garantirà lavoro e case per le generazioni future in questa città costruita sul mare.

Testo: Dan Waddell

Foto: Julian Cornish Trestrail

“Credetemi, in Africa si possono

usare le migliori macchine del

mondo, ma senza l’assistenza

non servono a nulla.”

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mats bredborg

denTRo il progetto

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Il suo viso si illumina quando ricorda quella volta che rimasto ‘incastrato’

in una fila di auto in coda in attesa che una pala gommata riempisse di ghiaia un buco nella strada, Mats osservò come un escavatore Volvo riuscì a livellare la strada con un colpo solo.

“Ho pensato che fosse incredibile,”

racconta a Spirit dal suo ufficio di Duxford, in Inghilterra. “Dietro alla macchina avevo dei cappellini da baseball di Volvo e ne ho preso uno per l’operatore, dicendogli: “Non ho mai visto nulla di simile!” Quindi abbiamo iniziato a parlare di ciò che faceva.

“In macchina ho sempre dei berretti e un gilet di sicurezza. Quando passo dai clienti spesso mi fermo per fare due chiacchiere. Non parliamo delle nostre macchine. Mi piace parlare di quello che fanno. Ogni volta che l’ho fatto, sono sempre emerse delle particolari capacità dell’operatore. Questo settore è pieno di persone altamente qualificate e ben addestrate. Non si può prendere il primo che passa per fare questo lavoro e lo trovo molto rincuorante.”

FORMAZIONE

Mats è entrato in Volvo 25 anni fa, nella fabbrica di escavatori Akerman a Eslov, Svezia. (All’epoca Volvo aveva una partecipazione in Akerman) Suo padre aveva

nche se la posizione di responsabile della gestione del marchio di VolVo construction equipment ha portato mats bredborg lontano dall’officina, la sua ammirazione per le esclusiVe capacità degli operatori di macchine resta più forte che mai.

a

“presso il cliente è più facile capire quale sia il problema e cercare una soluzione.”

Mats Bredorg vive secondo i valori del marchio Volvo

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Secondo Mats, al centro del marchio Volvo vi sono le storie che i clienti si raccontano tra di loro

ho imparato presto che se quando si Va a troVare un cliente che ha un problema gli si porta un modellino, offrendoglielo come prima cosa, l’approccio è sempre più facile

già lavorato lì per 25 anni e mise una buona parola con il suo capo per conto di Mats. Il giovane Bredborg è molto orgoglioso del fatto di essere in azienda da 25 anni, esattamente come il padre.

Iniziò come saldatore per poi passare all’assistenza clienti, dove ha trascorso la maggior parte del suo tempo sul campo. Ed è lì che è iniziata la sua vera formazione.

“A volte capita che i clienti non siano soddisfatti,” ci spiega con un sorriso. “Ma ho imparato presto che se quando si va a trovare un cliente che ha un problema gli si porta un modellino, e glielo si offre come prima cosa, l’inizio è sempre più facile.

Ricordo una volta che mi ero scordato il modellino e devo dire che non è andata molto bene!

StRAtEgIA

“È importante entrare nell’ambiente del cliente, che è diverso dal portarlo nel nostro ambiente. Nel suo ambiente è più facile capire quale sia il problema e cercare una soluzione.”

Da come lo racconta, il suo approdo nella gestione è stato abbastanza fortuito. “Internet era una novità e pensavamo che PowerPoint avrebbe cambiato il mondo,” racconta con il suo tipico humor. “Ai tempi il presidente aveva appena preso il suo primo laptop, ma non sapeva come usarlo. Mi chiese di

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aiutarlo con il mouse. Gli ho fatto vedere il semplice e il doppio click ed è rimasto molto stupito. “È stato allora che avevo deciso che avevamo bisogno di impostare una strategia per il nostro e-business. Stavo lavorando al supporto prodotto. Ma questo signore disse ‘Ho la persona giusta per questo lavoro. È in grado di farlo con un semplice e un doppio click…’ così ottenni il lavoro”

Mats si trasferì a Duxford per dirigere una piccola squadra per sviluppare la pagina web della società. Il suo lavoro consisteva nel rendere omogenei un gran numero di siti Volvo, ciascuno con la propria immagine e sensazioni sotto un unico marchio per l’intero gruppo.

FEdEltà

Ora il suo lavoro consiste nella gestione del marchio Volvo e stabilirne la direzione futura. Nonostante formalmente non abbia mai ricevuto una preparazione nel marketing, un quarto di secolo con la società occupando diverse posizioni, dall’officina, alla gestione, fa di lui una delle poche persone più qualificate per parlare di ciò che significhi Volvo.

“La nostra eredità è un importante elemento del marchio,” ci spiega. “Ben poche aziende, in qualsiasi settore possono vantare di essere sul mercato da circa 180 anni. Un altro aspetto interessante del nostro marchio è quello di essere rimasti fedeli al DNA della società. Anche quando abbiamo acquisito società con culture totalmente distinte, la forza e la trasparenza di

“ben poche aziende, in qualsiasi settore possono Vantare di essere sul mercato da circa 180 anni”

Mats è entrato in Volvo 25 anni fa, nella fabbrica di escavatori Akerman a Eslov, in Svezia.

cosa significhi essere Volvo è tale che le nuove persone sono state contente di abbracciare il nostro marchio.”

Secondo Mats, al centro del marchio Volvo vi sono le storie che i clienti si raccontano tra di loro. “Se il cliente ha avuto un’esperienza positiva ne parlerà con altri potenziali clienti. Stiamo faticosamente cercando di costruire una storia accurata di chi siamo, in quanto il cliente saprà se le cose che affermiamo e che facciamo non combaciano con le loro esperienze.

“Spesso ci capita di darci una pacca sulla spalla e di dirci che abbiamo svolto un lavoro fantastico per costruire il marchio. Ma dovremmo fare altrettanto con i nostri clienti e dire:

‘Ragazzi anche voi vi siete comportati bene nei nostri confronti.’, in quanto hanno creduto in noi, ci hanno seguiti e soprattutto ci sono stati estremamente fedeli.”

Testo: Dan Waddell

Foto: Julian Cornish Trestrail

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COME

RIUSCIRE AD

ACCONTENTARE TUTTI

CERCARE dI ACCONtENtARE tUttI I ClIENtI NON

È MAI FACIlE. PER RIUSCIRCI CON SUCCESSO

SONO NECESSARIE QUAlItà SPECIAlI COME

lE dIMENSIONI, lA dIVERSIFICAZIONE E UNA

COMPEtENZA Il PIù AMPIA POSSIbIlE.

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Volvo Construction Equipment (Volvo CE), quale parte del Gruppo Volvo, vanta tutte e tre le qualità. Se un tempo era vista come specialista di dumper articolati/pale gommate, l’azienda ora è conosciuta per la sua onnicomprensiva gamma di macchine e servizi, o in altre parole, la gamma “Rock-to-Road”.

La combinazione vincente è stata presentata in modo eccellente lo scorso aprile durante il Bauma di Monaco, la fiera internazionale delle macchine per l’edilizia.

“Le nostre macchine iniziano a lavorare già dalla prima esplosione nella cava e non si fermano fino a quando non viene steso l’asfalto sulla strada.” Afferma Carl Gindahl, responsabile del Centro clienti, eventi ed esposizioni di Volvo CE.

“La nostra esposizione al Bauma ha fondamentalmente seguito il format “Rock to Road”, che è stato sviluppato per i clienti in visita alle giornate dedicate ai vari segmenti a Eskilstuna, in Svezia.

“È un modo perfetto per

dimostrare che possiamo fornire uno sportello unico in termini di macchine movimento terra.”

“Le nostre macchine iniziano a lavorare già dalla prima esplosione in cava e non si fermano fino a quando non

viene steso l’asfalto sulla strada.”

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UNO SPORtEllO UNICO

“Il nostro staff al Centro Clienti ha allestito una cava per mostrare come i nostri escavatori, pale gommate e dumper lavorino insieme movimentando ghiaia e inerti e per poi consegnarli alle nostre macchine stradali per completare il ciclo.

È un modo perfetto per dimostrare che possiamo fornire uno sportello unico in termini di macchine movimento terra. La gente sa che negli anni abbiamo esteso il nostro portafoglio, ma c’è chi non è ancora pienamente consapevole di ciò che possiamo offrire, ad esempio in termini di prodotti stradali o di macchine compatte.”

L’enfasi sul “Rock to Road”

rappresenta ovviamente solo una parte dell’equazione. Per Volvo CE non si tratta

solo di offrire macchine per ogni situazione dell’intero processo di costruzione, ma di fornire al cliente soluzioni durante il ciclo di vita delle singole macchine, assicurando che funzionino al meglio giorno dopo giorno.

“Alcuni pensano a noi solo in termini di metallo duro, ma noi non vendiamo solo macchine eccellenti,” afferma Koen Sips, vice presidente Customer Solutions. “Noi forniamo tutto ciò che riguarda le macchine per soddisfare i bisogni del cliente.”

CONCENtRARSI SUI bISOgNI dEl ClIENtE

“In un certo senso, iniziamo a lavorare per i clienti ancor prima che questi diventino proprietari di una macchina, offrendo pacchetti finanziari. Ci sono poi attrezzature, contratti di assistenza,

monitoraggi delle prestazioni con software, ad esempio la telematica, e servizi di ritiro dell’usato quando i clienti passano a nuovi modelli.”

Ovviamente l’idea di fornire

“soluzioni totali” non è nuova. L’attività di Volvo CE ha sempre riguardato non solo la vendita di macchine, ma anche prodotti e servizi che permettono ai clienti di sostenere il bilancio finale. L’iniziativa, tuttavia, è diventata più chiara nel 2011 quando la riorganizzazione di un’azienda ha portato tutti i diversi elementi per soddisfare i bisogni del cliente sotto la stessa guida.

“Abbiamo così tanto a disposizione,” afferma Sips. “Si trattava di raggruppare il tutto in un pacchetto logico.

Molti dei nostri concessionari combinavano

È stata progettata una gamma completa e diversificata di soluzioni per il cliente per migliorarne i guadagni.

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già questi servizi, ma per altri è stata una vera rivelazione. È estremamente importante concentrarsi sulle soluzioni per il cliente. Servizi quali i contratti di assistenza ci permettono di avvicinarci al cliente, facilitando così il nostro compito di supporto. È un vantaggio per tutti, voi siete sicuri che la vostra macchina riceva la giusta manutenzione, mentre noi siamo in grado non solo di risolvere i problemi, ma anche di prevedere potenziali problemi futuri. Alla fine si tratta di mantenere alto, molto alto, il tempo operativo della macchina.”

SERVIZI SU MISURA.. E tElEMAtICA

Al giorno d’oggi i clienti sono sempre più sofisticati. Operatori di grandi flotte di macchine in tutto il mondo riconoscono il bisogno di un supporto all’avanguardia quale la telematica, come modo per assicurare che le loro macchine continuino a funzionare, piuttosto che rimanere inattive e messe da parte, ammortizzando così in modo costante il costo di proprietà.

“Molte aziende

di varie dimensioni iniziano a vedere le cose non più a breve ma a lungo termine, sebbene Volvo CE abbia sempre confezionato su misura i suoi servizi per i singoli clienti e per i singoli mercati in tutto il mondo” aggiunge Sips.

“Il team mondiale sviluppa i prodotti, in seguito i nostri addetti locali decidono quali ricambi siano appropriati nella zona e quali abbiano bisogno di essere leggermente adattati. Qualche anno fa c’era

chi teneva una macchina di scorta, come riserva nel caso in cui l’attrezzatura in prima linea fallisse. La telematica invece oltre ad assicurare che la manutenzione di routine venga effettuata al momento giusto, è anche in grado di prevedere problemi futuri, consentendo così manutenzioni preventive o riparazioni.

UN SERVIZIO dI lIVEllO SUPERIORE

“Sotto questo punto di vista, il sistema favorisce il verificarsi di eventuali

problemi. Ad esempio, può riconoscere quelle macchine

che in una flotta sono meno efficienti di altre, suggerendo così la necessità di un corso di formazione aggiuntivo per l’operatore. Inoltre può aiutare noi di Volvo CE, riportando informazioni che ci possono aiutare ad aumentare la qualità in aree specifiche. Come abbiamo detto, è un vantaggio per tutti.”

Tradizionalmente, il servizio ai clienti era visto

come un semplice servizio di riparazione. Tuttavia, grazie a tali sviluppi, quali la telematica, Volvo CE sta portando il servizio al livello successivo.

Sips è convinto che in futuro saranno presenti in rete altri servizi di valore, progettati per aiutare i clienti a capire meglio e gestire le loro attività.

“L’inventiva è la chiave con cui accendere nuove idee, tenendo in mente che ogni nuova idea deve fornire un vero valore aggiunto per i nostri clienti,” afferma.

“Le possibilità sono infinite.”

Testo: Tony Lawrence

Bauma 2013: dove c’è una necessità c’è una soluzione.. la Volvo way

Circa mezzo milione di visitatori ha partecipato alla prestigiosa fiera Bauma di aprile, esposizione internazionale dell’edilizia a Monaco, molti dei quali hanno trascorso buona parte del loro tempo con Volvo Construction Equipment.

È facile capire il perché: con i suoi 7.500 m2 espositivi all’aperto, l’azienda illustrava perfettamente il concetto binario di “Soluzione Totale” e “Rock to Road”.

Disposto a forma di una gigante U, offriva un affascinante percorso attraverso l’offerta di prodotti Volvo CE, partendo dalla cava posta a un’estremità e terminando con la stesura della superficie di strada asfaltata all’altra.

Uno spazio a parte era inoltre dedicato a escavatori e posatubi.

Il posto d’onore è andato allo spettacolo di mezz’ora accompagnato da musica tenutosi presso il centro dello spazio espositivo, con un padiglione dedicato ai simulatori, aree per visitatori per consultare le macchine e usufruire del servizio di esperti e per concludere trattative e firmare contratti.

L’area indoor, di circa 2.500 m2, forniva ulteriori “zone di esplorazione” per cave e inerti, costruzione di servizi pubblici e strade, con una presenza massiccia delle ultime macchine compatte di Volvo CE.

“Per la Fiera Bauma ci eravamo fissati tre obiettivi principali,” afferma Carl Gindahl, del Customer Center, eventi ed esposizioni. “Volevamo promuovere le vendite, ampliare i contatti e costruire relazioni con i clienti.

Ovviamente volevamo che i visitatori trascorressero con noi il maggior tempo possibile. Crediamo di essere riusciti a raggiungere il nostro obiettivo.”

“Operatori di grandi flotte di macchine in tutto il mondo

riconoscono il bisogno di un supporto

all’avanguardia.”

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Rari settori riescono a cogliere l’incredibile trasformazione degli avvenimenti economici dell’India in modo più diretto di quelle del movimento terra. Non è passato molto tempo da quando i lavori di vangatura e comunque più pesanti venivano affidati a elefanti, buoi e braccianti muniti di semplici attrezzi manuali. Oggi vengono realizzati con macchine ultramoderne, di cui un numero sempre più crescente sono prodotte da Volvo Construction Equipment.

LA RAPIDA REALIZZAZIONE

DI UN BRILLANTE FUTURO IN

INDIA

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“Il mercato del movimento terra registra un incremento annuo del 12-15 per cento, guidato essenzialmente e soprattutto dagli investimenti nelle infrastrutture del paese,” ci spiega

Muralidharan, Presidente Marketing & Vendite di Volvo CE, India.

È in corso un progetto per collegare 50 città indiane in una rete stradale a forma di stella verso le sei città principali di Nuova Delhi, Mombai, Kolkata, Chennai, Hyderabad e Bangalore.

In molte città verranno costruite reti metropolitane e sono previsti corposi investimenti per la modernizzazione delle strutture portuali.

Anticipando questo enorme programma di espansione nazionale, nel 2007 Volvo Construction Equipment (Volvo CE) ha acquisito la divisione stradale di Ingersoll-Rand per compattatori d’asfalto e terreno, vibrofinitrici e rulli compatti.

Questa grande avventura sta già mietendo successi, ma in India gli investimenti non finiscono qui.

Nel 2010 Volvo CE decise di iniziare la produzione di escavatori nello stabilimento di Bangalore, investendo 144 milioni di Corone svedesi (23 milioni di $ USA) per ristrutturare la struttura esistente. Attualmente i 263 dipendenti dello stabilimento producono quattro macchine stradali e quattro escavatori al giorno.

In India il mercato annuo degli escavatori è di circa 15.000 unità; nel mercato delle terne i dati sono di 33.000 macchine all’anno e secondo Muralidharan, si tratterebbe della prossima area di investimento.

UN RAPIdO PROgRESSO

La galoppante modernizzazione dell’India colpirebbe chiunque tornasse oggi nel Paese. Solo dieci anni fa si potevano vedere uomini e donne con attrezzi basilari picconare e scavare ai lati della strada per la posa di cavi a banda larga. Animali assetati si accollavano il peso di rimuovere il terriccio esattamente come si faceva secoli fa.

“Ora abbiamo sostituito la forza dei muscoli con le macchine e i retroescavatori sono particolarmente efficienti quando si tratta di scavare fossi stretti, ci spiega Muralidharan.

In fatto di acquisizioni di attività commerciali e di implementazione di una transizione soft nella cultura aziendale Volvo CE vanta una grande esperienza, che trova riscontro nei cambiamenti che la società ha vissuto a Changwon, nell’ex stabilimento Samsung in Corea.

“Siamo rimasti alquanto stupiti nel vedere con quanta efficienza e abilità lì costruiscano gli escavatori,” ci spiega Dharmendra Pandey, project manager per la realizzazione della produzione di escavatori in India. “E stata un’esperienza incredibile vedere come riuscissero a collaborare tra di loro e a mostrare grande energia e spirito di squadra. Ci stiamo comunque avvicinando al loro livello e non potremmo avere migliori insegnanti.”

“Fin dall’inizio ci si è presentata una grande sfida” ci spiega Dharmendra. “Avevamo il compito di espandere le nostre attività

Svetsure Indushekar

Kumar

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e nel contempo di ridurre l’area dello stabilimento da 60,000m² a 58,000m² per fare spazio all’esterno a un cantiere per la costruzione di un nuovo progetto di metropolitana. Era vitale riuscire a farlo in quanto il nuovo investimento doveva durare a lungo.”

Per avere lo spazio per la produzione di escavatori, è stato necessario sollevare l’altezza dello stabilimento e aggiungere un secondo piano. Sono state apportate ulteriori migliorie con un nuovo laboratorio di prova per i rulli compatti grandi utilizzati per rimuovere le crepe negli strati della superficie stradale appena posata. Anche se ora la produzione standard è così elevata che raramente si riscontrano difetti.

MIglIORAMENtO AMbIENtAlE

“Il flusso di produzione è decisamente efficiente.

Risulta sempre più oneroso dover correggere le cose una volta fatte piuttosto che cercare di farle bene fin dall’inizio,” ci spiega l’ingegner B. Jayakar, responsabile della maggior parte dei test.

La trasformazione e l’ampliamento dello stabilimento ha fornito a Volvo CE l’occasione perfetta per adottare una serie di iniziative mirate a proteggere l’ambiente.

“Ora come ora, grazie al soffitto trasparente dello stabilimento, il nostro turno di lavoro diurno nello stabilimento riesce a operare utilizzando solo la luce del giorno,” ci spiega Dharmendra. “I nostri generatori d’emergenza sono alimentati da motori Volvo Penta che consumano il 30 per cento di carburante in meno, oltre ad aver ridotto del 35 per cento la quantità

di scarti di vernice, grazie a un nuovo avanzato laboratorio di verniciatura.”

Il risultato più interessante consiste però nei programmi di raccolta dell’acqua piovana. “Aumentando il livello di produzione avremo bisogno di più acqua,” continua Dharmendra. “Nell’arco di soli cinque anni il consumo stimato di acqua aumenterà da 11 a 56 milioni di litri all’anno. L’acqua del suolo non è gratuita, ne’ in termini monetari ne’ dal punto di vista ambientale.”

Utilizzando un sistema di raccolta con grandi serbatoi installati nel sotterraneo dello stabilimento, si prevede che nei prossimi tre anni questo possa essere totalmente autosufficiente per quanto riguarda l’acqua in circolo attraverso la catena di produzione e utilizzata per l’irrigazione esterna.

Altre importanti migliorie sono state apportate all’ambiente di lavoro e alla sicurezza.

Gundagovi

Dharmendra Pandey Ambrose

“ora abbiamo sostituito la forza dei

muscoli con le macchine e le terne sono

particolarmente efficienti quando si

tratta di scaVare fossi stretti”

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“La nuova cellula test ha ridotto le vibrazioni e i livelli sonori; l’intero stabilimento è dotato di un sofisticato sistema antincendio, oltre a pareti parafuoco; ricambiamo l’aria nelle sale di lavorazione e di assemblaggio sei/otto volte all’ora e grazie al nuovo laboratorio di verniciatura abbiamo decisamente ridotto l’esposizione alle sostanze chimiche,” aggiunge Dharmendra.

“Questi investimenti sono stati fatti da quando Volvo CE ha acquisito lo stabilimento ed è incredibilmente rassicurante vedere come la società sia convinta che valga la pena investire nella sicurezza e in un ambiente di lavoro sano.”

UNA FORZA lAVORO dEdICAtA

Il nuovo stabilimento per escavatori fornirà agli addetti all’assemblaggio più prodotti con cui lavorare. Anthony Ambrose Thomas, ingegnere a Bangalore ci spiega: “Non è il tipo di macchine che produciamo a fare la differenza, bensì i metodi di produzione che abbiamo adottato per una produzione migliore e più sicura, è qui che si riscontrano le incredibili modifiche. Adoro

imparare cose nuove, per questo trovo fantastico il fatto di avere così tanti nuovi prodotti!”

Bhaskar, che fa parte della squadra che si occupa della saldatura degli escavatori, lavora nello stabilimento di Bangalore da cinque anni. “Si tratta di un valido ambiente di lavoro e di un ottimo lavoro,” afferma. “Saldare è un compito di grande responsabilità. Se produco un giunto saldato male, questo comporterà una scarsa qualità del prodotto finale. Quindi se mi concentro per fare un ottimo lavoro il mio lavoro non sarà mai noioso!”

Secondo Kishan Cariappa, HR Business Partner, una forza lavoro dedicata e impegnata rappresenta un fattore decisivo per il successo dello stabilimento di Bangalore di Volvo CE.

“Bangalore viene considerato come un polo informatico capace di attirare da alcuni anni gli investimenti stranieri in termini di servizi e di attività industriali,” sostiene. “La regione sta

crescendo a un ritmo vertiginoso e c’è un enorme bisogno di forza lavoro di talento e diversificata. Allevare il talento e concentrarsi sulla competenza sono le pietre miliari del viaggio che dobbiamo percorrere.”

Testo: Margareta Jonilson e Niall Edworthy Foto: Margareta Jonilson

Muralidhan

“la regione sta crescendo a un ritmo

Vertiginoso e c’è un enorme bisogno di

forza laVoro di talento e diVersificata.”

(21)

Un design brillante non è solo il privilegio di un élite benestante che vive in loft arredati in modo impeccabile e che siede in un lusso minimalista sorseggiando caffè, con indosso una dolcevita; è un’essenziale - e accessibile - parte della vita di tutti i giorni.

La generazione

del design

(22)

Stina Nilimaa Wickström Design Director di Volvo CE

Che si tratti di cellulari, di tablet, di mobili componibili o dell’attrezzatura della nostra cucina, un buon design e la funzionalità rendono la nostra vita più semplice, più serena e più piacevole.

L’importanza del design è integrante al costume di Volvo Construction Equipment. Sono finiti i giorni in cui il progettista era l’ultima persona a essere chiamata per apportare qualche finale cambiamento superficiale su una macchina già totalmente compiuta. Ora infatti, sono coinvolti già nelle prime fasi del processo.

Questo profilo accresciuto della divisione design porta con sé ulteriori conseguenze e l’obbligo di produrre la migliore macchina possibile. Per assicurare tutto ciò, il progettista insieme a ingegneri e programmatori del

prodotto, studia le prestazioni delle ultime macchine nei minimi dettagli e, in seguito, include le valutazioni di migliaia di clienti al fine di scoprire come vengono utilizzate sul campo. Armati di queste numerose informazioni e memori dei valori fondamentali di qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente, i progettisti hanno in seguito raccolto le idee su come migliorare ulteriormente la nuova versione. Tutto ciò comporta il dover bere molti caffè, così come numerose bozze e concetti virtuali al computer, dando priorità alla sicurezza, ma tenendo in considerazione costi, efficienza e consumo di carburante, insieme con altri fattori.

Il gIUStO CAMMINO

Gli sviluppi tecnologici, per quanto sofisticati o complessi siano, devono essere messi a disposizione di chi utilizza le macchine e non viceversa. Ad esempio, un operatore deve essere in grado di utilizzare la tecnologia in modo efficiente e con facilità e non perdere la concentrazione sul lavoro che deve svolgere.

“Gli aspetti riguardanti la sicurezza hanno sempre la priorità”, conferma Stina Nilimaa Wickstrom, Design Director, che guida il team di Volvo CE vincitore di diversi premi. “Può sembrare scontato, ma è una questione di equilibrio. Per bilanciare molte esigenze differenti sono sempre necessarie delle direttive. La sfida è trovare un cammino percorribile.”

Sembra che Wickström e il suo team l’abbiano trovato. Negli ultimi due anni infatti hanno ricevuto tre prestigiosi premi per il design: due premi Red Dot, incluso quello del 2012 “Best of the best” per l’A40F, che inoltre ha vinto il premio IF del 2012.

(23)

In seguito abbiamo cercato di sviluppare quelli che erano i veri valori di Volvo e come volevamo renderli visibili nel design

“Ciò che conta di più per noi sono le risposte positive che stiamo ricevendo dai clienti e dal mercato.”

“È il segno che qualcun altro riconosce l’ottimo lavoro che stiamo facendo” aggiunge Wickstrom. “Ovviamente è un riconoscimento importante, ma ciò che conta di più per noi sono le risposte positive che stiamo ricevendo dai clienti e dal mercato.

Vogliamo che il cliente ci dia un riscontro del nostro ottimo lavoro.”

lUNgIMIRANZA

I premi sono il culmine di un anno di innovazione e di lungimiranza. Wickström e il suo team hanno creato la Generazione del Design di Volvo nel 2006, ricca di attrezzature per il design nell’intera gamma di prodotto, circa 170 prodotti, che devono tutti essere riconosciuti come parte della famiglia Volvo Construction Equipment ed essere d’aiuto per la visibilità del marchio. Un obiettivo considerevole, i cui sforzi stanno comunque dando i loro frutti.

“Analizziamo la gamma attuale, individuiamo i punti di forza e di debolezza dei nostri design e facciamo una valutazione insieme ai clienti. In seguito abbiamo cercato di sviluppare quelli che erano i veri valori di Volvo e come volevamo renderli visibili nel design.

L’obiettivo è rafforzare le caratteristiche e l‘identità delle macchine Volvo, assicurando che vi sia omogeneità e un approccio uniforme in tutto ciò che facciamo.”

Questa omogeneità del design in tutta la gamma di prodotti si estende ora ad altri punti di contatto con i clienti come il

(24)

merchandise, gli strumenti di supporto digitale, le attrezzature.

Wickström e il suo team si devono assicurare che tutto ciò rispetti il look e il pensiero di Volvo CE.

PAtRIMONIO

Secondo Wickström, è naturale che il design sia parte integrante di Volvo CE.

“Abbiamo un patrimonio umanistico di cui siamo molto fieri e il design ne rappresenta una grande parte. Il design di Volvo non è qualcosa di superficiale, ma non è nemmeno qualcosa dal look meraviglioso o semplicemente di bell’aspetto. L’aspetto della macchina è senza dubbio importante, ma deve anche funzionare, essere efficiente e sicura.”

Per viziare il loro lato più radicale, Wickström e il suo team hanno dato vita a una gamma di macchine futuristiche come Sfinx, immaginando quale tipologia di macchine potrebbe essere necessaria tra 20 o 30 anni e non limitandosi a un orizzonte di cinque o sei anni come gli altri designer. Il risultato di questa creatività lungimirante, assolutamente indiscutibile e che suscita stupore e consensi in occasione di presentazioni e dimostrazioni alle fiere, sono nuove idee e approcci che possono influenzare la vita della macchina ai giorni nostri.

Viviamo in una nuova epoca del design e Volvo CE è già in prima linea.

“Se chiedete a un cliente cosa pensi del design, spesso fatica a vedere la differenza tra design e ingegneria, e questo è positivo.

Quando capita di sperimentare una buona funzionalità e un buon design allora ci troviamo davanti al risultato di un ottimo lavoro di squadra e questo è ciò cui aspiriamo per Volvo CE.”

Testo: Dan Waddell

(25)

gustaVo guerra

La VITa attraVerso una lente

(26)

“Per me la vita a Shanghai non è stata una sorpresa,”

ha affermato. “Sono abituato a vivere in città caotiche. Piuttosto la differenza l’ho notata trasferendomi da Gothenburg, in Svezia,

decisamente più tranquilla rispetto a Shanghai.

Shanghai è la città cinese più occidentalizzata ed è molto internazionale essendo da sempre il porto di apertura della Cina sul mondo. La comunità di espatriati è molto ampia e l’influenza internazionale è ovunque.

Non è stato certo un grande shock culturale.”

Gustavo, 30 anni, nel 2006 ha lasciato le spiagge soleggiate di Rio per il fresco paesaggio svedese per conseguire il master a Gothenburg.

Con un passato nell’industria automobilistica in Brasile, dopo aver completato gli studi in Svezia, si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha lavorato nel settore informatico, per poi ritornare a Gothenburg per unirsi al team di progettisti di Volvo CE.

a quando nel gennaio 2011 si è trasferito da gothenburg a shanghai per diVentare chief designer di VolVo construction equipment cina, ci si aspetterebbe che per gustaVo guerra il cambiamento di cultura e di ritmo di Vita sia stato un grande shock.

tutt’altro. infatti gustaVo è nato e cresciuto in una delle città più ViVaci del mondo: rio de Janeiro.

d

Gustavo è stato profondamente coinvolto nella progettazione della nuova pala gommata Volvo L105

“con le macchine moVimento terra il design deVe essere integrato oltre che espressiVo

e determinato .”

(27)

Con volvo CE invece il design è intrinseco. Niente può essere fatto con un semplice scopo decorativo

“è nostro doVere creare un’identità comune, compito che per un progettista rende questo laVoro molto soddisfacente e stimolante .”

dESIgN INtEgRAtO

Cosa l’ha colpito di Volvo al punto da farla ritornare?

“La sfida che rappresenta,” ha risposto immediatamente. “Una sfida molto accattivante. Con le macchine movimento terra il design deve essere integrato e dev’essere espressivo e determinato. Per me si tratta di una sfida interessante; non si tratta solo di dare uno stile alle cose, è un vero e proprio lavoro di design integrato.

Bisogna considerare la funzionalità, le leggi e le normative e la vera identità della macchina. Questi requisiti qui sono molto più rigidi rispetto a qualsiasi altro settore in cui ho lavorato.

“Senza dubbio con le auto vi sono limitazioni in termini di costo, funzioni e quant’altro, ma si tratta di un prodotto per i clienti e non a uso esclusivamente lavorativo. Con volvo CE invece il design è più intrinseco; niente può essere fatto con un semplice scopo decorativo, ma bisogna riuscire a creare un’identità attraverso una serie di prodotti estremamente differenti. Una ruspa e un escavatore sono completamente differenti in termini di proporzioni, funzioni e dimensioni, ma è nostro dovere creare un’identità comune, compito che per un progettista rende questo lavoro molto soddisfacente e stimolante.”

Inoltre Gustavo è convinto che un buon design possa contribuire a garantire al cliente il meglio dalla macchina. “Il rendimento delle macchine è strettamente collegato al design.

(28)

Dettagli come la comodità della cabina e l’intuitività dei comandi possono fare la differenza tra come sarà il rendimento in cantiere di un operatore e quanto l’operatore potrebbe essere efficiente.”

Dal 2008, Gustavo ha fatto parte del team vincitore di un premio che ha sviluppato in Volvo CE una nuova strategia di design per una vasta gamma di prodotti. Quindi nel 2011 si è presentata una nuova sfida: la possibilità di supportare l’apertura di uno studio di progettazione in Cina partendo da zero.

PIù VICINI Al MERCAtO

“Qui la gente ha un modo diverso di lavorare”

aggiunge.” I tempi di scadenza sono molto più serrati e compatti.

Essendo più vicini al mercato, siamo in grado di riflettere questa differenza e di offrire una risposta, oltre che di sviluppare prodotti.

Venire qui è stata una grande opportunità.”

Gustavo è a capo di un team di cinque progettisti cinesi di supporto per i prodotti Volvo. “Seguiamo l’identità e la strategia che Volvo ha stabilito globalmente, ma lavoriamo anche in modo rigoroso per riflettere i bisogni locali dei mercati.”

Recentemente, si è occupato anche di sviluppare un nuovo emozionante design: il merchandising di Volvo CE. “Questo è un ambito molto interessante. Storicamente, la divisione design del prodotto non si è mai interessata alla gamma del merchandise; ma nell’ultimo anno abbiamo deciso di progettarlo tutto internamente e di fornirgli una connessione più stretta con il prodotto stesso. Si tratta di conferirgli la “sensibilità tipica di Volvo CE”.

“La prima collezione che abbiamo sviluppato è il merchandising per bambini: ciucci, magliette, ecc. L’approccio è decisamente giocoso per attirare i bambini e i genitori, ma è strettamente collegato al marchio. È divertente realizzare questi prodotti soft accanto alle vere macchine e continueremo a lavorarci in futuro. La collezione per bambini è una pietra miliare.”

Quando non è impegnato su nuovi progetti, o a raccogliere informazioni dai clienti, Gustavo e la moglie svedese, Sofia, si dedicano alla loro passione per i viaggi. “Shanghai ci offre

“seguiamo l’identità e la strategia che VolVo ha stabilito globalmente, ma laVoriamo anche in modo rigoroso per riflettere i bisogni locali dei mercati.”

delle opportunità differenti da quelle che avevamo in Europa.

Siamo molto vicini al Sud est asiatico e al resto della Cina e, ad esempio, un weekend possiamo volare ed esplorare l’Indonesia e quello successivo andare a visitare l’Esercito di Terracotta a Xi’an.

Qui c’è parecchio da vedere e da fare. Buona parte del nostro tempo libero la passiamo esplorando e addentrandoci il più possibile in questo mondo affascinante e nel suo interessante mix di culture.”

Testo: Dan Waddell

Per ulteriori informazioni sui prodotti di Volvo CE per bambini, si rimanda alla Kid Zone di questo numero.

(29)

Perché i motori a

gas naturale continuano a essere

un tema

d’attualità per l’industria delle costruzioni.

S e torniamo indietro di qualche anno, i

motori a gas naturale hanno generato

un certo entusiasmo nel settore del

movimento terra. Lungi dall’essere fuori

moda, le prospettive future per questi motori

sembrano crescere ogni giorno. La domanda

che ci si pone però non è più se i motori a gas

giocheranno un ruolo nel futuro, ma quanto

questo ruolo sarà importante. I motori a

gas stanno già facendo la loro comparsa sul

mercato, specialmente in Cina, dove si possono

trovare su macchine movimento terra quali le

pale gommate.

(30)

Come si conviene a un marchio leader a livello mondiale, Volvo Construction Equipment (Volvo CE) continua a esaminare tutti i potenziali carburanti alternativi mentre sviluppa importanti tecnologie e sistemi della macchina. Il gas naturale è sicuramente in cima alla lista, come afferma Jorgen Albrektsson.

“Il gas naturale è uno dei più promettenti combustibili alternativi”

continua Albrektsson, il quale lavora con le tecnologie avanzate presso la divisione motore e affini a Eskilstuna, in Svezia.

“È troppo presto per parlare di prodotti o di date, ma le ricerche sono in corso. Ci sono molte questioni e fattori da considerare, comunque sì, mi aspetto che per i prossimi 5 anni avvengano grandi sviluppi per i motori a gas naturale. Il tutto oggi resta ancora ampiamente teorico, ma si tratta di un lavoro estremamente entusiasmante.”

Sebbene non in grandi quantità, Volvo CE ha già intrapreso la prima iniziativa in merito ai motori a gas.

Chiunque arrivi all’aeroporto di Alanda, nevosa città svedese, o all’aeroporto di Bruxelles, in Belgio, potrebbe sorprendersi sapendo che i dumper di Volvo CE appositamente adattati per ripulire le piste sono alimentati, con grande successo, a gas.

PRO E CONtRO

L’utilizzo del gas naturale non solo ha la capacità di ridurre i gas effetto serra di circa il 20% (fino all’ 85% se si tratta di gas naturale biologico), ma presenta anche un grosso vantaggio se paragonato a combustibili radicati: il prezzo inferiore. Tuttavia ci sono anche degli svantaggi pratici.

Attualmente la stragrande maggioranza di veicoli a gas utilizza un gas naturale compresso (GNC). “Sotto questa forma, in generale a livello pratico occorrono dei serbatoi cinque volte più grandi di quelli per la benzina o il diesel,”

ci spiega Albrektsson.

Se invece si utilizza il gas naturale liquefatto (GNL) la proporzione diminuisce a 2:1 cambiando così le carte in tavola. Il GNL tuttavia ha bisogno di essere immagazzinato in serbatoi criogenici che lo mantengano a una temperatura minima di -162° per prevenirne l’evaporazione. Si aggiunge poi la questione delle infrastrutture o meglio la loro mancanza. Il gas naturale viene generalmente trasportato tramite gasdotti, ma nella maggior parte dei paesi queste reti hanno un’estensione rigidamente limitata.

L’accesso al combustibile rappresenta quindi un altro problema, specialmente per un imprenditore edile al lavoro in una zona isolata, o costretto a cambiare sede frequentemente.

Volvo CE gode tuttavia di un vantaggio significativo in quanto facendo parte del Gruppo Volvo, può avvalersi di aiuti e consigli dalle altre divisioni che hanno già iniziato lo stesso percorso.

l’ESPERIENZA dI VOlVO tRUCKS Il gruppo Volvo Trucks, in particolare, vanta già diversi anni di esperienza nel campo del gas naturale.

L’industria dei camion utilizza il

combustibile da circa dieci anni, anche se il numero dei veicoli è rimasto relativamente basso, mentre autobus e camion dei rifiuti in alcuni paesi hanno ricevuto incentivi dai governi per essere alimentati a gas nel

“Il tutto oggi resta ancora ampiamente teorico, ma si

tratta di un lavoro

estremamente

entusiasmante .”

(31)

“Mi aspetto che per i prossimi 5 anni avvengano grandi sviluppi per i motori a gas naturale.”

tentativo di ridurre l’inquinamento nel centro città.

“Nessuno capisce veramente l’importanza che i motori a gas avranno nel futuro” afferma Anders Kellstrom Planning Manager Alternative Drivelines per il gruppo Volvo Trucks Technology.

“Secondo alcune previsioni i camion pesanti alimentati a gas rappresenteranno l’8% del mercato totale negli Stati Uniti entro il 2017, mentre in Cina si prevede che nel 2020 le vendite raggiungeranno i 50.000 camion all’anno. Non si tratterebbe di un’ampia percentuale di mercato, ma si tratta comunque di un numero considerevole di camion. In Europa la situazione è più difficile da predire. Tuttavia c’è chi prevede uno spostamento verso i motori alimentati a gas naturale, con una percentuale tra il 30 e il 50% di camion venduti entro il 2030 come veicoli a gas naturale.”

Vi sono già altri temi per quanto riguarda il settore edile. A differenza dei dumper ad esempio, la maggior parte delle macchine movimento terra presentano schemi di lavoro del tipo stop&go, che cambiano costantemente la

loro direzione di marcia e i carichi che devono sopportare. “Questi schemi di lavoro scostanti rappresentano una sfida per i motori a gas,” spiega Albrektsson.

tECNOlOgIE AltAMENtE EFFICIENtI Il gruppo Volvo Trucks Technology sta lavorando su una nuova tecnologia altamente efficiente per i motori chiamata HPDI (iniezione diretta ad alta pressione) in aggiunta al bi-fuel Metano- Diesel, nel quale il gas naturale viene acceso con un’iniezione pilota di diesel. Queste nuove tecnologie hanno un rendimento quasi identico in termini di efficienza a quello dei motori diesel e potrebbero rappresentarne un’alternativa.

In particolare una voce per un ulteriore sviluppo spicca tra le altre: il prezzo.

“Le previsioni di grandi spostamenti verso il gas naturale da parte di alcune organizzazioni quali la società di consulenza Mckinsey, dipendono totalmente dal prezzo economico del gas naturale rispetto alla benzina o al diesel,”

sottolinea Kellstrom.

(32)

“Il gas naturale deve essere valido e offrire benefici a tutti gli investitori – non solo a cittadini, ambientalisti o governi che cercano di assicurarsi più risorse energetiche nel futuro. Anche l’industria energetica, proprietari di macchine e gli stessi operatori devono collaborare; non servirà a nulla, ad esempio, comprare una macchina alimentata a gas se presenta problemi di qualità e manutenzione o una gamma limitata.”

lA SFIdA CENtRAlE

Per kellstrom, il vero progresso avverrà solo quando i principali investitori si siederanno allo stesso tavolo per discutere i prossimi passi da compiere come gruppo.

“Questo è ciò che abbiamo imparato dal Gruppo Volvo Trucks,”

afferma. “Le cose rimangono incerte quando le guardiamo in modo isolato, ma molte di queste incertezze possono essere chiarite se ci sedessimo con tutti i diretti interessati per discutere tutti i problemi. Sono sicuro che Volvo CE e il Gruppo Volvo nella sua totalità abbiano la competenza e le capacità per andare incontro alle diverse sfide tecnologiche, ma la vera sfida è riuscire a creare un mercato e collegarlo a una fornitura di gas naturale.

“Sappiamo che sono state individuate delle opportunità di business, come ad esempio alcuni grandi cave minerarie dove è richiesta una quantità esorbitante di combustibile e che rimarranno stabili per i prossimi 20 o 30 anni. Un approccio coordinato a tali progetti potrebbe essere molto avvincente e proficuo.”

La tecnologia del motore è chiaramente un fattore che determina quando e in che misura il gas naturale sarà introdotto come possibile combustibile alternativo per l’industria delle costruzioni. Di gran lunga più importante è che i decision maker vedano e valutino l’opportunità mentre le riserve di gas vengono scoperte e rese accessibili, afferma Peter Osterberg, vice presidente delle piattaforme tecnologiche di Volvo CE.

“È importante che le persone aprano i loro orizzonti verso nuove possibilità. Storicamente in alcuni paesi, il gas naturale era quasi considerato come un prodotto di scarto della produzione di petrolio, ma le persone stanno realizzando che se alcuni aspetti, quali le infrastrutture e i trasporti, vengono affrontati, allora equivale ad avere combustibile gratis, traducendosi in una fantastica opportunità.

“Le cose stanno cambiando localmente e cambieranno molto rapidamente anche in altri luoghi non appena queste opportunità verranno colte e sfruttate.”

Questa tendenza è già in corso. Gli Stati Uniti, ad esempio, sono già sulla buona strada per diventare esportatori di energia, grazie all’enorme quantità di gas di scisto che si stanno estraendo con apposite tecniche quali la fratturazione idraulica o fracking.

Cina e Russia dispongono inoltre di una grande riserva interna di gas da sfruttare.

“Produrre motori a gas non sarà un grande problema per i

nostri ingegneri progettisti,”

afferma Osterberg.

“Abbiamo l’esperienza e la tecnologia e sappiamo che cosa fare. Realizzare un’infrastruttura per distribuire gas è importante;

nessuno ad esempio lo farebbe se con un costo di 10 milioni di dollari il ritorno fosse solo di 1milione di dollari, ma lo farebbe con un ricavo di 100 milioni di dollari. Trovare nuove riserve renderà tutto ciò possibile, al punto tale che la domanda in aree localizzate aumenterà in modo esponenziale.

“Questo cambiamento potrebbe avvenire rapidamente.

Qualcuno premerà l’interruttore e improvvisamente il gas dominerà il mercato del carburante in quelle aree.

A quel punto nessuno riuscirà più a vendere qualsiasi macchina che non sia alimentata a gas.”

Testo: Tony Lawrence

UNA NUOVA SOlUZIONE: COglIERE l’OPPORtUNItà.

“Qualcuno premerà l’interruttore e

improvvisamente il gas

dominerà il mercato del

carburante.”

(33)

La nuova

rivoluzionaria serie D: come Volvo ha

reinventato

gli escavatori compatti

t rasformazioni e lifting fanno ormai fanno parte della quotidianità. Impossibile non accorgersene. basta accendere la televisione a qualunque ora del giorno per trovare un

programma dove qualcuno, da qualche parte, si

sta facendo consigliare per rifare il guardaroba, il

giardino, la casa o la dieta.

(34)

Le trasformazioni riguardano stile e immagine. Ma quando una trasformazione non è esattamente tale? Semplice:

quando è qualcosa che va oltre le semplici modifiche superficiali.

Quando si tratta di un vero cambiamento. Quando va al nocciolo della questione.

I nuovi escavatori a corto raggio ECR25D, ECR58D ed ECR88D di Volvo Construction Equipment (Volvo CE) appaiono sicuramente più levigati e più affilati dei loro predecessori, ma l’innovazione va ben oltre. Tutti e tre sono stati radicalmente aggiornati in termini di prestazioni.

Rispetto ai predecessori, gli escavatori compatti a corto raggio serie D di Volvo CE, , presentati in aprile al Bauma 2013 stanno ridefinendo le regole.

lA PAROlA Al ClIENtE

Il progetto è iniziato con uno studio completo dei clienti, e potenziali tali, per capire esattamente cosa volessero e quanto volessero che l’asticella venisse sollevata.

Ciò ha fatto prendere forma al concetto, costruito sui pilastri di una migliore controllabilità e stabilità (per la mancanza di un contrappeso posteriore sporgente, le macchine a corto raggio tendono a essere meno stabili rispetto alle macchine convenzionali) e prestazioni, intese come capacità di sollevamento, forza di rotazione e trazione.

Per completare la revisione, ci si è particolarmente concentrati su temi quali l’incredibile qualità, nel segnare il nuovo inizio con un nuovo look.

Per progettisti e ingegneri dell’ ECR25D a Belley, Francia, l’input era anche quello di rendere la nuova macchina decisamente più leggera.

“L’idea di ridurne il peso, pur mantenendo la stabilità e incrementando la forza di strappo e la capacità di sollevamento, era di assicurare che la macchina e le attrezzature principali si potessero combinare insieme su un piccolo camion e il rimorchio,”

ci spiega Eric Molliex, specialista di prodotto di Volvo CE per tutte le macchine.

“Ciò evita l’esigenza di una patente speciale per camion oltre a inutili viaggi in più al cantiere. Almeno la metà di queste macchine versatili saranno destinate a società di noleggio, per le quali risulta importante la facilità di trasporto e il fatto di aver sul cantiere tutte le attrezzature rapidamente e in un’unica soluzione.”

Elodie Guyot, product manager degli escavatori compatti aggiunge: “Il risultato è una macchina a elevate prestazioni da 2,5 tonnellate, conforme alla normativa Tier 4, per sostituire il modello precedente da 2,8 tonnellate. La Francia

rappresenta il nostro mercato principale, dove il segmento delle 2-3 tonnellate è il secondo in ordine di importanza, seguito da Germania, Regno Unito e Stati Uniti.

l’INEgUAglIAbIlE CAbINA CARE CAb

“Un’altra trasformazione riguarda la facilità di manutenzione, per fare un esempio laddove la maggior parte dei concorrenti prevedono intervalli dei punti di ingrassaggio ogni 10 ore, noi abbiamo aumentato i nostri a 50 ore. Così come in termini di spazio di lavoro, grazie all’ampio ingresso e ai comandi ben posizionati, la nostra cabina Care Cab, non è seconda a nessuno.”

Quanto è importante questo comfort? Consente agli operatori di macchine compatte di essere meno stanchi, più sicuri e più produttivi. Oltre a ciò gli operatori confermano che alcuni modelli della concorrenza hanno degli ingressi così stretti da faticare a entrare e uscire, deterrente quando la loro presenza viene richiesta per altri lavori sul cantiere.

I modelli ECR58D ed ECR88D, sviluppati a Changwon in Corea del Sud, presentano anche un profilo più

‘deciso’, meno arrotondato, e come i loro parenti più piccoli, vantano migliori prestazioni generali.

“Siamo molto orgogliosi dei nostri risultati. Le capacità di sollevamento e di trazione sono migliorate e la capacità di rotazione è stata migliorata sulle pendenze. L’ECR88D ha visto migliorare la sua forza di trazione del 16 percento, che rappresenta un vero e proprio punto di forza,” ci spiega Bosuk Kang, product manager a Seoul, nella divisione marketing.

“Per il modello 88, con il suo motore Tier 4, l’efficienza dei consumi è superiore del 13,4 percento, mentre per l’ECR58D con motore Tier 3 lo è del 13,4 percento, mentre con il motore Tier 4 lo è del 6,9 percento. Le ragioni principali sono state la riduzione della perdita di potenza e l’ottimizzazione dell’abbinamento motore e impianto idraulico.”

Inoltre, Kang ci spiega che l’ECR88D presenta il raggio di rotazione in assoluto più corto della sua categoria, mentre l’ECR58D è un avversario per tutte le macchine della concorrenza.

“Ciò è particolarmente importante in Europa, dove i centri città e le aree urbane spesso richiedono di lavorare in spazi molto limitati, per la posa di tubi, cavi o lavori lungo i fossati o altri lavori di cantiere,” aggiunge.

QUAlItà Al tOP, MAggIORI POSSIbIlItà

Rispetto alle macchine della generazione precedente di Volvo CE ci sono state altre migliorie, come il nuovo perno singolo di rotazione del braccio e un migliore riscaldamento in cabina.

(35)

“La facilità di trasporto e il fatto di avere sul cantiere tutte le attrezzature rapidamente e in un’unica soluzione risulta

importante.”

(36)

C’è stata un’attenzione ai dettagli con più spazio per gli oggetti personali sopra il vetro posteriore, una nuova tastiera regolatori e pulsanti come nelle macchine più grandi, e addirittura un vano portatazza e portacellulare.

Inoltre vi sono numerosi optional, dal sistema telematico CareTrack al braccio in due pezzi (posizionatore) per l’ECR88D, un contaore meccanico per i clienti del noleggio da leggere senza bisogno di avviare il motore, riempimento di carburante con blocco automatico e sedile riscaldato per l’inverno.

I clienti sono stati coinvolti nel progetto, con proprietari e operatori da Europa, USA e Corea per testare le macchine e fornire un valido feedback durante la fase di sviluppo. Addirittura c’è stata una tappa finale nella fase di valutazione, in quota, sulle Alpi francesi!

Le macchine compatte spesso vivono nell’ombra delle loro parenti più grandi. Tuttavia questa nuova generazione di escavatori compatti si è affermata come una categoria a se sotto i riflettori dalla fiera internazionale Bauma 2013 di aprile a Monaco.

E hanno attirato l’attenzione! Le migliaia di ammiratori non si sono limitati a stare fermi a osservare il nuovo design, ma hanno consultato gli esperti di Volvo CE in merito alle prestazioni. Sono saliti e scesi dalle macchine, hanno provato i comandi fino ad arrivare al nocciolo della questione.

Testo: Tony Lawrence

“I centri città

e le aree

urbane spesso

richiedono di

lavorare in

spazi molto

limitati, per la

posa di tubi,

cavi o lavori

lungo i fossati

o altri lavori di

cantiere.”

(37)

etiopia

In GIRo per il mondo

(38)

Un insieme di entrate crescenti, il miglioramento dell’infrastruttura e un ambiente politico stabile, hanno fatto si che l’Etiopia, il secondo paese più popolato dell’Africa, sia anche una delle economie a più rapida crescita del continente africano.

Questa rapida crescita comporta una domanda di forza lavoro specializzata e Volvo Construction Equipment (Volvo CE) è all’avanguardia nel contribuire a formare una nuova generazione di tecnici per soddisfare tale esigenza.

In una collaborazione esclusiva, la società ha unito le forze con la Swedish International Development Co-operation Agency (Sida) e la United Nations Industrial Development Organization (UNIDO) per lanciare un nuovo programma di formazione dei tecnici in una scuola della capitale etiope, Addis Abeba.

UNA CRESCItA SOStENIbIlE

A febbraio di quest’anno sono stati selezionati trenta studenti iscritti al Heavy Duty Equipment and Commercial Vehicle Vocational Training Program presso l’Istituto Tecnico Selam. Volvo CE ha fornito le attrezzature, i docenti e la stesura del curriculum per il corso della durata di tre anni.

razie a un’eredità culturale che risale a oltre 4000 anni fa, l’etiopia può Vantare un ricco passato. ora che tale ricchezza inizia a essere Visibile in migliorie sociali ed economiche, possiamo affermare che la popolazione sta affrontando un futuro sempre più prospero.

g

“lo facciamo perché riteniamo che preparando e istruendo la popolazione locale possiamo fare una Vera differenza in etiopia.”

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti Kabba Urgessa, Ministro etiope dell’Istruzione ; Tadesse Hathe Ministro dell’Industria e Urs Amman, Responsabile di Chancery Switzerland.”

(39)

L’istituto fornirà uno stuolo di tecnici specializzati per colmare la carenza in Etiopia

Ogni anno ogni studente dovrà trascorrere un periodo di quattro settimane di tirocinio presso un’officina di macchine pesanti e veicoli commerciali. Il primo anno di corso si concentra sull’etica del posto di lavoro, su come riconoscere i ricambi e leggere le istruzioni, nonché sui principi di base di motori, componenti idraulici ed elettrici. Durante il secondo anno gli studenti iniziano a guardare i componenti e a imparare come usare gli attrezzi, oltre a leggere e comprendere le istruzioni. Al terzo anno gli studenti dovranno essere in grado di smontare e rimontare i principali componenti di una macchina.

Si spera che nel lungo termine l’istituto possa fornire uno stuolo di tecnici specializzati per colmare la carenza in Etiopia, oltre a offrire ai giovani un futuro più brillante, incoraggiare una crescita sostenibile e spingere l’economia locale. Inoltre fungerà da modello per istituti e corsi simili nel paese.

La maggior parte degli studenti del corso sono di Addis Abeba, ma alcuni sono stati reclutati dall’organizzazione dell’istituto affiliato, il Villaggio dei Bambini di Selam, scuola e orfanotrofio insieme. Tra gli iscritti al corso del 2013 c’è Hana Nigussie Belete, 19 anni, entrata in orfanotrofio nel 2004 con il fratello più piccolo, in seguito alla morte della madre nello stesso anno. Il suo obiettivo è di applicare le competenze apprese nel centro di formazione per poter un giorno avviare un’attività in proprio.

Mentre Volvo potrà approfittare di un pool più ampio di lavoratori specializzati come Hana e avrà la possibilità di costruire rapporti con potenziali dipendenti, nessuno dei diplomati del corso sarà obbligato a lavorare per la società.

COMPEtENZA

“Volvo CE sta cercando di sistemare le cose in Africa,”

ci spiega Jonas Rönnebratt, responsabile aftermarket per l’EMEA del Sud (Africa). “Lo facciamo perché riteniamo che preparando e

“il mio desiderio è che questo diVenti un

centro di eccellenza nonché un Valido

modello per altre scuole professionali di

tutto il paese.”

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