Testo Unico Partecipate
La sentenza della Corte Costituzionale e le modifiche statutarie
Roma, 22 dicembre 2016
Giulia Chieffo
Servizio Giuridico-Legislativo
La sentenza della Corte
Costituzionale
n. 251/2016
COSA È ANDATO STORTO?
La legge delega prevede che i decreti legislativi delegati siano adottati previo parere della Conferenza unificata
Quando non è possibile individuare la titolarità della competenza legislativa tra Stato e Regioni è l’intesa in Conferenza Unificata la soluzione che meglio incarna la leale collaborazione
Parere:
Se non reso entro 45 gg. il Governo può comunque procedere
Intesa:
Va ricercata l'unanimità del Governo, di tutti i Presidenti delle Regioni e delle
Province autonome e dei
Rappresentanti delle Autonomie locali
CONSEGUENZE PRATICHE
La Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune parti degli articoli 16, 18 e 19 della Legge Delega
In attuazione dell’articolo 18 è stato emanato il D.Lgs. 175/2016 -> TU Partecipate
In attuazione dell’articolo 19 era stato approvato dal CdM in via definitiva il TUSPL, poi non firmato dal PR
Le pronunce di illegittimità costituzionale, contenute in questa decisione, sono circoscritte alle disposizioni di delegazione della legge n. 124 del 2015, oggetto del ricorso, e non si estendono alle relative disposizioni attuative.
Nel caso di impugnazione di tali disposizioni, si dovrà accertare l’effettiva lesione delle competenze regionali, anche alla luce delle soluzioni correttive che il Governo riterrà di apprestare al fine di assicurare il rispetto del principio di leale collaborazione.
soluzioni correttive
Quanto sarà «coraggioso» il Governo? L’intesa deve essere raggiunta solo sulle norme
dei TU che potrebbero ledere le competenze regionali. ARERA? ATO Provinciali?
Vedo, prevedo e
rivedo: il futuro del TU
Partecipate alla luce
delle sentenze del
passato
ATTIVITÀ AMMESSE E PIANI DI RAZIONALIZZAZIONE
Finalità e attività perseguibili dalle società partecipate
Produzione di beni/servizi non strettamente necessari per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali
Produzione di un servizio di interesse generale, inclusa la realizzazione e la gestione di reti e impianti funzionali
Come art. 3, co. 27 e ss.
Finanziaria 2008
Tutela della Concorrenza
Piani di razionalizzazione
Entro il 23/03/2017 (e poi annualmente) ogni p.a.
individua società da alienare entro i successivi 12 m.
(attività vietate, CdA>dip., etc.) Elenco attività molto di
dettaglio Come co.611-612, Stabilità 2015
Tutela della concorrenza Ordinamento civile
La Regione Veneto ha impugnato la
norma Sanzioni connesse
Organi amministrativi di società a controllo pubblico
Tetto compensi (a dip.
Pubblici)
Ordinamento civile
Coordinamento finanza pubblica: principi, no norme di dettaglio a regioni e province autonome (co.
725 ss F. 2007)
CdA
Di norma: AU DPCM: 3 o 5 DPCM: requisiti di
onorabilità, autonomia e professionalità
Quote rosa anche in caso di AU (1/3 di nomine di p.a.)
No dip. p.a.
controllante
Sì dipendenti di società controllante se riversano i compensi
Sì amm. di soc. controllante se con deleghe gestionali o particolari competenze
Dipendente e componente CdA o in aspettativa non retribuita o rinuncia compensi 240.000 € DM: 5 fasce
Ordinamento
Modifiche statutarie generali (al 31/12/2016)
Società controllate (art. 11)
Nuove regole su composizione CdA
Deleghe di gestione a un solo amministratore, salvo il conferimento al presidente preventivamente autorizzato dall'assemblea
Obblighi ex comma 9
No vicepresidente, eccetto che per l’individuazione del sostituto del presidente e senza compensi aggiuntivi Gettoni di presenza o premi di risultato solo se deliberati prima dello svolgimento dell'attività
No trattamenti di fine mandato
Divieto di istituire organi diversi da quelli previsti da norme generali
clausole che derogano alla disciplina codicistica in materia di amministrazione o gestione della società (artt.
2380-bis e 2409-nonies c.c.)
nelle srl attribuzione all’ente socio di particolari diritti (ex art. 2468, co. 3 c.c.)
Modifiche facoltative:
Modifiche statutarie specifiche (al 31/12/2016)
Società in house (art. 16) Società miste pubblico private (art. 17)
Obblighi di società controllate
oltre l‘80% del fatturato deve essere effettuato nello svolgimento dei compiti affidati dall'ente pubblico socio e la produzione ulteriore è consentita solo se permette di «conseguire economie di scala o altri recuperi di efficienza»
oggetto sociale esclusivo una o più attività consentite (art. 4, co. 4)
Obblighi di società controllate
entro il 31 dicembre 2017 adeguamento al comma 1 (quota minima socio privato ≥ 30% e oggetto sociale esclusivo?)
previsione di meccanismi idonei a determinare lo scioglimento del rapporto societario alla risoluzione del contratto
emissioni di speciali categorie di azioni
emissione di azioni con prestazioni accessorie
Modifiche facoltative:
Ordinamento civile
Giurisdizione
Solo per le in house: la giurisdizione è del giudice contabile per danno erariale causato dagli amministratori e dai dipendenti della società
Organi di amministrazione e controllo-> disciplina ordinaria delle società
salvo, nei limiti della partecipazione pubblica ->
Corte dei Conti per il danno erariale ex co. 2
Danno patrimoniale e non, subito dagli enti, compreso quello dovuto alla condotta dei rappresentanti dell’ente che con dolo o colpa grave abbiano, nell’esercizio del loro diritto di socio, pregiudicato il valore della partecipazione
Danno erariale
Giurisdizione contabile e crisi d’impresa
Sancita la fallibilità delle società a partecipazione pubblica
Soggiacciono a:
disposizioni sul fallimento
concordato preventivo
amministrazione straordinaria
Crisi di impresa
Norme sul personale
Transitorio: vincoli alle assunzioni
Fino al 30 giugno 2018 divieto di assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato, se non attingendo esclusivamente all’elenco dei lavoratori eccedenti (pena nullità dei contratti)
Prevista procedura in deroga ma di difficile attuazione (autorizzazione di Regione)
Entro 23/03/2017 ricognizione e trasmissione liste lavoratori eccedenti (DM Lavoro)
Chiarita la soggezione dei rapporti di lavoro alla disciplina civilistica
Obbligo di reclutamento del personale nel rispetto dei principi di cui all’art. 35 D. Lgs.
165/2001 (pena nullità dei contratti)
P.A. socie fissano obiettivi di spesa da recepire, ove possibile, in sede di contrattazione di 2° livello