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Testo Unico Partecipate La sentenza della Corte Costituzionale e le modifiche statutarie

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Testo completo

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Testo Unico Partecipate

La sentenza della Corte Costituzionale e le modifiche statutarie

Roma, 22 dicembre 2016

Giulia Chieffo

Servizio Giuridico-Legislativo

(2)

La sentenza della Corte

Costituzionale

n. 251/2016

(3)

COSA È ANDATO STORTO?

La legge delega prevede che i decreti legislativi delegati siano adottati previo parere della Conferenza unificata

Quando non è possibile individuare la titolarità della competenza legislativa tra Stato e Regioni è l’intesa in Conferenza Unificata la soluzione che meglio incarna la leale collaborazione

Parere:

Se non reso entro 45 gg. il Governo può comunque procedere

Intesa:

Va ricercata l'unanimità del Governo, di tutti i Presidenti delle Regioni e delle

Province autonome e dei

Rappresentanti delle Autonomie locali

(4)

CONSEGUENZE PRATICHE

La Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune parti degli articoli 16, 18 e 19 della Legge Delega

In attuazione dell’articolo 18 è stato emanato il D.Lgs. 175/2016 -> TU Partecipate

In attuazione dell’articolo 19 era stato approvato dal CdM in via definitiva il TUSPL, poi non firmato dal PR

Le pronunce di illegittimità costituzionale, contenute in questa decisione, sono circoscritte alle disposizioni di delegazione della legge n. 124 del 2015, oggetto del ricorso, e non si estendono alle relative disposizioni attuative.

Nel caso di impugnazione di tali disposizioni, si dovrà accertare l’effettiva lesione delle competenze regionali, anche alla luce delle soluzioni correttive che il Governo riterrà di apprestare al fine di assicurare il rispetto del principio di leale collaborazione.

soluzioni correttive

Quanto sarà «coraggioso» il Governo? L’intesa deve essere raggiunta solo sulle norme

dei TU che potrebbero ledere le competenze regionali. ARERA? ATO Provinciali?

(5)

Vedo, prevedo e

rivedo: il futuro del TU

Partecipate alla luce

delle sentenze del

passato

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ATTIVITÀ AMMESSE E PIANI DI RAZIONALIZZAZIONE

Finalità e attività perseguibili dalle società partecipate

Produzione di beni/servizi non strettamente necessari per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali

Produzione di un servizio di interesse generale, inclusa la realizzazione e la gestione di reti e impianti funzionali

Come art. 3, co. 27 e ss.

Finanziaria 2008

Tutela della Concorrenza

Piani di razionalizzazione

Entro il 23/03/2017 (e poi annualmente) ogni p.a.

individua società da alienare entro i successivi 12 m.

(attività vietate, CdA>dip., etc.) Elenco attività molto di

dettaglio Come co.611-612, Stabilità 2015

Tutela della concorrenza Ordinamento civile

La Regione Veneto ha impugnato la

norma Sanzioni connesse

(7)

Organi amministrativi di società a controllo pubblico

Tetto compensi (a dip.

Pubblici)

Ordinamento civile

Coordinamento finanza pubblica: principi, no norme di dettaglio a regioni e province autonome (co.

725 ss F. 2007)

CdA

Di norma: AU DPCM: 3 o 5 DPCM: requisiti di

onorabilità, autonomia e professionalità

Quote rosa anche in caso di AU (1/3 di nomine di p.a.)

No dip. p.a.

controllante

dipendenti di società controllante se riversano i compensi

Sì amm. di soc. controllante se con deleghe gestionali o particolari competenze

Dipendente e componente CdA o in aspettativa non retribuita o rinuncia compensi 240.000 € DM: 5 fasce

Ordinamento

(8)

Modifiche statutarie generali (al 31/12/2016)

Società controllate (art. 11)

Nuove regole su composizione CdA

Deleghe di gestione a un solo amministratore, salvo il conferimento al presidente preventivamente autorizzato dall'assemblea

Obblighi ex comma 9

No vicepresidente, eccetto che per l’individuazione del sostituto del presidente e senza compensi aggiuntivi Gettoni di presenza o premi di risultato solo se deliberati prima dello svolgimento dell'attività

No trattamenti di fine mandato

Divieto di istituire organi diversi da quelli previsti da norme generali

 clausole che derogano alla disciplina codicistica in materia di amministrazione o gestione della società (artt.

2380-bis e 2409-nonies c.c.)

 nelle srl attribuzione all’ente socio di particolari diritti (ex art. 2468, co. 3 c.c.)

Modifiche facoltative:

(9)

Modifiche statutarie specifiche (al 31/12/2016)

Società in house (art. 16) Società miste pubblico private (art. 17)

Obblighi di società controllate

oltre l‘80% del fatturato deve essere effettuato nello svolgimento dei compiti affidati dall'ente pubblico socio e la produzione ulteriore è consentita solo se permette di «conseguire economie di scala o altri recuperi di efficienza»

oggetto sociale esclusivo una o più attività consentite (art. 4, co. 4)

Obblighi di società controllate

entro il 31 dicembre 2017 adeguamento al comma 1 (quota minima socio privato ≥ 30% e oggetto sociale esclusivo?)

previsione di meccanismi idonei a determinare lo scioglimento del rapporto societario alla risoluzione del contratto

 emissioni di speciali categorie di azioni

 emissione di azioni con prestazioni accessorie

Modifiche facoltative:

Ordinamento civile

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Giurisdizione

Solo per le in house: la giurisdizione è del giudice contabile per danno erariale causato dagli amministratori e dai dipendenti della società

Organi di amministrazione e controllo-> disciplina ordinaria delle società

salvo, nei limiti della partecipazione pubblica ->

Corte dei Conti per il danno erariale ex co. 2

Danno patrimoniale e non, subito dagli enti, compreso quello dovuto alla condotta dei rappresentanti dell’ente che con dolo o colpa grave abbiano, nell’esercizio del loro diritto di socio, pregiudicato il valore della partecipazione

Danno erariale

Giurisdizione contabile e crisi d’impresa

Sancita la fallibilità delle società a partecipazione pubblica

Soggiacciono a:

 disposizioni sul fallimento

 concordato preventivo

 amministrazione straordinaria

Crisi di impresa

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Norme sul personale

Transitorio: vincoli alle assunzioni

Fino al 30 giugno 2018 divieto di assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato, se non attingendo esclusivamente all’elenco dei lavoratori eccedenti (pena nullità dei contratti)

Prevista procedura in deroga ma di difficile attuazione (autorizzazione di Regione)

Entro 23/03/2017 ricognizione e trasmissione liste lavoratori eccedenti (DM Lavoro)

Chiarita la soggezione dei rapporti di lavoro alla disciplina civilistica

Obbligo di reclutamento del personale nel rispetto dei principi di cui all’art. 35 D. Lgs.

165/2001 (pena nullità dei contratti)

P.A. socie fissano obiettivi di spesa da recepire, ove possibile, in sede di contrattazione di 2° livello

Disciplina del personale

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