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MERCOLEDÌ 3 MARZO 2021 QUOTIDIANO D INFORMAZIONE FONDATO NEL ,50 ANNO152-N 61 DIREZIONE,REDAZIONE,AMMINISTRAZIONE PAVIA,VIALECANTONTICINO,16.TEL

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M5S, CACCIATO ROMANIELLO

Espulso dal gruppo alla Camera perché assente alla fiducia

In provincia sono 48 i paesi che rischiano il cambio di colore

PRATO / A PAG. 5

Dopo due settimane di zona rossa e umore nero, ora Mede rivede la luce. E rilancia. «Saremo il primo paese immune in Lombardia», dicono diversi anziani del paese. Ieri è iniziato al ritmo di 300 vaccini al giorno in fatti la somministrazione di massa su oltre 2.600 over 50. Intanto da lunedì al via le vaccinazioni per gli insegnanti in Lombardia. BARBERIS / A PAG. 6

IL PUNTO

Sono 48 i Comuni in provincia a ri- schio elevato: paesi individuati da Ats per i quali è scattata l’allerta epidemiologica che impone « mas- sima attenzione» per evitare di fi- nire in zona arancio rafforzato».

«Era un ragazzo pieno di vita, sola- re, con tanti sogni da realizzare.

Ora aveva cominciato a studiare con profitto all’Università, Econo- mia. Ma quell’auto non si è fermata.

Se solo si fosse fermata...». È il gior-

no più cupo per i genitori di Filippo Chiesa, morto a 22 anni in un inci- dente in via Abbiategrasso. «Era in moto, una passione che gli avevo trasmesso io», dice il padre Sergio Chiesa. AGATTI E FIORE / A PAG. 13 pavia - parla il padre del 22enne morto in moto

«Quell’auto ha spezzato i sogni del mio Filippo»

covid - i numeri preoccupano

Scuola “vietata” per 2.700 pavesi

MERLI / A PAGINA 11

Filippo Chiesa aveva 22 anni

Una piazza ed edifici, al posto di ca- se fatiscenti, realizzati con lolla e pa- glia, gli scarti del riso. Il progetto è a Sant’Alessio. PRATO / A PAG. 17 sant’alessio - il progetto

Dalla lolla del riso nasce una piazza di soli edifici ecosostenibili

Domani in omaggio con la Provincia

Mede vaccina gli over 50 Da lunedì in Lombardia

si comincia con gli insegnanti

Per oltre 2.700 studenti delle supe- riori che vivono nei 13 Comuni arancioni scuri seguire le lezioni in presenza sarà impossibile. «È fortemente raccomandato agli isti- tuti attivare la didattica a distanza per gli studenti che vivono nelle zone arancione rinforzato», recita l’ordinanza regionale. Intanto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm che prevede solo didattica a distanza nelle zone rosse e il ministro Ma- riastella Gelmini, precisa che nel decreto sostegno sono previsti 200 milioni di euro per i congedi

parentali. / ALLE PAGINE 2, E, 4 E 8 Studenti in classe

Non potranno spostarsi verso le superiori del capoluogo gli studenti pendolari dei 13 comuni da oggi in arancione scuro Draghi ha firmato il nuovo Dpcm: solo didattica a distanza nelle zone rosse. Gelmini: «Duecento milioni per le famiglie»

Il Sanremone numero 71 inizia con Amadeus e Fiorello che fanno gli scon- giuri al buio. Poi il “Bravo Condutto- re” si fa il segno della croce scenden- do mentre ad Amadeus scappa un

«Dio ce la mandi buona». Ci sono tutti gli ingredienti nazional-pop, compre- so il calcio (Ibrahimovic). / A PAG. 33

Da Fiorello a Ibra Il “festival di tutti”

che deve piacere

È cominciato sanremo

Traffico in tilt ieri e per almeno due giorni ancora per i lavori realizzazio- ne del nuovo market Eurospin a Vi- gevano. DELLERBA / A PAG. 25 vigevano - lungo l’ex statale

Traffico bloccato per chilometri a causa dei lavori per il market

MERCOLEDÌ 3 MARZO 2021

QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE FONDATO NEL 1870

€ 1,50

ANNO 152- N¡ 61

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE PAVIA, VIALE CANTON TICINO, 16. TEL. 0382 434511

www.laprovinciapavese.it POSTE ITALIANE SPED. IN A.P.

D.L. 353/2003 CONV. L. 46/04

ART. 1 - FILIALE DI PAVIA y(7HB5J2*SNOKKR( +=!"!@!"!%

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L’emergenza coronavirus

la campagna

Mede punta all’immunità totale

via alla vaccinazione degli over 50

Il siero è disponibile per 2.600 persone perché la cittadina lomellina era (fino a ieri) in zona rossa

Sandro Barberis / MEDE

Dopo due settimane di zona rossa (da oggi si passa in

“arancione rinforzato”) e umore nero, ora Mede rivede la luce. E rilancia. «Saremo il primo paese immune in Lom- bardia», dicono diversi anzia- ni del paese. Ieri è iniziato al ritmo di 300 vaccini al giorno in fatti la somministrazione di massa su oltre 2.600 over 50. È la soglia più bassa d’età in tutta la Lombardia, in pro- vincia di Brescia ad esempio si vaccinano dagli over 60 in su. «A Mede possiamo farlo anche perché i numeri sono ri- dotti» spiegano dallo staff dell’assessore Moratti.

L’ORATORIO CENTRO VACCINALE

Gli over 50 del paese, a parti- re da ieri, sono stati convoca- ti all’oratorio trasformato in un centro vaccinale. Prima la fascia 65-79 anni, poi gli al- tri. Ed anche con sieri diversi:

1.559 dosi di vaccino Astraze- neca per chi tra 50 e 65 anni e 1.108 Pfizer per la fascia 66-79 anni. In campo perso- nale dell’Ats di Pavia, oltre che i quattro medici di base del paese che si sono autopre- cettati per svolgere la campa- gna. Il personale del munici- pio invece ha lavorato per ga- rantire convocazioni scaglio- nate.

Si andrà avanti a giovedì 11, compreso il fine settima- na. Il funzionamento è sem- plice. Si arriva all’oratorio all’orario pre fissato, si entra 10 alla volta nei saloni trasfor- mati in una sorta di maxi am- bulatorio, viene iniettata la dose. Poi c’è un’area di atte- sa, almeno un quarto d’ora, sotto controllo medico per chi ha già ricevuto la puntu- ra. Dopo di che si fa ritorno a casa. Ieri non sono stati se- gnalati malori in seguito alla somministrazione del vacino

Pfizer. Mede si prepare ad uscire dalla fase più dura dell’emergenza. Ma deve an- cora fare i conti con il focola- io di variante inglese scoppia- to nelle scuole nella prima metà di febbraio. Ancora ne- gli ultimi dieci giorni, nono- stante la zona rossa, ci sono stati oltre 80 nuovi casi. An- che perchè continua, come successo ieri mattina, l’inda- gine epidemiologica sui 43

positivi trovati a scuola e su tutti i loro contatti. Ieri alla palestra comunale altro giro di tamponi.

ATS PRENDE SPUNTO

Ieri per il debutto della vacci- nazione di massa, primo esempio così esteso fuori da ambienti sanitari in provin- cia, c’era anche la direttrice dell’Ats di Pavia Mara Azzi.

«In tre ore 300 vaccini, un ri- sultato iniziale, ma ora Mede andrà avanti per immunizza- re tutta la fascia over 50: si rie- sce anche grazie alla collobo- razione di tutte le forze della cittadina» ha detto Azzi. E ne- gli altri Comuni della provin- cia? «Ci stiamo concentran-

do sulla campagna degli over 80, orientandoci ora sui cen- tri finiti in zona arancione scuro per accelerare la vacci- nazione - risponde Azzi -.

Con la collaborazione dei me- dici di base e con gli hub terri- toriali ritengo possibile vacci- nare tutta la fascia over 80».

E poi? «La speranza di tutti è che arrivino le dosi promes- se, ma non dipende dall’Ats di Pavia - evidenzia la dg -. An- dando per gradi, quindi per fasce d’età o categorie profes- sionali, la vaccinazione di massa si farà. Non è un pro- blema di strutture, ne abbia- mo in abbondanza in provin- cia di Pavia, ma di disponibili- tà di dosi». —

prenotazioni sul portale

Da lunedì la somministrazione agli insegnanti della Lombardia

Ieri a Mede è partita la campagna di vaccinazione di massa per tutti gli ultra 50enni del paese

MILANO

Da lunedì (8 marzo) inizierà la campagna vaccinale riservata al personale scolastico in Lom- bardia, per una platea di oltre 200.000 persone delle scuole primarie e secondarie. Tali elenchi sono in fase di integra- zione con i nominativi delle scuole paritarie, della prima in- fanzia e nidi. Entro le prossi- me 48 ore sarà attivo il portale per le iscrizioni alla campagna

vaccinale sul sito di Regione Lombardia, oltre ad un apposi- to numero verde. Gli interessa- ti riceveranno in seguito l'Sms che indicherà luogo, data e ora in cui sarà somministrato il vaccino. A confermarlo è stato il direttore generale dell'asses- sorato al Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, nel corso di una riunione con- vocata dall'assessore regiona- le all'Istruzione Fabrizio Sala insieme al direttore generale

Istruzione Gianni Bocchieri.

La somministrazione dei vacci- ni è affidato alle singole Ats e potrà avvenire anche in strut- ture private accreditate. Sarà utilizzato il vaccino Astra Ze- neca. I tempi per il completa- mento di questa operazione dovrebbero essere contenuti in 5 settimane. «È stato un in- contro utile e produttivo. La si- curezza del personale scolasti- co è una delle priorità della no- stra Regione - ha detto l'asses-

sore Fabrizio Sala - e per que- sto abbiamo condiviso la ne- cessità e siamo certi della più ampia adesione e collaborazio- ne a questa campagna vaccina- le di massa». «Questa operazio- ne conferma l'attenzione ver- so il mondo della scuola - ha commentato la vicepresidente e assessore al Welfare di Regio- ne Lombardia, Letizia Moratti - e non va comunque ad interfe- rire sul Piano di vaccinazioni che stiamo proseguendo per gli ultraottantenni e per le cate- gorie fragili». «Regione dimen- tica, oppure, esclude, asili e materne comunali - protesta invece il capogruppo M5s Mas- simo De Rosa -. Questa catego- ria, anche in zona rossa, acco- glie i piccoli utenti, privi tra l'al- tro di mascherina e merita la stessa attenzione». —

Previste 300 iniezioni al giorno nello

spazio attrezzato all’oratorio

Agli insegnanti sarà somministrato il siero Astra Zeneca

Partono oggi le vaccinazioni degli over 80 di Casei Gerola.

Nei locali del Comune di piaz- za Unità d'Italia sono state al- lestite due postazioni e una sala di stazionamento post vaccino. Iniziativa di medici di base e Comune con la colla- borazione della Pro loco che ha allestito le aree e della pro- tezione civile, gruppo Volo- ge, che vigilerà.

in oltrepo

Casei, oggi in piazza prime dosi

agli ultra ottantenni

PAVIA

Le tre principali sigle sinda- cali, Cgil, Cisl e Uil, attacca- no la Regione: troppo con- fuso il piano vaccinale lom- bardo. A dirlo in particolar modo sono i sindacati di ca- tegoria dei pensionati. «La campagna vaccinale va a ri- lento.C'è una situazione molto confusa e preoccu- pante determinata da di- chiarazioni parziali e a vol- te contraddittorie, ma so- prattutto da poca chiarezza e trasparenza in merito alle modifiche ormai quotidia- ne del piano vaccinale pre- sentato l’11 febbraio e che oggi sembra ormai total- mente disatteso - spiegano i tre sindacati -. Dai territori arrivano in continuazione chiamate di attivisti che si trovano a dover dare rispo- ste ad anziani che chiedono quando avranno il vaccino, o alle legittime lamentele di chi ha ricevuto quel mes- saggio a dir poco imbaraz- zante sul ritardo nella som- ministrazione del vaccino.

Ci sono anziani che vengo- no avvisati con un sms la se- ra molto tardi di presentar- si mattina successiva e che spesso, hanno bisogno di es- sere accompagnati al cen- tro vaccinale e quindi sono in difficoltà».

Anziani in difficoltà, ma secondo i sindacati ci sono ancora problemi nelle case di riposo. «Non è chiaro co- sa sta succedendo in merito alla campagna di vaccina- zione relativa alla “fase 1”, che dovrebbe ormai essere conclusa, mentre alcune strutture sociosanitarie ci dicono che le consegne di vaccini sono state sospese temporaneamente - ag- giungono dai sindacati lom- bardi - Inoltre a distanza di un anno dalla prima onda- ta, tutto è scaricato ancora una volta sul sistema di emergenza/urgenza. Le chiamate al 118 sono au- mentate di circa il 50% nel- le ultime settimane». — i sindacati pensionati

«Obiettivo lontano La Regione sbaglia»

6 FATTO DEL GIORNO

MERCOLEDÌ 3 MARZO 2021

LA PROVINCIA PAVESE

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Alessandro Barbera / ROMA

Quando c’era da presentare all’opinione pubblica le nuo- ve restrizioni contro il Covid, Giuseppe Conte non manca- va mai. Alla prima di Mario Draghi lui invece non c’è. «La- vora con spirito di squadra», spiega la portavoce ai giorna- listi. La squadra in questo ca- so sono due ministri. Uno è un veterano del Conte due (Roberto Speranza, Salute), l’altra è un nuovo acquisto (Maria Stella Gelmini, Regio- ni). Questa volta doveva esse- re un decreto, invece è di nuo- vo un Dpcm, per chi non l’a- vesse ancora imparato acro- nimo di Decreto del presiden-

te del consiglio dei ministri.

La differenza non è da po- co: il primo va approvato dal Parlamento entro sessanta giorni, il secondo no. Di nuo- vo c’è che la terza ondata dei contagi non passerà attraver- so misure di lockdown gene- ralizzato. Resta il sistema dei colori per le Regioni, resta il sistema delle zone rosse loca- lizzate, resta la misura estre- ma della chiusura delle scuo- le. Con un però: per un mese – dal 6 marzo al 6 aprile – chiuderanno automatica- mente solo gli istituti in zona rossa o nei quali si registrino 250 contagi ogni centomila

abitanti nell’arco di sette giorni. Ai governatori resta la facoltà di chiudere anche in zona arancione e gialla, se- condo una previsione lasca e astrusa: «...nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravi- tà delle varianti». In sintesi:

la piena discrezionalità se far- lo comunque, e poco impor- ta se possa essere incongruo.

Nelle ore della trattativa su questo punto c’è stata pole- mica con sindaci e presidenti

di Regione: «Con una mano si chiudono le scuole, con l’al- tra si elimina il divieto di asporto di bibite dai ristoran- ti dopo le diciotto», lamenta il numero uno dell’Anci Anto- nio Decaro.

Il primo Dpcm dell’era Dra- ghi è frutto di un complicato compromesso, e si vede. «Ci sono segnali robusti di ripre- sa della curva dei contagi», dice preoccupato Speranza.

Franco Locatelli, portavoce in pectore del Comitato tecni-

co scientifico, più cauto: «La variante inglese è più conta- giosa, colpisce di più i bambi- ni, ma non provoca compli- canze più gravi del virus ori- ginario», tanto negli adulti quanto nei bambini.

Nel prossimo mese la map- pa dell’Italia sarà ancor più arlecchino, unica strada per non costringere tutto il Pae- se a fermarsi.

Dove resta necessario, o dove lo sarà nei prossimi gior- ni, arriveranno i fondi del

quinto decreto ristori. O me- glio «sostegno», ribattezzato così in nome della disconti- nuità. Ieri ne hanno discusso diversi ministri, riuniti a Pa- lazzo Chigi con Mario Dra- ghi e il capo dell’Agenzia del- le Entrate, Ernesto Maria Ruf- fini. A disposizione ci sono trentadue miliardi, una cifra enorme e allo stesso tempo appena sufficiente ad accon- tentare tutti. Ristoratori, al- bergatori, impianti da sci, tut- te le attività che finiranno

nelle nuove zone rosse. Ci stanno lavorando contempo- raneamente cinque dicaste- ri, e per evitare fughe di noti- zie (pratica in voga nei Conte uno e due) solo due persone (Draghi e il ministro del Teso- ro Daniele Franco) hanno un testo completo. Gelmini pro- mette che il decreto arriverà in sette, massimo dieci gior- ni, ma c’è chi è più ottimista.

Il resto è la speranza del piano vaccinale. Speranza evita la domanda su cosa fa- rà la Protezione civile e per- ché prima era stata estromes- sa dal piano («c’è sempre sta- ta e ci sarà»), e né lui né Gel- mini offrono dettagli su cosa farà il governo per far salire le attuali centomila iniezioni al giorno. L’ex capogruppo di Forza Italia si infastidisce quando le viene chiesto del mancato rafforzamento dei trasporto pendolari. «Siamo qui da diciassette giorni, non possiamo rispondere di tutto ciò che non si è fatto». E per un attimo dimentica che al suo fianco c’è il ministro del- la Sanità del governo prece- dente. –

TWITTER @ALEXBARBERA

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a brescia primo caso di “nigeriana”

Lombardia a rischio zona rossa La variante inglese ora è al 64%

Chiara Baldi / MILANO

Dopo quella inglese, brasilia- na e sudafricana è arrivato in Italia anche il primo caso di variante nigeriana. Il primo paziente affetto è stato trova- to a Brescia, provincia in “zo- na arancione rafforzata” già dal 23 febbraio (e fino al 9 marzo), dove il virus mutato è stato trovato in una perso- na positiva al Covid «di origi- ne africana». «È il primo caso in Italia», ha annunciato Ar- naldo Caruso, presidente del- la Società italiana di virolo- gia (Siv-Isv) e direttore del La- boratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili. È

«una variante rara che sta evolvendo principalmente in Africa, in Nigeria» appunto,

«ma ci sono una serie di osser- vazioni in tutto il mondo. Per ora pochi casi, che tuttavia stanno crescendo», ha ag- giunto Caruso.

«La scoperta è stata segna- lata all’Ats che è subito parti- ta con il tracciamento. Biso- gna verificare se si tratta di un caso isolato, ossia se è sta- to questo paziente a portare la variante sul territorio, o se già sta circolando», ha spiega- to il numero uno dei virologi italiani. Nelle prossime ore sa- rà fondamentale capire se questa mutazione ha più o meno aggressività rispetto al virus originario e soprattutto

«se mostra o meno una mag- giore aggressività e se è resi- stente o non agli anticorpi del- la vaccinazione: avendo tanti

punti di mutazione sulla pro- teina Spike desta particolare preoccupazione per la resi- stenza ai vaccini».

A un anno dallo scoppio della pandemia, non fa tre- mare solo il coronavirus nella sua forma tradizionale. A far temere per la quarta ondata sono soprattutto le sue va- rianti, che di settimana in set- timana hanno un’incidenza sempre più alta. Secondo la survey fatta dall’Istituto supe- riore di sanità, dal ministero della Salute e dalla Fondazio- ne Bruno Kessler, il 54 % del- le infezioni è dovuto alla va- riante inglese, il 4,3 a quella brasiliana (che si sta espan- dendo nel Lazio e in Tosca- na) e lo 0,4 a quella sudafrica- na. Dati ancora peggiori li re-

gistra la Lombardia, dove la presenza della variante ingle- se arriva al 64 per cento, «con un range che va dal 43 all’86 per cento», ha precisato la vi- cepresidente Letizia Moratti.

Intanto la pandemia co- stringe alcune regioni ad adottare misure più restritti- ve. In Lombardia è stata este- sa la zona arancione rafforza- ta in tutto il comasco e in una cinquantina di comuni tra le province di Mantova, Cremo- na, Pavia e Milano.

Tuttavia venerdì il Cts po- trebbe decidere di mandare, dall’8 marzo, tutta la Lombar- dia in zona rossa, visto l’alta incidenza delle varianti e il peggioramento della curva epidemiologica. Zona rossa anche in Piemonte con 12 co- muni della Valle Po, nel Cu- neese, e due nel Torinese le- gati al focolaio di Cavour (To- rino), mentre in Emilia Roma- gna, oltre alle province di Mo- dena e Bologna già in zona rossa, dal 4 marzo entra in

«arancione scuro» anche quella di Reggio Emilia. –

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Avremmo voluto usare la forma del decreto, ma non c'erano i tempi Il nodo dei trasporti?

Sono qua da 17 giorni La priorità

è la tutela della salute

È questo il principio guida che sta alla base del Dpcm

Primo decreto dell’era Draghi

«Troppi contagi, serve stretta»

Norme più stringenti, in arrivo nuovi ristori. Il premier non appare per annunciare le novità

LA SITUAZIONE NELLE REGIONI

Umbria Molise Trento Abruzzo Friuli-Venezia Giulia Marche Emilia-Romagna Lombardia Bolzano Toscana Piglia Piemonte Liguria Lazio Campania Sicilia Calabria Veneto Valle d’Aosta Basilicata Sardegna

0 10 20 30 40 50 60

9,1

56 48,7 46,7 39,5 35,4 31,8 31,2 31,1 31 29,8 29,3

15,8 12,5 11,2 10 9,5

Nuovi casi 17.083 (totale 2.955.434) Morti

343 (totale 98.288) Dimessi/guariti 10.057 (totale 2.426.150) Ricoverati in terapia intensiva 38 (totale 2.327) Ricoverati con sintomi 458

(19.570)

I NUMERI DI IERI

L’emergenza coronavirus

MARIASTELLA GELMINI MINISTRA

PER GLI AFFARI REGIONALI

Il ministro della Salute Roberto Speranza, 42 anni, e la responsabile degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, 47

ROBERTO SPERANZA MINISTRO

DELLA SALUTE

La preoccupazione degli esperti del Cts e i compromessi scelti dal presidente del Consiglio

2 FATTO DEL GIORNO

MERCOLEDÌ 3 MARZO 2021

LA PROVINCIA PAVESE

(11)

spostamenti

Stop ai viaggi tra regioni Bandite le visite a casa

1

1

seconde case

C’è la deroga per andarci Ma non nelle zone rosse

scuola

Nelle aree considerate a rischio scatta lo stop totale dai nidi ai licei

Un mese blindato

Le regole del nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Novità anche su scuola, visite agli amici e tempo libero

F

F

ino al 6 aprile non ci si potrà ancora muovere ino al 6 aprile non ci si potrà ancora muovere da casa a partire dalle 22 e fino alle 5 del matti- da casa a partire dalle 22 e fino alle 5 del matti- no, salvo per motivi di lavoro, salute o impel- no, salvo per motivi di lavoro, salute o impel- lenti necessità, come dover prestare assisten- lenti necessità, come dover prestare assisten- za a un genitore solo e non autosufficiente. Nelle re- za a un genitore solo e non autosufficiente. Nelle re- gioni rosse non si potrà più andare a far visita una vol- gioni rosse non si potrà più andare a far visita una vol- ta al giorno a parenti e amici. L’opportunità resta inve- ta al giorno a parenti e amici. L’opportunità resta inve- ce per chi abita in regioni gialle o arancioni, sempre ce per chi abita in regioni gialle o arancioni, sempre nel limite di due persone accompagnati al massimo nel limite di due persone accompagnati al massimo da due minori di 14 anni o disabili a carico. Continua- da due minori di 14 anni o disabili a carico. Continua- no ad essere vietati gli spostamenti fuori regione an- no ad essere vietati gli spostamenti fuori regione an- che nelle aree gialle, mentre in quelle arancioni il limi- che nelle aree gialle, mentre in quelle arancioni il limi- te resta quello del comune e nelle zone rosse quello te resta quello del comune e nelle zone rosse quello della porta di casa. Sempre con le solite eccezioni dei della porta di casa. Sempre con le solite eccezioni dei motivi di studio, lavoro, salute o impellenti necessità.

motivi di studio, lavoro, salute o impellenti necessità.

Per chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti il 6 Per chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti il 6 marzo è consentito rientrare in Italia per raggiungere marzo è consentito rientrare in Italia per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori. — domicilio, abitazione o residenza dei figli minori. —

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re per eseguire lavori di riparazione urgenti.

Nella seconda abitazione possono andare so- Nella seconda abitazione possono andare so- lo i componenti dello stesso nucleo familiare, lo i componenti dello stesso nucleo familiare, non altri parenti e amici. È considerata secon- non altri parenti e amici. È considerata secon- da casa anche quella presa in affitto, purché il da casa anche quella presa in affitto, purché il contratto sia stato sottoscritto prima del 14 contratto sia stato sottoscritto prima del 14 gennaio scorso. E comunque dalla deroga sono gennaio scorso. E comunque dalla deroga sono esclusi gli affitti brevi. —

esclusi gli affitti brevi. —

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er cinema, teatri e sale da concerto la ria-er cinema, teatri e sale da concerto la ria- pertura è fissata nel nuovo Dpcm per il 27 pertura è fissata nel nuovo Dpcm per il 27 marzo nelle sole regioni gialle, mentre nel- marzo nelle sole regioni gialle, mentre nel- le bianche (per ora solo la Sardegna) si può le bianche (per ora solo la Sardegna) si può riaprire subito.

riaprire subito.

In sala però si potrà occupare al massimo un po- In sala però si potrà occupare al massimo un po- sto ogni quattro, con un massimo di 200 spettatori sto ogni quattro, con un massimo di 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. In entrambi i casi sem- al chiuso e 400 all’aperto. In entrambi i casi sem- pre con mascherina tirata su e rispettando le rego- pre con mascherina tirata su e rispettando le rego- le del distanziamento sociale. Sempre il 27 marzo le del distanziamento sociale. Sempre il 27 marzo riaprono anche nei giorni festivi musei, mostre e riaprono anche nei giorni festivi musei, mostre e parchi archeologici, con obbligo di prenotare tele- parchi archeologici, con obbligo di prenotare tele- fonicamente oppure online almeno il giorno pri- fonicamente oppure online almeno il giorno pri- ma dell’evento a cui si vuole partecipare. E così co- ma dell’evento a cui si vuole partecipare. E così co- me già avviene durante la settimana le presenze re- me già avviene durante la settimana le presenze re- me già avviene durante la settimana le presenze re- stano contingentate.

stano contingentate.

Ancora chiusi restano piscine, palestre e impian- Ancora chiusi restano piscine, palestre e impian- ti sciistici. —

ti sciistici. —

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onostante il pressing delle regioni per far-onostante il pressing delle regioni per far- li riaprire la sera, bar e ristoranti, così co- li riaprire la sera, bar e ristoranti, così co- me pub, gelaterie e pasticcerie dovranno me pub, gelaterie e pasticcerie dovranno chiudere i battenti alle 18 in tutta Italia, chiudere i battenti alle 18 in tutta Italia, esclusa per ora la “bianca” Sardegna. In zona rossa esclusa per ora la “bianca” Sardegna. In zona rossa e arancione restano chiusi tutto il giorno. Nelle re- e arancione restano chiusi tutto il giorno. Nelle re- gioni gialle possono restare con le saracinesche al- gioni gialle possono restare con le saracinesche al- zate dalle 5 del mattino alle 18. Resta il divieto di zate dalle 5 del mattino alle 18. Resta il divieto di asporto dai bar dopo le sei del pomeriggio, che è in- asporto dai bar dopo le sei del pomeriggio, che è in- vece consentito fino alle 22 dalle enoteche e dai ne- vece consentito fino alle 22 dalle enoteche e dai ne- gozi che vendono bevande nelle zone gialle ed gozi che vendono bevande nelle zone gialle ed arancioni. Ma per impedire che il servizio “a portar arancioni. Ma per impedire che il servizio “a portar arancioni. Ma per impedire che il servizio “a portar via” si trasformi, come è già stato, in una scusa per via” si trasformi, come è già stato, in una scusa per prolungare fuori dai locali gli happy hour resta la prolungare fuori dai locali gli happy hour resta la norma che vieta di consumare cibi e bevande da- norma che vieta di consumare cibi e bevande da- vanti ai locali. Nessun limite per le consegne a do- vanti ai locali. Nessun limite per le consegne a do- micilio, consentite anche nelle regioni rosse. — micilio, consentite anche nelle regioni rosse. —

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al 6 marzo e fino al 6 aprile nelle regioni in al 6 marzo e fino al 6 aprile nelle regioni in fascia rossa non si potrà più andare nemme- fascia rossa non si potrà più andare nemme- no a dare una sistemata ai capelli dal bar- no a dare una sistemata ai capelli dal bar- biere e dal parrucchiere, che assieme a tut- biere e dal parrucchiere, che assieme a tut- ti gli altri esercizi che offrono servizi alla persona re- ti gli altri esercizi che offrono servizi alla persona re- ti gli altri esercizi che offrono servizi alla persona re- steranno tutto il giorno chiusi, andando a fare com- steranno tutto il giorno chiusi, andando a fare com- pagnia agli altri negozi. Ad eccezione di quelli che pagnia agli altri negozi. Ad eccezione di quelli che vendono beni essenziali, come alimentari, farma- vendono beni essenziali, come alimentari, farma- cie, parafarmacie, edicole, tabaccai, ferramenta op- cie, parafarmacie, edicole, tabaccai, ferramenta op- pure ottici, informatica, telefonia, profumerie, inti- pure ottici, informatica, telefonia, profumerie, inti- mo, abbigliamento per bambini, giocattoli, librerie mo, abbigliamento per bambini, giocattoli, librerie e fiorai. In zona arancione e in zona gialla i negozi e fiorai. In zona arancione e in zona gialla i negozi continuano ad essere tutti aperti. I centri commer- continuano ad essere tutti aperti. I centri commer- ciali sono chiusi, invece, nei giorni festivi e prefesti- ciali sono chiusi, invece, nei giorni festivi e prefesti- vi, anche se al loro interno possono restare aperti gli vi, anche se al loro interno possono restare aperti gli esercizi che vendono beni essenziali. Nelle zone bian- esercizi che vendono beni essenziali. Nelle zone bian- che infine riapre tutto. —

che infine riapre tutto. —

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a chiusura dalle materne ai licei sarà automatica nel-a chiusura dalle materne ai licei sarà automatica nel- le regioni rosse. Dubbi invece sulle chiusure in quel- le regioni rosse. Dubbi invece sulle chiusure in quel- le aree delle regioni arancioni o gialle, proclamate le aree delle regioni arancioni o gialle, proclamate dai governatori rosse o arancioni perché la circola- dai governatori rosse o arancioni perché la circola- zione delle varianti è più forte e la crescita dei contagi pure.

zione delle varianti è più forte e la crescita dei contagi pure.

Secondo il ministero dell’istruzione in questi casi è il gover- Secondo il ministero dell’istruzione in questi casi è il gover- natore a decidere. Per il dicastero della Salute invece la serra- natore a decidere. Per il dicastero della Salute invece la serra- ta scatterebbe in automatico. E in effetti all’articolo 21 com- ta scatterebbe in automatico. E in effetti all’articolo 21 com- ma 2 si specifica che la chiusura di tutte le scuole «è dispo- ma 2 si specifica che la chiusura di tutte le scuole «è dispo- sta» dai presidenti delle regioni, «nelle aree anche in ambito sta» dai presidenti delle regioni, «nelle aree anche in ambito comunale» nelle quali gli stessi «abbiano adottato misure comunale» nelle quali gli stessi «abbiano adottato misure stringenti di isolamento in ragione della circolazione di va- stringenti di isolamento in ragione della circolazione di va- rianti». Una differenza non da poco, perché nell’interpreta- rianti». Una differenza non da poco, perché nell’interpreta-

zione del dicastero di Speranza le chiusure scatterebbero in zione del dicastero di Speranza le chiusure scatterebbero in automatico in tante provincie e comuni dove una maggiore automatico in tante provincie e comuni dove una maggiore stretta c’è stata o ci sarà, magari senza portare tutta la didat- stretta c’è stata o ci sarà, magari senza portare tutta la didat- tica a distanza. Le stesse chiusure “possono” invece essere tica a distanza. Le stesse chiusure “possono” invece essere adottate dalle regioni nelle zone gialle o arancioni dove si adottate dalle regioni nelle zone gialle o arancioni dove si supera la soglia dei 250 contagi settimanali ogni 100mila supera la soglia dei 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti, fissata come limite di sicurezza dagli esperti del abitanti, fissata come limite di sicurezza dagli esperti del Cts e riportata di sana pianta nel Dpcm. L’obbligo non c’è, Cts e riportata di sana pianta nel Dpcm. L’obbligo non c’è, ma fanno sapere dalla Salute che le mancate chiusure al su- ma fanno sapere dalla Salute che le mancate chiusure al su- peramento di quel parametro dovrebbero essere poi giustifi- peramento di quel parametro dovrebbero essere poi giustifi- cate dai governatori. Sopra il limite di guardia sono già 24 cate dai governatori. Sopra il limite di guardia sono già 24 provincie e altre 20 si stanno avvicinando alla soglia. — provincie e altre 20 si stanno avvicinando alla soglia. — provincie e altre 20 si stanno avvicinando alla soglia. —

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PAOLO RUSSO

L’emergenza coronavirus

Un tampone praticato in un ambulatorio

svago e cultura

Cinema, teatri e musei Sì dal 27 nelle zone gialle

bar e ristoranti

I locali saranno aperti solo per chi resta in giallo

negoZi

In zona rossa chiudono barbieri e parrucchieri

MERCOLEDÌ 3 MARZO 2021

LAPROVINCIAPAVESE

FATTODELGIORNO 3

(12)

L’emergenza coronavirus

le nuove procedure

Contro le varianti più tamponi La quarantena torna a 14 giorni

PAVIA

L’obiettivo di Ats e Regione Lombardia è quello di conte- nere la diffusione del Covid e frenare il balzo in avanti delle varianti. Ed è per questo che vengono monitorati tutti i Co- muni della Provincia, control- lando i dati e verificando eventuali impennate di casi.

Sono 48 i centri in “alert epi- demiologica” e, fino all’altro

ieri nell’elenco si trovavano anche i 12 Comuni entrati, lu- nedì, in arancione rafforzato.

Nei Comuni a rischio elevato è necessario eseguire il tam- pone molecolare, e non il test rapido, e cambiano i tempi della quarantena che non po- trà essere di dieci giorni, ma di quattordici. Ats procederà alla ricerca retrospettiva del- le persone venute in contatto con i positivi fino a 14 giorni

prima dell’insorgenza dei sin- tomi. Oppure fino a 14 prima dell’esecuzione del tampone se la persona è asintomatica.

Contatti a basso e ad alto ri- schio. Fondamentale anche il ruolo dei medici di medicina generale per individuare i contatti. I medici di base do- vranno infatti richiedere il te- st molecolare il prima possibi- le, se la persona è sintomatica o se manifesta sintomi duran-

te la quarantena, e va iniziato il contact tracing anche pri- ma del risultato del test. In at- tesa del tampone si dovrà tem- pestivamente provvedere al- la comunicazione ai contatti stretti, con la raccomandazio-

ne del rigoroso rispetto delle misure precauzionali. La qua- rantena dovrà proseguire fi- no al quattordicesimo gior- no, provvedendo ad effettua- re il tampone e non potrà esse- re interrotta al decimo gior-

no. Altra precauzione, da te- nere nella settimana successi- va al termine della quarante- na, è quella di osservare rigo- rosamente le misure di distan- ziamento fisico, indossare la mascherina e, in caso di com- parsa di sintomi, isolarsi e av- vertire subito il medico curan- te. Le misure hanno quindi lo scopo di arginare i contagi del virus Sars-Cov-2 e di contene- re l’avanzata delle varianti.

Secondo i dati del laboratorio di Virologia molecolare del San Matteo, in provincia di Pavia sono stati riscontrati di- versi focolai e, negli ultimi 15 giorni, i casi sono passati dal 14% al 60%, individuati, ad esempio, a Mede, Trivolzio, Vellezzo Bellini. —

S. PR.

PAVIA

Sono 48 i Comuni in provincia a rischio elevato: paesi indivi- duati da Ats per i quali è scatta- ta l’allerta epidemiologica che impone «la massima attenzio- ne» per evitare di finire in zona arancio rafforzato».

I PARAMETRI DI RISCHIO

A preoccupare non è il numero di positivi, ma la rapidità con cui crescono i contagi. Se in una settimana si registra infat- ti un incremento di contagi su- periore al rapporto di 250 casi su 100mila abitanti, scatta l’al- larme. L’elenco dei Comuni te- nuti sotto stretta osservazione è stata inviata dall’Agenzia di tutela della salute a tutti i sin- daci, medici di base e pediatri che dovranno adottare le misu- re precauzionali necessarie al contenimento della diffusione del virus con l’obiettivo di tene-

re a freno le varianti. In questi centri vanno effettuati solo tamponi molecolari e la qua- rantena deve durare 14 giorni, e non 10. Se ai primi cittadini spetta il compito di monitora-

re la situazione e sensibilizza- re la popolazione, ai medici di base e ai pediatri si domanda di richiedere il test molecolare il prima possibile, iniziare im- mediatamente il tracciamen-

to, raccomandare, da subito, le misure precauzionali a tutti i contatti stretti.

«Si temono le varianti», sot- tolinea Luigi Marenzi, medico di famiglia, circa 1.500 mutua- ti distribuiti in alcuni Comuni della Bassa. Da Magherno a Vi- starino, fino a Villanterio, Co- piano e Gerenzago.

«Procederemo con tamponi molecolari e con la ricerca dei contatti, per contenere la diffu- sione del virus, ma non è sem- plice ottenerli – spiega -. Stia- mo osservando che il coronavi- rus si sta diffondendo con estrema rapidità, colpendo in questa fase soprattutto i giova- ni che presentano manifesta- zioni cliniche spesso anche ba- nali, come raffreddore, cefa- lea, malessere generale».

L’ELENCO DEI COMUNI

Ed ecco i Comuni in “alert epi- demiologica”: Galliavola, Mor-

nico, Montesegale, Oliva Ges- si, Barbianello, Castelletto di Branduzzo, Casanova Lonati, Mezzanino, Campospinoso, Montalto, Certosa, Sartirana, Pizzale, Casteggio, Broni, Bor- go Priolo, Castello D’Agogna, Zeme, Torre Beretti, Castella- ro, Casei Gerola, Vellezzo Belli- ni, Cigognola, Mezzana Bigli, Semiana, Carbonara, Borgo San Siro, Albuzzano, Albare- do, Ferrera, Bressana, Broni, Santa Giuletta, Travacò, Valle Salimbene, Linarolo Vistari- no, Lirio, Montecalvo, Basti- da, Belgioioso, Olevano, Coz- zo, Inverno, San Martino, Som- mo, Frascarolo, Suardi.

«Ci viene chiesto un attento monitoraggio della situazio- ne», spiega Alessandro Zocca, sindaco di San Martino, cen- tro che ha 6.227 abitanti e con- ta 34 positivi, di cui uno ricove- rato. Qui la settimana scorsa, in base al rapporto di 250 con-

tagi per 100mila abitanti, si è raggiunta l’asticella che, per San Martino, è stata fissata a 16 positivi. «Abbiamo registra- to un’impennata e avendo indi- viduato la fonte dell’incremen- to non si procederà ad ulterio- ri rafforzamenti. Già ora il rap- porto è sotto soglia. Ma è ne- cessario che la popolazione ri- spetti le norme anti Covid».

Broni, uno dei maggiori centri dell’Oltrepo ha 9700 abitanti e 56 positivi, di cui 9 ricoverati in ospedale: «A preoccupare non sono i numeri, ma la velo- cità di diffusione dei contagi, aumentati nel giro di pochi giorni – sottolinea il sindaco Antonio Riviezzi -. Per ora il problema è rientrato e non è necessario prendere altri prov- vedimenti, anche se continuia- mo a monitorare la situazione e chiesto alla popolazione di osservare le regole». —

STEFANIA PRATO Protezione civile misura la temperatura in ingresso a un mercato

In provincia 48 Comuni osservati speciali rischiano di finire in zona arancione scuro

Ats indica a sindaci e medici di base procedure di controllo e tracciamento più rigide per fermare la diffusione del Covid

Ats raccomanda di aumentare il numero di tamponi MERCOLEDÌ 3 MARZO 2021

LA PROVINCIA PAVESE

FATTO DEL GIORNO 5

(13)

I

MERCOLEDÌ — 3 MARZO 2021 — IL GIORNO

Cronache

di Federica Pacella BRESCIA

Isolato per la prima volta in Ita- lia, a Brescia, il virus portatore delle mutazioni della variante ni- geriana: al via lo studio per capi- re se è resistente al vaccino. La scoperta è stata annunciata da Arnaldo Caruso, presidente del- la Società italiana di virologia, ordinario di microbiologia e mi- crobiologia clinica all’Università degli studi di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiolo- gia di Asst Spedali Civili. Già in- dividuata a Napoli a febbraio, a

Brescia la variante nigeriana di Sars-CoV-2 (il mutante B1.525) è stata intercettata casualmente, nel corso dell’analisi di campio- ni biologici prelevati da una se- rie di pazienti.

Ats Brescia ha già ricostruito e messo in isolamento la catena dei contatti del paziente positi- vo, di origine africana. Dal pun-

to di vista scientifico, l’aver iso- lato per la prima volta il virus portatore della mutazione con- sentirà di valutare l’aggressività e la resistenza agli anticorpi in- dotti dalla vaccinazione. Aven- do tanti punti di mutazione sulla proteina Spike, infatti, il mutan- te desta particolare preoccupa- zione per la sua eventuale resi-

stenza ai vaccini in uso. «La sor- veglianza virologica , ovvero iso- lare il virus e caratterizzarlo, è quello che dovremmo fare - spiega Caruso - ogni volta che spunta una variante. Fino a che parliamo di varianti di coronavi- rus e non sappiamo cosa signifi- chino, il discorso resta molto va- go».

Proprio su questo punto, arri- va una buona notizia dal test ef- fettuato a Brescia sulla variante inglese, esposta al siero di per- sone protette con vaccino Pfi- zer/BioNTech: «Non solo la va- riante inglese di Sars-CoV-2 non è resistente ai vaccini – ha antici- pato Caruso all’Adnkronos Salu- te - ma gli anticorpi neutralizzan-

ti sviluppati dai vaccinati sem- brano funzionare addirittura me- glio sul mutante britannico che sul coronavirus originario di Wu- han. Sottoporremo questi risul- tati per la pubblicazione su una rivista scientifica». L’appello, dunque, è a vaccinarsi, anche perché la variante inglese è de- stinata a diventare dominante:

nel Bresciano la prevalenza è or- mai oltre l’80% dei casi di conta- gio.

«Il dato non è omogeneo nè in Lombardia, né in Italia, ma sap- piamo che in meno di due mesi questo mutante si è diffuso in modo così preoccupante». il professor Aernaldo Caruso è scettico, invece, sulla possibili- tà di somministrare solo una do- se del vaccino Pfizer (o ritardare la seconda oltre i tempi indica- ti), per accelerare i tempi di vac- cinazione. «La singola dose è un escamotage che però è adotta- bile soltanto se siamo a cortissi- mo di dosi – evidenzia – Per quanto possibile, lo schema vac- cinale deve essere seguito nella sua interezza. Altrimenti an- dremmo contro ogni prassi che abbiamo osservato finora, arro- gandoci il diritto di adottare una strategia che non sappiamo se avrà risultati o meno».

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Milano, le adesioni sul portale regionale e gli iscritti saranno convocati per l’iniezione con un sms

Da lunedì vaccini al personale scolastico

La campagna riguarda oltre 200mila under65 tra docenti e non docenti di primarie e secondarie

Isolata variante nigeriana del Covid

Brescia, già avviato lo studio per capire se la mutazione resiste al vaccino. Accertato invece che la variante inglese può essere sconfitta

MILANO

Parte lunedì prossimo, l’8 mar- zo la campagna vaccinale per il personale scolastico lombardo.

La data è stata annunciata ieri da Cgil, Cisl e Uil, reduci da un incontro col nuovo direttore del Welfare, Giovanni Pavesi e poi confermata dalla Regione. Ve- nerdì mattina il portale (www.re- gione.lombardia.it/wps/por- tal/istituzionale/HP/vaccinazio- nicovid, lo stesso oggi riservato

agli ultraottantenni e alle cate- gorie anticipatarie residenti nel- le zone rosse e arancione scuro) aprirà alle iscrizioni di oltre 200mila tra docenti e non do- centi delle scuole primarie e se- condarie segnalati negli elenchi forniti dal Ministero dell’Istruzio- ne; elenchi che, spiegano dalla Regione, «sono in fase di inte- grazione con i nominativi delle scuole paritarie, della prima in- fanzia e dei nidi». La vaccinazio-

ne è offerta al personale scola- stico fino a 65 anni (cioè papabi- le per ricevere AstraZeneca, so- lo per questo i lavoratori dei ser- vizi essenziali non sanitari stan- no passando avanti ad altre ca- tegorie più a rischio come i fra- gili e i 60-79enni), che dopo l’adesione, solo via portale, sarà convocato via sms per l’iniezio- ne che «potrà avvenire anche in strutture private accreditate», spiegano dalla Regione aggiun- gendo che la copertura di que- sta categoria con la prima dose dovrebbe esser completata in cinque settimane.

«Questa operazione non infer- ferisce col piano di vaccinazioni che prosegue per gli ultraottan- tenni e le categorie fragili», ha spiegato la vicepresidente al

Welfare, Letizia Moratti. Che in consiglio regionale aveva an- che fatto il quadro sulla situazio- ne varianti in Lombardia: l’ulti- ma ricognizione, conclusa il pri- mo marzo, stima la variante in- glese al 64% del campionamen- to, in un range che oscilla tra il 43% e l’86% a seconda dei labo- ratori lombardi che partecipano

alla sorveglianza sulle varianti.

E, da dicembre, hanno sequen- ziato 2.023 tamponi, trovando- ne 978 con variante: in 18 casi era sudafricana, in 10 brasiliana, in 578 inglese e in 372 casi co- munque compatibile con una di queste tre mutazioni.

Giulia Bonezzi

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L’assessore Letizia Moratti ieri ha anche annunciato che i casi di variante inglese riguardano ormai il 64%

dei contagi ARNALDO

CARUSO

«Usare una sola dose va contro ogni prassi osservata finora»

Titolo prova su due righe

Nuovi positivi per 100.000 abitanti in Italia ... e in Lombardia negli ultimi 14 giorni FOCUS

Emilia-R.

Campania Marche Piemonte Toscana P .A. Bolzano LOMBARDIA Liguria Lazio Pugali Abruzzo Friuli V.G.

Molise Basilicata Veneto P.A. Trento Sicilia Umbria Calabria Sardegna Valle d’Aosta

58,1 33,1 29,4 26,7 23,7 22,7 21,2 20,2 18,1 15,9 15,3 14,2 13,6 13,5 12,3 10,4 9,8 9,0 7,9 2,7 2,3

L’ultimo dato rappresentato si riferisce al giorno 2021-03-01 0

20 40 60 80

Milano Brescia Bergamo

Varese

0 20 40 60 80

Mantova Pavia

0 20 40 60 80

Como Monza e Brianza

Cremona

Lecco

0 20 40 60 80

Lodi Sondrio

L’Ego-Hub 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

Fonte: Regione Lombardia e Ministero della Salute

DUE DOSI

Sarà utilizzato il siero prodotto da AstraZeneca Prima dose a tutti in cinque settimane

(14)

5

MERCOLEDÌ — 3 MARZO 2021

Primo Piano

di Giovanni Panettiere ROMA

Italia sempre più nella morsa delle varianti Covid. Come se non bastassero quella inglese, brasiliana e sudafricana, ieri a Brescia ne è stata isolata per la prima volta una made in Nige- ria. Risultato, l’andamento epi- demiologico peggiora: rimbal- za il dato dei nuovi positivi (+17.083 nelle ultime 24 ore ri- spetto ai 13.114 di lunedì), conti- nuano a salire i ricoveri in ospe- dale (+458) e nelle terapie inten- sive (+38). Aumentano anche i decessi: 343 a fronte dei prece- denti 246. Di fronte a uno scena- rio in netto peggioramento, gli enti locali, da Nord a Sud, prova- no a correre ai ripari per conte- nere quella che in pochi (anco- ra) rifiutano di chiamare terza ondata. E così, anche se a mac- chia di leopardo, il Paese torna a tingersi di rosso.

Da oggi finiscono in lockdown Ancona e provincia, da domani tocca alla cerchia metropolita- na di Bologna che resterà blin- data (scuole chiuse, compresi nidi e materne, e saracinesche abbassate per le attività com- merciali non essenziali) fino al 21 marzo. Anche Modena sce- glie la linea dura. Reggio Emilia raggiunge l’arancione scuro del- le città della Romagna (eccetto Forlì). «A nome dei sindaci di tut- ta la città metropolitana di Bolo- gna chiedo al governo di accele- rare il piano vaccinazioni in tutti i modi – lancia un accorato ap- pello il primo cittadino del capo- luogo emiliano-romagnolo, Vir- ginio Merola –. Vanno previste integrazioni economiche per le attività coinvolte dal provvedi- mento di zona rossa che adotte- rà la nostra Regione, così come i congedi parentali anche re-

troattivi per i genitori. Sempre a partire da oggi scatta l’arancio- ne rinforzato per l’intera provin- cia di Como e in diversi paesi del mantovano, del cremonese (compreso il capoluogo), del pa- vese e della città metropolitana di Milano in una regione, la Lom- bardia, dove il quadro sanitario si fa sempre più allarmante. Da par suo l’Alto Adige è di fatto in

’rosso’, anche se per il governo la tinta è più tenue, arancione.

Lockdown per singoli comuni si contano anche in Piemonte, La- zio. E persino in Sardegna, uni- co territorio bianco.

A dilagare in Italia è soprattutto la variante inglese, ritenuta da- gli esperti particolarmente ag- gressiva e ad alto livello di con- tagiosità. «Nel nostro paese, al 18 febbraio scorso, la prevalen- za della cosiddetta variante in- glese era del 54,0%, con valori

oscillanti tra le singole regioni tra lo 0% e il 93,3% – sciolinano le cifre dall’Istituto superiore di sanità –, mentre l’incidenza del- la brasiliana era del 4,3%

(0%-36,2%) e per la sudafricana dello 0,4% (0%-2,9%)». . Dal bollettino del ministero del- la Salute l’unica nota positiva ar- riva dal tasso di contagiosità che scende rispetto alle 24 ore precedenti. Ma il dato è da pren- der con le molle vista la sua estrema volatilità. Su un totale di tamponi processati pari a 335.983, 165.350 in più rispetto a lunedì, la positività si ferma al 5,1%. Vuol dire che su 100 test eseguiti più di 5 sono risultati positivi, a fronte del 7,7% delle ventiquattro ore precedenti. Le regioni più colpite dal Covid so- no la Lombardia (+3.762 casi), la Campania (+2.046) e l’Emilia-Ro- magna (+2.040).

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Varianti fuori controllo: più contagi e ricoveri Dilagano le zone rosse, chiude anche Bologna

L’indice Rt è oltre la soglia critica di 1,2. Da Nord a Sud si moltiplicano i lockdown locali. La Lombardia vira verso l’arancione scuro

IMOLA (Bologna)

Un anziano morto e alcune deci- ne di ospiti contagiati in tre ca- se di riposo dell’Imolese. A tutti erano state inoculate le due do- si di vaccino previste (la mag- gior parte Pfizer), e allora vien da chiedersi: come sono nati i focolai? La risposta è semplice e tragica: il virus è stato reintro- dotto nelle strutture, dedicate alle cure a lungo termine per ospiti non autosufficienti, da personale che non ha effettuato la vaccinazione.

Parliamo di rifiuto, no vax, ope- ratori che lavorano in residenze private (e su cui i datori di lavo- ro non hanno alcun potere in re- lazione alla vaccinazione) che sono stati contagiati e hanno tra- smesso il Coronavirus ai pazien- ti che avrebbero dovuto tutela-

re. Siamo a Imola e le residenze sono Villa Fattori, Casa Martelli e Il Sollievo: nei primi due casi il tracciamento è certo e porta ai no vax, mentre al Sollievo si stanno effettuando verifiche dal momento che gli operatori erano tutti ‘coperti’.

Il caso fa discutere e il direttore generale dell’Ausl di Imola, An- drea Rossi non ha dubbi: «L’ob- bligatorietà di vaccinazione per chi lavora con anziani e persone fragili è importantissima – spie- ga –. Per il datore di lavoro non c’è alcun potere però di interve- nire, la vaccinazione è discrezio- nale. Ma abbiamo visto che do- ve la copertura è totale, non si ricreano focolai».

Nei giorni scorsi la prima vitti- ma ‘vaccinata’: un ospite con patologie che ha contratto la malattia pur avendo ricevuto en- trambe le dosi. «Il vaccino pro- tegge dalla malattia nel 90% dei casi, non dall’infezione – spiega Rossi –. In alcuni ammalati la si- tuazione può precipitare. Ecco perché dobbiamo fare tutto il possibile per evitare focolai».

Valerio Baroncini

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Anziano vaccinato muore di Covid Colpa degli operatori no vax della Rsa

Imola, in tre strutture private era già stato somministrato il siero a tutti gli ospiti LA SITUAZIONE IN ITALIA

Fonte: Protezione Civile, ore 17 del 2 marzo

L’Ego-Hub

Così dal 5 febbraio

I DECESSI IN TERAPIA INTENSIVA

MARZO IERI

4.000

3.000

2.000

1.000 0

RICOVERATI CON SINTOMI

MARZO IERI

15.000 10.000 5.000 0 20.000 25.000 30.000

incremento rispetto al giorno precedente

+38

incremento rispetto al giorno precedente

+456

2.327

19.570 05/02

06/02 07/02 08/02 09/02 10/02 11/02 12/02 13/02 14/02 15/02 16/02 17/02 18/02 19/02 20/02 21/02 22/02 23/02 24/02 25/02 26/02 27/02 28/02 01/03 02/03

201

2.222 270307

336422

311316 221

391

258336 347369 251353 232

377422

274356 308318 253280 192246

343

IL BOLLETTINO

Lombardia (+3.762), Campania (+2.046) ed Emilia-Romagna (+2.040) le regioni peggiori

LA NOTA POSITIVA

Stando agli ultimi dati, il tasso di contagiosità è sceso rispetto

alle 24 ore precedenti

1La finta ‘scozzese’

La variante nigeriana, nota anche come B1525, è stata scoperta a Brescia ed è chiamata ‘scozzese’, nonostante arrivi dalla Nigeria. In Italia è stata individuata per la prima volta il 16 febbraio scorso a Napoli

2La prevalenza

In Italia i contagi dovuti alla variante inglese del virus hanno già superato quelli causati dal ceppo originario.

Al 18 febbraio scorso la prevalenza della mutazione britannica era pari al 54%.

3La brasiliana

La variante brasiliana del Coronavirus è tra quelle che preoccupano gli scienziati. Si ritiene sia emersa a Manaus, in Amazzonia, nel novembre 2020 per diffondersi in diversi Paesi del mondo, tra cui l’Italia.

4La sudafricana

In Alto Adige sono morti due pazienti contagiati dalla variante sudafricana del Coronavirus. È la prima volta in tutta Italia. Cresce il numero di comuni nella zona di Merano isolati proprio per limitarne la diffusione.

La pandemia si aggrava

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