Trasformare il nostro mondo.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo
sostenibile
Gabriele Bollini
UNIMORE
Quattordicesima edizione
In occasione del Summit sullo Sviluppo Sostenibile del 25-27
settembre 2015, i governi dei 193 Paesi membri dell’ONU hanno sottoscritto il documento “Trasformare il nostro mondo.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, che fissa gli impegni per lo sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030,
individuando 17 Obiettivi (SDGs - Sustainable Development Goals) e 169 target.
Gli SDGs hanno carattere universale - si rivolgono cioè tanto ai Paesi in via di sviluppo quanto ai Paesi avanzati - e sono fondati sull’integrazione tra i tre pilastri (ambientale, sociale ed
L’Agenda individua nel High Level Political Forum il consesso globale per monitorare, valutare e orientare l’attuazione degli SDGs. Per supportare tale attività e garantire la comparabilità delle valutazioni, la Commissione Statistica delle Nazioni Unite ha costituito l’Inter Agency Expert Group on SDGs (IAEG-SDGs), cui partecipano rappresentanti dell’Istat, con il compito di
definire un insieme di indicatori per il monitoraggio dell’attuazione dell’Agenda 2030 a livello globale.
La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
Coerentemente con gli impegni sottoscritti nel settembre del 2015, l’Italia è impegnata a declinare gli obiettivi strategici dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile nell’ambito della
programmazione economica, sociale e ambientale a livello nazionale, regionale e locale. Parallelamente, anche l’Unione Europea è
impegnata nel recepimento e nella declinazione dei principi ed obiettivi dell’Agenda 2030.
A livello nazionale, l’attuazione della SNSvS deve raccordarsi con i documenti del ciclo di programmazione economico-finanziaria. Le
azioni proposte e gli strumenti operativi devono inoltre conciliarsi con i molteplici obiettivi già esistenti e vincolanti previsti dal Semestre
Europeo.
La SNSvS, adottata con delibera del CIPE nel dicembre del 2017 (G.U.
n. 111 del 15 maggio 2018), è articolata in 6 aree ispirate alle
cosiddette 5P dell’Agenda 2030 (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership) cui l’Italia, reinterpretandone i contenuti in chiave
nazionale, ha aggiunto una sesta area dedicata ai “Vettori di
sostenibilità”. Questi vettori sono intesi come direzioni di lavoro e
condizioni abilitanti per l’efficace attuazione della SNSvS e dell’Agenda 2030 nel suo complesso.
Ogni area definisce una serie di scelte strategiche, cui
corrispondono più obiettivi strategici nazionali.
La SNSvS dovrà essere dettagliata in un documento di attuazione.
Nella Strategia approvata si è scelto, infatti, di non quantificare gli obiettivi (valori obiettivo o target) in modo puntuale. Il futuro
documento di attuazione, quindi, dovrebbe contenere i valori
obiettivo al 2030, la definizione delle iniziative volte a dare attuazione alla SNSvS e gli indicatori mediante i quali effettuare il monitoraggio della performance e la valutazione delle iniziative adottate.
Dai 17 SDGs alle aree della SNSvS
IL MATTM e il MEF hanno predisposto una matrice delle relazioni (Matrice) tra il quadro definito a livello ONU con l’Agenda 2030, basato sui 17 SDGs, e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo
Sostenibile, organizzata per aree, scelte strategiche e obiettivi
strategici nazionali. La Matrice consente di avere il raccordo tra la
SNSvS e i 17 SDGs, identificando tutti i casi in cui, nella SNSvS, ad uno stesso target sono associate più scelte strategiche e/o obiettivi
strategici.
L’Agenda
Globale delle
Nazioni Unite e i Sustainable
Development Goals (SDGs)
•17 obiettivi
•169 target
•240+ indicatori
Strategie e
Agende per lo Sviluppo
Sostenibile in Europa …
… e convergenza tra i diversi
strumenti e
l’agenda urbana
A livello europeo
• Libro bianco. Adattamento ai cambiamenti climatici (2009)
• Linee guida sulla biodiversità e le componenti ecosistemiche europee (2010)
• Dichiarazione di Toledo sullo sviluppo sostenibile (2010)
• Strategia europea sulla biodiversità (2011)
• Agenda territoriale europea per il 2020 (2011)
• Strategia europea di adattamento ai cambiamenti climatici (2013)
• Aalborg 10+ Carta per lo sviluppo sostenibile delle città europee (2014)
• Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile (2015)
• Agenda Urbana dell’UE (Patto di Amsterdam) (2016)
• Strategia Europea sulla Bioeconomia (2018)
L’obiettivo è quello di anticipare i diversi effetti provocati dai cambiamenti climatici e intraprendere appropriate azioni che
possano prevenire o mitigare i danni causati alle aree urbane. I focus sono rivolti alla vulnerabilità, alla resilienza e alla gestione dei rischi (includendo anche la dimensione sociale delle strategie di
adattamento ai cambiamenti climatici).
[Agenda urbana europea, 2016]
Le Green Infrastructures rappresentano uno dei sei indicatori sulla biodiversità utilizzati per monitorare lo stato qualitativo
nell’intervallo di tempo analizzato.
[Strategia europea sulla biodiversità, 2009]
Le infrastrutture verdi giocano un ruolo fondamentale
nell’adattamento e nel fornire risorse essenziali per obiettivi economici e sociali in condizioni climatiche estreme.
[Libro bianco. Adattamento ai cambiamenti climatici, 2009]
Sottolineiamo che il buon funzionamento dei sistemi ecologici assieme alla protezione del patrimonio naturale e culturale sono importanti condizioni per uno sviluppo sostenibile di lungo termine siamo responsabili tutti. La gestione dei rischi è particolarmente
importante e prende in considerazione differenti specificità
geografiche. Supportiamo, a tutti i livelli, l’integrazione dei sistemi ecologici e delle aree protette per il loro valore all’interno delle infrastrutture verdi.
[Agenda territoriale europea per 2020, 2011]
Strategie e
Agende per lo Sviluppo
Sostenibile in Italia …
… e l’assenza di integrazione delle strategie e delle risorse in una agenda urbana
A livello italiano
• Strategia nazionale per la biodiversità (2010)
• Strategia nazionale per le aree interne (2012)
• Strategia energetica nazionale (2013)
• Nuova strategia energetica nazionale | Piano nazionale clima e energia (2017)
• Strategia nazionale delle Green Community (2014)
• Strategia Nazionale di adattamento ai Cambiamenti Climatici (2015)
• Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (2017)
• Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (2017)
• Strategia italiana per la Bioeconomia (2017)
• Carta di Bologna per l’ambiente (2017)
A livello regionale
Ex. Strategia di mitigazione e adattamento per i
cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna
………..
• Strategia regionale di Sviluppo Sostenibile
«Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti.
Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro
pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono
aperte».
L’impronta ecologica
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