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PROGETTO DI ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI HOPE NESSUNO ESCLUSO

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Academic year: 2022

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PROGETTO DI

ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

“HOPE – NESSUNO ESCLUSO”

Il nostro Istituto – in base alle note ministeriali n. 381 del 4 marzo 2002 e n. 576 del 24 marzo 2022 – si prepara ad accogliere i bambini che fuggono dai territori coinvolti dalla guerra in atto in Ucraina attivando tutte le risorse interne quali lo staff di Presidenza, il Consiglio di Istituto, il Collegio Docenti, gli stessi Consigli di classe e, in particolare, il Gruppo Inclusione della scuola per garantire l’effettiva inclusione dei minori. In tale ottica, si sviluppa il progetto “Hope – Nessuno escluso” che considera l’inclusione una cornice dentro cui gli alunni – a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale – possono essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità a scuola.

La scuola diventa una comunità educante che dà speranza e accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire relazioni sociali e situazioni pedagogiche tali da consentire il massimo sviluppo non solo per sapere ma anche per crescere, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomie, nei margini delle capacità individuali, mediante interventi specifici sullo sfondo costante e imprescindibile dell’istruzione e della socializzazione.

La scuola – in quanto luogo di interazione, dialogo, relazione reciproca – diventa il luogo dove si realizza una vera e propria educazione interculturale intesa come

“un’educazione che apre gli occhi ai cittadini sulle realtà del mondo e li impegna a partecipare alla realizzazione di un mondo più giusto e più equo, un mondo di diritti umani per tutti… e che comprende l’educazione allo sviluppo, l’educazione ai diritti umani, l’educazione allo sviluppo sostenibile, l’educazione alla pace e alla prevenzione dei conflitti e l’educazione interculturale in quanto elementi globali dell’educazione alla cittadinanza” (Dichiarazione di Maastricht, 2002).

L’educazione interculturale è da intendersi come processo in fieri che genera un cambiamento profondo e strutturale delle premesse del pensiero, dei sentimenti e delle azioni. A questa educazione della mente e del cuore consegue un cambiamento radicale che va verso l’interconnessione e l’adozione di tutti i mezzi atti a garantire maggiore equità, giustizia sociale, comprensione e cooperazione tra i popoli.

Tutto il personale scolastico sarà chiamato a collaborare per il raggiungimento di un

obiettivo comune: fornire e garantire istruzione di qualità ad ogni alunno agendo sui

due livelli della comunicazione, quello del contenuto e quello della relazione. L’azione

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educativa diventa efficace nel momento in cui “ciò che si dice” e “come lo si dice”

viaggiano insieme nell’ottica dell’inclusione.

Sono molti i minori in età scolare costretti a “sospendere” la consueta vita quotidiana e a lasciare la terra d’origine, per fuggire ed iniziare un incerto viaggio. Tra le molteplici esigenze cui far fronte, è prioritario assicurare loro il proseguimento del percorso educativo e formativo, anche perché possano ritrovare condizioni minime di

“normalità” quotidiana.

Si punterà, pertanto, sullo stabilire una “relazione” con questi bambini profughi di guerra che hanno sulle spalle un carico emotivo – fatto di angoscia, rancore, paura, speranza – non indifferente. I docenti, inizialmente, porranno in essere interventi connotati in senso affettivo-relazionale adottando strategie educative e didattiche che consentano ai bambini di sviluppare forme di resilienza rispetto alla loro situazione attuale e, successivamente, per assicurare il successo formativo di ogni alunno, attueranno una personalizzazione dell’apprendimento riconoscendo e valorizzando le diversità individuali attraverso piani di studio personalizzati per i singoli alunni, perché tutti i singoli alunni sono diversi l’uno dall’altro. I docenti, quindi, redigeranno un PDP nel quale il percorso formativo verrà strutturato tenendo conto delle modalità di apprendimento dei singoli alunni, dei loro livelli di apprendimento, dei loro ritmi e stili di apprendimento e, in particolare, delle evidenti difficoltà linguistiche e comunicative dei “nuovi arrivati”.

Le difficoltà derivanti dalle differenze linguistiche potranno essere attenuate utilizzando diversi canali comunicativi quali la gestualità, il disegno e la segnaletica per designare e indicare gli oggetti, i luoghi, le attività. Le attività didattiche prediligeranno approcci di immediata e facile comprensione da parte del bambino e diversi da quelli strettamente linguistici: manipolazione, motricità, attività espressive.

FINALITÀ E AREE DI INTERVENTO PREVISTE

• Favorire un’accoglienza efficace e competente;

• Predisporre percorsi flessibili ed operativi di alfabetizzazione e di facilitazione, pronti ad essere attivati quando se ne ravvisi l’esigenza;

• Garantire il successo formativo e una positiva inclusione scolastica;

• Educare all’interculturalità;

• Controllare, ridurre ed eliminare eventuali atteggiamenti e comportamenti di

intolleranza e razzismo.

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (comuni per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado): tali obiettivi integrano ed arricchiscono quelli già inseriti nel curricolo verticale e di educazione civica d’Istituto

• Apprendere in modo graduale e non traumatico la lingua del paese d’origine per comunicare

• Promuovere lo scambio comunicativo tra lingua d’origine e lingua del paese ospitante

• Utilizzare la comunicazione verbale e scritta per esprimere bisogni e vissuti quotidiani

• Favorire una immagine positiva di sé/degli altri e della propria cultura/di altre culture

• Diffondere il valore della diversità come elemento di crescita e di sviluppo

• Aiutare gli alunni a:

• sviluppare conoscenze, atteggiamenti, valori importanti per vivere in una società interculturale;

• esprimere il proprio pensiero, le proprie conoscenze, il proprio disagio, la propria sofferenza e stati d’animo;

• aiutare gli alunni a gestire i conflitti negoziando le soluzioni.

RISORSE UMANE INTERNE ED ESTERNE

• Gruppo per l’Inclusione (GLH/GLI – BES/DSA):

• Referente per l’inclusione

• Funzione strumentale per gli interventi e servizi per gli alunni diversamente abili

• Personale docente e ATA

• Mediatori culturali e linguistici (eventualmente forniti dall’amministrazione comunale o associazioni del territorio)

• Psicologo scolastico

• Supporto di genitori o parenti bilingue già inseriti nel contesto territoriale di riferimento

METODOLOGIE DIDATTICHE

• Lezione frontale

• Conversazioni ed esercitazioni individuali, guidate e/o graduate

• Lavoro individuale

• Lezione interattiva dialogata

• Attività ed esercitazioni online

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• Cooperative Learning (Apprendimento cooperativo)

• Brainstorming/Debriefing

• Debate

• Circle time

• Attività laboratoriali

• Didattica per problemi

• Lavoro in coppie d’aiuto (Tutoring)

• Discussione libera e guidata

• Didattica laboratoriale

• Drammatizzazione

• Attività grafico/manipolative

• Osservazioni e confronti mirati

• Misure dispensative e interventi di individualizzazione STRUMENTI

• Stesura di Piani Didattici Personalizzati (PDP) con l’individuazione di strumenti compensativi e misure dispensative

• Utilizzo di computer, Internet, software didattici per l’insegnamento e l’apprendimento della lingua italiana, della lingua d’origine e per il reperimento di materiali specifici

• Dizionari e traduttori online

• Strumenti di lettura immersiva

• Sussidi audio-visivi (video, canzoni, flashcards...)

MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

• Il Gruppo e il Referente per l’Inclusione predispongono e presentano al Collegio una griglia di osservazione e una rubrica per il monitoraggio e la valutazione per gli interventi didattici ed educativi posti in essere.

• Il Gruppo e il Referente per l’Inclusione e gli insegnanti coinvolti verificano in itinere il procedere del progetto e ne apportano eventuali correzioni durante la messa in opera dello stesso.

• Il Collegio dei docenti verifica le proposte e la relativa applicazione delle attività interculturali.

• Il Collegio dei docenti a fine anno verifica l’effettiva efficacia del progetto e la fedeltà agli obiettivi fissati e ne valuta la ricaduta formativa sulla scuola.

• Il progetto verrà modificato, integrato, arricchito in itinere in base alle

indicazioni fornite dal Ministero.

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI NON ITALOFONI

La valutazione iniziale delle competenze degli alunni non italofoni o bilingui è necessaria per poter garantire un adeguato inserimento all’interno del percorso scolastico che consenta la valorizzazione dell’allievo e la diagnosi dei suoi bisogni.

Solo dopo la fase di osservazione e rilevamento è utile riflettere sulle misure di sostegno da porre in essere (si allegano griglie di osservazione).

I docenti porranno in essere una valutazione formativa degli apprendimenti che consideri, rilevi e apprezzi i progressi formativi tenendo conto:

 della situazione di partenza

 dell’impegno e della motivazione

 delle competenze essenziali acquisite

 delle potenzialità di apprendimento dimostrate.

Il team dei docenti di classe, nel caso di

 allievi iscritti nel secondo quadrimestre inoltrato

 allievi che richiedono tempi molto lunghi di apprendimento della lingua italiana

 allievi con scarsa scolarizzazione nel Paese d’origine

 allievi non alfabetizzati in lingua d’origine

prenderà in considerazione che “i tempi dell’apprendimento non devono necessariamente coincidere con il termine dell’anno scolastico” e darà una valutazione sufficiente in tutte le discipline, ammettendo l’allievo all’anno successivo.

Per quanto riguarda gli apprendimenti disciplinari è indispensabile tener conto:

 dei risultati e delle abilità raggiunte in eventuali corsi di alfabetizzazione di italiano L2 che costituiscono parte integrante della valutazione di italiano, intesa come materia curricolare;

 delle conoscenze e competenze raggiunte in base alla personalizzazione dei percorsi, relativamente ai contenuti essenziali disciplinari previsti per la classe.

Per quanto riguarda la valutazione delle competenze linguistiche si farà riferimento al QCER – Quadro Comune Europeo di Riferimento che individua sei livelli di competenza linguistica (A1/A2, B1/B2, C1/C2) che possono essere raggiunti da colui che studia una lingua nel suo percorso di apprendimento, ripartiti in tre più ampi livelli:

1. elementare (A)

2. intermedio (B)

3. avanzato (C)

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È stata inoltre messa a punto una griglia di autovalutazione che descrive più nello specifico le competenze per i sei livelli (Dal Porfolio Europeo delle Lingue).

Livello elementare

A1

È in grado di comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

A2

È in grado di comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Livello Intermedio

B1

È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.

B2

È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di

specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione.

Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti ed esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.

Livello Avanzato

C1

È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione.

C2

È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge.

Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime

spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse.

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I descrittori di competenza sono stati elaborati in riferimento al QCER

DESCRITTORI DI COMPETENZA DEFINITI DAL QCER

Livello A1 Livello A2

ASCOLTARE

COMPRENSIONE ORALE GENERALE

È in grado comprendere un discorso pronunciato molto lentamente e articolato con grande precisione, che contenga lunghe pause per permettere di assimilarne il senso.

È in grado di comprendere quanto basta per soddisfare bisogni di tipo concreto, purché si parli lentamente e

chiaramente.

È in grado di comprendere espressioni riferite ad aree di priorità immediata (informazioni basilari sulla persona, sulla famiglia, acquisti, geografia locale…) purché si parli lentamente e chiaramente.

PARLARE

PRODUZIONE ORALE GENERALE

È in grado di fornire informazioni semplici, prevalentemente isolate, su persone e luoghi.

È in grado di descrivere o presentare in modo semplice, condizioni di vita o di lavoro, compiti quotidiani, di indicare cosa piace o non piace, con semplici espressioni e frasi legate insieme così da formare un elenco.

AMPIEZZA DEL LESSICO

Dispone di un repertorio

lessicale di base, fatto da singole parole ed espressioni riferibili a un certo numero di situazioni concrete.

Dispone di un lessico sufficiente per sostenere transazioni della

routine quotidiana in situazioni e su argomenti familiari.

Dispone di un lessico sufficiente per esprimere bisogni

comunicativi di base.

Dispone di un lessico sufficiente per far fronte a bisogni semplici di “sopravvivenza”.

LEGGERE E COMPRENDERE

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COMPRENSIONE GENERALE DI UN TESTO SCRITTO

È in grado di comprendere testi molto brevi e semplici, leggendo un’espressione per volta, cogliendo nomi conosciuti, parole ed informazioni

elementari, avendo la possibilità di rileggere il testo.

È in grado di comprendere testi brevi e semplici, di contenuto familiare, formulati

nel linguaggio che ricorre frequentemente.

È in grado di comprendere testi brevi e semplici che contengono lessico ad altissima frequenza comprensivo anche di un certo numero di termini di uso internazionale.

SCRIVERE

PRODUZIONE SCRITTA GENERALE

È in grado di scrivere semplici espressioni e frasi isolate.

È in grado di scrivere una serie di semplici frasi legate da semplici connettivi quali “e”,

“ma”, “perché”.

SCRITTURA CREATIVA

È in grado di scrivere semplici espressioni e frasi su se stesso.

È in grado di scrivere frasi connesse ad aspetti quotidiani del proprio ambiente (le persone, i luoghi, un’esperienza di lavoro o di studio…

È in grado di descrivere molto brevemente e in modo

elementare avvenimenti, attività svolte, esperienze personali.

È in grado di scrivere una serie di espressioni e frasi semplici sulla propria famiglia, e

condizioni di vita, la formazione, il lavoro attuale o quello svolto in precedenza.

È in grado di descrivere semplici biografie immaginarie e semplici poesie su una persona.

CORRETTEZZA GRAMMATICALE

Ha una padronanza limitate delle convenzioni ortografiche.

Ha solo una padronanza limitata di qualche semplice struttura grammaticale e di semplici modelli sintattici, in un repertorio memorizzato

Ha una maggiore padronanza delle convenzioni ortografiche.

Usa correttamente alcune strutture semplici, ma continua sistematicamente a fare errori di base, per esempio tende a confondere i tempi verbali e a dimenticare di segnalare gli accordi; ciononostante ciò che cerca di dire è solitamente chiaro.

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SVILUPPO TEMATICO

Nessun descrittore. È in grado di raccontare una storia o descrivere qualcosa semplicemente elencandone i punti.

COERENZA E COESIONE

È in grado di collegare parole o gruppi di parole con connettivi molto elementari quali "e" o

"allora".

È in grado di collegare frasi semplici usando i connettivi più usuali per raccontare una storia o descrivere qualcosa,

realizzando un semplice elenco di punti.

È in grado di collegare gruppi di parole con connettivi semplici quali

“e", "ma" e "perchè".

DESCRITTORI DI COMPETENZA DEFINITI DAL QCER

Livello B1 Livello B2

ASCOLTARE

COMPRENSIONE ORALE GENERALE

È in grado di comprendere informazioni fattuali chiare su argomenti comuni relativi alla vita di tutti i giorni, riconoscendo sia il significato generale sia le informazioni specifiche, purché il discorso sia pronunciato con chiarezza in un accento piuttosto familiare.

È in grado di comprendere i punti salienti di un discorso chiaro in lingua standard che tratti argomenti familiari

affrontati abitualmente a scuola, nel tempo libero ecc., compresi dei brevi racconti.

È in grado di comprendere ciò che viene detto in lingua standard, dal vivo o registrato, su argomenti sia familiari sia non familiari che si affrontano normalmente nella vita, nei rapporti sociali, nello studio e sul lavoro.

Solo fortissimi rumori di fondo, una struttura discorsiva inadeguata e/o l’uso di

espressioni idiomatiche possono pregiudicare la comprensione.

È in grado di comprendere i concetti fondamentali di discorsi formulati in lingua standard su argomenti concreti e astratti, anche quando si tratta di discorsi

concettualmente e

linguisticamente complessi.

È in grado di seguire un discorso lungo e

argomentazioni complesse purché l’argomento gli sia relativamente familiare.

PARLARE

È in grado di produrre, in modo ragionevolmente

È in grado di produrre descrizioni ed esposizioni chiare e precise di

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PRODUZIONE ORALE GENERALE

scorrevole, una descrizione semplice di uno o più argomenti che rientrano nel suo campo di interesse, strutturandola in una sequenza lineare di punti.

svariati argomenti che rientrano nel suo campo d’interesse, sviluppando e sostenendo le idee con elementi supplementari ed esempi pertinenti.

AMPIEZZA DEL LESSICO

Dispone di un lessico sufficiente per esprimersi con qualche circonlocuzione su quasi tutti gli argomenti che si riferiscano alla vita di tutti i giorni, quali la famiglia, gli hobby e gli interessi, la scuola, i viaggi e l’attualità.

Dispone di un buon repertorio lessicale relativo al suo settore e molti argomenti generali.

È in grado di variare le formulazioni per evitare un eccesso di ripetizioni; lacune lessicali possono ancora

provocare esitazioni e richiedere circonlocuzioni.

LEGGERE E COMPRENDERE

COMPRENSIONE GENERALE DI UN TESTO SCRITTO

È in grado di leggere testi fattuali semplici e lineari su argomenti che si riferiscono al suo campo d’interesse raggiungendo un sufficiente livello di comprensione.

È in grado di leggere in modo ampiamente autonomo, adattando stile e velocità di lettura ai diversi testi e scopi e usando in modo selettivo le opportune fonti per riferimento e consultazione.

Ha un patrimonio lessicale ampio che attiva nella lettura, ma può incontrare difficoltà con espressioni idiomatiche poco frequenti.

SCRIVERE

PRODUZIONE SCRITTA GENERALE

Su una gamma di argomenti familiari che rientrano nel suo campo di interesse è in grado di scrivere testi lineari e coesi, unendo in una sequenza lineare una serie di brevi espressioni distinte.

È in grado di scrivere testi chiari e articolati su svariati argomenti che rientrano nel suo campo di interesse, valutando

informazioni e argomentazioni tratte da diverse fonti e sintetizzandole.

SCRITTURA CREATIVA

È in grado di scrivere

descrizioni lineari e precise su una gamma di argomenti familiari che rientrano nel suo campo di interesse.

È in grado di scrivere resoconti di esperienze, descrivendo sentimenti e impressioni in un semplice testo coeso.

È in grado di descrivere un avvenimento, un viaggio

È in grado di descrivere in modo chiaro e preciso avvenimenti ed esperienze reali o immaginari, realizzando un testo coeso che segnali le relazioni tra i concetti È in grado di attenersi alle convenzioni proprie del genere.

È in grado di scrivere descrizioni chiare e articolate su diversi argomenti familiari che rientrano

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recente- reale o immaginario.

È in grado di raccontare una Storia

nel suo campo d’interesse.

È in grado di scrivere la

recensione di un film, un libro e di una rappresentazione teatrale.

CORRETTEZZA GRAMMATICALE

Comunica con ragionevole correttezza in contesti familiari;

la padronanza grammaticale è generalmente buona anche se si nota l’influenza della lingua madre.

Nonostante gli errori, ciò che cerca di esprimere è chiaro.

Ha una buona padronanza grammaticale; nella struttura delle frasi possono ancora verificarsi sbagli occasionali, errori non sistematici e difetti minori, che sono però rari e vengono perlopiù coretti a posteriori.

Mostra una padronanza grammaticale piuttosto buona.

Non fa errori che possano provocare fraintendimenti.

SVILUPPO TEMATICO

È in grado di produrre, in modo ragionevolmente scorrevole, una narrazione e descrizione

semplice, strutturandola in una sequenza lineare di punti.

È in grado di sviluppare una descrizione o una narrazione chiara, espandendone o sviluppandone i punti salienti con l'aggiunta di elementi ed esempi pertinenti.

COERENZA E COESIONE

È in grado di collegare una serie di elementi relativamente brevi e semplici in una sequenza lineare per punti.

È in grado di usare in modo efficace diversi connettivi per esplicitare i rapporti tra i concetti.

È in grado di usare un numero limitato di elementi di

coesione per collegare i propri enunciati in un discorso chiaro e coerente. In un intervento lungo possono

presentarsi dei "salti" logici.

DESCRITTORI DI COMPETENZA DEFINITI DAL QCER

Livello C1 Livello C2

ASCOLTARE

COMPRENSIONE ORALE GENERALE

È in grado di comprendere quanto basta per seguire un ampio discorso su argomenti astratti e complessi estranei al suo settore, anche se può aver bisogno di farsi confermare qualche particolare, soprattutto se non ha familiarità con la varietà linguistica.

Non ha difficoltà a

comprendere qualsiasi tipo di lingua parlata da un

madrelingua a velocità naturale, sia dal vivo sia registrata.

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È in grado di riconoscere molte espressioni idiomatiche e colloquiali e di cogliere i cambiamenti di registro.

È in grado di seguire un discorso lungo anche se non è chiaramente strutturato e se le relazioni restano implicite e non vengono segnalate

esplicitamente.

PARLARE

PRODUZIONE ORALE GENERALE

È in grado di fornire descrizioni ed esposizioni chiare e precise di argomenti complessi, integrandovi temi secondari, sviluppando determinati punti e concludendo il

tutto in modo appropriato.

È in grado di fare un discorso chiaro, fluente e ben strutturato con una struttura logica efficace che aiuti il destinatario a ricordare i punti significativi.

AMPIEZZA DEL LESSICO

Ha una buona padronanza di un vasto repertorio lessicale che permette di superare prontamente le lacune usando circonlocuzioni; la ricerca di espressioni e le strategie di esitamento sono poco evidenti.

Ha buona padronanza di espressioni idiomatiche e colloquiali.

Ha buona padronanza di un repertorio lessicale vastissimo che comprende espressioni idiomatiche e colloquiali; dà la prova di essere consapevole dei livelli di connotazione

semantica.

LEGGERE E COMPRENDERE

COMPRENSIONE GENERALE DI UN TESTO SCRITTO

È in grado di comprendere in dettaglio testi piuttosto lunghi e complessi, relativi o meno al suo settore di specializzazione, a condizione di poter rileggere i passaggi difficili.

È in grado di comprendere e interpretare in modo critico praticamente tutte le forme di linguaggio scritto, compresi testi letterari e non letterari astratti, strutturalmente complessi o molto ricchi di espressioni colloquiali.

È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi lunghi e complessi, cogliendone fini differenze stilistiche e

comprendendo i significati sia espliciti che impliciti.

SCRIVERE

PRODUZIONE SCRITTA GENERALE

È in grado di scrivere testi chiari e ben strutturati su argomenti complessi, sottolineando le questioni salienti, sviluppando i

È in grado di scrivere testi chiari, fluenti e complessi in uno stile appropriato ed efficace con una struttura logica che aiuti il

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punti di vista in modo

abbastanza esteso, sostenendoli con dati supplementari, con motivazioni ed

esempi pertinenti e

concludendo il tutto in modo appropriato.

lettore a individuare i punti salienti.

SCRITTURA CREATIVA

È in grado di scrivere descrizioni e testi di fantasia chiari, articolati, ben strutturati e sviluppati con uno stile sicuro, personale e naturale, adattato al lettore al quale siamo destinati.

È in grado di scrivere storie e descrizioni di esperienze chiare, in uno stile fluente ed

avvicinante, adeguato al genere adottato.

CORRETTEZZA GRAMMATICALE

Padroneggia le convenzioni ortografiche.

Mantiene costantemente un livello elevato di correttezza grammaticale, gli errori sono rari e poco evidenti.

Padroneggia le convenzioni ortografiche.

Mantiene costantemente il controllo grammaticale di forme linguistiche complesse, anche quando la sua

attenzione è rivolta altrove ( ad esempio nella pianificazione di quanto intende dire e nell’osservazione delle reazioni altrui).

SVILUPPO TEMATICO

È in grado di fornire descrizioni e narrazioni elaborate e precise, integrandovi temi secondari, sviluppando determinati punti e concludendo il tutto in modo appropriato.

Come per C1

COERENZA E COESIONE

È in grado di realizzare un discorso chiaro, sciolto e ben strutturato, mostrando un uso controllato degli schemi organizzativi, di connettivi ed espressioni coesive.

È in grado di realizzare un discorso coerente e coeso usando in modo appropriato una grande varietà di schemi organizzativi e un'ampia gamma di connettivi e di meccanismi coesivi di altro tipo.

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Proposte sulla valutazione e sui percorsi personalizzati per alunni stranieri non italofoni

PRIMO QUADRIMESTRE

Piano didattico personalizzato (con differenziazione in tutte o alcune discipline)

Con possibilità di:

 usare la lingua straniera, in un primo tempo, come lingua veicolare;

 sostituire la seconda lingua straniera con insegnamento italiano L2 (C.M.

4 del 15/01/09; D.M. 741/2017;

Nota Min. 1865 del 10/10/2017 )

Ipotesi A

L’alunno non ha ancora raggiunto la conoscenza linguistica sufficiente per affrontare l’apprendimento dei contenuti proposti, anche se semplificati.

1. L’insegnante decide di non valutarlo.

In questo caso espliciterà la motivazione:

La valutazione non può essere espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua italiana

2. L’insegnante preferisce esprimere comunque una valutazione.

Anche in questo caso è opportuno esplicitare la motivazione: la valutazione fa riferimento ad un percorso personalizzato di apprendimento, in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua italiana.

Nel caso in cui gli alunni stranieri abbiano una buona conoscenza di una lingua straniera (inglese, francese…) essa, almeno in un primo tempo, potrà essere utilizzata come lingua per l’acquisizione dei contenuti e l’esposizione degli stessi, previa la predisposizione di opportuni materiali.

Ipotesi B

Lo studente è in grado di affrontare i contenuti delle discipline curriculari, se opportunamente selezionati. In questo caso l'insegnante valuterà le competenze raggiunte dall’allievo rispetto agli obiettivi minimi previsti per la classe.

Ipotesi C

Lo studente non ha alcuna difficolta di comprensione, né della

lingua parlata, né della lingua scritta, quindi può essere

valutato normalmente

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SECONDO QUADRIMESTRE

Piano didattico personalizzato (con differenziazione in tutte o alcune discipline)

• Indipendentemente da lacune presenti, il Team docenti valuta i positivi progressi compiuti e le potenzialità di sviluppo di ciascun alunno

• Il raggiungimento del livello A2 QCER può essere considerato uno degli indicatori positivi, ma non vincolanti, per la continuazione del percorso scolastico.

• Valutazione che rispetti tempi di apprendimento/ acquisizione delle varie discipline, come dal PDP.

L’alunno viene ammesso alla classe successiva in base agli obiettivi previsti nel piano educativo didattico personalizzato e ai progressi compiuti.

Per le discipline il cui insegnamento e apprendimento è meno

veicolato dalla lingua italiana (ad esempio, musica, arte,

educazione fisica, lingua straniera conosciuta), si procederà

alla valutazione dei progressi relativamente ai nuclei fondanti

delle discipline stesse.

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GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER ALUNNI NEOARRIVATI NON ITALOFONI

ALUNNO ___________________________ CLASSE __________ DATA _______

ITEM SI NO IN PARTE

Ascolta e ripete

Si rifiuta di ascoltare e ripetere

Comunica con il linguaggio mimico i propri bisogni Appare timido e si isola con facilità

Si avvicina ai compagni

È aggressivo nei confronti dei compagni Comunica solo nella propria lingua

Comprende la L2 ma non comunica verbalmente Sa comunicare verbalmente in L2

Ripete semplici parole pronunciate dall’adulto Denomina spontaneamente oggetti conosciuti Si aiuta con il gesto durante la comunicazione

TEAM DI CLASSE

_______________

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Griglia di osservazione – alunni non italofoni OBIETTIVI TRASVERSALI

ABILITA’

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA SI NO In parte

Inizia da solo il lavoro dopo la consegna

I tempi di esecuzione sono adeguati al livello del gruppo Lavora senza chiedere aiuto

Si attiva in modo adeguato in contesti e situazioni diverse Sa organizzare il proprio materiale

È autonomo nella cura della persona (abbigliamento, igiene

Note

ABILITA’ SOCIALI (relazione) SI NO In parte Sa entrare in relazione con i compagni

Sa entrare in relazione con l’adulto

Instaura rapporti privilegiati con compagni Instaura rapporti privilegiati con adulti Partecipa ad attività strutturate di gruppo Si integra in attività di gioco spontaneo

Chiede aiuto in modo appropriato ai compagni Chiede aiuto in modo appropriato all’adulto Note

ABILITA’ PSICOEMOTIVE SI NO In parte

Tollera le frustrazioni (negazione, rifiuto, insuccesso, rimprovero)

Accetta le richieste degli adulti Accetta le richieste dei compagni

Dimostra di possedere un adeguato livello di autostima Accetta di affrontare situazioni critiche

Tollera la separazione da persone significative

Note

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COMPORTAMENTI

COMPORTAMENTI AGGRESSIVI SI NO In parte

Disapprova in continuazione le proposte, ma poi esegue Rifiuta le proposte (indicare l’eventuale modalità di rifiuto) Utilizza atti fisici negativi ( aggredire….)

Utilizza atti distruttivi (rompere le cose…) Utilizza modalità verbali aggressive

Note

IMPULSIVITA’ SI NO In parte

Agisce senza riflettere Parla in continuazione

Ha un comportamento imprevedibile Note

IPERATTIVITA’ SI NO In parte

Si muove in continuazione in contesti diversi È facilmente distraibile

Passa da un’attività all’altra Note

ATTENZIONE SI NO In parte

Ha difficoltà ad ascoltare

Incontra difficoltà nel mantenere l’attenzione sui compiti

Incontra difficoltà nel mantenere l’attenzione nei giochi

Non si concentra su un’attività di una certa lunghezza Note

ISOLAMENTO SI NO In parte

Non interviene verbalmente

(19)

Evidenzia un comportamento passivo

Non instaura autonomamente relazioni

Inibisce il proprio movimento spontaneo

Note

Riferimenti

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