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RELAZIONE TECNICA OGGETTO: PIANO DI SVILUPPO AZIENDALE CON VALENZA DI PERMESSO DI COSTRUIRE STRALCIO 1 PER REALIZZAZIONE ED

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RELAZIONE TECNICA

OGGETTO:

PIANO DI SVILUPPO AZIENDALE CON VALENZA

DI PERMESSO DI COSTRUIRE – STRALCIO 1 PER REALIZZAZIONE ED AMPLIAMENTO DI FABBRICATI A DESTINAZIONE PRODUTTIVA DA

REALIZZARE A SPILAMBERTO (MO) VIA FOSCHIERO N. 782

UBICAZIONE:

SPILAMBERTO – VIA FOSCHIERO

PROPRIETARI:

AZIENDA AGRICOLA EMILIA S.S.

PROGETTO

GEOM. GALLONI MIRCO

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Trattasi di richiesta di Permesso di Costruire e contestuale Piano di Sviluppo Aziendale (P.S.A.) a seguito della delibera della del consiglio comunale n. 74 del 11/09/2019, nella quale è stato autorizzato il progetto di realizzazione e ampliamento di fabbricati a destinazione produttiva della Società Azienda Agricola Emila S.S.

RICHIEDENTI

 SOCIETA’ AGRICOLA EMILIA s.s. di BERGONZINI con sede legale in Spilamberto in via Foschiero n. 782, P.IVA 02011490360 rappresentata da BERGONZINI FABIO in qualità di legale rappresentate;

 Sig. BERGONZINI CARLO nato a Modena (MO), il 22/03/1970, residente a Castelnuovo Rangone (MO), via A. Coppi n. 3, C.F. BRG CRL 70C22 F257K;

 Sig. BERGONZINI GIUSEPPE nato a Modena (MO), il 25/06/1961, residente a Spilamberto (MO), via Foschiero n. 782, C.F. BRG GPP 61H25 F257G;

DATI PROGETTUALI

Nell’elaborazione del presente Permesso di Costruire annesso alla richiesta del Piano di Sviluppo Aziendale, si sono tenuti in considerazione i seguenti dati;

- il Sig. Bergonzini Carlo è proprietario dei terreni posti in Spilamberto (MO), identificati catastalmente al foglio n. 4, mappali 13, 22, 44, 145, 152, 158, 236, 237, 238, 239, 240;

- il Sig. Bergonzini Giuseppe è proprietario dei terreni posti in Spilamberto (MO), identificati catastalmente al foglio n. 4, mappali 14, 153, 154, 155, 208, al foglio n. 2, mappali 163 e proprietario del fabbricato posti in Spilamberto (MO), identificati catastalmente al foglio n. 4, mappali 258;

- i Sigg. Bergonzini Carlo e Bergonzini Giuseppe sono comproprietari dei fabbricati posti in Spilamberto (MO), identificati catastalmente al foglio n. 4, mappali 167 e 209;

- i terreni e fabbricati precedentemente indicati nelle rispettive proprietà, sono a disposizione della Società AGRICOLA EMILIA e riportano una Superficie Territoriale complessiva di 203’472,00 mq;

- oltre i terreni sopraindicati di proprietà, la Società AGRICOLA EMILIA ha in affitto terreni per una superficie di mq. 590'042, oltre ad una superficie sempre in affitto di erbai pari a mq. 336'414 e mq. 81'988 di terreni in comodato d’uso;

- la superficie Utile realizzata risulta essere, dalle tabelle riepilogative allegate alle richieste di presentazione del Piano e opportunamente valutate di concerto con l’Ufficio Tecnico Comunale, di mq. 3’233,33, mentre la

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Superficie Utile ammissibile secondo le Norme Tecniche d’Attuazione vigenti è di mq. 3’241,50 valutata come superficie netta;

- la superficie utile lorda complessiva attuale di mq. 4'224,73.

RICHIESTE FORMULATE PER IL P.S.A.

Nel percorso che ha portato alla stesura e alla presentazione del presente progetto, gli aventi titolo hanno depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Spilamberto le seguenti richieste;

- nulla osta alla presentazione di Piano di Sviluppo Aziendale con protocollo n.

16881, in data 28.08.2018,

- integrazione alla precedente con prot. n. 17054 del 30.08.2018, - integrazione alla precedente con prot. n. 18585 del 21.09.2018,

- prima delibera di Giunta Comunale del 23.10.2018 n. 90, con la quale il Comune di Spilamberto autorizza la presentazione del Piano di Sviluppo Aziendale,

- nuova richiesta ad integrazione e a correzione della precedente, di nulla osta alla presentazione di Piano di Sviluppo Aziendale con protocollo n. 9537 del 17.05.2019,

- integrazione alla precedente prot. n. 14422 del 26.07.2019, - integrazione alla precedente prot. n. 16428 del 04.09.2019,

- seconda delibera di Giunta Comunale del 11.09.2019 n. 74, con la quale il Comune di Spilamberto autorizza nuovamente, a seguito degli aggiornamenti ed integrazioni, la presentazione del Piano di Sviluppo Aziendale.

DESCRIZIONE AZIENDALE

La Società AGRICOLA EMILIA opera nel settore zootecnico da parecchi anni ed è costituita oltre che dal nucleo edificato anche da una serie di terreni agricoli coltivati a seminativi e foraggere in rotazione, la cui superficie complessiva riportata sopra, è formata da una porzione di proprietà dei soci aziendali e un’altra parte in da terreni in locazione agraria.

L’Azienda Agricola EMILIA conduce attualmente un allevamento di bovine da latte di razza “Frisona Italiana” per la produzione di latte, composta da una mandria da circa 30 vitelli, 180 vacche da lattazione, 40 vacche in asciutta e 40 bovine giovani;

altri 120 capi tra vitelle e bovine giovani allevate e cresciute per conto terzi, sono presso un allevamento in provincia di Padova (zona non appartenente al

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comprensorio del Parmigiano-Reggiano), in attesa di essere ciclicamente inserite nel circuito di lattazione aziendale al momento opportuno.

La produzione di latte vaccino aziendale, viene conferita al Caseificio Nuova Cooperativa Casearia Spilambertese, dove la Società Agricola Emilia è socia operante nella produzione di Parmigiano Reggiano, nonché socia maggioritaria, realtà di maggiore qualità del Ns. territorio dove si fa leva in maniera potente sulla qualità del prodotto e di tutta la sua filiera, per la conquista di nuovi ed importanti mercati.

Il disciplinare di produzione del consorzio del Parmigiano Reggiano impone, una maggiore qualità con un controllo qualitativo del bovino il quale deve nascere, crescere e andare in produzione all’interno della stessa filiera aziendale e del comprensorio stesso, al fine di qualificare maggiormente la caratteristica di questo disciplinare, di produzione.

COMPLESSO IMMOBILIARE EISTENTE

Il complesso edificato è composto da un nucleo di 3 edifici con annessi impianti di smaltimento e concimaie oltre all’abitazione disposta separatamente rispetto al nucleo produttivo, come meglio evidenziato nella tavola n. 3 del Permesso di Costruire, allegato al Piano di Sviluppo Aziendale.

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5 PLANIMETRIA GENERALE STATO ATTUALE - Estratto Tav. 3 – Disegno fuori scala

Le pratiche edilizie che hanno generato la situazione attuale risalgono dall’anno 1978, prot. 130 fino ad arrivare a giorni nostri con la presentazione di un titolo edilizio di Accertamento di Conformità n. 31/2019 (Suap 31/2019), che formalmente completa e corregge la storia edificatoria del complesso immobiliare nel quale si è sviluppata e trasformata nel tempo, l’attività della Società Agricola Emilia.

Tutti gli edifici della parte produttiva sono sviluppati su di un unico piano fuori terra, fatta eccezione del BLOCCO C, che nella parte frontale, rispetto all’accesso, nella porzione sovrastante la zona uffici, ha un piano primo adibito a locale tecnico, come meglio evidenziato nella tavola n. 6 del Permesso di Costruire.

Il fabbricato individuato dal BLOCCO C si sviluppa al piano terra con i locali per la stabulazione libera, locali adibiti alla mungitura ed al servizio dell’attività, come la sala del latte, la sala lavaggio. Sono presenti anche locali al servizio del personale, con una zona spogliatoio, un servizio igienico, due uffici e un ripostiglio, mentre al piano primo, con accesso da una scala metallica posta nella sala del latte, è presente un locale tecnico. La realizzazione dell’edifico risale all’anno 2001 e dal punto di vista strutturale l’edificio è composto da una struttura a telaio in carpenteria metallica, copertura in pannellatura tipo Sandwich e tamponamenti in muratura.

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Il fabbricato identificato con il BLOCCO B, adibito a stalla è completamente sviluppato al piano terra, con la corsia centrale e le poste laterali, oltre a due locali ad uso deposito e ad un servizio igienico. La struttura portante è composta da elementi prefabbricati in cemento armato e copertura in tegoli anch’essi di cemento armato prefabbricato e tamponamenti in muratura faccia vista.

Il fabbricato contraddistinto con il BLOCCO A, destinato a stalla e fienile, è disposto completamente al piano terra, con i una corsia laterale al cospetto di n. 3 box nei quali sono collocati i vitelli, le manze e le vacche, in attesa di completare il circuito di crescita ed essere inserite nella produzione del latte. Collegati ai box sono i paddok esterni e il fienile posto proprio nel cuore della zona produttiva al cospetto del BLOCCO C, dove è presente attualmente la mandria per la produzione del latte.

La struttura del BLOCCO A è del tipo misto con una struttura a telaio in carpenteria metallica, copertura in pannellatura tipo Sandwich per la parte a fienile e dei porticati, mentre la struttura dei box è formata da elementi prefabbricati in cemento armato e copertura in tegoli anch’essi di cemento armato prefabbricato e tamponamenti in pannelli di cemento armato prefabbricato.

Tutto il sistema di smaltimento e/o di stoccaggio dei reflui zootecnici per una superficie cementificata pari a mq. 1'354, ha attualmente una sua valenza produttiva nel circuito aziendale, con un impianto tecnologico all’avanguardia, con separatori meccanici tra le parti liquide e solide che rende il sistema molto più sicuro per la tenuta “ambientale” del piano di utilizzazione agronomica e spandimento dei reflui.

SCELTE PROGETTUALI.

La Società Agricola Emilia con la presentazione del presente Piano di Sviluppo Aziendale e il Permesso di Costruire annesso, da inizio ad un incremento di superficie utile, atto a soddisfare le esigenze aziendali e produttive del mercato attuale.

Proprio per stare al passo con il mercato e la produzione del latte la Società Agricola Emilia ha progettato di intervenire per elevare la qualità aziendale produttiva al cospetto del particolare momento di mercato e delle normative cogenti, sempre più restrittive per la filiera della produzione del parmigiano reggiano. Per questo la Società Agricola Emilia ha colto la necessità di riparametrare le superfici per rispettare le norme dei disciplinari, per dare un migliore ciclo di produzione e in modo da razionalizzare ed ottimizzare i flussi di lavoro, andando a variare le superfici di stoccaggio e di allevamento di bestiame con un intervento mirato.

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La moderna zootecnica da latte, ed in particolare per il latte vaccino, si sta sempre più orientando verso criteri di zootecnia di precisione, necessità di flussi di lavoro efficienti, verso livelli di produttività molto performanti per un mercato sempre più di qualità con moderne strutture di produzione sempre più importanti e rilevanti per l’intero processo, con necessità di superfici e disposizioni aziendali sempre più volte verso la qualità altamente controllata.

Sotto il profilo puramente urbanistico, la Famiglia Bergonzini, con la propria azienda ha saturato la capacità edificatoria derivante dalla proprietà famigliare e aziendale, come riportato in precedenza nella presente relazione a corredo del Permesso di Costruire.

La superficie Utile in progetto dell’Azienda Agricola Emilia, formulata con la nuova richiesta è di mq 5'000 (cinquemila) complessivi, da suddividersi in n. 2 (due) stralci esecutivi, secondo le necessità e le prospettive aziendali, dei quali:

- Primo stralcio di circa mq. 3’130 (tremilacentotrenta) per la realizzazione di un fienile per lo stoccaggio del fieno e la riorganizzazione degli spazi esistenti con la conversione del ciclo produttivo di alcune zone e ampliamenti vari, oggetto del presente Permesso di Costruire,

- E un Secondo stralcio di 1’870 (milleottocentosettanta) per ampliare la superficie coperta delle stalle per bovine da latte in accrescimento, e per un nuovo fienile, in previsione di un potenziamento aziendale in base alle esigenze di mercato.

La Società Agricola Emilia ritiene nella sua progettualità complessiva e negli studi eseguiti con personale specializzato sull’azienda stessa e sulla sua produttività, che la superficie complessiva richiesta è ampiamente congrua al proprio fabbisogno, come riportato dettagliatamente nelle relazione tecnico – agronomica e zootecnica allegata al Piano di Sviluppo Aziendale ed ai progetti edilizi annessi del presente Permesso di Costruire, e possa arrecare un significativo efficientamento del sistema produttivo, anche per portarlo in linea con le più moderne metodiche di allevamento che sono in uso nella moderna filiera produttiva.

La superficie richiesta verrà distribuita nel contesto già edificato e in adiacenza al sistema produttivo già esistente, dividendola in 2 (due) stralci esecutivi, da svilupparsi nell’arco della valenza temporale del Piano di Sviluppo Aziendale.

Come si evince dalla planimetria allegata al Permesso di Costruire identificata alla tavola n. 7, nel Primo Stralcio, sono previste sostanziali ampliamenti alle stalle esistenti e una nuova costruzione relativa ad un nuovo fienile di stoccaggio posta sul lato est

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e ad una nuova stalla per vitelli. Il riordino della mandria dal punto di vista spaziale e dei flussi di movimento e la concentrazione in un unico luogo fisico di tutte le fasi del ciclo di vita del bovino arrecherà significativi risparmi di tempo e migliorie economie di scala.

PLANIMETRIA GENERALE STATO DI PROGETTO - Estratto Tav. 7 – Disegno fuori scala

Con l’ampliamento di superficie richiesta nel Primo Stralcio, l’azienda ridistribuisce i settori di crescita del vitello, zona parto e l’area delle lattifere. Contestualmente verrà ampliato il sistema di stoccaggio dei liquami per potere accogliere anche i letami/liquami degli animali allevati in numero maggiore rispetto all’attualità. La maggiore capacità poi di stoccaggio rende poi il sistema molto più sicuro per la tenuta “ambientale” del piano di utilizzazione agronomica e spandimento dei reflui.

Globalmente non si potrà riscontrare un aumento significativo degli animali in lattazione, in quanto l’intervento è volto a chiudere il ciclo di allevamento svolgendo tutte le fasi di allevamento, delle manze sino alla conduzione al parto all’interno e non più in strutture conto terzi, come avviene attualmente.

La ragione dell’intervento risiede in più aree di miglioramento:

 Gestionale: potere gestire l’intera filiera nello stesso luogo e sotto la stessa direzione consente una migliore affidabilità del sistema.

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 Ambientale: il risparmio di molti viaggi di trasferimento di animali, ogni anno, tra i due centri di allevamento è un vantaggio di rilievo.

 Igienico-Sanitario: la gestione della mandria in un unico luogo permette di avere un monitoraggio continuo e completo su tutti i capi evitando ogni tipo di contagio da mandrie appartenenti ad allevamenti esterni che si potrebbero intercorrere negli spostamenti del bestiame e di conseguenza una riduzione dei costi per le vaccinazioni.

 Economico: si risparmiano carburanti e ore di lavoro, per i trasferimenti ed anche ore in attività di coordinamento e gestione dei viaggi, altresì si ritiene che un controllo diretto della gestione possa procurare anche un vantaggio economico diretto,

 Zootecnico: la gestione della mandria in un unico luogo è certamente un fattore di buona utilità. Si consideri anche che ancorché minimo con i trasporti odierni, un minimo shock da viaggio gli animali lo vivono, il poterlo evitare è certamente fattore positivo. Anche dal punto di vista della alimentazione è positivo governare tutta la mandria nello stesso luogo perché si può gestire al meglio la razione unifeed ed attuare programmi di alimentazione coerenti con i target del mangimista e dei veterinari, cosa certamente più complicata se ci si deve interfacciare con soggetti terzi.

 Precision livestock – zootecnia di precisione: oggi molte delle scelte che si assumono in stalla sono attuate sulla scorta di indicazioni fornite anche con l’ausilio di sistemi di supporto alle decisioni. Potendo internalizzare tutto il processo di allevamento è possibile rendere globale questo flusso di informazioni/analisi/elaborazioni/decisioni, situazione non realizzabile se parte della gestione è condotta da soggetti terzi dotati, ovviamente, di autonomia gestionale.

L’azienda prevede, come sopra riportato, anche la realizzazione di un secondo stralcio esecutivo da attuare nei tempi previsti del Piano di Sviluppo Aziendale, di mq. 1’870, per un ulteriore ampliamento della produzione, in previsione di un aumento della produttività aziendale, rapportato all’andamento del mercato del Parmigiano Reggiano.

Nell’elaborato grafico allegato, tavola n. 0, vengono evidenziate con il colore

“azzurro” due distinte aree che identificano il secondo stralcio il quale prevede la realizzazione, nella parte sud rispetto al nucleo produttivo aziendale edificato, di una nuova zona di stoccaggio del fieno e un ampliamento della stalla per bovine da

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latte, che formalmente nel primo stralcio non viene adeguata, in quanto già in linea con le attuali esigenze aziendali.

PRIMO STRALCIO

Come si può vedere dalle tavole grafiche allegate al Permesso di Costruire, l’intervento proposto dall’Azienda Agricola Emilia nel primo stralcio del Piano di Sviluppo Aziendale, con l’incremento di mq. 3'130 di Superficie utile lorda, ridistribuisce e ridisegna l’assetto tattico aziendale di produzione e di gestione della mandria bovina.

STRALCIO 1 - Estratto Tav. 0 – Disegno fuori scala

Partendo dall’accesso all’area edificata, troviamo il BLOCCO E, tavola n. 12 di progetto, destinato a fienile di nuova esecuzione, con struttura portante metallica e pannelli di copertura tipo Sandwich, rifiniti con le opportune lattonerie: il fienile in un unico corpo è suddiviso in due zone e centralmente trova collocazione il carro miscelatore utile alla distribuzione del fieno per la mandria aziendale.

Il BLOCCO B, tavola n. 9 di progetto ad utilizzo stalla, viene ridistribuito e ampliato in modo da essere suddiviso in zone nel rispetto delle fasce d’età della mandria, 3/6 mesi, 6/9 mesi e 9/12 mesi, oltre alla zona parto e l’infermeria e all’ampliamento della concimaia di pertinenza ali box della stalla dello stesso blocco: anche in

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questo caso gli ampliamenti vengono realizzati con strutture metalliche e copertura in pannelli di tipo Sandwich, rifiniti con le opportune lattonerie.

La trasformazione più importante nel progetto di rinnovamento dall’Azienda Agricola Emilia, avviene sul BLOCCO A, identificato nella tavola n. 8 di progetto, dove sono evidenti le trasformazioni che il blocco stesso assume nella nuova proposta progettuale. Sostanzialmente viene trasformato in stalla quella porzione ora destinata a fienile e vengono dedicati gli spazi della nuova stalla ai bovini di 12/18 mesi, suddividendoli a loro volta in box dedicati 12/15 mesi e 15/18mesi.

Tutto il sistema del nuovo BLOCCO A è ovviamente collegato e preparatorio all’inserimento del bovino pronto per affrontare il reparto produttivo lattifero nel BLOCCO C, dando un senso logico distributivo a tutto il sistema aziendale: a conferma della razionalità del ciclo di crescita e di produttività della mandria, lo stesso BLOCCO A viene collegato con tettoie apposite anche al BLOCCO B dove i vitelli nascono e crescono pronti per i passaggi successivi.

Di nuova concezione costruttiva è il BLOCCO D, identificato alla tavola n. 11 di progetto, sempre adibito a stalla e più precisamente a vitellaia, concepita con struttura portante metallica e pannelli di copertura tipo Sandwich, oltre a box singoli per i vitelli da 0/3 mesi di età, con un piccolo paddok esclusivo e una corsia centrale di distribuzione.

E’ previsto ovviamente anche l’ampliamento del BLOCCO C, concimaia con l’inserimento di un nuovo vascone della tipologia “Wolf System” a forma circolare di diametro ml. 30, in grado di stoccare circa mc. 3'530 di deiezioni liquide.

Il sistema di raccolta e smaltimento attualmente in opera con l’inserimento del nuovo vascone circolare, verrà ampliato per potere accogliere anche i letami/liquami degli animali allevati in numero maggiore rispetto all’attualità. La maggiore capacità di stoccaggio, come sopra riportato, rende poi il sistema molto più sicuro per la tenuta “ambientale” del piano di utilizzazione agronomica e spandimento dei reflui.

In conclusione con la realizzazione del progetto complessivo, suddiviso in due stralci esecutivi, si ritiene che la possibilità di “chiudere il ciclo” dell’allevamento delle vacche da latte di razza Frisona Italiana in capo al solo sito di Spilamberto, per la Società Agricola Emilia, sia elemento di grande utilità e valore, che deve essere potenziato e incrementato, in quanto “eccellenza” della produzione del latte per il Parmigiano Reggiano. A tale proposito si ricordi che sempre più, nelle produzioni di qualità e certificate, la ricerca della unitarietà del sito di produzione, la possibilità di

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controlli diretti, la tracciabilità delle filiere (agevole se formata da pochi passaggi in pochi luoghi) e la gestione controllata di flussi e processi sono elementi qualificanti dell’intero sistema.

Gli interventi proposti sono tutti solamente realizzati nell’ottica di un efficientamento del processo di gestione della mandria, mentre nessun impatto significativo dal punto di vista paesaggistico ed ambientale è arrecato in quanto il tutto all’interno dei confini del centro aziendale, ormai consolidato da tempo.

L’operazione non impatterà sui terreni coltivati (in proprietà od in affitto) in quanto si proseguirà nella coltivazione di foraggere e seminativi in rotazione ed i letami/liquami provenienti dalle stalle continueranno ad essere distribuiti sui campi con una positiva azione miglioratrice della fertilità e in ossequio alle regole vigenti tramite un “piano di spandimento” adeguatamente redatto ed approvato.

Per una migliore comprensione si riporta alla visione degli elaborati grafici allegati alla presente relazione.

Spilamberto (MO), lì 30 marzo 2020.

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