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Università degli Studi di Salerno

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Università degli Studi di

Salerno

Ing. Fabio Clarizia

Informatica

(2)

Contenuti del corso

n

Introduzione all'Informatica e alla rappresentazione dell'informazione

n

Architettura di un Calcolatore e alle sue principali caratteristiche tecniche e tecnologiche

n

Il concetto di Software ed introduzione al Sistema Operativo

n

Elaborazione testi e Office Automation

n

Reti di Calcolatori e principali strumenti di comunicazione in rete

(3)

Architettura di un Calcolatore e alle

sue principali caratteristiche tecniche

e tecnologiche

(4)

Architettura di un Calcolatore e alle sue principali caratteristiche

tecniche e tecnologiche

n

Il modello di Von Neumann

n

Principali componenti di un personal computer:

q

Unità centrale di elaborazione (CPU)

q

Gerarchia e tipi di memoria

q

Dispositivi comuni di input/output

(5)

Modello di Von Neumann [1]

Verso la metà del secolo scorso, sotto

l’impulso dello sforzo bellico dovuto alla

seconda guerra mondiale, gli sviluppi

dell’elettronica hanno reso possibile costruire

dispositivi che sono particolarmente adatti

ed efficienti per la memorizzazione e la

successiva elaborazione di stringhe di bit.

La disponibilità di una macchina in grado di elaborare l’informazione in formato

binario e di farlo in maniera “programmata” sono la base dell’architettura dei

moderni calcolatori elettronici.

I computer che utilizziamo oggi hanno tutti una

struttura che può essere descritta mediante un modello che ha preso il nome da un

matematico ungherese

(6)

Modello di Von Neumann [2]

§

Utilizzando la codifica universale fornita dal codice binario, l’idea fu quella

di memorizzare nella macchina non solo i dati, ma anche le istruzioni che

le occorrevano per svolgere determinate operazioni.

§

Ciò rendeva la macchina “programmabile”, cioè non era più necessario

reinserire le istruzioni a ogni esecuzione ottenendo un minor spreco di

tempo ed una maggiore velocità di operazione

§

Lo scopo originale di queste macchine era quello di calcolare a grandissima

velocità le complesse tabelle numeriche che occorrevano per i calcoli balistici

relativi alle traiettorie dei proiettili (da qui il nome di “calcolatori”).

(7)

Modello di Von Neumann [3]

La struttura descritta dal Modello di Von Neumann comprende 6 unità fondamentali:

L’Unità di Controllo si occupa di

controllare tutte le operazioni del

calcolatore, interpretare le istruzioni

prelevate dalla memoria e inviare alle

altre unità i segnali per l'esecuzione

delle operazioni.

L’Unità aritmetico-logica, detta ALU

(Arithmetic & Logic Unit), fornisce la

capacità di effettuare operazioni

aritmetiche di base

CU

ALU

Memoria

Input

Output

BU

S

CPU

Sono spesso integrate in una Unità di Elaborazione Centrale - Central Processing Unit

(8)

Modello di Von Neumann [4]

La Memoria: ha lo scopo di conservare le

istruzioni e i dati da elaborare e i risultati

ottenuti dalle elaborazioni;

L’Unità di ingresso (Input): immette le

informazioni nel calcolatore per farle

elaborare;

L’Unità di uscita (Output): riceve le

informazioni dalla memoria del calcolatore

per renderle pronte all’uso;

Il Bus: canale di comunicazione che

consente ai dati di transitare fra diversi

componenti del calcolatore.

CU

ALU

Memoria

Input

Output

BU

S

CPU

Le unità di ingresso e uscita sono anche dette periferiche.

Come lavora un Calcolatore Elettronico basato sul Modello di Von Neumann?

Ipotesi di partenza: sia le istruzioni che i dati sono disponibili in memoria (sono state opportunamente “caricate” usando l’unità di input).

(9)

Modello di Von Neumann [5]

Per ogni istruzione del programma la CPU,

tramite la sua parte Controllo, ordina:

il

prelevamento di una istruzione dalla

Memoria;

la

decodifica, cioè la interpreta

capendo quali azioni comporta;

la

esegue utilizzando le opportune unità

coinvolte.

Durante l’esecuzione può, di volta in volta:

usare la ALU; •

effettuare altri accessi in Memoria per •

leggere o scrivere dati

effettuare operazioni di ingresso (es. leggi un •

dato dalla tastiera) o di uscita (es. visualizza il risultato sul video).

CU

ALU

Memoria

Input

Output

BU

S

CPU

Ipotesi di partenza: sia le istruzioni che i dati sono disponibili in memoria (sono state

opportunamente “caricate” usando l’unità di input).

(10)

Principali componenti di un personal computer [1]

Nota di colore: inizialmente gli elaboratori elettronici erano degli scatoloni dal design poco

accattivante che custodivano dei circuiti elettrici per l’elaborazione di dati, con il passare del tempo

si è sviluppato un vero e proprio culto per il computer, tanto che le case produttrici sono in

continua competizione nella realizzazione di macchine dal design futuristico tale da renderle

anche oggetti di arredo.

(11)

Principali componenti di un personal computer [2]

Tutti i moderni calcolatori, anche se con design e funzioni diverse, hanno la stessa architettura

di base, che riprende quella del modello di Von Neumann. Ovvero:

un’unità

§

centrale di elaborazione (CPU) che effettua e controlla le operazioni, elabora e

smista i dati di ingresso e di uscita;

una

§

memoria centrale che registra le istruzioni di un programma e i dati

le

§

unità periferiche di input/output che svolgono funzioni di comunicazione tra l’utente ed il

calcolatore;

I

§

bus necessari per scambiare dati tra le varie componenti.

Nei PC contemporanei possiamo sempre ritrovare alcune componenti fisiche. Ad esempio:

q La CPU ovvero il processore;

q Le Memorie: Rom, Ram, hardisk;

q I dispositivi di input/output

Il Modello di Von Neumann deve essere realizzato nella pratica con opportune componenti. Proviamo a capire la corrispondenza tra le componenti fisiche ed il Modello.

(12)

La CPU [1]

q

Il vero e proprio cuore del PC è il

microprocessore

.

q

corrisponde a quella che nel Modello di

Von Neumann veniva chiamata CPU

q

la CPU, acronimo di Central Processing Unit, è

l’unità centrale di elaborazione.

q

Prende il nome di processore poiché svolge

sistematicamente precise operazioni, elabora

dunque un “processo” ovvero legge le istruzioni

e i dati dalla memoria ed esegue le istruzioni.

q

Tra le più famose industri costruttrici si

annoverano: Intel, Motorola, IBM, A M D

(13)

La CPU [2]

Un moderno microprocessore è realizzato

come un unico componente elettronico

integrato (anche detto microchip o, più

semplicemente, chip) ed è composto da:

q

Una Unità di Controllo (CU) che

interpreta le istruzioni da eseguire e

coordina le azioni delle altre

componenti del calcolatore;

q

Una Unità Aritmetico-Logica (ALU) che

esegue le operazioni matematiche;

q

Zone di immagazzinamento (cioè

piccole memorie) dove vengono

custoditi i dati in fase di elaborazione;

q

Un bus “interno” tra le componenti

della CPU

cache dati Unità di Controllo

Unità Aritmetico-Logica (ALU)

(14)

La CPU [3]

Una caratteristica fondamentale del

processore è la sua velocità, cioè la capacità di eseguire uno o più operazioni al secondo.

Questa velocità viene regolata da un orologio, detto “clock”. La cosiddetta velocità di clock viene espressa in Hertz o cicli al secondo.

Il legame tra la velocità di clock e la capacità elaborativa del processore è molto complesso.

Si può affermare che maggiore è la velocità di esecuzione delle singole operazioni maggiore è la potenza del processore.

(15)

Gerarchia e tipi di memoria [1]

Il nostro PC lavora elaborando dati ed

eseguendo istruzioni che sono conservate in

una memoria.

Le memorie possono essere distinte (già

nell’originale Modello di Von Neumann):

q

memoria di lavoro, o Memoria Centrale

(MC), necessaria per l’accensione del pc,

permette di caricare il sistema operativo e di

lavorare con i programmi e i dati.

q

memoria di archiviazione, o Memoria di

Massa

(MM), utilizzata per registrare e

conservare il sistema operativo, i dati e i

programmi nel tempo.

Le componenti fondamentali di un moderno calcolatore elettronico

CPU

Memoria

centrale

Memoria

di massa

Periferiche

BU

(16)

Gerarchia e tipi di memoria [2]

Capacità, ovvero la quantità di informazione che possono contenere, tipicamente espressa in

multipli del byte (8 bit = 1 Byte);

Velocità, ovvero il tempo necessario per leggere o scrivere una informazione, tipicamente

espressa in bit al secondo;

Volatilità, ovvero la proprietà di conservare le informazioni nel tempo anche in assenza di

alimentazione elettrica;

Costo per unità di memorizzazione, tipicamente espresso in €/bit;

Modalità di Accesso, che lega il tempo di accesso con la posizione delle informazioni nella memoria:

diretta o casuale: Il tempo di accesso è indipendente dalla posizione del dato nella memoria

sequenziale-associativa: Il dato viene identificato mediante una etichetta e la memoria risponde

indicando l’eventuale presenza del dato al suo interno; Il tempo di accesso è dipendente dalla posizione del dato nella memoria

mista: combinazione dei due casi precedenti

(17)

Gerarchia e tipi di memoria [3]

Utilizzando differenti tecnologie si possono realizzare diversi tipi di memorie

con differenti combinazioni dei parametri discussi in precedenza.

TECNOLOGIE ELETTRONICHE

Mediante tecnologie elettroniche (le stesse dei

microprocessori) si possono realizzare

memorie

veloci;

volatili;

ad accesso casuale;

di capacità "limitata";

costose.

Esempi di memorie elettroniche

sono le RAM e le ROM

TECNOLOGIE MAGNETICHE & OTTICHE

Mediante tecnologie magnetiche &

ottiche si possono realizzare memorie

significativamente più lente di

quelle elettroniche;

NON volatili;

ad accesso sequenziale o misto;

di capacità "elevata";

significativamente meno costose di

quelle elettroniche.

Esempi di memorie magnetiche sono i dischi

ed i nastri;

(18)

Gerarchia e tipi di memoria [4]: la memoria di tipo RAM e ROM

La Random Access Memory(RAM) ovvero memoria ad accesso casuale:

q è di natura completamente elettronica;

q le informazioni vengono recuperate sempre con la stessa velocità

indipendentemente dalla posizione in cui si trovano all'interno della memoria stessa

q ..contrapposto ad accesso sequenziale (posizione prevedibile).

q definita volatile cioè perde tutte le informazioni in essa contenute allo spegnimento del calcolatore

q è la tecnologia utilizzata per le memorie centrali e per le cache;

La Read Only Memory (ROM), è un tipo di memoria

q definita non volatile, cioè è una memoria che conserva i dati e le istruzioni nel tempo.

q di sola lettura, poiché l’utente non può modificarne i contenuti:

q Una ROM viene “scritta” solo in fabbrica con una dotazione di software denominata

firmware (è modificabile con speciali procedure di aggiornamento). q conserva i programmi necessari per l’avvio del computer:

q Es.:fa parte del firmware il BIOS, cioè quel gruppo di istruzioniche consentono al processore di attivarsi al momento dell’accensione del computer, di rispondere agli impulsi del clock e di

(19)

Gerarchia e tipi di memoria [5]

Ricordando che ogni informazione (un carattere, una parola, un numero, una immagine, ecc.) può essere misurata in bit, i calcolatori elettronici memorizzano ed elaborano le informazioni in un formato binario, ovvero attraverso stringhe (sequenze) di bit.

La capacità delle memorie viene misurata in base al numero di bit che essa è in grado di

memorizzare. Per comodità è opportuno esprimere le quantità di informazioni che è possibile immagazzinare in una memoria come opportuni multipli del bit:

bit = la scelta tra due sole possibilità “0” e “1” Byte = 8 bit = la scelta tra 28 = 256 possibilità

Kilobyte (KB) = 210 bit = 1024 bit = circa 1.000 byte

Megabyte (MB) = 220 bit = 1.048.576 bit = circa 1.000.000 byte

Gigabyte (GB) = 230 bit = circa 1.000.000.000 byte

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