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Academic year: 2021

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Capitolo 1

Informazioni generali sul Sap

1.1 Storia dei sistemi ERP

La prima informatizzazione aziendale avviene negli anni '70 con la nascita delle strutture di

EDP (Electronic Data Processing). La strumentazione tecnica si basava sull'utilizzo del Mainframe ovvero di grandi e costosi calcolatori centralizzati in grado di soddisfare le

richieste di diversi utenti. Solo le grandi organizzazioni erano in grado di permettersi l'impiego di questi”giganti dell'informatica”. I primi risultati dell'informatizzazione si sono visti nell'area amministrativa dove le procedure sono state automatizzate per rendere più fluido l'apparato burocratico, molto esteso nelle grandi aziende.

Negli anni '80, con l'avvento dell'informatica distribuita e con la diminuzione del costo degli elaboratori, il computer fa la sua comparsa nei reparti produttivi per poi estendere la sua presenza in tutte le altre funzioni aziendali come il marketing, la finanza, il personale, ecc. Inizialmente sono stati sviluppati applicativi software specializzati in singole fasi del processo di ogni funzione; in seguito, scorgendo le inevitabili interrelazioni tra le varie fasi, il campo è stato ampliato a tutte le attività della funzione.

Il passo successivo vede oggi l'attenzione spostarsi verso un'integrazione delle varie funzioni. I sistemi informativi aziendali tradizionali sono quindi nati come somma di applicativi che di volta in volta si è tentato di collegare tramite interfacce che permettessero alla varie parti di comunicare tra loro. Gli applicativi riguardano le procedure di ricevimento degli ordini, le procedure d’acquisto, i sistemi di programmazione della produzione, i sistemi di gestione del magazzino, ecc.

Poiché l'integrazione di queste singole procedure comportava alcuni limiti strutturali, per risolvere questi problemi, sono stati sviluppati sistemi ad integrazione di ciclo. I primi sistemi con queste caratteristiche si sono serviti della metodologia MRP (Materials Requirement

Planning) che, nella fase di programmazione della produzione, consente la determinazione dei

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finiti. Il MRP da supporto alla schedulazione dei fabbisogni e si è evoluto in un sistema integrato di pianificazione delle risorse produttive.

Di conseguenza la sigla MRP, ha assunto il significato di Manufactering Resource Planning, vale a dire un insieme integrato di applicazioni automatizzate per la pianificazione di tutte le risorse produttive e non più soltanto dei materiali. Per evitare confusione tra i due termini convenzionalmente s’indica con MRPI il Material Requirement Planning mentre con MRPII il

Manufactoring Resource Planning.

La necessità di una maggiore velocità operativa e gestionale, rendono fondamentale una visione a tutto tondo degli aspetti del business aziendale. Da questa esigenza nascono gli ERP (Enterpise Resource Planning) che sono delle soluzioni gestionali che offrono un'integrazione pensata a priori e non a posteriori come nei MRPI e MRPII.

1.2 I sistemi E.R.P. (Enterprice Resource Planning)

Per effetto della pressione competitiva le imprese si sono trovate nella condizione di dover rivedere le strategie di business e riprogettare i loro processi aziendali, che hanno come conseguenza la rimozione dei sistemi informativi esistenti. I nuovi sistemi informativi sono disegnati in modo da supportare adeguatamente i processi fondamentali e hanno portato allo sviluppo di pacchetti integrati che coprono tutte le esigenze dell'impresa. Tali pacchetti integrati sono chiamati sistemi E.R.P., cioè (Enterprise Resource Planning).

Con il termine "Enterprise Resource Planning" o, più sinteticamente ERP, si indicano i sistemi software integrati di gestione, pianificazione e controllo di tutte le risorse di un impresa; si tratta di sistemi di tipo transazionale, i quali rilevano e registrano le informazioni da ogni processo aziendale e le gestiscono al fine di poter raggiungere gli obiettivi che essa si pone.

Un ERP è costituito da un nucleo software in grado di installarsi su diversi sistemi operativi mantenendo, per gli utenti, un aspetto standard.

Esso innanzitutto scambia dati con il database centrale, che contiene tutte le informazioni della società, qualunque esso sia. Verso l'esterno esso dialoga e gestisce tutte le attività dell'azienda mediante moduli software indipendenti, mantenendo il database centrale costantemente aggiornato. Le varie attività non sono pertanto slegate ma interagiscono in tempo reale. I moduli più comuni sono:

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- Gestione magazzino;

- Gestione apparati mobili; gestione presenze. - Gestione ordini.

- Gestione produzione; contabilità.

Un ERP non lavora più per funzioni come accadeva per i vecchi gestionali ma lavora per processi, cioè attività che interessano più reparti.

Per fare un esempio, quando il cliente contatta l'azienda per l'ordine di un prodotto il responsabile delle vendite, può verificare in tempo reale se questo è presente in magazzino, scoprire in quale magazzino e dare la disponibilità effettiva della merce, stimando un tempo di consegna. Se l'ordine è confermato, viene automaticamente trasmesso alla logistica per essere evaso, senza bisogno di passaggi intermedi di carte, inserimenti di dati e trasferimenti superflui.

Allo stesso tempo l'informazione è trasmessa alla sezione amministrativa per emettere i documenti contabili come la fattura, la bolla d’accompagnamento e altro ancora. La fattura è inserita tra i dati che andranno a costituire i bilanci, le informazioni di controllo di gestione e le analisi finanziarie e tributarie.

Lo stesso ordine se la disponibilità non è sufficiente a soddisfare quanto richiesto dal cliente, può generare un ordine di produzione che a sua volta è inserito nel piano di programmazione ottimale (generando gli ordini di risorse umane e di materiali necessari alla sua realizzazione). Tutto questo è gestito in maniera integrata: le informazioni circolano nell'azienda all'interno dello stesso sistema, parlando la stessa lingua, senza inutili ripetizioni, ricicli o traduzioni. Infatti, si può dire che lo scopo è quello di creare un sistema che controlli tutto. Questo evita incongruenze nella propria attività; ad esempio impedisce che sia ritirata una merce se non c'è il relativo ordine nel database centrale. In questo modo si garantisce l'efficienza e l'ottimizzazione delle risorse ma ci si espone anche a dei rischi in caso di errore, poiché l'intoppo in un settore può provocare problemi a tutti i settori correlati.

L'implementazione di un ERP System è un’attività impegnativa, che comporta un gran dispendio di tempo e di risorse. Dato che sono elevati i problemi legabili al processo d’implementazione, molti ERP vendors sono pronti a farsi carico di alcuni. Il costo di un sistema è estremamente variabile, e può dipendere da diversi fattori quali: la dimensione della società, il numero di utenti, il numero di moduli acquistati ed inoltre i costi d'implementazione. Da analisi di mercato ci si è resi conto che il prezzo del software iniziale può oscillare tra gli € 8.000 e i € 25.000 ad utente di cui il 70-80 % è costituito dal Business

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Process di reingegnerizzazione stesso. La difficoltà d’installazione nasce da due fattori: il

primo è dato dalla complessità e rigidità dei pacchetti stessi, il secondo fattore di rallentamento sta nel cliente stesso, che può influire sulla durata e sul costo del progetto in maniera articolata. Tanto per cominciare, i tempi dipendono dalla rapidità con cui si prendono le decisioni necessarie: più sono chiare le idee e più rapidamente si mettono in atto (la soluzione per una facile e veloce implementazione è principalmente la scelta del pacchetto più rispondente alle proprie necessità). Il secondo punto è definire con chiarezza chi, presso il cliente, è in grado di decidere. Il proliferare delle soluzioni ERP, se da un lato consente di gestire in modo sempre più attento e puntuale le imprese, dall'altro generano un curioso effetto negativo: l'aumento spropositato della quantità d’informazioni disponibili. In teoria, la disponibilità di una gran massa d’informazioni dovrebbe costituire un vantaggio, ma spesso (e chi ha operato in azienda lo sa) così non è: infatti, è sempre più difficile distinguere in mezzo a dati relativi ad ogni minimo aspetto dell'operatività dell'impresa, vale a dire quelli che interessano i manager per poter prendere una decisione d’elevata importanza al momento giusto. La soluzione a questo problema è il concetto di Business Intelligence, che può essere così espresso: "Raccogliere ordinatamente tutti i dati (data warehouse), quindi catalogare, ritrovare e rendere disponibili le informazioni giuste, al momento giusto, perché possano essere utilizzate in modo efficace dalle persone che devono basare ogni giorno le proprie decisioni su di loro".

1.3 Storia SAP

Nel corso di tre decadi, Sap si è trasformata da una piccola impresa regionale in una delle più grandi compagnie a livello internazionale. Al momento, più grandi società produttrici di software a livello mondiale, e vanta 30000 impiegati che lavorano quotidianamente per ottenere prodotti sempre più innovativi.

Nel 1972, quattro ingegneri dell’IBM, Dietmar Hopp, Hans-Werner Hector, Hasso Plattner,

Klaus Tschira, e Claus Wellenreuthe, hanno sviluppato una convinzione: il mercato richiede

un software standard in grado di integrare tutti i processi aziendali, da quelli creatori di valore aggiunto (vendita, produzione, acquisiti), a quelli infrastrutturali (amministrazione, marketing, gestione delle risorse umane). Tutti gli utilizzatori abilitati disporranno così in modo trasparente di tutte le informazioni che servono. L'IBM accantona l'idea, e gli ingegneri

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decidono di mettersi in proprio; creando una società chiamata SAP Systems Analysis e

Program Development a Mannheim, in Germania. L’anno successivo, era pronto il primo software di contabilità finanziaria, il quale sarà la base per il continuo sviluppo d’elementi

del software che sarà poi conosciuto come Sap R/1 System ( con la lettera”R” che sta per ”real time data processing” ovvero, elaborazione dei dati in tempo reale). Dalla fine della prima decade, intensi anni di lavoro hanno portato alla nascita di Sap R/2.

Già dai primi anni ottanta, Sap ha un grande sviluppo in Germania, merito del nuovo sistema con un differente linguaggio, il quale attraverso numerose altre innovazioni si avvicinano a realtà multinazionali, e di conseguenza la sua crescita è stata rapida, tanto da aprire nuovi orizzonti anche fuori dalla Germania. Infatti, a metà degli anni ottanta, acquista clienti nella vicina Austria, fino ad arrivare alle porte degli anni novanta dove il suo mercato conquistò Danimarca, Svezia, Italia, Stati Uniti e di conseguenza tutte le altre grandi aziende nel mondo. Gli anni novanta segnarono l’avvento del nuovo sistema Sap R/3, con il passaggio da sistemi

mainframe ad un ambiente multilivello client/server.

Con un fatturato di 2.400 miliardi di dollari, per il 75 % realizzato fuori dalla Germania, vanta 7000 clienti (in 80 paesi) tra i quali: General Motors, Ford, Toyota, Mercedes Benz, Pirelli,

Exxon, Royal Dutch/Shell, Agip, Bayer, Hoechst, Hoffmann-La Roche, Dow Chemical, DuPont, Unilever, Procter & Gamble, Coca-Cola, Nestlé, Philip Morris, Motorola, Compaq, Digital, Apple, Lufthansa, American Airlines, Lego, Polygram, Electricité de France, e Allianz..

Nel duemila, con l’avvento di internet, l’utente diventa il punto focale delle applicazioni del software. SAP sviluppa mySAP Workplace e che integra in R/3 funzioni di DW, CRM e soluzioni Internet.

Dal 2004, più di 10 milioni di utenti lavorano ogni giorno con soluzioni Sap.

Al momento, ci sono 88000 installazioni nel mondo, 1500 partners, più di 26150 clienti in 120 paesi.

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Fig. 1.1- Fasi di sviluppo Sap.

1.4

Caratteristiche e peculiarità di SAP R/3

Il sistema Sap R/3 è un software standard preposto alla gestione totalmente integrata di un’impresa, un prodotto molto complesso e completo, caratterizzato da una gran capacità e potenza d’elaborazione ed al tempo stesso da una notevole flessibilità, caratteristiche che hanno contribuito a renderlo uno dei sistemi di Gestione Aziendali più utilizzati nel mondo. Nei giorni nostri, infatti, esistono sei grosse case produttrici di software integrati per la gestione industriale che in pratica monopolizzano il mercato degli ERP, visto che la somma delle loro quote supera il 75%; tali imprese sono: SAP appunto, BAAN, ORACLE,

JD-EDWARDS, PEOPLE SOFT e BPCS. Tra loro SAP sembra quella che in questo momento

riscuote il maggior successo, vantando svariate implementazioni in diversi ambiti industriali.

Sap R/3 utilizza il linguaggio di programmazione ABAP/4 (Advanced Business Application Programming/4) ad alto livello con struttura modulare, che necessita di un particolare

ambiente di runtime per l’esecuzione (a differenza dei linguaggi di programmazione interamente sequenziali quali FORTRAN, PASCAL o C). Ciò significa che i testi originari

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ABAP/4 consistono in una collezione di moduli programmabili (oppure un solo modulo nel

caso più semplice) in cui ogni singolo modulo è composto da una successione di stati sequenziali.

Come già è stato scritto, il software Sap R/3 è un sistema gestionale altamente integrato

1.4.1 1.4.1 1.4.1

1.4.1 Descrizioni moduli SAP

Il sistema Sap R/3 ha una struttura modulare: al suo interno si possono, infatti, identificare diversi “moduli” apparentemente separati che rappresentano dei gruppi di funzioni relative le varie macro-attività aziendali. La figura 1.2. rappresenta uno schema standard dei maggiori moduli presenti in Sap R/3 e delle principali correlazioni esistenti tra loro.

Fig. 1.2. – Schema dei moduli Sap R/3 Standard

Essendo al tempo stesso un sistema completamente integrato, i vantaggi derivanti dal suo utilizzo per tutta la gestione aziendale aumenta in modo più che proporzionale rispetto al numero di moduli e funzionalità implementate.

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Sono però molti i fattori che influenzano la scelta di moduli e funzioni da utilizzare; spesso, infatti, le dimensioni e la struttura aziendale (in particolare le tipologie di prodotto, di processo e di mercato) condizionano pesantemente queste decisioni (e in alcuni casi le pilotano), anche se in ogni caso spetta poi al Management fare le scelte definitive relativamente a questo ambito.

I Moduli principali si possono classificare in quattro categorie: Logistica, Contabilità, Risorse

umane e Funzioni applicative.

a) LOGISTICA:

Il modulo Materials Management (MM): comprende tutte le funzioni della Logistica generale riguardanti la gestione dei materiali all’interno dell’azienda, dalla loro acquisizione (attraverso il Purchasing), alla loro movimentazione interna (grazie al Warehouse

Management), allo stoccaggio (attraverso l’Inventory Management), fino alla gestione di

Servizi post-vendita (grazie all’External Service Management). Sono anche possibili alcuni aspetti di pianificazione, attraverso il Consumption-Based Planning, che gestisce diverse funzioni di previsione e di MRP. Da questo modulo è, infatti, possibile eseguire una molteplicità di funzioni relative a diversi ambiti quali:

- Gestione dello Stock, che consente di controllare e gestire i movimenti dei materiali all’interno della fabbrica (Entrata merci, Uscita merci, Modifica dello stock, Postimputazione), la documentazione inerente ai materiali stessi (Visualizzazione, Modifica, Creazione e Archiviazione di tutti i Documenti riguardanti i materiali) e gli impegni (sia per i materiali che per la contabilizzazione).

- Anagrafiche dei Materiali, che includono i dati di base relativi ai materiali, gli stock speciali, le partite e una serie di strumenti di analisi generali.

- Acquisti, che comprende la gestione d’importanti anagrafiche (ad esempio quelle relative ai Fornitori e agli Inforecord), delle Richieste d’Acquisto e degli Ordini d’Acquisto (per le materie prime), delle Offerte, delle Richieste d’Offerta e dei Contratti (nei confronti dei fornitori).

- Pianificazione dei Materiali, che riguarda sia il Materials Forecast (per fare previsioni) che un particolare tipo di Material Requirements Planning (specifico per

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la pianificazione dei fabbisogni relativi agli approvvigionamenti esterni) con i relativi profili.

- Gestione dei Magazzini, da cui si accede alla gestione di diversi dati anagrafici (ad esempio relativi all’ubicazione fisica dei magazzini) e dei Trasferimenti interni (con Fabbisogni e Ordini di Trasferimento).

- Controllo della Fattura, attraverso la Preacquisizione, l’Acquisizione e ulteriore Elaborazione del Documento.

- Acquisizione di Prestazioni di Servizio.

- Valutazione, che permette di effettuare diverse elaborazioni relative in particolare alle valorizzazioni e ai Prezzi dei materiali.

- Inventario, grazie alla documentazione e alle analisi degli inventari. - Materiale Pubblicitario, relativo al controllo dei vari mezzi pubblicitari.

L’introduzione del modulo Sap R/3 MM nella logistica consente, all’Area degli approvvigionamenti, di servirsi di uno strumento completo ed integrato per la gestione dei flussi degli acquisti. Il modulo MM è uno dei primi sviluppati da Sap nell’ambito della logistica. Esso, con le sue evoluzioni, è diventato un mezzo agevole nel suo utilizzo e con molte possibilità d’adattamento per i flussi specifici. Lo stesso ha inoltre molte opzioni per l’automazione dei processi di approvvigionamento, come ad esempio il programma MRP (Material Requirement Planning) che permette l’elaborazione di proposte d’acquisto in base ai consumi storici o a punti di riordino specificati, o l’inserimento diretto del fabbisogno per i servizi in Sap, tramite richiesta d’acquisto o impegno merce, cosicché si evita l’inserimento ridondante dei dati del richiedente da parte dell’approvvigionatore. Uno degli aspetti più significativi nelle introduzioni di questo nuovo sistema è indubbiamente la gestione dei dati anagrafici. L’accelerazione del processo degli acquisti richiede, infatti, una gestione meticolosa dei dati sui materiali, sui fornitori e sulle condizioni d’acquisto. Punto chiave è quindi il reengineering dei processi d’approvvigionamento, poiché le attività dell’acquirente si concentrano di più nella pianificazione, nella contrattazione con i fornitori e nel monitoraggio delle operazioni in corso, piuttosto che sull’esecuzione dell’acquisto vero e proprio. Un altro aspetto fondamentale di questa soluzione è il controllo più efficace del

budget a disposizione. Grazie all’integrazione con i moduli finanziari è, infatti, possibile, in

modo immediato, trovare tutte le informazioni inerenti ai consumi già effettuati e verificare quindi quanto credito si ha ancora a disposizione e per quale servizio. Inoltre, il sistema

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blocca già a livello di richiesta d’acquisto qualsiasi successivo consumo in caso di budget esaurito ( ciò evita sorprese nella ricezione delle fatture con il servizio o la fornitura di beni già avvenuti.

Nella “figura 1.3.”, è possibile analizzare un esempio d’integrazione del modulo MM con il modulo finanziario FI, che riguarda il progetto d’implementazione di Sap R/3 alla Sca

Hygiene Product. Come si osserva dalla figura, l’area “acquisti” del modulo MM è legata alla

“verifica della fattura” del modulo FI attraverso il documento d’acquisto; mentre l’area “gestione dei magazzini” è legata al “registro generale” del FI attraverso i movimenti dei materiali dal magazzino e anche alla “verifica della fattura” per il goods receipt.

Fig. 1.3. – Esempio d’integrazione del sistema.

Un altro aspetto importante, che riguarda proprio l’argomento principale dello stage alla Sca, è l’integrazione con il modulo PM (Plant Maintenance), che avviene nel processo finale della manutenzione, ovvero in fase di trasformazione dell’ordine di manutenzione in richiesta d’acquisto del servizio.

Il modulo Plant Maintenance (PM): controlla la manutenzione della fabbrica regolando la possibilità di gestire con Sap R/3 la pianificazione della manutenzione preventiva con diverse strategie e modalità.

Il modulo Production Planning (PP): è all’interno di Sap R/3, responsabile di quella fondamentale parte della Logistica che è la Produzione, implementandone tutta la gestione

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(dalla pianificazione al controllo della stessa). Per questo motivo contiene tutti i dati anagrafici relativi alle risorse impegnate in quest’area; i più importanti sono:

- Anagrafiche dei Materiali (Materials Master), contenenti tutte le informazioni sui materiali in magazzino.

- Distinte Base (Bill Of Materials), che riguardano i collegamenti tra prodotti finiti, eventuali semilavorati e materie prime.

- Centri di Lavoro (Routings), con i dati riguardanti le macchine, le loro capacità e quelle della manodopera ad esse associata.

- Cicli di Lavoro (Work Centers), ovvero le successioni delle operazioni per i vari prodotti finiti sui diversi centri di lavoro.

- Mezzi e Attrezzature di Produzione (Production Resources/Tools).

Il modulo Sales & Distribution (SD): consente la gestione delle vendite e della distribuzione dei prodotti finiti ai clienti. Questo modulo assume è rilevante anche per aziende che producono con una logica di tipo Make To Order, perché proprio dalla commessa di vendita ha inizio il ciclo di programmazione. E’ inoltre possibile gestire i trasporti e pianificare la distribuzione dei prodotti finiti ai vari clienti seguendo diverse strategie d’ottimizzazione. Attorno a questi moduli ruotano perciò tutte le principali attività aziendali, e la possibilità di trattarle in modo integrato e accentrato fornisce senza dubbio un notevole vantaggio rispetto ad una gestione decentrata delle stesse; sta poi alla strategia aziendale decidere, ancora in fase di studio preliminare, il livello di integrazione da sviluppare.

Il modulo Quality Management (QM): è preposto al controllo della “Qualità Aziendale” sotto diversi punti di vista (sia generale che integrando diversi moduli quali MM, PP, SD e CO).

Il modulo di Logistics General (LO): integra la produzione e distribuzione di funzioni per i moduli SD, PP , MM , PM e QM.

b) CONTABILITA’:

Il modulo Controlling o Management Accounting (CO): tratta il monitoraggio dei costi aziendali, da quelli pianificati (attraverso il Product Cost Planning) a quelli effettivi,

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utilizzando diverse modalità (tra cui il Cost Object e l’Activity Based Costing). E’ perciò possibile anche eseguire delle analisi di profittabilità (grazie al Profitability Analysis).

Il modulo Financial Accounting (FI): si occupa di tutta la gestione finanziaria e fiscale dell’impresa. E’ certamente il modulo Sap più standardizzato a livello di Software, perché contiene un range di funzioni che corrisponde ai bisogni di diverse aziende nei differenti paesi d’appartenenza; spesso quindi il modulo FI è automaticamente configurato, al momento dell’installazione, in conseguenza della specifica nazione.

Il modulo Project System (PS): si occupa della gestione completa dei progetti in un’impresa. Per progetto s’intende un processo che impegna diverse persone provenienti da diverse aree aziendali per un periodo di tempo limitato e generalmente predefinito. Il Sap R/3 crea perciò una sorta d’ambiente gestionale integrato in dimensioni ridotte all’interno del sistema informativo per monitorare l’avanzamento del progetto dentro la struttura organizzativa aziendale.

Il modulo Tresaury (TR): controlla la liquidità dell’azienda, assicurandone sempre un minimo necessario per poter far fronte ai propri impegni di pagamento, monitorando i flussi di cassa in entrata e in uscita. Il modulo FI contiene funzioni treasury, ma quelle di questo modulo sono più specializzate: Treasury Management TM), Funds Management

(TR-FM), Cash Management (TR-CM), Market Risk Analyzer (TR-MRM).

La funzione Investment Management (IM): è di supporto al “Management” aziendale, che consente di monitorare i budget relativi gli investimenti multipli e le misure degli investimenti singoli dallo studio di fattibilità all’esecuzione. In questo modo è possibile confrontare costi pianificati e a Budget e definire dei programmi d’investimento per un’impresa per un determinato orizzonte temporale.

c) RISORSE UMANE:

I moduli di questa categoria si occupano della gestione delle risorse umane.

Il modulo Personnel Administration & Payroll Accounting (PA): gestisce le risorse umane all’interno dell’azienda (dall’assunzione al monitoraggio della carriera di ogni dipendente)

Il modulo Personnel Planning & Development (PD): contiene al suo interno, una serie di sotto-funzioni minor; in ogni caso riferite alla gestione e pianificazione di alcune loro attività,

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quali la definizione di un piano di Training, la prenotazione di sale, la formulazione di gruppi di lavoro ecc.

d) FUNZIONI APPLICATIVE:

Business Workflow (WF): questo modulo si occupa dell’ottimizzazione del flusso del lavoro.

SAPoffice: questo modulo consente agli utenti di ricevere messaggi via e-mail da parte del sistema.

Business Warehouse (BW): il modulo di Business Warehouse, fornisce informazioni e

dati utili del sistema (e non solo), che posso risultare utili in fasi decisionali di produzione e di pianificazione.

Industry Solutions (IS): Industry Solutions uniscono moduli di R/3 con soluzioni

settoriali specifiche. Di seguito sono indicate alcune industrie per le quali sono state sviluppate i moduli: industrie chimiche, olio e gas, farmaceutica, telecomunicazioni, ecc.. • International Development (INT): Gli utenti di diversa nazionalità hanno differenti

necessità riguardo alla valuta della moneta, esigenze legali e pratiche commerciali. I componenti per le varie regioni sono:

Asian and Pacific Area (IN-APA), Europe (IN-EUR), North America (IN-NAM), Africa/Middle East (IN-AFM), South America (IN-SAM).

Figura

Fig. 1.1- Fasi di sviluppo Sap.
Fig. 1.2. – Schema dei moduli Sap R/3 Standard
Fig. 1.3. – Esempio d’integrazione del sistema.

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