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IL DISCIPLINARE, LA CONVENZIONE DI AUTOGESTIONE, IL BANDO

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Academic year: 2021

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IL

DISCIPLINARE,

LA

CONVENZIONE

DI

AUTOGESTIONE, IL BANDO

Fin dai primi incontri effettuati dal gruppo di lavoro allargato a tecnici e amministrativi dell’Amministrazione Comunale di Livorno, dai vertici dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Livorno, dai rappresentanti dei Centri Anziani, dalle Associazioni e dai Sindacati Unitari Pensionati, è sorta la volontà di realizzare gli orti, ma subito dopo farli gestire direttamente, per una più attenta e appassionata partecipazione alla vita degli orti.

Per questo motivo l’Amministrazione Pubblica, attraverso i propri uffici e la Circoscrizione competente territorialmente, si è riserva solo l’alta sorveglianza e il Centro anziani più vicino territorialmente avrà il compito preciso di sorvegliare il lavoro svolto dal Comitato di gestione che per 4/5 è formato da membri eletti dai singoli assegnatari degli orti ed uno solo è nominato dal Centro Anziani direttamente.

Tenendo fede a queste principi è stato elaborato un Disciplinare di gestione che tiene conto di queste esigenze suddiviso in capitoli per meglio definire ogni aspetto, in cui vengono fissate le linee guida da seguire, ma si lasciano ampi margini di libertà per la gestione.

Il Disciplinare di Gestione.

Nel disciplinare vengono riportate le aree destinate agli orti sociali che l’Amministrazione Comunale ha individuato, suddivise in particelle di 32 m2 e concesse

al Centro Anziani La Leccia che le gestirà secondo i principi dello stesso disciplinare e della convenzione firmata.

In particolare si individua nel Comitato di Gestione l’organismo che avrà il compito di gestire gli orti e sarà formato da cinque elementi di cui quattro scelti tra gli

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Il Comitato di Gestione dovrà proporre all’Assemblea degli ortolani un programma di interventi per la manutenzione delle aree comuni (parcheggi, vialetti, aiuole, piazzole, sentieri, siepi, fossi, strutture e attrezzature di servizio varie), provvedere periodicamente al censimento dei lotti liberi e alla loro assegnazione seguendo l’ordine della graduatoria vigente, vigilare sulla corretta gestione delle aree ortive e degli spazi comuni, provvedere alla riscossione della quota annuale di gestione a carico di ogni assegnatario per le spese generali, disciplinare, infine, l’uso dell’acqua, dell’energia elettrica, nonché lo smaltimento dei rifiuti secondo le indicazioni fornite dall’Amministrazione comunale.

Nel disciplinare viene pianificato anche il lavoro che deve svolgere l’Assemblea degli ortolani e precisamente che deve eleggere il Comitato di gestione per quattro quinti, deve approvare il programma annuale degli interventi di manutenzione ordinaria, quantifica la quota annuale di gestione a carico degli assegnatari ed infine approva il rendiconto delle attività del Comitato di Gestione.

L’assemblea deve riunirsi almeno due volte all’anno per approvare il programma delle attività per l’anno successivo e approvare il consuntivo di quello precedente, che dovranno risultare da appositi verbali scritti, e potrà essere convocata dal Presidente del Comitato di Gestione o da un terzo degli assegnatari degli orti.

Anche l’assegnazione degli orti viene disciplinata in una graduatoria che resta in vigore per 2 anni e che sarà formulata secondo due principi semplicissimi, l’età (maggiore di 55 anni) e la residenza obbligatoria nel Comune di Livorno.

Il reddito non costituisce fattore discriminante per l’assegnazione dell’orto e il 5% delle aree ortive sarà destinato a soggetti individuati dai servizi sociali.

L’orto non è cedibile sotto alcuna forma e qualora a seguito di verifiche e di controlli da parte del Comitato di Gestione, risultasse che l’assegnatario utilizzi l’orto in contrasto con il presente disciplinare si provvederà all’immediata revoca dell’orto assegnato con conseguente esclusione dal beneficio.

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Viene stabilito inoltre che gli orti assegnati devono essere coltivati direttamente dai titolari insieme al coniuge; possono contribuire alla conduzione dell’appezzamento anche i familiari e che può essere assegnato un solo orto a nucleo familiare.

Nel disciplinare viene descritta anche la forma per eventuale rinuncia da parte dell’assegnatario dell’orto e soprattutto viene stabilito che in caso di decesso dell’assegnatario è consentito a un familiare la raccolta dei prodotti seminati, ma successivamente l’orto verrà ripreso in disponibilità dal Comitato di Gestione per essere assegnato secondo la graduatoria in vigore.

Anche il tipo di coltivazione viene regolamentato dal disciplinare stabilendo che tutte quante le coltivazioni dovranno rimanere nei limiti dell’area assegnata. Non è consentita la piantagione di alberi da frutto e di alto fusto in generale, nonché vite e arbusti vari. È vietato vendere i prodotti ricavati dall’orto. E’ altresì vietata la costruzione di capanni e similari e l’uso di pesticidi, antiparassitari e diserbanti o altri prodotti similari pericolosi per gli ortaggi e la salute delle persone.

Nell’area servizi è prevista un’area dove parcheggiare moto, motorini e biciclette, mentre non sono ammesse auto all’interno dell’area e animali in genere.

Redatto il disciplinare che prevede anche una serie di normative tecniche che disciplinano le controversie e le disposizioni transitorie e finali siamo poi passati alla convenzione vera e propria tra il Comune di Livorno e il Centro Anziani La Leccia.

Convenzione.

La Convenzione anch’essa tra Comune di Livorno e Centro Anziani La Leccia regola direttamente i rapporti e la forma di cessione dell’area degli orti di Via di Salviano, stabilendone le caratteristiche che dovrà avere, nonché le procedure che dovranno essere adottate.

In particolare impegna il Centro Anziani La Leccia a collaborare con la Circoscrizione n° 4 del Comune di Livorno nella realizzazione e gestione del progetto

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collaborerà con la suddetta Circoscrizione 4 e con le Organizzazioni Sindacali alla stesura del programma operativo in fase di prima applicazione e, a regime, nel monitoraggio dell’iniziativa.

Vengono inoltre specificati gli oneri a carico delle parti:

- per l’affidatario la manutenzione ordinaria del terreno, delle strutture e delle attrezzature ricevute in consegna, la formazione del Comitato di Gestione provvisorio nella fase di avvio, l’indicazione di un socio come membro del Comitato di Gestione, la vigilanza e la stipula in proprio dei contratti con gli enti erogatori dell’acqua, del gas, dell’energia elettrica e del servizio telefonico, ivi compresi gli oneri di allacciamento, nonché con gli altri enti preposti all’erogazione di altri servizi, sollevando il Comune di Livorno da ogni e qualsiasi responsabilità ed onere diretto ed indiretto nei confronti degli enti suddetti nel caso di inadempimento contrattuale.

- per il Comune di Livorno tutti gli oneri riguardanti la progettazione e la realizzazione delle aree ortive con istallazione delle strutture di uso comune, le opere di manutenzione straordinaria e le iniziative di riqualificazione e di aggiornamento dei volontari impegnati nello svolgimento dell’attività ortiva.

Nella convenzione viene inoltre definita la durata in cinque anni, rinnovabile a scadenza se non sono sorte controversie, riservandosi da parte del Comune di Livorno la possibilità di recedere unilateralmente dalla presente convenzione, per sopraggiunti motivi di superiore interesse pubblico, in qualsiasi momento, dandone disdetta con lettera raccomandata A.R. con almeno tre mesi di preavviso.

Cessato il periodo di affidamento, il Comune di Livorno riacquisterà la totale disponibilità dell’area con tutte le strutture e attrezzature mobili ed immobili di pertinenza, che dovranno essere riconsegnate in normale stato d’uso.

Nella convenzione viene affrontato e regolamentato il problema della responsabilità dell’area che sono tutte a carico del concessionario, sollevando il Comune di Livorno da ogni onere e qualsiasi responsabilità derivante dalla gestione dell’area ortiva, anche ai fini di eventuali azioni di risarcimento danni. A tal proposito, si impegna il concessionario a stipulare idonea polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi per danni a persone e a cose derivanti dall'attività svolta, sia per i

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frequentatori abituali e occasionali, sia per coloro che, in qualsiasi forma, prestano volontariamente la loro opera all’interno dell’area ortiva.

Per ultimo vengono stabilite le clausole per la risoluzione anticipata della convenzione riguardanti la mancata realizzazione delle attività indicate nella convenzione, violazione delle leggi e delle altre normative statutarie e regolamentari e la non corretta gestione e manutenzione dell’area e della struttura.

Il Bando.

Elaborati il disciplinare e la convenzione nel Marzo 2005 abbiamo pensato al Bando di assegnazione degli orti che andava realizzato seguendo le normative di legge e in fretta visto l’approssimarsi della consegna degli orti.

Il 14 Marzo 2005 è iniziata la raccolta delle domande dei cittadini interessati all’iniziativa e rientranti nei requisiti imposti: aver compiuto 55 anni di età ed essere residenti nel Comune di Livorno.

Sono stati concessi soli 15 giorni per la presentazione delle domande visti i tempi ristretti a disposizione e nonostante una scarsa pubblicità della cosa sono state presentate ben 630 domande.

La cosa ci ha fatto un immenso piacere perché attribuiva al nostro lavoro un grande interesse nei cittadini, anche se un numero così elevato di domande, il triplo rispetto alle disponibilità, ci ha da un lato preoccupato per non essere in grado, da subito, di accontentare tutti quanti.

Tra la fine di Aprile e primi di Maggio è stata stilata la graduatoria e sono stati firmati gli atti di concessione dei singoli appezzamenti con i 210 vincitori del bando con

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Da quel momento e fino alla consegna definitiva dell’area è stato uno stillicidio giornaliero di persone che volevano visitare in cantiere l’area o che volevano iniziare a lavorare la terra o che semplicemente volevano stare li a guardare il proprio appezzamento di terra assegnato.

Come già detto il 25 Maggio 2005 sono stati definitivamente inaugurati e consegnati i 210 orti sociali e circa il 90% degli assegnatari, con al seguito i familiari, era presente alla cerimonia.

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