Controllo in retroazione:
Progetto in Frequenza
Prof. Laura Giarré
[email protected]
https://giarre.wordpress.com/ca/
Schema di riferimento per il controllo in retroazione
• Come già visto lo schema a blocchi reale di un sistema di controllo in retroazione può essere rappresentato come
• Il segnale di riferimento viene filtrato da una replica della dinamica del sensore per ottenere un riferimento “ compatibile” con la
dinamica dell'uscita retroazionata
-
Disturbo sull’uscita Disturbo
sull’attuatore
Disturbo di misura
• Nell’analisi dei sistemi in retroazione si è visto come le specifiche sia statiche che dinamiche sul sistema in retroazione possano essere tradotte (in maniera approssimata) in specifiche sulla funzione di anello.
• Il problema del controllo che rende soddisfatte le specifiche per il sistema in retroazione può quindi essere trasformato in un problema di progetto di
L(s)Relazione tra specifiche e proprietà di L(s)
• Alti margine di fase e di ampiezza danno garanzia di buona robustezza a fronte di incertezze sulla funzione di risposta armonica d’anello (sia in termini di incertezze sul modulo che sulla fase)
Stabilità robusta
Limite inferiore su M f e M a
• Specifiche statiche Riferimenti e disturbi sull’uscita (usualmente confinati a basse frequenze)
L’inverso del modulo di |L(j)| nel campo di frequenze in cui è confinato il riferimento e\o il disturbo rappresenta il fattore di attenuazione a regime sull’errore di inseguimento
-
R(s)+
G(s)+ +
10 -1 100 101 10 2 10 3
-60 -40
-20 0 20 40 60
Bode Plot
0 dB
Regione proibita per |L(j)|
Magnitude (dB)
Livello di attenuazione desiderato su e
A dB
Range di pulsazioni in cui è confinato il riferimento e/o il disturbo sull’uscita
Limite inferiore su |L(j)|
• Riferimenti e disturbi sull’uscita (usualmente confinati a basse frequenze)
Specifiche statiche
Per soddisfare la specifica statica relativamente a riferimenti e a disturbi sull’uscita costanti e necessario che:
• se
• se
10-1 100 101 102 103
-60 -40
-20 0 20 40 60
Bode Plot
Magnitude (dB)
0 dB
Vincoli sulla pendenza iniziale del diagramma di |L(j)|
L(s) deve avere almeno un polo nell’origine
R(s)
+ -
G(s)+
+
• Caso di interesse pratico: riferimento/disturbo a gradino
• Sfruttando la sovrapposizione degli effetti dal teorema del valore finale risulta
dove è assegnato, mentre è possibile agire su tramite
Quindi la specifica è soddisfatta se
Specifiche statiche
-
R(s)+
G(s)+ +
• Caso di interesse pratico: riferimento a gradino e disturbo sinusoidale
• Anche in questo caso si procede sfruttando la sovrapposizione degli effetti
• La specifica sarà soddisfatta imponendo
tramite
Specifiche statiche
R(s)
+ -
G(s)+
+
• Disturbi di misura
(usualmente confinati ad alte frequenze)Specifiche statiche
- R(s)
+ G(s)
Il modulo di |L(j)| nel campo di frequenze in cui è confinato il disturbo di misura rappresenta il fattore di attenuazione del disturbo sull’errore
10 -1 100 101 10 2 10 3
-60 -40
-20 0 20 40 60
Bode Plot
Magnitude (dB)
Livello di attenuazione desiderato su e
Spettro in cui è confinato il riferimento e/o il disturbo sull’uscita
-A dB 0 dB
Regione proibita per |L(j)|
Limite superiore su |L(j)|
• Usualmente date in termini di tempo di assestamento e
sovraelongazione percentuale massima nella risposta al gradino
• È possibile trasformare (in maniera approssimata) le specifiche dinamiche in specifiche frequenziali su
L(j)Specifiche dinamiche
Se la funzione d’anello L(j) è caratterizzata da una pulsazione di
attraversamento c e un margine di fase Mf allora è lecito aspettarsi che la coppia dei poli c.c. dominanti del sistema in retroazione sia caratterizzata da
Specifiche dinamiche
10 -1 100 101 10 2 10 3
-60 -40
-20 0 20 40
60 Bode Plot
Magnitude (dB)
10 100 101 10 2 10 3
-225 -180 -135
-90 -45
0 45
Frequency - log scale
Phase (degrees)
-1
Limite inferiore su Mf Limite inferiore su c
• La moderazione dello sforzo di controllo si ottiene:
• Limitando la pulsazione di attraversamento
c(rispetto alla pulsazione di attraversamento del sistema controllato)
• Realizzando regolatori passa-basso
• Affinché il regolatore sia fisicamente realizzabile (grado relativo ≥0), occorre che il grado relativo di L(s) sia ≥ di quello di G(s)
Moderazione del controllo e realizzabilità fisica del controllore
10-1 100 101 102 103
-60 -40
-20 0 20 40 60
Bode Plot
Magnitude (dB)
Pendenza a frequenza 0 dB
elevata di |L(j)| almeno pari a quella di |G(j)|
Riepilogo
10 -1 10 0 10 1 10 2 10 3
-60 -40
-20 0 20 40
60 Bode Plot
Magnitude (dB)
10 10 0 101 10 2 10 3
-225 -180 -135
-90 -45
0 45
Frequency - log scale
Phase (degrees)
-1
Limite sup. per cdato da:
-Robustezza ai ritardi -Moderazione di controllo
Specifica dinamica su S% + robustezza stabilità
Specifica statica per n definito spettralmente
Fisica realizzabilità controllore +
moderazione controllo Specifica dinamica su Ta
Specifica statica per ysp, d definito spettralmente
Specifica statica per ysp, e d costanti
• È conveniente dividere il progetto del controllo in due passi associati al progetto di due sottoparti del regolatore:
Approccio al controllo
Regolatore “dinamico”: parte del regolatore il cui progetto mira ad imporre le specifiche statiche ad alta frequenza (disturbi di
misura) e le specifiche dinamiche
Regolatore “statico” : parte del regolatore il cui progetto mira ad imporre le specifiche statiche a bassa
frequenza (disturbi sull’uscita e/o riferimenti)
• Gli obbiettivi dietro al progetto di R
s(s) sono:
• Rispettare le specifiche sul massimo errore e(t) ammesso a fronte di:
• Ingressi di riferimento ysp noti (gradino, rampa, …);
• Disturbi sull’uscita d(t), costanti o comunque definiti spettralmente (sinusoidi a frequenze comprese in un range noto);
Approccio al controllo (1° parte – Progetto R s (s))
• Soddisfacimento delle specifiche statiche in caso di segnali costanti
Approccio al controllo (1° parte – Progetto R s (s))
h = numero dei poli nell’origine di G(s)
• Soddisfacimento delle specifiche statiche in caso di segnali a rampa
Approccio al controllo (1° parte – Progetto R s (s))
NOTA BENE: tali obbiettivi vanno raggiunti lavorando sul sistema esteso
• Gli obiettivi dietro al progetto di R
d( s) sono:
• Imporre
cin un certo intervallo frequenziale
• Garantire un certo margine di fase
• Garantire una certa attenuazione e pendenza a frequenze elevate
• Non bisogna apportare modifiche alla parte statica del
regolatore, già progettata (ad es. modificando il guadagno statico)
Approccio al controllo (2° parte – Progetto R
d(s))
• Anche in questo caso si hanno diverse possibilità:
• Nel range di valori ammissibili per c esiste un intervallo in cui il valore del margine di fase del sistema esteso è maggiore del limite dato dal margine di fase desiderato
Approccio al controllo (2° parte – Progetto R d (s))
10 -1 100 101 102 10 3
-60 -40
-20 0 20 40
60 Bode Plot
Magnitude (dB)
10 100 101 102 10 3
-225 -180 -135
-90 -45
0 45
Frequency - log scale
Phase (degrees)
-1
Intervallo in cui la fase è buona
Occorre tramite il progetto di Rd(s) dare attenuazione al fine di avere l’attraversamento di Ge(j) nell’intervallo in cui la fase è buona
Variazione guadagno statico Introduzione di poli
• Anche in questo caso si hanno diverse possibilità:
• Nel range di valori ammissibili per
cnon esistono pulsazioni in cui il valore del margine di fase del sistema esteso è maggiore del limite dato dal margine di fase desiderato
Approccio al controllo (2° parte – Progetto R d
(s))Occorre tramite il progetto di Rd(s) dare anticipo di fase nell’intervallo di
attraversamento desiderato
Introduzione di zeri
10 -1 100 101 10 2 10 3
-60 -40
-20 0 20 40
60 Bode Plot
Magnitude (dB)
-180 -135
-90 -45
0 45
Phase (degrees)